Buongiorno prendo Limbytril da un po di anni ho 5( anni e mi sento obeso ho parlato con il med
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risposte
Buongiorno prendo Limbytril da un po di anni ho 5( anni e mi sento obeso ho parlato con il medico scrivente( psico terapeuta) è mi diceva che il farmaco non da effetti di quel genere alimentazione giusta attività fisica nella norma esami di laboratorio idem allora di cosa si tratta?
Buonasera,
per un consulto di questo tipo le consiglio di rivolgersi ad un medico.
Saluti
Dott.ssa Cristina Villa
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Dott.ssa Cristina Villa
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Gentile utente, è difficile fare una valutazione e aiutarla da remoto. Il collega psicoterapeuta, se le ha prescritto il medicinale, avrà anche una abilitazione medica e potrà supportarla sia sul piano medico che psicologico, essendoci tra di voi già una collaborazione in essere. Ha fatto bene a fare tutti i controlli di laboratorio e bene che siano nella norma, ora probabilmente va approfondito il suo vissuto emotivo rispetto il cambiamento che percepisce nel suo corpo. Per fare questo il contesto più adatto è quello psicoterapico. Le faccio i migliori auguri, dottor Andrea Marinelli
Gentile utente di mio dottore,
la invito a consultare nuovamente il medico prescrivente di tale farmaco al fine di ricevere tali informazioni.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
la invito a consultare nuovamente il medico prescrivente di tale farmaco al fine di ricevere tali informazioni.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno — grazie per la domanda, provo a spiegare in modo chiaro e conciso.
Limbitryl (Limbitryl/Limbitrol) è una combinazione di amitriptilina (un antidepressivo triciclico) e clordiazepossido (una benzodiazepina).
Codifa
+1
È importante sapere che l’amitriptilina è fra i farmaci antidepressivi più frequentemente associati ad aumento di appetito e di peso (azione antistaminica/anticolinergica e possibili effetti sul metabolismo). Quindi il farmaco può effettivamente contribuire a sentirsi più “ingrassati” o ad avere aumento di peso in alcune persone.
DrugBank
+1
Detto questo, quando una persona nota aumento di peso o sensazione di obesità vanno considerati altri fattori che spesso agiscono insieme al farmaco:
la stessa depressione (può alterare appetito e attività), la sedazione e la riduzione dell’attività fisica;
abitudini alimentari (anche se lei dice “alimentazione giusta”, va verificata concretamente la quantità/calorie);
interazioni con altri farmaci;
cambiamenti ormonali (tiroide, glicemia, metabolismo), ritenzione idrica o altri problemi medici.
Mayo Clinic
+1
Cosa può fare subito (passi pratici e ragionevoli):
annotare da quanto tempo è iniziato il sintomo e il trend del peso (kg persi/guadagnati, misure, quando è cominciato).
rivedere l’elenco completo dei farmaci con il medico (anche integratori/se li prende).
chiedere esami di base se non recenti: TSH, glicemia a digiuno o HbA1c, profilo lipidico, funzionalità epatica/renale — per escludere cause mediche che favoriscono aumento di peso.
discutere con il medico la possibilità di modificare la terapia (aggiustamento di dose, alternativa farmacologica meno associata a peso) oppure strategie per contrastare l’aumento (piano alimentare praticabile, incremento progressivo dell’attività fisica, supporto psicoterapico per sintomi depressivi o per modifiche comportamentali).
Mayo Clinic
+1
Per concludere: sì, è possibile che Limbitryl (per la componente amitriptilina) contribuisca al problema, ma è necessaria una valutazione completa per stabilire quanto pesa il farmaco rispetto ad altre cause. È quindi consigliabile approfondire con lo specialista (medico prescrittore o psichiatra) per valutare esami mirati e possibili alternative terapeutiche in sicurezza.
Cordiali saluti,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa
Limbitryl (Limbitryl/Limbitrol) è una combinazione di amitriptilina (un antidepressivo triciclico) e clordiazepossido (una benzodiazepina).
Codifa
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È importante sapere che l’amitriptilina è fra i farmaci antidepressivi più frequentemente associati ad aumento di appetito e di peso (azione antistaminica/anticolinergica e possibili effetti sul metabolismo). Quindi il farmaco può effettivamente contribuire a sentirsi più “ingrassati” o ad avere aumento di peso in alcune persone.
DrugBank
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Detto questo, quando una persona nota aumento di peso o sensazione di obesità vanno considerati altri fattori che spesso agiscono insieme al farmaco:
la stessa depressione (può alterare appetito e attività), la sedazione e la riduzione dell’attività fisica;
abitudini alimentari (anche se lei dice “alimentazione giusta”, va verificata concretamente la quantità/calorie);
interazioni con altri farmaci;
cambiamenti ormonali (tiroide, glicemia, metabolismo), ritenzione idrica o altri problemi medici.
Mayo Clinic
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Cosa può fare subito (passi pratici e ragionevoli):
annotare da quanto tempo è iniziato il sintomo e il trend del peso (kg persi/guadagnati, misure, quando è cominciato).
rivedere l’elenco completo dei farmaci con il medico (anche integratori/se li prende).
chiedere esami di base se non recenti: TSH, glicemia a digiuno o HbA1c, profilo lipidico, funzionalità epatica/renale — per escludere cause mediche che favoriscono aumento di peso.
discutere con il medico la possibilità di modificare la terapia (aggiustamento di dose, alternativa farmacologica meno associata a peso) oppure strategie per contrastare l’aumento (piano alimentare praticabile, incremento progressivo dell’attività fisica, supporto psicoterapico per sintomi depressivi o per modifiche comportamentali).
Mayo Clinic
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Per concludere: sì, è possibile che Limbitryl (per la componente amitriptilina) contribuisca al problema, ma è necessaria una valutazione completa per stabilire quanto pesa il farmaco rispetto ad altre cause. È quindi consigliabile approfondire con lo specialista (medico prescrittore o psichiatra) per valutare esami mirati e possibili alternative terapeutiche in sicurezza.
Cordiali saluti,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa
Buongiorno, potrebbe trattarsi di una dispercezione relativa all'immagine corporea. Le suggerirei di affrontare questo suo sentire relativo al corpo con il suo o la sua psicoterapeuta. Buona giornata, Ilaria Innocenti
Salve,la sua preoccupazione può trovare accoglimento, soprattutto se segue uno stile di vita equilibrato e non riscontra alterazioni negli esami. Ogni persona reagisce in modo diverso ai farmaci e a volte anche un lieve effetto collaterale può diventare rilevante se protratto per anni. È importante che di queste variazioni parli con lo psichiatra o con il medico di riferimento, poiché solo loro possono valutare se la terapia farmacologica va modificata o se è opportuno un monitoraggio più specifico. Sul piano psicologico, può essere utile esplorare con il suo psicologo psicoterapeuta l’aspetto emotivo legato all’immagine corporea e al senso di controllo, lavorando con approcci come la Mindfulness o la psicoterapia umanistica per ristabilire un equilibrio tra corpo e mente. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Cara utente,
nelle tue parole sembra emergere una sensazione di smarrimento più che un semplice dubbio sul farmaco. Quando si vive con l’idea di essere “obesi” nonostante l’alimentazione sia nella norma, l’attività fisica regolare e gli esami medici tranquilli, può essere che il disagio non riguardi soltanto il corpo ma il modo in cui, in questo momento, il corpo viene percepito.
A volte l’immagine corporea non segue fedelmente i dati oggettivi. È come se dentro di noi ci fosse uno sguardo che si forma molto prima di quello che vediamo allo specchio, e quello sguardo può essere influenzato da molti fattori: stati emotivi, periodi di stress, vissuti di inadeguatezza, momenti di cambiamento, antiche sensazioni che tornano. Non è necessariamente un “effetto collaterale” del farmaco, ma potrebbe essere una modalità con cui il tuo mondo interno sta cercando di esprimere un disagio.
Il fatto che il tuo terapeuta ti abbia detto che il farmaco di per sé non porta a un aumento di peso non esclude che tu possa sentire comunque un cambiamento. Non una certezza, ma una possibilità: il farmaco potrebbe avere modificato in parte il modo in cui senti il corpo, oppure l’ansia, la tristezza o altri vissuti potrebbero aver trovato nel corpo il luogo più immediato in cui depositarsi.
Quando si dice “mi sento obeso” non sempre si parla del corpo reale. A volte è una parola che prova a descrivere un peso emotivo, qualcosa che opprime o che ingombra interiormente più che fisicamente. E il corpo diventa il linguaggio più facile per dirlo.
Forse potrebbe essere utile portare proprio questa sensazione in terapia, non tanto per capire “da cosa dipende esattamente”, quanto per esplorare cosa rappresenta per te in questo momento il corpo, il peso, la percezione di ingombro o eccesso. Non per trovare una colpa o una causa unica, ma per dare spazio a un vissuto che sta chiedendo ascolto.
Con cura,
dott.ssa Raffaella Pia Testa
nelle tue parole sembra emergere una sensazione di smarrimento più che un semplice dubbio sul farmaco. Quando si vive con l’idea di essere “obesi” nonostante l’alimentazione sia nella norma, l’attività fisica regolare e gli esami medici tranquilli, può essere che il disagio non riguardi soltanto il corpo ma il modo in cui, in questo momento, il corpo viene percepito.
A volte l’immagine corporea non segue fedelmente i dati oggettivi. È come se dentro di noi ci fosse uno sguardo che si forma molto prima di quello che vediamo allo specchio, e quello sguardo può essere influenzato da molti fattori: stati emotivi, periodi di stress, vissuti di inadeguatezza, momenti di cambiamento, antiche sensazioni che tornano. Non è necessariamente un “effetto collaterale” del farmaco, ma potrebbe essere una modalità con cui il tuo mondo interno sta cercando di esprimere un disagio.
Il fatto che il tuo terapeuta ti abbia detto che il farmaco di per sé non porta a un aumento di peso non esclude che tu possa sentire comunque un cambiamento. Non una certezza, ma una possibilità: il farmaco potrebbe avere modificato in parte il modo in cui senti il corpo, oppure l’ansia, la tristezza o altri vissuti potrebbero aver trovato nel corpo il luogo più immediato in cui depositarsi.
Quando si dice “mi sento obeso” non sempre si parla del corpo reale. A volte è una parola che prova a descrivere un peso emotivo, qualcosa che opprime o che ingombra interiormente più che fisicamente. E il corpo diventa il linguaggio più facile per dirlo.
Forse potrebbe essere utile portare proprio questa sensazione in terapia, non tanto per capire “da cosa dipende esattamente”, quanto per esplorare cosa rappresenta per te in questo momento il corpo, il peso, la percezione di ingombro o eccesso. Non per trovare una colpa o una causa unica, ma per dare spazio a un vissuto che sta chiedendo ascolto.
Con cura,
dott.ssa Raffaella Pia Testa
Buonasera, se il medico che la segue è anche psicoterapeuta è meglio chiedere a lui che conosce tutta la sua situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, penso che sia giusto che lei si rivolga e chieda spiegazioni a chi gli ha prescritto il farmaco, che penso sia uno psichiatra, noi siamo dei psicoterapeuti non possiamo dare queste informazioni, la saluto, dott. Eugenia Cardilli.
Salve,
Non è possibile fare una diagnosi senza conoscere il paziente e la sua situazione. Le consiglio di riferire le sue perplessità al dottore che la segue e la conosce, sono certa che potrà esserle d'aiuto.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Di Giovanni
Non è possibile fare una diagnosi senza conoscere il paziente e la sua situazione. Le consiglio di riferire le sue perplessità al dottore che la segue e la conosce, sono certa che potrà esserle d'aiuto.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Di Giovanni
Buongiorno gentilissimo, grazie per la condivisione innanzitutto. Dato che lei è già in carica ad uno psicoterapeuta, provare ad indagare insieme quale possa essere la motivazione sottostante questo suo sentire, potrebbe essere utile confrontarsi insieme.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi a uno psichiatra per chiarire i suoi dubbi. Gli psicoterapeuti, a meno che non siano medici, non danno consigli sui farmaci.
Buongiorno.
Le consiglio di rivolgersi ad un Psichiatra, lo psicologo non può dare opiniioni sulle medicine.
Cordialemente
Dott.ssa Laura Bova
Le consiglio di rivolgersi ad un Psichiatra, lo psicologo non può dare opiniioni sulle medicine.
Cordialemente
Dott.ssa Laura Bova
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