Ho avuto la terribile esperienza di un'attacco di panico su un treno ben 3 anni fa, e da allora, dop

10 risposte
Ho avuto la terribile esperienza di un'attacco di panico su un treno ben 3 anni fa, e da allora, dopo svariate cure e tentativi ancora riesco ad uscirne. Ho il terrore di prendere il treno e per poco anche di uscire di casa, è uno stato di angoscia che non riesco più a sopportare e chiedo aiuto.
Dott.ssa Anne-Heide Henschel
Psichiatra, Psicoterapeuta, Neuropsichiatra infantile
Roma
Generalmente i Disturbi Ansia e di Panico rispondono bene ad una cura combinata farmacologica ed psicoterapeutica. E' importante individuare e risolvere le cause all'origine della Sua angoscia e evitare una cronicizzazione del Suo disturbo. Le consiglio un'accurata valutazione psicodiagnostica per trovare la cura adatta al Suo caso.

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Dott.ssa Giuseppina Cantarelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Parma
L'attacco di panico, è vero , è un'esperienza drammatica.Può capitare all'improvviso e lasciare dietro di sè la paura che l'episodio possa ripetersi. Dal punto di vista psicodinamico(psicoanalitico), ogni caso rappresenta un caso a sè che va indagato con attenzione prima di procedere con un particolare protocollo di cura. L'esperienza clinica dimostra che molto spesso, l'attacco di panico nasconde un messaggio, che la psiche profonda invia alla persona al fine di permetterle di prendere coscienza di aspetti della propria esistenza che non sono più, o che non sono mai stati, in sintonia con le proprie profonde inclinazioni e bisogni.
Dott.ssa Camilla Serena
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Bisogna capire bene i tipi di intervento che lei ha svolto e capire l'origine del problema, vedere insieme a un esperto, come lavorare da un punto di vista di tecniche e strategie volte alla eliminazione di quei pensieri disfunzionali che mantengono la paura di avere gli attacchi di panico in treno e attuare un protocollo di intervento che possa estinguere il problema presentato. Nell'orientamento cognitivo-comportamentale prevede esposizioni in vivo all'oggetto fobico e interventi di ristrutturazione cognitiva su pensieri disfunzionali.
Dott.ssa Stefania Cicchiello
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Frosinone
Premesso che concordo con quanto detto dai colleghi a proposito dell'importanza di un lavoro integrato farmaci-psicoterapia e considerando che nella domanda mancano alcuni aspetti importanti che andrebbero approfonditi, la sua sembrerebbe una paura "appresa" in cui uno stimolo "neutro" ( treno) è stato collegato ad una certa situazione spiacevole ( attacco di panico) e lei ha "imparato" a reagire con paura a quella determinata situazione e a situazioni similari all'evento originario ( generalizzazione). Il problema però andrebbe inquadrato in modo più ampio rispetto alla sua personalità e a situazioni di vita vissute e che si trova a vivere tutt'ora. Credo che adatta è la terapia cognitivo comportamentale e se già sta lavorando in tal senso provi ad affiancare la Mindfulness o a lavorare con un approccio ACT ( Acceptance and Committment Therapy).
Dr. Gabriele Tonelli
Psichiatra, Psicoterapeuta, Omeopata
Molinella
Sarebbe importante specificare meglio quali tipi di approcci Lei abbia già sperimentato, diversamente proporLe alternative più o meno valide diventa difficile.
Dr. Fabio Carbonari
Psicologo, Terapeuta, Psicoterapeuta
Nettuno
Comprendo bene il suo stato. L'attacco di panico è un evento terribile che coinvoge l'intera persona, con manifestazioni somatiche a volte imponenti. Da quello che lei segnala, sembra stia parlando della paura, o angoscia, di provare nuovamente quelle esperienze drammatiche. Una psicoterapia ad approccio psicocorporeo può decisamente aiutarla. Dopo una valutazione iniziale potrebbe essere indirizzato verso una psicoterapia corporea breve (PBC) o una psicoterapia corporea del profondo (VTCA). In entrambi i casi potrebbe ottenere buoni risultari, sia nel gestire situazioni che la rimandano agli eventi traumatici (PBC), che comprendere le ragioni profonde del suo disagio e modificare alcuni aspetti della sua struttura caratteriale (VTCA).
Dott.ssa Mara Gallo
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Buongiorno. L'attacco di panico è sintomo di un malessere profondo e al tempo stesso un evento traumatico che a sua volta induce disturbi per i potenti effetti sulla persona. In casi come il suo può essere utile una psicoterapia con EMDR, che tratti congiuntamente le cause dell'a.d.p. e gli effetti traumatici su di lei da quel momento, da cui per paura ha attivato meccanismi di evitamento tipici del trauma (quindi evitare i luoghi che si collegano al momento traumatico). Con un terapeuta emdr potrà concordare il piano di lavoro adatto al suo caso.
Cordialmente
Dott.ssa Valentina Sciubba
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Solitamente il Disturbo da attacchi di panico risponde bene alla psicoterapia, in particolare alla Terapia Strategica Breve che ha elaborato specifici protocolli di trattamento. Risultati ancora migliori si ottengono integrando nella psicoterapia tecniche della Terapia della Gestalt. In genere in questo modo si ottengono buoni risultati in tempi brevi.
Dott. Giovanni Placidi
Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Una terapia farmacolgica stabilizzante adeguata ed una psicoterapia possono risolvere il problema.
Dott.ssa Gaetana Bonasera
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Gentile utente, capisco che vivere con la paura degli attacchi di panico è invalidante. In questo breve messaggio non specifica che tipo di cure ha fatto, se farmacologiche o psicologiche. Spesso la cura farmacologica da sola non è sufficiente, è necessario un approccio combinato ad una psicoterapia. La cura farmacologica agisce sui sintomi alleviando la forte ansia e il disagio che ne deriva in tempi più brevi. La psicoterapia aiuta a capire da dove nasce questo problema, il senso di questo malessere nella sua vita e come affrontarlo tenendo conto delle sue risorse e del suo particolare modo di essere. I tempi della psicoterapia sono più lunghi ma i risultati più duraturi. Le auguro di risolvere.

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