buongiorno, sono una ragazza di 21 anni che ha intrapreso da 8 mesi una relazione con un ragazzo mio

24 risposte
buongiorno, sono una ragazza di 21 anni che ha intrapreso da 8 mesi una relazione con un ragazzo mio coetaneo. è una persona estremamente matura per la sua età, abbiamo da subito avvertito entrambi una connessione emotiva molto profonda, riusciamo a parlare dei problemi per risolverli, insomma abbiamo un buon livello di comunicazione ed empatia. siamo molto innamorati l’una dell’altro e io non ho davvero nessun motivo per non fidarmi di lui, per dubitare; conosco i suoi amici e amiche, la sua famiglia, facciamo tanti progetti, parliamo di futuro, passiamo insieme la maggior parte del tempo disponibile (lavorando entrambi riusciamo a vederci 1 volta in mezzo alla settimana, dormiamo insieme, e poi il weekend cerchiamo sempre di passare almeno una serata con i nostri rispettivi gruppi di amici, sia insieme che separati, per mantenere comunque i nostri spazi). insomma rispetto alle relazioni che ho avuto precedentemente, questa è senza dubbio la più sana ed equilibrata. il problema però è che, nonostante io non abbia oggettivamente motivi per essere ansiosa, ultimamente sto riscontrando un problema che ho paura che a lungo andare andrà a danneggiare il nostro rapporto. circa due mesi fa ha ripreso i rapporti con un’amica (tra l’altro ex fidanzata di un suo amico) che non sentiva da anni. lui me ne ha subito parlato senza problemi e me l’ha fatta conoscere, non ho mai notato atteggiamenti strani o subdoli, anzi lei mi sembra una persona carina e rispettosa. il problema però è che su whatsapp si sentono molto spesso, capita quasi sempre che io e lui siamo insieme e gli arrivano suoi messaggi, parlano di tanti argomenti anche più profondi e mentalmente stimolanti (politica, femminismo, ecc). io so che una relazione non dev’essere una prigione, che siamo giovani ed è giusto che abbiamo le nostre amicizie e conoscenze (nel rispetto e nella trasparenza reciproca), peró questo sentirsi in maniera così assidua non lo trovo troppo normale. diciamo che mi sento un po’ “non-unica”, so che il nostro rapporto è diverso, però mi infastidisce un po’ il fatto che lui parli di certi argomenti con un’altra, mi sento quasi non abbastanza. forse esagero io, ma credo che al contrario sarebbe insicuro anche lui. questa estate ad esempio, ho conosciuto un ragazzo alla festa di un mio caro amico, ci ho parlato per un po’ di tempo (ovviamente lui sapeva che io fossi fidanzata, e il mio ragazzo era al corrente della situazione) ma poi ci ho perso i rapporti, e il mio ragazzo mi ha rivelato che questa cosa lo disturbava un po’. quindi non capisco cosa c’è di diverso nella relazione che lui sta costruendo con questa ragazza, secondo quale logica io dovrei farmela andare bene? non gliene ho mai parlato perché ho molta paura di generare discussioni, non voglio passare per quella pesante e insicura, ma mi rendo conto che a lungo andare è una cosa che mi sta danneggiando.
ringrazio in anticipo per i vostri consigli.
Gentilissima buongiorno, il problema della fiducia in una relazione amorosa è sempre un tasto delicato. Al di là del fatto che confrontarsi ed esprimere le proprie difficoltà e insicurezze in una coppia è sempre sano qui il problema che lei ci porta mi sembra di capire sia la sua gelosia e la mancanza di fiducia, a quanto pare, immotivata. A rigor di logica, dunque, se l'origine di questi dubbi non risiede nei comportamenti del suo ragazzo, risiede dentro di lei. Forse potrebbe esserle utile un percorso che l'aiuti ad indagare le radici delle sue insicurezze, della sua autostima ( mi sento quasi non abbastanza) e dei suoi timori sulla fedeltà. Ci pensi, resto a disposizione nel caso volesse approfondire e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa

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Dott.ssa Elena Sonsino
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gentile utente, innanzitutto grazie per la condivisione.
Nel racconto che ci porti, focalizzerei l'attenzione su alcune espressioni che hai riportato, quali il sentirsi "non unica" oppure il sentirsi "non abbastanza". Credo che parte della tua sofferenza e della tua gelosia vadano oltre a oggettivi comportamenti del tuo fidanzato, ma che siano da ricondurre a come tu stessa ti percepisci, alla tua autostima e al valore che tu stessa ti dai. Nel caso in cui avessi piacere di approfondire questi aspetti, io resto a disposizione. Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Panerai
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Cara utente, comprendo che comunicare le nostre perplessità relativamente a temi come quello che ha qui condiviso possa farci sentire vulnerabili, esposti e quindi potenzialmente a rischio ma, all'interno di una coppia, sarebbe auspicabile sentirsi sufficientemente sicuri nel mostrare anche i nostri lati più fragili. Condividere con il suo ragazzo questo vissuto potentemente destabilizzante potrebbe essere occasione di rafforzamento e, laddove non lo fosse, le permetterebbe di fare delle riflessioni sulla qualità del vostro legame. Nel comunicare, lui potrebbe offrirle il suo punto di vista sul rapporto che intrattiene con questa ragazza e potrebbe permetterle di affievolire dei pensieri come, al contrario, confermare alcune supposizioni. Al contempo, lei avrebbe l'occasione di esprimergli il suo disagio e allo stesso tempo dimostrargli quanto tiene a lui e all'esclusività del vostro rapporto. Essere accoglienti, aperti e disposti ad accettare la libertà di autodeterminazione dell'altro è una posizione assolutamente sana all'interno della coppia ma è altrettanto importante chiedersi "fin dove siamo disposti a tollerare" per non rischiare di sentirsi in credito verso gli altri e non incorrere in evitabili frustrazioni. Un caro saluto
Dr. Daniele Gregorio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Perugia
Vivere relazioni di coppia è complesso. Nonostante siamo animali sociali, più l'intimità della relazione (indipendentemente dal tipo) aumenta e più ostacoli nascono. Faccio subito notare come si è messo come premessa il fatto dell'amore. Sarebbe lungo da spiegare qua, ma le relazioni prendono delle fasi fra cui la fase dell'innamoranto. Ma come è possibile vedere nessuna fase potrà nascondere dei "fantasmi nell'armadio". In questo caso credo facciamo riferimento alla percezione di te come persona, della tua efficacia personale, della tua sicurezza ma anche del tuo ruolo come partner. Il discorso "non mi fido di lui anche se..." nasconde sempre qualcosa di nostro. Resto comunque a disposizione, anche online.
Dott.ssa Aurora Furma
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Salve gentile utente. Il primo punto su cui la invito a focalizzarsi è il timore di affrontare l'argomento. Lei potrebbe avere dei dubbi che la spingono ad impaurirsi in merito a questa relazione che il suo fidanzato sta costruendo con questa ragazza. Si sente esclusa, come mai? il suo fidanzato quando riceve messaggi da parte di questa ragazza e siete insieme, cosa fa? Prende il telefono e le risponde "togliendo" quel poco tempo che per via degli impegni riuscite a condividere? Sono tante le domande che sentirei di farle. Lei scrive che siete emotivamente connessi, però per qualche motivo lei non si sente libera di parlare con lui di questo argomento per paura di generare discussioni. Considerando questa connessione, magari i suoi timori di non potergliene parlare, potrebbero essere infondati.
Resto a disposizione.
Buona serata e cari saluti
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buonasera, comprendo la sua titubanza nel parlarne col suo ragazzo. Credo che debba da un lato approfondire perché prova questi timori, magari parlandone con un terapeuta, d'altro canto dovrebbe sentirsi libera dal giudizio e parlare col suo ragazzo con semplicità, tenendo anche conto dell'antefatto di quest'estate. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, cordiali saluti. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno, nel suo messaggio mi pare di cogliere che ci siano due questioni: una riguardante il rapporto con il suo compagno e una riguardante il suo rapporto con sè stessa e che, spesso, le due si intreccino. Un percorso con un collega potrebbe secondo me aiutarla a fare chiarezza.
Dott. Marco Cenci
Dr. Federico Albertini
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Treviglio
Gentilissima, la ringrazio per questa condivisione. Mi colpisce la descrizione positiva che le fai di questa relazione; all'interno di una qualsiasi coppia, la comunicazione assume un ruolo determinante. Comunicare i propri bisogni oltre che desideri permette alla coppia di trovare un equilibrio nello spettro autonomia-dipendenza. Ci tengo a sottolineare che entrare in una qualsiasi relazione implica un certo grado di dipendenza. Il mio consiglio è quello di tematizzare la questione con il suo ragazzo esprimendo come lei si sente e che cosa la preoccupa di quello che fa il suo ragazzo. Visto che non stiamo parlando di una relazione di vecchia data e vista la sua giovane età, il mio suggerimento è quello di affrontare la questione richiedendo un consulto psicologico volto a meglio esplorare cosa sta accadendo ed esplorare insieme a lei gli effetti del comportamento del suo ragazzo su di lei. La ringrazio, Dottor Albertini.
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Dott.ssa Daniela Livadaru
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno, incontrare a 21 anni una persona con cui sentirsi cosi in sintonia non e’ da poco ed e’ una vera fortuna. Certo che lei sta investendo molto in questo rapporto ed e’ molto attenta a qualsisi fattore della realta esterna o della realta sua interna che puo’ danneggiarlo. Di certo quello che succede nella realta’ esterna non possiamo controllare ( non possiamo farci niente sul fatto che questa ragazza scriva a suo fidanzato e neanche sul fatto che il suo fidanzato le risponde). Ma quello che si puo fare e’ intervenire sui fattori legati al suo mondo interno perche’ da li’ partono le domande e i dubbi su un rapporto su di cui non dovrebbe dubbitare. Per esempio la paura di non essere abbastanza , che mi ha colpito molto nel suo racconto, potrebbe essere la chiave da cui partire e fare un’ esplorazione del suo mondo interno nello specifico delle modalita’ di relazionarsi con gli altri. Questa paura, anche se viene riportata soltanto in questa situazione, potrebbe avere delle radici piu’ profonde nel passato.Resto a disposizione se vuole approfondire questi concetti. Cari saluti
Dottoressa Daniela Livadaru
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

la miglior cosa in questi casi è parlarne. Parli con il suo ragazzo di quello che prova e di quello che avverte. Pure se l'argomento potrebbe trasformarsi in una discussione varrebbe la pena affrontarla. Le relazioni di coppia evolvono e crescono anche passando attraverso dei conflitti.
Nella speranza possa seguire le indicazioni fornite.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Silvia Di Chio
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Salve, penso che tutte le cose positive che ha descritto della relazione che sta vivendo debbano essere motivo per sentirsi più sicura nel parlare con il suo fidanzato di quello che sente, delle emozioni che questa situazione le suscita, essendo fiduciosa che possa esserci un confronto tra di voi e il vostro rapporto possa crescere.
Questo può aiutare a crescere insieme...in bocca al lupo! Dott.ssa Silvia Di Chio
Dott. Andrea Rohrich
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno Utente. La relazione che lei descrive nella sua domanda mi pare si appoggi su presupposti sani, quali la capacità di comunicare e di sintonizzarsi emotivamente, capendo il punto di vista dell'altro. Spesso, dove c'è del non detto si possono annidare pensieri e dubbi che, se alimentati, possono portare a incomprensioni e vissuti di frustrazione o, eventualmente, di gelosia. Il mio consiglio è quello di parlare con il suo ragazzo di questa relazione amicale, non tanto evidenziando il rapporto con l'amica quale problematica, quanto più su come certi comportamenti o certi non-comportamenti (come i silenzi, il non detto) abbiano alimentato in lei il senso di non essere abbastanza. Se gestito con costruttività, questo dialogo potrebbe rinforzare il vostro rapporto oltre che gestire, nella relazione, una questione che le mette il cruccio. Le auguro il meglio!
Dott.ssa Arianna Broglia
Psicologo, Psicoterapeuta
Parma
Buongiorno gentile ragazza. Hai fatto bene a condividere con noi i tuoi pensieri, che immagino in questo momento possano essere travolgenti. E' bello che tu possa sperimentare in questa relazione una "connessione emotiva molto profonda" e la sensazione di poter "parlare dei problemi per risolverli"; secondo te che cosa ti porta a dire di temere di generare delle discussioni? Potrebbe essere utile esplorare insieme a un professionista i tuoi vissuti, i temi dell'autostima e della sicurezza. Se desideri approfondire questi aspetti, io sarò lieta di accompagnarti. Un caro saluto, dott.ssa Arianna Broglia
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Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Psicologo, Psicologo clinico
Voghera
Gentile utente,
credo che il nodo centrale possa stare in una frase che ha scritto "rispetto alle mie relazioni che ho avuto precedentemente". Forse è la prima volta che sente di trovarsi in una relazione sana, equilibrata e piacevole, tanto da parlare insieme del futuro e da fare progetti. Una certa quota di gelosia e paura di perdere l'altro è naturale, soprattutto quando si sta bene con qualcuno come non lo si è mai stati con nessun altro. A riguardo credo possa valere la pena per lei approfondire quest'area attraverso un percorso psicologico. Per quanto riguarda ciò che osserva nella relazione amicale tra il suo ragazzo e quest'amica, proprio in virtù del fatto che avete un buon livello di empatia e di comunicazione, penso che sarebbe utile parlarne con lui a mente aperta e con cuore libero da qualsivoglia timore: si conceda la possibilità di dirgli che questa amicizia la impensierisce e trovare insieme un modo per permettere ad entrambi di sentirsi bene e al sicuro all'interno della vostra relazione.
Se vuole parlarne meglio, sono disponibile.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera, sembrerebbe che la relazione costruita con questo suo coetaneo, nonostante la giovane età, sia matura ed equilibrata. Le sue remore ad esprimere il suo disagio e frustrazione in questo frangente potrebbero rompere l'equilibrio costruito, e se lo facessero, lo stesso si rivelerebbe poco solido. Spesso la paura di perdere l'altro non ci fa essere autentici e questo con l'andare del tempo rende poco autentica la relazione. E' fisiologico "pretendere" l'esclusiva in amore, ne è un indicatore il sentimento di malessere quando c'è un'interferenza nella connessione con l'altro, per cui le direi di parlarne serenamente con lui senza sentirsi sbagliata per questo. Rimango a disposizione per un eventuale consulto. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
Dott.ssa Gloria Travaglini
Psicologo, Psicologo clinico
Riccione
Gentile utente, dalle sue parole traspare molta sofferenza. Questo suo "non sentirsi all'altezza" deve essere un sentimento molto doloroso.
Le consiglio di contattare uno psicologo con cui poter ricercare le origini di questa sensazione e poter così liberarsene.
Un caro saluto
Dott.ssa Rosa Argenti
Psicologo, Psicologo clinico
Gela
Gentile utente ,
grazie per aver condiviso con noi il suo disagio.
Per tanto le consiglio un consulto psicologico per approfondire meglio la sua situazione.
Rimango a disposizione anche online .
Cordialmente
Dott.ssa Rosa Argenti
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. Quanto racconta è assolutamente comprensibile, i suoi dubbi osno legittimi, anche se questo non significa necessariamente che siano fondati o meno. Il mio consiglio è di parlarne apertamente con il suo fidanzato in modo da fargli comprendere i suoi sentimenti, eventualmente parlando anche con la sua amica. Se ha bisogno di un aiuto per capire come esprimere le sue idee e pensieri io sono a disposizione anche online.
Dott.sa Elena Bonini
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Dott.ssa Beatrice Canino
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno, mi sembra che la relazione con il suo coetaneo rappresenti per lei un porto sicuro, una persona con cui condividere pensieri, emozioni e momenti felici. Non è facile costruire una relazione equilibrata, alternando momenti di intimità e unicità a quelli dei propri spazi personali da vivere separatamente. Non c'e nulla di male a confrontarsi con altre persone, chattare con altre persone finquando questi comportamenti non creano disagio , apprensione e stress. Penso che la strada giusta sia condividere le sue emozioni e i suoi pensieri con il suo ragazzo, spiegargli cosa prova e vedere cosa le dice. Meglio essere sinceri che covare paure e perplessità.
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso i suoi pensieri e le sue preoccupazioni. Da quello che scrive, emerge chiaramente che tiene molto alla sua relazione e che ha una grande maturità nel riflettere sui suoi sentimenti e su ciò che li genera. La sua sensazione di “non unicità” sembra legata non tanto a una mancanza di fiducia nel suo ragazzo, quanto al timore che un legame così stretto con un’altra persona possa, in qualche modo, sminuire il valore del vostro. È un sentimento comprensibile, soprattutto perché in una coppia ci si aspetta di essere il principale punto di riferimento emotivo e intellettuale dell’altro. Se questa situazione le sta creando disagio, è importante parlarne con il suo ragazzo, non in modo accusatorio, ma semplicemente esprimendo come si sente. Non deve per forza trasformarsi in una discussione, ma può essere un confronto sincero: può dirgli che non ha dubbi sulla sua lealtà, ma che questo scambio così assiduo la fa sentire a disagio e che vorrebbe capire meglio come lui vede questo rapporto. Anche perché, come ha notato, quando è successo a ruoli invertiti, lui stesso ha provato un certo fastidio. Ciò che conta è trovare un equilibrio che tenga conto dei sentimenti di entrambi. Si sente pronta a parlarne con lui?
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, comprendo profondamente il suo stato d’animo e il disagio che sta provando. Si trova in una relazione che descrive come sana ed equilibrata, e proprio per questo il timore che un’inquietudine interna possa minarla è comprensibile. Il suo malessere non nasce da un reale sospetto, ma da una sensazione più sottile: quella di non sentirsi “abbastanza” o, in qualche modo, non più così unica agli occhi del suo ragazzo. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, può essere utile esplorare i pensieri che stanno alimentando questa sua insicurezza. Potrebbe chiedersi: "Cosa mi dico quando vedo che si scrivono spesso? Quali emozioni emergono? Che significato attribuisco al loro rapporto?" Spesso, quando ci sentiamo in ansia in una relazione, è perché la nostra mente costruisce delle narrazioni che ci mettono in allerta, anche quando non ci sono segnali concreti di pericolo. Ad esempio, il pensiero "se lui parla con lei di certi argomenti, significa che con me non trova lo stesso stimolo" è un’interpretazione che può amplificare l’ansia, anche se la realtà potrebbe essere diversa. Un punto importante è che sta evitando di parlarne per paura di sembrare "pesante". Questo è comprensibile, ma reprimere un disagio non lo fa sparire; al contrario, rischia di accumularsi e trasformarsi in una tensione latente nella relazione. Esprimere ciò che prova non significa accusare il suo ragazzo o mettere in dubbio la sua fedeltà, ma semplicemente condividere una sua vulnerabilità. Potrebbe dirgli qualcosa come: "Mi rendo conto che sto provando un po' di insicurezza rispetto al rapporto che hai con questa ragazza. So che non c’è nulla di sbagliato, ma mi sento un po’ a disagio e vorrei capirlo meglio insieme a te". Questo approccio la aiuterà a sentirsi più compresa e a ricevere rassicurazioni senza che la conversazione diventi conflittuale. Infine, si chieda se questa situazione sta toccando qualcosa di più profondo dentro di lei, magari legato a esperienze passate o a bisogni personali. La paura di non essere "abbastanza" è un tema che molte persone affrontano nelle relazioni e lavorarci su può aiutarla non solo in questa relazione, ma anche nel suo benessere personale. Affrontare le proprie emozioni con apertura e curiosità, invece che con paura o senso di colpa, le permetterà di comprendere meglio se stessa e di vivere il rapporto con più serenità. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Quello che stai provando è comprensibile e umano. Da come descrivi la vostra relazione emerge un legame sano, maturo e con buone basi di fiducia e comunicazione, e questo è un grande valore. Allo stesso tempo però, la riattivazione di questa amicizia così frequente e stimolante per lui ha toccato una tua vulnerabilità: il timore di non essere abbastanza e la paura di perdere un senso di unicità.

Non significa che tu sia insicura “a prescindere”, ma che in questa dinamica specifica ti senti minacciata. Quando dici che non trovi “troppo normale” la frequenza dei loro scambi, in realtà stai dando voce a un tuo bisogno: desideri che la parte più profonda e stimolante del dialogo resti soprattutto uno spazio vostro, e non diventi qualcosa di così importante anche con un’altra persona. È naturale sentirlo così.

Hai anche colto una cosa importante: anche lui, quando c’è stata la situazione con il ragazzo che avevi conosciuto, ha sentito una forma di fastidio. Questo non significa che sia “geloso” in senso negativo, ma che anche per lui non è indifferente immaginarti in connessione con qualcun altro. Questo parallelismo ti dice che non sei “fuori luogo” nei tuoi pensieri.

Il nodo quindi non è decidere se hai ragione o torto, ma se riesci a condividere con lui queste sensazioni senza paura di rovinare il rapporto. Avere il coraggio di esprimere che una cosa ti fa stare a disagio non ti rende pesante, ti rende autentica. Una coppia non è fatta solo di progetti e leggerezza, ma anche della capacità di accogliere le fragilità reciproche.

Puoi scegliere di parlargliene non come accusa (“scrivi troppo con lei”), ma come condivisione di un tuo vissuto (“mi rendo conto che a volte mi sento meno unica quando vi sentite così spesso, so che non c’è nulla di male, ma per me non è sempre facile”). In questo modo non gli chiedi di rinunciare a un’amicizia, ma gli permetti di capire come ti senti. È probabile che, visto il tipo di relazione che descrivi, lui non lo prenda come un peso, ma come un’occasione per rassicurarti e trovare un equilibrio più comodo anche per te.

Non soffocare ciò che senti per paura di sembrare insicura: anche questa è parte di te, e condividerla è proprio il segno che ti fidi di lui.

Dott.ssa De Pretto
Dott. Nicola Passarelli
Psicologo, Psicologo clinico
Cingoli
Buonasera, lei descrive la propria relazione come matura e caratterizzata da una "connessione emotiva profonda", e da quello che racconta sembra proprio così.... Tali caratteristiche in una relazione, nascono da un impegno reciproco nel mettersi in gioco, nell'essere trasparenti e nell'impegnarsi l'uno verso l'altro. Alle volte, in particolare quando si è sopraffatti da un sentimento, può risultare più difficile mettersi in gioco. Il consiglio è di non dimenticarsi del perchè siete riusciti ad avere fino ad ora la relazione che avete, matura e profonda, e dunque di parlargliene, in maniera aperta e sincera, mostrandogli come si sente e cercando di ragionare insieme sulla questione. In una coppia forte la comunicazione è una parte fondamentale, in particolar modo parlare di quelle situazioni che risultano scomode.
In studio mi piace molto utilizzare una frase che ritengo molto appropriata quando si parla di coppie e di amore: "innamorarsi capita, amarsi è una scelta". Questo fa riferimento al fatto che l'amore spesso ci mette di fronte a situazioni scomode, emozioni travolgenti, che necessitano di un grande impegno e una grande dedizione (un scelta, appunto). Il consiglio è di ricordarsi, soprattutto nelle situazioni più ostiche, di uscire dall'ottica del: "io ho un problema con te e non so come dirtelo" ed entrare nell'ottica del: "io ho un problema e vorrei affrontarlo insieme a te, guardarlo insieme".

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