Io ho 2 anni di differenza con mia sorella , siamo cresciute insieme , però lei ha sempre avuto quel

20 risposte
Io ho 2 anni di differenza con mia sorella , siamo cresciute insieme , però lei ha sempre avuto quel modo di fare come se avesse 10 anni più dime ha sempre avuto un istinto materno, mi ha sempre difesa da tutto e tutti, qualsiasi cosa accadeva lei mi era vicina sempre. Io chiedo consiglio sempre a lei più che a mia madre perché mi trovo davvero bene . Lei è sempre stata molto molto protettiva . Poi un giorno ha fatto una bambina e si è sposata questo è successo in un anno , io ero psicologicamente un po scossa da un altro avvenimento che ho avuto un incidente domestico che mi ha provocato una lesione ad un piede per fortuna tutto bene ma mi provoco molta ansia e attacchi di panico. Poi e andata via lei e li mi sono sentita persa , e ma persa come se avessi perso una parte di me e mi sono detta ma io ora devo stare tutta la vita sola con me stessa e fu una frase che tuttora non so come ma ho pensato e mi provocò molta ansia. Poi son passati 2 anni e quindi va molto meglio ma quelle sensazioni disagevole ho paura di ritrovarle quell ansia ecc... non so cosa mi sia accaduto nello specifico se fosse ansia paura di perdere qualcosa di importante non saprei...
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Cara utente, grazie per aver condiviso con noi la sua storia. La separazione, di qualunque forma o entità può essere un evento che genera turbamento. é una vera e propria modifica nella nostra vita. Le descrive molto chiaramente quanto questa separazione l'abbia scossa.
Ciò che mi sento di dirle è di provare a ritagliarsi uno spazio per poter elaborare tale esperienza con una professionista che la possa accompagnare verso la comprensione di ciò che accade dentro di lei quando qualcuno di molto significativo per lei, tipo sua sorella, si allontana da lei. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Dott.ssa Maria Grazia Antinori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Condividere con una sorella lo stesso spazio ed esperienze, sentirsi sicure semplicemente alla presenza dell'altra, sono sensazioni positive che costruiscono come mattoni, la propria identità.
Ma ad un certo punto il tempo trascorso determina un grande cambiamento, l'unione perfetta si rompe...ci sono altre situazioni, altre persone, altri bisogni.
E' molto importane acquisire consapevolezza dei cambiamenti. Non si tratta di abbandono ma semplicemente di crescita, di evoluzione.
Per accettare il distacco o il rapporto diverso, è necessario elaborare il lutto delle separazione. Le due sorelle anche se si amano come prima, sono due persone distinte.
E' una grande opportunità di evoluzione anche per la sorella che subisce il distacco.
La psicoterapia è sicuramente una possibilità importante che aiuta ad elaborare una separazione che si fa fatica ad accettare.
Dott Maria Grazia Antinori, Roma
Dott.ssa Martina Panerai
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Gentilissima, se questa “separazione” da una parte sembra averle fatto prendere contatto con una parte di lei molto bisognosa di vicinanza e rassicurazione, la stessa che sente di aver perso, dall’altra potrebbe darle la possibilità di rinforzare e potenziare un’altra parte di lei assolutamente autonoma e capace di far fronte alla vita con la risolutezza e la determinazione necessarie. In effetti, come lei stessa afferma, sono trascorsi due anni durante i quali è andata avanti nella sua vita potendo contare ancora su sua sorella, seppur in modo diverso, ma sopratutto su se stessa. Adesso, sembra parlare di una preoccupazione, per definizione anticipatoria, di un malessere che potrebbe attenderla in futuro. Forse, potrebbe beneficiare di un supporto che la aiuti a rafforzare la parte di lei più matura e autonoma. Restando a disposizione, le auguro una buona serata
Dottssa Martina Panerai
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Gian Piero Grandi
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista clinico
Torino
Buon giorno. Mi spiace per la situazione da lei descritta. Si evince un forte legame con sua sorella con la quale molto avete assieme condiviso. Difficile è affrontare in certi casi la separazione e per tale ragione può essere utile magari rivolgersi a un terapeuta per effettuare accurata indagine emotiva su sue emozioni e vissuti e cercare adeguate strategie per il suo benessere. Per eventuali chiarimenti sono a sua disposizione. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Dott.ssa Giada Bruni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, credo che riconoscere le proprie emozioni sia importante, ed è anche occasione di indagarle, magari in un percorso in cui lei possa comprendere e riequilibrare i suoi legami.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Dott.ssa Emanuela Carosso
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Gentile amica, nel passato aveva trovato adattivo forgiare la sua "immagine di sé come "sorella minore" e quando la sua controparte, la "sorella maggiore", ha in certo qual modo abdicato al ruolo che aveva assunto di sua guida e protettrice per seguire altre strade, come quella di moglie e mamma, si è sentita disorientata e scossa. Col passare degli anni, nei momenti di fragilità, istintivamente vorrebbe tornare al periodo nel quale aveva un riferimento certo che la faceva sentire al sicuro. Poiché invece occorre guardare avanti e autonomizzarsi, le converrebbe iniziare un percorso psicoterapeutico che rafforzasse il suo senso del sé conferendogli quelle caratteristiche di solidità, sicurezza e determinazione che ancor oggi ascrive alla figura di sua sorella.
Un caro saluto.

Dott.ssa Emanuela Carosso
psicologa - psicoterapeuta.
Dott.ssa Rossana Meloni
Psicoterapeuta, Terapeuta, Psicologo
Terralba
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Intanto sono felice che ora stia meglio. Però immagino quanto possa averla spiazzata un cambiamento così importante nella sua vita. Immagino che il legame con sua sorella sia rimasto saldo, ma probabilmente il fatto che sua sorella si sia costruita una nuova famiglia ha portato anche lei a dover "crescere" e uscire dal nido, in un periodi in cui però si sentiva fragile. Penso che l'ansia sia stata legsta a questo. Il fatto che sua sorella l'abbia sempre protetta probabilmente non le ha permesso di sperimentarsi in prima persona in molte situazioni e dunque deve ancora imparare, ma non abbia timore. Magari per tenere sotto controllo l'ansia e acquisire maggiore consapevolezza sulle sue risorse può esserle utile un percorso di psicoterapia. In bocca al lupo
Dott.ssa Roberta Croatti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Santarcangelo di Romagna
Buongiorno, la sensazione di abbandono che alcune situazioni ci portano a vivere è sicuramente una grande sofferenza. I cambiamenti nella vita a volte sono molto dolorosi. La invito a guardare la situazione da un altro punto di vista: il rapporto è cambiato, non si è interrotto! La sua ansia, del tutto comprensibile, nasconde un forte disagio e una insicurezza che lei deve esternare con un professionista . Potrà così trovare le risorse che la aiuteranno a sentirsi più forte e più sicura nella vita. Sia fiduciosa
Dott.ssa Diana Baldassarre
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Gentile Utente, qualsiasi separazione potrebbe smuovere ansia e preoccupazione, specie, come nel suo caso, se la persona che si allontana rappresenta un punto di riferimento fondamentale perché quasi sostiusce, da quanto descrive, la figura materna. Le consiglio di utilizzare la sua ansia per capire meglio aspetti di sé e della sua famiglia, consultando un professionista che possa aiutarla in questa direzione, in modo da dare un senso a quanto ha provato e continua a sentire. Cordiali Saluti, Dott.ssa Baldassarre Diana
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buongiorno, sono disponibile ad aiutarla anche online.Mi contatti pure
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott.ssa Silvia Chiodi
Psicologo, Psicoterapeuta
Albano Laziale
Gentile utente, se avesse desiderio di scoprire di più relativamente al suo stato emotivo che riferisce legato alla "separazione" da sua sorella, varrebbe la pena di iniziare un percorso di psicoterapia. Potrebbe aiutarla ad acquisire un maggior livello di consapevolezza e a considerare il fatto che alcune separazioni posso essere molto complesse, ma se elaborate possono rappresentare delle occasioni di crescita e di scoperta interiore.
Saluti
Silvia Chiodi

Dott.ssa Giuseppina Cavallo
Psicologo, Psicoterapeuta
Pieve di Cento
Gentilissima, il "sentirti persa" in realtà potrebbe farti contattare quella parte di te che invece è più forte di quanto non credi. Le separazioni all' inizio rendono fragili...poi col tempo si estraggono piccoli tesori dal nostro mondo interno: fantasie, passioni, progetti... tante azioni nella quotidianità, tanti pezzetti di vita a cui sei riuscita ad aggrapparti tu stessa. Un aiuto psicoterapeutico poi potrà supportarti in questo lavoro del cercare e ritrovare te stessa. Un caro saluto. Dott.ssa Giuseppina Cavallo
Dott.ssa Liza Bottacin
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Padova
Gentilissima, sono felice che attualmente stia meglio, sebbene permanga la preoccupazione di poter rincontrare l'ansia che ha già sperimentato in passato. È plausibile che il suo stato emotivo sia in gran parte attribuibile al profondo legame che aveva con sua sorella, che per lei rappresentava una sorta di figura materna. Questo ha probabilmente alimentato una certa dipendenza emotiva da parte sua. Pertanto, l'ansia e il disorientamento che ha provato potrebbero essere emersi dalla percezione di aver perso la sua fonte di sicurezza/di supporto (essendo quest'ultima orientata a gestire i suoi cambiamenti di vita), in un momento in cui lei si sentiva più vulnerabile. Le suggerirei di proseguire nello sviluppo di meccanismi di coping specifici per le situazioni problematiche, poiché sembra che questi la stiano già aiutando. Inoltre, la orienterei ad ampliare la sua rete di supporto e potenziare la fiducia in se stessa anche attraverso un percorso psicoterapeutico. Spero che queste considerazioni le siano di aiuto.

Liza Bottacin
Dott.ssa Maria Nasti
Psicologo, Psicoterapeuta
Roccarainola
Gentilissima utente le separazioni fanno parte della esistenza, sono presenti nei vari cicli di vita e dobbiamo accettarli e farcene carico. Anche lei ne ha vissuto una durante la quale si è sentita "persa" ma, probabilmente, dando fondo a tutte le sue risorse di autonomia e autodeterminazione è riuscita a superarla. Nella vita sicuramente farà esperienza di altre separazioni e certamente ne verrà fuori come ha già fatto. Perché pensa di non farcela? Finora c'è riuscita. Auguri per il futuro
Maria Nasti
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Buonasera, quello che le sta succedendo è frutto del distacco da una persona con cui è vissuta in simbiosi.
E forse arrivato il momento di accettare ed elaborare i termini del distacco, maturare la conoscenza delle sue capacita e prendere quindi in mano la sua stessa vita.
Sara un percorso lungo e difficile dal momento in cui per tutta la vita non ha potuto prendersi cura di sé stessa in prima persona.
Cerchi un bravo collega ed inizi questo percorso di crescita personale. Buon lavoro!
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Michela Testa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cardito
Ci sono delle volte in cui il corpo parla e dice quello che la mente non riesce a pronunciare. Questo è il caso dei sintomi come l'ansia e gli attacchi di panico che ha menzionato. Seppur vero che una separazione porta con sè un sentimento luttuoso sarebbe di grande interesse indagare su ciò che nascondono queste ansie. Solo in questo modo potrà realmente liberarsene. La possibilità di avviare un percorso psicoterapeutico potrebbe essere una svolta nella sua vita e permetterle di vivere con maggiore consapevolezza delle sue emozioni. Non abbia timore di cercare uno spazio tutto suo.
Dott.ssa Michela Testa
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Lei sta vivendo un conflitto emotivo legato al cambiamento della sua relazione con sua sorella, che è stata una figura protettiva e di supporto costante nella sua vita. Quando sua sorella è diventata madre e si è sposata, ha percepito una forma di "perdita" che ha scatenato ansia e solitudine. Inoltre, l'incidente domestico ha accentuato le sue preoccupazioni, portando a una maggiore vulnerabilità. La sensazione di abbandono potrebbe derivare dalla difficoltà ad affrontare i cambiamenti e la paura di non poter affrontare la vita da sola. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a esplorare queste emozioni, rafforzare l'autosufficienza emotiva e gestire l'ansia in modo più sano. La psicoterapia, in particolare, potrebbe offrirle gli strumenti necessari per affrontare questi sentimenti di perdita e insicurezza.
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Cara utente, grazie per questa apertura e per essersi raccontata. Comprendo perfettamente quanto possa essere difficile affrontare una separazione, soprattutto quando si tratta di una persona così importante, come una sorella.
È un'esperienza che può lasciare un vuoto profondo e generare una serie di emozioni intense e contrastanti. Sarebbe opportuno intraprendere un percorso con un professionista per avere un proprio spazio, così da poter elaborare quanto emerso. Resto a disposizione.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Dott.ssa Elisa Oliveri
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Cara ragazza,
da ciò che racconti sembra che tua sorella non sia stata solo una sorella, ma una figura di riferimento a cui ti appoggiavi emotivamente. Non hai parlato dei tuoi genitori per cui non si può sapere se ci siano nella tua vita altre figure che possano avere ricoperto o ricoprono lo stesso ruolo. Il fatto che sia sia sovrapposto l'incidente al piede con l'uscita di tua sorella da casa ti ha reso fragile e vulnerabile lasciandoti un forte senso di ansia.
Hai temuto di dover affrontare tutta la vita da sola pur sapendo razionalmente che ognuno dovrà prendere la propria strada nella vita.
Hai però scoperto di avere delle risorse e sei riuscita dopo due anni a migliorare la tua condizione anche se rimane in te il timore che possano nuovamente tornare gli attacchi di ansia.
Se senti che questa paura interferisce troppo con la tua attuale vita, un percorso psicologico breve potrebbe aiutarti a consolidare le risorse che hai già sviluppato e a gestire l'ansia anticipatoria.
Buona vita!

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