Buongiorno sono una ragazza di 34 anni;il 24/10 a seguito di una caduta mi sono fratturata il piede

20 risposte
Buongiorno
sono una ragazza di 34 anni;il 24/10 a seguito di una caduta mi sono fratturata il piede e sono stata operata;sono caduta perchè ero sovrapensiero e non ho visto dove mettevo il piede; questa cosa mi provoca dei sensi di colpa perché ho paura di avere conseguenze e l unico artefice di questa cosa sono io.
Tutti mi dicono sono cose che capitano non l ho fatto apposta ma mi chiedo come si fa ad accettarlo con serenità.
Grazie
Giulia
Salve, mi spiace molto per la situazione. Spero che, ad oggi, il piede stia meglio. Sarebbe opportuno, a mio avviso, indagare cosa significhi per lei potersi sentire in colpa: perchè è così insopportabile? cosa ha rappresentato quella caduta per lei? che pensieri e stati d'animo le ha attivato? Ritengo che questo possa essere indagato attraverso un percorso psicologico, finalizzato al capire le origini, cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL

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Buongiorno Giulia, come il collega, di che cosa si incolpa? è la prima volta che, essendo sopravapensiero, succede qualcosa? Rispetto a che cosa dell'accettarlo sente difficoltà? Sarebbe prezioso per lei indagare il suo vissuto in un colloquio psicologico. Rimango a disposizione. Un saluto
Buongiorno Giulia, è possibile iniziare lavorando sui fattori cognitivi del senso di colpa, ridimensionandola. Considerando per esempio la non intenzionalità (“sono stato io, ma non avrei mai immaginato che il mio gesto avrebbe avuto tali conseguenze”), oppure rivalutando l’entità del danno (“non è poi così grave”). Se il senso di colpa inizia a diventare patologico la invito ad iniziare un percorso di psicoterapia.
Salve cara utente mi spiace per quanto le è accaduto. Non sia così severa con se stessa . Può capitare di esser sovrapensiero e purtroppo nel suo caso ciò le ha causato una frattura al piede. Se il senso di colpa persiste effettuare una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a ridimensionare questo sentimento di colpa. Buon pomeriggio
Cara Giulia, il nostro stile di vita multitasking ci porta spesso a fare più cose contemporaneamente e ad agire sovrappensiero. Potrebbe provare ad accrescere la sua consapevolezza corporea attraverso l'utilizzo di tecniche di Mindfulness. Tuttavia, quello che mi colpisce delle sue parole è il senso di colpa che lei sta provando. Forse potrebbe indagare questo aspetto attraverso un colloquio psicologico, anche online, per restituire un senso al suo attuale vissuto. Cordiali saluti, dott.ssa Marinella Balocco
Buonasera Giulia, mi dispiace per l'accaduto. È interessante il fatto che lei provi un senso di colpa rispetto a tutto ciò. Purtroppo non esiste un metodo standard per accettare ciò che è successo con serenità: l'unico modo è esplorare questo senso di colpa, che cosa significhi per lei e che valore ha. Se ne sente il bisogno, può provare ad intraprendere un percorso di psicoterapia, proprio per esplorare il tutto alla luce della sue esperienze di vita. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile Giulia,
il senso di colpa può essere causato da qualcosa che abbiamo fatto, o da qualcosa che NON abbiamo fatto. In questo caso, sembra proprio che lei stia soffrendo per un'omissione... Perché le dico questo? Ebbene c'è differenza tra colpa e limite: i limiti non sono una colpa. Sembra che nel suo caso, il puto sia proprio esplorare la differenza tra i due. Sentirsi in colpa può nascondere, infatti, la convinzione di dover più di quanto potevamo. E spesso sopravvalutiamo quello che possiamo...
Provi a considerare ogni aspetto della vicenda, che ha concorso a questo suo incidente: potrebbe scoprire - se c'è una sua colpa - forse non è l'unica causa della sua situazione.

Con i migliori auguri di pronta guarigione,

dr. Ventura
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Buongiorno, penso che quanto sta dicendo vada chiarito meglio. Le consiglio di contattare uno psicologo e approfondire con lui quanto accaduto. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, se il senso di colpa persiste allora provi a contattare uno psicologo. Si dia del tempo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, sono d'accordo con i colleghi nell'importanza di indagare il suo vissuto in un colloquio psicologico.

Un caro saluto

MT
Cara Giulia, quello che lei riporta è un evento parecchio invalidante ed improvviso. Tenga in considerazione la possibilità di un consulto psicologico; potrebbe aiutarla a capire meglio la situazione che sta vivendo.
Auguri di una pronta guarigione!
Ognuno di noi parla a se stesso. Mi sembra che lei sia molto dura con se stessa, ciò porta a criticarsi e sperimentare molta colpa e vergogna, ma quanto è costoso, dal punto di vista emotivo? Credo che un percorso psicologico possa essere d'aiuto per imparare ad essere meno giudicante, capire dove e quando ha appreso questo. In questo modo diminuirebbe la sua sofferenza emotiva.
Dott.ssa Chiara Pavia
Buonasera Giulia, se il suo vissuto fosse quello di "non andare mai bene", di "non essere abbastanza...", sappia che è possibile recuperare o sviluppare una maggiore autostima esplorando la propria storia con occhi diversi. Un percorso di Psicoterapia le fornirebbe una guida in questa esplorazione, una guida nel fare emergere risorse e potenzialità di cui ora potrebbe non essere consapevole.
Un caro saluto.
Dott.ssa Marina Bellomo
Buonasera Giulia, mi sembra quasi di sentire il suo stato d’animo attraverso il messaggio scritto.
Non mi dilungo nel farle domande rispetto i “sensi di colpa” o le conseguenze che lei teme. Non senza poterla conoscere viso a viso e, dunque, senza poter esplorare insieme il suo vissuto.
Rimango con la profonda comprensione di quanto per lei sia stato sconvolgente questo episodio e dell’importanza che ha ad oggi, mentre scrive qui.
Soprattutto leggo del suo desiderio di poter comprendere meglio le implicazioni di ciò che le è accaduto e, forse, di come la sta vivendo.
Le mando un caro saluto, rimanendo a sua disposizione qualora volessimo fare “un pezzetto di strada insieme”.
Dott.ssa Giulia Grechi
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Gentile Giulia, spero che le sue condizioni siano migliorate. La invito a riflettere sul fatto di sentirsi in colpa per un evento accidentale che, come lei stessa rileva, potrebbe capitare a chiunque. Certo, era "sovrapensiero", con la mente altrove, circostanza che molti di noi possono sperimentare spesso. Perchè quindi la colpa? Dovremmo inquadrare questo particolare modo di sentire nel suo più generale "stile di vita", il suo modo peculiare ed unico di rapportarsi a sè stessa, al mondo, di leggere ed interpretare gli eventi, ai suo schemi appercettivi. Ciò che emerge chiaramente dal suo messaggio è quanto la vita, gravata da questo sentimento di colpa, possa diventare pesante. Un percorso psicologico/psicoterapeutico che la aiuti a dare un senso a tutto questo potrebbe certamente esserle utile. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto e un augurio di un sereno Natale. silvia rondi
Cara Giulia, la condizione di "malattia", come lei stessa sta rilevando, è spesso molto impegnativa da elaborare in quanto ci mette davanti alla fragilità e ai limiti della condizione umana. La realtà è fatta di complessità, caoticità e caducità. Solo quando impariamo a considerare questi elementi come naturali possiamo accettare serenamente quanto la vita ci riserva. Resto a disposizione. Cordialmente. V.M.
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno Giulia, mi spiace molto per l'incidente.
Spero che, ad oggi, la sua salute stia migliorando.
Sarebbe opportuno indagare cosa significhi per Lei il senso di colpa e perché la sua sofferenza è cosi forte relativamente a ciò che si palesa come un evento accidentale.
Le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp.
Auguri
Gentile Giulia,
Può meglio capire i motivi dei suoi sensi di colpa rivolgendosi ad uno psicologo. Indagare i suoi vissuti l'aiuta a capire meglio se stessa e ad accettare un evento di cui si sente l'unica artefice. Può anche richiedere una consulenza online. Un cordiale saluto
Salve, se il senso di colpa dovesse potrarsi nel tempo, o dovesse rendersi conto che è rivolto anche ad altre "questioni" del passato, non esiti a contattare uno psicologo.
Un saluto,
MMM

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