Salve, Convivo da un paio di mesi con il mio ragazzo che amo tantissimo, siamo insieme da circa 6 me
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Salve, Convivo da un paio di mesi con il mio ragazzo che amo tantissimo, siamo insieme da circa 6 mesi abbiamo 27 anni entrambi. Lui prima di conoscermi fumava cannabis abitualmente anche 4 a sera, poi per risparmiare per andare a convivere ha smesso totalmente per un paio di mesi senza nessuna crisi di astinenza (ha interrotto solo per questa ragione non per una volontà di smettere). E' una persona molto sincera. Mi ha detto che due volte a distanza di un mese, si è concesso due tiri dopo lavoro con dei colleghi e nulla di più. Io mi sono molto arrabbiata perchè ha fumato prima di guidare. Lui mi ha detto che lo ha sempre fatto e non è mai successo nulla. Sono arrivata al punto di dirgli che preferivo piuttosto che ne prendesse un po in casa e quando ne avesse sentito la necessità lo avesse fatto tra le mura domestiche invece di farlo prima di guidare. Lui ha accettato questo compromesso dopo un po di litigi. Credevo che alla fine dato che si era distaccato per mesi dalla cosa, non la avrebbe acquistata invece lo ha fatto, ne ha acquistati e ha fumato per tre giorni. Una volta finita ero così felice, pensavo che sarebbe finita li, mentre la settimana successiva ne ha acquistata ancora altri. Allora abbiamo avuto un litigio, gli ho detto che non m i piace che non ne vedo l'utilità, che non mi piace vederlo in quella condizione di fattanza (quasi ubriaco, rilassato) perchè ho paura di non poter affrontare discorsi seri o di non poter fare conto su di lui in caso di necessità in quei momenti. Lui dice che io sapevo che lui fumava, che lui mi è venuto in contro su tante cose ma su quella cosa, che fa parte di lui e che gli piace tanto, non può fare niente, che comunque non ha intenzione di riattaccarsi come prima ma che così occasionalmente lo continuerà a fare perchè ne ha bisogno per rilassarsi e perchè gli piace tantissimo e nonostante sappia che fa male, non vuole smettere per ora, quindi dice "o lo accetti oppure non possiamo rimanere insieme". La questione dice che è un fatto di rispetto della libertà e di accettare l'altro. Lui non mi nega e non mi vieta nulla, ha accettato molto di me e del mio carattere. Dice che se proprio non lo accetto, o me ne faccio una ragione o devo trovare qualcuno che non lo fa. Il fatto di non accettarlo dice che è un problema mio, perchè comunque lui non fa nulla che mi danneggia. E' una persona che vive la vita cercando di apprezzare ogni istante, ogni tanto beve qualche aperitivo o un bicchiere di vino durante i pasti, fuma anche sigarette (circa 1 pacchetto al giorno o forse meno), mangia molti dolci, insomma dice che finchè sta bene ed è magro ed in salute, vuole continuare a godersi questi vizi. Io sto provando ad accettare la questione della cannabis, lui dice che se continuo a provare a cambiarlo non è un gesto d'amore perchè voglio trasformarlo in una persona che non è. A questo punto non so cosa dovrei fare, quando fuma io sto male però sto provando ad accettarlo, a vederlo come se si facesse un aperitivo ecc... so che molti altri lo fanno e quindi magari sono io che la vedo come una cosa così esagerata. Lo amo per mille ragioni e per mille qualità e non so se ha senso distruggere la nostra relazione per questo. Lui non è che preferisce l'erba a me ma dice che la sua libertà e i suoi spazi li sceglierebbe rispetto a me nel caso io glieli proibissi perchè dopo quello, dovrebbe cedere a tante altre cose. Lui mi ama tanto, posso parlare di tutto con lui, solo che su questo fatto proprio non c'è verso e non vuole sentire ragione, ed è già tanto che abbia accettato il compromesso di non farlo con i colleghi dopo lavoro ma solo in casa. Come mi devo comportare? E' giusto accettarlo? Come faccio ad accettarlo? Dice che non vuole farmi nessuna promessa neanche sul farlo che smetterà in futuro tipo se avremo dei figli ecc, perchè lui mantiene le promesse e dice che se avrà voglia di farlo non se la sentirà di infrangere la promessa e lo vorrà fare senza avere rimorso o sentirsi in colpa nei miei confronti. Grazie in anticipo per la risposta.
Tralasciando il tema sottostante di tipo etico o morale (canne si/canne no). Il problema è relazionale. Lei lo pone come ostacolo alla vostra relazione, lui no. Ed effettivamente se avesse iniziato dopo esservi messi insieme si sarebbe anche potuto porre il quesito. Essendo però una cosa già presente (ripeto che non sto prendendo in considerazione i concetti di giusto e sbagliato) se per lei fosse stata inaccettabile avrebbe dovuto chiarirlo subito. Rischia di infilarsi nella classica trappola relazionale in cui si chiede all’altra persona di adeguarsi ai propri standard. Questo non è un modo saggio di impostare una relazione
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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo utile che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che l'aiuto di un terapeuta possa aiutarvi a gestire il problema in atto.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo utile che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che l'aiuto di un terapeuta possa aiutarvi a gestire il problema in atto.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
da un punto di vista psicologico e comportamentale, non stiamo parlando di una dipendenza, ma di un uso controllato, ricreativo neppure troppo frequente. Se non fosse della questionde dell'illegalità, lo vedrebbe per quello che è: come se si facesse un aperitivo (e anche rispetto a quest'ultimo ci sarebbe il rischio nel mettersi alla guida).
Da un punto di vista della salute è più grave la situazione del pacchetto di sigarette al giorno.
La questione delle sostanze illegale è piuttosto complessa da affrontare, soprattutto per una serie di valenze, significati e pregiudizi legati alla cultura in cui viviamo.
Quali sono i suoi timori?
Se teme una escalation verso altre sostanze, le posso assicurare che la cosidetta 'teoria della droga di passaggio' (dalle droghe leggere a quelle pesanti) non ha il minimo fondamento scientifico (è uno dei tanti falsi miti).
Arriviamo quindi ad un aspetto centrale, ossia quello della relazione tra voi due.
E' inevitabile che in una relazione che inizia ad essere più stabile e in cui si inizia a conoscere maggiormente l'altro per quello che realmente è (oltre le proiezioni dell'innamoramento), ci siano delle 'contrattazioni', un trovare compromessi che possano portare ad un equilibrio maggiore rispetto al vivere insieme.
Se sia giusto o meno accettare questo comportamento è una domanda alla quale solo lei (che ci vive e ci vivrà insieme) può rispondere.
Le auguro una buona serata,
Gianpolo Bocci
da un punto di vista psicologico e comportamentale, non stiamo parlando di una dipendenza, ma di un uso controllato, ricreativo neppure troppo frequente. Se non fosse della questionde dell'illegalità, lo vedrebbe per quello che è: come se si facesse un aperitivo (e anche rispetto a quest'ultimo ci sarebbe il rischio nel mettersi alla guida).
Da un punto di vista della salute è più grave la situazione del pacchetto di sigarette al giorno.
La questione delle sostanze illegale è piuttosto complessa da affrontare, soprattutto per una serie di valenze, significati e pregiudizi legati alla cultura in cui viviamo.
Quali sono i suoi timori?
Se teme una escalation verso altre sostanze, le posso assicurare che la cosidetta 'teoria della droga di passaggio' (dalle droghe leggere a quelle pesanti) non ha il minimo fondamento scientifico (è uno dei tanti falsi miti).
Arriviamo quindi ad un aspetto centrale, ossia quello della relazione tra voi due.
E' inevitabile che in una relazione che inizia ad essere più stabile e in cui si inizia a conoscere maggiormente l'altro per quello che realmente è (oltre le proiezioni dell'innamoramento), ci siano delle 'contrattazioni', un trovare compromessi che possano portare ad un equilibrio maggiore rispetto al vivere insieme.
Se sia giusto o meno accettare questo comportamento è una domanda alla quale solo lei (che ci vive e ci vivrà insieme) può rispondere.
Le auguro una buona serata,
Gianpolo Bocci
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia, per tanto è in un setting terapeutico di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. In questi casi lo specialista per eccellenza è uno psicoterapeuta sistemico relazionale, vi potrebbe aiutare nel trovare un nuovo equilibrio e una nuova formula per poter stare insieme in totale serenità. Aggiungo inoltre che la psicoterapia di coppia è un luogo protetto nel quale potreste trovare la possibilità di poter esprimere i bisogni reciproci e di attribuire un significato per quanto vi sta accadendo. Potrebbe aiutare entrambe a star meglio insieme!!
Ne parli con il suo ragazzo, si dia la possibilità di intraprendere la strada indicata al fine di poter meglio vivere la relazione di coppia.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
lei è portatrice di una istanza di coppia, per tanto è in un setting terapeutico di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. In questi casi lo specialista per eccellenza è uno psicoterapeuta sistemico relazionale, vi potrebbe aiutare nel trovare un nuovo equilibrio e una nuova formula per poter stare insieme in totale serenità. Aggiungo inoltre che la psicoterapia di coppia è un luogo protetto nel quale potreste trovare la possibilità di poter esprimere i bisogni reciproci e di attribuire un significato per quanto vi sta accadendo. Potrebbe aiutare entrambe a star meglio insieme!!
Ne parli con il suo ragazzo, si dia la possibilità di intraprendere la strada indicata al fine di poter meglio vivere la relazione di coppia.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Le ho risposto facendo un video sul mio canale facebook
Salve, ha fatto bene a scrivere qui. Posso immaginare la sensazione di non poter contare sulla persona amata nei momenti di "fattanza". In realtà lui è stato sincero, non ha nascosto nulla ed anche prima di convivere aveva l'abitudine di fumare. In quello che lui dice non noto alcun cenno di incoerenza o mancanza di sincerità. L'unico "neo" al rapporto da ciò che mi pare di aver capito è: "posso accettare di vivere con un uomo sul quale in alcuni momenti non posso contare? Quanto mi fa stare male che lui abbia questa abitudine? Se dovessi mettere sulla bilancia il benessere che vivo insieme a lui e nell'altro piatto ciò che provo quando invece lui è in "fattanza" quale piatto ha più peso? Come mai, se lui ha accettato tanto di me, questo aspetto proprio non riesco a non considerarlo?".
Provi a rispondere a queste domande, per iscritto se preferisce così da chiarire un po' il suo punto di vista. Vedrà che la situazione sarà un po' più chiara. Se lo ritenesse necessario è pur sempre possibile fissare un appuntamento e parlarne insieme.
Resto a disposizione in questo senso,
Dottor Savasta.
Provi a rispondere a queste domande, per iscritto se preferisce così da chiarire un po' il suo punto di vista. Vedrà che la situazione sarà un po' più chiara. Se lo ritenesse necessario è pur sempre possibile fissare un appuntamento e parlarne insieme.
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Credo che accettare che il patner abbia un problema, in questo caso la tendenza ad utilizzare diverse sostanze che possono causa dipendenze e i conseguenti problemi correlati, non significhi non fare nulla perché il patner lavori per comprendere la ragione per cui ricorre a diverse sostanze , frequentemente al di sotto di questi comportamenti ci sono disturbi d'ansia che vengono affrontati con sostanze che promettono rilassamento. In questo momento sembra che il tabagismo sia comunque la dipendenza più grave del suo patner. Credo che più che insistere affinchè smetta, sia importante aiutarlo a comprendere perché usa queste sostanze distruttive per la salute. Può esserle d'aiuto ascoltare, anche con lui, il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify. Troverà molte informazioni e un episodio dal titolo La Stanza del Fumo, oltre a strumenti di rilassamento alternativi alle sostanze. (Facebook Le Stanze della Paura) . E' giusto che lei consideri seriamente questi comportamenti del suo patner se pensa a lui anche come padre dei suoi figli. Buona serata. Bruno Ramondetti
Buongiorno, il tema che lei porta non è semplice, ma forse il focus andrebbe spostato sulla vostra relazione piuttosto che sul tema dell'uso di sostanze. Quando il nostro partener ha dei comportamenti, interessi, passioni che noi non condividiamo e che diventano un problema per noi, vale la pena chiedersi: cosa realmente non sopporto di questa cosa? E' davvero così intollerabile per me? Cosa temo? Nel mio immaginario qual è la cosa più terribile che potrebbe accadere?
Tutto ciò per riflettere lei e su di sé, al fine di comprendere lei se può trovare un compromesso che non cambi però quello che è il suo compagno.
Per tanto le consiglio di valutare la possibilità di intraprendere un percorso con uno psicologo al fine di poter esplorare meglio questi temi.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Tutto ciò per riflettere lei e su di sé, al fine di comprendere lei se può trovare un compromesso che non cambi però quello che è il suo compagno.
Per tanto le consiglio di valutare la possibilità di intraprendere un percorso con uno psicologo al fine di poter esplorare meglio questi temi.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve. Penso che uno degli aspetti di complessità di questa situazione risieda nella domanda "perché adesso? ". Lei descrive una situazione che non l'ha turbata per molto tempo ma che ora la turba molto (anche se nella quantità l'assunzione di cannabis si è ridotta) al punto da considerare se se la sente di portare avanti la relazione. A mio avviso questo è un aspetto significativo che potrebbe essere utile approfondire. Nel caso voglia capire meglio questo viraggio e le sue implicazioni rimango a sua disposizione (anche online) per accogliere i suoi dubbi e trovare insieme le radici di questo cambiamento. Buon fine settimana. Dottoressa Daniela Pedriale
Buonasera, ha spiegato con precisione in quale situazione si trova. Ha descritto i fatti, cosa pensa il suo ragazzo e la presa di posizione. Io vorrei chiederle però cosa prova lei. Quando il suo compagno fuma le da noia, non lo sopporta. Ma in che modo? Che pensieri ha? Cosa fa quando il suo compagno fuma? Su cosa discutete? Se ha bisogno, rimango a disposizione
Cara Utente, buongiorno! Mi dispiace molto per la situazione che sta attraversando. Rispondo ad alcune sue domande: come si vuole comportare lo può decidere e sapere solo lei...lei come vorrebbe comportarsi? E per lei è giusto accettarlo? E se si, come può fare? E se no, come mai per lei è difficile accettarlo? Da ciò che scrive vi amate molto, potete parlare di tutto, lui comunque la mette al primo posto e se le fa una promessa poi la mantiene quindi sembra anche una persona schietta e sincera perché invece di farle una promessa per interrompere dei litigi preferisce non fargliela. La mia domanda è come mai se lo sapeva prima non è stata argomento di confronto? Al di là del giusto o sbagliato, e non entro in merito, la relazione si basa anche sulla libertà e sugli spazi reciproci su cui confrontarsi.
Rimango a disposizione Elisabetta
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Buonasera,mi sembra che il suo compagno sia molto sincero.Credo che lei debba accettare ,questa situazione.Le consiglio di chiedere una consulenza psicologica per favorire questo percorso difficile di accettazione .Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Buonasera solo lei può decidere se accettare o meno il fatto che il suo ragazzo fumi cannabis. Ci sono cose che noi decidiamo di accettare e altre no. Ma il fatto che scrive "come faccio ad accettarlo" mi fa pensare che il dubbio sia molto forte. Una domanda è perchè il suo ragazzo ricorre al fumo, mangia tanti dolci? Le consiglio un percorso psicologico che la porti a fare chiarezza. A disposizione Dott.ssa Francesca Ghislanzoni - Psicologa
Buongiorno, accettando questo, in che direzione sta andando? Di quali valori? Se lo domandi molto attentamente!
Saluti
MT
Saluti
MT
Gentile utente, ho letto con attenzione l’esposizione dettagliata della situazione, che sta vivendo e ho immaginato che lei stia provando un insieme di stati emotivi di difficile gestione: ha parlato di “paura di non poter affrontare discorsi seri e di non poter far conto su di lui in caso di necessità” - immagino la mancanza di sicurezza, dimensione fondamentale in una relazione intima; la rabbia e la frustrazione nel non essere vista nell’esposizione di un suo bisogno, poiché le è stato rimandato che è un suo problema (il non accettare l’uso di cannabis); la fatica nel provare ad accettare la situazione, che sta vivendo, mettendo in secondo piano i suoi bisogni e mettendosi anche in discussione (“sono io che vedo la cosa così esagerata?”).
Si è davvero messa in gioco, ponendosi tante domande, a cui senz’altro lei stessa troverà risposte, valutando la possibilità di intraprendere un percorso con un professionista, esplorando innazitutto le sue dimensioni emotive, che la faciliteranno nel prendere una decisione per lei più adatta al momento.
Le auguro il mio in bocca al lupo e resto disponibile,
Dott.ssa Martina A. Cerelli
Si è davvero messa in gioco, ponendosi tante domande, a cui senz’altro lei stessa troverà risposte, valutando la possibilità di intraprendere un percorso con un professionista, esplorando innazitutto le sue dimensioni emotive, che la faciliteranno nel prendere una decisione per lei più adatta al momento.
Le auguro il mio in bocca al lupo e resto disponibile,
Dott.ssa Martina A. Cerelli
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Buongiorno, capisco la sua sofferenza in questa situazione che non è sicuramente facile da gestire. Come lei ha detto, questo "problema" era presente anche prima dell'inizio della convivenza, lei riusciva ad accettarlo? Quando ha deciso di andare a convivere con questo ragazzo quali erano le sue aspettative? è molto importante fare una distinzione fra quello che immaginava e quello che è reale ( è una cosa normale farsi delle aspettative, questa differenza la facciamo anche su noi stessi, sui figli, sui genitori...) e quando le aspettative collidono con la realtà, ecco che iniziano le difficoltà. Dobbiamo decidere se la realtà ci sta bene o ci va stretta e se possiamo accettare dei compromessi. La vita di coppia è fatta di continui compromessi, lei è disposta ad accettare questa situazione? Come la fa stare pensare a questa cosa proiettandosi nel futuro qualora ci fossero dei figli? Ci rifletta, se ha bisogno resto a disposizione.
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Gentile utente, arrivano forti e chiare la fatica e la frustrazione della situazione attuale.
Chiaramente il discorso che ha fatto con lui é sullo smettere di farsi le canne, tuttavia sono evidenti che le sue preoccupazioni non sono il fatto che usi sostanze quanto più il suo non poter essere di supporto e aiuto quanto alterato dalle sostanze.
Dalle sue parole emerge come se il problema non fosse appunto la sostanza ma qualcos’altro, ha mai avuto modo di rifletterci? potrebbe essere che tramite le canne lui stia facendo qualcosa di più generico che lei non riesce proprio ad accettare?
Riflettere su queste cose potrebbe aiutare a fare chiarezza e quindi poi affrontare il vero problema, o almeno affrontarlo in maniera diversa.
Per esempio il suo partner ha già evidenziato che per lui non é il fatto che le canne siano più importanti di lei ma che per lui é davvero importante avere le proprie libertà, la questione del non smettere di fumare é un modo per reclamare questa libertà, potrebbe essere che lei tramite questa questione sta affrontando un altro tema?
Spero di esserle stato utile, per chiarimenti o approfondimenti mi contatti pure.
Dottor Mauro Simonetti
Chiaramente il discorso che ha fatto con lui é sullo smettere di farsi le canne, tuttavia sono evidenti che le sue preoccupazioni non sono il fatto che usi sostanze quanto più il suo non poter essere di supporto e aiuto quanto alterato dalle sostanze.
Dalle sue parole emerge come se il problema non fosse appunto la sostanza ma qualcos’altro, ha mai avuto modo di rifletterci? potrebbe essere che tramite le canne lui stia facendo qualcosa di più generico che lei non riesce proprio ad accettare?
Riflettere su queste cose potrebbe aiutare a fare chiarezza e quindi poi affrontare il vero problema, o almeno affrontarlo in maniera diversa.
Per esempio il suo partner ha già evidenziato che per lui non é il fatto che le canne siano più importanti di lei ma che per lui é davvero importante avere le proprie libertà, la questione del non smettere di fumare é un modo per reclamare questa libertà, potrebbe essere che lei tramite questa questione sta affrontando un altro tema?
Spero di esserle stato utile, per chiarimenti o approfondimenti mi contatti pure.
Dottor Mauro Simonetti
Buonasera, non c'entra l'essere esagerata o meno. Ci sono degli aspetti che ciascuna persona tollera o no. Nel suo caso, mi pare che il suo ragazzo abbia un bisogno, quasi dipendenza da fumo, cibo o altro come le cannabis. È apprezzabile la sincerità di colui che non vuole promettere e così facendo ha ammesso di volere continuare. Non ha coscienza dei rischi e ciò va rispettato. Non può fare nulla per tutto questo. Si interroghi piuttosto sui progetti futuri, si chieda se davvero accetta questi aspetti e quali impatti potrebbero avere nel vostro rapporto futuro. Dalla consapevolezza di ciò che vuole da un uomo e da una relazione, può prendere scelte idonee per sé.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, posso capire quanto questa situazione la stia mettendo in difficoltà e quanta confusione possa generare in lei, vista l'importanza che attribuisce sia alla relazione con il suo compagno sia ai valori e ai principi che sente minacciati. Prima di tutto, voglio validare i suoi sentimenti: è naturale che situazioni come questa possano generare dubbi, paura e persino un senso di impotenza, perché si toccano aspetti intimi e personali della relazione, come la fiducia, il rispetto e la compatibilità di visioni di vita. Partendo dalla prospettiva cognitivo-comportamentale, ritengo utile esplorare insieme i pensieri e le emozioni che emergono per lei in questa situazione. Da ciò che racconta, mi sembra che ci siano timori legati alla capacità del suo compagno di essere presente e affidabile nei momenti cruciali. Il fatto che il consumo di cannabis possa interferire con questo aspetto sembra attivare in lei emozioni di ansia, rabbia e forse anche un senso di delusione. Potrebbe essere utile chiedersi se questi pensieri corrispondono a rischi concreti e osservabili o se sono influenzati dal significato personale che attribuisce al comportamento del suo compagno. In quali situazioni, ad esempio, si sente maggiormente vulnerabile o teme che lui non possa rispondere alle sue necessità? Al tempo stesso, sembra emergere un altro aspetto legato all’accettazione e ai limiti personali. Il suo compagno le ha comunicato con chiarezza il suo punto di vista, sottolineando come consideri il consumo di cannabis una parte del suo modo di vivere, che gli procura piacere e relax. Questo può essere difficile da accettare, perché sembra quasi che le venga chiesto di scegliere tra il rispetto dei suoi valori e l’amore che prova per lui. Forse potrebbe essere utile riflettere su cosa significhi per lei accettare una parte di lui che sente di non condividere e cosa teme possa accadere nel farlo. Accettare qualcuno, infatti, non significa necessariamente approvare tutto ciò che fa, ma è importante chiedersi se questo compromesso metta in discussione qualcosa di troppo importante per lei. Il compromesso che avete trovato (permettere che fumi solo in casa e non prima di guidare) rappresenta un passo avanti verso il dialogo, ma è chiaro che non ha eliminato del tutto il suo disagio. Forse potrebbe esserle utile provare a esprimere i suoi bisogni e sentimenti in modo diverso, concentrandosi meno sul comportamento in sé e più sull’effetto che questo ha su di lei. Ad esempio, invece di dire “non mi piace che fumi”, potrebbe condividere come questo la faccia sentire insicura o preoccupata per il futuro. Questo approccio potrebbe aiutarlo a comprendere meglio la sua prospettiva e le emozioni che sta vivendo. Lei descrive il suo compagno come una persona che ama profondamente, con cui sente una connessione autentica e reciproca. È evidente che la relazione ha molte qualità positive, e questo rende ancora più difficile affrontare questa situazione. È importante, però, chiedersi se può accettare questa parte di lui senza sentirsi tradita nei suoi valori o se il compromesso richiesto sta erodendo qualcosa di fondamentale per il suo benessere emotivo. Accettare un comportamento che non condividiamo può essere un gesto d’amore, ma non dovrebbe mai trasformarsi in una rinuncia al proprio equilibrio o al rispetto per sé stessi. Un passo utile potrebbe essere iniziare a riflettere su come distinguere il comportamento del suo compagno dalla persona che lui è. Inoltre, potrebbe valutare strategie per gestire il disagio che prova nei momenti in cui lui fuma, come dedicare tempo a se stessa o focalizzarsi sulle qualità che ama in lui. Se sente che questa questione rimane un nodo cruciale, potrebbe essere d’aiuto proporre una conversazione mediata da un terapeuta, che vi supporti nel trovare un terreno comune e nel comprendere meglio le vostre rispettive esigenze. Non esiste una scelta “giusta” o “sbagliata” in assoluto, ma solo quella che rispecchia meglio chi è lei, cosa desidera in una relazione e quali compromessi è disposta a fare senza sacrificare il suo benessere. È importante continuare a prendersi cura di sé stessa e ascoltare i suoi bisogni più profondi, perché solo così potrà prendere una decisione con serenità e consapevolezza. Resto a disposizione se desidera approfondire o confrontarsi ulteriormente. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, il tuo compagno è molto chiaro e sincero, devi capire tu se ti andrà bene questo tipo di vita un giorno anche con dei figli. E' difficile, ma sei ancora in tempo per prendere qualsiasi tipo di decisione. Un saluto
Cara scrittrice,
ha raccontato con molta chiarezza quello che sta vivendo.
Si sente quanto ama il suo ragazzo, quanta importanza da alla relazione e a quello che state costruendo insieme.
Ha cercato un compromesso, si è messa in discussione, ha provato a capire il suo punto di vista e a vedere le cose anche in modo diverso.
Ma allo stesso tempo ha raccontato anche cosa prova lei quando lui fuma. Parla di disagio, preoccupazione, senso di distanza. Ha anche detto che in quei momenti le sembra difficile poter contare su di lui, affrontare insieme le cose serie, e come dice questo sembra pesarle.
Ha usato parole forti come “sto male”, “non mi piace vederlo in quella condizione”, “sto provando ad accettarlo”.
Allo stesso modo anche il suo ragazzo ha usato parole decise. “O lo accetti oppure non possiamo rimanere insieme”, “fa parte di me”, “non voglio promesse”.
Da quello che racconta sembra che siate in due a tenere molto a questa relazione, ma ognuno ha un vissuto diverso su questo tema. E forse è proprio qui che si apre la complessità. Non si tratta solo di cannabis, ma di cosa significa per ciascuno di voi sentirsi rispettati, accettati, liberi e al sicuro.
Ritengo importante sottolineare che non ci sono risposte giuste o sbagliate in assoluto,
ma ci sono i suoi sentimenti, le sue paure, i suoi bisogni (come quelli del suo ragazzo).
Allora forse, prima di chiedersi se “è giusto accettarlo”, può avere senso chiedersi cosa sta cercando di accettare esattamente e cosa significherebbe per lei, oggi, continuare a stare in questa relazione con tutto quello che comporta.
I suoi pensieri, le sue preoccupazioni e le sue domande sono legittime e potrebbe aver senso provare ad approfondirle.
ha raccontato con molta chiarezza quello che sta vivendo.
Si sente quanto ama il suo ragazzo, quanta importanza da alla relazione e a quello che state costruendo insieme.
Ha cercato un compromesso, si è messa in discussione, ha provato a capire il suo punto di vista e a vedere le cose anche in modo diverso.
Ma allo stesso tempo ha raccontato anche cosa prova lei quando lui fuma. Parla di disagio, preoccupazione, senso di distanza. Ha anche detto che in quei momenti le sembra difficile poter contare su di lui, affrontare insieme le cose serie, e come dice questo sembra pesarle.
Ha usato parole forti come “sto male”, “non mi piace vederlo in quella condizione”, “sto provando ad accettarlo”.
Allo stesso modo anche il suo ragazzo ha usato parole decise. “O lo accetti oppure non possiamo rimanere insieme”, “fa parte di me”, “non voglio promesse”.
Da quello che racconta sembra che siate in due a tenere molto a questa relazione, ma ognuno ha un vissuto diverso su questo tema. E forse è proprio qui che si apre la complessità. Non si tratta solo di cannabis, ma di cosa significa per ciascuno di voi sentirsi rispettati, accettati, liberi e al sicuro.
Ritengo importante sottolineare che non ci sono risposte giuste o sbagliate in assoluto,
ma ci sono i suoi sentimenti, le sue paure, i suoi bisogni (come quelli del suo ragazzo).
Allora forse, prima di chiedersi se “è giusto accettarlo”, può avere senso chiedersi cosa sta cercando di accettare esattamente e cosa significherebbe per lei, oggi, continuare a stare in questa relazione con tutto quello che comporta.
I suoi pensieri, le sue preoccupazioni e le sue domande sono legittime e potrebbe aver senso provare ad approfondirle.
Gentile,
La situazione che descrive è complessa perché tocca un tema centrale nelle relazioni: il confine tra accettazione dell’altro e rispetto dei propri valori. Il suo compagno le ha comunicato in modo chiaro di non voler rinunciare a un’abitudine che per lui rappresenta relax e libertà personale; tuttavia, questo non cancella il suo disagio né la paura che tale comportamento possa influire sulla relazione o sul futuro.
Accettare non significa sopportare: vuol dire scegliere consapevolmente se ciò che l’altro è e fa è compatibile con il proprio modo di vivere e con i propri limiti. Se la cannabis per lui è “non negoziabile” e per lei rappresenta una fonte costante di tensione, il nodo non è la sostanza in sé, ma l’incompatibilità di visione.
Prima di decidere, valuti con sincerità quanto questa situazione può essere tollerata nel lungo periodo. Se ogni volta che fuma si sente male, l’adattamento rischia di trasformarsi in frustrazione e risentimento. Può provare a spiegargli, con calma, che non si tratta di volerlo cambiare, ma di capire se è possibile costruire una relazione stabile su basi che rispettino entrambi.
Se il tema resta un punto di scontro, un confronto con un professionista di coppia può aiutarvi a capire se il vostro equilibrio è recuperabile o se le vostre differenze sono troppo profonde per convivere serenamente.
—
Dott.ssa Sara Petroni
La situazione che descrive è complessa perché tocca un tema centrale nelle relazioni: il confine tra accettazione dell’altro e rispetto dei propri valori. Il suo compagno le ha comunicato in modo chiaro di non voler rinunciare a un’abitudine che per lui rappresenta relax e libertà personale; tuttavia, questo non cancella il suo disagio né la paura che tale comportamento possa influire sulla relazione o sul futuro.
Accettare non significa sopportare: vuol dire scegliere consapevolmente se ciò che l’altro è e fa è compatibile con il proprio modo di vivere e con i propri limiti. Se la cannabis per lui è “non negoziabile” e per lei rappresenta una fonte costante di tensione, il nodo non è la sostanza in sé, ma l’incompatibilità di visione.
Prima di decidere, valuti con sincerità quanto questa situazione può essere tollerata nel lungo periodo. Se ogni volta che fuma si sente male, l’adattamento rischia di trasformarsi in frustrazione e risentimento. Può provare a spiegargli, con calma, che non si tratta di volerlo cambiare, ma di capire se è possibile costruire una relazione stabile su basi che rispettino entrambi.
Se il tema resta un punto di scontro, un confronto con un professionista di coppia può aiutarvi a capire se il vostro equilibrio è recuperabile o se le vostre differenze sono troppo profonde per convivere serenamente.
—
Dott.ssa Sara Petroni
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