perche' quando raggiungo l'erezione non la mantengo perche' c'e' in me un rifiuto a fare l'amore con

22 risposte
perche' quando raggiungo l'erezione non la mantengo perche' c'e' in me un rifiuto a fare l'amore con mia moglie e preferisco masturbarmi da solo cosa posso fare per guarire ho consultato anche un andrologo che mi ha consigliato delle pasticche da usare al momento ma non mi fanno effetto ho fatto anche una cura con gli ultrasuoni per i vasi otturati del pene. mi aiutate poso seguire qualche cura?
Gentile utente,
sarebbe utile conoscere sia i referti della sua visita andrologica per comprendere la sua situazione organica che avere maggiori informazioni sul funzionamento della sua risposta sessuale sia con la sua partner che durante la masturbazione.
Il non riuscire a mantenere l'erezione durante un rapporto può avere origini psicogene, come l'ansia, e/o una valenza medica. Le consiglio di contattare uno psico-sessuologo, in questo momento anche con colloqui via Skype, che possa aiutarla a risolvere al meglio questa situazione.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Silvia Lancia.

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Gentilissimo, ipotizzando (in seguito a visita specialistica) di poter escludere una causa di origine medica, all'interno della sua richiesta è presente un importante punto di riflessione in quanto lei scrive: "c'è in me un rifiuto a fare l'amore con mia moglie". Qui si racchiude la risposta alla sua domanda e la problematica che lei comunica dovrebbe essere approfondita sotto molteplici aspetti: Da quanto è sposato con sua moglie? Come funziona il rapporto coniugale? Da quanto vive l'intimità in termini di rifiuto? Prima di questo, come funzionava l'intimità? Si sente libero di esprimersi nella propria intimità con sua moglie? Ci sono figli? Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che sia Sessuologo e Psicoterapeuta piuttosto che ricercare una "cura farmacologica": il benessere fisico è specchio trasparente del benessere psicologico interiore.
Un caro saluto
Buongiorno, fermo restando che sarebbe meglio se venisse esclusa un'eventuale base organica, mi sento di consigliarle un percorso psicoterapeutico al fine di un approfondimento. In particolare vi sono aspetti che lei accenna solamente nella sua richiesta e che riguardano (1) la relazione con sua moglie (si sente sessualmente attratto? le vuole bene? com'è il vostro rapporto?); (2) il disturbo in sé (da quanto tempo? le è capitato altre volte? con altre persone?); (3) la sua propria vita relazionale e sessuale (il piacere masturbatorio le basta? oppure ricerca qualcosa di diverso o aggiuntivo? c'è qualcosa che desidererebbe in una relazione?).
Queste sono solo ipotetiche domande che potrebbero condurla, attraverso un percorso con uno psicoterapeuta, a raggiungere una migliore conoscenza di sé e della sua vita in generale.

Un saluto cordiale,
mg
Come le colleghe le consiglio, escluse le cause organiche di iniziare a riflettere sulla possibilità di intraprendere una psicoterapia che la possa sostenere e aiutare a superare questo momento difficile!
Gentile utente, mi unisco alle riflessioni che le sono state precedentemente proposte. Non è inusuale che avere difficoltà a condividere la propria sessualità ed eccitazione con il proprio partner e raggiungere il piacere con più facilità in solitudine. La sessualità è un aspetto che può essere difficile vivere insieme a qualcun altro, la potrebbe aiutare scoprire quali suoi vissuti e convinzioni la ostacolano in una sessualità serena con sua moglie rivolgendosi ad uno psicoterapeuta. Buon proseguimento
Buonasera! Escluse le cause organiche e considerato che, come lei dice, ha un rifiuto nel fare l'amore con sua moglie, direi che l'indicazione possa essere una psicoterapia di coppia o un sessuologo.
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Utente,
innanzitutto è importante escludere che questa difficoltà abbia un’origine organica (se non l’ha già fatto, consulti nuovamente l’andrologo). Inoltre le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupi di sessuologia, per valutare se ci sono uno o più fattori psicologici che possono influenzare il suo modo di vivere la sessualità. Nel suo racconto ci scrive “c’è in me un rifiuto a fare l’amore con mia moglie”, sarebbe utile capire cosa determina questo rifiuto: è dovuto al vostro rapporto coniugale? O a come si sente durante i vostri momenti intimità?
Cordiali saluti, dott.ssa Irene Capello
Buongiorno, escluse le cause organiche la invito a valutare la possibilità di una psicoterapia di coppia. Spesso i disturbi sessuali sono il sintomo di proclematiche relazionali . Non specifica la sua età. Se fosse superiore ai 50 potrebbero esserci delle problematiche legate ai cambiamenti fisiologici a cui entrambi i partner vanno incontro e nel caso va rivista la relazione sessuale anche sulla base di questi nuovi cambiamenti. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Gentile Utente, quali esiti ha dato la visita andrologica? posto che il medico abbia escluso cause di tipo organiche, è possibile che lei stia affrontando le implicazioni psicologiche di questa difficoltà. Valuti la possibilità di consultare uno psicoterapeuta, anche per restituire significato al comportamento masturbatorio, che di per sé è sintomo di desiderio sessuale ma che sembra spegnersi nella dimensione di coppia. Tenga presente che nel deficit erettile, le ripetute defaillances portano la persona a sperimentare paura all'idea di avere intimità, e la mente tende a risignificarlo come assenza di desiderio, una misura protettiva rispetto alla paura di fallire diciamo. Un caro saluto
Caro utente, io la invito a rivolgersi a un sessuologo per una terapia di coppia.
Saluti
Gentile utente, anche io la inviterei a recersi ad uno psicoterapeuta e sessuologo per affrontare varie dinamiche di coppia che possano incidere sul risultato del rapporto sessuale di coppia. Un caro saluto.
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Gentile utente, sta facendo i conti con un problema molto spiacevole che mette in discussione diversi aspetti di una persona.
Considerato che, da quello che scrive, mi sembra di capire abbia già escluso problemi di natura organica, credo che sarebbe importantissimo valutare la possibilità di un colloquio individuale per iniziare a sondare dove possa risiedere il problema e per capire quale potrebbe essere la miglior strategia per risolverlo. Sentirsi inadeguato ed in colpa non aiuta, anzi peggiora la sua situazione. Si faccia aiutare, probabilmente la soluzione è più fattibile di quanto le sembri.
Un caro saluto
dott.ssa Ida Pizzini
Buonasera,
una volta escluse possibili cause di origine organica presso un medico specializzato, ci sarebbero da valutare vari fattori dei diversi contesti di vita attuale, per poter trovare il significato profondo della sintomatologia che ha descritto.
Che rapporto ha con sua moglie? Quant'è che state insieme? C'è attrazione tra voi? Prima di questo momento come andavano le cose?...
Di domande per approfondire ce ne sarebbero ancora molte altre anche relative ad altre sfere di vita (figli, lavoro, famiglia di origine, amici, colleghi...), e non è possibile darle una risposta precisa senza maggiori informazioni, per questo la invito a rivolgersi ad uno psicologo con il quale poter approfondire e trovare insieme una soluzione al problema.
Resto a disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti
Dr.ssa Valentina Magrini
In primis bisogna escludere tutte le cause di origine organica. Bisogna quindi fare degli esami non solo della sfera dell'apparato urogenitale ma anche valutazioni del metabolismo. In concomitanza converrebbe iniziare un percorso psicoterapeutico in psicoterapia di coppia. Troverà sicuramente un soluzione per ciò che riguarda le vostre difficoltà. Cordiali saluti
Salve in prima battuta si devono escludere le condizioni medico-organiche, qualora queste non siano presenti la mia indicazione è iniziare una psicoterapia personale o di coppia. Approfondirei sicuramente " c'e' in me un rifiuto a fare l'amore con mia moglie", cosa ci sia alla base di questa esclamazione. Cordiali Saluti
Salve, lei ha fatto bene a contattare in prima battuta un medico. Dalle sue parole emerge però anche una condizione emotiva legata al rapporto con sua moglie che potrebbe essere la causa della sua disfunzione sessuale. Questo problema potrebbe avere a che fare direttamente con il tipo di relazione che ha con sua moglie (come si sente quando sta sua moglie? è contento di come lei sta quando è con sua moglie? etc), oppure con aspetti del suo carattere e della sua personalità collegati all'intimità (ha qualche paura, ansia, legata alla prestazione sessuale? Teme di mettersi a nudo di fronte a lei? etc). Per poter approfondire ed affrontare questo problema potrebbe esserle utile un percorso psicoterapeutico. Cordiali saluti.
Salve. Se lei riesce a masturbarsi non ha problemi di erezione. Il suo è un problema emotivo e/o relazionale. Per tale motivo le consiglio di rivolgersi a un collega psicoterapeuta possibilmente a indirizzo cognitivo e comportamentale. Resto a sua disposizione.
Salvatore De Costanzo
Gentile utente, concordo con quanto scritto dai colleghi, escluse le cause organiche, le consiglio di rivolgersi ad un professionista. Potrebbe intraprendere un percorso individuale per provare ad indagare l'origine del suo disturbo, oppure coinvolgere sua moglie in un percorso di psicoterapia di coppia.
Dott. Marenco Simone
Buongiorno, concordo con i colleghi che avendo escluse le cause organiche sarebbe opportuno affrontare le problematiche riguardanti la sfera dell' intimità e della relazione nel rapporto con sua moglie. In tal senso le suggerisco di intraprendere una terapia di coppia per lavorare sulle vostre dinamiche relazionali/intimità e anche sull'ansia da prestazione attraverso opportuni esercizi utilizzati in sessuologia. Rimango a disposizione. Cordiali Saluti.
Buongiorno. Dopo aver escluso cause organiche attraverso un consulto medico prenda in considerazione un percorso di analisi interiore.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Salve,
presumibilmente dietro a questo disagio c'è un mondo che deve trovare il modo di esprimersi.
Contatti un professionista per una consulenza psicologica.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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