Da almeno 4/5 mesi, mi sono fissato la simmetria del mio corpo. Quando noto delle differenze tra des

23 risposte
Da almeno 4/5 mesi, mi sono fissato la simmetria del mio corpo. Quando noto delle differenze tra destra e sinistra, ad esempio, mi deprimo e cerco di trovare un modo per bilanciare l’asimmetria, come usare solo una mano piuttosto che un’altra per alzare i pesi, oppure spostare tutto il peso del corpo su una gamba piuttosto che l'altra mentre cammino. Anche quando indosso gli abiti mi sembra come se non siano centrati nel mio corpo, non so come spiegarlo. Non so come uscirne…
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Caro utente,
la ringrazio per aver condiviso con noi ciò che sta vivendo: non è mai facile e scontato aprirsi con il prossimo, ma è ciò che ci può aiutare a superare un momento difficile.
Rispetto alla sua problematica, le consiglio di parlare privatamente con un psicologo-psicoterapeuta in modo che possa affrontare, con il professionista più adatto a lei, i suoi vissuti, pensieri ed emozioni associati a ciò che adesso le causa malessere.

Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Dott. Andrea De Lise
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Gentile, percepisco il disagio che sente nonostante le poche parole, e mi rendo conto di quanto questa situazione influisca sulla sua normale quotidianità.
Le consiglio di contattare uno psicologo quanto prima, così da poter affrontare con lui ciò che sta vivendo, insieme ai pensieri e alle emozioni associate, e sviluppare insieme la miglior strategia per contrastare tali comportamenti.
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Caro utente, posso immaginare il disagio che tutto ciò le causa. Tuttavia sarebbe opportuno approfondire come mai per lei è così fastidiosa l'idea che il suo corpo abbia delle asimmetrie? Questo fatto cosa comporta per lei? Mettiamo anche caso che tutte queste asimmetrie siano vere ed evidenti come pensa che ciò la definisca? Inoltre sarebbe interessante comprende come mai proprio 4/5 mesi fa questo è diventato per lei un tema doloroso. E' possibile che sia successo qualcosa nella sua che l'ha portato a concentrarsi su questi elementi della sua immagina. Si affidi ad un professionista ce la possa aiutare i questo difficile momento della sua vita. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Giovanni Corradi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace sentire che stai affrontando questa situazione difficile da alcuni mesi. È importante riconoscere quando ci sentiamo sopraffatti da pensieri o comportamenti che influenzano negativamente la nostra vita quotidiana.

Quello che stai descrivendo, la fissazione sulla simmetria del tuo corpo e la tendenza a cercare di bilanciare l'asimmetria, è una preoccupazione che sta chiaramente causando disagio. È un passo importante che hai fatto nel condividere queste preoccupazioni, e ti incoraggio a continuare a cercare aiuto.

Per affrontare questa situazione, ti consiglio vivamente di parlare con uno specialista, come uno psicologo o uno psichiatra. Questi professionisti hanno l'esperienza e le competenze necessarie per aiutarti a comprendere meglio ciò che sta accadendo e per sviluppare strategie efficaci per gestire queste preoccupazioni in modo sano.

Cercare aiuto professionale non è un segno di debolezza, ma piuttosto un atto di cura verso te stesso. Ricorda che ci sono risorse e supporto disponibili per aiutarti a superare queste sfide e migliorare il tuo benessere emotivo.

Nel frattempo, potresti anche considerare di condividere queste preoccupazioni con persone di fiducia nella tua vita, come amici o familiari. Il sostegno sociale può svolgere un ruolo importante nel tuo percorso verso il benessere.

In sintesi, è importante cercare aiuto professionale per affrontare queste preoccupazioni e lavorare insieme a uno specialista per trovare soluzioni. Non sei da solo in questo, e ci sono persone disposte ad aiutarti a superare questa fase difficile.
Dott.ssa Greta Tovaglieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buonasera. Mi pare importante questa questione della "simmetria": da dove nasce, quando, e come mai è così importante per lei che sia tutto perfettamente equilibrato? Perchè non trovare uno spazio in cui poterne parlare e poterne fare qualcosa?

Cordialmente.

Greta Tovaglieri
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, se ha verificato una fissazione su questo tema potrebbe sottendere un pensiero di tipo ossessivo. Il consiglio è quello di intraprendere un percorso psicologico per attenuare la sua tendenza a sviluppare questo tipo di pensiero o ad uscirne prima. Potrebbe essere d'aiuto un supporto psicofarmacologico.
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che vivendo. Da ciò che scrive sembra che la simmetria del suo corpo stia occupando molto spazio nella sua mente. A mio avviso, se consideriamo questa manifestazione come un "sintomo", c'è sicuramente un mondo sotterraneo da scoprire. L'unico consiglio che posso darle è quello di cominciare un percorso psicologico, che può aiutarla a far luce su questa sua fissazione. Nel caso in cui volesse, sono disponibile ad un primo colloquio. Cordialmente, dott. Gianmarco Simeoni
Dott.ssa Clarissa Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, sicuramente approfondire la questione e farsi supportare da un professionista potrebbe esserle molto d'aiuto.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Dott.ssa Maria Rosa Zigliani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Pisa
Gentilissimo, da quanto scrive sembra che in questo momento per lei tutto deve essere "allineato, simmetrico e in equilibrio". Il suo corpo e ciò che vede in lui, diventa un mezzo per raggiungere ed esaudire questo pensiero dominante. Molto probabilmente ci saranno molte alte emozioni collegate, che rimangono non ascoltate e in secondo piano, rispetto a questo pensiero dominante.
Un gentile saluto
Dssa Maria Rosa Zigliani
Dott.ssa Clarissa Amateis
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buonasera,

Sicuramente è complesso aiutarla solo con una risposta. Immagino che la situazione che descrive sia difficile pertanto le consiglio un terapeuta cognitivo comportamentale per affrontarla al meglio.

Nel caso avesse bisogno di ulteriori informazioni rimango a disposizione.
Dott. Antonio Del Prete
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Caserta
Buonasera gentile utente , il consiglio che le posso dare come hanno già fatto altri colleghi è sicuramente quello di iniziare un percorso di psicoterapia.
Insisto su questo punto poiché i sintomi , qualunque essi siano, servono alla persona per mantenersi unita e a non andare in frantumi, nascondono sempre un problema di fondo ma che è da scoprire, non vanno eliminati ma compresi poiché sono espressione di un problema, così facendo si arriverà alla soluzione.
Un buon punto di partenza è capire se l'asimmetria esiste e se esiste quanto è marcata. Nel caso in cui non ci fosse asimmetria si può iniziare a definire una forma di dispercezione, nel caso in cui ci fossa asimmetria bisognerà lavorare sul rapporto che lei ha con il prorpio corpo e per fare questo le consignio il modello strutturale integrato che è specializzato sulla terapia corporea, emotiva e razionale.
spero di esserle stato utile.
Cordialmente Dott Antonio Del Prete

Dott.ssa Giusy Solano
Psicologo, Psicologo clinico
Palmi
Gentilissimo utente
Mi dispiace per la situazione che sta attraversando e immagino la sua sofferenza ciò che le posso consigliare è quello di iniziare subito un percorso psicologico proprio da poter capire la natura di questa sua problematica e risolverla nel minor tempo possibile visto che il problema è nella fase iniziale del suo sviluppo.
Resto a sua disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Solano Giusy
Dott.ssa Elisa Frezzotti
Psicologo
Sondrio
Gentile utente, già il rendersi conto che quella relativa alla simmetria del suo corpo è una "fissazione" e il suo desiderio di uscirne sono un buon punto di partenza. Varrebbe la pena approfondire con l'aiuto di uno specialista che significato ha questo per lei, in maniera tale che il sintomo non abbia più ragione di esistere. Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto
Dott.ssa Carola Di Taranto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, comprensibile quanto questa ricerca di simmetria corporea possa scaturire sofferenza e disagio. E posso solo immaginare quanto sia difficile e frustrante adoperarsi per rendere un corpo umano perfettamente simmetrico. Credo, tuttavia, possa essere utile per lei approfondire come mai per lei è così importante avere un corpo simmetrico? Cosa le comporterebbe avere un corpo così? Sarebbe interessante capire come mai proprio 4/5 mesi fa questo è diventato per lei un problema: è forse accaduto qualcosa nella sua vita che l'ha portata a percepire un minor senso di controllo? Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico al fine di trovare risposta alle sue domande e per avere rapporto con il suo corpo più sereno. Cordiali Saluti, Dott.ssa Carola Di Taranto
Dott.ssa Valeria Maccarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Il fatto che lei abbia scelto di inviare questa richiesta agli psicologi dice già qualcosa di importante sulla sua situazione. Credo che nel suo caso l'aiuto di un professionista è necessario, in quanto mi pare abbia già scoperto la fatica di non riuscire da solo a distogliersi da un pensiero continuo e continuo e continuo come è il suo.
Dr. Emanuele Incoronato
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica ansiosa. Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Folliero
Psicologo, Psicoterapeuta
Spino d'Adda
Buongiorno,
Sembra che quello di cui sta attualmente soffrendo è un disturbo ossessivo, caratterizzato da pensieri intrusivi e spiacevoli circa il suo corpo e centrati sulla simmetria.
Penso che un percorso di psicoterapia basata sull'elaborazione di questi pensieri, magari anche rintracciando l'origine di questi ultimi, possa essere utile per uscire da questa situazione che le risulta alquanto difficile da affrontare. Inoltre, potrebbe essere interessante anche capire che significato sotteso ha per lei la simmetria, oltre quella corporea.

Sperando di esserle stata d'aiuto,

Dott.ss Elisa Folliero
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, è da chiarire se questa sintomatologia che descrive sia dovuta ad una percezione oggettivamente alterata oppure sia una sorta di compulsione al controllo del suo corpo. Le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta per una prima valutazione del caso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

quello che lei sta vivendo è un disagio importante che ha a che fare con la percezione di se e del proprio corpo. Sarebbe opportuno iniziare un percorso psicologico al fine di poter esser aiutato nel processo di accettazione della sua persona e della corporeità cosi com'è, soprattutto se parliamo di una problematica non risolvibile attraverso ausili medici.
Qualora volesse approfondire il tema qui riportato, non esiti a contattarmi privatamente.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Ilenia Colasuonno
Psicologo, Psicologo clinico
Cerveteri
Ciao, mi dispiace sentire che stai vivendo questa difficoltà. Quello che descrivi potrebbe essere legato a una preoccupazione ossessiva per la simmetria del corpo, che ti porta a compiere azioni ripetitive per cercare di "correggere" eventuali asimmetrie. Questo tipo di pensieri e comportamenti può essere associato a un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), o a un’altra forma di ansia legata all'immagine corporea, che può influire sul tuo benessere e sulla tua qualità della vita.

Il fatto che tu ti senta in difficoltà quando noti asimmetrie e ti senta obbligato a cercare di bilanciare il corpo può essere molto stressante. Potresti anche sentirti frustrato o demotivato quando i tuoi sforzi non sembrano risolvere il problema, il che alimenta il ciclo di pensieri e comportamenti.

Una delle cose più importanti da fare in questi casi è riconoscere che questi pensieri e comportamenti non sono necessariamente legati a una vera disfunzione fisica, ma piuttosto a una distorsione della percezione del corpo. L'assistenza di un professionista, come un terapeuta che si occupa di disturbi ossessivo-compulsivi o ansia, potrebbe essere utile. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è spesso molto efficace per affrontare questi tipi di pensieri ossessivi, perché ti aiuta a sfidare e modificare le credenze che hai su te stesso e sul tuo corpo.

Inoltre, potresti lavorare su tecniche di rilassamento e consapevolezza, come la meditazione o la mindfulness, per imparare a ridurre l'ansia che provi quando noti queste asimmetrie, cercando di accettare che il corpo umano è naturalmente asimmetrico e che non c'è nulla di "sbagliato" in questo.

Se questi comportamenti continuano a influenzare la tua vita quotidiana o a causarti sofferenza, parlare con un professionista della salute mentale sarebbe un passo importante per affrontare questa difficoltà in modo sano. Non sei solo in questa esperienza, e cercare supporto è un atto di coraggio che ti aiuterà a migliorare il tuo benessere. Se hai bisogno di parlarne ulteriormente o di altri suggerimenti, sono qui per aiutarti.
Dott.ssa Alexia Pellegrinetti
Psicologo, Psicologo clinico
Arezzo
Ciao! Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Detto che nessun corpo è mai simmetrico, potrebbe essere utile capire a quale tipo di insicurezza (che cerchi di controllare per esempio con un allenamento più bilanciato) rimanda per te il fatto di percepirlo asimmetrico.
Ti auguro il meglio, un caro saluto!
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, quello che racconta mostra tutta la fatica che sta vivendo in questo periodo, e capisco quanto possa essere difficile convivere ogni giorno con pensieri e sensazioni così intrusive legate alla simmetria del corpo. Non è raro che, in momenti di vulnerabilità o di particolare attenzione verso di sé, la mente inizi a focalizzarsi su dettagli fisici e percepiti come imperfezioni, trasformandoli in una sorta di lente che condiziona il modo di guardarsi e di muoversi. Col tempo, questa attenzione diventa sempre più rigida e alimenta ansia e frustrazione, proprio come lei descrive con il bisogno di correggere continuamente postura, movimenti o modo di indossare i vestiti. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è utile pensare a questo meccanismo come a un circolo che si autoalimenta. Più lei cerca di controllare e riequilibrare, più la mente si convince che sia necessario farlo e più la percezione dell’asimmetria diventa centrale e disturbante. Questo porta inevitabilmente a vivere con una costante tensione e con la sensazione di non essere mai “a posto”. È importante riconoscere che non è la simmetria in sé a creare disagio, ma il significato che la mente attribuisce a questi dettagli e la quantità di energia che viene spesa per contrastarli. Un primo passo può essere provare a osservare i pensieri senza trattarli come verità assolute ma come eventi mentali, qualcosa che arriva e che se ne va, senza bisogno di agire sempre per placarli. Allenarsi a tollerare il disagio che nasce dall’asimmetria, anche solo per pochi minuti alla volta, è una strategia che a lungo andare può ridurre la forza del problema. Parallelamente, diventa utile chiedersi se le correzioni e gli sforzi quotidiani la stanno avvicinando a una vita più piena e serena o se invece la stanno allontanando da ciò che per lei conta davvero. Spostare gradualmente l’attenzione da un controllo continuo del corpo verso attività significative, relazioni e obiettivi personali può aiutare a ridare equilibrio. Non è un percorso immediato né semplice, e proprio per questo confrontarsi con un professionista potrebbe offrirle strumenti concreti per interrompere questo circolo e sviluppare modalità più flessibili di risposta ai pensieri ossessivi. La cosa importante è sapere che quello che sta vivendo ha un nome, una spiegazione e delle strade percorribili per essere affrontato. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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