buongiorno, sono qui perché in questi giorni sto vivendo una grande situazione di ansia. tutto

16 risposte
buongiorno,
sono qui perché in questi giorni sto vivendo una grande situazione di ansia.

tutto è cominciato anni fa, avevo circa 10 anni quando ho cominciato a soffrire di anginofobia, poi sono migliorata ma ho avuto una forte ricaduta ai 13 anni ed è durata fino ai 15.

Poi sono stata meglio ma avevo sempre un pensiero di poter soffocare però ci facevo sempre meno caso, finché non ho adottato un cane e mi sono dovuta adattare alla sua presenza e ciò mi ha destabilizzato molto, quindi ho avuto un’altra ricaduta.

Il giorno della partita dell’italia contro inghilterra ho alzato tanto la voce e quindi mi si è provocata una forte irritazione alla gola per cui sentivo di avere qualcosa fermo ma in realtà non era nulla, in più si aggiungeva anche la mia ansia.

è durata per qualche giorno e questo mi ha fatto tornare in una ricaduta ancora più grave, finché non è arrivato il momento di partire per le vacanze (cosa che odio perché ogni volta i miei genitori mi portano al ristorante, e io odio mangiare in pubblico).

adesso sono qui, non mangio quasi nulla perché ogni volta ho la sensazione che qualcosa mi si blocchi in gola però dopo vari minuti scompare.

l’altro ieri ho mangiato del pollo ma questa sensazione non l’avevo per i primi pezzi, è venuta dopo (forse perché ero molto tranquilla in quel momento).

prendo tre integratori al giorno e la paura matta di poter soffocare.

vorrei effettuare una laringoscopia per costatare di non avere nulla in gola dato che ho anche una grande produzione di muchi in gola specialmente quando mangio, sono dati dall’ansia?

dovrei fare questa laringoscopia o non è necessario?

(premetto di pesare 38 kg, sono alta 158cm e soffro di attacchi di panico e depressione, mesi fa sono caduta nell’anoressia).

a settembre dovrei cominciare la terapia con lo psicologo e la nutrizionista.

secondo voi è anginofobia o un problema alla gola?

grazie mille in anticipo, cordiali saluti.
Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi il suo vissuto emotivo.
Scrive che a Settembre inizierà un percorso psicologico, quindi credo che sia più opportuno per lei confrontarsi direttamente con la terapeuta che la seguirà per evitare di confondersi.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve, sembra aver ricevuto diverse diagnosi (anginofobia, anoressia) nel corso degli anni ma nessun supporto psicologico, e questo sembra aver alimentato l'angoscia e il senso di confusione che emergono dalla Sua richiesta di informazioni. Dedichi la massima attenzione alla terapia che intraprenderà a settembre, affidandosi ai Professionisti che Le hanno dato questa indicazione ed a quelli che La seguiranno in questo percorso. Nel frattempo, se si dovesse verificare un peggioramento della situazione emotiva ovvero un ulteriore calo ponderale con conseguenze significative sul suo benessere fisiologico, emotivo e relazionale, non esiti a rivolgersi ad una Struttura Ospedaliera o ai Servizi Territoriali (ASL) di riferimento presenti nella Sua zona, coinvolgendo la Sua Famiglia quanto più possibile. Saluti, Dott.ssa M. Di Iorio
Salve. Fa bene a intraprendere un percorso psicologico per affrontare tutte le situazioni che ha condiviso. Per quanto riguarda la paura di soffocare quando mangia, potrebbe essere ansia ma potrebbe esserci alla base un problema deglutitorio. Potrebbe prendere in considerazione una terapia miofunzionale che l'aiuterà a riabilitare la giusta deglutizione. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Gentile Utente, mi dispiace molto per la sofferenza che sta vivendo. La scelta di intraprendere un percorso psicologico per affrontare le sue difficoltà è molto importante e sono certa le sarà di grande aiuto. Riguardo il suo quesito se sia opportuno fare una laringoscopia, penso che sia utile che ne parli con gli specialisti che la seguiranno a settembre o se il problema fosse molto invalidante intanto può parlarne con il suo medico di base e valutare se sia opportuno procedere con ulteriori esami medici.
Un cordiale saluto
Salve, la sua decisione di iniziare un percorso con uno psicologo è molto importante vista la sua sofferenza. Prenda al più presto un appuntamento! La paura di soffocare e il disagio di mangiare in pubblico non sono per niente da trascurare. Rispetto alla sua domanda se sia necessario fare una laringoscopia, penso che sia importante che ne parli con il suo medico di base. Resto a sua disposizione. Cordiali saluti Dott.ssa Barbara Gizzi
Buongiorno, il sintomo alla gola è piuttosto tipico come sintomo di ansia. Inizia il percorso a settembre con grande impegno e buona fiducia: quando lo stato di ansia diminuirà anche il sintomo scomparirà. Ha bisogno di sviluppare maggiore consapevolezza del proprio corpo ed individuare quali stimoli ansiogeni sono presenti nella sua vita.
Gentile Utente grazie di aver condiviso con noi la sua storia. Non sarà sicuramente facile vivere con la paura. Penso che la scelta di intraprendere un percorso psicologico sia la possibilità di comprendere meglio le sue paure e di poterle affrontare. senza dare adito ad interpretazioni possibili che l'ansia ci porta a sostenere. Il disagio che prova a mangiare in pubblico, gli attacchi di panico, etc sono sintomi, ma anche segnali che ci fanno comprendere come sia utile intraprendere un percorso che miri alla nostra salute, al nostro benessere, al sentirsi a proprio agio con noi stessi e con il mondo. Sono certa che il/la professionista valuterà tutte le possibilità per escludere o integrare anche diagnosi mediche. La salute dei nostri pazienti è tenuta in considerazione da un punto di vista biopsicosociale.
Le auguro un buon inizio per il suo percorso e serenità
Cordiali Saluti Dott.ssa Alessia Battista
Gentile ragazza, qui non mi sembra il luogo migliore per affrontare dei tempi importanti che la riguardano. Aspetti con fiducia il suo inizio di percorso terapeutico, sicuramente potrà trovare molte delle risposte che cerca....quello che le posso dire,, è che per quanto riguarda la deglutizione, l'ansia spesso fa dei brutti scherzi, quindi la disfagia e il bolo isterico hanno spesso una forte componente psicosomatica. Un caro saluto
Gentile utente, un professionista competente non esclude a priori una problematica di tipo fisiologico, per cui le suggerisco di effettuare una visita che la possa tranquillizzare rispetto a questo fattore. Per il resto concordo con i colleghi sul fatto che l’ansia possa giocare brutti scherzi con ricadute di un certo rilievo dal punto di vista psicosomatico. Il percorso che comincerà a settembre la aiuterà di certo a comprendere l’origine di questa sua ansia e le motivazioni che, a distanza di anni, ancora le fanno vivere questa spiacevole condizione. Spesso i problemi di ansia che ricadono sulla gola possono scaturire da “non detti”, cose che “soffoca”. Cominci a pensare a cosa, per tanti anni, avrebbe voluto dire, ma ha soffocato. Sia fiduciosa nelle sue capacità, chiedere aiuto è il primo passo per guarire.
Cordialmente, Dott.ssa Pipitó.
Gentile utente, il quadro che ha descritto mostra difficoltà in più aspetti della sua vita. Credo che sia ottima, vista la situazione, l'idea di iniziare un percorso di psicoterapia. Si affidi ai professionisti piuttosto che considerare diagnosi differenti, sono etichette che non la aiutano a superare le sue difficoltà. Per quanto riguarda la laringoscopia segua le indicazioni del medico, se le hanno consigliato di farla la faccia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente di mio dottore,

i suoi sintomi sono tipici dei disturbi d'ansia
La terapia per il Disturbo d’ansia è sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La psicoterapia sistemico-relazionale è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo i disturbi d’ansia.
Chi soffre di ansia interpreta erroneamente le sensazioni emozionali e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento della psicoterapia sistemico-relazionale è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di viverla appunto
Leggo che ha già consultato uno psicologo, ed é la cosa più giusta che potesse fare. Parli con lui anche del fatto che in questo periodo il sintomo tende a limitarla molto, potrebbe valutare anche consulto psichiatrico.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Grazie per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni e i suoi vissuti.
Considerando che l'inizio di un percorso terapeutico non è lontano,lascerei alla collega la possibilità di costruire una relazione terapeutica fondamentale per raggiungere obiettivi e arrivare a una migliore qualità di vita.in bocca al lupo
Condivido quanto dice di aver già scelto di fare, cioè rivolgersi ad uno psicologo e ad un nutrizionista
Leggendo il suo racconto mi sono chiesta quali "bocconi amari" del suo passato non riesca a buttar giù....
Non si soffermi troppo sul sintomo (a questo proposito il medico farà gli accertamenti che ritiene necessari) e sicuramente occorre un consulto specialistico di tipo psicologico.
Personalmente consiglio l'Emdr.
Buongiorno,
da quello che sta narrando sembrerebbe che questa situazione sia presente nella sua vita da tempo, avendo uno storico. Credo che sia importante lavorare con uno specialista di salute mentale per poter esplorare questi episodi passati e quello che sente adesso, perchè sembrerebbe che ci sia di mezzo un blocco psicologico. Rimango a disposizione.

Dott. Riccardo Scalcinati
Salve
L'anginofobia è comunque relativo ad un problema d'ansia spesso di origine traumatica, ho trattato diversi casi simili ai suoi, risolti con l'EMDR. Spesso c'è comorbilità tra anginofobia e disturbi del comportamento alimentare. Si affidi allo psicoterapeuta che ha scelto, in bocca al lupo.
Cordiali Saluti Dott Tiziana Vecchiarini

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