Mia mamma è morta improvvisamente circa 6 anni fa, ho pianto tutte le mie lacrime e il dolore che ho
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Mia mamma è morta improvvisamente circa 6 anni fa, ho pianto tutte le mie lacrime e il dolore che ho provato è stato così intenso e devastante che ormai da allora non riesco più a provare nessun tipo di emozione ne di gioia ne di dolore, non riesco neanche più a piangere come se le mie lacrime si fossero esaurite, dentro di me un dolore assurdo grida che vorrei sfogarmi ma niente sono diventata di marmo, una persona che non prova più piacere in niente,amore, sesso, niente nessun sentimento x niente e nessuno.
Buon pomeriggio, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del disagio che ha espresso. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. La sofferenza e il dolore di una perdita possono, a volte, immobilizzare totalmente la nostra vita, portandoci via ogni tipo di gioia e di benessere. Tutto ciò può essere affrontato e svelato all'interno di un percorso di terapia, dove sarà possibile creare delle strategie funzionali alla gestione di questa sofferenza, oltre che alla costruzione di un benessere che vada di pari passo con la sua vita. Un altro obbiettivo di un potenziale percorso psicologico, può essere quello di chiarire questa confusione permettendogli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace il futuro. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Gentile Utente,
anche solo aver dedicato un pò del suo tempo per raccontare a noi quello che le è successo è già un ottimo tentativo per esprimere ciò che ha provato e che sta provando! Sta attraversando un periodo estremamente delicato e il lutto di sua madre segna sicuramente un momento significativo per il suo mondo emotivo che ha bisogno di essere espresso. La invito a riflettere sulla possibilità di poter intraprendere un percorso di terapia che possa aiutarla nell'esplorazione delle sue emozioni e nel riappropriarsi delle sensazioni che le mancano di più ma che sono ancora dentro di lei in attesa di essere ritrovate.
Un cordiale saluto
anche solo aver dedicato un pò del suo tempo per raccontare a noi quello che le è successo è già un ottimo tentativo per esprimere ciò che ha provato e che sta provando! Sta attraversando un periodo estremamente delicato e il lutto di sua madre segna sicuramente un momento significativo per il suo mondo emotivo che ha bisogno di essere espresso. La invito a riflettere sulla possibilità di poter intraprendere un percorso di terapia che possa aiutarla nell'esplorazione delle sue emozioni e nel riappropriarsi delle sensazioni che le mancano di più ma che sono ancora dentro di lei in attesa di essere ritrovate.
Un cordiale saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima, mi spiace molto per il disagio che sta provando e la ringrazio per averlo condiviso, è un buon punto di partenza per poterlo affrontare. L'elaborazione del lutto è un processo difficile da affrontare sempre, lo è ancor più quando questo avviene all'improvviso, senza aspettarsi che succeda. Ciò ha creato in lei un profondo dolore che le impedisce di vivere con piacere. Le consiglierei di rivolgersi a uno terapeuta, si ritaglierebbe uno spazio tutto suo nel quale acquisire maggior consapevolezza di se, delle sue emozioni e di quei pensieri, rigidi e disfunzionali, che le impediscono di vivere il benessere perché hanno costruito un muro oltre il quale non riesce a vedere.
Qualora lo desiderasse resto a disposizione, anche online.
Cordialmente
dott.ssa Miculian
Qualora lo desiderasse resto a disposizione, anche online.
Cordialmente
dott.ssa Miculian
Gentile Utente, ha affrontato un lutto molto importante, e comprensibilmente non ha risparmiato neanche una goccia di dolore. Da un lato sente un appiattimento delle emozioni, quasi fossero spente, dall’altro invece percepisce la presenza di una sofferenza profonda che grida per esprimersi, ma senza riuscirci. Sarebbe importante capire cosa accade esattamente nell’atto di concedersi ad un’attività e sentire di non risuonare internamente, o per contro indagare la natura dell’ostacolo che il dolore incontra nell’atto di cercare espressione. Sono temi che andrebbero approfonditi in un colloquio terapeutico, che la incoraggio a richiedere. Spesso, quando ci sentiamo spenti, è perché temendo di cortocircuitare la mente stacca tutte le spine senza distinzione, nel tentativo di proteggersi, anche se ai fatti cambia solo forma al problema. Un caro saluto
Salve, le suggerisco un percorso di psicoterapia per elaborare un lutto così importante. Tutto quello che riporta è comprensibile ma necessita di un ulteriore approfondimento diagnostico per aiutarla a comprendere meglio il suo funzionamento cognitivo ed emotivo.
Resto a disposizione.
Un saluto.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Resto a disposizione.
Un saluto.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno, leggo adesso le sue parole che riguardano sicuramente un dolore per nulla indifferente per l'essere umano. Si è trovata ad affrontare un lutto che si è fatto sentire con tutta la potenza e il dolore che lo caratterizza. Un lutto, per essere superato, va elaborato. Un lutto comporta l'attraversamento delle sue fasi che non sempre comportano una progressione ma che presuppongono la consapevolezza di poter a volte regredire o sentirsi in una fase anche di "stallo". Leggo, dalle sue parole, un dolore che si è manifestato con tutta la sua potenza e che ad oggi, non le fa "sentire più nulla". Se decidesse di affrontarlo con un esperto, quest'ultimo potrebbe aiutarla ad affrontare questa sofferenza che ad oggi la affligge. La scelta è personale ma di fronte a dolori di questa entità sarebbe utile il supporto di un professionista.
Gentile utente, capisco quanto dolore si provi a seguito della morte di una persona significativa. L'elaborazione del lutto non sempre è facile, a volte, si possono sviluppare delle difficoltà ulteriori che rendono complicata la sua elaborazione. Da quello che scrive, immagino che non stia bene e che il dolore abbia abbassato la propria qualità di vita . Le consiglio di intraprendere un percorso per affrontare il disagio scaturito a seguito dell'evento traumatico (morte della mamma) e di avviare un percorso di elaborazione del lutto.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti mi contatti pure.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti mi contatti pure.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Salve, la ringrazio per aver condiviso il suo dolore in questo spazio.
Superare la morte di qualcuno non è mai semplice, ancor di più se si tratta di una persona a cui siamo profondamente legati.. Non esiste un tempo per cancellare il dolore ma c'è uno spazio, come quello della psicoterapia, nel quale poterlo esprimere, dandogli forma e senso in un modo funzionale alla sua vita che lei merita di riprendere in mano e di sentirla con tutte le sue sfumature emotive.
Rimango a disposizione,
un saluto
Dott.ssa Annalisa Cavalleri
Superare la morte di qualcuno non è mai semplice, ancor di più se si tratta di una persona a cui siamo profondamente legati.. Non esiste un tempo per cancellare il dolore ma c'è uno spazio, come quello della psicoterapia, nel quale poterlo esprimere, dandogli forma e senso in un modo funzionale alla sua vita che lei merita di riprendere in mano e di sentirla con tutte le sue sfumature emotive.
Rimango a disposizione,
un saluto
Dott.ssa Annalisa Cavalleri
Gentile utente, dopo un lutto così importante è comprensibile il suo dolore. Le persone reagiscono in modi e tempi diversi di fronte alla perdita delle persone care, ma se il lutto rimane bloccato potrebbe esserle sicuramente proficuo iniziare un percorso psicoterapeutico per elaborare e trasformare il suo sentire in qualcosa che non la coarti nelle emozioni ma la colmi.
Si può legittimare e concedere la possibilità di provare a ritrovare dentro di sé tutti quei bisogni e quelle sfaccettature emotive che le saranno di grande aiuto nel suo percorso.
Un caro saluto
Dott.ssa Quartini
Si può legittimare e concedere la possibilità di provare a ritrovare dentro di sé tutti quei bisogni e quelle sfaccettature emotive che le saranno di grande aiuto nel suo percorso.
Un caro saluto
Dott.ssa Quartini
Buongiorno, da quello che scrive si ha l'impressione che lei abbia vissuto un lutto traumatico e che questa esperienza sia rimasta bloccata, non elaborata, dentro di lei, provocando quella apparente insensibilità emotiva che lei descrive. Penso che sarebbe indicato un percorso di psicoterapia che la aiuti a "digerire" questa esperienza traumatica, e che possa trasformare il suo dolore in un fattore di crescita personale invece che di blocco e coartazione emotiva. Un caro saluto. Vittoria Sbarbaro
Buonasera, avendo letto la sua condivisione - pur non essendo una richiesta esplicita - mi permetto di suggerirle la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia. Il suggerimento è volto a darle l'occasione di elaborare il vissuto che lei riporta e poter provare a mettere in parola, cosa di cui evidentemente riconosce la necessità data la sua condivisione, la sofferenza che ancora sta provando.
Un caro saluto, Dott. Vito Mingolla
Un caro saluto, Dott. Vito Mingolla
Mi dispiace davvero per la sua perdita. Dev'essere stato molto doloroso. La chiusura e il congelamento sono anche dei modi involontari per non soffrire più. Se lo necessità, provi a parlarne con qualcuno, penso che la aiuterebbe.
Buonasera, sono molto dispiaciuta per la sua perdita e per il suo dolore. Il lutto andrebbe ancora elaborato, ma p in tempo per iniziare il giusto percorso, con uno/una specialista, per ritrovare la possibilità di continuare ad emozionarsi ancora e vivere al suo meglio.
Cordialmente, Dott.ssa M. Costantini
Cordialmente, Dott.ssa M. Costantini
Mi dispiace molto sentire che hai vissuto una perdita così dolorosa e che stai attraversando un periodo di insensibilità emotiva. Il lutto può avere un impatto profondo sulla nostra capacità di provare emozioni e può essere un processo molto individuale e complesso.
È importante ricordare che ognuno elabora il lutto in modo diverso e che non esiste un tempo "giusto" per superarlo completamente. Tuttavia, se dopo sei anni ancora ti senti bloccata nel tuo dolore e non riesci a provare emozioni positive o negative, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicoterapeuta o di uno psicologo esperto nel lutto e nella gestione delle emozioni.
Questi professionisti possono aiutarti ad esplorare i tuoi sentimenti, a comprendere meglio la tua esperienza di lutto e a sviluppare strategie per affrontare e superare il dolore. La terapia può offrirti uno spazio sicuro in cui esplorare e elaborare le tue emozioni, lavorando verso la ripresa di una vita emotivamente soddisfacente.
Non affrontare il tuo dolore da sola, cerca il sostegno di un professionista che possa aiutarti lungo il tuo percorso di guarigione.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
È importante ricordare che ognuno elabora il lutto in modo diverso e che non esiste un tempo "giusto" per superarlo completamente. Tuttavia, se dopo sei anni ancora ti senti bloccata nel tuo dolore e non riesci a provare emozioni positive o negative, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicoterapeuta o di uno psicologo esperto nel lutto e nella gestione delle emozioni.
Questi professionisti possono aiutarti ad esplorare i tuoi sentimenti, a comprendere meglio la tua esperienza di lutto e a sviluppare strategie per affrontare e superare il dolore. La terapia può offrirti uno spazio sicuro in cui esplorare e elaborare le tue emozioni, lavorando verso la ripresa di una vita emotivamente soddisfacente.
Non affrontare il tuo dolore da sola, cerca il sostegno di un professionista che possa aiutarti lungo il tuo percorso di guarigione.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Gentile utente,
racconta di una situazione davvero complessa e delicata, che si trascina da tempo. Il fatto che abbia deciso di scrivere qui probabilmente indica che ha della consapevolezza che qualcosa non stia funzionando. Di conseguenza, le consiglio di sfruttare questo momento di apertura per rivolgersi ad uno psicologo e affrontare quanto le sta accadendo.
Restando a disposizione, le auguro un grande in bocca al lupo!
racconta di una situazione davvero complessa e delicata, che si trascina da tempo. Il fatto che abbia deciso di scrivere qui probabilmente indica che ha della consapevolezza che qualcosa non stia funzionando. Di conseguenza, le consiglio di sfruttare questo momento di apertura per rivolgersi ad uno psicologo e affrontare quanto le sta accadendo.
Restando a disposizione, le auguro un grande in bocca al lupo!
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione e mi dispiace molto per la sua difficile situazione. La perdita di una persona così importante ha inevitabilmente un impatto sulla nostra vita. Il consiglio che mi sento di darle è quello di affrontare questi vissuti all'interno di un percorso psicologico, dove possa trovare una spazio sicuro per poter esprimere il suo disagio. Le auguro di trovare la serenità che cerca. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Cara Utente,
Sono profondamente dispiaciuta per la perdita della tua mamma e per il dolore intenso che hai provato e stai ancora provando. È evidente che questa perdita abbia avuto un impatto significativo sulla tua vita emotiva e che tu stia lottando con le conseguenze di questo dolore.
La perdita di una persona cara, soprattutto quando avviene in modo improvviso, può causare un dolore immenso e profondo. È un processo di lutto che può durare a lungo e che coinvolge molte sfaccettature emotive. È normale attraversare fasi di tristezza, rabbia, confusione e persino sentirsi emotivamente intorpiditi o bloccati.
Il fatto che tu senta di non essere più in grado di provare emozioni, sia positive che negative, potrebbe essere il risultato di un meccanismo di difesa che la tua mente ha sviluppato per proteggerti dal dolore. In alcuni casi, le persone possono sperimentare un "blocco emotivo" come una sorta di protezione psicologica per evitare di affrontare sentimenti troppo dolorosi o travolgenti.
Tuttavia, è importante affrontare questo blocco emotivo e trovare modi per elaborare il dolore e trovare un senso di equilibrio emotivo nella tua vita. Potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di un terapeuta che possa aiutarti a esplorare il tuo dolore, elaborare il lutto e trovare modi per riconnetterti con le tue emozioni in modo sano e costruttivo.
Il percorso di guarigione può richiedere tempo e pazienza, ma è possibile trovare speranza e guarire dalle ferite del passato. Ricorda che non sei sola in questo e che ci sono persone pronte ad aiutarti e sostenerti lungo il cammino.
Se hai bisogno di ulteriore supporto o consigli, non esitare a contattarmi. Sono qui per te e sono pronta ad offrirti tutto il sostegno di cui hai bisogno.
Con affetto,
Dott.ssa De Pretto
Sono profondamente dispiaciuta per la perdita della tua mamma e per il dolore intenso che hai provato e stai ancora provando. È evidente che questa perdita abbia avuto un impatto significativo sulla tua vita emotiva e che tu stia lottando con le conseguenze di questo dolore.
La perdita di una persona cara, soprattutto quando avviene in modo improvviso, può causare un dolore immenso e profondo. È un processo di lutto che può durare a lungo e che coinvolge molte sfaccettature emotive. È normale attraversare fasi di tristezza, rabbia, confusione e persino sentirsi emotivamente intorpiditi o bloccati.
Il fatto che tu senta di non essere più in grado di provare emozioni, sia positive che negative, potrebbe essere il risultato di un meccanismo di difesa che la tua mente ha sviluppato per proteggerti dal dolore. In alcuni casi, le persone possono sperimentare un "blocco emotivo" come una sorta di protezione psicologica per evitare di affrontare sentimenti troppo dolorosi o travolgenti.
Tuttavia, è importante affrontare questo blocco emotivo e trovare modi per elaborare il dolore e trovare un senso di equilibrio emotivo nella tua vita. Potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di un terapeuta che possa aiutarti a esplorare il tuo dolore, elaborare il lutto e trovare modi per riconnetterti con le tue emozioni in modo sano e costruttivo.
Il percorso di guarigione può richiedere tempo e pazienza, ma è possibile trovare speranza e guarire dalle ferite del passato. Ricorda che non sei sola in questo e che ci sono persone pronte ad aiutarti e sostenerti lungo il cammino.
Se hai bisogno di ulteriore supporto o consigli, non esitare a contattarmi. Sono qui per te e sono pronta ad offrirti tutto il sostegno di cui hai bisogno.
Con affetto,
Dott.ssa De Pretto
Gentile utente, dalle sue parole trapela una grande sofferenza. Se sente di volerci lavorare, le suggerirei di intraprendere un percorso psicologico così da elaborare la sua perdita ed acquisire gli strumenti per superare questo empasse emotivo. Resto a disposizione per un colloquio, anche online. Saluti Dr.ssa Oliveri
Gentilissima,
Mi dispiace moltissimo per la perdita che ha subito. La morte improvvisa di una madre è una delle esperienze più dolorose e sconvolgenti che una persona possa vivere, e il dolore che descrive è comprensibile, ma non significa che il suo cuore debba restare "di marmo" per sempre.
La sensazione di essersi esauriti emotivamente, di non provare più nulla, è spesso il risultato di una difesa psicologica, una sorta di "blocco" che il corpo e la mente mettono in atto per proteggersi dal dolore insopportabile. Le emozioni sono enormi, e quando diventano troppo travolgenti, il nostro sistema tende a "staccarsi" per cercare di sopravvivere. È come se un muro venisse eretto per non permettere alla sofferenza di affiorare.
Non riuscire a piangere o provare piacere in nulla non significa che il dolore sia finito o che lei non senta più niente, ma che, in qualche modo, si è protetta dal peso di ciò che ha vissuto. Questo non è un segno di debolezza, ma una reazione naturale a un trauma profondo. La sua mente e il suo corpo stanno cercando di gestire qualcosa che, all'inizio, sembrava insopportabile.
Se desidera affrontare questo blocco, le consiglio di dare spazio a un percorso terapeutico in cui possa esplorare lentamente, senza forzare se stessa, i sentimenti legati a questa grande perdita. La terapia può aiutarla a sbloccare quelle emozioni represse, permettendole di tornare a sentirsi viva e in contatto con sé stessa, senza giudizio. Il dolore che prova ora, se affrontato, può trasformarsi in un nuovo modo di vivere, dove le emozioni tornano a fluire senza la paura che siano troppo forti per essere sopportate.
Lei non è "diventata di marmo" per scelta, ma come meccanismo di protezione. Non è mai troppo tardi per riprendere il contatto con i suoi sentimenti e ricominciare a vivere emozioni, anche se in modo graduale. Non è sola in questo cammino, e c’è sempre la possibilità di ritrovare quella parte di sé che sente di essersi persa.
Mi dispiace moltissimo per la perdita che ha subito. La morte improvvisa di una madre è una delle esperienze più dolorose e sconvolgenti che una persona possa vivere, e il dolore che descrive è comprensibile, ma non significa che il suo cuore debba restare "di marmo" per sempre.
La sensazione di essersi esauriti emotivamente, di non provare più nulla, è spesso il risultato di una difesa psicologica, una sorta di "blocco" che il corpo e la mente mettono in atto per proteggersi dal dolore insopportabile. Le emozioni sono enormi, e quando diventano troppo travolgenti, il nostro sistema tende a "staccarsi" per cercare di sopravvivere. È come se un muro venisse eretto per non permettere alla sofferenza di affiorare.
Non riuscire a piangere o provare piacere in nulla non significa che il dolore sia finito o che lei non senta più niente, ma che, in qualche modo, si è protetta dal peso di ciò che ha vissuto. Questo non è un segno di debolezza, ma una reazione naturale a un trauma profondo. La sua mente e il suo corpo stanno cercando di gestire qualcosa che, all'inizio, sembrava insopportabile.
Se desidera affrontare questo blocco, le consiglio di dare spazio a un percorso terapeutico in cui possa esplorare lentamente, senza forzare se stessa, i sentimenti legati a questa grande perdita. La terapia può aiutarla a sbloccare quelle emozioni represse, permettendole di tornare a sentirsi viva e in contatto con sé stessa, senza giudizio. Il dolore che prova ora, se affrontato, può trasformarsi in un nuovo modo di vivere, dove le emozioni tornano a fluire senza la paura che siano troppo forti per essere sopportate.
Lei non è "diventata di marmo" per scelta, ma come meccanismo di protezione. Non è mai troppo tardi per riprendere il contatto con i suoi sentimenti e ricominciare a vivere emozioni, anche se in modo graduale. Non è sola in questo cammino, e c’è sempre la possibilità di ritrovare quella parte di sé che sente di essersi persa.
Ciao, comprendo il dolore di questa situazione, sento però di volerti rassicurare sul fatto che si può tornare a vivere la vita e le emozioni a pieno! Cerca il supporto psicologico di un professionista e vedrai che mettendoti in gioco riuscirai a recuperare il benessere che meriti di vivere.
Un saluto
Un saluto
Buongiorno, le consiglio un percorso di psicoterapia che l'aiuti ad elaborare il lutto e a "sbloccarsi" emotivamente. Cordiali saluti.
Cara utente,
le tue parole raccontano un dolore che è rimasto sospeso nel tempo, come se una parte di te fosse rimasta ferma al momento della perdita di tua madre. Quando si vive un lutto così improvviso e devastante, può accadere che la mente, per proteggersi da un dolore insopportabile, “spenga” le emozioni. È un meccanismo di difesa: ci si chiude per sopravvivere, ma con il tempo questa protezione può trasformarsi in un muro che impedisce di sentire anche la gioia e l’amore.
Quella sensazione di essere “di marmo” non significa che tu non provi più nulla, ma che dentro di te le emozioni esistono, solo che non riescono più a trovare la via per emergere. A volte è necessario un percorso terapeutico specifico per il lutto traumatico, in cui poter riattraversare la perdita in modo sicuro e accompagnato, per restituire spazio al sentire e alla vita.
Ti incoraggio con tutto il rispetto possibile a cercare un aiuto psicologico, se non l’hai già fatto: non per “tornare come prima”, ma per permetterti di ricominciare a sentire, poco alla volta, ciò che ora sembra bloccato. Il dolore che non si può esprimere resta dentro, ma con il giusto ascolto può finalmente trasformarsi in qualcosa di più leggero e umano.
Un caro abbraccio,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa
le tue parole raccontano un dolore che è rimasto sospeso nel tempo, come se una parte di te fosse rimasta ferma al momento della perdita di tua madre. Quando si vive un lutto così improvviso e devastante, può accadere che la mente, per proteggersi da un dolore insopportabile, “spenga” le emozioni. È un meccanismo di difesa: ci si chiude per sopravvivere, ma con il tempo questa protezione può trasformarsi in un muro che impedisce di sentire anche la gioia e l’amore.
Quella sensazione di essere “di marmo” non significa che tu non provi più nulla, ma che dentro di te le emozioni esistono, solo che non riescono più a trovare la via per emergere. A volte è necessario un percorso terapeutico specifico per il lutto traumatico, in cui poter riattraversare la perdita in modo sicuro e accompagnato, per restituire spazio al sentire e alla vita.
Ti incoraggio con tutto il rispetto possibile a cercare un aiuto psicologico, se non l’hai già fatto: non per “tornare come prima”, ma per permetterti di ricominciare a sentire, poco alla volta, ciò che ora sembra bloccato. Il dolore che non si può esprimere resta dentro, ma con il giusto ascolto può finalmente trasformarsi in qualcosa di più leggero e umano.
Un caro abbraccio,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa
Gentile utente,
a seguito di un lutto importante può capitare di rispondere al dolore della perdita con una sorta di freezing emotivo, tuttavia sembra che la sua situazione sia diventata saturante e questo dolore che vorrebbe uscire fa fatica ad esprimersi. Le consiglierei di intraprendere un percorso di sostegno psicologico, rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un saluto,
dott.ssa Arianna Poncetta
a seguito di un lutto importante può capitare di rispondere al dolore della perdita con una sorta di freezing emotivo, tuttavia sembra che la sua situazione sia diventata saturante e questo dolore che vorrebbe uscire fa fatica ad esprimersi. Le consiglierei di intraprendere un percorso di sostegno psicologico, rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un saluto,
dott.ssa Arianna Poncetta
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