Ci sono problemi tra mio padre e mia madre questo va tutta la vita Mio padre è un despota e mia madr

24 risposte
Ci sono problemi tra mio padre e mia madre questo va tutta la vita Mio padre è un despota e mia madre è una martire lui fa violenza psicologica la ricatta E tutto questo ci soffro perché non riesco ad aiutare mia mamma ogni volta che intervengo faccio peggio con mio padre per cui non so come affrontare la situazione
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, immagino sia difficile affrontare questa situazione che sta vivendo e questa dinamica tra i suoi genitori. Capisco che si senta all'interno della situazione e voglia risolverla, tuttavia questa dinamica appartiene ai suoi genitori, lei può essere di supporto se le viene richiesto ma è da loro stessi che deve partire il cambiamento per uscire da questa dinamica. Quello che si può fare è affrontare la frustrazione che ne deriva questa presa di coscienza, e se vuole la si può affrontare, insieme a tutto il processo in un percorso psicologico. Rimango disponibile a tale scopo.

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Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova

Gentile utente,
comprendo quanto possa essere difficile vivere in una dinamica familiare così pesante. La sua sofferenza nasce dal desiderio di proteggere sua madre, ma è importante riconoscere che non può cambiare suo padre né forzare sua madre a reagire. Intervenire direttamente potrebbe solo esacerbare il conflitto, aumentando il suo carico emotivo.

Un approccio più utile potrebbe essere quello di sostenere sua madre senza giudicarla o forzarla a prendere decisioni, offrendole ascolto e comprensione per aiutarla a sentirsi meno sola. Allo stesso tempo, sarebbe fondamentale tutelare se stesso, magari affidandosi a un terapeuta che la guidi nel gestire il senso di impotenza e nel trovare modi più sani per affrontare la situazione senza logorarsi.

Ricordi: aiutare non significa risolvere al posto di altri, ma trovare un equilibrio che protegga anche lei.
Dott.ssa Emerilys Marthai Delgado Garcia
Psicologo, Professional counselor, Sessuologo
Salerno
caro utente, posso immaginare come vi sentite; potresti iniziare un percorso per imparare a gestire questi momenti di conflitto in modo più adeguato per voi. Se volete approfondire potete contattarmi quando vuole. Cari saluti
Dott.ssa Janira Marangi
Psicologo, Psicologo clinico
San Giorgio Ionico
Caro Utente,

Mi dispiace sapere che stai vivendo una situazione così difficile. È comprensibile che vedere tua madre soffrire e sentirti impotente davanti a certi comportamenti ti provochi dolore e frustrazione. È importante riconoscere che, per quanto tu desideri aiutare, non sei tu a poter cambiare la dinamica tra i tuoi genitori. Questo tipo di situazioni, spesso radicate nel tempo, richiedono un percorso di consapevolezza e cambiamento da parte delle persone direttamente coinvolte.

Per proteggere il tuo benessere emotivo, può essere utile concentrarti su ciò che è nelle tue possibilità. Puoi offrire supporto a tua madre, facendole sentire che non è sola e incoraggiandola, se possibile, a cercare un aiuto esterno, come quello di un professionista, per affrontare la situazione. È fondamentale che tua madre trovi la forza di prendere in mano la propria condizione, ma questo deve essere un suo percorso personale.

Quanto a tuo padre, ogni tentativo diretto di intervenire potrebbe alimentare la tensione. Invece, puoi cercare di mantenere una distanza emotiva dalle dinamiche conflittuali, pur continuando a dimostrare affetto e vicinanza ai tuoi genitori, senza sentirti responsabile delle loro scelte.

Ricorda che tutelare il tuo equilibrio e il tuo benessere è altrettanto importante. Se senti che il peso della situazione ti sta sovraccaricando, potrebbe essere utile per te confrontarti con uno psicologo. Anche un breve percorso può offrirti strumenti per affrontare la sofferenza e gestire il coinvolgimento emotivo con maggiore serenità.

Un caro saluto,
Dott.ssa Janira
Dott.ssa Elin Miroddi
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Cara utente, da ciò che racconti, sembra che tu stia vivendo un grande peso emotivo e una sensazione di impotenza, che sono comprensibili dato il contesto. È importante riconoscere che i problemi tra i tuoi genitori non dipendono da te e non è tua responsabilità risolverli. Tuttavia, ciò non significa che tu debba subire passivamente questa sofferenza.
Ecco alcuni passi che potrebbero aiutarti:
Proteggi te stessa: per prima cosa, è fondamentale prenderti cura di te stessa, magari iniziando un percorso di supporto psicologico per gestire il carico emotivo che stai vivendo e per esplorare strategie efficaci che ti aiutino a trovare un equilibrio.
Aiutare tua madre: potresti suggerirle di cercare un supporto esterno, come un professionista che possa aiutarla a riflettere sulla sua situazione e a trovare risorse per affrontarla. Spesso, una persona esterna e qualificata può fare la differenza.
Gestire la relazione con tuo padre: considera che cercare di affrontare tuo padre direttamente potrebbe non essere utile e, come hai già notato, rischia di peggiorare la situazione. Un esperto potrebbe guidarti su come comunicare con lui in modo protettivo per te e per tua madre.
Ricorda che non sei sola in questa situazione. Con il giusto supporto, potrai trovare strumenti per gestire meglio il tuo dolore e aiutare chi ti sta a cuore senza sentirti sopraffatta. Se vuoi approfondire questo discorso, sono qui per ascoltarti e accompagnarti.
Dott.ssa Miroddi
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buon pomeriggio,
le dinamiche relazionali e familiari possono risultare complesse. Immagino essere una situazione delicata e sofferta e che avrebbe desiderio vedere i propri genitori stare meglio e relazionarsi diversamente.
Dato il contesto Le consiglierei alcune proposte: 1) una Sua presa in carico per comprendere come rapportarsi data questa situazione con i genitori e il Suo personale vissuto in merito; 2) una presa in carico da parte dei singoli genitori (sempre che lo desiderino e reputino utile); 3) una terapia di coppia per i genitori.
Le auguro di trovare quanto prima il modo per poter essere più serena.
Saluti
Dott.ssa Maria Grazia Antinori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Crescere in un ambiente malsano lascia molti segni anche sui figli.
Cosa può fare un figlio\a che osserva i suoi genitori farsi costantemente del male in ruoli consolidati in cui un uomo despota esercita violenza psicologia sulla donna?
Credo che il primo passo sia quello di riconoscere le dinamiche della famiglia cercando di non farsi coinvolgere nel gioco perverso.
Un figlio adulto può cercare di dare aiuto al partner debole offrendo il riconoscimento della situazione, un figlio\a ancora piccolo non può nulla, subisce anche lui la il dramma familiare.
Le scelte di vita sono dei genitori, purtroppo si possono instaurare meccanismi molto complessi che rendono difficile alla donna la possibilità di pensare o di desiderare di allontanarsi da un marito abusante.
Avere comunque il riconoscimento della sofferenza da parte del figlio\a può essere la prima consapevolezza per poter migliorare la propria vita.
Maria Grazia Antinori, Roma
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Medolla
Gentile utente, mi dispiace molto per a sua situazione familiare. Posso solo immaginare la sofferenza che prova. Un percorso psicologico potrà aiutarla a rielaborare ed affrontare queste dinamiche. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Mi dispiace molto per il dolore che sta vivendo, e voglio innanzitutto riconoscere la sua sofferenza. Deve essere estremamente difficile sentirsi in mezzo a una situazione così complessa e dolorosa, in cui da un lato c’è l’amore per sua madre e il desiderio di proteggerla, e dall’altro la frustrazione e il senso di impotenza nel vedere suo padre comportarsi in modo così distruttivo. Il fatto che lei desideri aiutare sua madre dimostra quanto tenga a lei, ma è importante ricordare che situazioni come queste spesso vanno oltre ciò che possiamo risolvere da sol*. L’interazione con persone che mettono in atto dinamiche manipolatorie o violente, come descrive per suo padre, può essere molto complessa, e non è raro che, pur con le migliori intenzioni, gli interventi finiscano per aggravare le tensioni. Una cosa importante da tenere a mente è che, per quanto il suo istinto di aiutare sua madre sia naturale e comprensibile, lei non può caricarsi del peso di dover risolvere questa situazione da sol*. Non è responsabilità sua cambiare il comportamento di suo padre o “salvare” sua madre. Quello che può fare, invece, è prendersi cura del suo benessere emotivo e cercare supporto per gestire la situazione in modo più efficace. Una possibilità potrebbe essere parlare con un professionista della salute mentale, che potrebbe aiutarla a elaborare le emozioni che sta vivendo e a sviluppare strategie per affrontare questa dinamica familiare in modo più funzionale. Inoltre, potrebbe essere utile incoraggiare sua madre a cercare a sua volta supporto psicologico o aiuto esterno, come centri anti-violenza o servizi dedicati, che possono offrirle un sostegno concreto. Lei sta già facendo qualcosa di molto importante: riconosce il problema e si preoccupa per sua madre. Questo è un segno di grande sensibilità e forza. Tuttavia, è essenziale che non si dimentichi di sé nel processo. La invito a riflettere su come può prendersi cura delle sue emozioni e dei suoi bisogni per affrontare meglio questa situazione senza sentirsi sopraffatt*. Non deve affrontare tutto questo da sol*. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Comprendo quanto possa essere doloroso assistere a dinamiche familiari difficili, specialmente quando coinvolgono figure tanto significative come i propri genitori. La situazione che descrive, con un padre autoritario e una madre che sembra subire passivamente, crea inevitabilmente un senso di impotenza e di frustrazione. È naturale desiderare di aiutare, ma è altrettanto importante riconoscere i propri limiti in un contesto che non può essere cambiato con la sola volontà di chi lo osserva.

Intervenire direttamente, come ha notato, spesso aggrava le tensioni, perché suo padre potrebbe percepire queste azioni come una minaccia alla sua "autorità". Allo stesso tempo, sua madre, trovandosi in una posizione di vulnerabilità, potrebbe non sentirsi pronta o capace di modificare il suo atteggiamento, anche se questo contribuisce al mantenimento di una dinamica dolorosa. In questi contesti, è cruciale concentrarsi su ciò che può realmente fare: offrire supporto emotivo a sua madre e proteggere la propria salute psicologica.

Poter parlare con sua madre, in momenti tranquilli e senza giudizio, potrebbe aiutarla a sentirsi compresa e meno sola. Non deve convincerla a cambiare immediatamente o agire contro suo padre, ma semplicemente farle capire che c’è qualcuno al suo fianco disposto ad ascoltarla. Questo gesto, seppur semplice, può fare una grande differenza.

È altrettanto essenziale che lei trovi un modo per elaborare ciò che vive. Portare il peso delle difficoltà dei suoi genitori senza uno spazio sicuro per esprimere le proprie emozioni rischia di sovraccaricarla. Considerare un supporto psicologico per sé stessa potrebbe aiutarla a trovare strategie per affrontare il dolore e il senso di impotenza, oltre a proteggerla dall'assorbire dinamiche disfunzionali che potrebbero influire sul suo benessere emotivo e sulle sue relazioni personali.

Se dovesse sentire il bisogno di esplorare ulteriormente il modo in cui questa situazione la influenza o desiderasse indicazioni su servizi di supporto, resto a disposizione per offrirle ulteriori suggerimenti o informazioni.
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Gentile utente,
mi dispiace molto per la situazione difficile che sta vivendo nella sua famiglia. Le consiglio di considerare un percorso di supporto psicologico, che potrebbe aiutarla a elaborare le dinamiche familiari e a trovare strategie per gestire il suo disagio. Un professionista potrà offrirle uno spazio sicuro per esprimere le sue emozioni e aiutarla a valutare le modalità più efficaci per comunicare con i suoi genitori, senza aumentare il conflitto. Potrebbe anche essere utile esplorare il supporto di gruppi di ascolto o di terapia familiare, se possibile, per affrontare insieme le difficoltà. Si prenda cura di sé. Un caro saluto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Laura Spagnolo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Le consiglio di precisare la sua età, per rendere possibile una risposta utile.
Caro/a, intanto grazie per la tua condivisione. Comprendo che sia molto snervante affrontare a situazione che descrivi. Chiaramente servirebbero ulteriori dettagli per affrontare al meglio la situazione familiare. innanzitutto, bisognerebbe conoscere le età di voi e perché tu senta la responsabilità di aiutare tua mamma. Inoltre, cosa intendi per violenza psicologica? La questione si acrive ai ricatti oppure ci solo altri elementi? Sembrerebbe che ci sia in atto una dinamica di triangolazione, in cui ognuno di voi incarna un ruolo che spesso vi alternate: ovvero vittima, carnefice e salvatore. Sarebbe opportuno comprendere al meglio quali siano le dinamiche familiari, e poter intervenire su tali schemi ripetitivi. Per qualsiasi dubbio o chiarimento, non esitare a contattarmi. Un caro saluto Dott.ssa Silvia Suppa.
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Psicologo, Psicoterapeuta
Pozzuoli
Affrontare una situazione familiare complessa come quella che descrivi può essere estremamente difficile e doloroso, soprattutto se ti senti impotente e ogni tentativo di aiuto sembra peggiorare le cose. Anche se non ho molte informazioni sulla tua età o sul contesto in cui vivi, cercherò di offrirti alcune riflessioni e strategie generali che potrebbero esserti utili.

1. Accettare i propri limiti

È importante ricordare che, per quanto tu desideri aiutare tua madre, non puoi risolvere da solo la relazione tra i tuoi genitori. Le dinamiche che descrivi – un padre despota e una madre martire – sono spesso radicate in modelli comportamentali di lunga durata, che richiedono un intervento professionale per essere affrontati. Non sei responsabile delle scelte o del comportamento dei tuoi genitori, né puoi cambiarli direttamente.

2. Proteggere il tuo benessere emotivo

Quando vivi in un ambiente caratterizzato da conflitti o violenza psicologica, è naturale sentirti coinvolto emotivamente. Tuttavia, è fondamentale proteggerti, stabilendo dei confini emotivi. Puoi farlo, ad esempio, evitando di farti carico di responsabilità che non ti appartengono e cercando uno spazio di supporto per te stesso, come un gruppo di ascolto o un percorso psicologico.

3. Aiutare in modo indiretto

Anche se intervenire direttamente può risultare controproducente, ci sono modi indiretti per sostenere tua madre:
• Ascolto e supporto emotivo: Falle sapere che le sei vicino e che comprendi il suo dolore. Spesso, sentirsi ascoltati può fare una grande differenza.
• Incoraggiarla a cercare aiuto: Potresti suggerirle di rivolgersi a un professionista, come uno psicologo o un centro antiviolenza, se ritieni che sia aperta a questa possibilità. Molti centri offrono supporto gratuito e confidenziale per chi vive situazioni di violenza psicologica o manipolazione.
• Creare un piano di sicurezza: Se la situazione dovesse degenerare, aiutarla a identificare risorse o persone di fiducia a cui rivolgersi può essere fondamentale.

4. Rivolgerti a un professionista per te stesso

Se questa situazione ti sta causando grande sofferenza, potresti considerare di rivolgerti a uno psicologo per elaborare le tue emozioni e trovare strategie efficaci per affrontare il contesto familiare. Parlare con qualcuno di esterno può offrirti una prospettiva nuova e aiutarti a sentirti meno solo.

5. Valutare il contesto legale e sociale

Se la violenza psicologica è particolarmente grave, potrebbe essere utile informarti sui servizi sociali o legali a cui tua madre (o tu) potreste rivolgervi. Anche se non puoi prendere decisioni al suo posto, sapere quali risorse sono disponibili può essere utile nel momento in cui lei decida di agire.

Concludo dicendoti che la tua preoccupazione per tua madre dimostra il tuo grande cuore e il tuo desiderio di aiutarla. Tuttavia, ricorda che il miglior modo per sostenerla è lavorare su te stesso, per affrontare la situazione con maggiore serenità e lucidità. A volte, il cambiamento deve partire da chi ci circonda, ma puoi essere un punto di riferimento positivo e di supporto, senza sacrificare il tuo benessere.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentilissima comprendo la sua situazione ,dolorosa e molto scomoda .Riguardo a sua madre e alla violenza psicologica di cui parla , potrebbe contattare con fiducia un CENTRO ANTIVIOLENZA della sua citta'.In questi centri ci sono professioniste preparate e molto sensibili, sua madre potrebbe affrontare la sua situazione .Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o aiuto e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Si trova in una posizione molto dolorosa e complicata, posso immaginare la fatica che sta vivendo. Il punto è che spesso vorremmo come figli avere un potere sui nostri genitori che non abbiamo: purtroppo difficilmente potrà controllare come agiscono e reagiscono i suoi genitori. Per poter avere una visione più lucida e meno sofferente il primo passo consiste nel cercare di trovare una posizione di distacco, dove non si fa investire dalle dinamiche e dalle emozioni che vivono i suoi genitori. è fondamentale perchè possa mettersi in salvo e non farsi divorare da quello che accade tra loro, perchè per quanto siano fondamentali per la nostra vita, noi non siamo i nostri genitori. Una volta raggiunta una posizione di maggior distacco, sarà più facile valutare che cosa fare, per il suo benessere e per il loro. Il mio consiglio è di cominciare un percorso che possa supportarla in questo processo e negli step successivi che verranno. Il mio suggerimento è di intraprendere un percorso con un terapeuta sistemico, esperto proprio di relazioni e famiglie. Se avesse bisogno resto a disposizione, eventualmente anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, mi dispiace che si trovi in una situazione così difficile e dolorosa. Vivere in un ambiente familiare in cui ci sono dinamiche di violenza psicologica può essere estremamente stressante, soprattutto quando sente di non riuscire a fare nulla per aiutare sua madre e quando ogni tentativo di intervenire sembra peggiorare le cose.
Prima di tutto, è importante ricordare che la responsabilità di affrontare e risolvere queste dinamiche non dovrebbe ricadere su di lei. È naturale desiderare di proteggere e sostenere sua madre, ma cercare di gestire da solo un contesto così complesso potrebbe essere troppo gravoso.
Un primo passo potrebbe essere quello di incoraggiare sua madre a cercare un supporto esterno. Ci sono servizi di ascolto, centri antiviolenza e professionisti, come psicologi o assistenti sociali, che possono fornire a sua madre gli strumenti necessari per affrontare la situazione in modo sicuro e rispettoso dei suoi tempi. Questo non significa che debba fare tutto da sola, ma può essere importante che sappia di avere risorse a cui rivolgersi.
Quanto a lei, potrebbe essere utile cercare uno spazio sicuro in cui esprimere i suoi sentimenti e le sue difficoltà. Parlare con uno psicologo potrebbe aiutarla a comprendere meglio come gestire la sua sofferenza, affrontare il senso di impotenza e trovare strategie per mantenere un equilibrio emotivo. Questo potrebbe anche permetterle di essere un sostegno più efficace per sua madre senza rischiare di esaurirsi o di sentirsi sempre in conflitto con suo padre.
Infine, non sottovaluti l'importanza di proteggere il suo benessere. Trovarsi in mezzo a conflitti familiari di questa natura può essere logorante, e prendersi cura di sé stessa è essenziale per poter affrontare la situazione con lucidità e forza. Se sente che il peso è troppo grande, non esiti a cercare l’aiuto di un professionista o di persone di fiducia nella sua vita.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Lucia De Rose
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Mi sembra una situazione estremamente complessa e mi dispice tanto per il tuo dolore. In questi casi, spesso la cosa più funzionale non è farsi carico da soli di tutto questo ma imparare che ognuno ha in qualche senso un ruolo e un suo carico. Nelle situazioni come queste la psicoterapia familiare, ossia provare a fare un percorso tutti insieme, sembrerebbe quella più indicata. Potrebbe pensare di proporlo.
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Mi dispiace sentire della difficoltà che sta vivendo. È comprensibile che si senta sopraffatto dalla situazione tra sua madre e suo padre. La violenza psicologica, soprattutto quando si manifesta sotto forma di manipolazione o ricatto, può avere un impatto devastante su tutta la famiglia, e può essere molto complesso cercare di intervenire senza peggiorare le cose. In questi casi, è importante ricordare che, purtroppo, non possiamo sempre cambiare il comportamento degli altri, ma possiamo imparare a prenderci cura di noi stessi ed a cercare soluzioni che ci proteggano. Se non è possibile risolvere immediatamente la situazione, potrebbe essere utile rivolgersi a un professionista della salute mentale per ottenere supporto emotivo e per esplorare insieme strategie di coping più efficaci. Le consiglio di parlare con uno psicologo, che potrà aiutarla a gestire meglio la situazione ea trovare modalità sicure per supportare sua madre.
Dott.ssa Chiara D'Antonio
Psicologo, Psicologo clinico
Morlupo
Gentile utente, grazie per la condivisione di un vissuto così doloroso. È comprensibile che tu soffra vedendo tua madre in difficoltà e senta il bisogno di proteggerla, soprattutto in una situazione che percepisci come ingiusta. Questi sentimenti parlano del tuo amore per lei, ma anche del peso che ti stai caricando sulle spalle, cercando di intervenire in qualcosa che non dipende interamente da te.
È importante riconoscere che, per quanto tu voglia aiutare, non puoi cambiare il comportamento di tuo padre o le scelte di tua madre. Quello che puoi fare è sostenere tua madre in modo che trovi le sue risorse per affrontare la situazione e, al contempo, prenderti cura di te stesso. Spesso il desiderio di “aggiustare” porta a sovraccaricarci di responsabilità che non ci spettano.
Una domanda che può aiutarti a riflettere è questa: come puoi sostenere tua madre nel modo più utile senza trascurare il tuo benessere? E cosa potrebbe cambiare se riuscissi a guardare anche al tuo ruolo in questa situazione con la stessa empatia che riservi agli altri?
Se vuoi approfondire questi aspetti o senti il bisogno di un supporto emotivo per affrontare la situazione, rimango a disposizione per una consulenza. Un caro saluto.
Dott.ssa Adriana Vicario
Psicologo, Psicologo clinico
Lusciano
Gentile Utente, mi spiace molto per la situazione difficile che sta affrontando con la sua famiglia. In un contesto familiare che lei sta descrivendo è frequente la sensazione di impotenza e sopraffazione. Capisco il bisogno di voler proteggere sua madre in quanto figlio ma se questo è per lei ulteriore motivo di sofferenza le consiglio di capire chi all'esterno del nucleo familiare le possa dare una mano ad affrontare la situazione, cosicché non debba farlo da solo. Potrebbe valutare un supporto per lei e la madre di un professionista o, se riuscisse, un colloquio familiare. Spero che la situazione si possa risolvere presto. Se dovesse avere bisogno, resto a disposizione. Cari saluti.
Dott.ssa Federica Bertucci
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, grazie della sua condivisione. Quella che riporta è una situazione estremamente delicata. La invito a proteggere se stesso/a. Le tensioni e i problemi tra genitori possono essere motivo di grande sofferenza per i figli ma è importante tenere bene a mente che non ci si può fare carico di una situazione in cui non si è direttamente coinvolti. Il senso di protezione che prova nei confronti di sua madre riflette un enorme amore ma anche il pericolo di volersi sostituire a lei per risolvere un suo problema. Per quanto in alcune situazione possa comprensibilmente essere difficile ricordarlo, questa mamma è una donna adulta con capacità da adulta e la possibilità di affrontare la situazione. Se qualcosa la blocca in questo processo non può prendersi lei, in quanto figlio/a, la responsabilità di rimuoverlo. Essere di supporto non significa combattere le battaglie degli altri al posto loro. Rimango a sua disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Federica Bertucci
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, la richiesta è così delicata che le consiglio di chiedere una consulenza ad uno specialista della salute mentale.

Cordiali saluti

Dottor Mauro Vargiu

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