Buongiorno sono un ragazzo di 25 anni sto vivendo un periodo che dura da tanto tempo che alterno mom

23 risposte
Buongiorno sono un ragazzo di 25 anni sto vivendo un periodo che dura da tanto tempo che alterno momenti di tranquillità a momenti di sconforto ,sono single e esco con le ossa rotte per due volte in 3 anni di """relazione""" prima lasciata per colpe 60 %mie 40%sue la seconda è stato un tirare a campare fino allo sfinimento di entrambi....la cosa che mi fa ribollire dentro e mi da un mix di emozioni negative è il fatto che non faccio sesso da prima di incontrare la mia ex dato che era una ragazza problematica con un sacco di tabù e carattere particolare nella sfera intima ...non faccio sesso da 5 anni ultima avventura con una mia collega di corso ...sul piano sentimentale mi sento svuotato e inerme anche se dentro di me vorrei donare molto di me ,un lato della mia persona invece è totalmente bloccato ,anche dal punto di vista delle amicizie le acque non sono meravigliose ...ho 2 amici che si contato sulle dita di una mano e nessuno dei tre riusciamo a poter conoscere gente e a fare nuove conoscenze il che implicherebbe anche dare un taglio netto alla mia ex e catapultarmi in un nuovi orizzonti ,conduco una vita da anziano con qualche uscita con questi due amici ,mi sveglio studio aiuto i miei nel lavoro faccio la spesa studio pc/tv a dormire
Mi sento in un loop infinito e demoralizzato anche perchè anche volendo mi cerco di guardare attorno e nessuna mi ricambia....forse dentro di me sono troppo ancorato alla mia ex relazione e mi sento frustrato dentro e colpito nell'orgoglio di uomo,non so che pensare. Potreste aiutarmi?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Dafne Buttini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Arezzo
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buona sera, la ringrazio per averci raccontato il suo vissuto.
Dalle sue parole mi sembra di capire che ha delle difficoltà relazionali e queste possono essere dovute alla sua storia e a dei modelli che ha interiorizzato. Non si senta sbagliato, si dia la possibilità di iniziare un percorso con uno psicoterapeuta che saprà sicuramente aiutarla a trovare le sue risorse positive e ad affrontare le situazioni difficili.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti,
un caro saluto.
Dott.ssa Chiara De Battisti
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Dott.ssa Valentina Antoci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, mi dispiace molto per la sofferenza che sta attraversando. Come le hanno già suggerito i colleghi, probabilmente le potrebbe essere d’aiuto richiedere una consulenza psicologica per comprendere il perché sul piano relazionale abbia queste difficoltà e per acquisire nuove strategie per affrontare in maniera più serena le relazioni.
Un cordiale saluto
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, credo che debba ritagliarsi uno spazio per elaborare il suo vissuto emotivo. Ha mai pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, la risposta è si. C'è molto vissuto emotivo che potrebbe essere condiviso e verbalizzato in un contesto protetto e prezioso come quello psicologico. Avrebbe la possibilità di comprendere ed approfondire quelle che sembrano essere le attuali dinamiche di blocco nella sua sfera relazionale, sia intima che amicale. Rimango a disposizione, un saluto.
Dott. Espedito Longo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Bologna
Buongiorno. Lei sembra molto consapevole di come sia rimasto incagliato nella sua ultima relazione significativa. Adesso si guarda intorno e non trova una ragazza che le corrisponda.
Un tema fondamentale nelle relazioni sentimentali è quello delle aspettative. Averne relega l'affettività in un mondo più immaginato che vissuto. Si costruisce un immagine idealizzata dell'altro e non ci si mette a confronto con la realtà che ci restituisce stare in contatto con le sensazioni, le emozioni, i sentimenti del momento.
Certamente con un percorso psicoterapeutico potrà trarre giovamento dal confronto con un esperto della relazione. Cordiali Saluti
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile Signore forse è arrivato il momento di contattare uno psicoterapeuta con cui analizzare i temi che indica nella sua nota in quanto il disagio che esprime sembra degno di una maggiore attenzione. Un cordiale saluto
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,capisco il suo dispiacere per la mancanza di una vita relazionale e affettiva e anche sessuale , è sicuramente un vuoto che va colmato . Le relazioni affettive sono fondamentali nella nostra vita e se ci sono degli ostacoli è importante capirli attraverso un percorso psicologico che affronti le insicurezze e i conflitti irrisolti .Le consiglio una psicoterapia che chiarisca tali difficoltà e l aiuti a superare questo guado Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, mi sembra che l'aspetto relazionale della sua vita proceda con molte difficoltà che meritano di essere ascoltate. Sicuramente una storia finita male può avere i suoi strascichi emotivi, ma ciò non spiega questa chiusura in altri ambiti. Credo che sia importante per lei contattare uno psicoterapeuta per farsi chiarezza e vedere il mondo che la circonda con occhi diversi. Dovrebbe trasformare il circolo vizioso in cui è incastrato in un circolo virtuoso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno mi dispiace molto per questa sua situazione emotiva. La fine di una relazione richiede sempre tempo, l'importante è sfruttare questo tempo nel miglior modo possibile. Da quanto scrive emergono diversi paragoni che lei fa tra sé e gli altri, e questo arreca sofferenza perché ognuno di noi è unico. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendersi meglio e a trovare le risorse necessarie per riprendere in mano la sua vita come vuole lei.
Buongiorno, quello che lei sembra un po' raccontare è una difficoltà nelle relazioni. Questo momento di stallo in cui adesso si trova potrebbe essere il momento giusto per affrontare in terapia tutti quegli aspetti che l'hanno condotta fino a questo punto. Ci sarà sicuramente la possibilità per lei di trovare nuove amicizie o nuovi amori, ma penso che sia importante bonificare quegli aspetti che la fanno sentire così. Per donare amore all'altro prima di tutto è importante amarsi ed accettarsi. Cordialmente dott.ssa Valentina Mazzullo
Dott. Alessandro Conforti Di Lorenzo
Psicologo, Psicologo clinico
Curtarolo
Buongiorno, hai tenuto sempre tutto dentro di te oppure ne hai parlato con qualcuno?Quando esci preferisci restare in silenzio o interagire con gli altri? Prova a interagire diversamente con te stesso e gli altri, qualcosa potrebbe cambiare. Un aiuto più concreto ed efficace arriverebbe da un supporto continuativo con uno psicologo, in grado di farti uscire da questo loop logorante per viverti la vita che hai davanti. Ti consiglio di provare una prima consulenza anche online con qualsiasi esperto di questa piattaforma. Buona giornata.
Dott.ssa Daniela Bianchi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, I temi che lei porta sono affrontabili all'interno di un percorso psicoterapico. Se non c'è qualcosa che la trattiene, contatti un terapeuta.
Un saluto.
Daniela Bianchi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

potrebbe esser arrivato il momento di iniziare una psicoterapia, con l'obbiettivo di poter trovare un modo diverso di stare nelle relazioni, prevenendo possibili sofferenze probabilmente dovute allo scarso equilibrio che puntualmente si viene a creare nelle relazioni di coppia che contribuisce a mettere in piedi. Andrebbero approfondite le sue primordiali esperienze affettive e compreso meglio cosa sia accaduto nella sua vita che ha poi creato delle difficoltà enormi nelle relazioni sentimentali. La psicoterapia in questo senso rappresenterebbe uno spazio, un luogo protetto nel quale poter guardare da vicino, elaborare pensieri frutto della sua storia rendendola magari con il tempo libero dagli schemi del passato affacciandosi cosi ad una nuova era della sua vita e cominciando col tempo a costruire relazioni che producano senso di soddisfazione e serenità.
Qualora avesse bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato!!

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Dr. Mattia Michisanti
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Salve. Mi dispiace molto per la sua situazione, deve essere davvero difficile. Onestamente credo che la scelta migliore sarebbe discutere ed elaborare il suo disagio e le sue cause attraverso un percorso con uno psicologo/psicoterapeuta. In questo modo troverebbe un luogo sicuro in cui poter approfondire la sua storia, così da poter capire le radici della sua attuale situazione e le possibili soluzioni da intraprendere. Credo sia fondamentale anche vista la volontà di ricercare e creare nuove relazioni.
Qualora avesse bisogno mi metto a disposizione.
Cordiali saluti Dott. Mattia Michisanti
Dott.ssa Irina Dainelli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pesaro
Buongiorno, credo che sia difficile dare una riposta alla sua domanda con così poche informazioni sul suo conto. Certamente la sua precedente relazione potrebbe aver inciso sulla sua percezione di sè odierna, e generare questi sintomi di sconforto di cui parla. Credo però che soltanto trovando un proprio spazio di ascolto riuscirà a scavare più a fondo verso l'origine di questo suo vissuto, parlare con uno psicoterapeuta e valutare l'idea di cominciare un percorso d'analisi è il consiglio più appropriato che posso darle.
Una buona giornata, Dott.ssa Dainelli Irina
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Dott.ssa Pasqualina Annoso
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, da ciò che racconta, emerge un senso di blocco e insoddisfazione su più livelli. Mi sembra che stia cercando di capire come sbloccare questa situazione per vivere una vita più piena e gratificante.
Prima di tutto, è importante riconoscere il valore dei suoi sentimenti e delle sue esperienze. Sta vivendo una fase in cui il passato sembra avere un peso significativo, sia nella sfera emotiva che in quella intima. La frustrazione che prova per la mancanza di nuove relazioni e la difficoltà nel fare conoscenze può essere molto pesante, specialmente se ci si sente anche delusi dalle esperienze passate. È normale provare un mix di emozioni – risentimento, malinconia, frustrazione – verso situazioni in cui sente di non aver ottenuto quello che desiderava.
Un aspetto centrale potrebbe essere la sua sensazione di “ancoraggio” alla relazione passata. Anche se questa si è conclusa, le ferite emotive spesso necessitano di tempo per rimarginarsi. Ogni persona ha tempi diversi per elaborare i legami passati, soprattutto quando ci si sente non completamente soddisfatti dal modo in cui si sono conclusi. È importante che si conceda il permesso di sentire questi sentimenti, senza giudicarli, riconoscendo che fanno parte del suo percorso di crescita.
Infine, le sue riflessioni sulla vita sentimentale e sull’autostima sono molto significative. È naturale sentirsi scoraggiati quando il desiderio di intimità o di una relazione è insoddisfatto da tempo. Ma il fatto che lei avverta questo desiderio è già un segnale positivo: significa che è ancora in contatto con la parte di sé che vuole donare e ricevere affetto.
Non è solo in questo percorso, e non c’è nulla di sbagliato nel chiedere supporto – anzi, potrebbe essere utile considerare un percorso di supporto psicologico con un professionista per lavorare su questi aspetti, così da sentirsi meno “bloccato” e più pronto a esplorare il nuovo. Resto a disposizione per ulteriori dubbi o approfondimenti. Un saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
Gentile utente, bisognerebbe prima comprendere la natura di tali sentimenti verso la sua ex e nel mentre iniziare nuove attività che possano aiutare sia ad elaborare il lutto sella separazione, ma anche attivare aree celebrali che le possono permettere di fare nuove esperienze come attività o hobby che le interessano e che le permettano di incontrare persone con interessi simili, inoltre potrebbe iscriversi a corsi, workshop o seminari su argomenti che le possono interessare, infine iniziare un'attività sportiva soprattutto di gruppo. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Una cosa che emerge dal tuo racconto è un senso di frustrazione e insoddisfazione verso te stesso. È come se ti vedessi in una posizione di svantaggio, quando invece hai molto da offrire.
Allenare la mente alla positività: Non vuol dire ignorare i problemi, ma provare a focalizzarti sulle cose che già funzionano e su quello che puoi migliorare.
Attività fisica: Non solo per il fisico, ma anche per la mente. Sport come la corsa, il nuoto o l’allenamento in palestra possono darti energia e aumentare la fiducia in te stesso.
Lavoro su sé stessi: un percorso con uno psicologo potrebbero aiutarti a capire meglio le tue emozioni e superare il blocco. Riparti da Te Stesso
Prova nuove esperienze.
Frequenta nuovi ambienti.
Migliora il rapporto con te stesso.
Non cercare a tutti i costi una relazione: la serenità personale viene prima.
È un processo, non succederà in un giorno, ma ogni passo conta. Sei molto più vicino al cambiamento di quanto pensi.
Dott. ssa Antonella Bellanzon
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la ringrazio per la fiducia con cui ha deciso di condividere la sua esperienza. Ciò che descrive è una condizione che molte persone vivono in certi momenti della propria vita, ma che, quando si prolunga e si ripresenta con questa intensità, può generare grande sofferenza. Vorrei dirle, innanzitutto, che il modo in cui lei racconta la sua storia è carico di lucidità, onestà e consapevolezza. C’è molto coraggio nel riconoscere le proprie responsabilità, le proprie emozioni e le proprie fragilità. Questo, dal mio punto di vista, è già un passo prezioso verso un cambiamento possibile. Quello che sembra emergere con forza dalla sua descrizione è un senso di blocco: uno stallo interiore che riguarda tanto la sfera affettiva quanto quella sociale, e che finisce per tradursi in una quotidianità vissuta quasi in automatico, come se il tempo scorresse senza lasciare davvero tracce significative. Questa sensazione di loop, di immobilità, spesso è alimentata da pensieri rigidi e autocritici, come “sono svuotato”, “nessuna mi ricambia”, “la mia vita non cambia”, che diventano veri e propri filtri attraverso cui il mondo viene letto, e che rinforzano la percezione di fallimento e impotenza. Il dolore che prova per la mancanza di intimità e per le delusioni sentimentali è assolutamente comprensibile. L’assenza di esperienze affettive e sessuali appaganti, specie quando queste mancanze si prolungano per anni, può ledere l’autostima, toccare la propria identità maschile, e generare un senso di esclusione che va oltre la dimensione personale. Ma ciò che conta, da una prospettiva cognitivo-comportamentale, è come lei ha iniziato a interpretare questi eventi e la narrazione che si è costruito intorno a essi. Quando si dice “mi sento colpito nell’orgoglio di uomo” o “nessuna mi ricambia”, è come se la mente cercasse una spiegazione, una causa precisa, magari legata alla sua persona, al suo valore, alla sua storia. Ma le emozioni e i comportamenti non sono sempre la diretta conseguenza di verità oggettive. Molto spesso derivano da convinzioni apprese, da modelli relazionali vissuti in passato, da aspettative sociali che inconsapevolmente iniziamo a interiorizzare come verità assolute. Un altro elemento importante riguarda il legame con la sua ex. Quando una relazione è stata significativa, anche se complicata, è normale che una parte di noi rimanga “ancorata” a quella persona. Talvolta non per ciò che era realmente, ma per ciò che quella relazione rappresentava: un senso di scopo, una speranza, un’illusione di stabilità. Lasciare andare, in questi casi, non significa cancellare o negare, ma integrare: dare spazio alla possibilità che, pur con tutto ciò che è stato, il futuro possa essere ancora costruito. La difficoltà a conoscere nuove persone può essere il risultato di una mente che, proprio per non soffrire ancora, anticipa già la delusione, si chiude in sé stessa e tende a evitare situazioni potenzialmente scomode o frustranti. È un meccanismo difensivo, comprensibile, ma che alla lunga diventa una trappola. In terapia cognitivo-comportamentale lavoriamo molto su questi automatismi mentali e comportamentali. Si impara a riconoscere i pensieri che generano blocchi emotivi, a metterli in discussione e a sostituirli con pensieri più funzionali. Ma, ancora più importante, si lavora sul comportamento: si definiscono piccoli obiettivi concreti, graduali, realistici, che possano spezzare il circolo vizioso dell’evitamento e riattivare l’esperienza della gratificazione. Anche uscire, conoscere qualcuno, fare nuove amicizie, non deve per forza essere vissuto come qualcosa di eccezionale o difficile: può iniziare con piccoli passi, con nuove routine, con la disponibilità a tollerare un po’ di frustrazione, accogliendo l’idea che il cambiamento richiede tempo ma è assolutamente possibile. Lei ha 25 anni. Una parte importante della vita è ancora davanti a sé, e il fatto che abbia voglia di cambiare, che desideri donare qualcosa di sé, che riconosca ciò che non la fa stare bene, è un segnale chiaro che dentro di lei ci sono risorse ancora attive. Le suggerirei, se possibile, di valutare un percorso psicoterapeutico, se non l’ha già fatto, per avere uno spazio dove affrontare in modo strutturato questi pensieri e queste emozioni. La sofferenza, se condivisa e contenuta in una relazione terapeutica solida, può trasformarsi in qualcosa di molto diverso da ciò che oggi la tiene fermo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Daisy Di Cello
Psicologo, Psicologo clinico
Bolzano
Buonasera,
dalle sue parole emerge una grande lucidità e consapevolezza di ciò che sta vivendo. Il senso di vuoto, la frustrazione e la difficoltà a ritrovare entusiasmo dopo relazioni che hanno lasciato segni profondi sono esperienze più comuni di quanto si pensi, ma possono pesare molto quando si protraggono nel tempo.
È comprensibile sentirsi bloccato: a volte, quando si è investito tanto, una parte di sé resta “ancorata” non tanto alla persona, quanto al bisogno di ritrovare quella parte viva di sé che si era espressa nella relazione.
Questo può generare confusione, senso di inadeguatezza o di solitudine, ma è anche il punto da cui può ripartire un percorso di rinascita personale.
Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio i propri bisogni emotivi, elaborare la delusione e ricostruire la fiducia nel legame e in sé stesso, anche nella sfera intima.

Ha già fatto un passo importante nel riconoscere e mettere in parole il suo disagio, è da lì che si può riprendere in mano la propria vita, con calma ma con direzione.

Un caro saluto,
Dott.ssa Di Cello Daisy, Psicologa

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