Ho un Dca da due anni ormai, è sottovalutato sia dalla mia psicologa, perché non vuole avere a che f

21 risposte
Ho un Dca da due anni ormai, è sottovalutato sia dalla mia psicologa, perché non vuole avere a che fare con i dca siccome non è di sua competenza, sia dai miei genitori..
Purtroppo ormai ho condotto autolesive abbastanza frequenti, sono stanca di questi circolo vizioso di abbuffate vomito lassativi e accesiva attivata fisica, non ne posso più.
Oggi mentre stavo facendo un corso di aggiornamento, improvvisamente ho avuto un umore depresso, e mi sono messa a scrivere una lettera di addio, nel caso avessi avuto un momento buio e non fossi riuscita a placare le mille voci in testa, ora la cosa mi fa riflettere rillegendola, perché sono lucida ma sono consapevole che le cose che ho scritto le penso veramente.
Vorrei parlarne con la mia psicologa di questo, ma purtroppo ancora non siamo molto in sintonia e mi sentirei a disagio a esprimermi così tanto, vorrei poter dirgli quanto realmente mi sento male, ma non ci riesco.
Mi sento un peso, e come se stessi rovinando la vita alle altre persone, ma non mi hanno diagnostico nessuno caso patologico depressivo, disturbi dell'umore ecc.
Ho questa vocina nella testa però, come oggi pomeriggio, che mentre studio guardo il balcone e mi dice di buttarmi giù tanto alla fine faccio schifo e non sono buona a niente. Questa vocina mi viene alla testa, e certe volte è incontrollabile e per non fare gesti estremi mi mordo il braccio fino a farmi molto male, qualcuno sa dirmi vagamente perché sto così, perché ho questa insistente vocina nella testa e non mi lascia in pace??
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso mirato anche a trattare questa importante problematica onde evitare che la situazione possa irrigidirsi cercando di indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno,
le esprimo il mio dispiacere per la situazione che sta vivendo. Quello che le posso consigliare è intraprendere un percorso specifico per il suo disturbo alimentare con una figura specializzata in questo campo; inoltre, nonostante non le sia stato diagnosticato un disturbo depressivo o dell'umore, le emozioni e i vissuti che riporta le creano malessere e disagio, per ciò è giusto non ignorarli ma affrontarli insieme al proprio psicologo. Per rispondere alla domanda che ha posto, infine, è necessario portare avanti un percorso psicoterapeutico per capire le reali cause e motivazioni che stanno alla base del suo malessere; purtroppo si tratta di un percorso, molto spesso, faticoso e lungo, ma, se affrontato nel migliore dei modi, potrebbe sicuramente giovarle.
Rimango a disposizione
Cordiali saluti
Salve, credo che sia opportuno per lei intraprendere un percorso di psicoterapia per trovare le risposte che cerca. Quando sono comparsi i primi sintomi?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, penso che debba in prima battuta rivolgere le sue perplessità alla psicologa che la segue. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Cara, intanto ti chiederei da quanto tempo vai dalla tua psicologa? Perché è fondamentale che tu riesca a parlare con lei, che tu le dica tutto e che affrontiate il Dca!! È assurdo non farlo, visto il circolo vizioso così già ben descritto ( dieta ferrea, abbuffate, vomito, lassativi, attività fisica). Se lei non ha la competenza per farlo, come scrivi te, credo sia giusto rivolgerti a qualcun altro. I Dca sono devastanti e questa vocina, purtroppo, ti viene dalla grande sofferenza che stai sopportando oramai da 2 anni.
In bocca al lupo di cuore!
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace molto per la sua situazione. Se può, cerchi di parlare con la sua psicologa di questa "vocina". Delle volte serve un po' di coraggio anche in terapia: si fidi di sé e della specialista, potrebbe essere un'opportunità per approfondire alcune sue tematiche e portare ad un livello più profondo la vostra relazione. Purtroppo non conoscendo la sua storia non so dirle come mai abbia queste vocine nella testa. Ma credo che in questo momento cercare una spiegazione sia secondario; al momento credo sia necessario arginare questi momenti bui. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve. È importante parlarne con la psicologa e valutare se è il caso di intraprendere un percorso più mirato ad un aiuto concreto rispetto alla sua problematica. Non sottovaluti il suo malessere, cerchi qualcuno che può sostenerla, che l'aiuti a individuarne le cause e che stimoli la fiducia in se stessa. Distinti saluti.
Mi dispiace che tu non riesca a condividere con la tua psicologa un'esperienza così dolorosa. Quella "vocina" che hai nella testa e gli agiti autolesivi insieme al disturbo alimentare sembrano sintomi gravi. Cerca il prima possibile un aiuto parlandone a chi si sta prendendo cura di te. Coraggio.
Gentile utente, un DCA è un disturbo fortemente invasivo e la sofferenza di cui ci parla è più che comprensibile. Deve assolutamente trovare il modo di parlarne con uno psicoterapeuta, che è l’unica figura professionale (insieme allo psichiatra) che può aiutarla. Se non se la sente di farlo con la sua psicologa, evidentemente non si è creato il giusto contatto empatico, fondamentale per una fiduciosa alleanza terapeutica.
Dunque, sarò schietta: cambi psicologa...a maggior ragione se non rientra nelle sue competenze il trattamento del DCA.
Sbalzi d’umore, abbuffate, condotte di riparazione, autolesionismo, idee intrusive...sono tutti aspetti ben strutturati di questo disturbo, che vanno gestiti e sulla cui causa deve assolutamente fare chiarezza. Lo faccia al più presto!
Dottoressa Mg Fanciulli
Mi dispiace per la situazione che stai vivendo, è brutto sentire di non poter condividere con qualcuno il dolore che si sta provando. Chi si sta prendendo cura di te probabilmente non è riuscito ancora a comprendere come ti senti. È importante che tu condivida queste cose con la tua psicologa per alleggerire il peso di questa sofferenza ed eventualmente valutare insieme la possibilità di essere presa in carico anche da altre figure professionali (psichiatra e nutrizionista) per la cura del DCA
Salve, nella mia esperienza con i giovani ho affrontato anche queste situazione molto complesse e dolorose. Sicuramente ha bisogno urgente di approfondire ed affrontare con serietà la tematica da lei espressa (DCA), in quanto ha espresso atti suicidari e dissociazioni dalla realtà che viene riorganizzato solo dietro atto autolesionistico (mordersi per riappropriarsi della propria mente per mezzo di una sollecitazione fisica: il dolore)
Di certo anche il sentire la vocina che le dice che non vale nulla è un aspetto che indica in che posizione di vita, rispetto al mondo si colloca, ovvero non OK
La invito di cuore a parlare con la sua psicologa di questi eventi o trovare un aiuto più consistente
Rimango a sua disposizione per ulteriori informazioni e chiarificazioni
Cordialmente Dott.ssa Martina Cecconi
Buongiorno, mi spiace che si trovi in questa situazione. Trovo giusto che lei ne parli con la psicologa che la segue, altrimenti la terapia che sta svolgendo purtroppo non risulterebbe efficace. Sarà poi la sua dott.ssa, eventualmente, ad indirizzarla verso un altro specialista nel caso in cui lei non si sentisse in grado di aiutarla.
dott.ssa Ilaria Rossoni
Gentile amica,
la situazione che ci espone è molto grave, e non va sottovalutata. DCA, autolesionismo, umore depresso, idee suicidarie... Il quadro è complesso e dovrebbe rivolgersi velocemente aduno psicoterapeuta esperto in DCA, e che prenda in carico il suo disturbo insieme ad uno psichiatra e a un nutrizionista, altrettanto esperti.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Ciao cara,
Intanto voglio sottolineare una cosa, ovvero che se la psicologa cui si è rivolta non è specializzata in questo ambito, si dimostra etica, ma potrebbe inviarla da un/ a collega esperta. Oppure può scegliete lei stessa un terapeuta diverso.... Credo che sia importante che lei si dia la possibilità di affrontare concretamente le sue problematiche...
Buona serata
Dr. ssa Clotilde Marinacci
Buongiorno, comprendo e sento il suo malessere. Mi dispiace molto in quanto non sente di poter condividere questo disagio con la sua psicologa, è molto importante che ne parli per provare a cercare insieme delle strategie di risoluzione a questo circolo vizioso. Si dia il permesso di farsi aiutare, sono certa che insieme troverete la strada da percorrere e avere così il sostegno di cui ha bisogno.
Un caro saluto
Dott.ssa Martina Russo
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare e profondamente pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condiviso per alleviarne il dolore. I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un nuovo percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un nuovo percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buongiorno,
mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Dal suo racconto si evidenziano degli agiti importanti che non possono essere sottovalutati. La invito a farsi coraggio e parlarne con la professionista che la sta seguendo.
Un saluto dott. ssa Paola Tucci
gentile utente,
mi spiace molto per la situazione dolorosa che sta vivendo , è fondamentale però che possa esprimere tutte le sue difficoltà alla terapeuta che la segue . cordialitàò
dott.ssa Marina Pisetzky
Buonasera, ha la possibilità di scegliere e cambiare psicologa se quello che sente in questo momento è di non potersi totalmente affidare. Questo talvolta può succedere ed è giusto per lei cercare un rapporto terapeutico in cui possa sentirsi al sicuro e libera di condividere. Un caro saluto
Buongiorno, penso che la sua situazione non debba essere sottovalutata. La prima cosa che le consiglio di fare è parlare con la sua famiglia in modo del tutto sincero su tutto quello che sta facendo e pensando, anche del fatto che non trova sintonia con la psicologa. Sarebbe opportuno iniziare un percorso con una psicologa che tratta nello specifico i DCA: mi sorprende sentirle dire che la sua psicologa non ne vuole parlare perché non è di sua competenza.
I DCA sono legati a grande sofferenza nella sfera emotiva, vanno trattati tempestivamente, con il coinvolgimento anche della sua famiglia che dovrebbe essere parte integrante della terapia.
Faccia capire alla sua famiglia quanto sta male e quanto non si sente aiutata e compresa.
Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Salve, mi sembra importante che lei parli, con la psicologa che la sta seguendo, di quanto ci sta riportando, non solo del DCA, ma anche dei cambiamenti improvvisi nel suo umore, del suo vissuto emotivo, di quando morde il braccio fino a farsi molto male. Parlando di tutto questo potrete concordare insieme gli obiettivi da perseguire, insieme. Cordialmente, dott.ssa Vigani Viola

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