Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni. Ho vissuto per 9 anni splendidi con la mia ora ex - compagna

18 risposte
Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni. Ho vissuto per 9 anni splendidi con la mia ora ex - compagna. Nell'ultimo periodo premetto che stavamo parlando in un eventuale figlio e un futuro più delineato, cosa che ho sempre desiderato con lei. Ma al momento di concretizzare, è sempre più emersa in me una sensazione di inadeguatezza del futuro e la possibilità di un essere un padre degno per mio figlio. E ho cominciato anche a vedere lei non più la donna che ho sempre desiderato.
Mi sembra giusto anche dire che vengo da una famiglia particolare: mia madre è sottomessa di mio padre da sempre e sembra che non la smuove nulla, neanche lui che continua a farla sentire una nullità e un fratello che nonostante abbia 37 anni, ancora si appoggia a me per qualsiasi cosa. La mia ex compagna mi ha sempre fatto notare queste cose e io l'ho sempre sapute in fondo, ma non le ho mai affrontate veramente. Nell'ultimo periodo però questo pressing famigliare è diventato sempre più intenso. Non so se c'entri qualcosa, ma ho lasciato la mia compagna perchè non riuscivo più a vedere un futuro nemmeno con lei.

Ora è passato un mese e mezzo da quando una domenica l'ho lasciata, non dormo, non mangio, penso a lei continuamente. Mi viene il dubbio che non possa essere lei il vero problema. Ma non posso neanche tornare indietro perchè mi sentirei un vigliacco. Cosa mi consigliate di fare? Potrebbe che i miei problemi famigliari possano avermi fatto vedere anche la relazione come problema? Ho anche paura che però sto lasciando scappare la donna della mia vita.
Gentile utente,
Possibili cambiamenti spesso sono accompagnati da grandi interrogativi: è questo quello che veramente voglio per me? sarò un buon padre? è lei la persona giusta per me?, etc. A volte il nostro tempo non corrisponde a quello del nostro partner, portandoci a prendere delle decisioni dettate dal momento.
Cambiare vuol dire uscire dalla propria zona di comfort e mettersi nuovamente in discussione: sarebbe strano non sentirsi smarriti! Prova ad interrogarti sui tuoi desideri. Prenditi il tempo che ti serve. Prenditi un tempo per te stesso, per elaborare la tua storia familiare e capire davvero cosa desideri dalla vita. Se lei è la donna della tua vita, sarà disposta ad aspettarti.

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Lei riporta che in questo momento non dorme, non mangia e pensa continuamente alla sua ex che ha lasciato. Dopo solo un mese e mezzo di rottura è normale vivere situazioni ed emozioni di questo tipo. Lasciarsi con qualcuno richiede un processo di elaborazione simile a un lutto: qualcosa è finito e serve un tempo per riuscire a rielaborare e a ritrovare un nuovo equilibrio. Sembra che il momento più delicato per lei sia stato quello di realizzare concretamente progetti condivisi a lungo termine. Sono momenti in cui si è sentito sotto pressione? Se da un lato, almeno sulla carta, lei riporta di aver effettuato una scelta, che sembra consapevole, di interrompere una relazione nella quale non si sentiva più a sua agio, dall'altro continua ad avere dei dubbi e mette in discussione il suo sentire e le sue proprie scelte. Mi sembra che lei faccia fatica in questo momento a entrare in contatto profondo con il suo sentire e a darsi il tempo e la possibilità di ascoltarsi e di accettarsi. Ricollega tutto questo, riportando di sentirsi sotto pressione, alla sua esperienza familiare. Mi sembra di sentire che le piacerebbe che la situazione tra i suoi genitori si "smuovesse" e mi chiedo come si sente lei a riguardo. Chiede consiglio su cosa fare, ma non c'è un giusto e uno sbagliato che qualcuno può consigliarle. Lei è la persona che può prendere decisioni nella sua vita, cercando di ascoltare davvero come si sente, di cosa ha bisogno e diventando sempre più consapevole di che cosa desidera per se stesso. Se posso permettermi di dare una direzione a queste sue possibili riflessioni, inizierei da quella sensazione di inadeguatezza e dalla possibilità di non essere un padre degno per suo figlio, per poter andare ad aprire sempre di più i vari aspetti della sua vita in cui sente disagio, anche le dinamiche familiari dalle quali è possibile emanciparsi. Resto a disposizione, per ulteriori chiarimenti, domande e approfondimenti.
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Sembra che questo sia per lei un periodo di grandi interrogativi e riflessioni. Da un lato pare emergere la necessità di rielaborare un po' della sua storia personale e familiare e comprendere in che modalità questa possa influire sul suo presente. Dall'altro sembra porsi interrogativi importanti in merito al suo futuro e ad alcune scelte che sente di dover compiere.
Potrebbe essere importante per lei esplorare questi punti, e con una nuova consapevolezza riuscire a mettere ordine.
Resto a disposizione.
Cordialmente
Dott.ssa Giulia Ciaudano
Gentile utente,
la fine di una relazione che è stata percepita come importante pone sicuramente davanti a molteplici interrogativi; per quanto sia difficile esprimere un parere professionale sulla base di poche righe, mi sento di dirle che non esiste una scelta giusta o sbagliata in maniera assoluta, sarebbe fondamentale analizzare e valutare la situazione più nel dettaglio, con particolare attenzione alla relazione appena terminata e alla Sua percezione soggettiva di famiglia e coppia che sicuramente, può risentire dell'influenza dell'esperienza con la Sua famiglia di origine.
Resto a disposizione se lo ritenesse. Un caro saluto
Dott.ssa Ilenia Caggiu
Salve, c è molta confusione nel suo sentire, anche se è legittimo avere dubbi sulle decisioni importanti del ciclo di vita. Mi sembra inoltre che lei attribuisca molta importanza alla sua storia familiare, sarebbe utile capire perché. Credo che un consulto psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza su ciò che desidera veramente, esplorando le sue paure e le sue incertezze. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, tornare indietro nelle proprie decisioni é segno di forza, non di debolezza.
"Le uniche persone sempre e assolutamente coerenti sono morte" (direbbe Darwin)
Un caro saluto
Rispondendo alla sua domanda, è sì possibile che la sua condizione familiare abbia influenzato la sua decisione. Può valere la pena tornare dalla sua compagnia ed affrontare una terapia insieme, di coppia, per comprendere meglio le ragioni della vostra rottura; è sicuramente un investimento degno mentre non farlo la lascerebbe nel dubbio per sempre, come lei stesso sta notando, con relativo pentimento
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Buonasera. Leggendo la sua condivisione sembra stia attraversando un momento in cui sta sperimentando una certa confusione rispetto alla comprensione di alcuni sentimenti e una conseguente difficoltà in merito alle scelte che potrebbe fare in relazione a questi sentimenti. Credo che, se lo ritenesse opportuno, potrebbe esserle d'aiuto rivolgersi direttamente ad un/a professionista per avere un proprio spazio di ascolto e di supporto nel comprendere maggiormente l'esperienza che sta vivendo, al fine di ritrovare una maggiore chiarezza e sicurezza in se stesso e nelle scelte che vuole intraprendere. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Capisco che stai attraversando un periodo molto difficile e pieno di dubbi. È normale che ti senta confuso riguardo alla tua relazione e alla tua situazione familiare. È importante prenderti il tempo necessario per riflettere e comprendere i tuoi sentimenti.

Prima di tutto, è fondamentale esaminare i tuoi problemi familiari e il loro impatto sulla tua vita. Crescere in un ambiente in cui hai osservato dinamiche negative può influenzare la tua percezione delle relazioni e della tua stessa autostima. Potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo o di un consulente che possa aiutarti a esplorare questi temi più a fondo.

Quanto alla tua ex compagna, è normale sentirsi tristi e pensare a lei dopo una rottura, soprattutto dopo una relazione lunga. È importante, però, riflettere sulle ragioni per cui hai deciso di lasciarla e se queste ragioni erano legate alle tue paure riguardo al futuro o se c'erano altre dinamiche negative nella relazione. Chiediti se hai avuto abbastanza tempo per valutare la tua decisione e se hai considerato tutte le opzioni disponibili.

Ti consiglio di prenderti del tempo per te stesso, per fare chiarezza sui tuoi sentimenti e le tue aspettative per il futuro. Cerca di concentrarti sul tuo benessere personale, sia fisico che emotivo. Potresti trovare utile praticare attività che ti aiutino a rilassarti, come lo sport o la meditazione, e cercare il supporto di amici fidati o di un gruppo di sostegno.

Ricorda che prendere decisioni importanti riguardo alle relazioni richiede tempo e riflessione. Non forzarti a tornare indietro solo per paura di perdere la persona che potrebbe essere la donna della tua vita. Se è davvero il caso, l'amore e la comprensione reciproca possono superare gli ostacoli.

Infine, tieni presente che è sempre una buona idea cercare l'aiuto di uno psicologo o di un consulente di coppia per esplorare questi problemi più a fondo e guidarti lungo il percorso di decisione. Sono professionisti in grado di offrire un sostegno obiettivo e aiutarti a trovare la strada migliore per te.

Prenditi il tempo che ti serve per riflettere e fare le scelte migliori per te stesso. Ricorda che sei importante e meriti di essere felice.
Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza con noi. Dal suo racconto emerge confusione e sofferenza. Credo che dentro di lei la strada l'abbia già trovata rivolgendosi ai consigli di questo portale... probabilmente è giunto il momento di riordinare i propri pensieri ed i propri ricordi legati alla sua storia familiare. La inviterei dunque ad approfondire il tutto in uno spazio dedicato a lei, con accanto un* professionist* che sappia supportarla ed aiutarla a fare ordine in questo momento delicato della sua vita.
Rimango a disposizione qualora avesse dei dubbi o domande a riguardo, anche online.
Un caro saluto
Francesca Coricelli - Psicologa
Buonasera, da ciò che scrive mi sento di rispondere che sì, la sua esperienza famigliare sta influenzando la possibilità di creare una famiglia nuova, con dinamiche diverse , tutta sua e della compagna che sceglierà. Se il nostro passato ci impedisce di avere speranza in un futuro migliore e differente da ciò che abbiamo vissuto, è bene cercare di approfondire la questione per provare a comprendere e compiere un cambiamento.
Chieda un consulto ad uno psicoterapeuta.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Gentile utente, la domanda che pone contiene dei quesiti molto importanti sulla sua vita, per cui sa benissimo che una risposta così delicata riesce difficile da fornirle. Mi sento di dirle di guardarsi bene dentro di sè e chiedersi se sta bene così e se così non è di intraprendere un percorso per capire cosa vuole davvero dalla vita. “Tornare indietro” ad ogni modo dalla sua ex, se dovesse decidere di farlo, non è da vigliacco ma da uomo che sa assumersi la responsabilità di un errore, ma con la consapevolezza di assumersi un impegno per il futuro. In bocca al lupo.
Gentile utente di mio dottore,

le problematiche di cui parla meriterebbero uno spazio più ampio di riflessione che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua domanda di aiuto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Nulla è permanente questo stato è transitorio, è un processo di trasformazione e come tale va affrontato con necessità di mettere in campo le sue migliori risorse e tornare al centro del suo sè autentico.

Proiettare solo su una situazione e ricondurre ad essa il proprio disagio è un meccanismo della mente (- "Mi viene il dubbio che non possa essere lei il vero problema" ) ma non è funzionale a snodare la questione.

Si, la famiglia influisce sulla nostra esistenza, ciò che ci arriva dai legami transgenerazionali è impattante su più fronti, e le scelte relazionali che mettiamo in campo riflettono anche le modalità relazionali che abbiamo interiorizzato e vissuto.

Tornare al proprio centro è il primo passo.
Sta prendendo una strada diversa e il distacco dalla relazione sentimentale ha una funzione per lei in questo passaggio, piccoli passi, inizi il suo percorso terapeutico attraverso la psicoterapia ma anche esplorando ciò che è a lei più affine nella sua esistenza.

Saluti!

Francesca

Salve gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Le consiglio di approfondire queste riflessioni con uno specialista, che la possa aiutare a trovare a trovare un po' di serenità. Sono a disposizione anche online. Un saluto, dottoressa Nibbioli.
Buonasera e la ringrazio della sua condivisione. Il nostro vissuto personale e le relazioni familiari vissute influenzano come noi ci poniamo nelle nostre relazioni esterne soprattutto se ci sono problematiche non risolte. Quindi le propongo di riflettere se forse non sia il caso di partire da qui e da lei. Forse intraprendere un percorso personale la aiuterebbe in questo momento a riflettere su: come il pressing familiare ha fatto si che lei non sia riuscito più a vedere un futuro con la sua fidanzata? E come mai è subentrata questa sensazione di inadeguatezza del futuro e di essere un padre degno? E come mai si sentirebbe un vigliacco se decidesse di tornare?
Queste e altre questioni potrebbe affrontarle con un professionista per capire anche se veramente la persona con cui era fidanzato possa essere la persona con cui vuole condividere un futuro insieme.
Saluti Elisabetta
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Buongiorno, non si può fare una valutazione approfondita in questa sede ma credo che lei abbia collegato un po' di più il luogo in cui andare a cercare il perché dei suoi sentimenti. Mi pare che l'idea di fare un figlio possa avere messo in luce, nel suo profondo, la difficoltà di essere un uomo diverso da quelli che ha avuto accanto fin da piccolo. Non credo che ritornare sui suoi passi e cercare la sua donna, possa essere un comportamento da vigliacco. Si può sempre cambiare idea e le pause servono anche a sentire la mancanza di chi si ama, in modo più accentuato. Credo che sia fondamentale per lei cercare un aiuto professionale per fare chiarezza dentro al suo mondo interiore e fare scelte in base a ciò che realmente desidera.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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