Buongiorno, scrivo per chiedere dei consigli riguardo la mia relazione, sono una ragazza di 24 anni,

24 risposte
Buongiorno, scrivo per chiedere dei consigli riguardo la mia relazione, sono una ragazza di 24 anni, ho conosciuto l'altra persona questa estate durante il lavoro, ci frequentiamo in modo serio da un paio di mesi, inoltre abbiamo abbastanza differenza di età, ultimamente però mi sento un pò giù, ho notato come mi succedeva anche con precedenti relazioni, nel senso che mi succedeva di stancarmi, ho paura di questo, ci tengo all'altra persona, ma anche quando parliamo al telefono certe volte è come se non mi ascoltasse anche facendo altro e questo mi dispiace e mi infastidisce, però quando ci vediamo e usciamo sto bene con lui, scherziamo e stiamo bene, ma ho paura di stancarmi...ci tengo tanto a lui e non vorrei finirla..non so se possa dipendere dalla differenza che abbiamo..
Dott.ssa Gabriella Pringigallo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, comprendo il suo stato d'animo: da una parte si sente attratta e desiderosa di portare avanti la relazione con questa persona, dall'altra teme di non aver voglia di investire in questo rapporto. A volte succede di sentire dentro di noi dei sentimenti contrastanti, i motivi possono essere molteplici e possono derivare sia da qualcosa che riguarda l'altro, sia da timori legati alla nostra interiorità e alla nostra storia. Lei si sta interrogando in modo adeguato, cercando di comprendere la ragione di questa incertezza, tuttavia ritengo potrebbe esserle di aiuto intraprendere un percorso di psicoterapeutico che possa aiutarla a trovare l'origine di questa sua 'paura di stancarmi' che lei ha provato e prova nelle relazioni affettive che intraprende.
Resto a disposizione, un saluto

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Dott.ssa Cristina Campigli
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Sarnico
È importante prima di tutto capire che è normale sentirsi giù o stanchi in una relazione, specialmente quando ci sono delle differenze di età o quando si manifestano alcune dinamiche che possono generare frustrazione o disagio. Il fatto di sentirsi stufa o giù in generale nelle sue relazioni potrebbe essere un segnale che va esaminato attentamente. Potrebbe non dipendere necessariamente dalla differenza di età, ma potrebbe essere collegato a dinamiche o comportamenti specifici nella relazione che sta vivendo. È positivo che quando si vede con questa persona si senta bene e si diverta. Tuttavia, è altrettanto importante che ci sia una comunicazione aperta e rispettosa tra voi. Il fatto che lei avverta che a volte lui sembra non ascoltarla durante le conversazioni telefoniche potrebbe essere un punto su cui è necessario fare chiarezza.
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Dott.ssa Serena Sgrosso
Psicologo, Psicologo clinico
Dueville
Gentile utente,
Capisco il suo stato d’animo…visto anche le sue storie precedenti, ha mai capito perché a un certo punto della relazione sente questa stanchezza? Io le consiglierei di provare a chiedere una consulenza psicologica e approfondire soprattutto se sente che ci tiene a questa persona. La differenza di età non fa alcuna “differenza” se per lei non la fa…In bocca al lupo!
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buonasera, stia attenta a non rispondere più ai suoi timori che alla situazione reale. Potrebbe intraprendere un percorso terapeutico per capire meglio cosa è successo nelle sue relazioni passate e che cosa l'ha fatta stancare. Soprattutto però potrebbe sfruttarlo per comprendere meglio la relazione attuale e a non ricadere nella stessa modalità di funzionamento che ha descritto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Spesso in una nuova relazione proiettiamo paure e timori già esperti in relazioni passare, ecomprwnsibile...però bisogna pure tenere presente che ogni storia è differente dalle altre, ed è improprio e controproducente non vivere che il presente. Quanto alla scarsa attenzione che percepisce durante le Vs telefonate, perché non si esprime con chiarezza e dice che non le va? Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Quando ci comportiamo seguendo degli schemi che sembrano essere prestabiliti è utile comprendere le motivazioni profonde ed inconsce che ci muovono.
Un collega potrebbe aiutarla a farlo.
Rimango a disposizione.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
buonasera e grazie per aver condiviso il suo disagio, è normale avere dubbi su i propri sentimenti soprattutto se lo stesso problema sembra di averlo vissuto già in passato. Si dia la possibilità di un percorso di psicoterapia per consolidare gli elementi positivi e analizzare le incertezze. Cordiali Saluti, dssa Cristina Sinno
Dott.ssa Michela Berta
Psicologo, Psicologo clinico
Stezzano
Buonasera! Non mi soffermerei sulla differenza di età. Piuttosto, leggo molta ambivalenza in quello che scrive. Mi dispiace che percepisca tutta questa incertezza. Le suggerirei di provare a "stare" in questa incertezza per provare a capire da cosa provenga e quale possa essere la scelta a lei più adatta, magari condividendo ciò che sente e pensa con questa persona. A volte abbiamo delle convinzioni che si rilevano facilmente confutabili attraverso il confronto con l'altro. Un abbraccio!
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
provi a guardare meglio dentro di sé, cercando di dare una risposta a tutte queste sue domande. Si sintonizzi realmente su ciò che vuole, magari non è detto che per lei al momento avere una relazione sia una priorità.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Elena Santomartino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Preganziol
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, la sua noia potrebbe non dipendere tanto dall'altra persona, quanto da lei, dalla difficoltà ad affidarsi, a lasciarsi andare affettivamente in una relazione, visto che è già accaduto in passato. Dice di tenere all'altra persona, e attribuisce la sentita disaffezione alla differenza di età, ma c'è da chiedersi se questa eventuale causa sia reale o solo un pretesto per non impegnarsi. Un percorso psicoterapeutico sarebbe utile in tal senso. Rimango a disposizione e la saluto cordialmente.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Buongiorno ... come mai c'è questa paura di stancarsi? Le relazioni non sono semplici e vengono costruite di volta in volta dalle persone coinvolte. Se in passato è successo che lei si sia stancata, non è detto che debba necessariamente risuccedere (è una fallacia del pensiero). Quegli atteggiamenti che le provocano fastidio, li ha comunicati al partner? Sono disponibile per un eventuale aiuto e le mando un cordiale saluto.
Dott.ssa Anastasia Giangrande
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Carissima utente, ha mai sentito parlare della profezia che si autoavvera? Facci attenzione che questa continua paura di stancarsi non sia in realtà una residenza che pone allo sviluppo della relazione, la paura di lasciarsi andare, di mettersi in gioco; una paura tale che può portare alla fine della relazione prima che si realizzi effettivamente la noia per la stessa.
Le auguro il meglio e se vuole esplorare con me il significato del suo vissuto, io sono disponibile per avviare un percorso online. Dott.ssa Anastasia Giangrande
Dott.ssa Arianna Broglia
Psicologo, Psicoterapeuta
Parma
Gentile ragazza buongiorno, hai fatto bene a condividere con noi le tue preoccupazioni, mi dispiace perché immagino quanto possano essere faticose. Secondo te come mai ad un certo punto nelle relazioni tendi a stancarti? Potrebbe essere utile analizzare i tuoi vissuti all'interno di un percorso psicologico, se vuoi io sono disponibile anche in modalità online. Un caro saluto e buone feste, dott.ssa Arianna Broglia
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Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso questi suoi pensieri, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per affrontare ciò che sta raccontando.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Dr. Daniele Gregorio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Perugia
Quando parli di differenza di età però non ci hai dato un'idea. Questo perché, si la differenza di età, di luogo, di dove uno è cresciuto e di altre variabili influenzano, ma 1 singola variabile è un effetto poco impattante. In più riferisci che è successo altre volte. Questo credo dica molto più di te che dell'altro. Cosa vuoi da una relazione? Cosa cerchi in una relazione? Le relazioni di coppia è un gioco di equilibri che con l'età e il tempo della relazione si strutturano. Ma oltre alle dinamiche di coppia non scordiamoci che questa è formata da due singoli individui con i propri pensieri, le proprie emozioni e i propri comportamenti. Questo è un fattore su cui poter riflettere ed affrontare per raccogliere i frutti in futuro.
Dott. Iacopo Curzi
Psicologo, Psicologo clinico
Senigallia
Buonasera gentile utente, la ringrazio per la sua condivisione.
Quella che lei condivide è una riflessione molto importante che necessita di tutta l'attenzione necessaria. Dubito che possa essere sviscerata esaustivamente in poco tempo. Detto ciò è importante, a mio avviso, che si chieda come mai ad un certo punto sorge in lei questo timore... dipende dall'approfondirsi dell'intimità della relazione, dal timore di perdere l'altra persona? le motivazioni potrebbero essere tante.
È per questo motivo che mi sento di suggerirle di intraprendere un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia così da poter approfondire queste importanti tematiche.
Dott. Iacopo Curzi
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, questo suo senso di stanchezza va letto, cioè va dato il significato emotivo che può avere per lei. Sente che non viene sufficientemente considerata e ascoltata? Alcuni suoi bisogni non sono soddisfatti? Come vive il tempo in cui non siete vicini ma vi sentite per telefono? Le risposte sono dentro di lei ma spesso bisogna fare chiarezza e richiedere a professionisti un aiuto per leggerli.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno a te. Non lasciarti ingannare dalle tue emozioni e dai tuoi pensieri, sei molto di più. Come mai nell'unico scenario che immagini per questa relazione ci sei tu che ti stanchi? Pensi ci possa essere solo questo finale? Mi sembra di capire che nelle relazione passate si sviluppava questa dinamica, ma ciò non significa che debba accadere anche nel presente: il passato può essere un grande maestro, ci permette di interrogarci in modo consapevole su quello che abbiamo sentito, pensato e agito. Sta a noi scegliere se portarcelo appresso come una palla da carcerato oppure come un bagaglio da cui attingere quando lo riteniamo opportuno.
Te la senti di condividere con lui il dubbio che hai a proposito del non sentirti ascoltata quando parlate al telefono? Penso possa essere un primo passo per un confronto costruttivo.
Nel caso volessi approfondire tutto questo sarò felice di ascoltarti. Ti auguro il meglio, un caro saluto
Dott.ssa Elena Cordova
Psicologo, Psicologo clinico
Pisa
Buongiorno, mi sembra che da una parte si senta giù e in alcuni momenti non ascoltata e dall'altra abbia paura di stancarsi e non voglia finirla. Questa relazione potrebbe essere diversa dalle altre perchè sembrerebbe sembrerebbe prevalere la parte che non vuole finirla e che ci tiene. Tuttavia io troverei uno spazio psicoterapico dove parlare di questi suoi timori e trovarli un suo significato
Dott.ssa Giulia Raiano
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buon pomeriggio
Quello che stai vivendo è una fase molto comune nelle relazioni, soprattutto quando si entra in una connessione più seria e coinvolgente. È del tutto naturale avere momenti di dubbio o una sensazione di distanza emotiva, anche quando ci si tiene davvero all'altra persona.
Il fatto che ti senta giù, nonostante tu provi affetto e stia bene nei momenti trascorsi insieme, dice qualcosa di importante: stai cominciando a percepire una dissonanza tra quello che desideri emotivamente e ciò che effettivamente ricevi. Quando dici che ti succedeva anche in relazioni passate, forse potremmo chiederci se c’è un tuo bisogno che tende a non essere riconosciuto o ascoltato nei rapporti. Non è una colpa né una debolezza, ma un segnale prezioso da accogliere.
Il comportamento che descrivi, il fatto che lui sembri distratto o non presente mentre parlate al telefono, può sembrarti piccolo, ma in realtà può toccare un punto molto sensibile: quello di sentirti vista, ascoltata, accolta. Quando queste cose mancano, anche in una relazione che “funziona” all’apparenza, può affacciarsi un senso di solitudine, che con il tempo può trasformarsi in disaffezione o stanchezza. Ed è proprio questo che stai temendo.

Riguardo alla differenza d’età: può avere un ruolo, ma non è necessariamente il problema centrale. Più che l’età in sé, ciò che può pesare è la diversa fase di vita, il modo di comunicare, il modo di investire nella relazione. Ti chiedi se può dipendere da questo, e potrebbe essere una delle componenti, ma ciò che sembra più urgente è capire come ti senti tu nel rapporto e che tipo di attenzione emotiva cerchi.

Non c’è nulla di sbagliato nell’avere paura di stancarsi. Le relazioni non sono solo passione e presenza fisica: hanno bisogno di nutrimento emotivo, comunicazione sincera, reciprocità. Se lui ti fa stare bene quando siete insieme, questo è un valore importante. Ma è altrettanto importante che tu possa sentirti ascoltata anche nei momenti quotidiani, che non sono meno significativi.

Ti invito a non reprimere questi pensieri, ma piuttosto ad accoglierli con onestà. Parlane con lui, se ti senti pronta. Anche semplicemente dire: “Quando parliamo e sento che sei distratto, mi fa male, non mi sento vista e ascoltata” può aprire uno spazio di confronto reale.
E se hai vissuto dinamiche simili in passato, può essere utile riflettere anche su cosa cerchi in una relazione e su quali segnali inconsci ti portano, magari, a ripetere alcune situazioni.
Se vorrai approfondire resto a disposizione.
Buona giornata
Dott.ssa Giulia Raiano
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, dalle sue parole emerge un sincero desiderio di capire che cosa stia accadendo dentro di lei e come poter proteggere una relazione a cui tiene davvero. È molto comprensibile che si senta in bilico tra momenti di forte connessione e altri in cui avverte fastidio, distanza o il timore di perdere interesse. Succede spesso quando iniziano relazioni che per noi hanno un certo valore emotivo: l’affetto fa nascere anche la paura di non riuscire a mantenerlo. È importante dare spazio a ciò che sta vivendo senza giudicarlo come un difetto o un segnale di incompatibilità. Molte persone, nelle prime fasi di una storia, sperimentano oscillazioni emotive. Quando si avvicina a qualcuno, può sentirsi coinvolta e serena durante i momenti di presenza reale, come quando uscite insieme, ma più vulnerabile o irritabile quando la comunicazione non è come vorrebbe, ad esempio al telefono. Questo contrasto non significa automaticamente disinteresse verso il partner, ma può riflettere bisogni affettivi diversi o paure che si riattivano. Il punto che descrive, quello del sentirsi ignorata o poco ascoltata durante le chiamate, merita attenzione. Non perché sia necessariamente grave, ma perché tocca un suo bisogno molto umano: sentirsi vista, considerata, scelta. Quando questo non accade, anche in piccole situazioni quotidiane, può affiorare la sensazione di non essere abbastanza importante, e da lì arrivano la tristezza e la stanchezza emotiva. È possibile che con altri partner in passato sia successo qualcosa di simile proprio perché, nei momenti in cui sente distanza, si attivano pensieri automatici che la portano a immaginare che la relazione possa svanire o che l’altra persona non sia pienamente coinvolta. La differenza d'età può avere un ruolo, ma non necessariamente in senso negativo. A volte due persone con un vissuto diverso hanno anche modalità diverse di comunicare o di gestire l’attenzione. È possibile che lui non si renda conto che, quando fa altro durante le chiamate, per lei quel comportamento assume un significato molto più profondo di quello che lui intende trasmettere. Non è detto che lo faccia per mancanza di interesse, potrebbe semplicemente non sapere quanto lei tenga a quei momenti di contatto. Ciò che potrebbe aiutarla è provare a comunicare questo suo bisogno in modo semplice e sincero, spiegando come si sente e che cosa le fa bene. Spesso, quando l’altro capisce l’impatto emotivo di un gesto, può modificare spontaneamente il proprio modo di porsi. Non deve essere una discussione pesante, ma un modo per avvicinarvi di più, per far conoscere chi è lei e che cosa la fa stare bene in una relazione. La paura di stancarsi è comprensibile, soprattutto se in passato ha già vissuto situazioni in cui i sentimenti si affievolivano. Ma non sempre la stanchezza emotiva è un segnale che la relazione non funziona. A volte indica soltanto che c’è un bisogno non riconosciuto o non espresso che merita spazio. Quando lo si chiarisce, molte sensazioni trovano un nuovo equilibrio e la relazione può diventare più solida. Si ascolti e si dia tempo. Lei stessa dice che quando siete insieme vive momenti piacevoli, spontanei e leggeri. Questo è un segnale importante. Le relazioni non si misurano solo dalle paure, ma anche da ciò che accade quando ci si incontra sul piano reale. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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