Non so cosa pensare Non capisco il mio orientamento sessuale e in più sono fidanzata con un ragazz

20 risposte
Non so cosa pensare
Non capisco il mio orientamento sessuale e in più sono fidanzata con un ragazzo.
In certe occasioni sono depressa e in altri molto arrabbiata per un nonnulla.
Mi potreste spiegare se sono normali queste cose per chi è lesbica?
Buongiorno cara utente, la scoperta degli aspetti di sè stessi, tra cui ovviamente vi è anche l'orientamento sessuale, è un percorso che alle volte può apparire complesso e tortuoso. A prescindere dall'orientamento sessuale, in alcuni momenti della vita particolarmente difficili da gestire, in cui emergono dubbi e incertezze su chi siamo, cosa vogliamo e desideriamo dalla vita, è possibile che ci troviamo a fare i conti con emozioni difficili da gestire e complesse da capire. Alle volte la tristezza e la rabbia sono sentimenti che emergono, inconsciamente, per aiutarci a capire che c'è qualcosa da modificare nella nostra vita.
Resto a disposizione per qualunque sua necessità.
Dott.ssa Martina Di Maio

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Buongiorno, sicuramente la scoperta della sessualità può essere un fattore che la destabilizza e questo può provocare i suoi stati di umore altalenanti. Detto questo sarebbe opportuno intraprendere un percorso al fine di supportarla e starle vicino in questo particolare periodo.
A disposizione
Cara utente,
ci sono momenti della vita in cui affrontiamo delle difficoltà che possono avere un impatto su come stiamo e quali emozioni proviamo. La sua rabbia e tristezza hanno motivo di esistere poichè evidentemente c'è qualcosa che fa scaturire in lei questi sentimenti. Se quest'ultimi sono legati o meno al suo personale dubbio legato all'orientamento sessuale, non lo so, ma sicuramente è un tema importante che se accolto e pensato può restituire un'immagine di sé più completa. Conoscersi porta ad un benessere psicologico dunque le consiglio di iniziare un percorso di supporto psicologico, in modo che possa essere guidata da un professionista durante il viaggio alla scoperta di sé. Io stessa mi rendo disponibile anche per un primo colloquio online o presso il mio studio.
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Cara utente, la scoperta della propria sessualità, i dubbi le domande posso creare confusione e incertezza. Certamente qualcosa sta accadendo dentro di lei e ha diritto ad essere ascoltata e accolta. Le sue emozioni se le prova sono normali e valide. Tuttavia se sente che questo momento della sua vita sta diventando molto complesso da gestire emotivamente e mentalmente potrebbe riflettere sulla possibilità di affrontarlo insieme ad un professionista che la possa aiutare in questo delicato momento. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno gentile utente.
E' possibile che il suo equilibrio psicologico venga meno in questo periodo proprio perché sta facendo a se stessa delle domande molto importanti sulla propria identità.
Di per sé, l'essere eterosessuale o lesbica, non è rilevante per manifestazioni emotive di un certo tipo. Le emozioni appartengono a tutti, senza distinzioni di orientamento sessuale.

Probabilmente, un supporto di uno psicologo potrebbe aiutarla a gestire meglio le emozioni e ad acquisire maggiore consapevolezza di quelli che sono i suoi bisogni, desideri e pensieri.

Inoltre, l'intervento psicologico le consentirà di scoprire come la sua personalità è variegata, piena di talenti e potenzialità, e non si deve identificare eccessivamente con l'identità sessuale. L'essere (o il non essere) lesbica non aggiunge e non toglie nulla alla complessità della persona, alla sua intelligenza emotiva e cognitiva, agli aspetti caratteriali, soprattutto non aggiunge e non toglie nulla al suo diritto fondamentale di essere felice e sentirsi realizzata nella vita.

Se vuole, sarei lieto di aiutarla in questo periodo così difficile, anche con un servizio di consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Gentile utente, la sua richiesta contiene in sé già della verità, forse potrebbe portare la sua domanda da uno specialista per venirne a capo e provare ad affrontare la questione con il giusto supporto.
Un caro saluto.
Gentilissima, rispetto alla sua ultima domanda, la risposta non può che essere certamente affermativa: è assolutamente normale, tenuto conto che lei sembra definire in modo molto netto il suo orientamento sessuale. E' comprensibile che, tenuto conto della sua relazione in atto, lei avverta della confusione tra il suo "sentire" e il suo "agire" e, di conseguenza, si senta depressa e arrabbiata. Credo anche che dietro alla sua domanda finale, si possa celare un'altra domanda, quella Vera, che si sta ponendo seppur ancora inconsciamente. Mi sento di suggerirle di appoggiarsi a un professionista psicolog*/psicoterapeuta che possa supportarla nella sua ricerca delle risposte che cerca all'interno di un contesto dove possa sentirsi accolta e sicura. Resto a sua disposizione per ulteriori necessità, Un caro saluto
Buongiorno, La ringrazio della condivisione. Ognuno di noi ha una storia di vita che non si può descrivere in poche righe, e poichè ci sono elementi mancanti, una risposta approssimativa non penso che Le possa essere utile in questo momento. Credo che dietro al suo disturbo, ci sia Lei nella sua unicità, nelle sue scelte e nelle sue emozioni. Si dia la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia che possa aiutarLa a comprendere le radici di questi disturbi. Il suo disagio va compreso e trasformato, più che frenato o allontanato. Un caro saluto
Cara utente, essere confusi rispetto al proprio orientamento sessuale è normale: siamo individui in continua esplorazione!
Ciò che le posso consigliare è di intraprendere un percorso di supporto psicologico per comprendere un po' quali sono i bisogni che lei ha, quali sono le sue priorità, cosa le piace. Inoltre, questo percorso serve anche per capire che significato hanno quei momenti di umore deflesso e di rabbia. Questi momenti potrebbero essere collegati alla sua confusione e frustrazione riguardo al suo orientamento sessuale.
Le auguro di trovare al più presto la serenità.
Un caro saluto, Dott.ssa Giorgia Lanza
Buongiorno gentile utente, scoprire la propria sessualità delle volte può implicare l'insorgenza di emozioni negative, generando un umore "altalenante". Per rispondere alla sua domanda, ognuno ha un proprio modo di reagire e di vivere questi momenti, perciò le manifestazioni di cui parla non necessariamente sono connesse alla sua identità sessuale, piuttosto potrebbero scaturire da questo periodo di incertezza e poca chiarezza. Potrebbe essere utile valutare l'inizio di un percorso finalizzato ad approfondire e comprendere i suoi bisogni e le sue emozioni. Il giusto supporto potrebbe aiutarla a far luce su alcuni punti che ad oggi potrebbero generare sofferenza. Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Laura Cappello
Gentile utente, scrivendo sta dimostrando quanto sia importante per lei questo tema e il bisogno che sente di mettersi in gioco verso ciò che la fa stare bene. I miei colleghi hanno già dato ottimi feedback che sento di rinforzare: sentimenti depressivi e di rabbia sono umani e naturali, soprattutto quando c’è confusione intorno ad una tematica così intima come l’orientamento sessuale. Un percorso alla scoperta di sé potrebbe senz’altro aiutarla a dare un significato a questi vissuti, fare chiarezza e prendere consapevolezza di ciò che le sta impedendo di vivere serenamente la sua sessualità. Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Maria Teresa Poggioni.
Salve, mi dispiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso.al di là di quello che può essere il suo orientamento sessuale, ritengo fondamentale che lei possa fare chiarezza circa ciò che prova in questo momento: in primo luogo sarebbe fondamentale cercare di capire bene i suoi dubbi in merito all’orientamento sessuale e, successivamente, cercare di capire che cosa sta avvenendo nella vostra coppia e che cosa porta in lei ad essere inquieta. Ritengo dunque fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente, ciò che sente o sta vivendo può non dipendere dal suo orientamento sessuale, ma da qualcos'altro, che va scoperto e approfondito. Il solo fatto che lei provi rabbia o si senta depressa ne è un segnale. E' insito nell'essere umano mettersi in discussione, porsi domande e nutrire dubbi, pertanto fare un po' di chiarezza attraverso un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a stare meglio, a comprendere ciò che vuole e a mettere a posto alcuni punti della sua storia. Resto a disposizione, anche online, e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Francesca Cuoccio
Buongiorno, penso sia importante sottolineare che non ci sono cose o emozioni "normali" o non normali per una persona omosessuale: ognuno, in base ai propri vissuti, alla propria storia familiare e a diversi altri fattori, reagisce in modo diverso. Nel suo caso specifico credo sia utile pensare che emozioni forti come la rabbia e il senso di depressione che riporta, possano essere delle modalità valide per esprimere un senso di confusione e disagio che sta vivendo. Sicuramente potrebbe esserle utile intraprendere un percorso di esplorazione di sé affidandosi alla guida di uno psicologo clinico. Resto a disposizione. Dott.ssa Sofia Bonomi
Non esiste "normale o anormale", per capire se tua sia lesbica, etero, bisessuale o qualunque altra cosa devo imparare a conoscere te stessa. Fai un percorso che ti aiuti a capire quello che provi e desideri: la rabbia e la depressione, che tu sia etero o lesbica possono essere normali espressioni del momento in cui vivi, ma anche essere campanelli di allarme. Devi approfondire la questione con qualcuno che possa aiutarti a stare meglio. Un saluto
Buongiorno, dalle suo parole è evidente lo stato di confusione in cui si trova in questo periodo. Un percorso con un collega potrebbe esserle utile per chiarire meglio il suo mondo interiore ed anche la questione legata al suo orientamento sessuale.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso ad avere questo tipo di dubbi circa la sua identità e il suo orientamento sessuale. Purtroppo la sua domanda non può avere risposta senza aver indagato a fondo la situazione, ogni persona è a sè e presenta caratteristiche diverse, a prescindere dall'orientamento sessuale.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, indagando insieme al professionista gli aspetti della sua vita legati a sessualità e affettività.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Cara utente buonasera, sento che questo è un periodo molto intenso per te, in cui ti stai ponendo delle domande molto importanti. Sentirsi tristi o arrabbiati, anche se apparentemente senza motivo, sì, è normale, perché stiamo parlando di emozioni e le emozioni sono comuni a tutti. Per esplorare al meglio quello che stai provando, dargli un senso e raggiungere una maggiore consapevolezza, potrebbe essere utile il sostegno di uno psicologo. Io sono disponibile, anche online. Ti auguro una buona serata, dott.ssa Arianna Broglia
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Buongiorno, premettendo che ci vorrebbero alcuni colloqui anche solo per mettere a fuoco la sua domanda, immagino che se sta vivendo un periodo in nel quale sta mettendo in discussione alcuni aspetti importanti di sé e della sua relazione allora è normale sentirsi un po' tesi, irritabili. Ma queste sensazioni immagino siano più collegate a questo senso di incertezza piuttosto che indicare o meno un determinato orientamento sessuale. Se poi sente il bisogno di un sostegno per affrontare questo periodo particolare e il desiderio di comprendere meglio se stessa, può valutare di iniziare un percorso psicologico con un/una professionista. Dott. Alessio Antonucci
Buongiorno, a volte porsi domande sul proprio orientamento sessuale può generare confusione e sentimenti contrastanti. Le consiglio di approfondire il suo vissuto e le emozioni che ne scaturiscono in un percorso psicologico.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio

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