Buongiorno sono una ragazza di 26 anni. Scrivo perché ultimamente mi capita di avere delle difficolt

24 risposte
Buongiorno sono una ragazza di 26 anni. Scrivo perché ultimamente mi capita di avere delle difficoltà, in particolare ho dei momenti in cui mi sento tanto giù e poi dei momenti in cui sto benissimo e inizio mille attività, spendo tanti soldi per corsi e progetti e poi puntualmente non ne inizio nemmeno uno. La cosa difficile è che li per li non me ne rendo bene conto, perché magari se ci ripenso mi ricordo, sì, ok, è vero, ho avuto questi episodi, però sono degli episodi isolati, a cui poi non ripenso, quindi in quel momento credo di stare male, e poi magari mi passa e voglio fare mille cose e sono entusiasta, euforica e non dormo la notte dall’eccitazione. è da un po' che va avanti così, ma è una cosa di cui mi sto accorgendo solo ora, perché le persone intorno a me magari mi dicono che ho le idee confuse, che voglio prima fare una cosa e poi non la voglio fare, e mi vedono un po' instabile. la parte piu difficile è quando sono giu.. mi sento totalmente disperata, settimana dcorsa per esempio guardandomi nello specchio mi sono vista grassa e ho iniziato veramente a disperarmi come una pazza, arrivando anche alle mani con mia mamma (ho sofferto di DCA in passato). Nei momenti in cui ho queste crisi ho pensiero brutti che mi spaventano e sono arrivata anche a farmi del male fisicamente. In questo ultimo periodo mi sento così, come dicevo, mi sento euforica per delle cose, ma poi lascio perdere tutto, non trovo da dove iniziare, ma li per li sono veramente convinta e felice.
Tutto questo mi porta ad avere la mente piena di pensieri che non mi danno tregua. Mi sembra di aver perso la mia identità ma è difficile perche poi quando sto bene me ne dimentico
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, da ciò che racconta emerge quanto stia vivendo un periodo intenso e faticoso, fatto di alti e bassi che la lasciano confusa, svuotata e a tratti spaventata da se stessa. È comprensibile che si senta disorientata: passare da momenti di grande entusiasmo, in cui tutto sembra possibile, a periodi di profonda tristezza e sconforto, può essere molto destabilizzante. Quando la mente e il corpo oscillano così tanto, ci si sente come in balia di onde che non si riesce a controllare, e può diventare difficile riconoscersi, capire cosa si vuole davvero, o semplicemente trovare un punto fermo dentro di sé. Le sensazioni che descrive, quel sentirsi piena di energia e poi improvvisamente svuotata, possono dare la percezione di non avere un centro stabile, come se la propria identità fosse diventata fragile. In realtà, ciò che spesso accade in questi casi è che le emozioni – quando sono molto intense – tendono a prendere il sopravvento e a colorare in modo totale la visione di sé e del mondo. Quando si sente euforica, tutto appare luminoso e possibile; quando si sente giù, tutto sembra privo di senso e ogni cosa perde valore. In entrambi i casi, la realtà appare estremizzata, e questo rende difficile mantenere una continuità nella percezione di sé. È importante non giudicarsi per questi cambiamenti. Lei sta già facendo qualcosa di significativo: si sta accorgendo di un andamento che prima forse non riusciva a vedere con chiarezza, e questo è un passo prezioso. Notare ciò che accade, riuscire a metterlo in parole e a condividerlo, è il punto di partenza per ritrovare un equilibrio. Spesso, quando ci si rende conto di questi cicli emotivi, si può cominciare a imparare a riconoscerli prima che prendano il sopravvento, osservandoli con un po’ più di distanza e senza farsi trascinare completamente da essi. La sofferenza che descrive nei momenti di sconforto, soprattutto il dolore verso la propria immagine e i pensieri che la spaventano, meritano attenzione e cura. È comprensibile che le creino paura e vergogna, ma non sono un segno di debolezza: sono il modo in cui la mente esprime il bisogno di essere ascoltata e accolta, non giudicata. L’esperienza che ha avuto in passato con i disturbi alimentari ci racconta di quanto possa essere difficile convivere con un senso di inadeguatezza e con l’idea di non sentirsi mai abbastanza, e in certi momenti di vulnerabilità queste ferite possono riattivarsi. Il fatto che ne stia parlando e che riconosca il bisogno di capire cosa le stia succedendo è un segnale di forza e di consapevolezza. È importante che continui a chiedere aiuto, come sta facendo ora, e che non affronti da sola i momenti in cui si sente sopraffatta. Un percorso di supporto psicologico può aiutarla a comprendere meglio queste oscillazioni, a riconoscere i pensieri e le emozioni che le alimentano, e a trovare strumenti per gestirli con maggiore equilibrio. Non si colpevolizzi se a volte si sente persa o incoerente. Ciò che sta vivendo è la testimonianza di un disagio che chiede spazio per essere compreso e curato, non ignorato o giudicato. Anche nei momenti in cui le sembra di aver perso la sua identità, essa è lì, solo coperta dal rumore delle emozioni. Ritrovarla non significa eliminare gli alti e bassi, ma imparare a restare stabile dentro di sé anche quando tutto intorno sembra muoversi troppo velocemente. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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Dott.ssa Luisa Allione
Psicologo, Psicoterapeuta, Fisioterapista
Bologna
Buongiorno,
le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale (idealmente con un professionista che abbia anche una formazione in schema therapy), al fine di approfondire e comprendere meglio quello che le sta succedendo e di prendersi cura di sé.
In bocca al lupo!
Luisa
Dott.ssa Elena Dati
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Buongiorno,
immagino quanto possa essere faticoso vivere questa alternanza di momenti in cui si sente piena di entusiasmo e voglia di fare, seguiti da altri in cui tutto sembra perdere significato. Quando le emozioni cambiano così rapidamente, può diventare difficile capire cosa si desidera davvero e cosa invece nasce solo da un impulso del momento.
Un percorso psicologico potrebbe offrirle il tempo e lo spazio per fermarsi ed esplorare meglio queste oscillazioni: comprendere come mai ci sono tanti nuovi inizi che poi si spengono e, soprattutto, cosa sta cercando davvero attraverso di essi. Può essere un’occasione per ascoltarsi con più calma e dare voce ai propri bisogni in modo più chiaro.
Resto a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Elena Dati
Dott.ssa Lorenza Magurno
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
da quanto descrive, sembra che stia vivendo dei cambiamenti del tono dell’umore piuttosto intensi, che possono risultare faticosi da comprendere e gestire. È normale che l’umore vari nel corso dei giorni o delle settimane, ma quando queste oscillazioni diventano molto marcate o interferiscono con il benessere quotidiano, può essere utile approfondirne il significato come in questo caso.

Il miglior modo per affrontare con la giusta cura questa situazione è valutare almeno un primo colloquio con uno psicoterapeuta: un confronto professionale può aiutarla a comprendere meglio cosa sta accadendo e a individuare insieme le modalità più adatte per ritrovare un equilibrio e un tono dell'umore più stabile.

Le auguro di poter intraprendere questo percorso con serenità e fiducia e di stare meglio quanto prima.

Un caro saluto
Dott.ssa Lorenza Magurno

Dott.ssa Ilaria Francomano
Psicologo, Psicologo clinico
Caselle di Sommacampagna
Ciao, prima di tutto grazie per la tua condivisione, mi rendo conto che mettere nero su bianco delle difficoltà non sia facile.
Data l'insistenza della problematica e il dolore che ti arreca, ti consiglierei di chiedere a un professionista uno spazio di ascolto per iniziare un percorso che possa aiutarti a stare meglio.
Un caro saluto, dott.ssa Francomano Ilaria
Dott.ssa Francesca de Napoli
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Grazie per aver condiviso con tanta sincerità quello che stai vivendo. Dalle tue parole emerge un'esperienza molto intensa, caratterizzata da momenti di forte entusiasmo e progettualità, alternati a fasi di profonda tristezza, confusione e sofferenza. è comprensibile che tu possa sentirti smarrita, soprattutto quando questi cambiamenti d'umore sembrano arrivare all'improvviso e rendono difficile dare continuità ai tuoi desideri o riconoscere con chiarezza chi sei e cosa vuoi. Questi vissuti non vanno ignorati e il fatto che tu stia iniziando a notarli e metterli a fuoco è già un passo importante. Anche la presenza di pensieri dolorosi, la difficoltà nella regolazione delle emozioni e il ricorso a comportamenti che ti fanno male sono segnali da ascoltare con attenzione, non con paura o colpa, ma con la cura che meriti. Un percorso psicologico può aiutarti a comprendere meglio cosa ti stia accadendo, a dare un senso a questi alti e bassi emotivi, a ritrovare un equilibrio più stabile e a costruire una relazione più gentile e solida con te stessa. In alcuni casi può essere utile anche un confronto con uno psichiatra, per valuta insieme l'approccio più adeguato, sempre in un'ottica integrata e rispettosa dei tuoi bisogni. Non sei sola. Chiedere aiuto è un atti di forza, non di debolezza. E può rappresentare l'inizio di un percorso prezioso verso il benessere e una maggiore consapevolezza di te.
Un caro saluto.
Dottoressa Francesca de Napoli
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Salve,
quello che descrive riflette un’importante oscillazione emotiva: momenti di forte entusiasmo e iperattività seguiti da periodi di profonda tristezza, autocritica e perdita di energia. Questi alti e bassi, uniti all’impulsività nelle decisioni e alla difficoltà a mantenere costanza, possono indicare un funzionamento emotivo instabile che merita attenzione clinica, soprattutto considerando la presenza di episodi di autolesionismo e un passato legato a disturbi alimentari.

Non si tratta di “confusione” o debolezza, ma di un possibile segnale di una vulnerabilità emotiva che può essere compresa e gestita con un adeguato percorso psicologico o psicoterapeutico, in collaborazione con uno specialista che possa valutarne anche gli aspetti neuropsicologici e affettivi.

È molto importante che non resti sola in questo momento: le suggerisco di rivolgersi quanto prima a uno psicologo o psichiatra per un supporto integrato.

Resto a disposizione per aiutarla a orientarsi verso un percorso adatto a lei e per approfondire insieme.
Cara,
quello che racconti mostra con molta lucidità quanto tu stia cercando di capire cosa ti succede dentro — come se stessi osservando da fuori un flusso continuo di stati d’animo che cambiano volto e intensità, e che non riesci più a governare.
È importante che tu sappia che non sei “confusa” o “instabile” nel senso comune del termine: ciò che descrivi ha le caratteristiche di un’oscillazione emotiva profonda, che non dipende da una semplice fragilità del carattere, ma da un modo in cui la mente e l’affettività si muovono con estrema intensità, passando dalla luce al buio con grande velocità.
Queste alternanze — momenti di euforia, energia, entusiasmo, progetti iniziati e mai portati a termine, seguiti da fasi di tristezza, disperazione o rabbia intensa — possono essere il segnale di un funzionamento emotivo molto sensibile, che spesso nasce da una combinazione di vulnerabilità affettiva, storia personale e modalità di regolazione delle emozioni costruite negli anni.
Non significa automaticamente che ci sia una “patologia”, ma certamente indica un terreno che merita di essere compreso e accompagnato con attenzione.
Quando scrivi che “nei momenti in cui sto bene mi dimentico di quelli in cui sto male”, esprimi qualcosa di molto significativo: la discontinuità, la difficoltà di tenere insieme le parti di te. È come se esistessero più versioni di te stessa — quella euforica, quella disperata, quella razionale che prova a capire — e ciascuna non riuscisse a ricordare del tutto le altre.
Questo può far perdere il senso di continuità, di identità, e generare molta confusione interiore.
Il dolore che descrivi — i pensieri autolesivi, il sentirti “persa” — non è un capriccio né una debolezza. È un segnale forte, che indica quanto il tuo equilibrio emotivo stia chiedendo aiuto e contenimento.
In questi casi, il primo passo non è cercare di “gestire da sola”, ma di affidarti a qualcuno che possa accompagnarti in modo continuativo: una psicoterapeuta o uno psichiatra, figure che possano darti uno spazio stabile in cui capire le cause e i significati di queste oscillazioni, e valutare insieme il miglior tipo di sostegno, anche eventualmente farmacologico, se necessario.
Ciò che conta, però, è che tu non ti identifichi con i tuoi sintomi. Tu non sei la tua alternanza, non sei le crisi, non sei il dolore che senti.
In te c’è anche una parte che osserva, che scrive, che chiede spiegazioni, che desidera capire. È quella parte la tua risorsa più autentica, e va protetta e ascoltata, perché è la voce della tua mente che sta cercando di rinascere.
Con delicatezza,
Dott.ssa Raffaella Pia Testa
Psicologa – Psicoterapeuta in formazione
In presenza e online
Dott.ssa Valentina Sartirana
Psicologo, Psicologo clinico
Paderno Dugnano
Buonasera, la ringrazio per la sua condivisione, dalla quale emerge quanto questo alternarsi di stati d’animo intensi stia creando in lei una sensazione di smarrimento. Capisco quanto possa essere faticoso sentirsi in questo modo e quanto questo renda difficile riconoscersi e dare continuità ai propri desideri e progetti.
Mi colpisce la sua capacità di osservare e descrivere ciò che accade dentro di lei: il fatto che stia iniziando a notare dei pattern e a interrogarsi sul loro significato è già un passo molto importante. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad esplorare meglio come si costruiscono e si alternano questi vissuti, cosa li attiva, che significato assumono per lei e come influenzano il modo in cui si percepisce e si relaziona con gli altri.
Potrebbe anche aiutarla a dare spazio a quella parte di lei che si sente sopraffatta nei momenti di crisi, cercando di comprenderla senza giudizio ma con curiosità, per capire di cosa sta cercando di comunicarle.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valentina Sartirana
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Buongiorno,
dalle parole che scrive emerge una forte oscillazione tra stati di profonda tristezza e momenti di intensa euforia, con vissuti di confusione, impulsività e perdita di controllo. Questi alti e bassi emotivi, uniti alla difficoltà nel riconoscere i segnali mentre accadono, possono essere molto faticosi da gestire e incidere sul senso di stabilità personale.

Il fatto che lei ne stia prendendo consapevolezza è un passaggio importante: significa che una parte di sé sta iniziando a osservare con maggiore lucidità ciò che accade. Tuttavia, considerata anche la presenza di comportamenti autolesivi e la storia di un disturbo del comportamento alimentare, è fondamentale non restare sola in questo momento.

Le consiglio di rivolgersi quanto prima a uno psicologo o psicoterapeuta, per comprendere più a fondo l’origine di queste oscillazioni e trovare uno spazio di ascolto e contenimento sicuro. In alcuni casi può essere utile anche una valutazione psichiatrica, per valutare insieme se un supporto farmacologico temporaneo possa aiutarla a ritrovare equilibrio.

Non si colpevolizzi: non si tratta di “voler o non voler stare bene”, ma di imparare a riconoscere e regolare ciò che oggi la travolge. Con un percorso adeguato è possibile ritrovare stabilità e fiducia in sé.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, dalle sue parole emerge un profondo stato di confusione e di fatica interiore che la sta mettendo a dura prova. Quello che descrive (l’alternarsi di momenti di intensa euforia, entusiasmo e iperattività con fasi di profonda tristezza, disperazione e perdita di controllo) non è affatto qualcosa da sottovalutare. È come se dentro di lei si alternassero due stati molto diversi: uno pieno di energia e progetti, e un altro in cui tutto sembra perdere senso e valore. Queste oscillazioni possono essere molto disorientanti e farle sentire di “non riconoscersi più”, ma non significano che lei non abbia un’identità o che non ci sia una spiegazione.

Questa instabilità emotiva e comportamentale può avere molte origini, e merita di essere compresa a fondo in un contesto protetto e professionale. Il fatto che lei riferisca di aver avuto episodi di autolesionismo e pensieri negativi verso se stessa, oltre a un passato di disturbi alimentari, indica che il suo sistema emotivo è in forte sofferenza e ha bisogno di essere aiutato. Non si tratta di “debolezza” o di mancanza di volontà, ma del segnale che la sua mente e il suo corpo stanno cercando di comunicare un disagio che va accolto e compreso con strumenti adeguati.

In questi casi è molto importante non restare da soli. Sarebbe utile rivolgersi a uno psicoterapeuta per iniziare un percorso di valutazione clinica approfondita, anche in collaborazione con uno psichiatra, in modo da capire la natura di queste oscillazioni e il modo migliore per affrontarle. Spesso, quando le variazioni di umore sono così marcate e si accompagnano a impulsività, insonnia e pensieri di autosvalutazione, è importante un inquadramento multidisciplinare per garantire un sostegno efficace e sicuro.

Nel frattempo, provi (per quanto possibile) a non giudicarsi per ciò che sta vivendo. Il fatto che si stia rendendo conto di questi cambiamenti e che li stia mettendo in parole è già un passo fondamentale. Si dia il permesso di chiedere aiuto: è un atto di forza e di cura verso se stessa.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Marida Scarcello
Psicologo, Psicologo clinico
Orbassano
Dal tuo racconto mi arriva una sofferenza profonda e una grande confusione interna, legata a oscillazioni intense tra momenti di forte entusiasmo e progettualità e altri di profonda tristezza e disperazione. Capisco quanto possa essere disorientante passare da stati così diversi, sentendo di perdere la tua identità. Spesso, dietro a queste oscillazioni emotive, si muovono vissuti più antichi e conflitti interni che cercano un modo di essere espressi e compresi. All'interno di uno spazio protetto, come la stanza di terapia, potresti esplorare il senso di ciò che accade, trovare un filo conduttore in quei momenti difficili. Questo potrebbe aiutarti a comprendere meglio questi momenti e a ritrovare un benessere interno.
Dott.ssa Francesca Orefice
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
La Spezia
Buongiorno,

sarebbe importante che lei intraprendesse un percorso di psicoterapia che la possa aiutare a individuare l'origine dei suoi sintomi alla luce dei contesti di appartenenza in cui e' inserita e per riattivare le sue preziose risorse e per individuare opportune strategie di fronteggiamento del disagio che sta attraversando.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi approfondimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice
Dott.ssa Mara Di Clemente
Psicologo, Psicologo clinico
Guidonia Montecelio
Ciao,
ti ringrazio per aver trovato il coraggio di condividere quello che stai vivendo. Da come lo descrivi, sembra che tu stia attraversando un periodo davvero intenso, in cui le emozioni cambiano rapidamente e in modo profondo, lasciandoti a volte confusa e affaticata. È comprensibile che ti senta così: gestire momenti di grande entusiasmo alternati a fasi di tristezza o sconforto può essere molto difficile, soprattutto se senti di perdere un po’ il controllo o la stabilità. Il fatto che tu te ne stia accorgendo e abbia deciso di parlarne è già un passo importante. Ti suggerisco di non affrontare tutto da sola: è importante trovare un professionista che possa aiutarti a comprendere meglio cosa sta accadendo e a trovare insieme degli strumenti per ritrovare equilibrio e serenità. Non devi farcela da sola!
Ti auguro il meglio, un saluto
Dott.ssa Mara Di Clemente
Dr. Francesco Rossi
Psicologo, Psicologo clinico
Ozzano dell'Emilia
Buongiorno, indubbiamente sta vivendo un periodo complesso e provante da un punto di vista psicologico e relazionale, arrivare a ferirsi e a scontrarsi anche fisicamente con sua madre sono dei "campanelli d'allarme" importanti che ci dicono quanto sia importante intervenire il prima possibile per ripristinare un equilibrio e una serenità attualmente persi.

Il quadro di umore altalenante con alternanza di momenti di grande energia e momenti di grande affaticamento e umore basso può essere compatibile con diversi disturbi che andrebbero affrontati con il sostegno di professionisti qualificati come:
Psicologi Clinici per eventuale diagnosi e trattamento,
Psicoterapeuti per terapia mirata
e/o all'occorrenza
Medici Psichiatri per valutare eventuali scompensi di natura psico-fisiologica da riequilibrare.
Saluti.
Dr. Francesco Rossi.
Buongiorno,
da quello che descrivi sembra che tu stia vivendo momenti di forte instabilità emotiva che ti fanno oscillare tra fasi di grande energia e periodi di profonda tristezza. Queste variazioni possono essere molto faticose da gestire, soprattutto quando coinvolgono pensieri autolesivi. Ti consiglierei di non affrontare tutto da sola: parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarti a capire meglio cosa sta succedendo e trovare un modo per ritrovare equilibrio e sicurezza. Il fatto che tu ti stia accorgendo di questi cambiamenti è già un passo molto importante.
Ciao, grazie per aver condiviso con tanta sincerità quello che stai vivendo.

Quello che descrivi — questi momenti di forte oscillazione emotiva, l’euforia alternata a fasi di tristezza e vuoto, l’impulsività e la difficoltà nel mantenere costanza — sono segnali importanti che meritano di essere compresi in profondità, con l’aiuto di un professionista.

È difficile tracciare un quadro preciso solo da un messaggio: le esperienze che racconti richiedono colloqui dedicati, in cui poter esplorare con calma come ti senti, da quanto tempo succede e cosa accade dentro di te in quei momenti.

Ti consiglierei di intraprendere un percorso psicologico, che ti aiuti a mettere ordine tra pensieri, emozioni e comportamenti, e, parallelamente, di confrontarti anche con uno specialista psichiatra, per una valutazione accurata del tuo stato emotivo e del sonno, dell’energia, dell’umore.

Chiedere aiuto non significa essere “deboli”, ma riconoscere che da soli è difficile gestire questi sbalzi così intensi.
Con il giusto supporto potrai trovare equilibrio, stabilità e una maggiore chiarezza su te stessa.

Ti incoraggio a fare questo passo: parlarne con un professionista è il modo migliore per prenderti cura di te.

Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Frosini.
Salve, quelli che condivide sono aspetti molto importanti che porta con sé. Sembra siano presenti momenti in cui le emozioni sono molto molto intense, in alcuni momenti molto su e altri in cui sono molto giù, insieme a questo può esserci come un forte senso di instabilità o dei comportamenti di rischio.
Non mi è chiaro se abbia una domanda specifica al riguardo, ma mio consiglio è di rivolgersi ad un professionista proprio grazie alla consapevolezza che ha su questi episodi, di modo che possa sentirsi supportata e sostenuta!
Gentile paziente,
L'alternanza di momenti di euforia e tristezza fa parte del consueto modo di vivere l'esperienza della vita. Tuttavia, se ho ben inteso, nel suo caso questi momenti raggiungono dei picchi per lei significativi (tanto che a volte non dorme la notte per l'eccitazione). D'altra parte però sente anche che la parte più difficile è quando sta giù d'umore, sente disperazione quando accade. Cercare di scoprire come mai esista questa oscillazione d'umore sembra una questione che la coinvolge molto. Ritiene che un percorso psicologico posso esserle d'aiuto per conoscere un po' meglio questi aspetti di sé? Infatti ritengo sia impossibile fornirle una risposta senza ascoltare la sua storia, le sue passioni, le sue certezze e le sue insicurezze, cosa la fa stare bene e cosa no. Le consiglierei quindi uno spazio di parola dove la sua soggettività possa essere al centro del discorso, insieme a un attento ascolto di un professionista (psicologo) che possa aiutarla a trovare la sua strada personale, unica per lei, così da riuscire a trovare un rinnovato equilibrio che sia per lei soddisfacente.
Cordialmente,
Dott. Roberto Corbo
Dott. Luca Moratti
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Ti ringrazio per aver condiviso qualcosa di così personale e delicato. Mi sembra che tu stia vivendo da tempo un’altalena emotiva molto intensa, fatta di momenti in cui ti senti piena di energia, entusiasmo, idee, e altri in cui ti senti travolta dalla tristezza, dalla rabbia o dallo sconforto. Deve essere davvero faticoso sentirsi così, come se fosse difficile ritrovare un punto fermo dentro di te.
Quello che racconti non è una colpa, e non significa che tu sia instabile o "sbagliata": sembra piuttosto che ci sia una parte di te che cerca di reagire, di trovare un modo per stare meglio, ma che a volte si sente sopraffatta. Anche le reazioni forti, come la rabbia o il farti del male, possono essere modi dolorosi con cui il corpo e la mente cercano di esprimere qualcosa per cui non si riesce ancora a trovare parole.
Potrebbe esserti utile confrontarci con un professionista per cercare di capire cosa accade in questi momenti, cosa li scatena, e cosa rappresentano per te. L’obiettivo non sarebbe “bloccare” le emozioni, ma imparare a riconoscerle, a gestirle, e a dare loro un senso. È possibile trovare un equilibrio più stabile, passo dopo passo, e non devi farlo da sola.
Dott.ssa SONIA SIMIONATO
Psicologo, Psicologo clinico
San Martino di Lupari
Buongiorno.. la situazione che racconta sembra molto seria, consiglio vivamente di prendere in considerazione l'idea di un percorso con uno psicologo. La mia è solo un'ipotesi ma sembra, da quello che scrive, che questi picchi di euforia ed iperattività somiglino a degli episodi maniacali, che spesso si riscontrano in chi ha uno spettro bipolare e che sono appunto seguiti da episodi depressivi dove si torna ad un umore basso e inattività. Come probabilmente saprà già, i DCA spesso sono in comorbilità, ovvero si presentano assieme alla presenza di altri tipi di disturbi.. comunque, al di là di queste etichette (utili fino ad un certo punto) è possibile che in questo periodo sia riemerso qualche suo disagio interiore che richiede di essere ascoltato ed elaborato. Se ne prenda cura.
Dr. Mauro Terracciano
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione.
Dalle sue parole emergono oscillazioni intense di umore: fasi di euforia con piani ambiziosi e fasi di profonda disperazione in cui sente di perdere la propria identità.
La storia di DCA e gli episodi di autolesionismo indicano il peso emotivo che attraversa e vanno presi con serietà.
Questi passaggi possono creare confusione, farle perdere fiducia nelle proprie scelte e rendere la quotidianità faticosa.
Più che cercare un’etichetta, può essere utile ascoltare cosa ogni fase le comunica su bisogni, limiti e desideri non riconosciuti.
Lavorare sul senso personale della perdita di identità e sulle modalità con cui cerca sollievo può restituire continuità al suo senso di sé.
In uno spazio di lavoro si può esplorare come integrare gli aspetti che teme e quelli che vorrebbe coltivare, passo dopo passo.
Se in questo periodo ha pensieri di farsi del male o teme per la sua sicurezza, la prego di rivolgersi subito ai servizi di emergenza.
Se lo desidera, possiamo approfondire insieme questi temi in un primo colloquio chiarificatore; può prenotare un appuntamento, anche online.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online, il primo colloquio è gratuito.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.
Dr. Massimo Montanaro
Psicologo clinico, Psicologo
Crema
Buongiorno, mi dispiace per questi suoi stati d'animo così altalenanti; le suggerisco di avviare quanto prima una consulenza psicologica con un professionista per valutare se ci sono i presupposti per iniziare un percorso; credo sia necessario capire cosa le impedisce di dare seguito ai suoi progetti e cadere nel buco nero che descrive. Resto a disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto, qualora lei lo ritenesse opportuno. Cordiali saluti. Dottor Massimo Montanaro
Dott. Alessio Conti
Psicologo, Psicologo clinico
Bari
Ciao,
ti ringrazio per aver trovato il coraggio di scrivere e raccontare con tanta chiarezza ciò che stai vivendo. Le oscillazioni di umore che descrivi, i momenti di grande energia e entusiasmo alternati ad altri di profonda tristezza, possono essere davvero faticosi da gestire e possono avere diverse origini.

Quello che racconti merita ascolto e attenzione. Il fatto che tu ti sia accorta di questo e abbia deciso di parlarne è un passo enorme: è il segnale che desideri capire e prenderti cura di te. Ti consiglio di rivolgerti a uno psicologo o a uno psichiatra per parlarne subito — insieme potrete capire cosa sta accadendo e trovare un modo per farti stare meglio in modo stabile.

Non restare da sola in questo — chiedere aiuto è un gesto di forza, non di debolezza.

Un caro saluto e grazie

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