Salve a tutti. Sono Mery e ho 19 anni. Scrivo qui perché sono in preda alla disperazione. A breve i

23 risposte
Salve a tutti. Sono Mery e ho 19 anni.
Scrivo qui perché sono in preda alla disperazione. A breve inizierò da uno psicologo ma ho voluto scrivere qui perché non ce la facevo più..se potete darmi anche un piccolissimo aiuto ne sono felice.
Parto dal presupposto che non ho mai avuto la vita facilissima. Sono nata con una diplegia spastica...ho subito bullismo molto pesante per tantissimo tempo...e dalla prima media ho iniziato a tirare capelli per alleviare lo stress.
Sono sempre stata una ragazza sensibile,molto attaccata alla mia famiglia che reputo splendida.
Ho sempre amato le piccole cose e il mettere amore in tutto ciò che facevo.
Sono sempre cresciuta con un carattere per metà sicuro e per l'altra metà insicuro:non ho mai ricevuto complimenti dai ragazzi e spesso ricevevo solo cattiverie.
Ma nonostante tutto ho sempre sognato di incontrare una persona che andasse oltre il mio aspetto.
Da un pò però sto molto male...più che altro in ansia perché non mi sento tranquilla.
Tutto è cominciato tre anni fa...quando mia sorella ha iniziato a comportarsi in modo strano in casa (urla,atteggiamenti prepotenti,minacce,insulti vari...). Si pensava avesse depressione o facesse uso di sostanze ma sinceramente dentro di me pensavo che ci fosse anche una componente di carattere.
Non mi piaceva il suo atteggiamento...mi sentivo in trappola e non sapevo come aiutare i miei...così un giorno mi sono alxata dal letto e ho iniziato a non sentirmi più nella mia persona...ero completamente staccata fra passato e presente. Non ci capivo nulla.
Ho preso coraggio e ho contattato una psicologa...sono andata da lei e mi ha diagnosticato depersonalizzazione...ero troppo stressata per il periodo che stavo passando.
Dopo un pò ho lasciato questa psicologa perché mi chiedeva di appuntare qualsiasi cosa...e io andavo in ansia ancora di più perché le dicevo che io non mi ricordavo nulla vista la depersonalizzazione...quindi il fatto di dovermi ricordare le cose e non ricordarmele...mi mandava in crisi.
Nel frattempo è successo che il mio ex ragazzo mi ha lasciata perché dopo 2 anni di relazione mi ha detto che per risolvere i problemi dovevamo fare sesso. Oltretutto in un bagno.
Non ho accettato. Mi ha detto che era deluso e che io non lo amavo e che se davvero mi interessava di lui dovevo fare questa cosa...me ne sono altamente fregata e ho preferito l'amore sano per me stessa.
La storia con lui mi ha segnata perché non voleva mai risolvere le cose...ogni volta che volevo parlare con lui mi accusava di essere pesante,di essere "malata",oppure che a volte inventavo le cose.
E qui sono un pò sprofondata perché ho iniziato a dubitare della mia sanità mentale e di dire davvero cavolate.

Sentendomi male...non mi sono data per vinta e ho cercato un'altra psicologa...
Anche lei...non è andata bene perché non riusciva a capire le ansie che avevo e mi diceva che "facevo solo ricerche". Cosa che,da un lato è vera...ma sinceramente se io ho un problema che arrivo da te piangendo...non mi va di sentirmi dire che me lo sto inventando. E così in preda alla disperazione,mi sono scoraggiata e non ho più cercato nessun aiuto.

Però avevo pensieri continui che non mi lasciavano in pace...dal chiedermi come avrei reagito un giorno alla morte dei miei genitori...al chiedermi se fossi veramente soddisfatta della mia vita...al pensare di avere sempre qualche malattia al chiedermi cose sull'esistenza in generale fino a chiedermi se io giocassi a fare la vittima usando la mia disabilità.
Fino a chiedermi se volessi veramente bene ai miei genitori e ad ossessionare i miei amici chiedendo loro quanto tempo dedicassero ai loro genitori per fare confronti con quello che facevo io coi miei.
Insomma...pensieri continui che non sto nemmeno ad elencarli perché cambiavano di continuo. Era estenuante perché ero sempre tesa,stomaco pieno,aria che mancava...
Di tutto e di più.
Anche quando uscivo non mi sentivo presente...in qualche modo mi sentivo la testa o troppo piena o troppo vuota.
Mi sentivo a disagio a stare fuori casa perché mi sentivo confusa. E questo mi ha spaventata tanto.

Da qualche tempo però sto passando il periodo peggiore della mia vita credo...
Non resisto più ai comportamenti di mia sorella e alle prese in giro in casa e verso i miei genitori,me e mio fratello...
Così ho iniziato a reagire. Ho iniziato a risponderle e a tirare fuori tutte le parole che tre anni fa nemmeno mi sognavo visto che ero in piena depersonalizzazione e lei nemmeno la riconoscevo più.
I suoi atteggiamenti non mi piacciono e ho deciso di attuare un distacco.
Se non fosse che ogni volta che lo facevo avevo sensi di colpa chiedendomi se fossi una sorella cattiva. E questa è la prima piaga...
La seconda è che settimane fa lessi un articolo sul narcisismo...non avevo la minima idea di cosa fosse. Quando ho letto... mi sale il panico perché arriva una domanda che non mi sarei mai immaginata arrivasse..: "e se fossi tu narcisista? E se fossi tu quella che in casa vuole manipolare? E se fossi tu quella sbagliata? Hai passato una vita a fare la persona altruista ma magari è solo una messa in scena...e se fosse così".
Non ho più capito nulla. Sono partite non so quante altre domande...
"Tu ami il tuo ragazzo...ma quando dici ti amo non sorridi a 360°...devi sorridere altrimenti non sembra che lo ami...magari lo stai usando e basta e sei narcisista ma non lo sai."
Poi il fatto che io con lui a volte mi arrabbio perché sono pignola su alcune cose...soprattutto sul carattere... mi ha fatto pensare "può essere che il tuo ex aveva ragione. Magari eri davvero la pazza isterica e adesso stai rovinando tutto col tuo nuovo ragazzo. Magari sei tu quella sbagliata?"
Ogni volta che mi arrabbio col mio ragazzo piango davanti a lui e sto sempre a chiedere scusa e se magari si è stufato di me. Ho anche paura a comunicare i miei bisogni perché si ripresenta la domanda "magari sei narcisista?".
Se i miei amici parlano e magari mi intrometto nella conversazione parlando di mie esperienze personali,eccola di nuovo:" parli solo di te...non lo vedi? Piantala di parlare e ascolta un poco. E se fossi narcisista?"
Sto sempre a esaminare tutto:pensieri,sorrisi,ascolto verso le persone...qualsiasi cosa.
Faccio test online con le lacrime agli occhi perché penso di essere narcisista.
Penso di essere una brutta persona e magari non lo so oppure di essere una brava attrice e magari non lo so.
Se per strada guardo un ragazzo "ehh magari ti piace...beh potresti essere narcisista...povero il tuo ragazzo...magari sta perdendo solo tempo prezioso con te."
Se mi vesto o impiego tempo per curare me stessa "uh guarda come ti piace truccarti...e se fossi egocentrica?"

Credetemi. Mi sembra di attraversare l'inferno.
Non mi sembra vero tutto questo perché ho sempre voluto bene alle persone.....
L'unica cosa che mi si può discutere e che voglio levarmi appena vado dallo psicologo è il fatto di "aggiustare qualcosa di grave fatto nei miei confronti con le bugie". Mi spiego...
Quando il mio ex mi ha chiamata pu****a
Io ho avuto il bisogno di dire a mia madre e ai miei amici che io a questo suo insulto ho reagito da vera Donna e ho mollato una sberla.
Sulla prima cosa è vero...ho risposto.
Ma la sberla non c'è mai stata.
Quando mi succede qualcosa di grave come una mancanza verso la mia persona o verso gli altri (es. sfruttamento da parte di un ragazzo) e magari io non ho fatto nulla per evitare tutto ciò...
Mi sento "sporca" e quindi ho bisogno di dire che ne sono uscita a testa alta da questo grande sopruso nei miei confronti quando invece non è stato cosi.
E quindi anche per questo penso di essere narcisista e falsa o una persona cattiva che non merita di stare con gli altri.

Ci tenevo a ringraziare in anticipo e a dire che su tutto ciò che ho raccontato non ho mentito. Non ho problemi ad ammettere i miei errori...e ho scritto tutto ciò che sentivo di scrivere. Spero leggerete e potrete darmi un piccolissimo aiuto perché sono veramente disperata e preoccupata.
Non mi piace mentire e se succede in quel caso è solo per sentirmi meglio con me stessa...e magari non sentirmi debole e essermi lasciata trattare in modo orribile da qualcuno,soprattutto da un ragazzo.
Non vedo l'ora di andare dallo psicologo e togliermi questa cosa...ma soprattutto scoprire se i miei dubbi sono reali...
Perché non sopporterei di poter far male a qualcuno o di recitare.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve Mery, mi spiace veramente molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo le sue difficoltà e mi dispiace per la situazione che ha vissuto ed il dolore che sta passando.
Ritengo che sia per lei fondamentale intraprendere un percorso psicologico al fine di elaborare i vissuti emotivi ed i pensieri connessi a tale situazione onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. Sarebbe utile, inoltre, trovare durante il percorso delle strategie efficaci per affrontare le situazioni problematiche ed indagare i fattori di mantenimento dei sintomi che presenta.
Cordialmente, dott. FDL

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Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve.
Da tutto ciò che racconta, la sofferenza che vive mi sembra derivare da un enorme giudizio su di sé.
Si giudica al punto da sentirsi sbagliata per ogni cosa che fa.
Un percorso psicoterapeutico con una persona con la quale possa creare un'alleanza terapeutica, può aiutarla a fare chiarezza e ad esplorare le sue fragilità affinché possa trovare la fiducia in se stessa per affrontare la vita senza giudicarsi e sentirsi sbagliata. Sono disponibile per approfondimenti, anche on line. Distinti saluti
Dott.ssa Maria Lucia Dimaglie
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Gallarate
Salve Mery, comprendo dalla sua storia di vita e dal suo vissuto la sua sofferenza. Cercare una nuova psicoterapeuta è stata la scelta giusta in questo momento, avverto il suo giusto bisogno di essere compresa e ascoltata e supportata nei suoi vissuti emotivi.
Le auguro il meglio.
MLD
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Mery, mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo. Si percepisce la tua sofferenza. Anzitutto, hai fatto bene a contattare uno psicologo: abbi fiducia in lui e in te. Se ti verrà da mollare il percorso (visti i precedenti è probabile che ad un certo punto tu avverta questo bisogno), parlane con lui. I momenti di crisi avvengono in tutti i rapporti, ma parlarne insieme può portare la coppia a fare un salto di qualità. In secondo luogo, come mai ti preoccupa così tanto la possibilità di essere "narcisista"? Sai, non per forza essere narcisi è una piaga sociale: ciò che spesso viene descritta è solamente la parte "negativa". Essere narcisisti comporta anche dei vantaggi, come tutte le cose. Non è per forza una condanna. In ogni caso, anche nel caso tu rispettassi i requisiti, il solo fatto che ti metti in discussione ti darebbe la possibilità di cambiare. Nessuna patologia casca dall'alto, abbiamo un grande potere nelle nostre mani. E di certo tu non sei sbagliata. In bocca al lupo per la tua terapia. Cordialmente, dott Simeoni.
Dott.ssa Francesca Tardio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Cara Mery, deve essere veramente difficile avere questo costante vissuto di insicurezza e sofferenza. Immagino che iniziare una nuova terapia, alla luce delle precedenti, possa spaventarla. Tuttavia mi sento di dirle che ha fatto la scelta giusta per se stessa. Provi a portare nuovamente nella stanza delle parole e della cura i suoi vissuti. Le auguro di cercare il benessere che si merita.
Cordialmente. Dot.ssa Francesca Tardio
Dott.ssa Giulia Proietti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, non è semplice ciò che sta vivendo, ha fatto molto bene ha iniziare un pescoso psicologico. Le auguro di trovare la serenità.
Dott.ssa Giulia Proietti
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
dal suo racconto si percepisce tutta la sofferenza e la sua insicurezza che si porta dentro. Inizi un percorso psicoterapico affidandosi ad uno specialista, e nei momenti di difficoltà si apra e non scappi dalla relazione. Alla base del aiuto e dei miglioramenti ce l' alleanza terapeutica. Non demorda e prosegua la terapia con continuità vedrà che con il tempo potrà cominciare a sentirsi meglio e a guardare il mondo da altri punti di vista.

Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, mi dispiace per il periodo che sta vivendo. A breve inizierà un percorso psicologico, vedrà che con tempo troverà le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, non mi è chiara la sua domanda. Forse vuole rassicurazioni su ciò che può essere il suo stato emotivo. Al di là dell etichetta diagnostica che a poco serve, mi pare che lei viva g costantemente con il senso di giudizio altrui addosso. Inoltre penso anche che in alcune situazioni da lei descritta abbia difeso i suoi sentimenti e mostrato il suo disappunto, aspetto che ritengo sano. Condivido la sua perseveranza nel cercare uno psicologo con cui fare un percorso, trovare contenimento e definizione di sé. Le suggerirei, se riesce, di allentare le ricerche perché ritengo che possano confonderla e non darle beneficio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Mary, si evince da quello che scrive una grande sofferenza ed un atteggiamento giudicante e severo nei suoi confronti che spero possa alleggerire attraverso un percorso terapeutico. Credo che lei abbia fatto la scelta giusta. Spero vivamente che attraverso una maggiore consapevolezza di se possa migliorare anche la qualità delle relazioni, con se stessa, in primis, e con gli altri successivamente.
Buona fortuna.
Rosella Pettinari
Dott.ssa Maura Falocco
Psicologo, Professional counselor
Grottaferrata
Gentile Mery,
ha fatto bene a prendere un appuntamento da uno psicologo perché avrà la possibilità di parlare di tutte le questioni che ha iniziato a raccontarci. Purtroppo è difficile darle una risposta chiare ed esaustiva. Le sue difficoltà e i suoi problemi meritano uno spazio più ampio. Sono sicura che riuscirà a sopportare questo tempo di attesa che la porterà finalmente a intraprendere una nuova strada e a trovare serenità. Coraggio e buona fortuna.
Dott.ssa Giulia Bernardinello
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bologna
Gentile utente, si percepisce il forte dolore e il grande peso nelle sue parole. Scegliere di dedicarsi il tempo necessario, con un giusto supporto psicologico la aiuterà in questo momento. Non si affretti con diagnosi severe ed inappropriate nei suoi confronti, abbia fiducia nel suo percorso.
Un caro saluto ed in bocca al lupo per questo inizio.
Dott.ssa GB
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve Mery, credo che abbia fatto la scelta giusta ad intraprendere un nuovo percorso di psicoterapia. Cerchi di "utilizzarlo" per stare meglio, senza paura del giudizio a cui lei sembra piuttosto legata; si ricordi che una delle caratteristiche di noi psicoterapeuti è proprio la sospensione dal giudizio. Purtroppo trovo che sia riduttivo e affatto costruttivo darle qualche indicazione solo sulla base di ciò che ha scritto, troverà le risposte che cerca nella sua nuova relazione terapeutica.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Dafne Buttini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Arezzo
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare e pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condiviso per alleviarne il dolore. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto

Dott.ssa Federica Turrà
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve Mery, mi dispiace per il periodo difficile che sta vivendo e per la comprensibile confusione e il malessere che ne conseguono. Iniziare un percorso psicologico è già un passo importante, credo che abbia fatto la scelta giusta e le auguro che presto possa trovare le risposte che cerca.
Per qualunque ulteriore informazione o approfondimento sono a disposizione.
Dott.ssa Federica Turrà
Dott. Massimiliano La Paglia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Pescara
Salve, le scrivo solo per incoraggiarla al suo nuovo percorso, con il tempo troverà il supporto e l'aiuto di cui ha bisogno.
Saluti
Massimiliano
Dott.ssa Beatrice Planas
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Alice Carbone
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno Mery,
mi dispiace per tutte le angosce e il dolore che ha provato e sta provando. Sicuramente scrivere l'ha aiutata a tirare fuori e sfogarsi. Credo le sia stato molto utile farlo.
Mi permetto di consigliarle di non cercare di fare autodiagnosi, soprattutto cercando informazioni su internet. Tutt* noi abbiamo varie caratteristiche, positive, negative, che possono cambiare: non siamo un'etichetta, siamo persone.
Da quello che lei descrive, non mi sembra affatto una persona che vuole fare male agli altri. Sono molto contenta che stia iniziando un percorso psicologico, vedrà che le sarà di aiuto e sostegno: tutte le cose che ha scritto qui, potrà raccontarle in terapia, sarà uno spazio solo suo, privato e intimo, in cui aprirsi, senza giudizi. Sono sicura che la aiuterà a fare chiarezza e ad affrontare ciò che la preoccupa.
In bocca al lupo per questo percorso!
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Dott.ssa Viola Vigani
Psicologo, Psicologo clinico
Credaro
Salve, la sofferenza che provi è reale e dovuta a quello che ha passato. Gli episodi di bullismo influiscono enormemente sull'autostima, cioè la stima che si ha di se' e sull'autoefficacia, cioè sapere che sappiamo fare certe cose. Mi sembra che questo abbia contribuito ad aumentare la tua parte insicura. E poi c'è la componente della depersonalizzazione che influisce nella tua vita. Ritengo che il percorso che farai ti darà modo di fare chiarezza diminuendo la disperazione e preoccupazione che riporti. Un saluto, dott.ssa Vigani Viola
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Cara Mery, mi colpisce molto il modo in cui riesce a descrivere ciò che sta vivendo, con una profondità e un'autenticità che mostrano quanto lei sia consapevole di sé stessa e della sua sofferenza. Posso sentire il peso che sta portando sulle sue spalle, il vortice di pensieri che la assale continuamente e la paura di non riconoscersi più. Voglio dirle subito una cosa importante: non è sola in questo, e il fatto che abbia deciso di iniziare un percorso psicologico è un passo fondamentale per ritrovare un po’ di respiro in mezzo a questa tempesta. Da quello che racconta, sembra che la sua mente sia continuamente in allerta, alla ricerca di risposte che possano placare il suo malessere. Questo meccanismo, che in psicologia cognitivo-comportamentale chiamiamo iperanalisi o ruminazione, è spesso la risposta della nostra mente quando si sente sopraffatta. È come se il cervello cercasse disperatamente di dare un senso a ciò che sta accadendo, ma più cerca, più rimane intrappolato in un labirinto senza uscita. Molti dei pensieri che descrive sembrano avere un denominatore comune: il dubbio. Il dubbio su di sé, sulle sue emozioni, sulle sue intenzioni, sulla sua identità. È come se la sua mente mettesse continuamente in discussione tutto, come se nulla fosse mai abbastanza chiaro o sicuro. Questo può essere molto spossante, perché la porta a un controllo costante di sé stessa e delle sue azioni. Ogni volta che emerge un pensiero scomodo, la sua mente sembra dire: "E se fosse vero?", costringendola a cercare rassicurazioni, testare le sue emozioni, confrontarsi con gli altri, analizzare ogni dettaglio. Capisco quanto possa essere doloroso pensare di poter essere una persona narcisista o manipolatrice. Ma si fermi un attimo a riflettere: una persona veramente narcisista non si preoccuperebbe così tanto del proprio impatto sugli altri, non avrebbe paura di far loro del male, non si tormenterebbe all’idea di poter essere cattiva. Il solo fatto che lei provi questo dolore e questa paura dimostra che sta lottando per rimanere coerente con i suoi valori, con la persona che vuole essere. La sua mente, in questo momento, sembra aver trovato nel tema del narcisismo un nuovo "gancio" per mantenere attivo il circolo dell'ansia. Ma questo non significa che sia vero, significa solo che il suo cervello ha trovato un nuovo contenuto su cui fissarsi, così come in passato è successo con la paura di non amare abbastanza, di non essere una buona sorella, di non essere una persona degna d’amore. Il problema non è il contenuto del pensiero, ma il *processo* con cui la sua mente lo analizza in modo ossessivo e senza tregua. Anche il fatto di aver vissuto esperienze difficili con sua sorella e il suo ex ragazzo ha un peso enorme. Situazioni in cui ha vissuto un senso di impotenza e ingiustizia possono lasciare una ferita profonda, spingendola a rielaborarle in continuazione, nel tentativo di trovare un senso o una via di uscita che non ha mai avuto in quel momento. So che tutto questo può sembrare un circolo infinito, ma c'è una via d'uscita. Il percorso con lo psicologo potrà aiutarla a comprendere meglio questi meccanismi, a gestire i pensieri intrusivi senza lasciarsi travolgere, e soprattutto a ritrovare un senso di stabilità dentro di sé. Nel frattempo, una cosa che può provare a fare è accettare il dubbio senza cercare di risolverlo subito. Quando arriva un pensiero del tipo "E se fossi narcisista?" provi a osservarlo come un'onda che va e viene, senza seguirlo fino in fondo. Si chieda: "Questo pensiero mi sta aiutando in qualche modo, o mi sta solo facendo stare peggio?". E poi provi a lasciarlo andare, senza cercare di confutarlo o analizzarlo troppo. Mery, lei è molto più di questi pensieri. È una persona che sta cercando con tutta sé stessa di trovare un equilibrio, di dare valore alle sue relazioni, di essere una buona sorella, una buona compagna, un buon essere umano. Il fatto che stia soffrendo non significa che sia sbagliata, significa solo che sta attraversando un momento difficile. E con il giusto aiuto, potrà uscirne più forte di prima. Cari saluti. Dott. Andrea Boggero
Sembra che tu stia attraversando un forte stato di ansia e ossessione di "controllo morale di sé" per il terrore di essere uan persona "cattiva": il narcisista patologico non ha questo tipo di autocritica o rimorso e il fatto che ti poni queste domande denota empatia, sensibilità e un forte senso etico.
I tuoi traumi affettivi e familiari importanti di cui parli (bullismo, relazioni tossiche, stress familiare.. ) hanno avuto un forte impatto sul tuo senso di identità, favorendo episodi di depersonalizzazione, dubbio patologico, e perdita di fiducia in te stessa. Il percorso terapeutico sarà fondamentale per aiutarti ad elaborare i tuoi vissuti emotivi dolorosi e i tuoi pensieri, ricostruendo un senso stabile del Sé.
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Ciao Mery,
dalle tue parole si percepisce chiaramente quanto tu stia vivendo un momento di profonda sofferenza, fatto di pensieri continui, dubbi su te stessa e paura di essere “una cattiva persona”. È evidente che non stai fingendo, ma stai cercando con tutte le tue forze di capire cosa ti sta accadendo.

Quello che descrivi — i pensieri intrusivi, il bisogno di controllare costantemente se sei “sbagliata” o “narcisista”, il senso di colpa per ogni emozione o parola — assomiglia a un meccanismo ossessivo: la mente cerca di proteggerti dall’ansia creando un continuo controllo, ma in realtà questo controllo alimenta la paura. Non è “essere narcisista”, è vivere un fortissimo disagio legato alla paura di poter far male o non essere una brava persona.

Hai attraversato esperienze difficili: il bullismo, la disabilità, le tensioni familiari, relazioni poco rispettose. Tutto questo può aver minato la fiducia in te stessa e generato la sensazione di non sapere più chi sei. Il fatto che tu ne parli con tanta lucidità e voglia di capire mostra, al contrario, una grande sensibilità e un forte senso morale.

Quando inizierai il percorso con lo psicologo, racconta tutto come hai fatto qui: sarà uno spazio sicuro dove esplorare questi pensieri senza giudizio. Non serve “togliere” la tua parte sensibile o perfezionarti, ma imparare a guardarti con compassione, a riconoscere che anche la paura di essere cattiva nasce proprio dal tuo desiderio di essere buona.

Per ora, prova a ricordarti questo: non sei i tuoi pensieri. I pensieri non sono verità, ma segnali di un’ansia che chiede di essere capita. Hai già iniziato il cammino giusto, e con un aiuto costante potrai ritrovare calma e fiducia in te stessa.

Dott.ssa Sara Petroni

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