Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni, mi sono frequentata con un ragazzo per circa due mesi, ci s
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Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni, mi sono frequentata con un ragazzo per circa due mesi, ci siamo conosciuti per via dell'università. Sembrava andare tutto bene, ci siamo visti due o tre volte e c'era feeling. Abbiamo anche avuto rapporti che sono stati decisamente belli e ci siamo ritrovati entrambi in sintonia (almeno, così mi ha detto senza che io glielo domandassi). Il punto è che dopo i bei momenti insieme io ho provato a riproporre uscite insieme e lui sembrava accampare scusa: doveva aiutare il padre, non era dell'umore ecc... in fin dei conti mi ha tirato il pacco quattro volte, due delle quali, senza nemmeno farsi sentire prima dell'appuntamento per disdire, ma direttamente scrivendomi la serva scusandosi per essersi scordato. Ovviamente io da quel momento ho cominciato a pensare che mi stesse evitando per non affrontarmi faccia a faccia ma la cosa che più mi confondeva era il fato che continuasse a messaggiarmi, a condividere cose con me. La situazione è andata mano a mano raffreddandosi fino a che on gli ho chiesto per la quinta volta di vederci per parlarne (io avevo anche disdetto un impegno) e lui mi promise che ci sarebbe stato per poi disdire all'ultimo (sotto mia richiesta di un orario) dicendomi che non se la sentiva quel giorno. Io sono sbottata (non arrabbiandomi, ma dicendomi che il suo mi sembrava un comportamento scorretto nei miei confronti) e da lì lui non si è più fatto sentire. Io ho provato a calmare le acque , ad inviare messaggi leggeri e divertenti, ma lui risponde a spizzichi e bocconi per poi a metà conversazione, non guardare nemmeno più i miei messaggi e andandosene a dormire senza rispondere alla mia buonanotte (che mi dava sempre). Lui durante un discorso mi aveva detto che non ha niente contro di me, e che vuole rivedermi, ma il suo atteggiamento dice altro (disse anche che vuole recuperare tutto). Io so di essere molto dipendente emotivamente ed infatti avevo cercato di non aprirmi subito con questa persona per paura che succedesse questo. Mi sento come se fossi in astinenza, come se non avessi la mia dose quotidiana di attenzioni da questa persona (che mi dava) e sto cercando con tutte le forze di concentrarmi nei miei esami e nel conservatorio; ma purtroppo sono in un momento di down, vorrei riposte sul comportamento di questa persona che diceva che non mi avrebbe mai preso in giro. Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Sarebbe opportuno, a mio avviso, elaborare nel dettaglio pensieri e vissuti emotivi connessi alle situazioni che riporta al fine di capire anche le motivazioni sottostanti al suo comportamento.
Ritengo, pertanto, fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare cause, origini e fattori di mantenimento de suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Ritengo, pertanto, fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare cause, origini e fattori di mantenimento de suoi sintomi.
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Buongiorno,
purtroppo il comportamento e gli evitamenti del ragazzo parlano in maniera chiara. Evidentemente lui ha deciso di chiudere la relazione e non ha la maturità per dirglielo in maniera chiara e onesta.
Si concentri su di lei, sui suoi bisogni, interessi. Si prenda cura di se stessa, e delle sue amicizie.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
purtroppo il comportamento e gli evitamenti del ragazzo parlano in maniera chiara. Evidentemente lui ha deciso di chiudere la relazione e non ha la maturità per dirglielo in maniera chiara e onesta.
Si concentri su di lei, sui suoi bisogni, interessi. Si prenda cura di se stessa, e delle sue amicizie.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Dalle sue parole mi arriva fortissima la delusione, la sensazione di confusione e smarrimento per essere stata "allontanata" senza avere avuto modo di comprendere che cosa sia accaduto, la sofferenza e la solitudine per questa mancanza lancinante, tanto da esserle di ostacolo nello svolgimento delle sue giornate.
immagino che sia una situazione pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condivisa per alleviane il dolore.
Certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e a sopportare questo momento così difficile per lei.
La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare.
Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online di questo portale) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla.
Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto.
Un gentile saluto
immagino che sia una situazione pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condivisa per alleviane il dolore.
Certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e a sopportare questo momento così difficile per lei.
La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare.
Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online di questo portale) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla.
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Cara utente,
mi dispiace molto per quello che prova. Purtroppo non si può controllare il comportamento delle altre persone. Quello che può fare è cercare di comprendere cosa prova quando entra in relazione con qualcuno. E cosa la tiene legata a questa persona che di base non le da quello che cerca.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Tardio
mi dispiace molto per quello che prova. Purtroppo non si può controllare il comportamento delle altre persone. Quello che può fare è cercare di comprendere cosa prova quando entra in relazione con qualcuno. E cosa la tiene legata a questa persona che di base non le da quello che cerca.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Tardio
Certamente non è positiva l'esperienza di essere rifiutati, il ragazzo non ha la maturità che gli avrebbe permesso di parlare in modo chiaro. Succede... Ma lei deve imparare a gestire questo tipo di situazioni e indagare le cause profonde di questa sua dichiarata dipendenza affettiva. Un supporto psicologico sarebbe moto utile perché questa modalità di attaccamento disfunzionale non venga reiterata. Resto a disposizione anche online, buona serata. Dr.ssa Benvenuti
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione. Difficile rispondere con certezza alla sua domanda, la cosa migliore sarebbe chiaramente che ne parlaste voi due. Io non credo che la stia volutamente prendendo in giro, piuttosto penso che sia successo qualcosa all'interno della vostra relazione che forse l'ha bloccato, qualcosa che fa molta fatica ad affrontare visti i continui rinvii degli appuntamenti. Chiaramente in seduta sono tutte cose che andrebbero approfondite nel dettaglio, ma in questo spazio non è possibile. L'unica cosa che mi sento di dirle è di non forzare la mano: così facendo, probabilmente lo allontana ancora di più. Gli faccia sapere che lei c'è e che le piacerebbe affrontare questa cosa con lui, quando se la sentirà. Cordialmente, dott. Simeoni
Buonasera. Della sua condivisione mi colpisce il suo definirsi "molto dipendente emotivamente" ed il forte bisogno che sente per le attenzioni di questa persona, che prima aveva, e che ora non sta più ricevendo, esperienza che descrive come una sorta di stato di astinenza dalla sua dose quotidiana (di attenzioni).
Vorrebbe avere delle risposte sul comportamento di questa persona, ma mi domando, e vorrei restituire a lei questa domanda, se forse sia più importante cercare per sé stessa delle risposte, o non so, delle altre domande: con altre parole, mi domando se forse potrebbe essere molto più prezioso per lei "darsi" le attenzioni che in questo momento vorrebbe tanto ricevere dall'altro.
Se lo ritiene utile può certamente consultare uno/a psicologo-psicoterapeuta per approfondire maggiormente ciò che ha condiviso e valutare insieme a lui/lei l'eventualità di intraprendere un percorso insieme.
I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
Vorrebbe avere delle risposte sul comportamento di questa persona, ma mi domando, e vorrei restituire a lei questa domanda, se forse sia più importante cercare per sé stessa delle risposte, o non so, delle altre domande: con altre parole, mi domando se forse potrebbe essere molto più prezioso per lei "darsi" le attenzioni che in questo momento vorrebbe tanto ricevere dall'altro.
Se lo ritiene utile può certamente consultare uno/a psicologo-psicoterapeuta per approfondire maggiormente ciò che ha condiviso e valutare insieme a lui/lei l'eventualità di intraprendere un percorso insieme.
I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
Mi spiace ma la risposta che cerca non dovrebbe essere centrata sul motivo del comportamento del partner. Credo che sarebbe molto più utile riuscire a capire i meccanismi che si innescano in lei quando entra in relazione, che mi pare di capire stiano disturbando anche altri aspetti della sua vita (esami e conservatorio). Può cogliere l'occasione per iniziare un percorso di conoscenza di sé che la porti a trovare un equilibrio emotivo che sia indipendente dalle scelte altrui.
Gentile Utente,
da quello che ci racconta, non è tanto il comportamento del ragazzo, piuttosto dolorosamente chiaro (non intende proseguire il rapporto, come lei ha perfettamente capito), ma il suo: come mai sente questa grade bisogno di proseguirlo, cosa significa davvero per lei. Ha a che fare con il sentirsi allontanata? Scartata? O con cosa? sono tutte domande che possono aprirle occasioni di scoperta su di sè e su come vede il mondo e i rapporti sentimentali.
E' molto giovane, e questo sarebbe un momento ideale per intraprendere un percorso psicologico e superare difficoltà che potrebbero riproporsi più in là nella sua vita.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
da quello che ci racconta, non è tanto il comportamento del ragazzo, piuttosto dolorosamente chiaro (non intende proseguire il rapporto, come lei ha perfettamente capito), ma il suo: come mai sente questa grade bisogno di proseguirlo, cosa significa davvero per lei. Ha a che fare con il sentirsi allontanata? Scartata? O con cosa? sono tutte domande che possono aprirle occasioni di scoperta su di sè e su come vede il mondo e i rapporti sentimentali.
E' molto giovane, e questo sarebbe un momento ideale per intraprendere un percorso psicologico e superare difficoltà che potrebbero riproporsi più in là nella sua vita.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile Signora chiedere un incontro con uno specialista per analizzare con maggiore profondità gli elementi che indica e stabilire se e cosa fare è un buona possibilità. Di solito le persone tendono a rifiutare questo in quanto pensano che non sia necessario ma le faccio presente che questo tipo di consulto può rendere più semplice le cose e non va letto come una incapacità o come un fallimento ma come un momento in cui si possono conoscere anche altri aspetti di una situazione che ci crea disagio. Di fatto è un investimento per il futuro che ci consente di avere più strumenti per capire quanto ci accade anche sotto l'aspetto emotivo o in relazione ai nostri vissuti. In ogni caso lei ha la libertà di scegliere cosa fare ma visto che il primo passo ovvero raccontarsi lo ha già fatto perché non continua. Un cordiale saluto
Buongiorno, da quello che racconta questa rapporto lo ha condito con molti suoi aspetti personali che forse sarebbe meglio affrontare e capire per evitare di riproporli nella prossima storia. Il bisogno nella relazione era quello di ricevere attenzioni più che di condividere un progetto comune. Penso che confrontarsi con uno psicologo potrebbe esserle di aiuto in questo momento. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, in parte si è già risposta da sola: dovrebbe lavorare sulla dipendenza affettiva.
Ha mai pensato di farlo intraprendendo un percorso di psicoterapia?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Ha mai pensato di farlo intraprendendo un percorso di psicoterapia?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile 23enne, il mio parere è che non ti servano risposte sul comportamento di questa persona, ti servono domande sul Tuo comportamento nei suoi confronti. La Tua ipotesi di dipendenza affettiva potrebbe essere appropriata. Ti consiglio quanto prima un percorso terapeutico che ti premetta di ricollocarti al Centro della Tua Vita, senza la necessità di fare il pianeta. Le stelle brillano di luce propria, prima o dopo lo scoprirai.
Ciao.
Ciao.
Gentile utente, condivido quanto detto sopra dai miei colleghi. Tenga sempre a mente che il non verbale di una persona è molto più veritiero di quanto è espresso a parole. Questo ragazzo le sta dimostrando di non voler continuare questa relazione (per motivi che non possiamo supporre). Ciò che mi sento di dirle è che forse dovrebbe lavorare per fare sì di ritrovare la forza di credere in sè, nelle sue capacità, nelle sue potenzialità e non aggrapparsi all'idea di qualcosa che, ad oggi, purtroppo non esiste. Ciò che si merita è un amore da favola in cui il "principe azzurro" sia disposto a tutto pur di conquistare il suo cuore.
Le auguro tutta la felicità possibile.
Resto a disposizione.
Alessia Giovanetti
Le auguro tutta la felicità possibile.
Resto a disposizione.
Alessia Giovanetti
Cara ragazza, è difficile darti risposte certe sul comportamento di questo ragazzo, non conoscendolo che attraverso il tuo racconto. Ti consiglio però di partire da te, chiedendoti quale vantaggio ti deriva dal rimanere attaccata a lui, vista la scarsa affidabilità dimostrata fino a questo momento. Cosa intendi esattamente che provi dipendenza emotiva da questo ragazzo? Hai mai provato o provi questo stato d'animo nei confronti di altre persone, anche in ambiti diversi da quello affettivo? E' importante che tu possa iniziare ad interrogarti su questi aspetti di te, ma ti consiglio parallelamente di cominciare un percorso di supporto psicologico che ti aiuti a definire con chiarezza i tuoi confini e il tuo funzionamento, così da poter affrontare con più risorse i momenti difficili della tua vita. Un caro saluto, dott.ssa Marinella Balocco
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Appare evidente da ciò che racconta che questo ragazzo ha voluto interrompere questa relazione senza confrontarsi; una modalità piuttosto immatura, direi, e capisco la delusione e la sofferenza. Potrà solo cercare di elaborare questo rifiuto e provare ad approfondire la dipendenza affettiva di cui parla. Non tutto il male viene per nuocere, alcune esperienze dolorose ci aprono la porta verso uno sguardo interiore che può portarci ad una maggiore consapevolezza. Prenda il coraggio di lasciare andare questa persona e si concentri su di sé. Buona fortuna.
Rosella Pettinari
Rosella Pettinari
Gentile utente di mio dottore,
è molto complicato dare un parere dall'esterno in merito all'accaduto vista la scarsa conoscenza della persona che stava frequentando e della vostra stessa relazione. Dal suo breve racconto pare che comunque si trattasse di una relazione nata da poco, nella quale abbia rivolto notevole investimento emotivo ma probabilmente non corrisposto allo stesso modo dal suo fidanzato. Il consiglio sarebbe quello di chiarire a sè stessa cosa cominciava a rappresentare per lei questo ragazzo e cosa vuol dire per lei dipendere emotivamente da una persona. Qualora sentisse l'esigenza di un cosulto non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
è molto complicato dare un parere dall'esterno in merito all'accaduto vista la scarsa conoscenza della persona che stava frequentando e della vostra stessa relazione. Dal suo breve racconto pare che comunque si trattasse di una relazione nata da poco, nella quale abbia rivolto notevole investimento emotivo ma probabilmente non corrisposto allo stesso modo dal suo fidanzato. Il consiglio sarebbe quello di chiarire a sè stessa cosa cominciava a rappresentare per lei questo ragazzo e cosa vuol dire per lei dipendere emotivamente da una persona. Qualora sentisse l'esigenza di un cosulto non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Cara ragazza, difficile dirle con certezza il perché si sia spezzato quell'idillio. So che vorrebbe risposte certe e con tutte le sue forze vorrebbe riavere ciò che ha perso, tanto da definirsi "dipendente emotivamente dalle attenzioni". Il punto è che non c'è nulla di sbagliato in lei e non c'è nulla che ha fatto e che può fare perché la difficoltà è in lui. Si sarà spezzato qualcosa, o ha una relazione che le ha taciuto, oppure si è spaventato delle emozioni che ha provato. Non può cambiare lui ma può lavorare per sé stessa. Siamo tutti figli di storie e il passato ci dà le lenti per guardare il mondo. Le consiglio di trovare il modo di nutrirsi di attenzioni per sé stessa e, se volesse supporto psicologico per valutare il suo modo di stare in relazione, qui può trovare chi la aiuterà.
Credo che il cercarlo lo allontani di più, provi a fargli sentire la sua assenza perché da quella nascono le valutazioni più proficue.
In bocca al lupo
Rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Credo che il cercarlo lo allontani di più, provi a fargli sentire la sua assenza perché da quella nascono le valutazioni più proficue.
In bocca al lupo
Rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Gentile Utente, mi dispiace per il disagio che sta vivendo. A mio avviso, è già difficile pronunciarsi sulla base di poche righe scritte. Se poi la richiesta riguarda un'altra persona rispetto a chi scrive, diventa impossibile. Tenuto conto della sua capacità di esporsi e del disagio che ha scelto di comunicare, ritengo utile che indirizzi le sue risorse nell'occuparsi di sé stessa e che possa prendersi cura di lei con il supporto di un* psicolog*. Resto pertanto a sua disposizione. Dott.ssa Valentina Cecchi
Buongiorno, posso immaginare quanto questa situazione la stia facendo soffrire e quanto possa essere difficile da gestire. Quando si crea un legame con qualcuno, specialmente se c'è stata intimità e una connessione emotiva, il cambiamento improvviso nell'atteggiamento dell'altra persona può lasciare confusi, feriti e pieni di domande. Il bisogno di capire è del tutto naturale, così come il desiderio di recuperare un equilibrio che ora sembra spezzato. Dal modo in cui descrive la situazione, sembra che questo ragazzo abbia inizialmente mostrato interesse e coinvolgimento, ma poi abbia iniziato a ritirarsi progressivamente, pur mantenendo un contatto intermittente. Il suo comportamento è contraddittorio: da una parte continua a scriverle e a condividere cose con lei, dall’altra evita gli incontri di persona e non mantiene gli impegni presi. Questa incoerenza è ciò che probabilmente sta alimentando la sua confusione e la sensazione di essere bloccata in un limbo emotivo. Quando qualcuno si comporta in questo modo, spesso può esserci una difficoltà nel gestire i propri sentimenti o un'incapacità di affrontare direttamente la situazione. È possibile che lui non sappia bene cosa vuole o che, per motivi personali, fatichi a sostenere un rapporto con maggiore continuità. Tuttavia, il punto centrale qui non è tanto il perché lui si comporti così, ma piuttosto come questo suo comportamento la sta facendo sentire. E mi sembra che la stia facendo soffrire, alimentando ansia, incertezza e un senso di dipendenza emotiva che riconosce come problematico. La sua descrizione di sentirsi "in astinenza" rispetto alle attenzioni di questa persona è un’immagine molto potente. La nostra mente, quando si abitua a ricevere affetto e conferme da qualcuno, può reagire alla loro improvvisa mancanza come se si trattasse di una privazione vera e propria, simile a un meccanismo di dipendenza. In questi casi, può essere utile lavorare su due aspetti: da un lato, prendere consapevolezza di questa dinamica e osservarla con gentilezza verso se stessa, senza giudicarsi per quello che prova; dall’altro, cercare di riempire questo "vuoto" con altre fonti di gratificazione e benessere, senza aspettare che sia lui a dare risposte o a cambiare atteggiamento. Capisco che ci sia una parte di lei che spera ancora in un chiarimento o in un recupero del rapporto, e questo è più che comprensibile. Ma è importante chiedersi: sta aspettando una risposta che possa darle serenità, o sta cercando di convincerlo a essere presente come vorrebbe? Perché purtroppo, anche se lui ha detto di non aver nulla contro di lei e di voler recuperare, i suoi gesti raccontano una realtà diversa. E quando parole e comportamenti non sono allineati, è ai comportamenti che conviene dare maggiore peso. Provi a spostare l’attenzione su di sé: cosa sente di meritare in una relazione? Quali bisogni sono rimasti insoddisfatti in questa dinamica? E soprattutto, cosa potrebbe fare per riprendere il controllo su ciò che dipende da lei, senza aspettare che sia qualcun altro a darle il permesso di stare meglio? Il fatto che stia cercando di concentrarsi sugli esami e sul conservatorio è una strategia importante, ma forse non basta se la sua mente continua a tornare su questa relazione e a cercare risposte. Può essere utile prendersi un momento per esplorare più a fondo questa dipendenza emotiva che dice di riconoscere in sé, magari con l’aiuto di un professionista, così da comprendere meglio i suoi schemi relazionali e trovare strumenti più efficaci per gestire il dolore di questa esperienza. Si dia il diritto di mettere al centro il suo benessere. Merita attenzione e presenza da parte di qualcuno che sia davvero disposto a darla in modo stabile, senza bisogno di inseguirla o di faticare per ottenerla. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno. Più che sul comportamento di lui che non possiamo interpretare, neanche uno psicologo può farlo, le suggerisco di prendersi cura del “so di essere emotivamente dipendente”.
La dipendenza affettiva va affrontata in un proprio percorso di terapia.
Spostarci dal “perché l’altro mi ignora” al capire come mai sta in attesa nonostante l’altro parrebbe essere schivo nei suoi confronti.
I propri meccanismi non hanno a che fare con l’altro, ma con la propria storia di vita.
Le radici della dipendenza affettiva sono molto lontane, nella propria storia di attaccamento.
Inoltre trovo molto interessante il paragone che fa con gli effetti dall’astinenza da sostanze. È azzeccato.
La dipendenza affettiva è una dipendenza comportamentale ma richiama i meccanismi che ritroviamo anche in quella da sostanze.Di quell’astinenza le suggerirei di prendersene cura.
Più siamo bisognosi d’amore, più lo cercheremo nel posto sbagliato. Quel vuoti purtroppo non possono essere colmati dall’amore dell’altro.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
La dipendenza affettiva va affrontata in un proprio percorso di terapia.
Spostarci dal “perché l’altro mi ignora” al capire come mai sta in attesa nonostante l’altro parrebbe essere schivo nei suoi confronti.
I propri meccanismi non hanno a che fare con l’altro, ma con la propria storia di vita.
Le radici della dipendenza affettiva sono molto lontane, nella propria storia di attaccamento.
Inoltre trovo molto interessante il paragone che fa con gli effetti dall’astinenza da sostanze. È azzeccato.
La dipendenza affettiva è una dipendenza comportamentale ma richiama i meccanismi che ritroviamo anche in quella da sostanze.Di quell’astinenza le suggerirei di prendersene cura.
Più siamo bisognosi d’amore, più lo cercheremo nel posto sbagliato. Quel vuoti purtroppo non possono essere colmati dall’amore dell’altro.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Gentile utente,
le sue parole trasmettono con molta chiarezza quanto questo legame, seppur breve, l’abbia coinvolta profondamente — e quanto oggi si senta confusa tra ciò che lui diceva e ciò che ha mostrato nei fatti.
La dinamica che descrive — entusiasmo iniziale, condivisione, sintonia, seguita da progressivo distacco, rinvii e incoerenze comunicative — è purtroppo molto frequente in rapporti dove una delle due persone è emotivamente più pronta e disponibile dell’altra. Il suo bisogno di capire e di “aggiustare” il rapporto è del tutto comprensibile: quando si è legati affettivamente, la mente cerca spiegazioni per dare senso a un comportamento che sembra contraddittorio.
Tuttavia, ciò che appare da ciò che racconta è che lui sta evitando un confronto diretto, probabilmente per mancanza di chiarezza emotiva o di maturità relazionale. Il fatto che continui a scriverle in modo discontinuo, senza però assumersi la responsabilità di un incontro o di una chiusura chiara, la tiene in uno stato di sospensione che alimenta la dipendenza affettiva e l’ansia di attesa.
In questa fase le può essere utile:
spostare l’attenzione su di sé, non su cosa prova o pensa lui: chiedersi “cosa sto provando io in questo legame?” più che “cosa vuole lui da me?”;
interrompere momentaneamente i contatti: non come punizione, ma per ridare al suo sistema emotivo un po’ di respiro. Solo prendendo distanza potrà distinguere l’affetto reale dal bisogno di conferma;
accettare che il suo comportamento la ferisca, ma senza trasformarlo in un giudizio su di lei: non ha sbagliato ad aprirsi, semplicemente ha incontrato una persona che non è stata in grado di restare all’altezza del suo modo di sentire.
Non è “astinenza d’amore”, ma vuoto di attenzione e di reciprocità, che può guarire con tempo e autoaccoglienza. Si dia il permesso di stare male, ma anche di smettere di inseguire chi non mostra il desiderio di esserci. Da lì, lentamente, si ricomincia a respirare.
Dott.ssa Sara Petroni
le sue parole trasmettono con molta chiarezza quanto questo legame, seppur breve, l’abbia coinvolta profondamente — e quanto oggi si senta confusa tra ciò che lui diceva e ciò che ha mostrato nei fatti.
La dinamica che descrive — entusiasmo iniziale, condivisione, sintonia, seguita da progressivo distacco, rinvii e incoerenze comunicative — è purtroppo molto frequente in rapporti dove una delle due persone è emotivamente più pronta e disponibile dell’altra. Il suo bisogno di capire e di “aggiustare” il rapporto è del tutto comprensibile: quando si è legati affettivamente, la mente cerca spiegazioni per dare senso a un comportamento che sembra contraddittorio.
Tuttavia, ciò che appare da ciò che racconta è che lui sta evitando un confronto diretto, probabilmente per mancanza di chiarezza emotiva o di maturità relazionale. Il fatto che continui a scriverle in modo discontinuo, senza però assumersi la responsabilità di un incontro o di una chiusura chiara, la tiene in uno stato di sospensione che alimenta la dipendenza affettiva e l’ansia di attesa.
In questa fase le può essere utile:
spostare l’attenzione su di sé, non su cosa prova o pensa lui: chiedersi “cosa sto provando io in questo legame?” più che “cosa vuole lui da me?”;
interrompere momentaneamente i contatti: non come punizione, ma per ridare al suo sistema emotivo un po’ di respiro. Solo prendendo distanza potrà distinguere l’affetto reale dal bisogno di conferma;
accettare che il suo comportamento la ferisca, ma senza trasformarlo in un giudizio su di lei: non ha sbagliato ad aprirsi, semplicemente ha incontrato una persona che non è stata in grado di restare all’altezza del suo modo di sentire.
Non è “astinenza d’amore”, ma vuoto di attenzione e di reciprocità, che può guarire con tempo e autoaccoglienza. Si dia il permesso di stare male, ma anche di smettere di inseguire chi non mostra il desiderio di esserci. Da lì, lentamente, si ricomincia a respirare.
Dott.ssa Sara Petroni
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