Salve.a mio figlio di 30 anni sono state prescritte 10 docce al giorno di cipralex. Lui le prende
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Salve.a mio figlio di 30 anni sono state prescritte 10 docce al giorno di cipralex.
Lui le prende al mattino, ma la mia domanda e questa creano dipendenza? Possono creare effetti collaterali per la guida?
C'e' qualcosa di naturale che possiamo provare per la depressione?
Lui le prende al mattino, ma la mia domanda e questa creano dipendenza? Possono creare effetti collaterali per la guida?
C'e' qualcosa di naturale che possiamo provare per la depressione?
Salve,
capisco bene le sue preoccupazioni, ed è importante fare chiarezza.
Il Cipralex è un farmaco il cui principio attivo è escitalopram, appartenente alla classe degli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), comunemente usati nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia.
1. Crea dipendenza?
No, il Cipralex non crea dipendenza nel senso classico del termine, cioè non sviluppa una dipendenza psicologica o fisica come le sostanze stupefacenti o alcune benzodiazepine. Tuttavia, è importante non sospenderlo bruscamente, perché possono verificarsi sintomi da sospensione. L’interruzione va sempre fatta in modo graduale e sotto controllo medico.
2. Effetti collaterali per la guida?
Soprattutto nelle prime settimane di assunzione, il Cipralex può causare effetti collaterali come sonnolenza, vertigini o difficoltà di concentrazione, che potrebbero influire sulla capacità di guidare in sicurezza. È quindi consigliabile evitare di mettersi alla guida finché non si è certi di come il corpo reagisce al farmaco.
3. C’è qualcosa di naturale che si può provare?
Esistono alcuni rimedi naturali e approcci integrativi che possono coadiuvare il trattamento della depressione, come la psicoterapia, la mindfulness, l’attività fisica regolare, l’assunzione di omega-3, e in alcuni casi la fitoterapia (per esempio iperico, ma con attenzione alle interazioni farmacologiche). Tuttavia, nessuno di questi approcci può sostituire il farmaco nei casi in cui sia stata ritenuta necessaria la prescrizione da parte di uno psichiatra.
Per ogni valutazione personalizzata, è utile e consigliato rivolgersi a uno specialista che possa seguire il caso da vicino, valutando nel tempo l'efficacia e l'opportunità di ogni trattamento.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
capisco bene le sue preoccupazioni, ed è importante fare chiarezza.
Il Cipralex è un farmaco il cui principio attivo è escitalopram, appartenente alla classe degli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), comunemente usati nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia.
1. Crea dipendenza?
No, il Cipralex non crea dipendenza nel senso classico del termine, cioè non sviluppa una dipendenza psicologica o fisica come le sostanze stupefacenti o alcune benzodiazepine. Tuttavia, è importante non sospenderlo bruscamente, perché possono verificarsi sintomi da sospensione. L’interruzione va sempre fatta in modo graduale e sotto controllo medico.
2. Effetti collaterali per la guida?
Soprattutto nelle prime settimane di assunzione, il Cipralex può causare effetti collaterali come sonnolenza, vertigini o difficoltà di concentrazione, che potrebbero influire sulla capacità di guidare in sicurezza. È quindi consigliabile evitare di mettersi alla guida finché non si è certi di come il corpo reagisce al farmaco.
3. C’è qualcosa di naturale che si può provare?
Esistono alcuni rimedi naturali e approcci integrativi che possono coadiuvare il trattamento della depressione, come la psicoterapia, la mindfulness, l’attività fisica regolare, l’assunzione di omega-3, e in alcuni casi la fitoterapia (per esempio iperico, ma con attenzione alle interazioni farmacologiche). Tuttavia, nessuno di questi approcci può sostituire il farmaco nei casi in cui sia stata ritenuta necessaria la prescrizione da parte di uno psichiatra.
Per ogni valutazione personalizzata, è utile e consigliato rivolgersi a uno specialista che possa seguire il caso da vicino, valutando nel tempo l'efficacia e l'opportunità di ogni trattamento.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
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Salve, Capisco bene le sue preoccupazioni: quando viene prescritto un farmaco come Cipralex, è naturale chiedersi se sia davvero necessario e quali effetti possa avere nel tempo.
Se lo psichiatra ha ritenuto opportuno iniziare questa terapia, è perché ha valutato con attenzione la situazione clinica di suo figlio e ha scelto ciò che può aiutarlo a ritrovare equilibrio e benessere.
Gli antidepressivi come Cipralex non creano dipendenza nel senso comune del termine, e vengono generalmente assunti per un periodo limitato, che può variare in base alla risposta individuale e alla continuità del percorso terapeutico.
È fondamentale non interrompere il farmaco autonomamente, ma seguire sempre le indicazioni del medico, che potrà eventualmente ridurre la dose in modo graduale quando sarà il momento giusto.
Oltre al trattamento farmacologico, è molto utile affiancare un percorso psicoterapeutico, che aiuta a comprendere e affrontare le cause profonde del disagio.
Inoltre, uno stile di vita sano può fare una grande differenza: attività fisica regolare, alimentazione equilibrata, sonno adeguato e riduzione dello stress sono tutti elementi che contribuiscono a migliorare l’umore e a sostenere il percorso di guarigione.
La cura della salute mentale è un cammino che richiede pazienza, fiducia e ascolto. Il supporto della famiglia, come quello che lei sta offrendo, è prezioso e può fare davvero la differenza.
Cari saluti
Dottssa Emerilys Martha Delgado Garcia
Se lo psichiatra ha ritenuto opportuno iniziare questa terapia, è perché ha valutato con attenzione la situazione clinica di suo figlio e ha scelto ciò che può aiutarlo a ritrovare equilibrio e benessere.
Gli antidepressivi come Cipralex non creano dipendenza nel senso comune del termine, e vengono generalmente assunti per un periodo limitato, che può variare in base alla risposta individuale e alla continuità del percorso terapeutico.
È fondamentale non interrompere il farmaco autonomamente, ma seguire sempre le indicazioni del medico, che potrà eventualmente ridurre la dose in modo graduale quando sarà il momento giusto.
Oltre al trattamento farmacologico, è molto utile affiancare un percorso psicoterapeutico, che aiuta a comprendere e affrontare le cause profonde del disagio.
Inoltre, uno stile di vita sano può fare una grande differenza: attività fisica regolare, alimentazione equilibrata, sonno adeguato e riduzione dello stress sono tutti elementi che contribuiscono a migliorare l’umore e a sostenere il percorso di guarigione.
La cura della salute mentale è un cammino che richiede pazienza, fiducia e ascolto. Il supporto della famiglia, come quello che lei sta offrendo, è prezioso e può fare davvero la differenza.
Cari saluti
Dottssa Emerilys Martha Delgado Garcia
Salve. Come tutti i farmaci, il Cipralex può avere effetti collaterali. Per qualunque dubbio o perplessità si può rivolgere allo psichiatra che segue suo figlio, o comunque al medico che ha prescritto il farmaco, che vi darà tutte le informazioni del caso.
Saluti.
Saluti.
Buongiorno, immagino che la prescrizione l'abbia fatta un medico.
10 gocce di cipralex non sono molto.
Comunque, se ha perplessità potrebbe chiedere al professionista che le ha prescritte.
Non so quanti anni abbia suo figlio, qualora fosse grande, a mio avviso, dovrebbe informarsi lui stesso.
Un saluto
Cm
10 gocce di cipralex non sono molto.
Comunque, se ha perplessità potrebbe chiedere al professionista che le ha prescritte.
Non so quanti anni abbia suo figlio, qualora fosse grande, a mio avviso, dovrebbe informarsi lui stesso.
Un saluto
Cm
Salve, il Cipralex (nome commerciale dell'escitalopram) è un farmaco SSRI, prescritto per disturbi dell’umore come la depressione o l’ansia. Non crea dipendenza nel senso tradizionale del termine (come sostanze con effetto immediato o euforizzante), ma va assunto e sospeso solo sotto controllo medico, poiché l’interruzione brusca può causare sintomi da sospensione.
Per quanto riguarda la guida, all'inizio del trattamento o in caso di aumento della dose, può causare sonnolenza o rallentamento dei riflessi, quindi è importante che suo figlio valuti attentamente, insieme allo psichiatra, se e quando mettersi alla guida, soprattutto nei primi tempi.
Salve, sistono approcci naturali di supporto alla depressione, come attività fisica regolare, psicoterapia, tecniche di rilassamento, training autogeno,integratori (es. omega 3, vitamina D, magnesio, griffonia, iperico) ma non sono sostitutivi della terapia farmacologica, soprattutto nei casi clinici. È fondamentale che ogni alternativa venga condivisa con lo psichiatra che ha in cura suo figlio, per evitare interferenze. Le consiglio comunque un appoggio psicoterapeutico.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Per quanto riguarda la guida, all'inizio del trattamento o in caso di aumento della dose, può causare sonnolenza o rallentamento dei riflessi, quindi è importante che suo figlio valuti attentamente, insieme allo psichiatra, se e quando mettersi alla guida, soprattutto nei primi tempi.
Salve, sistono approcci naturali di supporto alla depressione, come attività fisica regolare, psicoterapia, tecniche di rilassamento, training autogeno,integratori (es. omega 3, vitamina D, magnesio, griffonia, iperico) ma non sono sostitutivi della terapia farmacologica, soprattutto nei casi clinici. È fondamentale che ogni alternativa venga condivisa con lo psichiatra che ha in cura suo figlio, per evitare interferenze. Le consiglio comunque un appoggio psicoterapeutico.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Salve, ritengo utile esporre la questione al medico che ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi al medico che ha prescritto la terapia a suo figlio. Cordiali saluti.
Salve , le consiglierei di chiedere queste informazioni allo specialista che ha prescritto la terapia o al medico curante al fine di avere una risposta ad hoc basata proprio sulla condizione personale di suo figlio.
Buone cose, dott. Marziani
Buone cose, dott. Marziani
Buongiorno gentile utente, la ringrazio per la condivisione.
Mi arriva la sua preoccupazione; immagino che per un genitore possa essere faticoso "stare" nei momenti di grande fatica dei propri figli, senza poter intervenire, e questo può scatenare vissuti di impotenza e, conseguentemente, di grande frustrazione.
Se a suo figlio è stato suggerito un sostegno farmacologico, probabilmente uno specialista (medico di base o psichiatra) ha ritenuto necessario, in questo momento, somministrare questo farmaco con questa posologia.
Ogni farmaco, può essere prescritto per un tempo definito (in base alla tipologia e posologia) e la prosecuzione dello stesso, deve essere, nel caso, condivisa con lo specialista di riferimento.
Se suo figlio, si sente ben disposto nell'assunzione del farmaco e sente che gli è d'aiuto (possono essere necessarie alcune settimane per riscontrare il beneficio) le suggerisco di affidarsi alle cure che lo specialista ha prescritto. Se in questo, sente personalmente una certa fatica, le suggerisco la possibilità di fare due chiacchiere con uno psicologo, all'interno delle quali può esprimere le sue fatiche e le sue perplessità.
Rimango a disposizione,
cordialmente
Dott.ssa Shana Baratto
Mi arriva la sua preoccupazione; immagino che per un genitore possa essere faticoso "stare" nei momenti di grande fatica dei propri figli, senza poter intervenire, e questo può scatenare vissuti di impotenza e, conseguentemente, di grande frustrazione.
Se a suo figlio è stato suggerito un sostegno farmacologico, probabilmente uno specialista (medico di base o psichiatra) ha ritenuto necessario, in questo momento, somministrare questo farmaco con questa posologia.
Ogni farmaco, può essere prescritto per un tempo definito (in base alla tipologia e posologia) e la prosecuzione dello stesso, deve essere, nel caso, condivisa con lo specialista di riferimento.
Se suo figlio, si sente ben disposto nell'assunzione del farmaco e sente che gli è d'aiuto (possono essere necessarie alcune settimane per riscontrare il beneficio) le suggerisco di affidarsi alle cure che lo specialista ha prescritto. Se in questo, sente personalmente una certa fatica, le suggerisco la possibilità di fare due chiacchiere con uno psicologo, all'interno delle quali può esprimere le sue fatiche e le sue perplessità.
Rimango a disposizione,
cordialmente
Dott.ssa Shana Baratto
Buongiorno, comprendo pienamente le sue preoccupazioni in quanto genitore. Quando un figlio inizia un percorso di cura, in particolare con l’aiuto di un farmaco, è naturale che nascano dubbi, domande e il desiderio di capire meglio, soprattutto quando si tratta di temi delicati come la depressione. La sua attenzione e il suo interesse sono importanti, perché mostrano un coinvolgimento attivo e affettuoso nei confronti del benessere di suo figlio. È altrettanto comprensibile che ci si interroghi su eventuali effetti collaterali, sulla possibilità di dipendenza o sulla compatibilità con attività quotidiane come la guida. Anche se non entro nel merito della farmacologia, posso dirle che spesso il timore della dipendenza nasce da una confusione tra farmaci ansiolitici, che agiscono sul breve termine e possono dare assuefazione se non gestiti correttamente, e altri tipi di farmaci come quelli per la depressione, che lavorano su meccanismi diversi e hanno un profilo completamente differente. Sarà il medico curante o lo specialista che ha prescritto la terapia a fornirle spiegazioni dettagliate e personalizzate su questo punto, chiarendo ogni dubbio sulla sicurezza e sugli effetti collaterali legati alla guida. Per quanto riguarda l’interesse verso soluzioni naturali, è un tema che molte persone affrontano, specie quando cercano approcci complementari. Esistono effettivamente percorsi di sostegno psicologico, stili di vita sani, attività fisica regolare, tecniche di rilassamento come la mindfulness o la meditazione che possono avere un impatto positivo sull'umore e sul benessere generale. Tuttavia, è importante comprendere che questi strumenti non sempre sono sufficienti da soli a gestire la depressione, soprattutto se è di grado moderato o severo, ma possono essere parte integrante di un percorso più ampio, coordinato da figure professionali. Infine, vorrei sottolineare l’importanza di un percorso psicoterapeutico, specialmente se orientato al riconoscimento e alla modifica dei pensieri disfunzionali, dei comportamenti evitanti e dei meccanismi che alimentano la sofferenza. La terapia cognitivo-comportamentale, in particolare, si è dimostrata molto efficace nel trattamento della depressione, e può rappresentare un valido strumento accanto ad altre modalità di cura, anche farmacologiche. In ogni caso, le suggerisco di mantenere un dialogo aperto con i professionisti che seguono suo figlio e con lui stesso, rispettando i suoi tempi e le sue scelte, ma mostrando disponibilità, supporto e fiducia. Questo atteggiamento, già evidente nelle sue parole, può fare una grande differenza. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Il Cipralex non dà dipendenza fisica come una sostanza stupefacente, ma è importante non sospenderlo bruscamente, perché può causare sintomi da interruzione.
Sugli effetti collaterali che possono interferire con la guida, è importante che suo figlio valuti con il medico come si sente prima di mettersi al volante.
Infine, l'alternativa dell'utilizzo di approcci naturali di supporto va valutata sempre con un professionista, soprattutto se la depressione è moderata o severa.
Sugli effetti collaterali che possono interferire con la guida, è importante che suo figlio valuti con il medico come si sente prima di mettersi al volante.
Infine, l'alternativa dell'utilizzo di approcci naturali di supporto va valutata sempre con un professionista, soprattutto se la depressione è moderata o severa.
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua preoccupazione. È più che comprensibile volersi informare al meglio quando si tratta della salute di un figlio. Cipralex non induce una dipendenza fisica. Tuttavia è importante che il farmaco non venga sospeso bruscamente né di propria iniziativa perché questo potrebbe causare sintomi da sospensione (com'è vero per la molteplici psicofarmaci). In merito agli effetti collaterali, come scritto sul bugiardino, soprattutto all'inizio del trattamento ci possono essere effetti indesiderati come sonnolenza/capogiri/difficoltà di concentrazione che possono influenzare la capacità di guidare in completa sicurezza. In merito alla possibilità di rimedi naturali da affiancare (e non sostituire) alla terapia farmacologica prescritta per la depressione, può provare a chiedere consiglio al medico di base.
Salve, per quanto riguarda dubbi sul farmaco è bene parlarne con chi ve lo ha prescritto. Per il resto non ci sono rimedi naturali per la depressione, ma sicuramente il supporto di uno psicologo può essere d'aiuto, soprattuto in associazione al farmaco.
Salve, il Cipralex non crea dipendenza nel senso classico, ma è importante non sospenderlo bruscamente. All’inizio può dare un po’ di sonnolenza o difficoltà di concentrazione, quindi è bene fare attenzione alla guida nei primi giorni.
Esistono rimedi naturali di supporto (come attività fisica, luce solare, tecniche di rilassamento), ma è importante che siano valutati con un professionista, soprattutto se già si assume un farmaco.
Un percorso psicologico può essere molto utile per affiancare la terapia e affrontare a fondo il malessere.
Esistono rimedi naturali di supporto (come attività fisica, luce solare, tecniche di rilassamento), ma è importante che siano valutati con un professionista, soprattutto se già si assume un farmaco.
Un percorso psicologico può essere molto utile per affiancare la terapia e affrontare a fondo il malessere.
La depressione è una malattia seria, se suo figlio è seguito da uno psichiatra lasci che monitori la situazione con lui, e nella parallela psicoterapia che è chiaramente fondamentale.
Comprendo i suoi timori, ma farsi aiutare e curare è un passo per stare meglio, non qualcosa che crea altri problemi. Potrebbe essere utile anche per lei confrontarsi e condividere dubbi e preoccupazioni con un professionista, e sostenere suo figlio.
Comprendo i suoi timori, ma farsi aiutare e curare è un passo per stare meglio, non qualcosa che crea altri problemi. Potrebbe essere utile anche per lei confrontarsi e condividere dubbi e preoccupazioni con un professionista, e sostenere suo figlio.
Gentile utente, posso comprendere il suo timore da "non addetta al mestiere" atteso che non siamo chiamati ad essere informati su tutto. Ad ogni modo, proprio alla luce di ciò, sicuramente il professionista che ha prescritto la terapia farmacologica a suo figlio avrà anche liberato il campo da possibili timori a riguardo. Il mio invito è che nell'eventualità in cui tali dubbi permangano in suo figlio, di contattare il professionista di riferimento. Se invece è un dubbio che appartiene solo a lei, le suggerisco di cercare maggiori informazioni a riguardo ad esempio consultando il suo medico di base. Resto a disposizione. Saluti Dr.ssa Oliveri
Salve, è importante associare alla terapia farmacologica anche un percorso di psicoterapia.
Gentile utente,
il Cipralex (escitalopram) non crea dipendenza nel senso delle sostanze d’abuso, ma come tutti i farmaci può avere effetti collaterali: in alcuni casi, ad esempio, sonnolenza, motivo per cui è bene prestare attenzione alla guida, soprattutto nelle prime settimane. Per quanto riguarda i rimedi “naturali”, è importante sapere che non sostituiscono la terapia farmacologica. Ciò che invece può affiancare in modo realmente utile il trattamento è il sostegno psicologico: un percorso che, lavorando in profondità sulle cause della sofferenza, potrà aiutare suo figlio a stare meglio e, con il tempo e sotto supervisione medica, anche a ridurre o sospendere gradualmente il farmaco. Dr. Giuseppe Mirabella
il Cipralex (escitalopram) non crea dipendenza nel senso delle sostanze d’abuso, ma come tutti i farmaci può avere effetti collaterali: in alcuni casi, ad esempio, sonnolenza, motivo per cui è bene prestare attenzione alla guida, soprattutto nelle prime settimane. Per quanto riguarda i rimedi “naturali”, è importante sapere che non sostituiscono la terapia farmacologica. Ciò che invece può affiancare in modo realmente utile il trattamento è il sostegno psicologico: un percorso che, lavorando in profondità sulle cause della sofferenza, potrà aiutare suo figlio a stare meglio e, con il tempo e sotto supervisione medica, anche a ridurre o sospendere gradualmente il farmaco. Dr. Giuseppe Mirabella
Buongiorno Signora, capisco le sue preoccupazioni. Purtroppo per la depressione l'unica cura è la psicoterapia e in alcuni casi, come probabilmente quello di suo figlio, gli psicofarmaci. Ciò che le posso consigliare è che i farmaci da soli non sono la soluzione, vanno sempre affiancati a un percorso di psicoterapia.
Signora, buon pomeriggio. Il metodo "naturale" come chiede Lei è CERTAMENTE un percorso di psicoterapia che possa aiutare Suo figlio a togliere alla radice le cause della depressione. Il supporto farmacologico è necessario e utile in alcuni casi per poter supportare nel percorso di guarigione. La dipendenza non si crea se nel frattempo si lavora in altri modi per poter stare meglio (invece di affidarsi soltanto alla terapia farmacologica). Un abbraccio e buon riflessione
Gentile utente,
le consiglio di rivolgersi direttamente al medico che ha prescritto il farmaco per ottenere informazioni specifiche e adeguate al suo caso.
Le ricordo, inoltre, che secondo i più recenti studi scientifici, le problematiche di natura psicopatologica tendono a risolversi in modo più efficace e duraturo quando il trattamento farmacologico (che agisce principalmente sui sintomi) è affiancato da un valido supporto psicologico, utile per comprendere e affrontare le cause profonde del disagio.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
le consiglio di rivolgersi direttamente al medico che ha prescritto il farmaco per ottenere informazioni specifiche e adeguate al suo caso.
Le ricordo, inoltre, che secondo i più recenti studi scientifici, le problematiche di natura psicopatologica tendono a risolversi in modo più efficace e duraturo quando il trattamento farmacologico (che agisce principalmente sui sintomi) è affiancato da un valido supporto psicologico, utile per comprendere e affrontare le cause profonde del disagio.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
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Dott. Luca Rochdi
Buongiorno, come tutti i farmaci anche Cipralex può avere effetti collaterali come sonnolenza e come tutti i farmaci può creare dipendenza. E' necessario che suo figlio tenga monitorato il suo stato e se dovesse notare effetti indesiderati deve consultare il medico che gliel'ha prescritto. No, non esistono cure "naturali" di fronte a una diagnosi di depressione (se suo figlio ne ha ricevuta una). Il trattamento più idoneo è la psicoterapia/supporto psicologico combinati a una cura farmacologica, a seconda della gravità.
Salve signor*,
La depressione è un disturbo mentale che richiede una cura non solo farmacologica ma soprattutto psicologica. Consiglio quindi di iniziare un percorso psicologico-psicoterapeutico, il quale è il mezzo più "naturale" che avete a disposizione per migliorare questo stato di sofferenza. Se necessario, e sotto valutazione dello psicoterapeuta e dello psichiatra, l'utilizzo di psicofarmaci è un buon alleato alla terapia psicologica.
Un caro saluto
La depressione è un disturbo mentale che richiede una cura non solo farmacologica ma soprattutto psicologica. Consiglio quindi di iniziare un percorso psicologico-psicoterapeutico, il quale è il mezzo più "naturale" che avete a disposizione per migliorare questo stato di sofferenza. Se necessario, e sotto valutazione dello psicoterapeuta e dello psichiatra, l'utilizzo di psicofarmaci è un buon alleato alla terapia psicologica.
Un caro saluto
Gentile utente, le consiglio di rivolgersi al suo medico di base o ad uno psichiatra che possa analizzare bene la situazione per poter avere una risposta specifica al suo caso.
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