Mia sorella è sotto cura dal psicoterapeuta ma purtroppo i miei genitori sono violenti e non la vogl

20 risposte
Mia sorella è sotto cura dal psicoterapeuta ma purtroppo i miei genitori sono violenti e non la vogliono aiutare e io non lavoro ma non posso cercare neanche lavoro perché ho la sensazione che se io la lascio sola mia sorella può fare qualcosa di brutto e io non posso perdonarmelo. Come posso aiuutarla
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, una valida opzione sarebbe quella di rivolgersi ai servizi pubblici.
Cordiali saluti

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Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Capisco molto bene la tua preoccupazione e il peso che stai vivendo. Ti trovi in una situazione complessa: da una parte vuoi proteggere tua sorella, dall’altra ti senti bloccata nel prenderti cura anche della tua vita, come ad esempio cercare un lavoro. È naturale avere paura che, lasciandola sola, possa succedere qualcosa di brutto, ma è importante ricordare che non sei tu l’unica responsabile della sua sicurezza e del suo benessere.

Tua sorella ha già intrapreso un percorso con uno psicoterapeuta, ed è un passo molto importante: significa che non è sola e che può contare su un professionista. Quello che tu puoi fare, in concreto, è esserle vicino emotivamente, ascoltarla senza giudicarla, incoraggiarla a parlare dei suoi sentimenti e sostenerla nel continuare la sua terapia. Se la situazione familiare è davvero violenta, potrebbe essere utile anche rivolgersi ai servizi sociali o a un centro antiviolenza: sono realtà che possono fornire un supporto concreto e protezione.

Non devi portare tutto questo peso da sola: chiedere aiuto è fondamentale sia per lei che per te. Sarebbe utile e consigliato, per approfondire meglio la situazione e ricevere strumenti specifici, rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve se sua sorella è già seguita da un terapeuta il problema sono i soldi ??
Potrebbe chiedere se aderisce al bonus psicologico o in casi estremi chiedete aiuto al CSM di zona
Non è mai consigliato sospendere terapia soprattutto se si trova bene ma meglio "poco" che niente
In bocca al lupo
Dott Lorenzini Maria Santa psicoterapeuta







Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
il suo senso di responsabilità verso la condizione di sua sorella è un qualcosa che molto probabilmente la schiaccia. Prenda in considerazione la possibilità di affidarsi ad uno specialista, potrebbe aiutarla a svincolarsi da una situazione che vive attraverso la famiglia per lei troppo dolorosa.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Pierluigi Campesan
Psicologo, Psicologo clinico
Verona
Buongiorno, data la situazione da lei illustrata posso consigliarla di provare un centro di ascolto nella zona dove abitate o limitrofa, oppure un centro di salute mentale. Per entrambe queste proposte non serve l'invio da parte del vostro medico curante, potete andarci in autonomia. I percorsi che eventualmente poi vi verranno consigliati sono però a pagamento, a prezzi calmierati. Cordiali saluti.
Buongiorno può informarsi sul bonus psicologico perchè periodicamente aprono dei bandi attraverso i quali è possibile accedere a dei fondi da utilizzare per le sedute psicoterapeutiche
Dott.ssa Giulia Solinas
Psicologo, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
I servizi pubblici di salute mentale sono presenti su tutto il territorio nazionale e sono servizi nei quali la presenza di diverse figure professionali rende tutto molto piu efficace. Cerchi nel suo territorio dove è situato e chieda al MMG quale è la modalità di accesso. Normalmente oltre a psichiatri, psicologi, infermieri psichiatrici e educatori è presente anche l'assistente sociale quindi è il luogo piu sicuro dove trovare una risposta multidisciplinare ad una situazione familiare rischiosa.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, potrebbe parlare, con il consenso di sua sorella, con lo psicoterapeuta che la segue e vedere se sia il caso di affiancare un supporto farmacologico. Inoltre il timore che sua sorella possa farsi del male dovrebbe essere tema di confronto con il professionista. Ritengo che probabilmente ci sia una disfunzione nei legami familiari e che ciò possa comportare una presa in carico delle esigenze altrui compromettendo la progettualità futura della sua stessa vita. Pertanto, se il mio dubbio fosse fondato, sarebbe necessario che anche lei iniziasse un percorso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Giulia Napoli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Baronissi
Buon pomeriggio,
capisco bene la sua preoccupazione e il peso che sta portando sulle sue spalle: voler proteggere sua sorella, specialmente in un contesto familiare difficile, è un gesto di grande responsabilità e affetto. Allo stesso tempo però è importante che lei non si senta sola in questa situazione.
Il primo passo è coinvolgere figure di riferimento esterne: se teme per la sicurezza di sua sorella, non esiti a rivolgersi ai servizi sociali o al medico curante, che possono attivare un sostegno concreto. Esistono inoltre centri antiviolenza e numeri di emergenza a cui può chiedere aiuto in caso di necessità immediata.
È comprensibile che abbia paura a “lasciarla sola”, ma non può portare tutto questo solo sulle sue spalle. Coinvolgere professionisti e istituzioni non significa abbandonarla, anzi: vuol dire creare una rete di protezione più solida attorno a lei.
Anche lei merita uno spazio di ascolto: poter parlare con un professionista l’aiuterebbe a non sentirsi sopraffatta e a trovare le strategie più adatte per affrontare questa situazione complessa. Non è un peso che deve portare da sola. Cercare supporto esterno è il modo migliore per aiutare davvero sua sorella e, allo stesso tempo, prendersi cura di sé
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Firenze
Buongiorno gentile utente,
esistono centri di aiuto anti violenza su tutto il territorio nazionale, sportelli di ascolto, associazioni di difesa della donna, anche online, se non ne volesse far utilizzo di tutto questo pensato per aiutare chi ne abbia bisogno, potrebbe trovare un lavoro in cui coinvolgere anche sua sorella portandola con se, fosse anche distribuire volantini porta a porta, un modo semplice per infrangere la condizione di isolamento e sudditanza nei confronti dei genitori. Parlarne con un terapeuta potrebbe aiutarvi a trovare soluzioni che da qui non posso proporre per scarsa conoscenza delle vostre dinamiche familiari.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Dott.ssa Anna Muia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Le consiglio di rivolgersi al CSM (centro di Salute Mentale ex CIM) della sua zona, se non l'ha già fatto, sua sorella potrà essere seguita gratuitamente da uno psichiatra che le può prescrivere dei farmaci per farla stare meglio inizialmente, e proseguire al contempo i colloqui con lo psicoterapeuta.
Dott.ssa Ornella Prete
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
provi a rivolgersi ai servizi sociali e trovi con loro delle soluzioni posibili, nella vita deve andare avanti pure lei.
Dott. Marco De Fonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Buongiorno,
comprendo profondamente la sua preoccupazione: si trova in una situazione molto difficile, in cui sente il peso di dover proteggere sua sorella senza avere, però, tutti gli strumenti per farlo. È importante ricordare che non è sola e che non deve portare tutto questo peso unicamente sulle sue spalle.

Alcuni passi concreti che possono aiutarla:

Dialogo con il terapeuta di sua sorella: se non lo ha già fatto, provi a condividere con lui le sue preoccupazioni. È fondamentale che lo specialista sappia in che contesto vive sua sorella e quanto la situazione familiare possa incidere sul suo benessere.

Servizi sociali o consultori: in Italia esistono servizi territoriali (consultori familiari, centri di salute mentale, servizi sociali comunali) che possono offrire supporto concreto sia psicologico che di tutela, soprattutto se in casa c’è violenza.

Numeri di emergenza e ascolto: se teme che sua sorella possa farsi del male, non esiti a contattare subito i servizi di emergenza (118 o 112). Esistono anche numeri di supporto psicologico gratuiti, come il 1522 (violenza e stalking, valido anche per contesti familiari difficili).

Protezione per se stessa: anche lei ha bisogno di sostegno. Portare tutto il peso da sola può logorarla: se può, cerchi un consultorio o uno sportello di ascolto gratuito nella sua zona, così da avere uno spazio per lei e non solo per sua sorella.

La cosa più importante è che non restiate sole: chiedere aiuto a figure professionali e istituzionali non significa “tradire” la famiglia, ma proteggere la salute e la sicurezza di entrambe.

Un caro incoraggiamento: la sua vicinanza a sua sorella è preziosa, ma non può e non deve fare tutto da sola. Affidarsi a persone e servizi competenti è il modo migliore per aiutarla davvero.
Dott.ssa Nunzia D'Anna
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Non è ben chiaro perché lei non può cercare lavoro. Cercare lavoro significherebbe andare subito via di casa? E quindi abbandonare sua sorella?
Quanti anni ha sua sorella? Si tratta di un minore? Ci sono gli estremi per contattare i servizi sociali o per sporgere denuncia rispetto alle violenze subite?
Cosa ne pensa la psicoterapeuta di sua sorella di tutto questo?
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, ritengo di avere già dato risposta, nel caso mi ripeterò. La sua preoccupazione è molto fondata e rivela quanto lei sia profondamente coinvolta e attenta al benessere di sua sorella. Quando si percepisce un rischio reale per l’incolumità di una persona cara, come in questo caso, è importante non restare soli nel tentativo di gestire tutto. Le consiglio con urgenza di rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per avere un supporto diretto e concreto su come agire. Se teme che sua sorella possa compiere gesti autolesivi o pericolosi, è fondamentale accompagnarla subito dal terapeuta che già la segue, oppure recarsi insieme al pronto soccorso o contattare un centro di salute mentale del territorio. Il fatto che i vostri genitori siano violenti rende la situazione ancora più delicata. In questi casi, è importante coinvolgere anche i servizi sociali o rivolgersi a un consultorio, dove può ricevere indicazioni chiare su come tutelare sua sorella, ma anche sé stessa. Capisco il senso di responsabilità che sente, ma affrontare tutto da sola potrebbe logorarla. Affidarsi a una rete di sostegno è un atto di cura, non una rinuncia. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli.
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Purtoppo l'unica cosa che può fare è ascoltarla, dimostrarle la sua presenza. Tuttavia questo non vuol dire essere h24 assieme a lei.
La presenza è uno stato emotivo, non fisico. La dimensione economica, purtroppo, esiste e una terapia ha un costo.
Su questo, può fare poco, se non adoperarsi innanzitttuo per la sua indipendenza, e poi delle persone che le sono care.
Dott.ssa Cristiana Coco
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Sesto San Giovanni
Salve, un aspetto di cruciale importanza è parlarne con qualcuno di fidato che possa aiutarla e aiutarvi nell'affrontare questa difficile situazione. Se ne avesse la possibilità, anche condividere i suoi timori con lo psicoterapeuta di sua sorella potrebbe essere molto utile.
 Alessandro Bongiardina
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione! Eventualmente sua sorella potrebbe parlarne con il/la terapeuta e nel frattempo rivolgersi al servizio pubblico. Oppure informarsi se esistono associazioni o realtà che offronto percorsi a tariffe calmierate per chi si trova in difficoltà economica.
Dott.ssa Chiara Ronchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Capisco molto bene la tua preoccupazione, deve essere molto faticoso portare questo peso da sola. È importante però che tu non ti senta l’unica responsabile della sicurezza di tua sorella: quando temi che possa essere in pericolo concreto, la cosa migliore che puoi fare è contattare subito il 112, il numero unico di emergenza, così potrai ricevere aiuto immediato e adeguato.

Oltre a questo, puoi rivolgerti ai centri antiviolenza, ai servizi sociali del tuo Comune o ai Centri di Salute Mentale, che possono offrirvi sostegno, protezione e un punto di riferimento anche sul piano familiare.

Non sei sola e chiedere supporto esterno è un passo di grande responsabilità: aver chiesto aiuto qui dimostra già quanto tieni a tua sorella e quanto desideri proteggerla. Ricorda che anche piccoli passi verso il coinvolgimento di figure esterne possono fare una grande differenza.
Dott. Ubaldo Balestriere
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Ciao,
grazie per aver condiviso la tua preoccupazione per tua sorella. È chiaro quanto la ami e quanto ti stia impegnando per proteggerla, ma è anche comprensibile che questa responsabilità costante ti stia pesando e limitando la tua vita.
In Biotransenergetica consideriamo come lo stress, la tensione corporea e la preoccupazione costante possano influenzare sia il corpo che la mente. Quando ci sentiamo sempre “sotto pressione” per la sicurezza di qualcun altro, la nostra energia si esaurisce e diventa difficile pensare chiaramente o prendersi cura di sé stessi. Coltivare consapevolezza del corpo, respirare profondamente e riconoscere le emozioni senza giudizio può aiutare a ridurre ansia e senso di colpa, permettendoti di essere più presente e efficace nel sostenere tua sorella.
Puoi aiutarla stando vicina, incoraggiandola a seguire il percorso in psicoterapia, ascoltandola e mantenendo un contatto empatico, ma senza assumerti responsabilità che non puoi realmente controllare. Stabilire piccoli confini salutari è fondamentale: prendersi cura di sé non significa abbandonare chi si ama, ma piuttosto creare condizioni in cui si può essere davvero di supporto senza esaurirsi.
Se vuoi, possiamo fare un colloquio conoscitivo gratuito, senza impegno, per esplorare insieme strategie concrete per gestire ansia, senso di responsabilità e sostegno a tua sorella in modo sicuro ed equilibrato.

Ti auguro di trovare forza e chiarezza nel sostenere te stesso e chi ami.

Dott. Ubaldo Balestriere

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