Buongiorno. Sto vivendo momenti terribili. Ho paura di andare a letto perchè so che mi verranno ques
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Buongiorno. Sto vivendo momenti terribili. Ho paura di andare a letto perchè so che mi verranno questi sintomi.
Io ho avuto un tumore della tiroide nel 1991, con asportazione completa e radioterapia.
Successivamente ho sviluppato una sindrome miasteniforme con associata ansia, sfociata poi in depressione.
Mi sono curato con Zoloft per almeno vent'anni, finchè col mio medico di base abbiamo deciso di sospendere la terapia
qualche settimana fa, viste le mie buone condizioni.
Negli ultimi tre anni ho sviluppato insonnia. Quando andavo a dormire avevo una costrizione al lato sinistro del petto e la gamba sinistra irrequieta.
l'unico modo in cui stavo bene era in piedi. Sono stato da un neurologo che mi ha diagnosticato "la sindrome delle gambe senza riposo", prescrivendomi
una polisonnografia, che in tempi di covid non ho potuto fare. Col passare del tempo la situazione è sempre più peggiorata, e la notte oramai la passo sveglio
girando per casa. Un nervosismo pazzesco mi pervade, perchè oramai ho paura di andare a letto. Il mio medico di base mi ha prescritto vari sonniferi, dal Lendormin al Sonirem al Flunox, ma con effetti peggiorativi. Ora le mie domande sono molteplici:
1) non faccio più controlli sulla tiroide causa covid, sono riuscito a farne una circa sei mesi fa, e dovrò in primavera rifare tutte le analisi; potrebbe questo mio problema essere connesso con l'ipotiroidismo?
2) questo stato di insonnia mi è comparso all'improvviso, senza una causa ben specifica;
3) puo' la sospensione dello zoloft, seppur fatta gradualmente, aver contribuito a peggiorare la situazione?
4) preciso che io di giorno sto benissimo, e svolgo, pur essendo in passione, tutte le mie solite attività;
5) possono la dieta e la sedentarietà contribuire a questo stato di cose?
6) cosa mi consigliate di fare, visto che la mia quotidianità è oramai stravolta?
Attendo un vostro riscontro, ho bisogno di aiuto per non cadere di nuovo nella depressione
Io ho avuto un tumore della tiroide nel 1991, con asportazione completa e radioterapia.
Successivamente ho sviluppato una sindrome miasteniforme con associata ansia, sfociata poi in depressione.
Mi sono curato con Zoloft per almeno vent'anni, finchè col mio medico di base abbiamo deciso di sospendere la terapia
qualche settimana fa, viste le mie buone condizioni.
Negli ultimi tre anni ho sviluppato insonnia. Quando andavo a dormire avevo una costrizione al lato sinistro del petto e la gamba sinistra irrequieta.
l'unico modo in cui stavo bene era in piedi. Sono stato da un neurologo che mi ha diagnosticato "la sindrome delle gambe senza riposo", prescrivendomi
una polisonnografia, che in tempi di covid non ho potuto fare. Col passare del tempo la situazione è sempre più peggiorata, e la notte oramai la passo sveglio
girando per casa. Un nervosismo pazzesco mi pervade, perchè oramai ho paura di andare a letto. Il mio medico di base mi ha prescritto vari sonniferi, dal Lendormin al Sonirem al Flunox, ma con effetti peggiorativi. Ora le mie domande sono molteplici:
1) non faccio più controlli sulla tiroide causa covid, sono riuscito a farne una circa sei mesi fa, e dovrò in primavera rifare tutte le analisi; potrebbe questo mio problema essere connesso con l'ipotiroidismo?
2) questo stato di insonnia mi è comparso all'improvviso, senza una causa ben specifica;
3) puo' la sospensione dello zoloft, seppur fatta gradualmente, aver contribuito a peggiorare la situazione?
4) preciso che io di giorno sto benissimo, e svolgo, pur essendo in passione, tutte le mie solite attività;
5) possono la dieta e la sedentarietà contribuire a questo stato di cose?
6) cosa mi consigliate di fare, visto che la mia quotidianità è oramai stravolta?
Attendo un vostro riscontro, ho bisogno di aiuto per non cadere di nuovo nella depressione
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
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Gentile utente, la prima cosa che mi sento di dirle e riprendere appuntamento con il suo medico curante per valutare un check-up completo delle analisi da fare, poichè prima di fare qualsiasi ipotesi di tipo psicologico clinico bisogna assicurarsi che la sua insonnia non sia causata da altre patologie, vista anche la sua storia clinica.
Inoltre potrebbe valutare un percorso psicologico/psicoterapeutico con un collega esperto in disturbi del sonno.
Cordialmente
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Inoltre potrebbe valutare un percorso psicologico/psicoterapeutico con un collega esperto in disturbi del sonno.
Cordialmente
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, posso capire quanto la sua situazione possa crearle un campanello dall'arme che le ostacola di vivere la sua quotidianità in modo sereno. Le consiglio di consultare il suo medico e poi ti considerare un percorso psicoterapeutico. Sarebbe utile capire quali pensieri accompagnano le sue emozioni negative per poter trovare un modo alternativo per affrontare le situazioni di disagio che prova. Cordialmente. Dott.ssa Debora Manoni
Buonasera,
le sue parole trasmettono tutta la fatica e la preoccupazione legate alla situazione in cui si trova. Tante domande che non hanno risposta, a cui è difficile rispondere, conoscendo pochi elementi. Senza dubbio ci sono analisi mediche da fare, che consentano di avere un quadro dal punto di vista organico. Ansia e depressione sono state curate con i farmaci. Ha mai seguito un percorso psicologico? Forse ci sta pensando se ha scritto su questo portale. Può valutare se accanto agli approfondimenti medici non potrebbe trarre giovamento da un lavoro su di sè. Corpo e mente non sono entità separate ma strettamente intrecciate.
Le auguro giorni più sereni.
Dott.ssa Franca Vocaturi
le sue parole trasmettono tutta la fatica e la preoccupazione legate alla situazione in cui si trova. Tante domande che non hanno risposta, a cui è difficile rispondere, conoscendo pochi elementi. Senza dubbio ci sono analisi mediche da fare, che consentano di avere un quadro dal punto di vista organico. Ansia e depressione sono state curate con i farmaci. Ha mai seguito un percorso psicologico? Forse ci sta pensando se ha scritto su questo portale. Può valutare se accanto agli approfondimenti medici non potrebbe trarre giovamento da un lavoro su di sè. Corpo e mente non sono entità separate ma strettamente intrecciate.
Le auguro giorni più sereni.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Buonsare, Le consiglierei in prima battuta di rivolgersi al medico per levare qualsiasi relazione tra farmaci e sintomi.
Poi parallelamente sarebbe opportuno vista l'esperienza che ha avuto potrebbe essere necessario un percorso psicoterapico per avere la possibilità di elaborare le sue angosce.
Resto a disposizione.
dott.ssa Rossella Sorrce
Poi parallelamente sarebbe opportuno vista l'esperienza che ha avuto potrebbe essere necessario un percorso psicoterapico per avere la possibilità di elaborare le sue angosce.
Resto a disposizione.
dott.ssa Rossella Sorrce
Salve, purtroppo la pandemia ha creato enormi problemi e comprendo perfettamente tutto il suo disagio e disappunto che potrebbe essersi accentuato in questi ultimi mesi come accade a moltissime persone provate da questo lunghissimo periodo di limitazioni e difficoltà. Le consiglio in prima battuta di rivolgersi al suo medico curante per escludere qualsiasi controindicazione dei farmaci prescritti e in seguito di rivolgersi a uno psicologo per aiutarla nel ritrovare una serenità smarrita e avere gli strumenti giusti per affrontare momenti di ansia e paura. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, sembra che la situazione sia peggiorata nel tempo diventando sempre più invalidante. Le consiglio di consultare il suo medico di base per escludere cause organiche, le indicherei poi di rivolgersi ad un psicologo che potrà fornirgli strumenti validi per affrontare insonnia e momenti d'ansia che descrive. Rimango a disposizione Dott.ssa R. Stasi
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Buongiorno, il momento in cui si va a dormire, in cui si fa sera, è un momento di contatto profondo con la propria interiorità Quando ci si addormenta la mente pian piano rallenta ed il corpo lascia venire a galla le sue sensazioni ed i suoi ricordi emotivi. Allo stesso tempo, leggendo la sua storia sanitaria , potrebbero salire anche le paure, le ansie legate al confrontarsi con la malattia e i suoi vissuti che spesso, per la voglia di combattere e stare bene, non vengono ascoltate e condivise rimanendo assopiti nel corpo. Lasciarsi andare nel letto vuol dire abbattere le barriere ed il controllo che le tengono a bada, ma se fanno paura la mente preferisce rimanere attiva. Provi ad ascoltare e condividere quelle paure della notte. Le consiglio vivamente di chiedere una consulenza ad uno psicoterapeuta per affrontare le sue ansie notturne.
Buonasera , è necessario risolvere il problema del sonno.Riprenda le visite per la tiroide e cerchi un centro che si occupi dei disturbi del sonno.Sarebbe opportuno , parallelamente avere un sostegno psicologico.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buonasera,
si consulti in prima battuta con il suo medico. Valuti poi la possibilità di accedere ad un consulto psicologico. Deciderà poi con il professionista se iniziare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Zena Ballico
si consulti in prima battuta con il suo medico. Valuti poi la possibilità di accedere ad un consulto psicologico. Deciderà poi con il professionista se iniziare un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Zena Ballico
Gentile utente di mio dottore,
la sospensione di alcuni farmaci, presi per diverso tempo, potrebbero aver generato un scompenso dei ritmi circadiani. Si confronti con il medico che le ha curato la tiroide. Lo specialista cui si è affidato potrebbe meglio comprendere i fenomeni qui descritti al fine di trovare rimedio alle sue difficoltà di natura organica. Aggiungo inoltre che un problema di salute così importante sicuramente ha avuto un impatto psicologico di rilievo e diversi delle sue preoccupazioni probabilmente manifestano questo scompenso. Affianchi alle visite e agli ulteriori controlli un percorso di supporto psicologico, potrebbe aiutarla nel elaborare un esperienza di sofferenza cosi importante, che ha caratterizzato quest ultimo periodo della sua vita.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
la sospensione di alcuni farmaci, presi per diverso tempo, potrebbero aver generato un scompenso dei ritmi circadiani. Si confronti con il medico che le ha curato la tiroide. Lo specialista cui si è affidato potrebbe meglio comprendere i fenomeni qui descritti al fine di trovare rimedio alle sue difficoltà di natura organica. Aggiungo inoltre che un problema di salute così importante sicuramente ha avuto un impatto psicologico di rilievo e diversi delle sue preoccupazioni probabilmente manifestano questo scompenso. Affianchi alle visite e agli ulteriori controlli un percorso di supporto psicologico, potrebbe aiutarla nel elaborare un esperienza di sofferenza cosi importante, che ha caratterizzato quest ultimo periodo della sua vita.
Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buonasera e grazie per aver condiviso con noi la sua situazione. Rispondere alle sue domande non è semplice poichè le questioni che porta sono molteplici. Senza dubbio penso sia importante dare voce e spazio ai suoi vissuti e pensieri. Ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi ed in cui sentirsi ascoltati potrebbe esserle di grande aiuto per poter dare un senso ed un significato più profondo a ciò che sta dovendo affrontare che, mi pare di comprendere, le provochi una forte preoccupazione. Resto a sua disposizione anche per dei colloqui online. Cordialmente, Dott. Andrea Brumana
Mi chiedo cosa stia accadendo dentro di lei. Ma non tanto da un punto di vista medico. C'è qualcosa in lei che chiede attenzione, chiede di essere presa in cura.
Buonasera, mi dispiace molto per la situazione profondamente dolorosa che racconta.
Ha mai provato ad intraprendere un percorso psicoterapico?
I vissuti che riporta credo necessitino di uno spazio di condivisione ed elaborazione: attraverso il confronto con un professionista, potrebbe, a mio avviso comprendere meglio origine e forma di questi stati d'animo e riuscire a ritrovare un poco di serenità.
Ritengo inoltre importante che si consulti con uno psichiatra, per quanto riguarda la terapia farmacologica: solitamente, il trattamento farmacologico in abbinamento ad una psicoterapia ottiene risultati migliori.
Le auguro una buona serata,
Dott.ssa Alice Carbone
Ha mai provato ad intraprendere un percorso psicoterapico?
I vissuti che riporta credo necessitino di uno spazio di condivisione ed elaborazione: attraverso il confronto con un professionista, potrebbe, a mio avviso comprendere meglio origine e forma di questi stati d'animo e riuscire a ritrovare un poco di serenità.
Ritengo inoltre importante che si consulti con uno psichiatra, per quanto riguarda la terapia farmacologica: solitamente, il trattamento farmacologico in abbinamento ad una psicoterapia ottiene risultati migliori.
Le auguro una buona serata,
Dott.ssa Alice Carbone
Gentile utente, mi dispiace della situazione che sta vivendo. E' importante risolvere i problemi del sonno e che si rivolga ad un medico per escludere cause organiche. Data la situazione complessa che sta vivendo e che ha vissuto sarebbe opportuno un sostegno psicologico.
Rimango a disposizione. Saluti, Dott.ssa Fabiana Schillirò.
Rimango a disposizione. Saluti, Dott.ssa Fabiana Schillirò.
Buongiorno,
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo e la ringrazio per averla condivisa con noi.
Come prima cosa le consiglio di parlare con il suo medico curante per escludere qualsiasi causa organica, se non risultasse nulla le consiglio di prendere appuntamento con uno psicologo/psicoterapeuta per iniziare un suo percorso personale.
Rimango a disposizione e ricevo anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo e la ringrazio per averla condivisa con noi.
Come prima cosa le consiglio di parlare con il suo medico curante per escludere qualsiasi causa organica, se non risultasse nulla le consiglio di prendere appuntamento con uno psicologo/psicoterapeuta per iniziare un suo percorso personale.
Rimango a disposizione e ricevo anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Gentile utente, è necessaria una presa in carico globale, non si può risolvere una cosa senza tenere in considerazione il resto. Necessario il consulto con lo psicologo e gli altri specialisti in supporto alle condizioni mediche presentate. Per informazioni più dettagliate prenda un appuntamento, anche online, in modo da delineare al meglio priorità ed obiettivi.
Cordialmente Dott.ssa Florianna Dattolo
Cordialmente Dott.ssa Florianna Dattolo
Mi dispiace molto sentire che stai attraversando questo momento difficile. :
È possibile che ci sia una connessione tra l'insonnia e l'ipotiroidismo, poiché il corretto funzionamento della tiroide influisce sul sonno. Potrebbe essere utile parlare con il tuo medico riguardo a un controllo della tiroide, specialmente considerando la tua storia. L'insonnia può manifestarsi improvvisamente per una varietà di motivi, inclusi stress, cambiamenti nella routine o problemi medici sottostanti. È importante continuare a monitorare la situazione e discuterne con il tuo medico per individuare la causa. La sospensione graduale dello Zoloft potrebbe aver contribuito alla situazione, poiché alcuni pazienti possono sperimentare cambiamenti nel sonno durante il processo di interruzione della terapia. È incoraggiante sapere che di giorno ti senti bene e svolgi le tue attività normali. Questo suggerisce che potresti essere in grado di affrontare l'insonnia con il giusto supporto. La dieta e la sedentarietà possono influenzare il sonno. Mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e un po' di attività fisica regolare, potrebbe aiutare a migliorare la qualità del sonno.
Ti consiglio di continuare a lavorare a stretto contatto con il tuo medico per trovare una soluzione adeguata. Potrebbe essere utile esplorare altre opzioni di trattamento per l'insonnia, come la terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia (CBT-I), che è efficace per molti pazienti. Inoltre, la gestione dello stress e le tecniche di rilassamento potrebbero essere utili. Ricorda che non sei solo in questo e che ci sono risorse e supporto disponibili per aiutarti a superare questo momento difficile. Un saluto, Dr. Vittorio Penzo.
È possibile che ci sia una connessione tra l'insonnia e l'ipotiroidismo, poiché il corretto funzionamento della tiroide influisce sul sonno. Potrebbe essere utile parlare con il tuo medico riguardo a un controllo della tiroide, specialmente considerando la tua storia. L'insonnia può manifestarsi improvvisamente per una varietà di motivi, inclusi stress, cambiamenti nella routine o problemi medici sottostanti. È importante continuare a monitorare la situazione e discuterne con il tuo medico per individuare la causa. La sospensione graduale dello Zoloft potrebbe aver contribuito alla situazione, poiché alcuni pazienti possono sperimentare cambiamenti nel sonno durante il processo di interruzione della terapia. È incoraggiante sapere che di giorno ti senti bene e svolgi le tue attività normali. Questo suggerisce che potresti essere in grado di affrontare l'insonnia con il giusto supporto. La dieta e la sedentarietà possono influenzare il sonno. Mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e un po' di attività fisica regolare, potrebbe aiutare a migliorare la qualità del sonno.
Ti consiglio di continuare a lavorare a stretto contatto con il tuo medico per trovare una soluzione adeguata. Potrebbe essere utile esplorare altre opzioni di trattamento per l'insonnia, come la terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia (CBT-I), che è efficace per molti pazienti. Inoltre, la gestione dello stress e le tecniche di rilassamento potrebbero essere utili. Ricorda che non sei solo in questo e che ci sono risorse e supporto disponibili per aiutarti a superare questo momento difficile. Un saluto, Dr. Vittorio Penzo.
Buongiorno, non deve essere facile gestire questi stati d'animo, anche perché parla di momenti "terribili". Tuttavia, le suggerisco di esporre questi problemi allo psichiatra presso cui è in cura, ed eventualmente rivalutare la sospensione della terapia. Saprà lui come è meglio agire e quali suggerimenti darle. Dr.ssa Laura Raco
Gent.mo,
Capisco quanto questa situazione possa essere difficile e stressante per lei. Credo che ogni esperienza sia unica e che le sue difficoltà possano derivare da una combinazione di fattori fisici, emotivi e cognitivi. Le sue domande sono tutte molto valide, e sarebbe utile esplorare più a fondo ogni aspetto:
- L'ipotiroidismo potrebbe influire, ma è importante monitorare i suoi valori attraverso gli esami regolari.
- L'insonnia improvvisa può essere legata a diversi fattori, tra cui stress o cambiamenti nel suo stato emotivo.
- La sospensione dello Zoloft potrebbe aver avuto un impatto, anche se graduale, sul suo equilibrio emotivo e fisiologico.
- Il fatto che di giorno stia bene è positivo, ma la qualità del sonno è altrettanto cruciale per il benessere complessivo.
- La dieta e la sedentarietà possono giocare un ruolo nel peggioramento dei sintomi, quindi sarebbe utile cercare di mantenere uno stile di vita attivo e sano.
Potrebbe essere utile esplorare ulteriormente le sue emozioni legate al sonno e alla paura di dormire? Un lavoro psicoterapeutico potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue reazioni e trovare strategie efficaci per affrontare la situazione senza rischiare una ricaduta nella depressione.
Non esiste una soluzione unica, ma sono certo che, con il giusto supporto, potrà affrontare questa difficoltà in modo più sereno. Spero che possa trovare il supporto necessario per stare meglio.
Sono disponibile per consulenze psicologiche, anche online
Un caro saluto,
G.D.G.
Capisco quanto questa situazione possa essere difficile e stressante per lei. Credo che ogni esperienza sia unica e che le sue difficoltà possano derivare da una combinazione di fattori fisici, emotivi e cognitivi. Le sue domande sono tutte molto valide, e sarebbe utile esplorare più a fondo ogni aspetto:
- L'ipotiroidismo potrebbe influire, ma è importante monitorare i suoi valori attraverso gli esami regolari.
- L'insonnia improvvisa può essere legata a diversi fattori, tra cui stress o cambiamenti nel suo stato emotivo.
- La sospensione dello Zoloft potrebbe aver avuto un impatto, anche se graduale, sul suo equilibrio emotivo e fisiologico.
- Il fatto che di giorno stia bene è positivo, ma la qualità del sonno è altrettanto cruciale per il benessere complessivo.
- La dieta e la sedentarietà possono giocare un ruolo nel peggioramento dei sintomi, quindi sarebbe utile cercare di mantenere uno stile di vita attivo e sano.
Potrebbe essere utile esplorare ulteriormente le sue emozioni legate al sonno e alla paura di dormire? Un lavoro psicoterapeutico potrebbe aiutarla a comprendere meglio le sue reazioni e trovare strategie efficaci per affrontare la situazione senza rischiare una ricaduta nella depressione.
Non esiste una soluzione unica, ma sono certo che, con il giusto supporto, potrà affrontare questa difficoltà in modo più sereno. Spero che possa trovare il supporto necessario per stare meglio.
Sono disponibile per consulenze psicologiche, anche online
Un caro saluto,
G.D.G.
Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia. Capisco quanto sia difficile quello che stai vivendo, e voglio dirti che non sei solo in questo. Proviamo a esplorare insieme le tue domande e a vedere se possiamo trovare qualche risposta o suggerimento che ti possa aiutare.
1) Problemi connessi all’ipotiroidismo: È possibile che i tuoi sintomi, soprattutto l’insonnia e il nervosismo, siano in qualche modo legati alla tiroide. L’ipotiroidismo può influenzare il sonno, l’umore e l’energia, quindi è importante fare i controlli necessari appena possibile. Anche se il COVID ha reso tutto più complicato, cerca di non rimandare troppo le analisi, perché la tiroide gioca un ruolo chiave nel benessere generale.
2) Insonnia improvvisa: A volte l’insonnia arriva senza una causa apparente, ma spesso è legata a stress, ansia o cambiamenti nel corpo. Nel tuo caso, potrebbe essere collegata alla sindrome delle gambe senza riposo, ma anche a fattori emotivi o fisici che stai vivendo. Non è raro che l’insonnia compaia in periodi di cambiamento o di preoccupazione.
3) Sospensione dello Zoloft: Anche se hai sospeso lo Zoloft gradualmente, è possibile che questo abbia contribuito a peggiorare la tua situazione. Gli antidepressivi come lo Zoloft agiscono sull’equilibrio chimico del cervello, e la loro sospensione può causare effetti collaterali, tra cui ansia, insonnia o nervosismo. Potresti parlarne con il tuo medico per valutare se sia il caso di riprendere una dose bassa o di provare un altro approccio.
4) Stare bene di giorno: È un buon segno che di giorno tu stia bene e riesca a svolgere le tue attività. Questo significa che, nonostante tutto, hai ancora una buona base di forza e di energia. Potresti provare a sfruttare questo momento di benessere per fare attività che ti rilassano e ti preparano al sonno, come una passeggiata leggera, esercizi di respirazione o meditazione.
5) Dieta e sedentarietà: Sì, la dieta e la sedentarietà possono influenzare il sonno e l’umore. Una dieta equilibrata, ricca di nutrienti, può aiutare a regolare l’energia e il sonno. Allo stesso modo, un po’ di movimento, anche leggero, può migliorare la qualità del sonno e ridurre il nervosismo. Non serve fare chissà cosa: anche una breve camminata o qualche esercizio di stretching possono fare la differenza.
6) Cosa fare ora: Prima di tutto, parla con il tuo medico di base o con uno specialista per valutare se ci sono problemi fisici o ormonali che stanno contribuendo ai tuoi sintomi. Potresti anche considerare di consultare uno psicologo o uno psichiatra per affrontare l’ansia e l’insonnia da un punto di vista emotivo. Nel frattempo, prova a creare una routine serale rilassante: evita schermi luminosi prima di dormire, bevi una tisana calda, leggi qualcosa di leggero o ascolta musica rilassante. Se la notte ti senti irrequieto, non restare a letto a rigirarti: alzati, fai qualcosa di tranquillo per qualche minuto e poi torna a letto quando ti senti più calmo.
Infine, ricorda che non sei solo in questo. Chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Se senti che la situazione sta diventando troppo pesante, non esitare a cercare supporto da professionisti o da persone di cui ti fidi. Tu hai già superato tante difficoltà nella vita, e questa è un’altra sfida che puoi affrontare, un passo alla volta.
1) Problemi connessi all’ipotiroidismo: È possibile che i tuoi sintomi, soprattutto l’insonnia e il nervosismo, siano in qualche modo legati alla tiroide. L’ipotiroidismo può influenzare il sonno, l’umore e l’energia, quindi è importante fare i controlli necessari appena possibile. Anche se il COVID ha reso tutto più complicato, cerca di non rimandare troppo le analisi, perché la tiroide gioca un ruolo chiave nel benessere generale.
2) Insonnia improvvisa: A volte l’insonnia arriva senza una causa apparente, ma spesso è legata a stress, ansia o cambiamenti nel corpo. Nel tuo caso, potrebbe essere collegata alla sindrome delle gambe senza riposo, ma anche a fattori emotivi o fisici che stai vivendo. Non è raro che l’insonnia compaia in periodi di cambiamento o di preoccupazione.
3) Sospensione dello Zoloft: Anche se hai sospeso lo Zoloft gradualmente, è possibile che questo abbia contribuito a peggiorare la tua situazione. Gli antidepressivi come lo Zoloft agiscono sull’equilibrio chimico del cervello, e la loro sospensione può causare effetti collaterali, tra cui ansia, insonnia o nervosismo. Potresti parlarne con il tuo medico per valutare se sia il caso di riprendere una dose bassa o di provare un altro approccio.
4) Stare bene di giorno: È un buon segno che di giorno tu stia bene e riesca a svolgere le tue attività. Questo significa che, nonostante tutto, hai ancora una buona base di forza e di energia. Potresti provare a sfruttare questo momento di benessere per fare attività che ti rilassano e ti preparano al sonno, come una passeggiata leggera, esercizi di respirazione o meditazione.
5) Dieta e sedentarietà: Sì, la dieta e la sedentarietà possono influenzare il sonno e l’umore. Una dieta equilibrata, ricca di nutrienti, può aiutare a regolare l’energia e il sonno. Allo stesso modo, un po’ di movimento, anche leggero, può migliorare la qualità del sonno e ridurre il nervosismo. Non serve fare chissà cosa: anche una breve camminata o qualche esercizio di stretching possono fare la differenza.
6) Cosa fare ora: Prima di tutto, parla con il tuo medico di base o con uno specialista per valutare se ci sono problemi fisici o ormonali che stanno contribuendo ai tuoi sintomi. Potresti anche considerare di consultare uno psicologo o uno psichiatra per affrontare l’ansia e l’insonnia da un punto di vista emotivo. Nel frattempo, prova a creare una routine serale rilassante: evita schermi luminosi prima di dormire, bevi una tisana calda, leggi qualcosa di leggero o ascolta musica rilassante. Se la notte ti senti irrequieto, non restare a letto a rigirarti: alzati, fai qualcosa di tranquillo per qualche minuto e poi torna a letto quando ti senti più calmo.
Infine, ricorda che non sei solo in questo. Chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Se senti che la situazione sta diventando troppo pesante, non esitare a cercare supporto da professionisti o da persone di cui ti fidi. Tu hai già superato tante difficoltà nella vita, e questa è un’altra sfida che puoi affrontare, un passo alla volta.
Salve, proverò a rispondere in modo da aiutarla il più possibile con i suoi dubbi.
1. il suo problema potrebbe senza dubbio essere correlato all'ipotiroidismo e fare sport e una dieta specifica aiuterebbe di gran lunga.
2. il ritmo sonno veglia è correlato strettamente ad alcune fasi della nostra vita, quindi rispecchia il nostro stato emotivo e fisiologico.
3. si, la sospensione del farmaco può sicuramente aver contribuito a un peggioramento.
4. consiglierei un percorso psicologico centrato sulla prevenzione della depressione e il miglioramento del sonno inoltre, una polisonnografia se non è stata più svolta causa covid.
Spero di aver risposto alle sue domande. Un saluto. Dottoressa Elena De Cesare
1. il suo problema potrebbe senza dubbio essere correlato all'ipotiroidismo e fare sport e una dieta specifica aiuterebbe di gran lunga.
2. il ritmo sonno veglia è correlato strettamente ad alcune fasi della nostra vita, quindi rispecchia il nostro stato emotivo e fisiologico.
3. si, la sospensione del farmaco può sicuramente aver contribuito a un peggioramento.
4. consiglierei un percorso psicologico centrato sulla prevenzione della depressione e il miglioramento del sonno inoltre, una polisonnografia se non è stata più svolta causa covid.
Spero di aver risposto alle sue domande. Un saluto. Dottoressa Elena De Cesare
Gentile utente,
comprendo profondamente il suo stato di stanchezza e di preoccupazione: dopo una lunga storia clinica e anni di equilibrio faticosamente raggiunto, l’improvviso ritorno dell’insonnia e dell’agitazione può far riemergere la paura di “riprecipitare” in una fase depressiva. Tuttavia, da ciò che racconta, il quadro appare più legato a fattori fisici e farmacologici che a un peggioramento psichico vero e proprio, e questo è un dato incoraggiante.
Provo a rispondere ai suoi punti nell’ordine:
Tiroide. Sì, un’alterazione dei valori tiroidei (soprattutto ipotiroidismo o un dosaggio non ottimale della terapia sostitutiva) può incidere sia sul tono dell’umore che sul sonno. Le consiglio di effettuare appena possibile un controllo completo di TSH, FT3 e FT4 e di far valutare i risultati dal suo endocrinologo.
Insorgenza improvvisa. Spesso l’insonnia cronica inizia proprio così, come una reazione acuta a un periodo di stress o di cambiamento, e poi si consolida per paura del sonno e iperattivazione. La sua descrizione (“ho paura di andare a letto”) rientra pienamente in questo meccanismo: il corpo è stanco, ma la mente resta in allerta, temendo il disagio della notte.
Sospensione dello Zoloft. È possibile che abbia influito. Anche se scalato gradualmente, dopo molti anni di assunzione l’interruzione può produrre un “rimbalzo” ansioso o insonnia di rimbalzo, temporanea ma destabilizzante. È opportuno rivalutare con il suo medico o uno psichiatra se reinserire una minima dose o optare per un farmaco più adatto alla nuova fase.
Benessere diurno. Il fatto che di giorno stia bene e resti attivo è un elemento molto positivo: significa che la depressione non è riemersa, e che la difficoltà è circoscritta al momento del sonno.
Dieta e sedentarietà. Sì, possono influire: pasti pesanti o serate passate seduti a lungo aumentano l’irrequietezza fisica e muscolare. È utile ridurre la caffeina e fare una passeggiata leggera nel tardo pomeriggio per rilassare la muscolatura.
Cosa fare ora.
– Prenoti un controllo endocrinologico per la tiroide e, se possibile, la polisonnografia per chiarire la componente neurologica (gambe senza riposo o movimenti periodici del sonno).
– Contatti uno psichiatra, spiegando la storia dello Zoloft e l’insonnia resistente ai sonniferi: un intervento calibrato sul suo profilo (eventualmente con farmaci a lunga durata d’azione o regolatori del ritmo sonno-veglia) può riportarla rapidamente a una condizione stabile.
– Parallelamente, può trarre beneficio da tecniche di rilassamento o psicoterapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I), che agiscono proprio sulla paura del sonno e sull’attivazione mentale notturna.
In sintesi: non sta “ricadendo nella depressione”, ma sta vivendo una fase di forte squilibrio fisiologico e farmacologico che può essere corretta con il giusto supporto medico. Non affronti tutto da solo: dopo tanti anni di stabilità, ha il pieno diritto di chiedere aiuto per recuperare la serenità del sonno.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Sara Petroni
comprendo profondamente il suo stato di stanchezza e di preoccupazione: dopo una lunga storia clinica e anni di equilibrio faticosamente raggiunto, l’improvviso ritorno dell’insonnia e dell’agitazione può far riemergere la paura di “riprecipitare” in una fase depressiva. Tuttavia, da ciò che racconta, il quadro appare più legato a fattori fisici e farmacologici che a un peggioramento psichico vero e proprio, e questo è un dato incoraggiante.
Provo a rispondere ai suoi punti nell’ordine:
Tiroide. Sì, un’alterazione dei valori tiroidei (soprattutto ipotiroidismo o un dosaggio non ottimale della terapia sostitutiva) può incidere sia sul tono dell’umore che sul sonno. Le consiglio di effettuare appena possibile un controllo completo di TSH, FT3 e FT4 e di far valutare i risultati dal suo endocrinologo.
Insorgenza improvvisa. Spesso l’insonnia cronica inizia proprio così, come una reazione acuta a un periodo di stress o di cambiamento, e poi si consolida per paura del sonno e iperattivazione. La sua descrizione (“ho paura di andare a letto”) rientra pienamente in questo meccanismo: il corpo è stanco, ma la mente resta in allerta, temendo il disagio della notte.
Sospensione dello Zoloft. È possibile che abbia influito. Anche se scalato gradualmente, dopo molti anni di assunzione l’interruzione può produrre un “rimbalzo” ansioso o insonnia di rimbalzo, temporanea ma destabilizzante. È opportuno rivalutare con il suo medico o uno psichiatra se reinserire una minima dose o optare per un farmaco più adatto alla nuova fase.
Benessere diurno. Il fatto che di giorno stia bene e resti attivo è un elemento molto positivo: significa che la depressione non è riemersa, e che la difficoltà è circoscritta al momento del sonno.
Dieta e sedentarietà. Sì, possono influire: pasti pesanti o serate passate seduti a lungo aumentano l’irrequietezza fisica e muscolare. È utile ridurre la caffeina e fare una passeggiata leggera nel tardo pomeriggio per rilassare la muscolatura.
Cosa fare ora.
– Prenoti un controllo endocrinologico per la tiroide e, se possibile, la polisonnografia per chiarire la componente neurologica (gambe senza riposo o movimenti periodici del sonno).
– Contatti uno psichiatra, spiegando la storia dello Zoloft e l’insonnia resistente ai sonniferi: un intervento calibrato sul suo profilo (eventualmente con farmaci a lunga durata d’azione o regolatori del ritmo sonno-veglia) può riportarla rapidamente a una condizione stabile.
– Parallelamente, può trarre beneficio da tecniche di rilassamento o psicoterapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I), che agiscono proprio sulla paura del sonno e sull’attivazione mentale notturna.
In sintesi: non sta “ricadendo nella depressione”, ma sta vivendo una fase di forte squilibrio fisiologico e farmacologico che può essere corretta con il giusto supporto medico. Non affronti tutto da solo: dopo tanti anni di stabilità, ha il pieno diritto di chiedere aiuto per recuperare la serenità del sonno.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Sara Petroni
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