Buongiorno, vorrei porre alla vostra attenzione questo quesito. Ho preso un farmaco antidepressivo (
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Buongiorno, vorrei porre alla vostra attenzione questo quesito. Ho preso un farmaco antidepressivo (classe SSRI) per 4 mesi, sono stata meglio quindi l'ho sospeso. Solo dopo mi sono informata e ho letto che questo tipo di farmaco va continuato anche dopo la fase di ripresa per evitare pericolose ricadute: infatti a distanza di 2 mesi e mezzo dalla sospensione sto avendo una ricaduta, e sto peggio di prima. Ora volevo quindi chiedervi se si puo' riprendere una cura con antidepressivo anche se sono passati dei mesi dalla sospensione o se ci sono controindicazioni in merito. Grazie
No, non ci sono controindicazioni. In linea teorica può' riprendere il farmaco senza problemi ma forse e' meglio che senta il suo psichiatra di riferimento o il medico che le ha prescritto l'antidepressivo in questione.
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Gentilissima, valuti anche, se già non l’avesse fatto, di iniziare un percorso di psicoterapia da affiancare alla terapia farmacologica, in modo di lavorare per risolvere alla radice e in maniera definitiva il problema. Un saluto, Marta Corradi
Concordo con la collega psicoterapeuta.
Il problema può essere risolto alla radice con un percorso psicoterapeutico ed evitare di prendere un antidepressivo che per essere efficace ha bisogno di essere assunto e non di più serre sospeso.
Un Cordiale saluto.
Il problema può essere risolto alla radice con un percorso psicoterapeutico ed evitare di prendere un antidepressivo che per essere efficace ha bisogno di essere assunto e non di più serre sospeso.
Un Cordiale saluto.
Salve, sono d'accordo con lo psichiatra che mi ha preceduta nella risposta alla sua domanda, lei dovrebbe ricontattare il suo medico che le ha prescritto gli psicofarmaci. Importante raccontare ciò che è accaduto ed il medico l'aiuterà a ricominciare la terapia, sicuramente lei di sua iniziativa sarebbe bene che non prenda delle decisioni senza consultarsi con il suo medico. Inoltre ha potuto constatare di persona , che i farmaci l'aiutano riguardo al sintomo, ma non nel capire le cause dei suoi disturbi, quindi sarebbe bene che lei eseguisse una psicoterapia per aiutata a capire le cause dei suoi malesseri, non bisognerebbe sopravvalutare il potere del farmaco, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve. Le suggerisco di trovare uno Psichiatra di riferimento e concordare con lui dosaggio e tutto quello che riguarda il decorso del suo stato.
Il fatto di seguire e affidarsi alla cura medica la proteggerà da inconvenienti legati alla specificità della sua condizione. Inoltre, come suggeriscono i miei colleghi dovrebbe rientrare nel suo Iter terapeutico anche un supporto psicologico per monitorare al meglio il decorso. Le auguro una pronta guarigione. Cordiali saluti. Dottor Emanuele Grilli.
Il fatto di seguire e affidarsi alla cura medica la proteggerà da inconvenienti legati alla specificità della sua condizione. Inoltre, come suggeriscono i miei colleghi dovrebbe rientrare nel suo Iter terapeutico anche un supporto psicologico per monitorare al meglio il decorso. Le auguro una pronta guarigione. Cordiali saluti. Dottor Emanuele Grilli.
Gent.ma
Concordo coi colleghi che le hanno suggerito un percorso di terapia.
I farmaci sono utili nel momento di maggiore instabilità; in casi gravi devono essere continuati a lungo, in atri è possibile interromperli.
In tal caso aere un professionista che l'aiuti a comprendere meglio i suoi stati emotivi, la supporti e le dia sostegno può rivelarsi fondamentale ed anticipare la guarigione.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Edith Eleonora Mincuzzi
Concordo coi colleghi che le hanno suggerito un percorso di terapia.
I farmaci sono utili nel momento di maggiore instabilità; in casi gravi devono essere continuati a lungo, in atri è possibile interromperli.
In tal caso aere un professionista che l'aiuti a comprendere meglio i suoi stati emotivi, la supporti e le dia sostegno può rivelarsi fondamentale ed anticipare la guarigione.
Cordiali Saluti
Dr.ssa Edith Eleonora Mincuzzi
Non ci sono controindicazioni al riprendere il farmaco se lo farà seguendo le indicazioni del suo psichiatra di riferimento o altro psichiatra da cui deciderà di farsi seguire. Ci sono sempre controindicazioni all’uso, scalaggio o sospensione dei farmaci in modo autonomo. Le suggerisco pertanto di contattare uno psichiatra e affidarsi a lui. Contestualmente se desidera superare la problematica in modo più definitivo andando a ricercare le origini della sua depressione le suggerisco un percorso personale su se stessa seguita da uno psicologo/psicoterapeuta. Un cordiale saluto. Dott.ssa DanielaLa Porta
Aggiungo a quanto detto dai colleghi che le ricerche in merito hanno mostrato come la depressione guarisca meglio e abbia meno ricadute, se nella sua cura si affianca ai farmaci una psicoterapia. Cordiali saluti
sicuramente come detto dai miei colleghi le consiglio di consultare il suo precedente medico e considerare congiuntamente un percorso terapeutico. i farmaci sono utili, ma è necessario un affiancamento psicologico, per rafforzare il sè e rafforzarsi nei confronti del sintomo nel tempo. di certo ci sono casi e casi ma molto spesso si ritiene di poter cambiare subito con una pillola magica, in realtà se abbiamo un sintomo è perchè vuole dirci qualcosa, quindi piuttosto che '' spegnerlo'' subito, in prima istanza farmacologicamente, è meglio aprirsi prima con un supporto psicologico , poi in seguito valutare la necessità di una terapia farmacologica supportiva. saluti. A.R.Candiloro
Salve, il consiglio è quello di rivolgersi al suo psichiatra per i farmaci e di intraprendere una psicoterapia che possa aiutarla a debellare il suo sintomo per evitare, anche in futuro, spiacevoli ricadute.
Cari Saluti
Cari Saluti
Salve Sarebbe opportuno che eri contattasse lo psichiatra che le ha prescritto il farmaco a suo tempo. Purtroppo i farmaci antidepressivi Come del resto tutti gli altri farmaci della categoria psicofarmaci non sono curativi ma semplicemente sintomatici di conseguenza Sarebbe opportuno che affrontasse in un percorso psicoterapeutico le cause che l'hanno portata alla depressione e successivamente alla sua ricaduta. Cordialmente Maria Elena Cinti
Buongiorno a lei,
le consiglio di interrogarsi sulla decisione che ha preso di sospendere il farmaco: stava meglio quindi ha pensato che poteva farcela da solo?Non tollerava più l'idea di prendere uno psicofarmaco?La decisione di assumere uno psicofarmaco ha infatti sempre un'implicazione soggettiva. Le consiglierei quindi di ricontattare il suo psichiatra di fiducia per ragionare assieme sulla possibilità di ricominciare la terapia farmacologica. Valuti infine, come già suggerito dai colleghi, se iniziare un percorso di psicoterapia. Un cordiale saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
le consiglio di interrogarsi sulla decisione che ha preso di sospendere il farmaco: stava meglio quindi ha pensato che poteva farcela da solo?Non tollerava più l'idea di prendere uno psicofarmaco?La decisione di assumere uno psicofarmaco ha infatti sempre un'implicazione soggettiva. Le consiglierei quindi di ricontattare il suo psichiatra di fiducia per ragionare assieme sulla possibilità di ricominciare la terapia farmacologica. Valuti infine, come già suggerito dai colleghi, se iniziare un percorso di psicoterapia. Un cordiale saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Salve, è importante che si faccia seguire da un medico assieme al quale condividere la visione d'insieme e scegliere la strada farmacologica da seguire. Le consiglio di valutare anche l'opportunità di associare un percorso psicoterapeutico a quello farmacologico.
Saluti
Saluti
Buonasera, nella depressione il trattamento più efficace è quello combinato: farmacoterapia e psicoterapia. Le consiglio la psicoterapia cognitivo comportamentale, concreta e molto utile per combattere il disturbo una volta per tutte, contrastando le ricadute.
In bocca al lupo di cuore.
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