Gentili dottori, vi scrivo per parlare del mio fidanzato, credo che lui sia una persona che vuole ma

23 risposte
Gentili dottori, vi scrivo per parlare del mio fidanzato, credo che lui sia una persona che vuole manipolarmi, negli ultimi mesi sono stata poco bene e lui cosa ha pensato di fare continuare a lavorare, non mi sono sentita capita, adesso sto pensando che tutto quello che gli ho detto da un orecchio gli sia entrato e dall'altro gli sia uscito, ho dovuto rimarginare delle ferite in solitudine, sto intraprendendo un percorso spirituale ma lui cosa sta facendo per migliorare? non solo è pessimista ogni volta che gli parlo del futuro mi nega matrimonio, convivenza, ecc. a causa della sua situazione familiare, ho sempre cercato di capirlo e di assecondarlo ma lui mi capisce? non si rende nemmeno conto di come mi fa stare, ho maturato l'idea che voglio di più, merito di più perché lui non solo mi trasmette il pessimismo ma continua a non voler migliorare io voglio smetterla di dargli consigli sono inutili, sono stufa.
ha una doppia personalità pensa i fatti suoi e quando capisce che sta per perdermi vuole recuperare la situazione ... non vuole farsi aiutare da uno psicologo ma in generale non credo voglia farsi aiutare da nessuno, ultimamente mi sento confusa perché lui mi manda messaggi contrastanti non so più come reagire vorrei smetterla di pensare sempre a lui e pensare a me stessa, mi sto perdendo... non so come reagire è uno strano periodo per me, mi tornano brutti pensieri , questa cosa mi ha fatto stare male perché l'anno scorso successe un casino per cui lui non poteva venire in vacanza con me e la mia famiglia perché non aveva la possibilità , quest'anno nemmeno è potuto venire perché nel mese di luglio si è preso le ferie e non ad agosto io pensavo che lo avesse capito così io inizio a pensare che lui non presta attenzione a quello che gli dico , inoltre si presentò a me dicendo che aveva preso le ferie a luglio e che dovevamo andare in vacanza insieme dopo aver fatto il guaio e non prima ad avermi consultato allora io gli dico che non voglio andare lui disdice ma le vacanze restano per luglio così che ad agosto di nuovo non abbiamo potuto organizzare nulla insieme
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, capisco la sua situazione e mi dispiace per il disagio che le provoca. La ringrazio per i molti dettagli che ha condiviso, ma le chiedo: cosa la spinge a volersi migliorare così tanto, ed al contempo a stare con una persona che a suo dire non accetta nessun tipo di aiuto e di miglioramento? Cosa vi tiene uniti? Inoltre, in quale modo il suo avere degli obiettivi così delineati si sposa con i messaggi contrastanti che le darebbe il suo fidanzato? La invito seriamente a riflettere su queste domande. Per di più, mi sembra di capire la situazione le porta ad avere dei "pensieri brutti", il che suggerisce che sarebbe il caso di analizzarne il contenuto, le situazioni in cui emergono, guardare con occhio critico alla prima situazione che li ha scatenati ecc. Mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso psicologico, che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità. Inoltre, dal punto di vista relazionale ci sono sicuramente i presupposti per lavorare in maniera efficace e senza barriere di sorta che potrebbero ostacolare il suo percorso verso una felicità ritrovata.
Mi rendo disponibile per ulteriori informazioni, dubbi o curiosità. Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Erika Antonucci
Psicologo, Psicologo clinico
Cagliari
Gentilissima,
sarebbe utile conoscere il modo in cui avviene la comunicazione tra voi: a volte diamo per scontato che il modo in cui diciamo all'altro di cosa abbiamo bisogno venga recepito in modo funzionale, efficace de efficiente. Ascoltarsi e chiedersi cosa vuole e di cosa ha bisogno, credo sia una maniera utile di riflettere sulla situazione dato che dice di essere confusa. Un percorso psicologico sarebbe indicato per approfondire.
Un caro saluto
Dott.ssa Erika Antonucci
Salve gentile utente. Lei manifesta un profondo disagio per questa relazione e mostra determinazione nel voler ritrovare equilibrio e serenità. Si denota anche l'intenzione di provare a comprendere i problemi di comunicazione e di condivisione con il suo partner, magari per cercare una soluzione, fosse anche quella di divedersi, ma non traumaticamente.
Certamente la comunicazione tra di voi ha molte lacune e avreste bisogno di esprimere con calma e tranquillità le vostre reciproche sensazioni, i vostri sentimenti, i bisogni e le eventuali richieste. Riflettete sulle cose che in passato vi hanno accomunato, che vi hanno fatto innamorare. Parlatevi apertamente ma senza giudicarvi e soprattutto con la pazienza di ascoltare.

Ha parlato anche di un percorso spirituale che ha intrapreso. Sarei curioso di sapere in cosa consiste. In tal senso, potrei proporle di avvicinarsi alle pratiche della Mindfulness e agli esercizi di Psicologia Positiva. Sono approcci che migliorano la capacità di gestire le emozioni, sviluppano la compassione e l'empatia, la gentilezza amorevole e l'autostima. Inoltre, sono discipline basate sulla ricerca delle proprie potenzialità, dei talenti personali che consentono a ogni individuo di creare il proprio percorso di felicità autentica, di benessere interiore.

Intraprendere un percorso psicologico di questo tipo le consentirebbe di avere una prospettiva nuova e più ampia sulle sue relazioni sociali e sentimentali e utilizzare strumenti di comunicazione più efficaci, senza pericolo di sentirsi plagiata o manipolata.

Spero di averla incuriosita e rimango a disposizione per ulteriori consigli o informazioni.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente,

Mi rendo conto della difficoltà e della confusione che sta vivendo riguardo alla vostra relazione. Posso capire quanto sia frustrante e scoraggiante sentirsi incompresi e non supportati nella propria relazione.

È importante sottolineare che le dinamiche relazionali possono essere complesse e che ciascuna persona ha le proprie sfide e modi di affrontare le situazioni. Tuttavia, è comprensibile desiderare una relazione basata su reciproco supporto, comprensione e crescita.

Vi incoraggio a riflettere attentamente sulla vostra relazione e sui vostri bisogni emotivi. È fondamentale prendersi cura di sé stessi e delle proprie emozioni durante questo periodo confuso. Potrebbe essere utile parlarne con amici fidati o familiari di cui vi fidate, o persino cercare supporto da uno psicologo professionista per esplorare queste dinamiche relazionali in modo più approfondito.

Se il suo fidanzato sembra poco disposto a cercare aiuto professionale o a lavorare insieme per migliorare la relazione, è importante prestare attenzione anche ai vostri confini emotivi e prendere decisioni che siano per il vostro benessere. Ogni relazione richiede impegno da entrambe le parti per crescere e prosperare.

Potrebbe essere utile cercare momenti di riflessione per capire cosa desiderate veramente da questa relazione e come potete migliorare la vostra situazione emotiva. L'auto-riflessione e la comprensione dei propri bisogni sono passi fondamentali per stabilire una relazione più sana e soddisfacente.

Ricordate che prendersi cura di voi stessi è una priorità e vi meritate una relazione che vi dia felicità e supporto reciproco. Non esitate a cercare il supporto di amici fidati, familiari o di uno psicologo qualificato per aiutarvi a prendere decisioni consapevoli per il vostro benessere.

Spero che questi suggerimenti possano esservi utili e vi auguro di cuore di trovare la chiarezza e la serenità nella vostra situazione. Se avete bisogno di ulteriore supporto o di approfondire la questione, sono qui per voi.

Cordiali saluti,
Ilaria
Dott.ssa Carla Puliga
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Ciao, mi dispiace per la situazione che stai vivendo e per le emozioni che ti suscita. Il tuo racconto mi lascia un senso di solitudine e frustrazione: ti invito a cogliere l'occasione per dare un valore a ciò che senti e prendere consapevolezza di come ti muovi nelle relazioni, quali aspettative riponi sull'altro, quali sono i tuoi bisogni e cosa ti trattiene in una relazione dove non stai più bene. Rimango a disposizione per chiarimenti, anche online. Un abbraccio.
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, credo che lei stia sentendo la fatica che questo rapporto le crea. Inoltre il pensare a lui più che a se stessa, fa pensare alla possibilità che non abbia creato confini adeguati fra sé e lui, come se il suo benessere dipendesse dal suo uomo o comunque non riuscisse a schermarsi dalla negatività che le trasmette. Provi a riflettere su ciò che la tiene ancora legata a lui e con quali prospettive. Se ha necessità di supporto può contattare uno psicoterapeuta per qualche colloquio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Milvia Verginelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Fiumicino
Salve vista la situazione ha pensato di intraprendere un percorso psicoterapeutico?
A volte non riusciamo a sgangiarci da situazioni che ci fanno stare male, quindi dobbiamo affrontare questa problematica. L'aiuto di uno psicoterapeuta è molto valido per indagare su ciò che ci sta alla base di comportamenti disfunzionali che portano inevitabilmente sofferenza.
Le consiglio una terapia di tipo E.M.D.R. che è molto pratica e risolutiva. Sul mio sito web può trovare le informazioni.
Dott.ssa MILVIA VERGINELLI
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potrebbero esser fronteggiate le tematiche qui esposte
Ne parli con il suo compagno, potrebbe esser di supporto alla vostra relazione.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Buon pomeriggio,
mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Lei ha manifestato un profondo senso di sofferenza relativo alla sua relazione sentimentale che credo sia coretto affrontare in un percorso psicologico. Parlare con un professionista potrebbe aiutarla a comprendere meglio se stessa e le sue dinamiche relazionali.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera, mi dispiace per la difficile situazione che sta vivendo nella relazione con il suo partner e non solo.
Più che capire come mai lui non riesca ad ascoltare e starle vicino nella sua sofferenza, le suggerisco di ripartire da quello che è importante per se stessa.
I propri bisogni sono importanti e meritano uno spazio di ascolto in una relazione di coppia, quando questo non accade se ne soffre.
Con un partner è importante anche negoziare una equa quota di accudimento nei momenti di vulnerabilità, ma quando viene minimizza la propria sofferenza possono emergere profondi vissuti di solitudine, tristezza, rabbia. Questo dipende anche da come la sofferenza è stata gestita dalle persone significative nelle relazioni significative nel corso della sua vita.
Si conceda di ascoltare ciò di cui veramente ha bisogno.
Potrebbe esserle utile un supporto psicologico in un momento così difficile per concedersi uno spazio di ascolto e comprensione in cui poter condividere i suoi vissuti emotivi e la sua sofferenza.
E' importante affrontare e ristrutturare il proprio dolore per trovare un significato a quello che ha vissuto nella relazione con il suo compagno.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott. Edoardo Garlaschi
Psicologo
Genova
Gentile utente, la ringrazio per il suo racconto e mi dispiace perchè emerge la difficoltà legata a questa relazione. Posso capire come non sentirsi compresi e vedere sminuite,se non effettivamente negate, le proprie necessità possa fare male, far sentire sbagliati o invisibili all'interno di una relazione. Vorrei però invitarla, detto in maniera semplice, invece che cercare spiegazioni in eventuali diagnosi dell'altra persona e cercare di fare andare il suo compagno da uno psicologo a trovare per sè uno spazio di ascolto. Anche perchè da quello che scrive è lei a provare una sofferenza che merita di essere accolta.
Le porgo cordiali saluti e rimango a disposizione, Dott. Edoardo Garlaschi
Dott.ssa Rosa Argenti
Psicologo, Psicologo clinico
Gela
Gentile utente, mi rendo conto della difficoltà e della confusione che sta vivendo riguardo alla vostra relazione.
Per tanto le consiglio di chiedere un consulto psicologico per migliorare i suoi pensieri, sentimenti ed emozioni.
Rimango a sua disposizione anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Rosa Argenti
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno, mi dispiace per questo momento di malessere e condusione che sta vivendo. Ci sarebbero molti punti da approfondire dal suo racconto rispetto alla vostra relazione. Sarebbe utile comprendere in che modo comunica i suoi bisogni al ragazzo, in che modo le vostre famiglie si "incastrano" nella vostra relazione, quale sia il vostro progetto di coppia e gli o iettivi personali di ciascuno di voi,... Le suggerisco di intraprendere un pefcorso psicologico in primis per sé e di conseguenza vedrà più in chiaro anche cosa fare rispetto alla relazione attuale. Resto a disposizione. Un caro saluto
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Dott.ssa Chiara Petrucci
Psicologo
Cepagatti
Gentile utente, mi dispiace molto della situazione dolorosa che sta vivendo. Tali dinamiche relazionali così complesse, richiedono un'analisi più approfondita in quanto possiedono radici che risalgono a molto prima della sua attuale relazione. Tuttavia, la sua consapevolezza rispetto al disagio che sta vivendo in questo momento è molto protettiva per lei e può essere un inizio di miglioramento della sua situazione attuale che le crea tanta sofferenza. Ciò che può fare in questo momento è lavorare per il suo benessere con l'aiuto di una psicoterapia, ma purtroppo non può in alcun modo costringere il suo compagno ad avviare percorso simile se non c'è da parte sua questa volontà. Resto a disposizione e le mando un caro saluto.
Dott.ssa Sara Lezzi
Psicologo, Psicologo clinico
Pescara
Buongiorno, dalle sue parole emerge chiaramente il malessere che l'attuale situazione relazionale le sta procurando. Il processo comunicativo può essere molto difficile, soprattutto quando c'è un periodo critico per la coppia, ed è assolutamente normale che lei si senta confusa e frustrata di fronte a vari tentativi comunicativi non andati a buon fine.
Gli spunti che ha offerto con la sua domanda sono numerosi, approfondirli potrebbe essere molto utile per comprendere meglio se stessa, i suoi bisogni relazionali e la relazione con il suo partner.
Ciò che le consiglio è di valutare la possibilità di svolgere alcuni incontri con una/o psicologa/o per mettere a fuoco ed elaborare emozioni, pensieri e aspettative sulla relazione. In questo modo potrebbe ritrovare la serenità e muovere i prossimi passi nella relazione con più consapevolezza. Potrebbe essere utile coinvolgere anche il suo partner, ma solo qualora lui lo desideri (in caso contrario, i risultati sarebbero scarsi).
Resto a disposizione qualora desiderasse approfondire alcuni aspetti, la saluto cordialmente.
Dott.ssa Giulia Scalesse
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Arzano
Buongiorno, piuttosto che sul suo compagno le direi di concentrarsi su di sé. Chissà la spinge a stare in una relazione di questo tipo? In cui si sente manipolata, non compresa, non amata?
Guardi dentro di sé
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Dott.ssa Silvia Gonan
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno e la ringrazio per aver condiviso la sua situazione.
Mi dispiace che non si senta capita dal fidanzato e immagino che non sia semplice dover fare i conti con pensieri che la turbano e la fanno sentire confusa.
Purtroppo, nonostante la sua sensibilità la porti a notare alcune contraddizioni nel comportamento del suo ragazzo, è importante che decida lui stesso di farsi aiutare e nel caso di rivolgersi a uno psicologo.
Tuttavia, da quanto scrive emerge che i sentimenti di manipolazione che prova li stia vivendo con molta intensità; proprio per questo sarebbe importante ritagliarsi uno spazio di psicoterapia all'interno del quale può accogliere ed esplorare più a fondo tali sentimenti. In questo modo potrà fermarsi un attimo, sentire accolti i sentimenti che prova e, con il tempo, fare chiarezza dentro di sé.
A disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Silvia Gonan
Dott.ssa Giulia Faccioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, grazie per il suo messaggio. L'elenco di accadimenti che riporta delinea una situazione in cui sono presenti diversi conflitti, di comunicazione e non, che causano un clima di tensione tra di voi, e in particolare in lei. Può essere importante, in questa situazione, che lei metta ordine nelle sue emozioni e capisca cosa richiede da una relazione e dal suo compagno. Per fare questo sicuramente il colloquio psicologico può rilevarsi strumento d'elezione. Ci tenga aggiornati. Cordiali saluti,
Dott.ssa Sabrina Rinaldi
Psicologo, Psicologo clinico
Monza
Buongiorno, mi sembra di capire che il suo fidanzato faccia fatica a vedere lei ed i suoi bisogni. In una relazione fatta di reciprocità questo è importante o il rischio è quello di alimentare un disequilibrio in cui lei sparisce per fare fronte sempre alle esigenze e i problemi dell'altro. E mi sembra che è proprio cosi che lei si sente. Non si può agire se non su noi stessi. Forse è il momento che lei ricostruisca se stessa.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, da quello che scrive, emerge un forte senso di frustrazione, di delusione e di solitudine emotiva. Sembra che stia vivendo una relazione in cui si è impegnata a lungo nel cercare di comprendere, sostenere e assecondare il suo fidanzato, ma senza sentirsi realmente ricambiata. Questa situazione sta erodendo il suo benessere e la sta portando a mettere in discussione il valore della relazione stessa e il suo ruolo al suo interno. Se ci soffermiamo su ciò che racconta, sembra che il suo fidanzato abbia difficoltà a recepire e ad accogliere i suoi bisogni emotivi. Il fatto che lei abbia attraversato un momento difficile e che lui abbia continuato a comportarsi come se nulla fosse cambiato, non mostrandosi presente nel modo in cui avrebbe avuto bisogno, può aver rafforzato la sensazione di non essere ascoltata o compresa. Quando si ha l’impressione che tutto ciò che si dice venga ignorato o minimizzato, è naturale sentirsi soli, svalutati e frustrati. A questo si aggiunge il fatto che sembra esserci una discrepanza tra ciò che lei desidera per il futuro e ciò che lui è disposto a considerare. Il suo atteggiamento nei confronti di progetti importanti come il matrimonio o la convivenza appare chiuso e poco incline al confronto. Il pessimismo che percepisce in lui sembra non solo impedirgli di pensare al futuro in termini costruttivi, ma finisce anche per influenzare il suo stato d’animo, trasmettendole insicurezza e demotivazione. È comprensibile che a lungo andare questa situazione possa generare un senso di stanchezza e di resa, perché si ha la sensazione di lottare da soli per qualcosa che l’altro non sembra voler costruire insieme. Lei parla anche della difficoltà nel capire le sue vere intenzioni, descrivendo una sorta di "doppia personalità": da una parte sembra distante e concentrato solo su se stesso, dall’altra cerca di recuperare quando percepisce il rischio di perderla. Questo tipo di comportamento può creare confusione emotiva perché alterna momenti di freddezza e disinteresse a momenti in cui sembra volerle dimostrare affetto o attenzioni, rendendo difficile capire quale sia il suo reale coinvolgimento. Questa alternanza può essere particolarmente destabilizzante, perché la porta a sperare in un cambiamento ogni volta che lui cerca di rimediare, per poi ritrovarsi nuovamente delusa quando la situazione torna a ripetersi. La questione delle vacanze è un altro elemento che si inserisce in questo schema. Il fatto che lui abbia preso decisioni senza consultarla e che, di conseguenza, non si sia potuto organizzare nulla insieme, sembra confermare quella sensazione di non essere una priorità nelle sue scelte. È naturale che tutto questo la porti a domandarsi se lui la stia davvero ascoltando e comprendendo o se invece stia agendo in modo individualistico, senza considerare l’importanza della condivisione e della progettualità di coppia. Nel suo racconto emerge con forza il desiderio di pensare di più a se stessa e di non sentirsi più schiacciata da questa dinamica relazionale. Probabilmente il vero punto su cui lavorare è proprio questo: ritrovare il proprio spazio, i propri bisogni e il proprio valore, indipendentemente da come lui si comporta. Quando una relazione diventa fonte di sofferenza più che di benessere, quando ci si sente costantemente messi da parte e incompresi, è fondamentale chiedersi quanto questa relazione stia effettivamente nutrendo il proprio equilibrio emotivo. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, potrebbe essere utile riflettere su alcuni aspetti. Quali pensieri la portano a restare in questa relazione nonostante le continue delusioni? C’è la speranza che lui cambi? C’è la paura di rimanere sola o di non trovare qualcuno che possa comprenderla meglio? Identificare queste convinzioni è un primo passo per capire quanto siano realistiche e quanto, invece, stiano contribuendo a mantenerla in un legame che non la soddisfa pienamente. Inoltre, potrebbe essere importante concentrarsi su strategie pratiche per ritrovare il proprio equilibrio. Può iniziare dedicando più tempo a sé, coltivando interessi personali e riscoprendo quelle attività che la fanno sentire bene indipendentemente da lui. Creare momenti di distacco emotivo, almeno per un periodo, può aiutarla a osservare la relazione con maggiore lucidità e a capire cosa vuole davvero. Il fatto che lui rifiuti qualsiasi tipo di aiuto, compreso un supporto psicologico, può essere un segnale che non è pronto ad affrontare certe dinamiche. Questo però non significa che lei debba continuare a portare il peso di questa situazione da sola. Se si sente confusa e sopraffatta, potrebbe essere utile intraprendere un percorso personale per capire meglio le proprie emozioni e trovare le risorse per prendere le decisioni migliori per sé. Il suo malessere, i brutti pensieri che la assalgono e la sensazione di perdersi sono segnali importanti da non ignorare. Ascolti se stessa, si dia il permesso di mettere il proprio benessere al primo posto e si conceda la possibilità di costruire una relazione che la faccia sentire valorizzata, compresa e rispettata nei suoi bisogni. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Valeria Carolina Paradiso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Bollate
Buongiorno,
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Nei limiti di un consulto online mi pare che lei abbia raggiunto già una certa consapevolezza rispetto alla relazione che sta vivendo. Traspare una mancanza di comunicazione forte (lei prende le ferie in un periodo e lui in un altro nonostante lei fosse convinta di averlo condiviso) tra voi.
Non indica da quanto state insieme ma ad ogni modo io credo che lei abbia già in mano una serie di risposte a cui è arrivata da sola come dice "guarendo le sue ferite da sola".
Forse è arrivato davvero il momento di pensare a sé e prendersi cura di sé stessa e del suo benessere.
Un saluto
Dott.ssa Valeria C. Paradiso
Dr. Luigi Pignatelli
Psicologo, Psicologo clinico
Taranto
Capisco quanto possa essere difficile sentirsi intrappolati in un legame che sembra importante, ma che in realtà ti lascia più dolore che serenità. Non c’è nulla di sbagliato in te: anzi, il fatto che tu ti senta così confusa e sofferente è già il segnale che una parte sana di te chiede protezione. Quello che puoi fare ora è guardare con onestà a ciò che questa relazione ti dà e a quanto invece ti consuma, chiedendoti se davvero corrisponde ai tuoi bisogni più profondi di rispetto, serenità e crescita. Da qui diventa importante iniziare a creare un po’ di distanza, riducendo il contatto e smettendo di cercare giustificazioni per ciò che ti fa male, così da proteggere i tuoi confini emotivi. Non devi fare tutto da sola: cercare sostegno, che sia in un amico fidato o in uno spazio professionale, ti può aiutare a mantenere lucidità e forza. E mentre ti allontani, prova a riempire quel vuoto con gesti di cura verso di te, attività e relazioni che ti facciano sentire nutrita e valorizzata. Ogni passo, anche piccolo, è già un atto di liberazione e ti avvicina a una vita più in linea con ciò che meriti davvero.

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