Mi presento sono un ragazzo di anni 28 e la mia vita è un inferno. Provo ad essere più semplice p
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risposte
Mi presento sono un ragazzo di anni 28 e la mia vita è un inferno.
Provo ad essere più semplice possibile nella spiegazione di ciò che sto provando.
Premetto che, la mia ansia nasce 10 anni fa o forse la tengo da bambino
Ma nell’ultimo periodo ha preso il sopravvento.
La situazione è la seguente:
Sto iniziando purtroppo a non saper prendere decisioni, a non saper dire di no, ad essere succube di ogni minima cosa.
La mattina appena apro gli occhi già mi parte un carico di ansia non indifferente e vorrei stare solo a casa, senza vedere e sentire nessuno (così non possono farmi del male, male intendo psicologicamente come se avessi paura di ciò che posso pensare di me anche se razionalmente so che nessuno lo farebbe almeno lo spero con tutto me stesso)
Improvvisamente ho attacchi forte di panico:
Cuore a mille, la pelle diventa pallida, sudore forte, respirazione affannosa...
Ho altri problemi che ho in testa (ma non sono così forti da fammi sentire così)
1) ho paura che i miei pensieri/paura diventano reali... tipo se faccio questa cosa allora si avverrà la mia paura
2) ho una terribile paura del giudizio delle persone, infatti io evito tutto ciò che può andare contro le loro idee, pensieri ecc
Ho paura di prendere una decisione
Perché se la prendo penso e se poi e se ?
Questo è un continuo nella mia testa, quindi non prendo nessuna decisione.
Esempio reale: sto frequentando una ragazza che purtroppo non è scattata la scintilla purtroppo non mi piace il suo carattere ecc
Vorrei tanto sospendere quest frequentazione (anche essa causa di ansia)
Ma ho paura che lei rimane sola
Ho paura di ciò che pensano gli altri
E questa cosa mi fa restare fermo di prendere la decisione (ma so per certo che con lei non sono e non sarò felice)
Edit: ho sospeso la frequentazione
Ma il livello di ansia è aumentato NON per la sospensione della relazione
Ma per ciò che penseranno le persone di me
Per lei che rimane sola ( ma non posso essere un martire per accontentare sempre gli altri ed essere infelice io )
Non è la mia prima relazione
E di ciò che racconterà di me alle persone
3) la mia mente (perdonami se scrivo così da ignorante)
Dice se non metti il tappo alla penna si avverano i tuoi pensieri/paura
Se non butti questa maglietta ti succede questo
Se non fai questo ti accade questo
Così via
Mi sento schiavo.
Aiutatemi per favore
Provo ad essere più semplice possibile nella spiegazione di ciò che sto provando.
Premetto che, la mia ansia nasce 10 anni fa o forse la tengo da bambino
Ma nell’ultimo periodo ha preso il sopravvento.
La situazione è la seguente:
Sto iniziando purtroppo a non saper prendere decisioni, a non saper dire di no, ad essere succube di ogni minima cosa.
La mattina appena apro gli occhi già mi parte un carico di ansia non indifferente e vorrei stare solo a casa, senza vedere e sentire nessuno (così non possono farmi del male, male intendo psicologicamente come se avessi paura di ciò che posso pensare di me anche se razionalmente so che nessuno lo farebbe almeno lo spero con tutto me stesso)
Improvvisamente ho attacchi forte di panico:
Cuore a mille, la pelle diventa pallida, sudore forte, respirazione affannosa...
Ho altri problemi che ho in testa (ma non sono così forti da fammi sentire così)
1) ho paura che i miei pensieri/paura diventano reali... tipo se faccio questa cosa allora si avverrà la mia paura
2) ho una terribile paura del giudizio delle persone, infatti io evito tutto ciò che può andare contro le loro idee, pensieri ecc
Ho paura di prendere una decisione
Perché se la prendo penso e se poi e se ?
Questo è un continuo nella mia testa, quindi non prendo nessuna decisione.
Esempio reale: sto frequentando una ragazza che purtroppo non è scattata la scintilla purtroppo non mi piace il suo carattere ecc
Vorrei tanto sospendere quest frequentazione (anche essa causa di ansia)
Ma ho paura che lei rimane sola
Ho paura di ciò che pensano gli altri
E questa cosa mi fa restare fermo di prendere la decisione (ma so per certo che con lei non sono e non sarò felice)
Edit: ho sospeso la frequentazione
Ma il livello di ansia è aumentato NON per la sospensione della relazione
Ma per ciò che penseranno le persone di me
Per lei che rimane sola ( ma non posso essere un martire per accontentare sempre gli altri ed essere infelice io )
Non è la mia prima relazione
E di ciò che racconterà di me alle persone
3) la mia mente (perdonami se scrivo così da ignorante)
Dice se non metti il tappo alla penna si avverano i tuoi pensieri/paura
Se non butti questa maglietta ti succede questo
Se non fai questo ti accade questo
Così via
Mi sento schiavo.
Aiutatemi per favore
Essere preda di pensieri ossessivi, pensieri ridondanti, non controllabili che invadono la menta, è un'esperienza forte e sconvolgente.
La persona si sente prigioniera delle sue stesse paure, tutto può diventare pericoloso anche mettere il cappuccio alla penna, come è stato ben descritto.
Si entra in un meccanismo che si autoalimenta, la paura genera paura in un cortocircuito senza soluzione,
Si tratta di sintomi collegati all'ansia invasiva.
Il modo migliore per uscire da questo vortice è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che può trovare anche in un tempo ridotto, la chiave che ha scatenato la catena delle paure e quindi riaprire la prospettiva di un cambiamento positivo.
Dott Maria Grazia Antinori, Roma
La persona si sente prigioniera delle sue stesse paure, tutto può diventare pericoloso anche mettere il cappuccio alla penna, come è stato ben descritto.
Si entra in un meccanismo che si autoalimenta, la paura genera paura in un cortocircuito senza soluzione,
Si tratta di sintomi collegati all'ansia invasiva.
Il modo migliore per uscire da questo vortice è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che può trovare anche in un tempo ridotto, la chiave che ha scatenato la catena delle paure e quindi riaprire la prospettiva di un cambiamento positivo.
Dott Maria Grazia Antinori, Roma
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Gentilissimo, comprendo quanto possa essere faticoso gestire questo disagio e immagino abbia già tentato tante strade per attuare un miglioramento. Ha mai pensato di rivolgersi a uno psicoterapeuta? Dalle sue parole emerge un grande bisogno di aiuto nel comprendere l’origine e le strade da percorrere per la risoluzione del grande malessere che sta sperimentando. Purtroppo questo mezzo, per quanto prezioso, non consente di esprimere interpretazioni o dare risposte nette e definitive. Le suggerisco di concedersi il giusto tempo e il giusto spazio che merita per avviare un percorso di gestione di quanto di importante ci ha condiviso. Augurandole il meglio, resto a disposizione MP
Buonasera, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo. I pensieri ossessivi e le preoccupazioni che invadono la mente possono causare enormi sofferenze. Potrebbe essere quindi utile poter scoprire le motivazioni sottostanti a questo malessere che sta sperimentando. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Buonasera, credo che vadano indagate e rafforzate tutte le parti di sé profonde che necessitano di un supporto. I pensieri e le azioni che compulsivamente mette in atto, probabilmente, sono un tentativo vano di potere controllare ciò che le succede o pensa possa succedere. Le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta il prima possibile e di regalarsi l'occasione di far crescere dentro di sé quella sicurezza che tanto vorrebbe.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera,
Mi dispiace molto sentire che Lei sta attraversando un periodo tanto difficile della Sua vita. Da quanto ha condiviso, è evidente che sta vivendo un notevole stress e ansia. Pare che abbia pensieri intrusivi e comportamenti che la costringono a fare determinate azioni per prevenire eventi negativi, come mettere il tappo alla penna. Questo può essere un segnale di un disturbo che è utile identificare affinché possa essere sostenuta adeguatamente.
La preoccupazione che ha riguardo al giudizio degli altri, al punto da influenzare le Sue decisioni, può indicare un'ansia sociale. L'ansia sociale può far sentire le persone estremamente preoccupate per come vengono percepite dagli altri.
Lei ha menzionato di aver terminato una relazione e di essere ansioso riguardo alle opinioni altrui e al benessere dell'altra persona. Questo dimostra empatia e considerazione, ma è anche importante ricordare di prendersi cura di sé stessi.
Mi rendo conto che la situazione attuale possa sembrarle travolgente, ma la incoraggio a non perdere la speranza. La ricerca di aiuto, in particolare da un professionista, è il primo passo verso la comprensione e la gestione di ciò che sta vivendo. La terapia può fornire strumenti e strategie per aiutarla a gestire l'ansia e qualsiasi altro problema correlato. Ricordi sempre che Lei ha il diritto di vivere una vita serena e soddisfacente. Prenda cura di sé.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Laura Sozio
Mi dispiace molto sentire che Lei sta attraversando un periodo tanto difficile della Sua vita. Da quanto ha condiviso, è evidente che sta vivendo un notevole stress e ansia. Pare che abbia pensieri intrusivi e comportamenti che la costringono a fare determinate azioni per prevenire eventi negativi, come mettere il tappo alla penna. Questo può essere un segnale di un disturbo che è utile identificare affinché possa essere sostenuta adeguatamente.
La preoccupazione che ha riguardo al giudizio degli altri, al punto da influenzare le Sue decisioni, può indicare un'ansia sociale. L'ansia sociale può far sentire le persone estremamente preoccupate per come vengono percepite dagli altri.
Lei ha menzionato di aver terminato una relazione e di essere ansioso riguardo alle opinioni altrui e al benessere dell'altra persona. Questo dimostra empatia e considerazione, ma è anche importante ricordare di prendersi cura di sé stessi.
Mi rendo conto che la situazione attuale possa sembrarle travolgente, ma la incoraggio a non perdere la speranza. La ricerca di aiuto, in particolare da un professionista, è il primo passo verso la comprensione e la gestione di ciò che sta vivendo. La terapia può fornire strumenti e strategie per aiutarla a gestire l'ansia e qualsiasi altro problema correlato. Ricordi sempre che Lei ha il diritto di vivere una vita serena e soddisfacente. Prenda cura di sé.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Laura Sozio
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Buonasera! Sembra essere una situazione che si protrae da lungo tempo e immagino sia provato. L'idea di rivolgersi ad un* collega, forse, trova ostacoli molto simili a quelli che così vividamente descrive. Potrebbe, comunque, riproporsi il rischio di sentirsi giudicato, inadeguato e costretto ad adeguarsi alle aspettative e ai desideri del* terapeuta. D'altro canto, il "vorrei stare solo a casa, senza vedere e sentire nessuno" come soluzione parziale che lenisce il dolore potrebbe presentare un conto che non deve pagare. Mi sembra di capire che è molto difficile immaginare che qualcuno possa essere genuinamente interessato a Lei, ma chieda aiuto. Merita di vivere più serenamente e pienamente la Sua vita. In bocca al lupo
Buongiorno, i suoi sintomi sono potenti e frenano ogni sua spinta vitale. Decidere e rischiare senza garanzia è ciò che ci rende possibile provare e comprendere ciò che amiamo o meno della vita, a volte le nostre decisioni sono azzeccate , a volte no e cambiamo rotta. Vale per tutti e a qualunque età. Non permetta a questi sintomi di congelarla e inizi un percorso psicoterapeutico. Un caro saluto. Dott.ssa Cristina Villa
Buongiorno, descrive un pensiero di tipo ossessivo che probabilmente è alla base dei suoi attacchi di panico. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia eed eventualmente valutare con chi la seguirà se possa essere il caso nella fase iniziale del trattamento ricorrere ad un supporto farmacologico per alleviare i sintomi e poter lavorare meglio.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera e grazie per la sua condivisione. La psicoterapia è il trattamento specifico per i problemi e il malessere da lei riportato. A volte si tratta solo di fare il primo passo. Un caro saluto.
Il fatto che abbia scritto le sue paure qui dimostra già che vuole risolvere i suoi problemi. Sono sicura che troverà la forza per iniziare una psicoterapia e migliorerà la sua vita.
Salve. Nella mia lunga esperienza comprendere le paure, le ansie, i rituali aiuta a stimolare la fiducia in se stessi. Lei parla della paura del giudizio, della difficoltà di dire no, ecc. È importante comprendere che tipo di vita conduce, quali sono le aspettative degli altri, la paura di deludere, il suo rapporto con le emozioni, la rabbia in particolare, ecc. In questo modo può far germogliare e crescere la fiducia in se stesso che le farà abbandonare i comportamenti che la fanno sentire protetto ma che contemporaneamente le creano angoscia. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica ansiosa. Cordiali saluti
Gentile utente di mio dottore,
le manifestazioni di cui parla sono tipiche di alcuni specifici disturbi d'ansia.
Da questi ultimi è possibile guarire integrando farmacoterapia e psicoterapia.
È importante che inizi quanto prima un percorso psicologico, affiancando ad esso adeguato trattamento farmacologico prescritto da uno psichiatra.
Vedrà che con il tempo riuscirà ad uscire dalla morsa dei suoi sintomi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
le manifestazioni di cui parla sono tipiche di alcuni specifici disturbi d'ansia.
Da questi ultimi è possibile guarire integrando farmacoterapia e psicoterapia.
È importante che inizi quanto prima un percorso psicologico, affiancando ad esso adeguato trattamento farmacologico prescritto da uno psichiatra.
Vedrà che con il tempo riuscirà ad uscire dalla morsa dei suoi sintomi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, i suoi pensieri e comportamenti sembrano invalidanti, non le permettono di vivere una vita tranquilla. Da queste poche righe avverto una grande stanchezza e un desiderio di uscita.
Potrebbe rivolgersi ad un professionista tenendo conto che lì può esporre le sue paure sapendo che si tratta di uno spazio sicuro e non giudicante.
resto a disposizione
saluti
dott.ssa Diana
Potrebbe rivolgersi ad un professionista tenendo conto che lì può esporre le sue paure sapendo che si tratta di uno spazio sicuro e non giudicante.
resto a disposizione
saluti
dott.ssa Diana
Gentilissimo, lei soffre un malessere forte, molto forte. Come vuole essere aiutato? E' lucidissimo a descrivere i suoi sintomi estremamente disturbanti. Ma lei cosa vuole fare? In passato li ha trattati? Quello di cui lei soffre è trattabile. Non è detto che sia guaribile, ma se ne può prendere cura e minimizzarne gli effetti per migliorare la sua qualità di vita. Si rivolga al più presto ad uno psicoterapeuta, valuti con lui/lei una consulenza psichiatrica per eventuale trattamento farmacologico. Inizi un percorso psicoterapeutico per dare uno spazio di contenimento e gestione dei suoi malesseri. Non ceda alla tentazione del letto e si attivi. Esistono anche i servizi pubblici che si occupano di questo. Ne parli con il suo medico curante, che la può consigliare. Tanti auguri di cuore, dott.ssa Silvia Ragni
Gentile utente, capisco quanto tutto questo stia pesando sulla sua vita e quanto le stia facendo sentire bloccato in molte situazioni quotidiane.
L'ansia può manifestarsi in molte forme e, a volte, ci fa sentire schiavi di rituali o comportamenti che non vorremmo mettere in atto, ma che sentiamo di dover fare per placare l’ansia. Un percorso di psicoterapia può aiutarla a riconoscere e gestire l’ansia prima che diventi schiacciante, in un ambiente sicuro in cui potrà affrontare le sue dinamiche ansiose senza il timore di esserne intrappolato.
Questo lavoro le permetterebbe di distinguere meglio tra pensieri realistici e quelli alimentati dall’ansia. Da ciò che ha raccontato, ha già raggiunto un traguardo importante: riconoscere che sta vivendo un momento di difficoltà. Ora, sta a lei decidere quando sarà il momento giusto per lavorare su queste dinamiche e ritrovare il suo benessere.
Qualora ne sentisse la necessità, rimango a sua completa disposizione. Cordialmente, Dott. Gianluca Pignatelli.
L'ansia può manifestarsi in molte forme e, a volte, ci fa sentire schiavi di rituali o comportamenti che non vorremmo mettere in atto, ma che sentiamo di dover fare per placare l’ansia. Un percorso di psicoterapia può aiutarla a riconoscere e gestire l’ansia prima che diventi schiacciante, in un ambiente sicuro in cui potrà affrontare le sue dinamiche ansiose senza il timore di esserne intrappolato.
Questo lavoro le permetterebbe di distinguere meglio tra pensieri realistici e quelli alimentati dall’ansia. Da ciò che ha raccontato, ha già raggiunto un traguardo importante: riconoscere che sta vivendo un momento di difficoltà. Ora, sta a lei decidere quando sarà il momento giusto per lavorare su queste dinamiche e ritrovare il suo benessere.
Qualora ne sentisse la necessità, rimango a sua completa disposizione. Cordialmente, Dott. Gianluca Pignatelli.
La Terapia Breve Strategica (TBS) potrebbe essere un'opzione utile per affrontare i tuoi problemi di ansia, paure, indecisioni e il continuo timore del giudizio degli altri. La TBS si concentra sull'individuazione delle situazioni che scatenano il tuo disagio, proponendo soluzioni pratiche per interrompere i meccanismi che perpetuano la sofferenza. Piuttosto che analizzare troppo a fondo le cause della tua ansia, la terapia agisce su ciò che puoi fare nel presente per interrompere i pensieri e i comportamenti che ti limitano, come il timore costante del giudizio o il timore che le tue paure diventino realtà.
Ad esempio, nella tua situazione riguardo alla relazione, la TBS potrebbe aiutarti a interrompere il circolo vizioso del "se faccio questo, succederà quello" e a prendere decisioni più consapevoli senza rimanere intrappolato nella paura del "giudizio" degli altri. Potresti essere guidato a compiere azioni concrete per superare la paura di deludere gli altri, aiutandoti a diventare più assertivo nelle tue scelte e a ridurre la tua ansia in modo più rapido ed efficace. La TBS è particolarmente adatta per affrontare situazioni in cui il malessere si manifesta rapidamente e deve essere affrontato nel momento in cui si presenta, invece di essere rimandato o analizzato a lungo.
Ad esempio, nella tua situazione riguardo alla relazione, la TBS potrebbe aiutarti a interrompere il circolo vizioso del "se faccio questo, succederà quello" e a prendere decisioni più consapevoli senza rimanere intrappolato nella paura del "giudizio" degli altri. Potresti essere guidato a compiere azioni concrete per superare la paura di deludere gli altri, aiutandoti a diventare più assertivo nelle tue scelte e a ridurre la tua ansia in modo più rapido ed efficace. La TBS è particolarmente adatta per affrontare situazioni in cui il malessere si manifesta rapidamente e deve essere affrontato nel momento in cui si presenta, invece di essere rimandato o analizzato a lungo.
Gentilissimo Utente,
penso di poter immaginare la sofferenza che prova e mi piacerebbe condividere qualche ragionamento con lei. In base alle difficoltà che ha descritto è possibile che lei soffra di un disturbo ossessivo-compulsivo, una particolare condizione di disagio psicologico che, come dice anche lei, può portare una persona a sentirsi schiavo di determinati pensieri e comportamenti.
Mi sento caldamente di consigliarle di rivolgersi ad un* Collega psicoterapeuta (suggerisco ad indirizzo cognitivo-comportamentale) per valutare in maniera accurata la sua situazione e definire insieme un trattamento mirato ritagliato sui suoi bisogni.
Le faccio i miei migliori auguri
Un caro saluto
Mauro Fadda
penso di poter immaginare la sofferenza che prova e mi piacerebbe condividere qualche ragionamento con lei. In base alle difficoltà che ha descritto è possibile che lei soffra di un disturbo ossessivo-compulsivo, una particolare condizione di disagio psicologico che, come dice anche lei, può portare una persona a sentirsi schiavo di determinati pensieri e comportamenti.
Mi sento caldamente di consigliarle di rivolgersi ad un* Collega psicoterapeuta (suggerisco ad indirizzo cognitivo-comportamentale) per valutare in maniera accurata la sua situazione e definire insieme un trattamento mirato ritagliato sui suoi bisogni.
Le faccio i miei migliori auguri
Un caro saluto
Mauro Fadda
Buonasera, uello che descrive, l’ansia costante al risveglio, gli attacchi di panico, la paura del giudizio, i pensieri ossessivi e ritualistici, potrebbe essere compatibile con uno stato d’ansia generalizzata, con componenti ossessivo-compulsive e una forte insicurezza legata all’autostima e al bisogno di approvazione. Non è debole, non è sbagliato, né tantomeno solo. Questi vissuti, sebbene estremamente dolorosi, sono affrontabili con un percorso psicoterapeutico adeguato. La psicoterapia umanistica, ad esempio, può aiutarla a ritrovare contatto con sé stesso, i suoi bisogni autentici, e a imparare a dire di no senza sentirsi colpevole.
Ha riconosciuto che non può vivere solo per compiacere gli altri. Questo è un punto di partenza importantissimo. Il fatto che abbia sospeso una relazione che non le dava serenità dimostra una forza che forse ancora non riesce a vedere pienamente. Anche i pensieri magici, quelli che la portano a pensare “se non faccio questa azione allora succederà qualcosa”, sono un’espressione dell’ansia che cerca di avere controllo su ciò che non può controllare. Con l’EMDR è possibile lavorare proprio sulle radici di queste paure, spesso legate a esperienze precoci o traumi relazionali.
Il percorso non sarà immediato, ma può diventare molto più leggero e chiaro con l’aiuto di una guida professionale. In parallelo, pratiche come la Mindfulness possono essere un valido supporto per allenare la mente a restare nel presente e a gestire i pensieri senza esserne travolti. Le suggerisco di iniziare un percorso terapeutico continuativo, se già non lo ha fatto. Non per “guarire” nel senso medico, ma per ritrovare libertà, valore personale e serenità.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Ha riconosciuto che non può vivere solo per compiacere gli altri. Questo è un punto di partenza importantissimo. Il fatto che abbia sospeso una relazione che non le dava serenità dimostra una forza che forse ancora non riesce a vedere pienamente. Anche i pensieri magici, quelli che la portano a pensare “se non faccio questa azione allora succederà qualcosa”, sono un’espressione dell’ansia che cerca di avere controllo su ciò che non può controllare. Con l’EMDR è possibile lavorare proprio sulle radici di queste paure, spesso legate a esperienze precoci o traumi relazionali.
Il percorso non sarà immediato, ma può diventare molto più leggero e chiaro con l’aiuto di una guida professionale. In parallelo, pratiche come la Mindfulness possono essere un valido supporto per allenare la mente a restare nel presente e a gestire i pensieri senza esserne travolti. Le suggerisco di iniziare un percorso terapeutico continuativo, se già non lo ha fatto. Non per “guarire” nel senso medico, ma per ritrovare libertà, valore personale e serenità.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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