Buongiorno sono il papà di un minore (17 anni e 3 mesi) che il 2 dicembre ha avuto un episodio psico

3 risposte
Buongiorno sono il papà di un minore (17 anni e 3 mesi) che il 2 dicembre ha avuto un episodio psicotico e da quel giorno viene curato con risperdal 6 mg diviso in tre parti di giornata, valium sempre divise x tre volte al dì e trittico 50mg alla sera. Lui era un super atleta l'episodio non è conseguenza di droghe etc.. e adesso mi vedo un zombie, e a mio avviso in alcuni momenti della giornata ha ancora qualche allucinazione, al ricovero nei primi gg gli era stato somministrato abilify e aveva funzionato benissimo ma purtroppo come controindicazione era seguita da acatisia. è seguito da pschiatra e psicologo, sono molto preoccupato per la sua ripresa e futura disintossicazione mi era stato detto che avrebbe potuto riprendere studi e la sua passione sportiva già da questi giorni dell'inizio dell'anno ma è impossibile è troppo stordito!!! UN CONSIGLIO PER FAVORE?
L'ideale sarebbe confrontarsi con lo psichiatra curante per il monitoraggio degli effetti della terapia attuale, piuttosto che consultare altri professionisti. Utile proseguire, inoltre, percorso psicoterapeutico mirato. Un saluto cordiale, RF.

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Dalle informazioni che da non è possibile fare un ipotesi sui tempi di risposta. Non dice se è il primo episodio, la diagnosi, se c’è familiarità in famiglia per disturbi psichiatrici, ecc, ecc.
Credo anche che le aspettative siano eccessivamente ottimistiche, un mese di tempo potrebbe esser un breve lasso di tempo per un episodio con queste caratteristiche. La terapia andrà poi progressivamente ridotta ma comunque mantenuta nel tempo per garantire un buon controllo del disturbo.
Buongiorno. Un episodio psicotico non è come un'influenza; i tempi di recupero, seppur la terapia funziona, sono più lunghi , difficile dire quanto. Quello che occorre fare è monitorare nel tempo le condizioni del soggetto interfaciandosi col curante di fiducia. In ogni caso, mi pare sia passato troppo breve tempo dall'inizio dello scompenso; comprensibile l'angoscia dei parenti di fronte a una condizione sconosciuta, ma occorre tempo e solo con l'osservazione e la rassicurazione dello psichiatra curante, è possibile reggere questa attesa.

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