Salve a tutti,vorrei chiedervi un parere perché non so se sono io a farmi un’idea sbagliata… per dir

18 risposte
Salve a tutti,vorrei chiedervi un parere perché non so se sono io a farmi un’idea sbagliata… per dirla in breve io soffro da due anni di DCA,ma non in modo grave o almeno credo,il primo anno letteralmente passavo giornate a bere solo caffellatte e qualche merendina,d’inverno mangiavo e vomitavo (per l’ansia more il freddo e anche perché ormai era diventata un’abitudine soprattutto quando mi costringevano a cenare la sera). Dopo ho continuato sempre a cibarmi di merendine confezionate,biscotti,latte,ma senza superare le 800/900 kcal. Adesso invece ho periodi in cui un po’ mangio troppo,ma quasi sempre le solite cose,e giorni in cui mangio di nuovo poco. Questo giugno e luglio sono arrivata a pesare 45 kg (io ho 19 anni e sono alta 1.60) ,e ora sono di nuovo a 46/47 perché per un paio di giorni mi ero abbuffata e non riesco più a perdere peso.
La mia famiglia mi vede come una denutrita,sciupata e pensa quasi che io sia anoressica,io so di essere arrivata un po’ al sottopeso ma quando mi guardo allo specchio letteralmente piango ,soprattutto ora che ripeso 47 kg,mi vedo con le cosce grandi,i fianchi larghi e appena mangio ho la pancia e i fianchi più larghi . Quando non mangio o mangio poco mi vedo molto magra ma solo dalle spalle ai fianchi perché quando non mangio mi vedo un po’ piatta,ma mi vedo sempre le gambe enormi,anche vestita. Mi sento in colpa ogni volta che mangio e mi pento,ho persino ordinato delle pillole naturali per sopprimere la fame per riuscire di nuovo a mangiare meno ,ormai è diventata una fissazione,ci penso quasi tutte le ore. Vado in panico ogni volta che la mia amica mi dice che vuole fare un aperitivo o vuole che io vada a mangiare da lei e puntualmente mi invento scuse perché anche se ci andassi poi vomiterei. Ci sono giorni in cui mi vedo col viso particolarmente pallido e “scavato” e io sono felicissima,e altri giorni in cui mi vedo il viso gonfio e normale e mi butto giù perché prima del fisico io guardo la mia faccia e mi assicuro di sembrare magra almeno da quella. Mi tocco sempre le clavicole ,le spalle,i lati dei fianchi per assicurarmi di sentire le ossa sporgenti ma ultimamente mi faccio troppe paranoie perché appunto mi vedo ingrassata.. mi tocco continuamente i polsi e noto che almeno da quelli e dalle braccia un po’ sembro secca però per il resto mi sento uno schifo ,inadeguata ecc…
Non so che altro dire mi dispiace di essermi dilungata troppo. Vorrei solo un'opinione in merito da parte vostra. Grazie anticipo chi leggerà e scriverà qualcosa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive e comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ciò che descrive è compatibile con DCA, come lei già sa, per il quale è fondamentale una presa in carico multidisciplinare per aiutarla a gestire e risolvere questa situazione difficile. In particolare, l'aspetto psicologico è di primaria importanza poichè pensieri ed emozioni disturbanti giocano un ruolo fondamentale non solo nella genesi ma soprattutto nel mantenimento del disturbo. Dunque, è essenziale, qualora non lo abbia già fatto, una presa in carico anche al fine di elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, comprendo la sua situazione e quanto sia difficile conviverci. Dalla sua descrizione credo sia necessario intraprendere un percorso psicoterapeutico e magari confrontarsi anche con altre figure professionali che possano guidarla nell'alimentazione e nella sua salute fisica.
Cordiali saluti, Dott.ssa Veneziano
Buonasera, mi occupo molto di Dca e sicuramente le consiglio di intraprendere un percorso con una persona che le possa dare fiducia. Ci sono tante motivazioni legate al suo comportamento alimentare che richiedono un approfondimento.
Mi rendo disponibile
Dott. Ssa Viola Barucci
Buonasera,mi dispiace molto per i dolorosi vissuti che sperimenta.
Credo che parlare con uno psicologo potrebbe aiutarla a chiarire come si sente, cosa la fa stare bene e cosa la fa stare male. È stata molto coraggiosa a scrivere qui su questo spazio, ad aprirsi e condividere. Ha fatto il primo passo per iniziare ad occuparsi della sua salute.
Sono sicura che un percorso combinato nutrizionista e psicologo la aiuterà a stare meglio e trovare serenità.
Un caro saluto, dott.ssa Alice Carbone
Cara utente, da ciò che scrivi emergono molte sensazioni: la confusione ed il malessere, ma anche il desiderio di stare meglio; emerge inoltre il timore di non disturbare (quando dice "spero di non essermi dilungata troppo). Ora che ha avuto il coraggio di chiedere aiuto, non si fermi, intraprenda un percorso psicoterapeutico per fare chiarezza in merito al disagio che sta vivendo. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia
Salve. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a individuare le cause del suo problema, a elaborare i vissuti emotivi collegati alla situazione e a stimolare la fiducia in sé che le permetterà di essere, lasciando andare il dover essere. Distinti saluti
Gentile Utente, credo che al dii là della definizione diagnostica, sia molto importante, dare peso a quella che è la sua relazione con il cibo (stare attenti alle kcl e non al contenuto nutritivo ed alla qualità) ed alla relazione che lei vive con se stessa e con la sua immagine. Bisogna ascoltare la sua sofferenza nella paura di non riuscire a controllare sempre e di "essere felice" quando si vede "sciupata". Penso che possa essere veramente importante confrontarsi con un professionista o anche far riferimento ad uno dei centri che si occupano di disturbi dell'alimentazione sul suo territorio.
Rimango disponibile ad ulteriori chiarimenti
Cordiali saluti Dott.ssa Alessia Battista
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo.
La descrizione che ha fornito sembra compatibile con un disturbo alimentare. Il lavoro inerente alla relazione con cibo, corpo e peso è un lavoro molto delicato e la presa in carico andrebbe fatta da un'equipe multidisciplinare.
Sicuramente molto importante è l'aspetto psicologico, e un primo passo potrebbe essere intraprendere un percorso.
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Un saluto,
Dott.ssa Palombi Virginia
Buongiorno e grazie per averci contattato. Mi dispiace molto per la situazione che sta affrontando, immagino che sia difficile e doloroso. Dalle sue parole emerge un significativo disagio che merita di essere ascoltato, al di là delle etichette diagnostiche. Si dia la possibilità di prendersi cura di lei attraverso un percorso di psicoterapia. In questo modo inizierà a capirsi di più e si scopriranno delle strategie utili per stare meglio. Perchè mi creda, si può stare meglio.
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Un caro saluto,
dott.ssa Chiara De Battisti
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Buongiorno le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta per capire meglio il suo Dca, che sappiamo essere una patologia complessa che non ha a che fare solo con l'aspetto fisico e il cibo.
Sarebbe opportuno anche affiancarsi a un nutrizionista che lavori in tandem con il terapeuta. Buona giornata
Gent.ma, immagino si sia già rivolta ad uno specialista, dal momento che riferisce che da due anni soffre di un disturbo del comportamento alimentare. Potrebbe in questo caso rivolgersi a chi già l'ha incontrata. In caso invece non l'avesse fatto, sarebbe opportuno contattasse qualcuno che la aiuti a capire meglio il disturbo che riferisce e valutare con lo specialista un intervento che possa aiutarla a stare meglio. SG
Buonsaera. L'anoressia-bulimia è un disturbo che può avere più di una sfaccettatura: alcuni psicanalisti la chiamano una malattia dell'amore, in tal caso occorre non fissarsi a correggere il comportamento alimentare ma fare attenzione a ciò che sta dietro di esso, ovvero la situazione emotiva ed affettiva. Dopo un lavoro svolto in questa direzione il sintomo anoressico-bulimico può perdere d'importanza e lasciare al soggetto la possibilità di costruirsi una vita un pò più felice e meno ossessionata.
Cordialmente
A.M.
Cara utente, il racconto dell'esperienza che stai vivendo lascia emergere sofferenza, stanchezza e solitudine. Provo in grande dispiacere nell'immaginare il disagio che provi nel rapportarti a te, al tuo corpo e agli altri. Sai, il rapporto che abbiamo con il cibo risente di quello che ci accade, delle emozioni che proviamo, lo stesso vale per il modo in cui sentiamo e vediamo il nostro corpo. Magari la "pesantezza fisica" esprime una "pesantezza emotiva", una serie di dolori accumulati nel tempo che pesano a livello psicologico come peserebbero dei chili in più a livello corporeo. Se non lo stai già facendo, valuta la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia e di affiancare poi, gradualmente, un esperto di alimentazione che ti aiuti a ritrovare un modo sano di mangiare. Vedrai che iniziando ad alleggerire la tua mente, inizierai a sentire più leggero anche io tuo corpo. Se vorrai farlo, mi trovi qui. Puoi farcela.
Gentile utente,
come ha esordito dal suo messaggio, sembra proprio che lei stia affrontando un periodo difficile per lei dal punto di vista della regolamentazione della nutrizione. Sembrerebbe proprio opportuno per lei rivolgersi ad uno/a specialista in modo da indagare sui processi psicologici che entrano in gioco in relazione al cibo.
Si prenda cura di sé.
Cordialmente.
D.ssa Golino
Buongiorno, quanto lei descrive potrebbe rientrare in quadro di DCA come già lei sa. Tuttavia, non è possibile fare diagnosi in questa sede. Sarebbe opportuno che si rivolgesse quanto prima a specialisti, in particolare psicologo e nutrizionista, affinché possano valutare il suo stato di salute fisica e mentale. Colga questo momento di difficoltà e di dubbi per lavorare su di sé, conoscersi meglio e comprendere quanto le sta accadendo.
Le auguro di ritrovarsi.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Gentile Utente, sicuramente la sua descrizione è meritevole di approfondimento clinico e psicodiagnostico. Le consiglierei di rivolgersi ad un equipe multidisciplinare formata da Psicologo/Psicoterapeuta e Medico nutrizionista per far si che la possano valutare ed eventualmente prendere in carico. Nonostante le difficoltà che sta incontrando e le paure relative all'alimentazione, vedo in lei tanta consapevolezza che è il primo passo fondamentale per affrontare e superare la problematica. Un cordiale saluto Dott. Damiano Spinali
Buonasera, mi permetto di darti del tu, e di esprimere la mia comprensione per il disagio che sta attraversando. Ciò che racconta in effetti pare essere una problematica del comportamento alimentare e sembra attraversare la fase in cui si vede grassa, per cui agisce una serie di evitamenti. In questi casi, soprattutto per i DCA, è consigliato una presa in carico multidisciplinare e quindi avvalendosi dei servizi territoriali, o di specialisti privati. E' molto importante un lavoro congiunto sugli aspetti psicologici per comprendere il motivo e l'origine del DCA, sugli aspetti più nutrizionali e medici. Se ha dubbi o domande, resto a disposizione per un supporto. Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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