Salve a tutti cari medici, sono una ragazza di quasi 20 anni e da circa un mese sono uscita da episo

23 risposte
Salve a tutti cari medici, sono una ragazza di quasi 20 anni e da circa un mese sono uscita da episodi di attacchi di panico e ansia. Ovviamente avvertivo tutti i classici sintomi da farmi pensare di star per avere un infarto, cosî ho fatto la visita cardiologica il 9 agosto ed è andato tutto bene.
Da lî nonostante tutto la mia mente continua a rimuginare su pensieri di qualche possibile malattia cardiovascolare, che nonostante abbia fatto la visita un mese fa io abbia potuto sviluppare qualche malattia o che questa visita sia stata fatta troppo presto. Ma al di là di questo, nonostante io non abbia più avuto episodi di attacchi di panico/ansia, dopo un mese sento che ho il respiro corto e sento come se avessi un peso sul petto, che poi si va ad “incastrare” sulla parte muscolare sinistra del petto, che quando mi piego in avanti appunto fa male, come se mentre non respiro bene io metta in tensione il petto. In più quando questa sensazione è forte mi sento automaticamente le gambe molli e sono diventata sensibile a livello di cute sulla testa, cioè che quando mi tocco è come se mi facesse male la pelle, in più mi stanno cadendo molti capelli.
Può essere che io abbia i “postumi” di questi attacchi? Nonostante io non mi senta più in ansia come prima?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi dispiace molto per la situazione che l'ha colpita. A mio parere, ha fatto bene ad effettuare una visita al fine di escludere qualsiasi patologia organica. Mi rendo conto che la paura di quei momenti sia ancora viva per cui credo che lei abbia cominciato a focalizzarsi in maniera selettiva sul suo corpo e sui sintomi da esso generati, La maggior parte dei Quali potrebbero essere innocui. Questo ovviamente non per sminuire ciò che trova ma semplicemente per farla riflettere sulla possibilità di chiedere un consulto psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Ritengo possano essere importanti altri dettagli, ad esempio: come ha fatto a risolvere gli attacchi di panico? Si è rivolta a uno psicologo? Ha preso dei farmaci prescritti dal medico? È riuscita in qualche modo accogliere quelli che potevano essere i fattori di innesco di tali Stati emotivi?
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, mi dispiace per la situazione che al momento sta vivendo. Credo che lei debba integrare, in modo più funzionale, la sua ansia. Ha pensato a un consulto psicologico? Se ne dia la possibilità.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve dal momento che si è recata da medico di sua fiducia che ha escluso un evento di natura organica o una patologia che possa spiegare i suoi sintomi si deve spostare l'attenzione sui fattori psicologici. Pertanto sembra opportuno un consulto con uno psicoterapeuta per valutare questi fattori e stabilire le eventuali o ulteriori attività. Sulla sola base della sua nota le eventuali ipotesi legate al significato ed ai motivi di questi suoi comportamenti sarebbero basate su pochi elementi. Un cordiale saluto
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, immagino che non deve essere facile sperimentare i sintomi descritti e di conseguenza il timore di potersi sentire male all'improvviso.
Ha fatto bene a effettuare i controlli medici per escludere eventuali cause organiche. Le consiglio di iniziare un percorso psicoterapeutico per ridurre e fronteggiare l'ansia e il panico. Elettiva con questi disturbo è il trattamento cognitivo-comportamentale.
Rimango a disposizione
Buona serata
Dott. ssa Melania Filograna
Dott.ssa Simona Mazzola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Carissima, tolti tutti i dubbi rispetto ad eventuali cause organiche, è possibile che un periodo di particolare stress si palesi con sintomi di questo tipo. La mente e il corpo sono strettamente interconnessi, pertanto, è probabile che il suo corpo sta cercando di comunicarle qualcosa. Potrebbe esserle d'aiuto iniziare un percorso psicologico per indagare le cause di questo malessere ma soprattutto per alleviare i sintomi che sta sperimentando. Se vuole sono qui
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Nella mia esperienza le posso dire che può essere una somatizzazione dell'ansia. Una psicoterapia può aiutarla, preferibilmente di tipo corporeo. Distinti saluti
Dott.ssa Tanja Valentic
Psicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Buongiorno! I sintomi che descrive sono tipici di chi soffre di attacchi di panico. La sua paura di stare male la porta a prestare moltissima attenzione a ogni piccolo cambiamento che percepisce a livello corporeo, mettendola subito in allarme. Le consiglio di pensare ad intraprendere una psicoterapia, possibilmente ad indirizzo cognitivo-comportamentale, che ha dimostrato un'elevata efficacia per questa tipologia di problematiche. Spero di esserle stata utile. Un saluto, Dott.ssa Tanja Valentic
Dott.ssa Matilde Ciaccia
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Salve, mi dispiace per il disagio che stai vivendo. Spesso gli attacchi di panico legati a sintomatologie ansiose portano ad una iperfocalizzazione sul corpo a livello sia cognitivo che emotivo. Infatti potrebbe capitare che invece di farti stare meglio, questa attenzione al corpo ti porti ad un circolo vizioso in cui più pensi che c'è un problema non rilevato e più l'ansia e la paura crescono e dunque anche le somatizzazioni. Premetto che non conosco il modo in cui hai risolto gli attacchi di panico, se rivolgendoti ad un esperto o meno, posso solo limitarmi a consigliarti di continuare oppure rivolgerti ad uno specialista per affrontare questo malessere.
Cordiali saluti, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
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Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,il suo sintomo chiede di essere ascoltato ,l ansia ha sempre un movente psicologico che è necessario comprendere per poterla estinguere.è pertanto necessario intraprendere un percorso psicologico,con brava terapeuta.L ansia nasconde una paura,un insicurezza e probabilmente un conflitto in atto ,vale la pena approfondire la sua situazione personale e familiare.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica,
sono lieto che ora stia meglio... anche se continua ad avvertire un insieme di sintomi che velano il suo ritrovato equilibrio.
In questo caso non parlerei di "postumi": questi sintomi provengono dalla stessa "causa" dei suoi attacchi di panico. Sono una parte di lei e della sua vita che chiede (e merita) di essere ascoltata.
Una psicoterapia potrà aiutarla ad alzare il velo grigio che ancora avverte, e farle ritrovare un nuovo, solido e affidabile equilibrio.
con i migliori auguri
dr. Ventura
Cara utente, è positivo che ora si senta meglio anche se sente quelli che lei definisce "postumi". Le consiglio di contattare uno psicoterapeuta per chiarire meglio questi aspetti e capire meglio gli attacchi di panico e l'ansia. Dietro questi sintomi c'è un significato e dovrebbe darsi la possibilità di capirlo e diventare consapevole di se stessa.
Un caro saluto,
dott.ssa Chiara De Battisti
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Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, nella sua domanda non ci scrive dei particolari molto importanti riguardo ai suoi sintomi. Sarebbe bene sapere che cosa le stava succedendo, in quel periodo quando sono iniziati i disturbi. Forse qualche avvenimento traumatico a cui lei ha risposto con ansia, che l'ha portata ad avere degli attacchi di panico. Cmq lei scrive che li ha superati, ma ora sta vivendo un periodo di stress che si manifesta con caduta dei capelli e mal d testa. Forse è arrivato il momento di intraprendere un percorso terapeutico per poter elaborare che cosa nascondono i suoi disturbi, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
i disturbi d ansia possono esser trattati con successo con l ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. La prima per poter alleviare i sintomi sino a che si ritroveranno in una fase acuta, la seconda per poter guardare ad un benessere più a lungo termine comprendendo a fondo le funzioni relazionali del sintomo.
Non perda altro tempo, contatti quanto prima uno specialista ed intraprenda un percorso psicoterapico, vedrà con il tempo riuscirá a star meglio.

Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, se da un'ulteriore visita medica non risultasse nulla di organico, potrebbe esserci qualche altra parte emotiva da affrontare. Provi a notare in quali momenti le capita di avvertire questi fastidi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Lamberto Maioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, il disagio psichico c'è anche se non si vede e lei ha sperimentato quanto può essere reale.
Ha provato a considerare la cosa dal punto di vista psicologico?
Dr. Roberto Greco
Psicologo, Psicologo clinico
Nociglia
Salve. Innanzitutto, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza, soprattutto alla luce di quanto possa essere spaventoso sperimentare i sintomi che ha descritto. Ha fatto bene ad escludere eventuali cause organiche facendo gli esami appropriati. Lo stress derivato da attacchi di ansia e/o panico può avere degli strascichi psicosomatici e, per questo motivo, mi sento di consigliarle l’avvio di un percorso terapeutico che le permetta di fronteggiare con nuovi strumenti la situazione, approfondendo anche il modo con cui lei dice di aver superato gli attacchi. Resto a disposizione. Buona giornata! Dott. Greco
Dott. Damiano Spinali
Psicologo clinico, Psicologo
Augusta
Gentile Utente, Un attacco di panico è un episodio di intensa paura che raggiunge il picco in pochi minuti ed può essere associato a diversi sintomi:
tachicardia
sudorazione
forte agitazione
sensazione di mancanza di respiro
dolore o fastidio al petto
nausea
sensazione di sbandamento/svenimento
brividi o sensazioni di calore
paura di perdere il controllo
paura di morire

Avendo escluso eventuali cause organiche, si potrebbe approfondire l'eventualità di disagi psichici che l'hanno portata a sviluppare gli attacchi. Sicuramente il fatto che da un mese a questa parte non si sono più verificati (o comunque in forma attenuata) è un buon segnale, ma le consiglio di non trascurare la situazione. Richiedere un consulto psicologico le sarà di grande aiuto. Cordiali saluti, Dott. Damiano Spinali
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
In ambito psicologico sistemico relazionale, potremmo interpretare i sintomi che stai sperimentando come una manifestazione fisica dei tuoi precedenti attacchi di panico e ansia. È possibile che il tuo corpo stia ancora reagendo alle esperienze di stress e paura vissute durante quegli episodi, anche se consapevolmente non ti senti più ansiosa come prima.
Questa reazione potrebbe essere dovuta alla memorizzazione nel corpo di quei momenti di forte disagio emotivo, che potrebbero manifestarsi attraverso sintomi fisici come difficoltà respiratorie, sensazioni di oppressione al petto, tensione muscolare e ipersensibilità cutanea. È importante sottolineare che queste manifestazioni fisiche potrebbero essere un modo per il tuo corpo di esprimere e elaborare il dolore emotivo che hai vissuto.
Ti consigliamo di rivolgerti a un professionista della salute mentale specializzato in psicologia sistemica relazionale per esplorare più a fondo questo legame tra le tue esperienze emotive passate e i tuoi attuali sintomi fisici. Attraverso un percorso terapeutico potrai lavorare sulla comprensione e l'accettazione delle tue emozioni, imparando a gestire lo stress e a ridurre la tensione corporea, favorendo così un miglioramento del benessere psicofisico complessivo. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, grazie per aver condiviso come ti senti, e capisco quanto sia frustrante convivere con sintomi fisici che sembrano persistere anche dopo aver superato gli attacchi di panico. È assolutamente normale, in una fase di recupero, avere ancora sensazioni di disagio fisico e dubbi sulla propria salute, soprattutto dopo un periodo in cui i sintomi di ansia e panico erano intensi. Gli attacchi di panico e i periodi di ansia intensa possono lasciare una sorta di impronta sul corpo e sulla mente. Anche se non hai più episodi di panico, il corpo potrebbe avere bisogno di tempo per recuperare dallo stress accumulato, e alcuni sintomi, come la sensazione di respiro corto, il peso sul petto e il dolore muscolare, possono essere residui fisici di quella tensione. Il dolore che provi nel petto, per esempio, potrebbe essere causato da una tensione muscolare che si è instaurata durante i momenti di ansia, un fenomeno molto comune. Quando siamo ansiosi, tendiamo a respirare in modo meno profondo o a mantenere i muscoli del torace tesi, cosa che può portare a dolori persistenti e fastidiosi. Riguardo al respiro corto, è importante ricordare che l’ansia può influire profondamente sulla respirazione. Anche quando ti senti emotivamente più tranquilla, il corpo può continuare a manifestare i postumi della paura. Prova a fare delle respirazioni profonde e consapevoli, portando l’attenzione al respiro per aiutare il corpo a rilassarsi. Questa tecnica è utile per allenare il sistema respiratorio a tornare a un ritmo naturale e per ridurre gradualmente quella sensazione di "peso" sul petto. Per quanto riguarda la tua preoccupazione legata al cuore, il fatto che la visita cardiologica sia andata bene è un indicatore positivo, e questo controllo ha confermato che il cuore è sano. Tuttavia, è comprensibile che la mente continui a generare dubbi su possibili malattie. Questo fenomeno è comune dopo un periodo di panico: anche dopo aver ricevuto rassicurazioni mediche, il cervello può rimanere in “modalità di allerta”, alla ricerca di segni di potenziale pericolo. In questi casi, è utile lavorare sull'osservazione dei pensieri, imparando a riconoscere quando un pensiero è solo una preoccupazione e non un fatto reale. Il disagio che provi alle gambe e la sensibilità della pelle sulla testa potrebbero essere anch’essi correlati allo stress. Quando siamo in uno stato di tensione elevata, il corpo può reagire in modi inaspettati, e questi sintomi potrebbero essere legati proprio a uno stato di allerta che il tuo sistema nervoso sta cercando di mantenere. I capelli che cadono più del solito possono essere una risposta allo stress accumulato, ma spesso è un effetto temporaneo; è probabile che il tuo corpo stia ancora elaborando gli effetti della fase ansiosa, e questo richiede tempo. Nel frattempo, potrebbe esserti utile adottare delle pratiche di rilassamento, come il training autogeno o la mindfulness, per favorire la connessione con il tuo corpo e aiutare il sistema nervoso a tornare in equilibrio. Se questi pensieri e sintomi persistono e continuano a interferire con la tua tranquillità, potrebbe essere utile parlarne con un terapeuta, in modo da esplorare più a fondo le cause dell’ansia e trovare delle strategie pratiche per gestirla. Rassicurati che questo periodo di “postumi” è comune e che, con il tempo e con il giusto supporto, puoi recuperare un senso di serenità e benessere. Non sei sola, e il fatto che tu stia cercando un aiuto e delle risposte è già un passo importante verso la tua guarigione. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Chiara Lagi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Carissima, gli stati ansiosi hanno molteplici sfumature nel loro manifestarsi e possono essere collocati all'interno di un continuum che va dall'agitazione ad una vasta gamma di disturbi invalidanti (ansia generalizzata, attacchi di panico, fobie, ipocondria....). Le forme ansiose che lei ha sperimentato sono campanelli d'allarme che l'organismo attiva per comunicare il suo malessere. E' importante, dunque, imparare a riconoscere questi segnali attraverso l'ascolto profondo del sé. Affidarsi ad un professionista della salute mentale è sicuramente il primo step di un cammino che la condurrà verso l'obiettivo di imparare a gestire l'ansia giorno dopo giorno senza scappatoie o compromessi. Percorso necessario per vivere la vita nel benessere, diritto imprescindibile di tutti i ragazzi della sua età. La saluto con affetto e resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Dott.ssa Chiara Lagi.

Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, capisco il suo disagio. Le sensazioni di respiro corto, peso sul petto e dolore muscolare che descrive possono essere legate a postumi degli attacchi di panico, che spesso lasciano un impatto fisico anche dopo che l'ansia principale è passata. L'ansia può infatti provocare tensioni muscolari, difficoltà respiratorie e alterazioni della sensibilità della pelle. Anche la caduta dei capelli può essere legata allo stress. Il fatto che la visita cardiologica sia andata bene e non ci siano nuovi sintomi fisici rilevanti è un buon segno, ma sarebbe utile monitorare la situazione con il supporto di un professionista, magari un medico o uno psicologo, per approfondire il legame tra sintomi fisici e stato emotivo.
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Salve, ha compreso la motivazione della sua ansia? Da dove proviene, in che modo arriva e perchè, in quali momenti della sua vita?
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,
dalla descrizione che fornisce, è molto probabile che stia sperimentando una fase di adattamento successiva a un periodo di forte attivazione ansiosa. Anche quando gli attacchi di panico si interrompono, il corpo può restare in uno stato di iperallerta, con tensioni muscolari, alterazioni del respiro, dolori localizzati e ipersensibilità fisica. Sono sintomi frequenti e possono persistere anche in assenza di ansia percepita.

Il dolore toracico che si accentua con i movimenti o con la flessione in avanti, ad esempio, fa pensare più a una tensione muscolare che non a una causa cardiaca — tanto più che la visita cardiologica recente ha escluso problematiche organiche. Il senso di peso, la stanchezza e la sensibilità cutanea possono invece riflettere il fatto che il suo organismo è ancora “affaticato” dallo stress accumulato.

In questa fase può essere utile:

dedicarsi quotidianamente a esercizi di respirazione lenta e diaframmatica, per regolare il ritmo corporeo;

ridurre la vigilanza sui sintomi fisici, perché il monitoraggio continuo li mantiene attivi;

riprendere gradualmente attività leggere (camminate, stretching, sonno regolare);

valutare un percorso di supporto psicologico per comprendere e gestire meglio il legame tra mente e corpo, così da prevenire ricadute.

I sintomi che descrive non indicano una nuova malattia, ma piuttosto un corpo che sta cercando di ritrovare il proprio equilibrio. Con il giusto tempo e un adeguato supporto, questa sensazione di “peso” e vulnerabilità tende a ridursi progressivamente.

— Dott.ssa Sara Petroni

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