ciao a tutti, sono una ragazza di 18 anni e soffro ormai da un anno di ansia e pensieri ossessivi a

16 risposte
ciao a tutti, sono una ragazza di 18 anni e soffro ormai da un anno di ansia e pensieri ossessivi a seguito di un momento molto stressante; già da bambina mi era capitato di sperimentare delle ossessioni dopo momenti stressanti che con il tempo sono andate via da sole e sono tornata ad essere tranquilla. Fatto sta che ho iniziato ad andare in terapia mesi fa ( 1 volta a settimana) e col tempo ero migliorata molto, ho dovuto poi interromperla con l estate ( in cui sono stata molto bene) perché la mia psicologa è andata in maternità, ma da quando è tornata e ho riniziato, la mia ansia è peggiorata e ora sono di nuovo un po’ in crisi. la mia psicologa dice che è normale perché stiamo affrontando temi e questioni riguardanti tutti le difficoltà che ho incontrato nell adolescenza( elaborando tutti i traumi o comunque le delusioni attraverso l EDMR) che abbiamo notato essere la causa stessa della mia ansia; ma ora come ora sto facendo la terapia ogni due settimane e l’ansia è molto più elevata rispetto ai mesi prima in cui stavo molto meglio e c’erano giorni in cui non avevo praticamente ansia; per carità, come ha detto la mia psicologa non ho nulla di clinicamente rilevante e quindi nulla di troppo preoccupante, però sono un po’ spaventata perché ho paura che le mie ossessioni possano peggiorare sempre di più e diventare un doc( ho letto su alcuni articoli che certe persone hanno sperimentato ossessioni sotto soglia prima di sviluppare un vero e proprio disturbo) e non so cosa fare, da una parte ho iniziato questo percorso con lei e abbiamo elaborato molte cose, dall’ altra sento che la terapia non mi fa stare più così bene ma allo stesso tempo mi sento come una di quelle persone che si lamenta sempre e poi non ha mai nulla di grave- come mi hanno fatto notare i miei. non so cosa fare, mi chiedevo se magari l’ approccio della mia psicologa non sia del tutto corretto, oppure sono io che ingigantisco le cose? ci sono altre tecniche per curare la mia ansia ? la mia psicologa si concentra soprattuto sul passato e a volte mi da esercizi di mindfullness. grazie e scusate il disturbo
cara utente, posso solo immaginare quanto faticosa possa essere questa situazione per lei. Ciò che più mi sento di dirle e di condividere in modo onesto e sincero ciò che prova e sente con la sua terapeuta. Si lasci andare anche ai dubbi, condivida tutto come ha fatto qui con noi. Alcuni momenti della terapia sono peggiori perchè si mettono le mani nella "melma" del nostro malessere e non è facile. Si affidi alla collega che la segue. In bocca a lupo cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, comprendo quanto possa essere faticoso ed a tratti spaventoso investire nel proprio benessere personale ma arrivare a sentirsi paradossalmente "peggio' di prima. La terapia, purtroppo è per fortuna, ci mette in contatto con le nostre emozioni e vissuti più difficili che è necessario attraversare, accanto a quel qualcuno, per poterle davvero elaborare e trasformare e infine oltrepassare. Possono quindi essere del tutto normali queste fasi che non le rendono tuttavia meno spaventose o faticose. Anche questo suo momento e queste sue specifiche preoccupazioni meritano la pena di prendere spazio e mi sento di invitarla a riparlarne con la sua terapeuta di riferimento. Sebbene è vero che dalle sue parole sembra averlo già fatto, il fatto che scriva anche qui forse esprime il bisogno di chiarirsi ancora meglio, nello spazio della terapia, cosa sta accadendo dentro di lei e all'interno della vostra relazione terapeutica.
Anche i momenti di crisi possono infine rivelarsi preziose occasioni di crescita, se qualcuno di fiducia ci accompagna nel comprenderne i significati più profondi. Un cordiale saluto
Gentile utente,
concordo con i colleghi è importante che condivida in terapia quello che prova perchè può essere una preziosa occasione per lavorare su quello che le succede e affrontarlo insieme.
Un caro saluto
Buonasera, grazie per questa Sua condivisione. Concordo con i colleghi che mi hanno preceduto che il problema va trattato approfonditamente con la Sua attuale terapeuta, tuttavia sento il dovere di farLe presente che per certe problematiche specifiche come ansia ricorrente ed ossessioni, esiste un metodo molto efficace che e’ la Terapia Breve Strategica. Si tratta di un aproccio che si focalizza subito sul disturbo,cosi’ come si presenta sul momento, mediante strategie studiate ad hoc su migliaia di casi simili. Lavorare sul passato e meditare possono essere trattamenti utili ma dal mio punto di vista, in questi casi, non risolutivi. Per ulteriori chiarimenti mi puo’ contattare tramite il tasto” invia messaggio”del mio profilo, oppure direttamente mi puo’ richiedere una consulenza online. Un caro saluto! Dott.ssa Angela Fortini
Gentilissima, le consiglio di confrontarsi con la sua terapeuta in modo sincero, è la base per qualsiasi buona relazione. Terapeuta diversi possono aver orientamento diverso ma tutti possono portare a un buon risultato se ha fiducia nel terapeuta e nella vostra relazione. Detto ciò la terapia può essere anche affiancata da tecniche di respirazione e rilassamento che possono contribuire a ridurre l'ansia e aiutarla a vivere in modo più sereno.
Qualora lo volesse resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian
Buongiorno, potrebbe essere una normale fase della terapia. La cosa migliore, come è già stato suggerito, è portare queste preoccupazioni in terapia. Le faccio notare che queste stesse preoccupazioni potrebbero essere parte del suo problema. In ogni caso non dovesse sentirsi ascoltata o capita potrà sempre pensare di cambiare terapeuta.
Buongiorno,

la inviterei a continuare il percorso iniziato senza remore. Non è una questione di metodologia di lavoro dello specialista, ciò che fa la differenza in terapia è la relazione terapeutica. A volte la regressione del paziente proprio come le suggeriva la collega può esser legata agli argomenti che si stanno affrontando ma allo stesso tempo può esser vista come una piccola rincorsa all'indietro prima di poter fare un salto in avanti ancora più lungo. Nella speranza possa affidarsi e proseguire quanto cominciato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, nell'ambito di un percorso di psicoterapia è normale incontrare ostacoli e difficoltà che possono far sorgere dubbi. Concordo con i colleghi che le consigliano con fiducia di aprirsi con la sua terapeuta in modo da approfondire le strategie utili alla gestione dell'ansia che la disturba, lasciando che la diagnosi non la influenzi in quanto essa si può modificare nel tempo. Spero di esserle stata d'aiuto e la saluto cordialmente. Dr. Sara Mammano
Salve a me sembra che oltre al problema della sua ansia e su come lavorarci lei abbia difficoltà a esprimere il suo vero bisogno: ovvero esprimere le sue perplessità legittimissime, alla sua terapeuta. Come dicevano i colleghi provi a parlare a cuore aperto alla psicologa che la segue dicendole chiaramente quello che sente. Mi viene da dirle che è importante che lei separi una cosa dall'altra come per esempio il fatto che prima la faceva stare bene ma che ora sente che la terapia non la fa stare più cosi come riporta sopra. Oltre al EMDR esistono anche altre procedure, io lavoro con il trauma con una modalità molto efficace a mio avviso che non va tanto nel passato ma si focalizza sul presente. Se vuole altre informazioni mi contatti pure. Spero in qualche modo di esserle stata d'aiuto. Buona serata Dr. Jasmine Scioscia
Gentile utente, concordo con i colleghi che hanno risposto prima di me: parli con la sua terapeuta di tutti i dubbi e le paure che ha, esponga le sue perplessità anche riguardo all'andamento della psicoterapia. Si affidi a lei e alla relazione che avete creato finora. Cordiali saluti
Gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione. Durante un percorso terapeutico possono capitare fasi dove si incontrano maggiori difficoltà. Come già anticipato dai colleghi, la invito a esternare con la sua terapeuta le perplessità e dubbi, senza preoccupazioni. In bocca al lupo
Cordiali saluti. Dott.ssa Di Gennaro Laura
Buongiorno, concordo con quanto riportato dai colleghi rispetto a condividere i suoi stati mentali con il terapeuta che la segue. Lo spazio di terapia è anzitutto uno spazio relazionale e in quanto tale lo può usare per condividere non solo i pensieri ma le emozioni che spesso per timore dell’altro teniamo per noi. Il dolore e la paura che prova sono importati e non “cose banali”. Spero le risposte qui la possano aiutare in qualche modo.
Gentilissima, se il percorso ha funzionato in passato sarebbe opportuno parlare in seduta, in modo approfondito, anche dell'interruzione che c'è stata nel periodo estivo e valutare insieme alla sua terapeuta cosa fare. Visto il momento così delicato dovrebbe considerare di riprendere con una seduta a settimana. Rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Un caro saluto
DR
Gentile utente, anche io, come diversi colleghi, concordo con il consiglio di parlare apertamente alla sua terapeuta delle sue fatiche e dei suoi dubbi; sono senz’altro argomenti sui quali lavorare.
Farei anche una riflessione sul setting, nel senso che potrebbe magari esserle utile riprendere le sedute una volta alla settimana se non ci sono motivazioni insormontabili dietro la scelta delle sedute ogni quindici giorni.
Le auguro una buona serata.
Dott.ssa Emanuela Graziano
Gentile utente, i percorsi di terapia non sono lineari, i miglioramenti possono subire un arresto, ci possono essere dei piccoli apparenti peggioramenti per poi fare salti più grandi in avanti. Credo che prima di cambiare terapeuta dovrebbe parlarne con lei e valutare tutte le sue preoccupazioni in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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