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Dr. Luca Rozzi

Via Mario Giuntini 25, Navacchio 56023

Mental Coach specializzato nel potenziamento personale e professionale. Aiuto le persone a superare blocchi emotivi, migliorare l’autostima, sviluppare chiarezza nei propri obiettivi e accedere alle risorse interiori per realizzare cambiamenti concreti: Sport e Business

06/05/2025

Esperienze

Sono il Dott. Luca Rozzi, specializzato nel supporto psicologico, nella gestione del dolore psico-fisico, superare il problema, gestione relazioni, sostegno alla genitorialità, nella somministrazione di test per la prevenzione del declino cognitivo/perdita di memoria, coaching per crescita personale.

I also practice psychology online and in-person in English language. Mainly for students and periodic workers, but not exclusively.

Esercito la libera professione presso i miei uffici con sede a Pisa, Navacchio, Livorno, Calambrone e Online. Mi occupo di supporto e prevenzione in persone di tutte le età. Sono uno Psicologo Clinico e del Lavoro, Esperto in Psicodiagnostica, Coaching, Criminologia e Grafologia.

Sono lo psicologo responsabile di Elleuno nelle RSA con sede a Livorno (Bastia e Coteto) e Pisa (Calambrone).

Esercito la libera professione e sono Responsabile dei percorsi presso Sos Relazioni e collaboro con il gruppo di ricerca "Cognitive and affective neuroscience and clinical psychology" presso l'Università delle Isole Baleari, che, attraverso il continuo confronto con professionisti di ogni ambito, cerca nuove soluzioni a vecchi e nuovi problemi con l'ausilio di nuove tecniche e tecnologie neuropsicologiche.

Garantisco la massima disponibilità e professionalità.

I miei motti sono:

1) IL DOLORE VA SEMPRE RISPETTATO

2) RICONQUISTA TE STESSO E RIPRENDI A VIVERE SERENAMENTE
Altro
Aree di competenza principali:
  • Psicologia clinica
  • Psicodiagnostica
  • Psicologia del lavoro
  • Psicologia forense
  • Criminologia clinica
  • Psicologia breve e strategica
  • Psicologia clinica-dinamica
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Dott. Luca Rozzi
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Presso questo indirizzo visito: adulti, bambini a partire da 13 anni
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Presso: Dott. Luca Rozzi colloquio psicologico

Professionista serio, attento e scrupoloso. Consiglio.

V
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Ho iniziato il mio percorso con il dottor Rozzi due anni fa, e guardandomi indietro, posso dire con certezza che è stata una delle scelte migliori che abbia mai fatto. Sin dal primo incontro, mi sono sentito accolto e ascoltato senza giudizio, con una professionalità che si unisce a una grande umanità.
Grazie al suo supporto, ho imparato a comprendere meglio me stesso, a gestire le difficoltà con maggiore consapevolezza e a vedere le cose da prospettive diverse. Non è solo un professionista preparato, ma una persona empatica, capace di metterti a tuo agio e guidarti con delicatezza anche nei momenti più difficili.
Consiglio il dottor Rozzi a chiunque stia cercando un aiuto sincero e competente: il suo approccio fa davvero la differenza.

M
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Ho cercato il dott. Rozzi per problemi nella gestione della rabbia. Molto accogliente e professionale. Non lo ringrazierò mai abbastanza


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Presso: Dott. Luca Rozzi colloquio psicologico clinico

Ottimo professionista, persona seria e preparara. E' stato capace di relazionarsi con sincerità ed autenticità. Ha mostrato una grande flessibilità ed apertura, riuscendo a sintonizzarsi con me molto velocemente e facendomi sentire sempre a mio agio senza mai imporsi in modo giudicante ma propositivo. Ho superato le mie difficoltà grazie alle sue capacità. Lo consiglio vivamente!


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Presso: Dott. Luca Rozzi mental coaching

Il mio percorso di coaching sta andando veramente molto bene. Avevo bisogno di una spinta e Luca è stato di grande aiuto. Il mio ruolo lavorativo è difficile, e avevo bisogno di rimanere focalizzato. Aiuta a credere in se stessi, e lo fa in modo non scontato.


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Il Dottor Rozzi mette molto a proprio agio il paziente, è molto concentrato sul suo interlocutore, ascolta con attenzione catturando ogni sfumatura e se necessario soffermandosi su un argomento per gestire la situazione al meglio. Il mio percorso sta andando bene e mi sento molto più sereno da quando ho iniziato a frequentarlo.


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Il Dr Rozzi è un professionista eccellente. Vivamente consigliato.


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Empatia e attenzione all altro sono alla loro max espressione


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Professionale e gentilissimo, il Dr. Rozzi è stato un aiuto insostituibile in un periodo durissimo della mia vita. Lo raccomando assolutamente.


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Il dottor Luca Rozzi è un grande professionista, fin dal primo minuto mi ha fatto sentire tranquilla e in uno spazio di fiducia e sicurezza. Credo che questa sia la chiave di ogni processo terapeutico. È molto facile aprirsi con lui ed è un ascoltatore attivo che ti fa sentire accompagnata.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 17 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera stavamo insieme quasi da due anni ,in questi anni è successo che lui ha avuto 2 volte in due anni un ictus ed entrambe le volte sono stata sempre presente per lui ho fatto di tutto ha avuto un periodo di depressione e sono stata li non lo mai abbandonato mi sono presa cura di lui fino a un mese fa', poi lui da un giorno a un altro mi ha lasciato alla fine per messaggi dicendo che non ho fatto niente per migliorare me quando gli ho detto che per me era più importante che per ora lui stesse bene e poi potevo pensare alle mie cose, poi ha detto che non sente niente mi ha trattato davvero male il giorno prima viene a casa mia si comporta normalmente e poi il giorno dopo è completamente spartito.. io ho dato l'anima per questa persona e lui mi tratta in questo modo,mi ha fatto capire che non ci ha mai tenuto a me e non ha mai provato niente mi sento usata finché gli facevo comodo visto che sapeva che io c'ero sempre. Mi ha detto che il mio modo di fare ha superato il limite perché ultimamente Ero triste perché tutto quello che è successo mi ha segnato, ma o capito che a lui non importa nulla di me. Cosa consigliate?

Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia. Quello che stai vivendo è davvero doloroso e complesso, e capisco quanto tu ti senta ferita e delusa dopo tutto quello che hai fatto per questa persona. Proviamo a guardare la situazione attraverso una lente semplice, come quella dell’Analisi Transazionale, per cercare di capire meglio cosa potrebbe essere successo e come puoi prenderti cura di te stessa adesso.
Innanzitutto, è chiaro che tu hai dato tantissimo in questa relazione. Hai messo il suo benessere al primo posto, soprattutto durante momenti difficili come i suoi problemi di salute e la depressione. Questo dimostra che hai una grande capacità di amare e di prenderti cura degli altri, e che hai un cuore generoso. Tuttavia, sembra che lui non sia stato in grado di riconoscere o valorizzare tutto questo, e anzi, ha finito per trattarti in modo molto freddo e distaccato. Questo ti fa sentire usata e tradita, ed è del tutto comprensibile.
Dal punto di vista dell’Analisi Transazionale, potremmo dire che tu hai agito molto dal tuo “Genitore Nutritivo”, quella parte di te che si preoccupa degli altri, li sostiene e li accudisce. Questo è un aspetto bellissimo di te, ma a volte, se non bilanciato, può portare a trascurare i propri bisogni. Lui, invece, sembra aver agito principalmente dal suo “Bambino”, una parte più egoista e impulsiva, che non ha saputo riconoscere il valore di quello che gli stavi dando e ha preferito fuggire quando le cose si sono fatte difficili.
Quando dici che lui ti ha lasciato perché “non hai fatto niente per migliorare te stessa”, questa è una critica che potrebbe venire dal suo “Genitore Critico”, una parte che giudica e trova difetti negli altri. Ma la verità è che tu eri concentrata su di lui, sul suo benessere, e questo non significa che tu non stia lavorando su te stessa. Anzi, prendersi cura degli altri è un segno di grande maturità e forza interiore.
Ora, la domanda è: cosa puoi fare per te stessa? Prima di tutto, è importante riconoscere che il suo comportamento non definisce il tuo valore. Tu hai dato tanto, e questo non è stato apprezzato come meritava, ma non significa che tu abbia sbagliato. Anzi, è un segno della tua generosità e del tuo amore. Quello che puoi fare adesso è iniziare a concentrarti su di te, sulla tua felicità e sul tuo benessere. Potresti provare a connetterti di più con il tuo “Bambino Libero”, quella parte di te che sa divertirsi, che ha bisogno di essere ascoltata e che merita di essere felice.
Potresti anche chiederti: cosa ti fa stare bene? Cosa ti piace fare per te stessa? Prenditi del tempo per riscoprire chi sei al di fuori di questa relazione. E se senti che il dolore è troppo grande, non esitare a chiedere aiuto a un professionista, come uno psicologo, che può accompagnarti in questo percorso di guarigione.
Ricorda: tu meriti amore, rispetto e gratitudine per tutto quello che hai dato. Ora è il momento di dare tutto questo amore a te stessa.

Dr. Luca Rozzi

buonasera,vi vorrei raccontare una situazione spiacevole in cui mi ritrovo spesso,per farvi un introduzione prima devo parlare del mio carattere sennò potrei essere scambiata per una persona vittimista. É da quando sono piccola che soffro di sensi di colpa,per tutto,anche per cavolate ho sempre paura di dire qualcosa che possa offendere gli altri infatti mi viene difficile anche dire di no quando mi chiedono un favore, piuttosto mi stravolgo la giornata per venire incontro all'altro.Quando devo raccontare un mio problema o semplicemente parlare di me ci penso molto prima di farlo per paura di essere un peso o di annoiare chi mi ascolta.Mesi fa decisi di chiedere aiuto e di iniziare a parlare,iniziai a farlo perche in classe avevo continuamente attacchi di ansia e dovevo stare in bagno finche non mi calmavo da sola,un giorno dopo 5 minuti che ero in bagno venne a chiamarmi una mia compagna di classe perche la mia professoressa era preoccupata e decisi di acconsentire e provai a spiegarle le mie sensazioni,mi disse che ero molto in ansia per qualcosa e che ogni volta che ne avrei avuto bisogno mi avrebbe ascoltata.Sono stata rimasta sollevata dalla sua reazione e provai a scrivere cio che mi saltava in testa visto che non sono brava con le parole.Scrissi in un foglio le dinamiche del rapporto con mia mamma,scrissi davvero tanto e ci misi tutto l impegno che potevo,mi sforzai anche di navigare nel passato.Pensai che dopo tutto avremmo avuto una lunga conversazione invece non la prese come la presi io,anzi mi disse solo una frase che forse per lei era un consiglio ma era una frase abbastanza scontata,lo sapevo benissimo quello che intendeva perche sono anni che rifletto sul mio passato ed era una frase che mi era gia saltata in mente prima di quel momento.Ma ho visto quel modo di fare come se non le importasse piu di tanto aiutarmi mentre io mi ero fidata di lei e la stimo da quando la conosco ma non avevo mai parlato con nessuno di quello che avevo scritto tra quelle righe.Dopo di ché non ne parlammo più ma mi chiedeva spesso come stessi ed ero contenta si interessasse.Dopo le vacanze di natale però cambiò tutto senza motivo,non mi chiese piu niente.Un giorno mi venne un altro momento di ricaduta perche una persona a me molto stretta stava prendendo in considerazione di partire molto lontano per lavoro e avevo paura,era una bella esperienza ma la lontananza fa molto male,quando mi chiese il mio parere non sapevo cosa consigliarle e il giorno dopo a scuola quando mi venne quel momento di pianto chiesi a un altra professoressa che era lì di uscire un attimo perche non stavo bene e le raccontai tutto mentre piangevo.Subito dopo quando tornammo in classe c era la professoressa di cui parlavo prima che aveva dato a tutti delle cose da studiare velocemente per poi interrogare ma non avevo avuto abbastanza tempo e neanche riuscivo a concentrarmi.Quando mi chiamò per essere interrogata feci scena muta e mi chiese cosa non andasse,le dissi la verità,che quella persona a me cara voleva partire.Mi disse che mi avrebbe interrogata un altro giorno.I giorni e mesi successivi non mi chiese se alla fine fosse partita,non mi chiese niente in generale.Io ragionai tanto sul suo atteggiamento e non capivo, volevo parlarle e chiederle se avessi fatto qualcosa di sbagliato ma non riuscivo,avevo paura di disturbarla e non dissi niente.Il mio modo di comunicare é fare dei pensierini,mi ricordai una cosa in particolare che le piaceva e gliela regalai senza pensarci due volte,sembrò contenta e mi ringraziò.Ma ancora niente,sembra quasi indifferente nei miei confronti e ho paura di aver fatto qualcosa di sbagliato o aver detto qualcosa che abbia frainteso,parlare con lei mi piaceva molto.Tra tutti,preferivo parlarne con lei,avere una conversazione in cui mi diceva le sue idee era davvero interessante e d aiuto ma non capisco se le cose siano cambiate o sono io che vedo le persone a cui tengo con una visione diversa.

Grazie per aver condiviso la tua storia, che è molto ricca di spunti di riflessione. Dal punto di vista dell’Analisi Transazionale, possiamo provare a esplorare ciò che stai vivendo attraverso alcuni concetti chiave, come gli Stati dell’Io e le dinamiche relazionali. Mi colpisce molto il fatto che tu descriva una tendenza a sentirti in colpa per quasi tutto, anche per cose che potrebbero sembrare piccole o insignificanti. Questo potrebbe essere legato a uno Stato dell’Io che chiamiamo “Bambino Adattato”, una parte di noi che si è formata durante l’infanzia e che cerca di compiacere gli altri, evitare conflitti o ricevere approvazione. È come se ci fosse una voce interiore, un “Genitore Critico”, che ti giudica costantemente e ti fa sentire responsabile per le emozioni o le reazioni degli altri. Questo potrebbe essere collegato a dinamiche passate, magari con figure significative come tua mamma, che hai menzionato nel tuo racconto.
Quando parli della tua professoressa, noto che hai cercato di aprirti con lei, affidandole delle emozioni e dei pensieri molto profondi. Questo è un passo importante e coraggioso, perché mostra che hai cercato una connessione autentica, forse sperando in una risposta che ti facesse sentire compresa e accudita, come in una transazione complementare tra il tuo Bambino e il suo Genitore Nutritivo. Tuttavia, la sua reazione, che hai percepito come distante o poco coinvolta, potrebbe aver attivato in te un senso di delusione o di abbandono, facendoti sentire di nuovo sola con le tue emozioni. Questo è comprensibile, soprattutto perché hai investito tanto in quel rapporto e hai trovato conforto nel suo interesse iniziale.
Il cambiamento nel suo comportamento dopo le vacanze di Natale potrebbe averti lasciata con molte domande e dubbi, portandoti a chiederti se hai fatto qualcosa di sbagliato o se lei abbia frainteso qualcosa. Questa incertezza è molto comune quando ci sentiamo vulnerabili e abbiamo paura di essere giudicati o rifiutati. Il fatto che tu abbia cercato di avvicinarti a lei con un gesto gentile, come il regalo, mostra il tuo desiderio di ripristinare quella connessione, ma allo stesso tempo rivela anche una tendenza a mettere gli altri al primo posto, anche a costo di trascurare i tuoi bisogni.
Forse, in questa situazione, potresti provare a riflettere su cosa ti aspetti dalle relazioni e su come potresti iniziare a dare più spazio al tuo Adulto, quella parte di te che può osservare le situazioni in modo obiettivo e prendere decisioni che rispettino i tuoi bisogni. Potrebbe essere utile anche esplorare come bilanciare il tuo Bambino Adattato, che cerca di compiacere, con il tuo Bambino Libero, che è più spontaneo e autentico. Infine, potresti chiederti se la professoressa abbia davvero cambiato atteggiamento o se, forse, tu stia interpretando la situazione attraverso una lente emotiva che amplifica il senso di distanza. In ogni caso, è importante ricordare che le tue emozioni sono valide e che meriti di essere ascoltata e compresa, senza sentirti un peso per gli altri.

Dr. Luca Rozzi
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