Salve dottori, volevo chiedere se è normale un rapporto di coppia di questo tipo: mi sono conosciuto

24 risposte
Salve dottori, volevo chiedere se è normale un rapporto di coppia di questo tipo: mi sono conosciuto con una ragazza sebbene da 5 giorni...io premetto che sono troppo legato al sesso ma credo che in una coppia ci deve essere quello per il completamento della coppia ,io ho bisogno di eiaculare almeno un paio di volte al giorno.Allora la ragazza con cui mi frequento dopo il 2 giorno le ho proposto già di fare sesso e siccome lei ha rifiutato le ho proposto almeno di masturbarmi ma ha rifiutato comunque scendendo dalla macchina e dandomi frettolosamente l' appuntamento al giorno successivo...il giorno successivo sono riuscito a farmi masturbare ma nonostante la confidenza acquisita non vuole né avere rapporto orale e ne penetrazione e non vuole rimanere nuda avanti a me ma col suo ex faceva tutte queste cose.Per messaggio mi scrive che mi ama che ha voglia di stare con me e mi ama ma poi di persona mi chiama per nome e quando le dico che l' amo annuisce.Io non mi sento per niente amato e mi sento frustrato mi chiedo che rapporto è senza penetrazione e inoltre anche quando mi masturba lascia subito la presa e quando la bacio a volte si gira per farsi baciare sulla guancia soprattutto quando ci incontriamo...non so più cosa pensare io vorrei lasciarla perché così non si può,io cerco di trattarla da regina ma lei non ricambia non vedo un riscontro,mai un gesto di affetto di sua iniziativa ma devo essere io a chiederle un abbraccio o bacio ,mi sento schifato da lei e che sta con me per compagnia o pena o solo per essere offerta le cene ed accompagnata da qualche parte...cosa devo fare sono già a un bivio
Gentile utente,
da quanto scrive, emerge una forte frustrazione legata a bisogni affettivi e sessuali che, in questa fase iniziale della relazione, non sembrano essere corrisposti.

Ogni persona ha tempi e modi diversi nel costruire l’intimità. È importante che il desiderio sia reciproco e mai imposto, anche all’interno di una coppia. Se sente che questa relazione non soddisfa i suoi bisogni emotivi e sessuali e le genera disagio o svalutazione personale, è legittimo fermarsi e riflettere se sia davvero la strada giusta per lei.

Una relazione sana si basa su rispetto, comunicazione e reciprocità — anche sul piano fisico ed emotivo. Il bivio che sta vivendo è comprensibile, e può essere utile affrontarlo con l’aiuto di un professionista per chiarire meglio i propri bisogni e confini.

Un caro saluto.

Dott.ssa Janett Aruta
Psicologa - ricevo su MioDottore e in studio a Palermo

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Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Buongiorno, mi sembra che il vostro rapporto si sia molto velocizzato fin da subito. Un rapporto di fiducia e amore è basato sul tempo in cui si costruisce, si crea insieme e ci si conosce. Affrettare le tempistiche porta alla rottura senza rispettare i propri tempi e bisogni.
Un dialogo chiaro su quello che si vuole può essere utile.
A disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
Dott.ssa Stefania Conti
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Buongiorno, Quello che descrivi parla di un importante squilibrio nel rapporto, non solo a livello fisico ma anche emotivo. È normale che in una relazione ci sia un bisogno di intimità e affetto che si sentano reciproci e autentici, e quando questo manca o viene vissuto con difficoltà, è naturale sentirsi insicuri o non amati. Ti invito a riflettere su cosa vuoi davvero da questa relazione e su quali siano i tuoi limiti e bisogni fondamentali, senza perdere di vista il rispetto per te stesso e, soprattutto, per lei.

Se vuoi, possiamo parlarne con più calma e trovare uno spazio per esplorare insieme queste emozioni e capire come gestire questa situazione difficile.
Dott.ssa Stefania Conti, Psicologa
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Gentile utente,

quello che descrivi è un rapporto di coppia molto giovane (solo pochi giorni) ma già caratterizzato da notevole insoddisfazione, forte tensione sessuale e vissuti di frustrazione e rifiuto. È importante chiarire alcuni aspetti:

Desiderio sessuale: Avere un desiderio sessuale intenso non è di per sé patologico, ma può diventare problematico se crea disagio o comportamenti impulsivi che compromettono il benessere tuo o della coppia. La necessità di eiaculare più volte al giorno può indicare un bisogno sessuale molto elevato o, in alcuni casi, essere legata ad ansia o altre dinamiche emotive che andrebbero approfondite.

Tempi e consenso: Non esiste una regola fissa sui tempi “giusti” per iniziare un’intimità sessuale. Tuttavia, è fondamentale rispettare i tempi e i limiti dell’altra persona. Forzare o insistere, anche solo proponendo pratiche sessuali alternative quando l’altra persona ha detto di no, rischia di mettere molta pressione e creare distanza emotiva.

Comunicazione affettiva: La ragazza esprime sentimenti via messaggi, ma nel rapporto dal vivo sembra più distaccata. Potrebbero esserci sue difficoltà personali, insicurezze o blocchi emotivi. Tuttavia, anche questo scollamento fra parole e comportamenti è un campanello d’allarme da non trascurare.

Aspettative e reciprocità: È comprensibile che tu desideri sentirti amato e desiderato, anche sessualmente. Ma in una coppia il benessere di entrambi è fondamentale: se senti di dover sempre chiedere affetto o di ricevere attenzioni solo in cambio di favori materiali (cene, accompagnamenti), è utile fermarti a riflettere su cosa ti spinga a restare in questa relazione.

Cosa fare?

Parla apertamente con lei dei tuoi bisogni emotivi e sessuali, ma anche delle tue frustrazioni. Cerca di farlo senza accuse, ma spiegando come ti senti.

Valuta se i vostri desideri e tempi sono compatibili. A volte due persone possono piacersi ma non essere compatibili sul piano sessuale o affettivo.

Non trascurare il tuo malessere. Se il rapporto ti fa sentire “schifato”, frustrato o svuotato, è un segnale importante da ascoltare.

Non ridurre il legame di coppia solo al sesso. L’intimità si costruisce anche con fiducia, rispetto e tempo.

Riflettere su come gestisci il desiderio sessuale. Se senti di non riuscire a controllare il bisogno di scaricare la tensione sessuale più volte al giorno, potrebbe essere utile parlarne con un professionista.

In conclusione, la situazione che descrivi merita attenzione e approfondimento, sia per capire meglio le tue esigenze sessuali e affettive, sia per valutare se questa relazione possa avere basi solide. Sarebbe utile e consigliato, per approfondire questi aspetti e ricevere un supporto personalizzato, rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Michele Scalese
Psicologo, Neuropsicologo
Galatina
Gentile utente,
quello che sta vivendo sembra essere un momento di forte frustrazione emotiva, legato a bisogni affettivi e sessuali che non trovano una risposta corrispondente nella relazione attuale. È importante ricordare che, in una coppia, i desideri e i tempi di entrambi devono essere rispettati e che il consenso reciproco è un elemento fondamentale di qualsiasi tipo di intimità, anche quando c’è attrazione o affetto dichiarato.

Il suo forte bisogno di contatto fisico ed eiaculazione frequente potrebbe avere radici più profonde, legate a vissuti di ansia, insicurezza o alla ricerca di conferme attraverso la sessualità. Questi aspetti meriterebbero un approfondimento clinico per comprendere se vi sia un uso compensatorio della sessualità come regolatore emotivo.

Allo stesso tempo, ciò che lei descrive – il confronto con il passato sessuale della partner, la sensazione di non essere ricambiato, il bisogno costante di iniziativa da parte sua – sembra attivare sentimenti di rifiuto e svalutazione, che rischiano di alimentare un circolo di insoddisfazione reciproca.

A volte, ciò che ci appare come “mancanza d’amore” può essere semplicemente una diversa modalità di esprimere l’affetto o una diversa fase del coinvolgimento emotivo. In ogni caso, è fondamentale chiedersi se questa relazione le sta davvero dando ciò di cui ha bisogno, non solo sul piano sessuale, ma anche emotivo e relazionale.

Le consiglio di confrontarsi con uno psicologo per riflettere in profondità sulle sue aspettative, i suoi bisogni e sul modo in cui vive le relazioni intime. Un lavoro su di sé può aiutarla a capire meglio cosa desidera davvero da una relazione e ad agire in modo più consapevole e sereno.

Un caro saluto,
Dott. Michele Scalese – Psicologo Clinico
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Capisco bene la confusione e la frustrazione che sta vivendo in questo momento. La situazione che descrive mette in luce bisogni, aspettative e modi di vivere la relazione che, almeno per ora, sembrano piuttosto diversi tra lei e questa ragazza. È normale sentirsi spiazzati quando, all’inizio di un rapporto, si percepisce che l’intimità sessuale non corrisponde alle proprie aspettative o esigenze. Da come racconta, emerge chiaramente che per lei la sessualità ha un ruolo centrale e che, nel suo modo di vivere l’amore, l’aspetto fisico e l’appagamento sessuale sono legati in modo profondo al sentirsi desiderato, amato e rassicurato. Questo non è sbagliato di per sé: ogni persona ha un proprio modo di dare e ricevere affetto e di sentirsi connessa. Tuttavia, è altrettanto importante ricordare che ogni relazione sana richiede che entrambi i partner siano a proprio agio, si sentano rispettati nei propri tempi e nei propri limiti. La ragazza con cui si sta frequentando, invece, sembra muoversi con una modalità molto diversa. Dopo pochi giorni di conoscenza, forse non si sente ancora pronta a vivere la sessualità in modo completo e spontaneo. Non è raro, soprattutto in una fase iniziale, che una persona abbia bisogno di più tempo per sentirsi davvero sicura, a proprio agio, in sintonia. L’intimità sessuale, per molti, non è qualcosa che si può forzare o ottenere con richieste esplicite, ma matura attraverso fiducia, complicità e un clima emotivo sereno. Quello che lei prova, cioè sentirsi poco desiderato e temere di essere usato solo per compagnia o benefici materiali, è un segnale del fatto che questa relazione non le sta restituendo la sicurezza e il senso di reciprocità di cui ha bisogno. Quando, come racconta, chiede affetto o momenti di intimità e questi arrivano solo se sollecitati, è naturale sentirsi svalutati e poco importanti. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, sarebbe utile interrogarsi su quali pensieri alimentano questa frustrazione: per esempio l’idea che il sesso sia la conferma assoluta dell’amore dell’altro, o che un rifiuto significhi automaticamente mancanza di interesse o di affetto. Spesso questi pensieri diventano rigidi e non lasciano spazio a sfumature: così ogni rifiuto viene vissuto come un segno di disinteresse, mentre invece potrebbe trattarsi di insicurezze personali o semplicemente di tempi diversi. Riconoscere questo non significa che lei debba rinunciare ai propri bisogni. Anzi, è importante che si chieda se questa relazione, così com’è ora, le permette di esprimere ciò che desidera in modo sano e rispettoso di entrambi. Se sente di dover insistere per ottenere contatto fisico, se si percepisce respinto e non corrisposto, forse è arrivato il momento di riflettere sul senso di continuare questa frequentazione. Il punto non è solo la sessualità, ma la sensazione di reciprocità, di essere visti, scelti e voluti davvero. Nessuno merita di sentirsi “tollerato” o di dover mendicare gesti di affetto. Se da un lato è importante rispettare i tempi dell’altro, dall’altro è altrettanto legittimo riconoscere quando i propri bisogni rimangono insoddisfatti e la relazione diventa fonte di malessere anziché di benessere. La invito a prendersi uno spazio di riflessione: cosa cerca davvero da una relazione? Come si sente quando è con questa persona? C’è più frustrazione o più gioia? Riesce a parlare con lei apertamente di come si sente, senza pressioni, ma con sincerità? Se dopo averci provato sente che nulla cambia, allora forse è più rispettoso per sé stesso (e anche per lei) chiudere questa frequentazione per aprirsi a relazioni più in sintonia con i suoi bisogni e valori. Non c’è nulla di sbagliato nel desiderare una relazione intensa anche sul piano sessuale, ma perché questo avvenga serve intesa reciproca, non imposizione né sensi di colpa. Si ricordi che anche lei merita di sentirsi desiderato, voluto e apprezzato per ciò che è, senza dover elemosinare attenzioni o contatto fisico. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Anna Tosi
Psicologo, Psicologo clinico
Caldiero
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso la sua storia. Mi sembra di capire che si trovi in una relazione molto giovane, quindi in questo caso, gli assestamenti iniziali possono richiedere un pò di tempo. Infatti occorre imparare a capirsi, conoscere l'altra persona e instaurare il rispetto e la fiducia che inizia a rendere salda una relazione. Proprio per questo mi sembra di capire che abbiate bisogno di tempi diversi: nel suo caso sente già il desiderio di intimità, la ragazza probabilmente sente la necessità di approfondire prima altri aspetti della relazione. Non trovarsi sincronizzati rispetto a questi bisogni, è normale, ma richiede una buona capacità di gestire questa diversità all'interno della coppia. Innanzitutto è importante che entrambi vi sentiate a vostro agio in tutto quello che fate e vi preoccupate che anche l'altra persona lo sia. Infatti forzare l'altro/a a seguire un nostro bisogno può portarlo/a a un forte disagio e alla sensazione di non essere capito/a. Posso capire quindi la sua necessità di avere rapporti sessuali con la ragazza, ma, a meno che non lo voglia anche lei, dovrà trovare delle altre modalità, per soddisfarsi, rispettando i tempi che la ragazza sente di avere nella vostra relazione. Il distacco che lei mostra nei suo confronti può essere legato anche al fatto che si sente forzata e poco capita. Per questo è importante anche che vi prendiate tempo per parlarne esplicitamente, e questo fornisce a lei la possibilità di capire i bisogni della sua ragazza, e consente a questa di capire i suoi, al fine di trovare un punto di incontro che renda sereni entrambi. Per altro supporto resto a disposizione, dott.ssa Anna Tosi
Dr. Riccardo Sirio
Psicologo, Psicologo clinico
Trofarello
Buonasera,
Capisco la tua frustrazione e il desiderio di sentirti voluto e rispettato
nella coppia spesso c'è discrepanza di desiderio e non significa incompatibilità.
E' utile parlarne serenamente e senza accuse con frasi “io sento…”
scoprire insieme cosa significa intimità per entrambi, anche senza sesso, riscoprendo coccole e carezze
provare a prevedere momenti di intimità, anche pianificati, per ridurre ansia da prestazione
darti spazio per masturbarti può essere utile, ma servono anche carezze reciproche
capire i suoi tempi, magari ha bisogno di sentirsi sicura prima di aprirsi del tutto
se il dialogo fatica, un percorso breve di coppia o sessuologia può darvi strumenti concreti
se ti senti ignorato, insoddisfatto o usato, è giusto difendere i tuoi bisogni e chiedere chiarezza
siete entrambi coinvolti in questo, il cambiamento passa dal condividere e sperimentare insieme. Rimango a disposizione.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Monica Grassi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Avere dei dubbi è legittimo anche se ogni persona ha un suo vissuto, esperienze diverse e ha bisogno di tempi diversi magari dai nostri. In amore incontrarsi è una magia, ogni cosa avviene nel momento che entrambi avete scelto.
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gent.mo,

Mi colpisce molto il suo racconto. E' interessante il fatto che questi racconti siano iscritti in una cornice relativa a (soli) 5 giorni di conoscenza. Mi verrebbe da chiederle se secondo lei le premesse, su cosa volere e cosa aspettarsi dall'altro, siano condivise anche dall'altra persona innanzitutto.

Mi contatti pure se ha bisogno,

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Melissa Marchionni
Psicologo, Psicologo clinico
Colleverde
Gentile paziente,
porrei il problema sulla visione che ha di questa donna: il rapporto sembra organizzarsi a partire dalla soddisfazione degli impulsi sessuali. In questo modo, è destinato a fallire se la sua ragazza la pensa diversamente. Che obiettivi avete in questo rapporto? Ne avete parlato? Consideri la possibilità di ascoltare anche che cosa la sua ragazza sente come un problema
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la situazione che descrive è certamente complessa e, come spesso accade nelle fasi iniziali di una relazione, molto carica di aspettative, desideri e anche fraintendimenti. Quello che mi colpisce dalle sue parole è quanto lei sembri soffrire per una profonda disconnessione tra ciò che desidera in un rapporto (sul piano affettivo e sessuale) e ciò che questa ragazza, nei primi giorni di conoscenza, sembra essere in grado o disposta a offrire.

È importante distinguere tra il bisogno di intimità, che è naturale e può esprimersi anche attraverso la sessualità, e l’urgenza o la pressione a soddisfare un bisogno immediato, che rischia però di mettere in secondo piano la costruzione della relazione stessa. Una conoscenza avviata da pochi giorni difficilmente può contenere in modo maturo le richieste di completezza e reciprocità affettiva e sessuale che lei sta cercando. È comprensibile che si senta frustrato, ma il tono delle sue parole fa trasparire anche un vissuto di rifiuto e di svalutazione personale che merita attenzione. Si percepisce un desiderio autentico di sentirsi amato e accolto, ma anche una forte vulnerabilità quando non riceve i segnali che spera.

Tuttavia, ogni persona ha i propri tempi, i propri confini, e la propria storia: la sessualità è parte della relazione, sì, ma non può essere imposta né usata come unico metro per misurarne la qualità o la verità. La ragazza che frequenta sembra mostrare segnali ambigui, contraddittori, e questo può generare in lei confusione e dolore. In questi casi, è fondamentale riuscire a fermarsi, ascoltare se stessi e riflettere: mi sto sentendo rispettato? Sto rispettando l’altro? C’è davvero reciprocità o sto forzando qualcosa che non è ancora pronto ad accadere?

Più che cercare di ottenere gesti d’affetto o intimità attraverso l’insistenza o il confronto con il suo passato, potrebbe essere utile domandarsi se questa relazione, così com’è, risponde davvero ai suoi bisogni, o se sta cercando di colmare un vuoto più profondo che andrebbe esplorato in uno spazio protetto.

Le consiglio, se sente che la frustrazione e la delusione stanno diventando dominanti, di considerare l’idea di iniziare un breve percorso psicologico: potrà aiutarla a comprendere meglio la sua relazione con la sessualità, i suoi bisogni affettivi e il modo in cui vive il rifiuto e l’intimità. Non sempre una relazione ci valorizza o ci fa crescere: a volte è importante riconoscere quando è più utile lasciar andare che insistere.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Dott. Marco Musto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente,
grazie per aver condiviso una parte così intima e delicata della sua esperienza.
Il desiderio sessuale è un aspetto importante nelle relazioni di coppia, ma non può essere l’unico pilastro su cui costruire un legame affettivo profondo e duraturo. Da ciò che descrive, emergono due aspetti fondamentali da esplorare: da una parte il suo bisogno intenso di contatto sessuale come forma di rassicurazione affettiva e conferma del legame; dall’altra, l’atteggiamento della sua partner, che sembra manifestare segnali di chiusura, distanza o confusione rispetto all’intimità.
È normale sentirsi frustrati quando si percepisce un disequilibrio tra ciò che si dà e ciò che si riceve in una relazione. Ma è importante distinguere tra il proprio desiderio legittimo e il rispetto dei tempi, dei confini e dei bisogni dell’altro.
Il fatto che lei si senta trattato con freddezza o che l’affetto non venga ricambiato può indicare una disconnessione più profonda, che va al di là del solo comportamento sessuale. È essenziale chiedersi: questa relazione mi fa sentire davvero visto, accolto e rispettato? Sto cercando una persona o sto cercando una funzione che l’altro dovrebbe svolgere nella mia vita?
In questi casi, è importante non prendere decisioni affrettate, ma nemmeno ignorare i segnali di disagio. Intraprendere un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a comprendere meglio i suoi bisogni affettivi e relazionali, imparare a comunicarli in modo efficace e scegliere, con maggiore consapevolezza, ciò che è davvero sano e appagante per lei.
Piuttosto che concentrarci su come agisce lei, andrebbe indagato molto il tuo tipo di approccio! Il sesso è una parte importante di una relazione, ma è qualcosa che va anche costruito con fiducia, confidenza e pazienza. Ciò che manca all'approccio è la naturalezza del desiderio, che viene ridotto a mera necessità fisica, un contratto con delle proposte e un limite giornaliero. Non è sano per te e nemmeno per le partner!
Dott. Marco De Fonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Buonasera,
quello che descrive è un vissuto intenso e legittimo: sentirsi non desiderati o poco ricambiati può generare molta frustrazione, specie quando il bisogno di intimità è forte e centrale nella propria visione dell’amore.

Tuttavia, è importante tenere a mente alcuni punti:

I tempi dell’intimità sono diversi per ciascuno. Cinque giorni sono un tempo molto breve per conoscere davvero qualcuno: ciò che per lei può sembrare distanza o rifiuto, per l’altra persona potrebbe essere bisogno di sicurezza, fiducia, tempo.

Il desiderio sessuale varia molto da persona a persona. Un’intesa profonda si costruisce nel tempo, ascoltando e rispettando i confini reciproci.

L'amore non può essere solo dichiarato: ha bisogno di gesti coerenti. Il suo dubbio (“Mi ama davvero?”) è comprensibile: quando parole e comportamenti non coincidono, è naturale sentirsi confusi o svalutati.

Il rischio di sentirsi usati (per compagnia, cene, passaggi...) può attivare rabbia o senso di ingiustizia. È importante chiarire questi vissuti prima di maturare decisioni drastiche, come interrompere la relazione.

Cosa fare?
Si chieda:

Mi sto ascoltando davvero o sto cercando di forzare la relazione perché ho bisogno di essere amato subito?

Questa persona è davvero in grado di ricambiare ciò che io cerco?

Posso aspettare, o il mio bisogno ha bisogno di risposte più immediate e autentiche?

In casi come questo, un breve percorso psicologico può aiutare a mettere ordine tra bisogni, aspettative e vissuti di frustrazione o rifiuto.
Lei merita una relazione in cui si senta desiderato, rispettato e scelto, e lo stesso vale per l’altra persona.
Dott. Francesco Paolo Coppola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
“Una volta c’era l’Ars Amandi, oggi c’è ‘sbrigati’.”

E davvero, oggi vediamo spesso relazioni ridotte a consumo veloce, come se tutto dovesse accadere in fretta, anche l’amore.
Ma l’amore — quello vero — non è un impulso immediato.
È un’arte, e come ogni arte ha bisogno di tempo, ascolto, pazienza.

Molti fraintendimenti nascono proprio da questo:
tu cerchi conferme fisiche, forse per sentirti accolto o desiderato;
l’altra persona invece ha i suoi tempi, i suoi dubbi, la sua storia.

Quando riduciamo l’altro a una funzione (“mi deve dare questo”),
lo trattiamo più come un oggetto che come un essere umano.
E questo, alla lunga, rende tutto sterile, anche se c’è attrazione iniziale.

Prova a fermarti un attimo.
Non per frenare il desiderio — che è umano e vitale —
ma per imparare a non confondere il bisogno con l’incontro.

Un incontro vero ha bisogno di tre cose:
tempo, sentimento e circostanze.
E ha bisogno di due persone… non di due prestazioni.

Vuoi provare un esercizio semplice, ma profondo?

Siediti per tre minuti accanto a una persona, o anche da solo.
Non dire nulla, non fare nulla.
Solo respira, guarda, ascolta, senti il tempo che passa.
Osserva quanto è difficile non "fare", e lascia emergere ciò che senti davvero.

È da qui che inizia l’Ars Amandi.

Sono Francesco Coppola, psicologonapoli org, psicologo e psicoterapeuta.
Ricevo a Napoli (in presenza) oppure online in tutta Italia.
Per ulteriori informazioni sul mio metodo, i miei scritti e su di me, puoi visitare il mio profilo MioDottore.
Buonasera, sicuramente è frustrante non sentirsi amato o desiderato ma c'è da considerare che ognuno di noi ha i suoi tempi e le sue modalità di esprimere affetto, quindi il "rifiuto" di spingersi oltre di questa persona potrebbe non dipendere dal grado di interessa che ha in lei ma da altre cose.
Quello che lei potrebbe fare è sicuramente chiedersi come mai la mancanza di vicinanza fisica con l'altro le provoca questo disagio, quali pensieri e quali emozioni emergono nel momento in cui viene rifiutato.
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
L'amore è un'altra cosa.
Dott. Ivan Alibrandi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, posso comprendere che il sesso sia importante per lei, ma non tutti viviamo l'apertura sessuale ad un nuovo partner allo stesso modo. Anche se con precedenti partner la ragazza può essersi lasciata andare molto, non vuol dire che lo abbia fatto subito.
Dopo soli 5 giorni, e sentendo la sua richiesta forte a partire dal primo, la ragazza si può essere sentita in difficoltà.
La situazione che descrive è, infatti, quella di una ragazza che si sente eccessivamente pressata che le sta venendo incontro senza sentirlo dentro.
L'irruenza del suo desiderio e del suo bisogno non sta ascoltando i tempi naturali di questa ragazza, e questo, al posto di farla aprire come lei desidera, genera blocco e distanza emotiva.
Questo ciclo di richiesta carica di aspettative- delusione per l'ottenimento al di sotto delle aspettative e per la meccanicità di quello che ottiene- aumento di pressione per ottenere il non ottenuto, non può che disgregare la possibile relazione sin dalla partenza.
Il mio consiglio è di fermarsi per parlare con quella ragazza e ascoltare quale siano i suoi tempi, i suoi bisogni, e conoscervi meglio come esseri umani senza voler ottenere subito la gratificazione sessuale e la rassicurazione emozionale che le preme tramite essa.
Se, infatti, il sesso è il suo unico metro di misura di una relazione, finisce che si sovraccarica di richieste eccessive di riconoscimento, attenzione, rassicurazione, amore...
Alla ragazza arriva un amalgama di aspettative, richieste con pretesa, rabbia e frustrazione e insistenza il cui effetto è quello di metterla sulla difensiva.
E quando si è sulla difensiva la libido e il senso di vicinanza emotiva e fisica vengono meno.
Ascolti semplicemente i tempi e i bisogni di lei.
Forse la ragazza per lasciarsi andare come le farebbe piacere ha bisogno di conoscerla prima meglio o semplicemente di arrivare più per gradi al livello di apertura sessuale che richiede.
Ognuno ha i suoi tempi: l'intimità e l'apertura sincera nascono quando si da spazio anche al ritmo dell'altro senza forzarlo a corrispondere al nostro.
Dott. Alessandro Rigutti
Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile utente, è comprensibile che tale situazione le susciti queste reazioni se sente una necessità fisica così impellente, ma forse è importante tenere a mente anche che aspetti come questi possono non essere vissuti allo stesso modo all'interno della coppia. E' possibile che lei viva questo momento in un modo e l'altra persona possa avere dei tempi diversi. Credo che paragonare il momento presente a situazioni passate possa essere fuorviante, provi a parlare con lei cercando di capire come si sente di fronte a queste richieste e insieme, costruendo un dialogo, potrete capire se i desideri sono reciproci o meno. Spesso ciò che manca è proprio il dialogo. Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Dati
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Buongiorno,
capisco bene la sua frustrazione e il senso di confusione. Ognuno ha tempi e bisogni diversi nella sfera affettiva e sessuale, e in questo momento sembra esserci una forte discrepanza tra i suoi desideri e quelli della sua partner. Inoltre, va considerato che sono passati solo 5 giorni dalla conoscenza: è normale che una persona non si senta ancora pronta ad avere un’intimità completa o a lasciarsi andare del tutto.
In una relazione, il consenso e il rispetto reciproco sono fondamentali, così come la capacità di comunicare apertamente i propri bisogni e ascoltare quelli dell’altro. Se sente di non essere corrisposto e di non riuscire a costruire un’intimità che la faccia sentire appagato, è importante riflettere su cosa desidera davvero e se questa relazione può davvero renderla felice.
Resto a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Elena Dati
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,
il disagio che lei vive nasce da un evidente squilibrio tra i suoi bisogni affettivi e sessuali e ciò che la sua compagna è disposta o capace di offrire in questo momento. Da una parte c’è il desiderio di intimità e vicinanza che lei esprime con chiarezza, dall’altra una distanza che si manifesta non solo nei comportamenti ma anche nelle modalità di comunicazione tra voi.
Le chiedo: cosa sta cercando davvero in questa relazione? Vuole sentirsi amato e riconosciuto nella sua interezza, oppure teme che il legame si riduca a un incontro di corpi senza cuore? E lei, cosa è disposto a fare per capire cosa accade davvero tra voi, al di là delle apparenze e dei gesti?
A volte la difficoltà a esprimere affetto o desiderio nasce da ferite non risolte, paure o tempi interiori diversi. Non è semplice né per lei, né per la sua compagna. Ma il vero bivio è questo: restare in una relazione dove si sente “schifato” e non visto, oppure intraprendere un percorso – anche terapeutico – per comprendere se e come è possibile ricostruire un legame autentico, basato sul rispetto e sulla comunicazione.
Non è mai un problema di “normale o anormale”, ma di ciò che è sano e funzionale per la sua vita e il suo benessere. Forse è il momento di ascoltare ciò che il suo corpo e il suo cuore le stanno dicendo, e prendere una decisione che non sia dettata dalla paura della solitudine o dal senso di colpa.
Un percorso di supporto potrebbe aiutarla a fare chiarezza su cosa desidera davvero, e come può prendersi cura di sé in questo momento delicato.
Un caro saluto.
Dott. Riccardo Fabbrini
Psicologo, Psicologo clinico
Lissone
Salve,
capisco la sua frustrazione, ma da quanto descrive sembra che tra lei e questa ragazza ci sia una differenza importante nei bisogni e nei tempi di intimità. In una relazione sana il desiderio sessuale deve potersi esprimere nel rispetto reciproco, senza pressioni o aspettative che l’altro non condivide.

Può essere utile chiedersi se sta cercando una relazione affettiva, in cui conoscersi e costruire fiducia, o un legame principalmente basato sul sesso: non c’è una risposta giusta o sbagliata, ma è importante essere sinceri con se stessi e con l’altra persona.

Se sente rabbia o senso di rifiuto, provi a parlarne con calma con lei, ascoltando anche i suoi limiti. Se il rapporto le genera più frustrazione che benessere, forse è il caso di valutare se proseguire o meno.

Qualora volesse approfondire la questione, la invito a prenotare una seduta! Un caro saluto

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