Buongiorno, una persona dev’essere diagnosticata con il disturbo borderline per poter iniziare una t

18 risposte
Buongiorno, una persona dev’essere diagnosticata con il disturbo borderline per poter iniziare una terapia? La mia partner si è auto-diagnosticata, e rifiuta di lasciar fare questa cosa ad un professionista, pensa che questa cosa le impedirà di fare tante cose come ad esempio adottare un bambino. Ma allo stesso tempo accetta di iniziare la terapia se sarebbe possibile farlo senza diagnosi.
Mi scuso non parlo l’italiano come lingua madre ma spero che la mia domanda sia chiara..
Buon pomeriggio,
chiunque può rivolgersi ad uno psicologo per intraprendere un percorso di supporto, non è necessaria alcuna diagnosi. Sarà poi il professionista, adeguatamente formato, a valutare se serve un approfondimento diagnostico. Perciò, consiglio a lei e alla sua compagna di rivolgersi ad un professionista, anche per affrontare le paure e le conseguenze legate ad un eventuale diagnosi.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno, è sempre possibile rivolgersi ad uno psicologo, non serve una diagnosi pregressa. In caso la diagnosi sia effettivamente quella (e le ricordo che per fare una diagnosi servono competenze specifiche) essa resterà coperta da segreto professionale.
Buongiorno, si è molto chiara la domanda. Mi dispiace per la situazione. Non è necessaria una diagnosi per poter iniziare una terapia in quanto della diagnosi se ne occuperà lo psicologo durante i colloqui. E' importante affidarsi a un professionista per avere un'eventuale diagnosi e per avere uno spazio in cui comprendere cosa significhi. Penso sia utile che la sua partner richieda un consulto a una psicologa. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Le auguro una buona giornata. Dott.ssa Rota
Gentile utente,
auto diagnosticarsi un disturbo è letteralmente impossibile.
Non a caso noi professionisti siamo tenuti ad un lungo ed approfondito percorso di formazione professionale, che ci fornisce gli strumenti adatti e indispensabili per rispondere ai bisogni di un paziente che sceglie di rivolgersi a noi.
L'invito dunque è quello di abbandonare supposizioni senza un reale fondamento ed affidarsi ad un professionista di fiducia.
Sostenga la sua compagna in questa ricerca e buona fortuna.
Dr.ssa Giulia Pacifico
Gentile utente, non esiste requisito richiesto per poter cominciare un percorso psicologico, chiunque abbia interesse e volontà di affrontare e capire la propria sofferenza può rivolgersi ad uno psicologo.
Sulla questione diagnostica è sicuramente prematuro parlarne, l'autodiagnosi è spesso fallace in quanto è praticamente impossibile essere obiettivi riguardo a sè stessi. Sarà il professionista a valutare in caso se potrebbe avere valore un approfondimento diagnostico e solo allora potrebbe proporre alla sua partner di fare tale approfondimento. Anche nel caso che risultasse una diagnosi di disturbo borderline di personalità comunque il segreto professionale garantisce che oltre al professionista e alla sua partner lo sapranno solo le persone a cui lo dirà la sua partner stessa, tutelandola quindi dalle sue paure di venire limitata dalla diagnosi.
Le consiglierei quindi di rassicurare la sua partner sul fatto che non solo l'ipotesi di diagnosi sia lontana ma che anche in quel caso non accadrebbe ciò che teme.
Nell'ipotesi che non ci sarà una diagnosi comuqnue non toglie valore alla sofferenza della sua partner, che merita di essere ascoltato, capito e affrontato.
Spero di essere stato utile, se avesse ancora dubbi o voglia di una spiegazione più approfondita mi scriva pure in chat.

Dottor Mauro Simonetti
Assolutamente, non è necessaria alcuna diagnosi. Se la sua partner ritiene che i segni e i sintomi che le procurano disagio e sofferenza necessitino di un percorso psicologico, lo può iniziare senza problemi. Anche se il professionista ritenesse necessario porre una diagnosi, costui ha l'obbligo di tutelare il paziente nella sua riservatezza. Nello stesso modo, anche i colloqui sono protetti dal segreto professionale. Spero di esserle stato d'aiuto cordiali saluti
Salve, invito la sua ragazza a confrontarsi con uno specialista Quantomeno per discutere con lei i motivi per i quali si è posta questa autodiagnosi. Al di là Comunque di qualsiasi etichetta diagnostica un percorso psicologico è sempre indicato per affrontare una qualsiasi forma di disagio. Resto a disposizione, anche on-line. Cordialmente, Dott FDL
Buongiorno e grazie per averci contattato. Può tranquillizzare la sua compagna che non c'é bisogno di nessuna diagnosi per iniziare una terapia, ma bastano la volontà di mettersi in gioco e il desiderio di star meglio. Molti professionisti, me compreso, non lavorano sulla diagnosi o meglio, non la considerano così fondamentale; ciò non toglie l'importanza di avere una categoria diagnostica sulla quale regolare i propri interventi ma personalmente preferisco lavorare con la persona sulla nostra relazione piuttosto che su un'etichetta. Concludo sottolineando che ci sono tantissime "auto-diagnosi" che una persona può fare, ma una diagnosi non è una lista della spesa, in questo caso di sintomi, che basta mettere in fila e dire "ok ho questo"; è un lavoro molto più complicato e complesso di quello che sembra ed è proprio per questo motivo che è un atto tipico della professione di psicologo e soltanto questa tipologia di professionisti può permettersi di fare una diagnosi, assumendosi tutte le responsabilità del caso.
Spero che quanto le ho detto possa servirle a chiarire parte dei suoi dubbi e rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordialmente, dottor Moraschini.
Buongiorno,
è importante sottolineare che la diagnosi di un disturbo mentale richiede l'analisi di un professionista qualificato, come ad esempio uno psicologo o uno psichiatra, in base a dei criteri stabiliti da alcuni manuali (DSM, ICD, PDM) . Auto-diagnosticarsi un disturbo può portare a conseguenze negative, poiché la persona potrebbe ricevere un trattamento inappropriato o, al contrario, non ricevere alcun aiuto. Inoltre, una diagnosi accurata può aiutare a identificare il tipo di trattamento più adatto per la persona, il che potrebbe portare a un miglioramento della sua qualità di vita.
In ogni caso, anche senza una diagnosi formale, la persona potrebbe comunque beneficiare di una terapia. Lo psicologo o lo psicoterapeuta può aiutare la persona ad affrontare le sfide che sta affrontando, a sviluppare strategie per gestirle e ad acquisire nuove competenze per migliorare la sua qualità di vita.
Infine, desidero sottolineare che la diagnosi di un disturbo mentale non dovrebbe impedire a nessuno di adottare un bambino, poiché ci sono molti fattori che vengono presi in considerazione per l'adozione. Tuttavia, è importante che la persona lavori con un professionista qualificato per gestire il suo disturbo e sviluppare strategie per affrontare le sfide che potrebbero presentarsi durante il processo di adozione.
Cordiali saluti, rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
DM
Buongiorno, la sua ragazza può avviare un percorso senza che una eventuale diagnosi (fatta da uno psicologo o da uno psichiatra) debba diventare pubblica. Infatti vale esattamente il contrario, siamo tenuti al segreto professionale e ad aiutare i pazienti a superare i loro problemi in un clima di fiducia e protezione. Rassicuri la sua compagna e le suggerisca di avviare il percorso evitando le autodiagnosi che sono sempre a rischio di scivolamenti. Sono disponibile ad essere consultato se lo ritenete opportuno. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Buongiorno, la diagnosi di un disturbo mentale, inclusi il disturbo borderline di personalità, può essere effettuata solo da un professionista come uno psicologo o uno psichiatra, attraverso una valutazione clinica approfondita.
Tuttavia, non è necessario avere una diagnosi formale per iniziare una terapia. Se la sua partner è disposta a iniziare la terapia senza una diagnosi, può certamente farlo. Inoltre, molti professionisti sanitari non basano la loro pratica esclusivamente sulla diagnosi, ma piuttosto sulla comprensione dei sintomi e delle difficoltà della persona che cerca aiuto.
È importante che la sua partner riconosca l'importanza di ricevere aiuto da un professionista sanitario qualificato e di fidarsi di loro per guidarla in un percorso di guarigione. La terapia può aiutare a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita, anche senza una diagnosi specifica.
Inoltre, è importante ricordare che la diagnosi non impedisce a una persona di adottare un bambino. Le agenzie per l'adozione potrebbero richiedere informazioni sulla salute mentale di una persona che adotta, ma ci sono molti fattori coinvolti nella valutazione del candidato all'adozione, e la diagnosi di un disturbo mentale non è di per sé un ostacolo.
Le consiglio di incoraggiare la sua partner a cercare aiuto professionale e di supportarla durante il suo percorso di guarigione. Resto a disposizione qualora abbiate bisogno di approfondire.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Caro Utente, non è assolutamente necessaria una diagnosi formale per essere seguiti da uno psicologo o da uno psicoterapeuta. Inoltre un'eventuale diagnosi fatta da uno psicologo o da uno psichiatra non deve diventare pubblica, infatti come professionisti sanitari siamo obbligati al segreto professionale. Un'autodiagnosi di una patologia psichiatrica può essere pericolosa, come per qualunque malattia è necessario sempre essere visitati da un professionista qualificato. Rimango a disposizione anche online per approfondimenti. Un cordiale saluto
Gentilissimo utente,

chiunque può iniziare un percorso psicologico, senza necessariamente soddisfare le condizioni per una diagnosi di disturbo di personalità.

È inoltre molto rischioso autodiagnosticarsi un disturbo senza avere conoscenza approfondita in materia e facendosi un’idea dalle informazioni su internet, non sempre complete e attendibili.

Potrebbe invece essere molto più utile, alla luce di una sofferenza psicologica e di una compromissione della propria quotidianità, che la sua partner si faccia supportare da un professionista che possa fornirle l’aiuto e il supporto adeguato.

Saluti, dott. Abate
Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione. Non è assolutamente necessario avere una diagnosi per poter affrontare un percorso psicologico. Un lavoro di ascolto su di sè può giovare ad ogni persona, rendendola più libera e consapevole di sè stessa. La diagnosi è solo un nome che si da ai "sintomi" lamentati, ma quello che conta è cercare di comprenderne i significat personali che ne stanno alla base. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Buongiorno, non è necessario avere una diagnosi per iniziare una terapia. E' importante che la sua partner cerchi il supporto di un professionista per capire meglio i suoi sintomi e affrontarli in modo efficace. Una terapia può aiutare a gestire le emozioni intense e migliorare la qualità della vita. La diagnosi può essere utile per la comprensione e la guida del trattamento, ma non è essenziale. Sarei felice di offrire una consulenza psicologica online, se lo desidera. Chiedo, qual è la sua lingua nativa?
Gentilissimo,
Per iniziare dei percorsi con uno psicologo non è necessario partire con una diagnosi.
Anche in presenza di un disturbo borderline è possibile pensare ad intervento psicologico per diminuire il disagio percepito ed avere una maggiore consapevolezza di sè, senza che questo percorso vi precluda la possibilità di adottare un bambino.
Cordiali saluti
Gentile utente, è difficile che uno specialista le ponga una diagnosi come etichetta o che addirittura l'auto diagnosi della sua partner possa rappresentare un ostacolo per il raggiungimento dei suoi desideri. Le consiglio di rivolgervi ad uno specialista per alleviare il disagio che la sua partner percepisce e chiarire alcune domande.
Un saluto Dott.ssa Veronica Guidi
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, non per forza una persona deve ricevere una diagnosi per poter iniziare un percorso terapeutico. Le auto-diagnosi sono deleterie, in quanto mettono le persone di fronte a dei limiti (esempio: non potrò adottare un bambino perchè sono convinta di essere borderline); bisognerebbe affidarsi ad un professionista del settore. Difficilmente, durante un percorso terapeutico, il professionista pone delle diagnosi che vadano ad "etichettare" il paziente. L'obiettivo, invece, è quello di lavorare insieme per eliminare o smussare pensieri e comportamenti disfunzionali, al fine di raggiungere e conquistare il proprio benessere personale. Le consiglio, dunque, di rivolgersi ad uno specialista del settore. Resto a disposizione. Un saluto.
Dott.ssa Roberta Parrilli

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.