Ma funziona davvero così? Quando ero in terapia e cercavo di capire quali erano state le cause che

20 risposte
Ma funziona davvero così?
Quando ero in terapia e cercavo di capire quali erano state le cause che mi hanno portata a soffrire di ansia sociale, la mia terapeuta non mi aiutava, nel senso che dovevo arrivarci da sola con i miei tempi a capire quale sia stata la causa di tutto il mio malessere.
Così ho iniziato a scrivere intere pagine su quelle che secondo me sono state le cause, la mia terapeuta sapeva già qual'era la causa, ma io come faccio ad esserne sicura?
Cioè come capisco se la causa del mio malessere è dipesa da un'esperienza Y piuttosto che da C?

Sono arrivata a scrivere una ventina di pagine e non sono nemmeno più tanto sicura se tutto questo mi sia davvero utile, forse sto facendo troppa confusione, perchè più passa il tempo e più cose mi ritornano alla mente, e quindi di conseguenza le aggiungo al mio scritto. Scrivo tutti le esperienze negative che mi sono successe nel mio passato, tra cui il bullismo e altri problemi in famiglia, altre situazioni che ho vissuto male ecc.
Mi sembra di andare fuori strada, forse non è così che bisogna fare?
In questo modo mi sembra di non finire più.
Dott.ssa Sara Oltolini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cogliate
Cara utente,non conosco le ragioni e le modalità di terapia della collega che la sta seguendo ma posso consigliarle di parlarne insieme a lei. Io credo fermamente che la terapia funzioni solo se si è una squadra, pertanto ai confronti con la sua terapeuta,le dica ciò che ha scritto qui a noi e cercate insieme di capire come modificare le cose affinché le sua utile. Se dovesse avere altre curiosità non esiti a contattarmi. In bocca al lupo per il suo percorso.
Dr.ssa Oltolini

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Dott.ssa Paola Uriati
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Buongiorno, le consiglio di confrontarsi con la sua terapeuta, altrimenti rischia di confondersi ancora di più e di non comprendere il senso di ciò che le è stato prescritto.
Spesso tale prescrizione è utilizzata allo scopo di contestualizzare ed articolare gli episodi in cui si manifesta il disagio. La finalità è quella di aumentare la consapevolezza di se stessi e di leggere l’ansia, come nel suo caso, attraverso una chiave di lettura meno sintomatica, ma più ricca di significati e dì possibilità d’azione .
Cordiali saluti
Paola Uriati
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera cara utente esistono tanti tipi di terapia, tanti strumenti e tante tecniche terapeutiche e ognuna ha una sua funzionalità.
Quello che, però, è stato verificato come elemento essenziale di qualsiasi psicoterapia è l’alleanza terapeutica, cioè quel legame di reciproca fiducia e di comune intento che porta al netto miglioramento della situazione psicologica del paziente.
La terapia, in poche parole, funziona se c’è un reciproco impegno e se entrambi i soggetti (utente e terapeuta) sono convinti di poter arrivare agli obiettivi prefissati.
Parli dei suoi dubbi alla sua terapeuta ed insieme potrete trovare la strada giusta.
Un caro saluto.
Daniela Benvenuti
Dott. Stefano Minelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera, perché cerca così insistentemente di reperire la causa della sua sofferenza? Forse dovrebbe mettere al lavoro con la terapeuta questo aspetto, che per lei sembra così determinante. sm
Dott.ssa Elisa Pappacena
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Latina
Guardi credo sia opportuno che lei ponga la questione nella sua terapia alla sua terapeuta. Può diventare utile oggetto di discussione. Gli psicologi o gli psicoterapeuti non possono essere onniscienti o avere tutte le risposte.
Dott.ssa Veronica Bombieri
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Verona
Noto che si riferisce ad un percorso psicoterapeutico passato.."quando ero in terapia". Il percorso si è concluso per una qualsiasi ragione? se così non fosse le consiglio di parlarne con la sua terapeuta, solo così potrà capire per quale motivo si è scelto di lavorare in un determinato modo. Credo inoltre che il percorso psicoterapeutico sia un lavoro di squadra, dove entrambe le parti si possono sentire aperte nell'esprimere anche eventuali dubbi e perplessità che possono sorgere naturalmente.
Dott. Michele Iannelli
Omeopata, Agopuntore, Psicoterapeuta
Roma
Percepisco che qualcosa non va in questa terapia, troppa confusione, troppa ricerca affannosa di cause di malessere. A mio parere non è così che si raggiungono risultati soddisfacenti. Salve
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signora, se è ancora in terapia è utile parlare di questi temi con la persona che ha scelto diversamente se ha interrotto il lavoro forse dovrebbe valutare l'opportunità di chiedere un consulto con uno specialista. I temi che tratta sono legati al malessere e quindi forse vale la pensa tornare a lavorarci.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Montuori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, elencare le esperienze vissute che in qualche modo hanno segnato purtroppo non basta. Bisogna comprenderne le implicazioni e questo, purtroppo, non può essere fatto da soli, ma occore il lavoro di un professionista che sappia aiutare. Quel materiale li', quelle pagine scritte, sono solo il materiale su cui lavorare, aggiunto a cio' che ha da dire in proposito. La saluto, Marina Montuori
Dott.ssa Valentina Antoci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, come le hanno già suggerito i colleghi, penso sia importante per il suo percorso che si confronti con la sua terapeuta. La terapia è un lavoro di squadra e se non comprende il perché di una “tecnica” è suo diritto chiedere il perché venga usata e con quali obiettivi.
Un cordiale saluto
Dr. Salvatore De Costanzo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
San Giorgio a Cremano
Buongiorno! Mi chiedo: è davvero tanto importante capire le cause? Non sarebbe meglio individuare il modo per non stare più male? Perché per lei la sicurezza è cosi importante?
Le auguro una buona giornata.
Cordialmente
Dott. Salvatore De Costanzo
Dott.ssa Francesca Caputo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, comprendo la sua affannosa ricerca alle cause, poichè noi esseri umani abbiamo una mente che ha sete di sapere, che funziona attraverso ragionamenti e spiegazioni, una mente che desidera individuare il perchè. Ed è giusto che soddisfarla , quando possibile, perchè rappresenta un primissimo livello di comprensione, certo, cognitivo, intellettuale, non ancora profondo. Ma un primo punto di partenza. Ora, non sempre purtroppo, possiamo capire con precisione e sicurezza netta cosa ha causato cosa. Molto spesso, sono un insieme di cause a scatenare il trauma, o la sofferenza. Nel suo caso, potrebbe essere così. Potrebbe essere utile uscire dalla dinamica "o questo o quello" ed entrare in una di tipo "e questo e anche quello". Non si chieda più è stato questo O quello? , ma inizi a concepire che possano esserci stati diversi episodi, o situazioni, uniti al suo specifico modo di rispondere agli eventi della vita, in un determinato periodo (lo vede quante variabili?). Questo in modo tale da placare questa ricerca che come afferma Lei, le crea confusione e rischia di non fermarsi più; in seguito, sarà importante esplorare più a fondo come superare la sofferenza ancora attuale. Spero che le mie parole possano esserle d'aiuto in qualche forma.
Un caro saluto,
Dott.ssa Francesca Caputo
Dott. Massimiliano La Paglia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Pescara
Buongiorno, concordo con quanto è stato detto dai colleghi, suggerisco anche io di parlare con la persona di riferimento e mi permetto di suggerire un lavoro corporeo, si sta vedendo la sua efficacia sui traumi.
Buon lavoro
Dott.ssa Beatrice Planas
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere assieme a lei un percorso di terapia. Buona serata, Dott.ssa Beatrice Planas
Dott.ssa Manuela Violani
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Utente ,
Abbia fiducia del suo terapeuta e condivida le sue perplessità.
Spesso il suggerimento di consegnare i propri pensieri a penna e foglio rappresenta un espediente sia per fissare che per riordinare emozioni, vissuti e sensazioni.
Se il percorso clinico, invece, fosse concluso, le suggerisco di prendere in considerazione di riprendere il lavoro da dove e' stato interrotto magari con l'ausilio di strategie e approcci diversi dal precedente.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Daniela Benedetto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Le risposte che ha già ricevuto dai miei colleghi sembrano essere esaustive. E’ centrale affrontare i suoi dubbi, la confusione e le incertezze con la sua terapeuta ed insieme con lei comprendere se ‘cercare’ le cause sia davvero un obiettivo della sua terapia.
Io mi domanderei perché questo darsi tanto da fare e finire per poi chiedere qui una mano. Forse il problema e’ proprio questo. Fiducia nell’altro, stile relazionale ecc. Non so. Ne parli con la sua terapeuta e approfondisca anche i motivi di non aver messo al centro del problema proprio il fatto di non aver affrontato le sue perplessità con lei
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Tutti i dubbi vanno necessariamente discussi col terapeuta, solo in questo modo si può rafforzare la cosiddetta alleanza terapeutica che spesso cito in questa rubrica, condizione indispensabile perché il percorso di cura funzioni davvero. Se ha delle perplessità le deve esternare e discutere solo in quel contesto, invece il fatto che chiede delucidazioni in questa rubrica non è logico. Cordiali saluti,DB
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera! Se la terapia è ancora in atto deve parlarne con il suo medico che aiuterà a mettere ordine alle sue idee. Non è sufficiente trovare una causa o sapere quale sia, ma lavorare sulle emozioni connesse e su come queste impattino sul suo quotidiano. È una consapevolezza più profonda dal sapere genericamente una "causa".
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Milvia Verginelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Fiumicino
Salve da Quello che scrive la terapia è stata sospesa o conclusa...anche questo aspetto mi sembra poco chiaro!
Il piano terapeutico in genere la terapeuta lo condivide con il paziente, ciò serve a capire in quale direzione andare. Ho letto che ha subito episodi di bullismo, le consiglio la terapia E.M.D.R, che serve a rielaborare i traumi vissuti.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

non è possibile entrare nel merito di una terapia portata avanti da un altro specialista. La inviterei ad approndire quanto accadduto all'interno del processo terapeutico con il suo psicoterapeuta. Si affidi, vedrà che con il tempo potrà supportarla nel trovare le risposte che cerca, in fondo è l'allenaza terapeutica la chiave di tutto.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara

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