Ciao buon giorno sono un ragazzo di 26 anni circa un mesi fa ero a casa tranquillo poi ha iniziato a

23 risposte
Ciao buon giorno sono un ragazzo di 26 anni circa un mesi fa ero a casa tranquillo poi ha iniziato a attaccarmi una tachicaardia o pure attacco di panico sono uscito di casa di corsa per andare al pronto soccorso mi sono incontrato con l'ambulanza per strada mi hanno portato loro avevo agetazione paura di morire mal di testa rispiro malessimo appena arrivato al ospedale dopo 20 minuti mi sono sentito normale non più aggettato e mi hanno dato codice bianco
Mi hanno visitato dicendomi l'ansia mi hanno prescritto delle gocce da prendere con l'acqua di notte dopo dei giorni mi vieni una ansia e penso sempre al primo giorno mi vieni paura di avere un infarto...
Di notte non. Riesco più a dormire e ho con me la paura sempre...non so cosa fare ogni notte mi sveglio alle 3 di notte con una tachicaardia non cosa fare mi consigliate?
Dott.ssa Giada Piva
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Fossò
Salve, mi dispiace nel leggere questa situazione che le crea grande disagio. Per cercare di capire la natura di queste agitazioni così invalidanti le consiglierei di iniziare un percorso che la aiuti ad apprendere delle tecniche per capire il motivo e le insegni ad essere in grado di saperle affrontare nel migliore dei modi. Se vuole altre informazioni a riguardo non esiti a contattarmi. Un caro saluti, Giada

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Rosa Gotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, comprendo la sua sofferenza e concordo con i miei colleghi sulla necessità di intraprendere un percorso psicologico. L'ansia è spesso un disturbo invalidante, necessita di essere compresa e affrontata. Bisogna soprattutto capire perchè si manifesta e anche perchè sia comparsa proprio in questo momento. Con l'aiuto di uno psicoterapeuta sicuramente riuscirà a capire meglio cosa le sta accadendo. Un caro saluto dott.ssa Rosa Gotti
Dr. Stefano Joe Cattan
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Seravezza
Salve,
Dal suo racconto si percepisce molto bene il disagio che sta sperimentando. I vissuti ansiosi, che poi sfociano in veri e propri attacchi di panico, sono molto difficili da gestire e sicuramente invalidanti per la quotidianità. Tuttavia, tramite un percorso psicologico si possono imparare a comprendere le cause e le situazioni che scatenano tali reazioni emotive. Comprendere le cause è il primo passo per imparare a gestire l'emotività e tornare ad una vita serena.
Le consiglio di contattare un professionista, vedrà che riuscirà a comprendere il suo disagio e, con pazienza, a superarlo.
Cordialmente SJC
Dott.ssa Claudia Castellani
Psicologo, Psicoterapeuta
Forte dei Marmi

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Buonasera Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia psicoanalitica per capire le cause del suo disagio . Resto a disposizione per chiarimenti. Saluti Dott.ssa Claudia Castellani
Dott.ssa Claudia Elisabetta Muccinelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
Sesto San Giovanni
Buongiorno, mi spiace leggere del suo disagio: l'ansia, e la "paura dell'ansia, sembrano essere diventati dei problemi che le impediscono di vivere serenamente la vita quotidiana. Ha mai pensato di rivolgersi ad uno specialista, psicologo o psicoterapeuta, che possa aiutarla a gestire questa situazione? Resto a sua eventuale disposizione per ogni eventuale informazione dovesse servirle. Le auguro buona giornata. D.ssa Claudia Muccinelli
Dott. Mauro Simonetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile Utente, descrive una situazione molto pesante da vivere e per questo mi spiace molto, la buona notizia è che sia gli attacchi di ansia che quelli di panico sono fenomeni molto noti e documentati da tempo, quindi sono altamente trattatbili.
Sicuramente ora parte dell’ansia è dovuta alla paura di stare male ma durante quella prima volta che ha descritto probabilmente qualcosa (un pensiero o qualcosa che ha visto o sentito) ha attivato la forte sensazione di pericolo che é sfociata in panico.
Come le é già stato consigliato, un percorso psicologico potrebbe fare maggiore luce su che cosa sia questo qualcosa e da lì si potrebbero elaborare delle strategie per evitare, o quantomeno limitare, di sfociare nuovamente nel panico.
Spero di essere stato utile, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi.

Dottor Mauro Simonetti
Buongiorno, dalla descrizione di quanto Le è accaduto è verosimile pensare che possa aver avuto un attacco di panico; i criteri per definirlo tale sono che la persona viene colta all’improvviso da uno stato di forte agitazione e dalla conseguente paura di morire. Durante l’attacco, la persona può riscontrare una serie di sintomi somatici e cognitivi, alcuni dei quali sono quelli da Lei riportati: tachicardia, mal di testa, respiro affannato, agitazione etc. Il timore di rivivere l’esperienza traumatica porta, nei giorni seguenti, ad avere paura di riprovare quella paura. Prima che possa degenerare in un disturbo, condizionando la gestione del quotidiano, è preferibile rivolgersi ad un professionista. Quest’ultimo, in accordo con la persona richiedente, promuove l’apprendimento di tecniche cognitive-comportamentali e di rilassamento per il contenimento dei sintomi e la reinterpretazione degli stessi per una gestione funzionale dell’ansia. Le auguro di risolvere nel migliore dei modi.
Dott. René Galante
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Gentile utente,
per il panico esistono numerosi interventi di comprovata efficacia, come ad esempio quelli di matrice cognitivo-comportamentale.
Valuti l'opportunità di rivolgersi a uno specialista del settore.
Dott. Andrea Brumana
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno e grazie per averci parlato della sua situazione. Capisco la preoccupazione e l'agitazione data dall'ansia che sta provando, ma una volta escluse cause organiche alla sua condizione, penso che la cosa migliore che possa fare sia cercare di capire il senso del sintomo che lamenta attraverso un percorso psicologico durante il quale ascoltarsi sentendosi ascoltato ed accompagnato. Se lo desiderasse, resto a sua disposzione anche online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Dott.ssa Daniela Rivoltella
Psicologo, Psicologo clinico
Caravaggio
Buonasera, ringrazio innanzitutto per aver voluto condividere questa esperienza difficile da controllare. L'ansia fa parte delle nostre emozioni ed è una reazione a fattori/agenti stressanti: i pensieri negativi e la difficoltà nel sonno denotano probabilmente un momento critico che sta vivendo.
Nella comprensione della sua richiesta d'aiuto le consiglio di apportare esami medici con il suo medico di base per escludere cause organiche ed eventualmente avvalersi di un percorso di supporto psicologico al fine di sviluppare maggiore consapevolezza di ciò che le sta succedendo, trovando modalità alternativa di risposta allo stress/ansia vissuta.

Disponibile, anche ON LINE

Cordiali Saluti.
dr ssa Daniela Rivoltella
Dott.ssa Francesca Ponziani
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
buongiorno, il panico insorge come reazione ad una "difesa psicosomatica e segnala l'imminenza di uno slittamento da un'identità all'altra, identità che sta per negare la prima, con effetti di colpa e vergogna. Quindi si risolve quando si va verso un cambiamento, cioè una giusta e coerente rivoluzione dell'identità. Io sono a disposizione per accompagnarla in questo processo doloroso ma inevitabile . Saluti cari dottoressa Ponziani
Dott.ssa Ilaria Truzzi
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Salve, grazie per la condivisione. Posso immaginare la grande sofferenza e agitazione che sente. Le consiglio di rivolgersi a un professionista per intraprendere un percorso psicologico. Potrebbe rivolgersi al suo medico di base per capire e valutare l'aspetto organico, quindi spiegargli le paure rispetto al rischio di infarto e avere un parere autorevole. Parallelamente un percorso psicologico sarebbe utile per comprendere le ragioni di questi episodi di ansia e riuscire quindi a trovare delle strategie per prevenirli o gestirli.
Resto a disposizione, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Dott.ssa Monica Barducci
Psicologo, Psicologo clinico
Campi Bisenzio
Salve, i sintomi che Lei riporta sono quelli di un attacco di panico (o d'ansia) la cui caratteristica principale è proprio quella di generare la precisa sensazione di stare per morire. Una volta superata questa fase, resta vigile la paura che tale situazione si ripresenti, generando l'ansia, in una spirale difficilmente gestibile senza gli adeguati strumenti. Secondo il mio parere, si è verificato un evento, poi rimosso dalla coscienza, che dovrebbe essere indagato e risolto. Un percorso psicanalitico potrebbe essere d'aiuto per rintracciare questo evento e scoprire le origini dell'ansia, per poterla adeguatamente fronteggiare. Un caro saluto, MB
Dott. Corrado Schiavetto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, i miei colleghi e le mie colleghe hanno già toccato con la dovuta sensibilità la domanda che lei ci porta. Mi sento di dirle innanzitutto che tutto ciò che lei avverte e che prova ha pieno diritto e dignità di essere considerato, analizzato e affrontato in un ambiente che sia in grado di venire incontro alle sue necessità e ai suoi bisogni. Questo spazio deciderà lei come e quando strutturarlo, con i suoi tempi e i suoi modi. L'ansia, e soprattutto il panico, sono qualcosa che atterrisce le persone e le spinge a reazioni definite, fra le molte, di attacco o fuga. La ricerca del pronto soccorso come luogo dove trovare conferme è legittimo in questi frangenti. Ma l'ansia e il panico hanno spesso dei blocchi interiori e inconsci, delle paure non affrontate o dei discorsi mai del tutto portati a galla alla coscienza. Affrontare assieme a una persona formata in queste problematiche questi suoi desideri, paure e bisogni le permetterà di dare un nome e una collocazione a ciò che sente. Cordiali saluti, Dott. Corrado Schiavetto.
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Salve, assolutamente un percorso di psicoterapia e, dato che assume già un farmaco, le consiglierei di prendere un appuntamento con uno psichiatra laddove ancora non è seguito. E' molto importante avere uno specialista di riferimento in modo da calibrare bene la terapia farmacologica.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Mi dispiace sentire che stai affrontando queste difficoltà legate all'ansia e agli attacchi di panico. È importante ricordare che l'ansia e gli attacchi di panico sono disturbi comuni e trattabili. Ecco alcuni passi che potresti considerare per gestire la situazione:

Consulta un professionista della salute mentale: La prima cosa che dovresti fare è consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra. Possono aiutarti a valutare la tua situazione e stabilire una diagnosi. Potrebbero anche raccomandare un trattamento adeguato, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) o la terapia farmacologica, se necessario.
Apprendi tecniche di gestione dell'ansia: La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) può essere particolarmente efficace nel trattare l'ansia e gli attacchi di panico. Con l'aiuto di uno specialista, puoi imparare tecniche per gestire l'ansia, come la respirazione profonda, la visualizzazione, il rilassamento muscolare progressivo e la ristrutturazione cognitiva.
Stile di vita sano: Mantenere uno stile di vita sano può contribuire a ridurre l'ansia. Assicurati di avere una dieta equilibrata, fare esercizio regolarmente e ottenere abbastanza sonno. Evita il consumo eccessivo di caffeina e alcol, che possono aggravare l'ansia.
Pratica il rilassamento: Dedica del tempo ogni giorno a pratiche di rilassamento come lo yoga, la meditazione o il tai chi. Queste attività possono aiutarti a ridurre lo stress e l'ansia.
Evita l'auto-diagnosi e l'auto-trattamento: È importante evitare di cercare diagnosi su Internet o di automedicarti. Consulta sempre un professionista della salute mentale per una valutazione accurata e un trattamento appropriato.
Parla dei tuoi sentimenti: Parla con amici o familiari di cui ti fidi riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue preoccupazioni. L'apertura riguardo alle tue esperienze può essere un passo importante verso il sollievo.
Segui il piano di trattamento: Se un professionista della salute mentale ti ha prescritto un piano di trattamento, segui le sue raccomandazioni e prendi i farmaci prescritti, se necessario. È importante essere costanti nel trattamento per vedere miglioramenti.
Sostegno sociale: Cerca sostegno dagli altri. Partecipare a gruppi di supporto o condividere le tue esperienze con persone che hanno affrontato problemi simili può essere utile.
Ricorda che l'ansia e gli attacchi di panico sono trattabili e che con il giusto supporto e il giusto trattamento, è possibile ottenere sollievo. Non esitare a cercare aiuto professionale e a seguire le raccomandazioni del tuo terapeuta o medico.
Dott.ssa Giovanna Esposito
Psicologo, Psicologo clinico
Casalnuovo di Napoli
Salve, comprendo il disagio e difficoltà che si scatenano da questi eventi, sicuramente è importante seguire il percorso assegnato dai medici, magari contattare anche un professionista che la aiuti a gestire determinate situazioni, ma soprattutto che esplori da cosa derivano
Provi a pensare in quali situazioni emergono nello specifico cosa è accaduto prima, a cosa eventualmente stava pensando e cosa ne deriva dopo, ma certamente deve affidarsi a qualcuno che la aiuti con un supporto psicologico in questo percorso
saluti dott.ssa Giovanna
Dott.ssa Giulia Mauri
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pisa
Buongiorno, mi dispiace molto per il disagio che sta provando. Dal suo racconto sembrerebbe che la sua sintomatologia sia dovuta ad uno stato ansioso persistente e che l’evento riportato possa essere ricondotto ad un attacco di panico. Tuttavia, nonostante sembrino risposte fisiologiche scaturite da una sofferenza emotiva, le consiglierei, in primis, di escludere una qualche patologia organica e quindi di rivolgersi a un medico per fare degli esami di accertamento a livello cardiaco. Una volta escluse cause organiche, le suggerirei di intraprendere un percorso psicologico per capire la natura e l’origine di questa sua condizione. Un confronto rispetto alle sue paure, in relazione allo stadio del suo ciclo vitale, le potrebbe essere utile a comprendere e a gestire al meglio queste situazioni. Inoltre, una maggior consapevolezza del suo mondo interiore l’aiuterebbe a migliorare la sua qualità di vita al momento fortemente compromessa. Un caro saluto Dott.ssa Giulia Mauri
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per capire l'origine della sua ansia e per poterla quindi trattare. Cordiali saluti.
Buongiorno, per il trattamento dell'ansia risulta molto efficace la psicoterapia e, qualora necessario, la somministrazione di una terapia farmacologica. Resto a disposizione per dubbi e chiarimenti. Un caro saluto.
Dott.ssa Elisa Rizzotti
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pordenone
Gentile,
Comprendo profondamente il suo disagio e la preoccupazione che sta vivendo: gli attacchi di panico e l’ansia che descrive sono esperienze molto intense e spaventose, e il fatto che si ripresentino di notte, disturbando il sonno e la tranquillità, è un segnale importante che qualcosa dentro di lei sta chiedendo attenzione e merita di essere ascoltato e approfondito. Questi sintomi, seppur molto fastidiosi, non sono pericolosi per la sua salute fisica, ma rappresentano spesso un modo con cui la mente e il corpo comunicano un malessere più profondo; per questo motivo, la invito a non sottovalutare ciò che sta vivendo e a considerare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia, che può aiutarla a comprendere le cause di questi attacchi e a sviluppare strumenti concreti per gestirli e superarli. Dott.ssa Elisa Rizzotti
Dott.ssa Chiara Avelli
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, capisco quanto questa esperienza possa essere stata spaventosa. Da quello che racconta, sembra che il primo episodio di tachicardia e forte agitazione sia arrivato all’improvviso, portandola a pensare che stesse succedendo qualcosa di grave, tanto da recarsi al pronto soccorso. È comprensibile: la sensazione di perdere il controllo e la paura di morire possono essere molto intense durante un attacco di panico. Da quanto scrive, dopo la visita le hanno confermato che non si trattava di un problema cardiaco, ma di un episodio legato all’ansia, e le hanno prescritto delle gocce da assumere la sera. Tuttavia, mi sembra che da quel giorno lei viva con la paura che possa succedere di nuovo, in particolare la notte, quando si sveglia con tachicardia e un forte senso di allarme. Le chiedo: in quei momenti, quali pensieri le passano per la mente? Si ricorda di immagini o sensazioni che la fanno sentire in pericolo? È importante capire cosa pensa in quei momenti, perché i pensieri influenzano le emozioni e possono innescare reazioni fisiche come la tachicardia, creando un circolo difficile da interrompere. Quando si sveglia di notte, cosa la spaventa di più? Il battito accelerato, la sensazione di soffocamento, o il timore che la crisi non passi? Comprendere meglio questi aspetti può aiutarla, insieme al suo medico o a uno psicologo, a lavorare sui pensieri che alimentano l’ansia e il panico. In questo momento il corpo reagisce come se ci fosse un pericolo reale, ma non lo è: è l’effetto dell’ansia che amplifica la percezione del rischio. Imparare a riconoscere questi segnali, a respirare lentamente e a concentrarsi su ciò che sta davvero accadendo (e non su ciò che teme possa accadere) può essere un primo passo per gestire meglio questi episodi. Le consiglio di parlarne con il suo medico curante e, se possibile, intraprendere un percorso psicologico per comprendere da dove nascono queste paure e imparare strategie per gestirle. Non è solo, molte persone vivono esperienze simili e possono tornare a stare bene con il giusto aiuto. Dott.ssa Chiara Avelli

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