Esco da un brutto periodo, operata di massa voluminosa di recente alla diagnosi sarcoma ma di fatto

19 risposte
Esco da un brutto periodo, operata di massa voluminosa di recente alla diagnosi sarcoma ma di fatto mioma. Ultimo anno lavorativo molto stressante.
Ho una sorta di rabbia dentro che fuoriesce e fatico a gestire, ansia e momenti down.
Meglio percorso psicologico o psichiatrico ?
Dott.ssa Silvia Bertolotti
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Milano
Ha attraversato un periodo molto intenso, tra un intervento importante, una diagnosi che inizialmente ha generato paura e uno stress lavorativo significativo. In situazioni così complesse, è comprensibile che emergano emozioni forti come rabbia, ansia e momenti di calo. Sono segnali che raccontano quanto sia stato impegnativo gestire tutto questo.
La domanda che pone – se sia più indicato un percorso psicologico o psichiatrico – apre uno spazio di riflessione importante. Non sempre la risposta è immediata, perché dipende da come queste emozioni si manifestano e dall’impatto che hanno sulla vita quotidiana. A volte può essere utile pensare non tanto in termini di “meglio o peggio”, ma di quale tipo di supporto possa rispondere alle sue esigenze in questo momento: un lavoro di comprensione e rielaborazione, oppure anche un intervento sul piano biologico se i sintomi diventano molto difficili da sostenere.
Il fatto che stia cercando di capire quale strada intraprendere è già un segnale di attenzione verso sé stessa. Dopo esperienze così intense, concedersi tempo e spazio per esplorare ciò che si prova può essere un passo significativo verso una maggiore chiarezza.
Se lo desidera, potrebbe essere utile fare il primo passo contattando un/a professionista psicologo/a per un colloquio conoscitivo: questo le permetterebbe di valutare insieme quale percorso sia più adatto alle sue necessità.

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 Alessandro Bongiardina
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Buonasera.

Ha attraversato un periodo che mette a dura prova chiunque: un intervento chirurgico importante, la paura legata a una diagnosi iniziale molto pesante, e allo stesso tempo uno stress lavorativo che probabilmente andava avanti da mesi, forse anni. In situazioni così intense, il corpo e la mente spesso “presentano il conto” quando la fase acuta è passata. La rabbia che affiora facilmente, l’ansia e quei momenti di calo dell’umore non sono segni di debolezza, ma reazioni comprensibili a ciò che ha vissuto.

Per quanto riguarda la domanda se sia più indicato un percorso psicologico o psichiatrico, posso offrirle una riflessione personale senza estremizzare.

Un percorso psicologico o psicoterapeutico è spesso il primo passo più naturale.
Le sarebbe utile se sente il bisogno di rimettere ordine in quello che è accaduto, comprendere come mai le emozioni ora risultino così intense e imparare a gestirle in modo più sostenibile. La terapia offre uno spazio protetto dove poter dare voce alla paura, alla rabbia, allo stress accumulato e anche alla sensazione — spesso taciuta — di essere stata “troppo forte per troppo tempo”.
Inoltre, lavorare sulle tecniche di autoregolazione emotiva, sull’ansia e sull’impatto psicologico dell’intervento può restituirle gradualmente una sensazione di padronanza.

Un consulto psichiatrico, invece, può essere utile in alcune situazioni specifiche, ad esempio se l’ansia diventa molto intensa, se l’umore tende a scendere frequentemente, o se fatica a dormire e questo compromette le sue giornate. Non significa automaticamente iniziare una terapia farmacologica: può semplicemente essere un momento di valutazione, un parere in più per capire come sta funzionando il suo sistema emotivo in questo periodo.

In genere, molte persone in condizioni simili alla sua trovano beneficio iniziando dalla psicoterapia e affiancando, se necessario, una valutazione psichiatrica. Le due cose non si escludono, anzi: possono integrarsi molto bene.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Ciao — grazie per aver condiviso quello che stai vivendo, capisco quanto possa essere faticoso.

In breve: sia un percorso psicologico (con uno/una psicologa o psicoterapeuta) sia una valutazione psichiatrica possono essere utili, ma hanno ruoli diversi. Lo psicoterapeuta ti aiuta a elaborare emozioni (rabbia, ansia, down), a trovare strategie concrete di regolazione emotiva e a lavorare sul significato dell’esperienza (terapie efficaci includono CBT, mindfulness ed EMDR per aspetti post-traumatici).

Un/una psichiatra è un medico che può valutare se ci sono condizioni che richiedono anche un trattamento farmacologico (per esempio ansia o depressione marcate, attacchi di panico o sintomi che impediscono di funzionare quotidianamente). Se i sintomi sono molto intensi, persistenti o interferiscono con il sonno, il lavoro o la sicurezza personale, una valutazione psichiatrica è indicata.

Pratica comune consigliata: iniziare con una valutazione psicologica per lavorare su rabbia, stress post-operatorio e strategie di coping; chiedere contemporaneamente al/alla medico di base un parere su una eventuale visita psichiatrica se noti peggioramento, pensieri autolesivi, difficoltà gravi a funzionare o se vuoi valutare l’eventualità di un supporto farmacologico.

Segnali che richiedono aiuto urgente: pensieri di farsi del male, perdita di controllo, isolamento marcato o incapacità a svolgere attività quotidiane — in questi casi contatta subito il medico, i servizi di emergenza o le linee di supporto locali.

Se vuoi un suggerimento pratico: chiedi al tuo medico di base una prima valutazione e, se possibile, prendi un appuntamento con una/uno psicoterapeuta che lavori con CBT, Mindfulness o EMDR (se senti che il periodo traumatico / chirurgico ha lasciato un impatto). Se durante la valutazione emergessero sintomi più gravi, orientati anche verso la psichiatria.

Per approfondire questo percorso è comunque consigliabile parlarne di persona con uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa.
Dott.ssa Luciana Bastianini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,

Le consiglio un percorso di psicoterapia per gestire i vissuti di rabbia e di ansia, lì dove lo necessitasse sarà stesso lo psicoterapeuta ad indicarle un consulto psichiatrico per un supporto farmacologico.

Per qualunque dubbio resto a disposizione.

Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, l'importante è iniziare un percorso di psicoterapia. Sia lo psicologo psicoterapeuta, sia lo psichiatra possono farlo.
Lo psichiatra però può prescrivere farmaci. Il mio suggerimento è di valutare la situazione e vedere se è necessario un supporto farmacologico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Giuliana Galise
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Napoli
Ciao!Intanto mi dispiace per quello che hai attraversato e stai attraversando ancora probabilmente. Per quanto riguarda la tua domanda penso che laddove non riesca tu a gestire sintomatologie di vario tipo , ansia , piuttosto che momenti di down opp altro, sia opportuno consultare uno psichiatra che ti supporti con qualche farmaco , ma ripeto solo se questi sintomi sono invalidanti nel tuo quotidiano . E comunque io penso che debbano fare da supporto ad un percorso psicologico perché da solo il farmaco non basta. Bisogna capire cosa c è dietro tutto questo !! In bocca al lupo per tutto
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

intraprenda un percorso di psicoterapia, vedrà che con il tempo la aiuterà a star meglio.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Dario Martelli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, dalle righe che lei scrive è difficile rispondere immediatamente a questa domanda. La rabbia potrebbe essere una reazione emtiva ai problemi di salute che ha avuto ma potrebbe dipendere anche da cause più profonde che derivano salla sua struttura di personalità. Forse può procedere con una consultazione psicologica e su questo posso essere disponibile anche online e in consultazione si può valutare se lei ha bisogno anche di un intervento psichiatrico. Mi viene da dire che solo un intervento psichiatrico non le potrebbe servire. Buona Giornata!
Dott.ssa Fabrizia Semeraro
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Buongiorno,
Sarebbe opportuno valutare la situazione in maniera approfondita. L'intervento di un professionista non esclude l'altro, anzi, spesso sono necessari entrambi. Può rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la aiuterà a capire se è il caso che si rivolga anche ad uno psichiatra.
Cara Signora, ritengo di grande valore la sua intenzione di prendersi cura di sè, della sua rabbia e dei suoi momenti di tristezza. In merito alla sua domanda, le suggerirei di rivolgersi in prima battuta ad uno Psicologo/Psicoterapeuta che possa mettersi in ascolto delle sue emozioni e valutare che intervento proporle:
se iniziare insieme un percorso di psicoterapia (e di che tipo) e se necessario integrare anche una valutazione psichiatrica per un sostegno farmacologico. Ormai tutti noi professionisti lavoriamo in rete con psichiatri e medici di ogni specializzazione. Crediamo fermamente nell'importanza di un approccio multidisciplinare. Cari saluti
Buongiorno paziente anonimo, i due percorsi di solito non si escludono a vicenda, anzi, proprio dalla sinergia tra i due vengono i maggiori benefici. Scelga quindi serenamente uno specialista e sarà lei/lui a consigliarle se affrontare un percorso farmacologico, una psicoterapia o entrambe.
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, può rivolgersi benissimo sia a uno psichiatra che ad uno psicoterapeuta. Sapranno aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Gloria Lo Greco
Psicoterapeuta, Psicologo
Palermo
Buongiorno, per rispondere adeguatamente alla Sua domanda potrebbe essere utile fare dei primi colloqui conoscitivi, per una più accurata analisi della situazione e, conseguentemente, avere tutti i dati per suggerire uno specifico percorso, in linea con il Suo bisogno. In linea generale, un percorso psicologico o psicoterapico non esclude una presa in carico anche sul fronte psichiatrico; vi sono infatti alcuni casi in cui i due interventi vengono messi in opera parallelamente, laddove necessario.
Resto a disposizione e auguro una buona giornata
Dott.ssa Donatella Di Grazia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Gentile utente,
dalla breve presentazione che ha fornito mi sento di consigliarle di iniziare a parlare di quello che sente e che sta vivendo con uno psicoterapeuta e poi insieme capire e valutare se rivolgersi anche ad uno psichiatra.
Saluti
Dott.ssa Marta Marchioro
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Busto Arsizio
Mi dispiace per quello che hai attraversato, un intervento così importante, il timore di una diagnosi grave, lo stress accumulato al lavoro… tutto questo lascia inevitabilmente un segno profondo. È normale che ora tu senta una rabbia che affiora facilmente, momenti di ansia e fasi “down”: non è debolezza, è il tuo corpo e la tua mente che stanno cercando di assorbire uno shock.
Per quanto riguarda il tipo di supporto da cercare, non c’è una scelta “giusta” in assoluto, ma una strada che può fare più o meno al caso tuo. Un percorso psicologico potrebbe essere il primo passo più naturale: ti aiuterebbe a dare un senso a quello che è successo, a elaborare la paura, la tensione e la rabbia accumulata, e a ritrovare un po’ di equilibrio. È lo spazio in cui puoi mettere in ordine le emozioni e imparare a gestirle senza sentirti sopraffatta.
Allo stesso tempo, se senti che l’ansia è davvero forte, che l’umore scende spesso al punto da rendere pesanti le giornate, o se il sonno e l’energia ne risentono, allora un confronto con uno psichiatra può essere utile.
In realtà non devi scegliere una strada escludendo l’altra: molte persone iniziano con uno psicologo e, se necessario, coinvolgono anche uno psichiatra, o viceversa. L’importante è capire di cosa hai bisogno adesso, dopo un periodo che ti ha chiesto davvero tanto.
Dr. Anna Ambiveri
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Quello che ha vissuto è stato davvero impegnativo: un intervento importante, la paura legata alla diagnosi e, nello stesso periodo, un contesto lavorativo molto stressante. È normale che ora emergano rabbia, ansia e momenti di down. Corpo e mente non sono separati: quando si attraversano esperienze così intense, spesso le emozioni arrivano dopo. In situazioni come la sua, un percorso con uno psicoterapeuta può essere particolarmente utile. La psicoterapia offre uno spazio per rimettere insieme i pezzi di ciò che ha vissuto, dare un senso a quello che sta provando oggi e imparare strategie pratiche per gestire rabbia e ansia. Lo psichiatra, invece, è una figura da coinvolgere se i sintomi diventano molto forti, persistono nel tempo o iniziano a interferire con il sonno, il lavoro o la quotidianità. In questi casi può affiancare la psicoterapia valutando un eventuale supporto farmacologico, anche solo temporaneo. Molte persone iniziano dalla psicoterapia e, se necessario, integrano un aiuto psichiatrico. Si parla allora di intervento integrato: psicoterapeuta e psichiatra lavorano in sinergia per offrire un sostegno più completo. Non esistono approcci giusti o sbagliati: sono tutti validi. La scelta dipende da ciò che lei sente più vicino al suo mondo, dai bisogni di questo momento e dal tipo di supporto con cui si sente davvero a suo agio.
Spero di esserle stata di aiuto.
Dott. simone feriti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno, è piuttosto comune che dopo un percorso così difficile compaiano emozioni come la rabbia, ansia e momenti di sconforto.
Tutte queste reazioni possono essere reattive al periodo di vita e hanno dei significati che andrebbero esplorati per dare senso a queste sue reazioni.
Le consiglierei in prima battuta di intraprendere un percorso psicologico per comprendere meglio questi stati emotivi e per sostenerla nella regolazione.
Qualora questo sentisse che non fosse sufficiente potrà effettuare un consulto psichiatrico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Ilaria Innocenti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, se ha questo dubbio, le suggerirei di iniziare con uno psicoterapeuta che collabori con un medico psichiatra, così, se emerge la necessità di un supporto anche medico, può affiancare i due percorsi. Un caro saluto, Ilaria Innocenti
Dott.ssa Orianna Miculian
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste
Gentile utente, mi spiace per quello che sta passando, un gran punto di domanda sulle sue condizioni di salute e sul suo avvenire non può non mettere in discussione tutto e far paura. Anche se l'esito poi è stato piuttosto favorevole non c'è dubbio che quello che ha passato abbia lasciato e lascerà il segno. E' chiaro che anche il lavoro ne ha risentito o semplicemente si sono sommate fatiche diverse. La rabbia, l'ansia e i momenti down solitamente possono venir affrontati con l'aiuto di uno psicologo, soltanto se lo riterrà necessario sarà lui a inviare poi da uno psichiatra.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online
i miei migliori auguri
dott.ssa Miculian

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