Con il cymbalta mi sento bene, ho provato negli anni scorsi ha diminuire la dose per poi smettere ma

8 risposte
Con il cymbalta mi sento bene, ho provato negli anni scorsi ha diminuire la dose per poi smettere ma mi sentivo meno attivo, il fisico incominciava a non rispondere bene e quindi ricominciavo ad assumere la dose abituale cioé una compressa da 60 al giorno, prima di questa terapia avevo problemi di insonnia, svolgevo le mie attività senza entusiasmo, nell'affrontare la vita mi sentivo molto timoroso, dalla paura spesso andavo in bagno ad urinare, mi sudavano le mani, pensavo molto, ansia ,a contatto con le persone diventavo spesso rosso, mi in chiudevo a casa e soffrivo. Adesso sto bene, vorrei sapere se devo assumere per sempre il Cymbalta e se con il tempo gli effetti diminuiranno grazie
Buonasera, questa domanda andrebbe posta al medico, presumibilmente psichiatra, che le ha prescritto la terapia farmacologica e che per questa terapia la segue. Se hai il timore che i sintomi che ben descrive nel suo pur breve messaggio si ripresentino qualora eventualmente venisse sospeso il farmaco - cosa che potrà essere fatta se e solo se il medico lo ritirerà opportuno e, in ogni caso, nei tempi e con le modalità da lui indicate - mi sembra opportuno prendere un considerazione, se già non lo avesse fatto, la possibilità di iniziare una psicoterapia che sui sintomi che elenca - o su altri eventuali nuovi- possa lavorare. Un saluto, Marta Corradi.

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Salve, bene lei ha notato che ricominciando a rifare la cura i suoi sintomi stanno migliorando, cmq dovrebbe essere sempre controllato dallo psichiatra che inizialmente le aveva prescritto la cura e non deve sospenderla o modificarla da solo ma solo dopo un controllo del medico. Inoltre dovrebbe eseguire contemporaneamente con i farmaci una terapia psicologica, perchè tramite le sedute dovrà elaborare il suo malessere. In futuro quando le verrà scalato il farmaco con l'aiuto dello psichiatra, se non avrà elaborato la causa il disturbo potrebbe ripresentarsi, la saluto cordialmente, dott.Eugenia Cardilli.
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Buonasera. È possibile che una terapia farmacologica agisca sugli aspetti organici e i benefici siano tanti e tali da nn pensarsi senza. Come ogni cambiamento occorre una grande motivazione dietro affinché sia duraturo. Ciò che deve chiedersi è io posso/voglio assumere la terapia x sempre? E contestualmente confrontarsi con il prescrivente
Salve, al di là di ogni effetto collaterale o da sospensione, che vanno discussi con il medico che prescrive i farmaci, forse va presa in considerazione l’idea di una psicoterapia per risolvere il problema alla radice.
Saluti
Marta Calderaro
Buongiorno gentile utente, mi sembra di capire che la domanda che si sta ponendo è se esiste un modo alternativo di vivere la propria quotidianità senza assumere farmaci che regolano il suo umore. Potenzialmente la riposta è si, può esistere un modo alternativo cioè servendosi di un professionista psicologo che possa accompagnarla in un percorso di analisi delle dinamiche sottostanti le problematiche psicologiche che lamenta. Ci tengo, comunque a sottolineare che, è sconsigliata la sospensione del farmaco senza prima consultare il medico prescrivente.
Le porgo i miei saluti.
Dott.ssa Elisa Taverniti
Buongiorno, la terapia farmacologica è sicuramente una soluzione ai problemi da lei descritti e, come deve essere un medico psichiatra a prescriverla, è bene che sia un medico psichiatra a modificarla o sospenderla. Leggendo la sua domanda mi chiedevo se avesse mai pensato ad andare più a fondo della questione, cercando di capire quali potessero essere le cause all'origine del suo malessere. Sicuramente aiutarla ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé, di ciò che la disturba, e accompagnarla in un percorso di cambiamento è compito dello psicoterapeuta. Cordiali saluti. Dott.ssa Maria Caterina Boria
Buongiorno, il farmaco come gia anticipat dai colleghi è una questione delicata che va gestita con il medico che l' ha prescritta che la segue. Se nvece la preoccupazione è prendere il farmaco a vita per i suoi problemi la psicoterapia puo fare molto possibilmente anche con un numero esiguo di incontri. sia sulla sua preedente insonnia sia sul problema attuale di ansia. Attualmente la terapia cognitivocomportamentale e quella metacognitiva hanno le magggioi evidenze scientifche per la risoluzione dlle difficoltà che ha menzionato.
Buonagiornata
Dr.ssa Bottasini
Concordo con i colleghi,sembrerebbe che stia valutando la possibilità di una vita al di la del farmaco ma non crede di avere le risorse sufficienti. A parte quindi rivolgersi al suo psichiatra, per compredere questi sintomi e il loro significato e" importante una consulenza psicologica. Resto a disposizione

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