Salve a tutti. Dopo aver interrotto il rapporto con il mio ormai, ex fidanzato, mi sento completame

23 risposte
Salve a tutti.
Dopo aver interrotto il rapporto con il mio ormai, ex fidanzato, mi sento completamente vuota.
Premetto che le cose ormai non potevano funzionare in alcun modo, ci abbiamo provato e riprovato, ma i nostri caratteri sono incompatibili e io ormai ero arrivata al punto che non stavo più bene in quella relazione. Mi sentivo distrutta e analizzando i suoi comportamenti , sotto diversi punti vista , purtroppo sono consapevole di aver avuto a che fare con un narcisista.
Il problema adesso è superare lo step della solitudine. Perchè nonostante tutto il male che mi ha fatto, nonostante quello non era un rapporto che mi faceva star bene, ad oggi continuo a pensare di essere io quella sbagliata ? di essere io quella che probabilmente pretendeva troppo? Lui purtroppo nelle varie discussione avute post chiusura, mi ha sempre fatto pesare questa decisione, dicendomene di ogni, anche parole piuttosto pesanti, nonostante io gli avessi fatto capire che se i toni cambiavano si poteva recuperare qualcosa.ma niente da fare.
Ad oggi però sono ferma nella convinzione di essere io a chiedere troppo in un rapporto.
Grazie per l'aiuto
Dott.ssa Francesca Ponziani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, tutti i tentativi di cambiare il "presunto" narcisista saranno inutili , chi soffre di questo disturbo di personalità se è stato diagnosticato manca di empatia e usa la critica per distruggere l'altro naturalmente questo nasconde come lei ha descritto fragilità, paura del confronto e vulnerabilità del suo ex.. ma lei non può aiutarlo...lei non è sbagliata e chi le sta vicino che le fa "sprecare energie" che vanno dirottate su di se e sulla sul migliorare la sua autostima e orientare le sue scelte in partner più empatici e costruttivi. Il centro ora è lei e i suoi bisogni ..può solo suggerire al suo ex di farsi anche lui supportare per il resto deve esplorare i suoi sistemi d'attaccamento che portano lei come dice a scegliere partner poco empatici e costruttivi. Saluti dottoressa Ponziani

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Dott.ssa Elvira Vitale
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Come hai notato dalla tua esperienza, le relazioni di coppia non sono un mondo a parte: se dopo la vostra rottura hai questi dubbi e ti senti in questo modo, è assolutamente qualcosa che va ben oltre quella relazione. Attiene a te, a come ti percepisci, a chi vorresti essere e chi non ti concedi di essere. Il sé è qualcosa di complesso, scoprire se stessi è molto interessante e soprattutto, rispetto all'aiuto che chiedi, chiarificante per tutta una serie di comportamenti e sentimenti che non ci sappiamo spiegare. Per trovare una soluzione a tutte queste domande, dovrai conoscere te stessa e scoprire chi sei, e per farlo abbiamo bisogno dell'aiuto di uno/a psicologo/a.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. 'Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Dott.ssa Ilaria Grasso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, senza entrare nel merito della "diagnosi" che ha fatto al suo ex, posso dirle che scaricare tutte le responsabilità sull'altro e chiudersi al confronto, magari utilizzando anche toni insultanti e minacciosi, è una reazione violenta. Che la persona sia abusante o solo immatura non mi è dato saperlo, ma la confusione che prova, le insicurezze e il pensiero di essere sbagliata sono purtroppo reazioni tipiche di chi si trova a vivere relazioni abusanti dal punto di vista psicologico. Anche il sentirsi svuotata può essere legato a questo: di solito si da/fa tanto in queste relazioni, accettando anche l'inaccettabile, e quando finiscono si rimane senza niente, con la sensazione di aver investito e sopportato tantissimo per nulla. Le consiglio di cercare un supporto psicologico, magari può rivolgersi a un centro antiviolenza (in cui spesso si offre consulenza psicologica gratuita, almeno per i primi colloqui).
Dott.ssa Rosaria Mastrone
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
il senso di vuoto che lei avverte è collegato alla necessità di elaborazione del lutto dovuto alla perdita dell'altro. è senz'altro vero che più siamo persone sicure e con forte autostima meno l'altro ci è indispensabile nel senso che se ci sentiamo fragile la ricerca dell'altro in parte si traduce nella ricerca di conferma al nostro valore e al nostro diritto di essere amati ma vorrei farle arrivare il messaggio che "gli altri ci amano se ci vogliono amare e non ci amano se non ci vogliono amare INDIPENDENTEMENTE da ciò che siamo e da ciò che facciamo", quindi non c'è niente in lei di sbagliato. se vuole fare un percorso che la porterà a diventare una persona sicura che, come tale, sta bene con chiunque (anche chi ama poco) e anche da sola, io sarei lieta di seguirla nel percorso. trova i miei dati su Google mettendo nome e cognome. buona serata Rosaria Mastrone, psicologa e psicoterapeuta.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, la questione del vuoto è una questione molto significativa e si interseca spesso con le relazioni affettive dove esistenze una forma di dipendenza. Chiaramente ogni sintomo o difficoltà relazionale è unica per ognuno di noi, così come è unica la storia di vita, dunque non posso spingermi oltre nel dare indicazioni.
Le suggerisco però di intraprendere un percorso di psicoterapia, vedrà che potrà superare questo stato emotivo e procedere in una direzione più soddisfacente per la sua esistenza.
Se è interessata a comprendere come si può lavorare sugli aspetti che le interessano maggiormente non esiti a contattarmi.
Dott.ssa CAMILLA BALLERINI
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, le relazioni con gli altri ci portano sempre a riflettere su noi stessi, e le relazioni sentimentali forse lo fanno ancora di più. Non so se il suo e ragazzo fosse davvero narcisista o meno, quello che è certo è che l'ha sentito spesso critico, verbalmente feroce e giudicante. Ciascuno di noi, se criticato, è portato a mettersi un pò in discussione, ma nel suo caso la critica sembra esercitare un potere particolare sulla sua mente. Lei desiderava essere trattata con rispetto e dignità nel vostro rapporto, ma il fatto che lui si sia rifiutato, ha comportato che si sia sentita delegittimata, sbagliata per ciò che vuole, e si sta mettendo in discussione; divisa tra una parte di lei che ritiene di aver chiesto cose giuste, e una parte che non può far a meno di far proprio il pensiero del suo ex, sentendosi esagerata. Non so se sia qualcosa che le appartiene l'esperienza di sentirsi sbagliata se gli altri non sposano le sue opinioni o progetti, ma è qualcosa che potrebbe approfondire all'interno di una psicoterapia. Metterci in discussione è sano, farlo ogni volta che qualcuno è in disaccordo con noi significa essere prigionieri di qualcosa sul quale non possiamo avere controllo, ovvero la mente degli altri. Un caro saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, sono molto importanti i quesiti che lei si pone e le consiglio di darsi la possibilità di approfondirli all'interno di un percorso di terapia. Questi quesiti potrebbero portarla alla scoperta di parti di sè e nuove esigenze.
Un saluto
Dott.ssa Erika Santini
Psicologo clinico, Psicologo
Anguillara Sabazia
Buongiorno, a volte quando si chiude un rapporto con qualcuno iniziamo subito a porci dubbi su ciò che siamo, provando a lungo un grande senso di colpa. Ciò che credo di aver percepito dalla sua situazione è che non ha nessuna idea su come uscire da questo senso di solitudine che la devasta giorno dopo giorno.
Potrebbe esserle sicuramente di grande aiuto un breve supporto psicologico per comprendere il ruolo che ha svolto all'interno della relazione passata, superando il senso di vuoto che sente.
Se ha bisogno e se ha piacere può prendere appuntamento con me su questa piattaforma.
Un caro saluto
Dott.ssa Erika Santini
Dott. Antonio Panza
Psicoterapeuta, Psicologo
Marano di Napoli
Buongiorno, disgraziatamente quando termina una relazione uno dei sentimenti più frequenti che si provano è quello della rabbia e lei forse sta decidendo di indirizzare la sua verso se stessa, attraverso le accuse che si lancia. Probabilmente sta facendo questa scelta per "difendere" i ricordi positivi del suo ex fidanzato e tutelare l'immagine che ha di lui. Siamo tutti portatori di aspetti più luminosi ed altri oscuri, il che non ci rende nè dei "santi" e nè dei "diavoli". Le consiglio di cominciare a lavorare sul fatto che la vostra è stata anche una bella storia, che poi però è finita male perchè le vostre reciproche "oscurità" non erano compatibili. Ci tengo a precisare che le mie sono considerazioni fatte sulle poche cose che leggo e che quindi potrebbero anche non essere adeguate al suo specifico caso. Le mie sono solo speculazioni fatte sulla base della mia esperienza professionale. Sono a sua disposizione se vuole contattarmi in privato per un sostegno in qesta difficile fase della sua vita da cui sono sicuro uscirà più forte di prima. Cordiali saluti
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buongiorno,
potrebbe essere un momento proficuo per aprire una riflessione importante su ciò che questa relazione ha significato per lei e sui dubbi che si pone.
Quando ci si lascia, può capitare di "sentirsi sbagliati", tuttavia quando poi si decide di affrontare la questione in uno spazio personale, spesso ci si accorge che le cose stanno diversamente.
Un percorso di supporto psicoterapeutico può certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Suma Tani Onofri
Psicologo, Psicoterapeuta
Monte Porzio Catone
Buongiorno mi dispiace per la sua sofferenza, la fine di un rapporto è sempre un esperienza dolorosa, ma con un partner con tratti narcisisti ancora di più, perchè la sofferenza viene amplificata, il vissuto che accompagna è di inadeguatezza, disorientamento come si evince dalle sue parole. Un narcisista non cambierà mai, non si deve addossare responsabilità che non ha. le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per riuscire ad riprendere in mano la sua vita, riacquisire l'autostima persa, instaurare relazioni sane con persone che la facciano sentire amata e non colpevole. Cordiali saluti Dottoressa Onofri Suma Tani
Dott.ssa Ilaria Giordani
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, mi spiace per la sua sofferenza. Mi sembra molto consapevole di un conflitto interno: da un lato la consapevolezza di aver fatto la scelta "giusta" per lei nel chiudere questa relazione, dall'altro un'emozione di solitudine e di colpevolizzazione verso se stessa. Potrebbe essere importante per lei darsi uno spazio per esplorare parti di sé, per dare attenzione a quello che sente e/o ha sentito. Darsi attenzione, insomma....e forse, se ci pensa, che grande conquista dare attenzione a se stessa!!! Un saluto Dott.ssa Ilaria Giordani
Dott.ssa Ilenia Corradin
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Buongiorno, ciò che lei descrive è l'effetto annientante che spesso i narcisisti hanno sulle loro partner, facendole arrivare a dubitare di se e ad assumersi la responsabilità del fallimento del rapporto.
Prima di arrivare a questa fase però, creano una relazione molto intensa, ed è in virtù di quelle emozioni che il partner tende a non volere interrompere la relazione, pensando che il partner degli inizi possa tornare.
Complimenti quindi per essere riuscita a uscire da questa spirale, ora è importante che ricostruisca se stessa e ritrovi la fiducia in lei, e pian piano torni a mettere se stessa in primo piano, non credendo alle offese di un narcisista, che servono solo a sentirsi superiore proprio per la paura di non esserlo.
Cordiali saluti

Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Ciao, capisco che stai attraversando un momento difficile dopo aver interrotto la relazione con il tuo ex fidanzato. È comune sentirsi vuoti e confusi dopo una rottura, anche se sapevi che il rapporto non funzionava. È importante ricordare che le tue emozioni e la tua percezione della situazione sono valide.

È comprensibile che tu stia cercando di capire cosa sia successo nella relazione e che stia riflettendo su te stessa e sulle tue aspettative. Tuttavia, è essenziale non farti pesare le parole offensive o i giudizi del tuo ex fidanzato. Le parole pronunciate durante una discussione acalorata possono essere dettate dall'ira o dal desiderio di ferire, e non riflettono necessariamente la realtà della situazione.

È importante lavorare sulla tua autostima e sul tuo benessere emotivo durante questo periodo di guarigione. Cerca di non colpevolizzarti e di non giudicarti duramente. Ognuno ha il diritto di cercare una relazione che sia sana, appagante e rispettosa. È normale desiderare amore, comprensione e rispetto reciproco in una relazione.

Potrebbe essere utile cercare il sostegno di amici fidati o di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Parlare con qualcuno di esterno può aiutarti a esplorare le tue emozioni, i tuoi dubbi e le tue aspettative, e a lavorare sulla tua autostima e sulle tue convinzioni negative.

Ricorda che il processo di guarigione richiede tempo e pazienza. Sii gentile con te stessa e concediti il permesso di lasciare andare il passato e concentrarti sul tuo benessere personale. Con il tempo, potrai ricostruire la tua vita e trovare una relazione sana e appagante.

Se continui a sentirti sopraffatta dalle emozioni negative o se stai vivendo un forte stress emotivo, ti consiglio vivamente di cercare un aiuto professionale. Uno psicologo o uno psicoterapeuta può fornirti il supporto adeguato per affrontare e superare questa fase difficile della tua vita.

Ricorda che sei degna di amore e di una relazione sana. Prenditi cura di te stessa e cerca il supporto che meriti.
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Dott. Fabio Bellasio
Psicologo
Buccinasco
Buon pomeriggio. Capisco il problema che riporta, e penso che un percorso psicologico possa essere utile in tal senso, più che altro per capire dettagliatamente come una relazione con una persona percepita come narcisista l'abbia portata a vivere la condizione che ha descritto.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Dott.ssa Nunzia Giustiniani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buona sera, grazie per la condivisione e mi dispiace per il momento delicato che sta attraversando. Chiudere una relazione è sempre doloroso però mi chiedo che funzione hanno i suoi dubbi sul poter cambiare una persona, forse quello di cui abbiamo bisogno in momenti del genere è supporto, ascolto e accoglienza delle nostre emozione, invece di ulteriori colpe. Per il resto le consiglierei di fermarsi un attimo, analizzare cosa sia successo e piano piano come poter ricostruire una strada. Se vuole sono a disposizione. Dott.ssa Nunzia Giustiniani
Dott.ssa Monica Zenucchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gazzaniga
Buongiorno, mi spiace per la situazione che sta vivendo e per i vissuti che l'accompagnano in questo momento. E' normale alla fine di una relazione sentirsi confusi, svuotati, smarriti, specie per quello che quel legame ha significato all'interno della propria storia di vita. A fronte della sofferenza che sta sperimentando e dell'ambivalenza, fra la scelta di interrompere il rapporto e il bisogno di rimanere legata al suo ex, le consiglio di trovare uno spazio dove poter affrontare i suoi vissuti ed esplorare meglio quel senso di inadeguatezza e di colpa che vive in relazione al suo ex fidanzato. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a mettere insieme i pezzi dentro di sé e fuori di sé. Le auguro di riuscire a trovare la sua strada. Un caro saluto. Dott.ssa Zenucchi
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
È comprensibile che tu ti senta vuota e confusa dopo la rottura, soprattutto se il rapporto ti ha portato a dubitare di te stessa. La sensazione di colpa che stai provando potrebbe essere amplificata da quello che descrivi come un comportamento narcisistico del tuo ex. Le persone con tendenze narcisistiche spesso manipolano la percezione degli altri, facendoli sentire inadeguati o responsabili dei problemi nella relazione.

Nonostante tu sappia razionalmente che quella relazione non ti faceva bene e che i vostri caratteri erano incompatibili, è normale che tu possa ancora avere dubbi o sensi di colpa. Il tuo ex ha probabilmente contribuito a farti sentire così con le sue parole e atteggiamenti, facendo leva sulle tue insicurezze.

Superare lo step della solitudine richiede tempo, ma alcuni passi possono aiutarti:

Accetta le tue emozioni: È normale sentire vuoto e dolore, anche se sai che la relazione non funzionava. Permettiti di vivere queste emozioni senza giudicarti.
Riconosci il tuo valore: La convinzione di "chiedere troppo" in un rapporto spesso deriva da una bassa autostima. Riflettere su ciò che desideri e meriti in una relazione sana è importante per ricalibrare le tue aspettative.
Distanza emotiva: Evita di rimanere in contatto con il tuo ex se le conversazioni continuano a farti sentire peggio. È importante avere lo spazio necessario per guarire e rielaborare ciò che è accaduto.
Supporto emotivo: Parla con amici, familiari o un terapeuta di fiducia per elaborare i tuoi pensieri e sentimenti. Spesso, confrontarsi con persone esterne aiuta a vedere la situazione in modo più oggettivo.
Ricorda che non c'è nulla di sbagliato nel desiderare un amore reciproco e rispettoso. Non sei tu a chiedere troppo, ma è possibile che il tuo ex non fosse in grado di darti ciò di cui avevi bisogno.





Dott.ssa Valeria Bianco
Psicologo, Psicologo clinico
Campogalliano
Buonasera, mi dispiace molto per la sofferenza che sta attraversando. Da ciò che racconta, emerge quanto sia stata una decisione difficile per lei interrompere questa relazione, nonostante fosse ormai chiaro che non la faceva stare bene. È importante riconoscere il coraggio che ha avuto nel prendere questa scelta per il suo benessere.
Il senso di vuoto che sta vivendo è del tutto comprensibile: una relazione significativa, anche se complicata o dolorosa, occupa uno spazio emotivo importante nella nostra vita. Quando quella relazione si interrompe, ci si trova a dover affrontare non solo la solitudine, ma anche i dubbi e le domande su se stessi e sul proprio valore.
Il pensiero di “essere lei quella sbagliata” è una reazione frequente quando si ha a che fare con dinamiche relazionali complesse, come quelle che descrive. Una relazione con una persona che mostra caratteristiche narcisistiche può portare proprio a queste sensazioni, poiché spesso in queste situazioni si finisce per mettere in discussione se stessi, le proprie esigenze e i propri bisogni. Ma vorrei rassicurarla su un punto importante: chiedere rispetto, comprensione e reciprocità in una relazione non significa pretendere troppo.
È normale sentirsi destabilizzati quando una relazione finisce, e queste emozioni fanno parte del processo di elaborazione della separazione. Tuttavia, è importante lavorare per riscoprire il suo valore personale e riconoscere che meritava – e merita – un rapporto in cui potesse sentirsi accolta e rispettata.
Le consiglio di dedicare del tempo a se stessa, esplorando cosa la fa stare bene, riscoprendo i suoi interessi e ritrovando quella connessione con sé che forse in questa relazione si era persa. Se sente che questi pensieri e dubbi la stanno bloccando, potrebbe essere utile intraprendere un percorso con un professionista che possa aiutarla a fare chiarezza e a ricostruire la sua autostima.
Le auguro di ritrovare presto serenità e fiducia in sé stessa.
Dott.ssa Letizia Turchetto
Psicologo, Psicologo clinico
Ponte di Piave
Gentile utente, buongiorno. La ringrazio per essersi portata qui. Posso immaginare la sua situazione delicata e accolgo la sua richiesta di aiuto.
Innanzitutto vorrei chiederle: che cosa si sta rimproverando? Le chiedo questo in quanto dal suo messaggio emerge uno spirito riflessivo notevole, e si coglie il tentativo da parte sua di affrontare la situazione, cercare di venirsi incontro, provare a recuperare (come lei stessa dice appunto).
Le pongo questo quesito in quanto nella relazione di coppia, premesso che gli sbagli siano possibili da parte di entrambi, per quanto riguarda la risoluzione di momenti di tensione, l'intenzione dovrebbe essere presente da parte sua e del suo compagno.
Ora le chiedo: cosa ha fatto il suo compagno per lei, per uscire dalle situazioni complesse che stavate affrontando? si è dato da fare, ha cercato di ragionarci su come lei sta facendo?
Una persona con tratti narcisistici purtroppo manca di empatia, tende ad un rapporto con l'altro solo a proprio vantaggio, prende molto spazio nella dinamica relazionale, con la conseguenza che ne resta poco per sè, per i propri bisogni.
Oggi ha la possibilità di sperimentarsi, di conoscersi e di scoprirsi di nuovo.
Sarebbe molto interessante comprendere perchè si sente predisposta verso queste dinamiche relazionali, cosa che potrebbe esserle di aiuto in futuro.
Mi rendo disponibile e le auguro ogni bene. Dottoressa Letizia Turchetto
Dott.ssa Sveva Nonni
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Grazie a te per aver condiviso tutto questo. Hai fatto una scelta difficile, e anche se ora ti senti svuotata, questa chiarezza che esprimi è già un segno di forza.
È molto comune, dopo la fine di una relazione—soprattutto se è stata lunga, conflittuale, o con dinamiche dolorose come quelle che accenni—ritrovarsi nel vuoto. Il vuoto di chi ha lottato tanto per salvare qualcosa, e alla fine si è arreso per salvare sé stesso. Eppure, anche quando sappiamo razionalmente che non era la relazione giusta, emotivamente può restare una parte che rimpiange, che si sente in colpa, che si chiede: “E se fossi io il problema?”
Queste domande sono naturali, ma vanno ascoltate con gentilezza. Una relazione sana non dovrebbe lasciarti con la convinzione che “chiedi troppo”. Desiderare rispetto, comunicazione, ascolto, stabilità emotiva, non è mai troppo. Sono bisogni fondamentali, non pretese. E il fatto che oggi tu stia mettendo in dubbio il tuo valore o le tue aspettative, è probabilmente il risultato di una relazione dove questi bisogni non solo non venivano soddisfatti, ma venivano anche messi in discussione.
Da quello che racconti, sembra che anche le conversazioni post chiusura siano state improntate più alla colpevolizzazione che a un reale ascolto reciproco.
Una cosa che potresti iniziare a chiederti è:
- Se fossi tua amica, cosa diresti a te stessa? Le diresti che ha chiesto troppo? O che ha avuto il coraggio di dire basta quando non si sentiva più vista e rispettata?

Superare lo step della solitudine richiede tempo, e anche spazio per elaborare il lutto: non solo della persona, ma della speranza che le cose potessero andare diversamente. E questo è un lutto vero e proprio. Ma dal vuoto può nascere qualcosa di nuovo: non subito, non per forza in un'altra relazione, ma nel rapporto con te stessa.

Ci sei tu, adesso. E puoi imparare a riconoscerti, a rispettare i tuoi bisogni, a validare il tuo sentire—senza aspettare che qualcuno da fuori ti dica che va bene così. Anche in questo dolore, sei più vicina a te stessa di quanto forse tu creda.

Se ti fa stare bene, valuta la possibilità di un supporto psicologico per esplorare meglio questi vissuti. Un caro saluto
Dott.ssa Virginia Romita
Psicologo, Psicologo clinico
Bari
grazie per aver condiviso con così tanta onestà la sua esperienza. La fine di una relazione, soprattutto se carica di sofferenze, ambivalenze e vissuti di incomprensione, può lasciare un senso di vuoto profondo, anche quando si è consapevoli che quella relazione non era più sana né sostenibile.

Il sentimento di solitudine che descrive, così come il dubbio di essere “quella sbagliata” o di aver “chiesto troppo”, è una reazione comprensibile: spesso, dopo aver investito tanto in un legame che ci ha logorati, ciò che resta non è solo la fine di un rapporto, ma anche una frattura nella fiducia verso sé stessi.

Il fatto che lei riconosca oggi la presenza di dinamiche che potrebbero essere state disfunzionali — e forse anche manipolative — è un primo passo importante. Quando si ha a che fare con una comunicazione svalutante, in cui l’altro risponde alla distanza con accuse, parole pesanti o colpevolizzazioni, è facile interiorizzare un messaggio che ci spinge a mettere in discussione il nostro stesso valore e i nostri bisogni.

Ma chiedere rispetto, cura, reciprocità non è chiedere troppo. Sono bisogni legittimi in ogni relazione affettiva. E se il partner li vive come eccessivi o li rifiuta sistematicamente, forse il nodo non è quanto si chiede, ma a chi lo si sta chiedendo.

Spesso, dopo esperienze come questa, è utile avere uno spazio di ascolto neutro e protetto, dove poter rielaborare ciò che è stato, dare voce ai propri bisogni senza timore di giudizio e ricostruire, passo dopo passo, una fiducia nuova verso sé stessi e verso il proprio modo di stare in relazione.

Se sente che potrebbe esserle utile esplorare questo momento di passaggio e di rinascita, resto volentieri a disposizione per un colloquio conoscitivo.

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