Salve, a seguito di una visita specialistica mi è stata diagnosticata una forma di depressione reat

20 risposte
Salve,
a seguito di una visita specialistica mi è stata diagnosticata una forma di depressione reattiva, dovuta a tutta una serie di situazioni irrisolte (tra cui un grave lutto) che con il passare degli anni sono diventate difficili da gestire.

Mi è stata prescritta una cura farmacologica da unire alla psicoterapia.

Il motivo per cui vi scrivo è che qualche anno fa sono già stata da uno psicologo che tramite il metodo cognitivo-comportamentale ha tentato di aiutarmi a superare l'insonnia di cui soffrivo all'epoca.
Tuttavia quello era solo un sintomo di qualcosa di più grande che non è stato riconosciuto. Il fatto che evitassi di uscire e vedere gente, che mi venisse spesso da piangere e altri problemi che avevo non sono stati presi in esame. Si è affrontato solo il disturbo del sonno.
Il training autogeno e l'analisi dei pensieri negativi non mi hanno aiutato per nulla a superare il momento che vivevo né le diverse esperienze negative vissute in passato e di cui lo psicologo era al corrente.
Per cui ho smesso di andare.

Adesso che tutti i miei sintomi hanno un nome, dovendo ricominciare un percorso di psicoterapia e sapendo che ci sono diverse specializzazioni, vorrei sapere se c'è un tipo di psicoterapeuta o approccio specifico che devo cercare per affrontare questa depressione e i vari traumi irrisolti che me l'hanno provocata. La maggior parte degli psicologi che trovo online ho visto che usano il metodo cognitivo-comportamentale e non vorrei perdere altro tempo e soldi.

Grazie dell'attenzione.
Dott.ssa Margherita Ficara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Palermo
Gentilissim* mi dispiace leggere che la sua sofferenza non è stata accolta nel modo opportuno! a prescindere dalle specializzazioni, ciò che maggiormente conta, ai fini psicoterapici, è la relazione e l'alleanza che si crea tra cliente e psicoterapeuta.
Ognuno di noi specialisti, seppur facente parte dello stesso orientamento, utilizza gli strumenti in modo differente: io personalmente utilizzo l'approccio cognitivo-comportamentale, MA mi avvalgo di strumenti quali la Schema Therapy, la Compassion Focused Therapy, l'Acceptance and Commitment Therapy, la Mindfullness, la Terapia SensoMotoria, etc... se gradisce, posso proporle di parlare in privato, così da comprendere meglio tutelando la sua privacy e poterle consigliare uno stile più adeguato ai suoi bisogni =)

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Dott.ssa Laura Bova
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
Buonasera .
dalla mia esperienza ritengo che per le patologie che lei ha elencato serve un approccio psicodinamico che risalga alla causa primaria della sua sintomatologia per renderla consapevole e di conseguenza gestibile.
io ho un approccio comparato cioè padroneggio varie tecniche, da quella cognitivo comportamentale a quella psicoanalitica , per poter meglio adattare il setting all'esigenza del paziente.
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento anche online.
Cordialmente Dott.ssa LauraBova
Dott.ssa Martina Panerai
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Gentilissima, lei parla di una sintomatologia reattiva ad una serie di eventi stressanti/irrisolti e ipoteticamente traumatici. E' un bene che, nel tempo, sia potuta approdare a questa maggiore consapevolezza. Aldilà dell'approccio del terapeuta, e quindi alla sua specifica formazione, è importante darsi la possibilità di trovare una persona con la quale strutturare una solida alleanza terapeutica, in uno spazio (reale o virtuale, laddove scelga il setting online) che la faccia sentire accolta, compresa e che possa aiutarla a meglio approfondire e risolvere il disagio con cui sta convivendo. Comprensibilmente, scegliere un professionista tra i molti che può trovare online rischia di essere una ricerca confusa e dispersiva. Mi concentrerei su un terapeuta che abbia anche una formazione in psicotraumatologia e che padroneggi lo strumento dell'EMDR per l'elaborazione dei traumi. Un caro saluto
Dott.ssa Maria Zaupa
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Vicenza
'Tanti' terapeuti, 'tanti' modelli. La sua domanda è chiara tuttavia la risposta a mio avviso non può essere univoca. L'alleanza terapeutica è la prima forma di contatto con la propria sofferenza: la relazione costruisce il percorso. L'approccio risulta fare la differenza in base a ciò che il/la paziente si pone come obiettivo ma soprattutto, sempre a mio avviso, in base al suo personale approccio alla vita come, ad esempio, se tende a ragionare molto piuttosto che a dedicarsi al fare (concretezza). In quest'ultimo caso un terapeuta ricco di tecniche e di strategie potrebbe fare al suo caso (...). Le direi di ascoltarsi e di leggere con il suo personale filtro le diverse presentazioni. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Dott.ssa Martina Franchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, concordo con quanto esplicitato sopra dai colleghi.
A volte può sembrare complicato districarsi tra i vari approcci psicoterapici a disposizione ma quello che realmente conta è l'alleanza terapeutica che si va costruendo con la persona che avrà davanti.
La sua sofferenza necessita di essere ascoltata e accolta, si lasci guidare dal suo istinto nella scelta e provi poi ad affidarsi al professionista che sceglierà e anche se potrà essere spaventata dall'idea di dover "ricominciare" tutto dall'inizio, si ricordi che ogni terapia le darà spunti su cui poter riflettere e lavorare che saranno sicuramente utili e funzionali al ritrovamento di uno stato di maggior benessere.
Un caro saluto

Dr.ssa Martina Franchi
Dott.ssa Monica Mattia Russo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Catania
Buon giorno, mi dispiace molto innanzitutto leggere che non si è sentita soddisfatta dalla terapia precedentemente affrontata. Sono d'accordo con i colleghi che hanno sottolineato la difficoltà del districarsi tra i vari approcci esistenti: quale sarà la più 'giusta'? E se dovesse essere inutile, 'di nuovo'? Posso immaginare i pensieri che in questo momento si sovrappongono in lei, i timori e le tante domande. Ma, come detto anche da un altro collega, non esiste una risposta 'esatta', perchè il reale benessere in una terapia arriva grazie alla relazione terapeutica, nonostante la difficoltà del momento può darsi la possibilità di affidarsi al terapeuta che si troverà davanti, e soltanto ascoltandosi potrà comprendere se quel percorso con quella persona che ha davanti, a prescindere dal suo approccio, può essere adeguato per lei ed aiutarla. Le auguro di cuore di riuscire a trovare il percorso che possa aiutarla. Mi rendo disponibile qualora potessi esserle d'aiuto per qualunque consiglio o altro. Un caro saluto! Dott.ssa Monica Mattia Russo
Dott.ssa Arianna Corotti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, provi con una terapia psicoanalitica che saprà aiutarla a guardare dentro se stessa pienamente. Forse in questo modo i suoi sintomi regrediranno e lei avrà un vita più serena. Un saluto
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno e grazie per la condivisione. Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, personalmente sono una terapeuta fenomenologica, e il mio approccio è valutare e conoscere la persona nella sua interezza, senza strutture teoriche prestabilite. Il percorso di psicoterapia potrà aiutarla a mettere in campo tutte le risorse per fronteggiare questa condizione. Con l’impegno e il sostegno giusto riuscirà a riappropriarsi della sua vita. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Dott.ssa Ramona Borla
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Orbassano
Cara utente, non esiste una risposta univoca al suo quesito. È altrettanto vero che rivolgersi all'approccio e un terapeuta con cui ci sentiamo maggiormente in sintonia e' un aspetto fondamentale nel percorso terapeutico. Potrebbe provare con un approccio psicodinamico. Un caro saluto. Dott.ssa Ramona Borla
Dott.ssa Alessandra Domigno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno gentile Utente, comprendo benissimo il suo desiderio di "trovare" uno psicoterapeuta che possa aiutarla. Come altri colleghi hanno già riportato anche secondo me uno degli aspetti primari di un buon lavoro psicoterapeutico è l'instaurarsi di una buona relazione terapeutica che possa far sentire il paziente "comodo". Gli indirizzi altri rispetto alla terapia cognitivo comportamentale sono molti; il mio approccio ad esempio è l'analisi bioenergetica che è una terapia psicocorporea che lavora sui blocchi emotivi e corporei che si sono formati nella crescita per varie motivazioni e che a tratti bloccano la possibilità di sentire sensazioni corporee ed emozioni. Se desidera approfondire sono a disposizione on line o in presenza. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno
 Maria Damiano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Frattamaggiore
Buonasera gentile utente,
Un approccio psicodinamico o sistemico relazionale può aiutarla ad approfondire le ragioni del suo dolore e a trovare nuove soluzioni per andare avanti.
Dr.ssa Damiano Maria
Dott.ssa Giuseppina Cavallo
Psicologo, Psicoterapeuta
Pieve di Cento
Gentilissima, più che un approccio ideale, si deve cercare una relazione e un' alleanza terapeutica che la facciano sentire al sicuro, in uno spazio in cui elaborare antiche ferite da cui attualmente e inconsciamente si sente ancora minacciata. La psicoterapia psicodinamica, associata all' EMDR , nell' ambito delle problematiche depressive, è tra le più efficaci. Meglio preferire la terapia in presenza a quella on line.
Un caro saluto, Giuseppina Cavallo
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Gentile utente mi dispiace per la sua situazione. La psicoanalisi permette di indagare a fondo le motivazioni alla base del suo malessere e la durata della psicoterapia è più variabile rispetto a un trattamento cognitivo-comportamentale proprio per rispettare i tempi soggettivi dell'individuo e non solo.
Ovviamente l’argomento è molto più complesso specie se parliamo in termini di efficacia.
Se vuole intraprendere un percorso resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott. Salvatore Augello
Dott.ssa Nausicaa Precenzano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bollate
Buongiorno Cara. Ho letto con interesse la sua storia, le consiglio vivamente una terapia EMDR che le permetta di elaborare il lutto in modo efficace e risolvere i sintomi che al momento non le permettono di vivere appieno la sua vita. Se vuole può trovare informazioni chiare sul sito emdr.it
Saluti
Dott.ssa Nausicaa Precenzano
Dr. Riccardo Preziosi
Psicoterapeuta, Psicologo
Monza
non esiste un approccio più valido di un altro a priori, ma quello più indicato per la tipologia di persona che manifesta un bisogno di cura. Per quanto riguarda l'approccio che utilizzo, quello psicoanalitico, esso affronta il malessere di una persona attraverso un dialogo all'interno di una relazione terapeutica, permettendo l'emergere di vissuti, bisogni e modi di pensare di cui la persona non è consapevole. Lo scopo è di trovare modi nuovi di stare in relazione con se stessi e gli altri, e recuperare la propria serenità personale.
Dott. Luca Valentino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pino Torinese
La ringrazio per aver condiviso le sue difficoltà, immagino possa non essere sempre un passo semplice. 
Riconosco che sta attraversando un momento difficile ed è giusto che sappia che ha diritto a chiedere aiuto ora che il percorso si fa tortuoso. Il disagio che sta sperimentando è significativo e merita tutta l'attenzione e la cura possibili.
Tra l’altro, la sua domanda ha un contenuto rilevante, è preziosa per amplificare delle riflessioni. Rispondere in questa modalità rischierebbe di semplificare troppo o banalizzare un’opportunità di conoscenza di sé.

La incoraggio vivamente a considerare un percorso psicologico. Un professionista qualificato può offrirle supporto e strumenti preziosi per affrontare e superare le difficoltà che sta vivendo. Fare questo passo può rappresentare un importante atto di amore e cura verso se stesso e il suo benessere.

Le invio un caro saluto, restando a disposizione.
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentilissima, mi dispiace molto per quello che è successo. Per la diagnosi che ha ricevuto io le consiglio un approccio esistenziale-espressivo, in cui si va nel profondo, analizzando i suoi vissuti personali di allora e di oggi, in un'ottica esistenziale, cioè del senso che hanno nella sua vita, individuando risorse per affrontare al meglio la vita stessa. L'espressività è molto importante perchè aiuta la persona a tirar fuori parti ed emozioni interne lasciate talvolta silenti.Comunque ci tengo a dirle che non è tanto l'orientamento che conta, quanto la persona che sceglie. Il nostro lavoro è fondato sulla relazione, è quindi fondamentale che al di là di tecniche e metodi, lei abbia di fronte una persona che l'ascolta con empatia, le ispiri fiducia e sappia sostenerla, altrimenti qualsiasi tecnica rimane sterile. Io le consiglio di individuare 2/3 psicoterapeuti di orientamento diverso, (non di più per non confondersi), fare un colloquio di conoscenza con ognuno e optare per quello con cui si è sentita meglio, accolta e non giudicata. Spero di esserle stata utile, mi contatti se vuole maggiori informazioni sul mio approccio che è psicoterapia della Gestalt espressiva, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Dott.ssa Lorena Ghiotto
Psicologo, Psicoterapeuta
Padova
Salve, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Capisco la tua preoccupazione, soprattutto dopo aver vissuto una terapia che non ha risposto adeguatamente alle necessità. Considerando la natura complessa della depressione reattiva e dei traumi irrisolti, il consiglio potrebbe essere un approccio integrato.
Un approccio che potrebbe essere più adatto alla sua situazione è la psicoterapia psicodinamica.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e/o un possibile colloquio.
Un caro saluto Dott.ssa Lorena Ghiotto Psicologa e Psicodrammatists
Dott.ssa Elena Santomartino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Preganziol
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé.
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, la sua consapevolezza è già un passo molto importante. La delusione per un percorso psicoterapeutico che ha trattato solo il sintomo, senza cogliere la complessità del suo vissuto, è del tutto comprensibile, e la sua richiesta è legittima: ha bisogno di un approccio che vada in profondità, non solo di strategie pratiche. Considerando la natura reattiva della sua depressione e il peso dei traumi irrisolti, potrebbe valutare un percorso di psicoterapia EMDR, che si concentra sull’elaborazione di esperienze traumatiche, anche remote, e può essere molto efficace nel ridurre la carica emotiva associata ai ricordi dolorosi.
Anche la psicoterapia umanistica potrebbe offrirle uno spazio relazionale più caldo e orientato alla sua esperienza emotiva, ponendo attenzione al significato profondo delle sue sofferenze piuttosto che solo al loro controllo. È importante che si senta ascoltata nella sua interezza. Ha diritto a un percorso che la veda per ciò che è e per ciò che ha vissuto, non solo per i sintomi che presenta. Le consiglio di contattare un terapeuta che espliciti competenze nell’ambito del trauma, chiedendo sin dal primo colloquio quali approcci utilizza. Sta ripartendo con maggiore consapevolezza, ed è una buona base per un lavoro più profondo e rispettoso della sua storia. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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