Buongiorno, mia figlia a settembre inizierà le medie e ho deciso di cambiare istituto invece di farl

24 risposte
Buongiorno, mia figlia a settembre inizierà le medie e ho deciso di cambiare istituto invece di farla proseguire con le sue compagne. L'ho fatto perché non condivido il metodo di studio (in questa scuola in classe si studia con il tablet, a casa con il libro) e perché non ha stretto nessun legame profondo con nessuna amichetta (la sua migliore amica non frequenta la sua classe) .

Lei è l'unica a cambiare e questa cosa l'ha infastidita, nonostante io non abbia visto in lei una vera opposizione. Lei ha paura del cambiamento e di non avere nessuna persona conosciuta (è abbastanza timida).

Fermo restando che non trovo corretto che in classe facciano "pesare" queste scelte, Ora come devo fare io a non farle pesare il fatto che sia l'unica a cambiare, visto che ha già delle perplessità? Mi sento egoista in questa decisione e ho paura di fare male invece che bene...

Grazie mille per le risposte. Valentina
Dott.ssa Eleonora Sibilia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno Valentina,
cambiare scuola può essere una transizione significativa e comprendo che lei voglia rendere questo processo il più agevole possibile per sua figlia. Provi a parla apertamente con lei riguardo al motivo del cambio di scuola, condividendo i suoi pensieri e le sue preoccupazioni, ma anche sottolineando gli aspetti positivi e le opportunità che questa nuova scuola potrebbe offrire. E' importante coinvolgere sua figlia nel processo decisionale per quanto possibile. Ad esempio potrebbe chiederle quali sono le sue aspettative, preoccupazioni e desideri riguardo alla nuova scuola. Probabilmente sua figlia ha bisogno di essere riconosciuta nelle sue preoccupazioni e nei suoi timori, per cui le rimandi che sentirsi spaventati di fronte ad un cambiamento è un processo del tutto naturale. Questo l'aiuterà ad accettare che il cambiamento può essere difficile, e quindi a “normalizzare” ciò che sente al riguardo. Potrebbe inoltre essere d'aiuto comunicare con la nuova scuola riguardo alle sue preoccupazioni e alla situazione di sua figlia.
Un saluto

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Dott.ssa Minerva Medina-Diaz
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno. Le consiglio di parlare con sua figlia, in un momento di serenità per entrambe. Di spiegare le sue motivazioni, con fermezza ma anche con affetto. Anche di ascoltarla, di capirla, di empatizzare con lei. In questo modo troverete entrambe un accordo.
Dott. Mattia Moraschini
Psicologo, Psicologo clinico
Fano
Buonasera, grazie per la condivisione. L'osservazione che posso farle è se la decisione di cambiare scuola sia per sua figlia oppure per lei; mi spiego meglio: da quello che scrive sua figlia non vorrebbe cambiare scuola, e il metodo di studio è lei genitore che non lo condivide, ma ne ha parlato con sua figlia? Inoltre se non ha stretto nessun legame fin'ora ed è timida il cambiare scuola può facilmente aggravare questa situazione visto che tante cose, dal punto di vista relazionale, le ricomincerà da capo; non è la soluzione cambiare posto e persone se le cose non vanno, ma capire perchè non vanno, e questo è sicuramente più impegnativo ma anche molto più fruttuoso per un futuro. Spero che con il mio essere diretto non sia stato scortese e che possa prendere le mie parole come uno spunto. Cordialmente, dottor Moraschini.
Dr. Vincenzo Cappon
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Castiglione delle Stiviere
Salve, da un campo di battaglia ci si puó ritirare solo se si é in grado di starci, altrimenti la ritirata é una sconfitta, con tutte le ferite che ci portiamo dietro.
Permetta a sua figlia di combattere, e lei resti ai limiti del campo per sostenerla al bisogno.
Un caro saluto
Dott.ssa Daniela Senese
Psicologo, Psicoterapeuta
Avezzano
Buonasera Valentina, senza giudicare in alcun modo la scelta presa, che a questo punto dell'anno immagino sia definita e, spero, maggiormente serena. La invito comunque, in questa e in altre situazioni, a parlare sempre con sua figlia e a non accontentarsi di risposte secche ed evasive che potrebbero tornarle indietro. Si alleni a chiedere sempre ciò che non comprende di lei. Parlare rende possibile esprimere le proprie opinioni e i propri sentimenti, sia a lei che a sua figlia, e soprattutto consente di capire meglio che cosa si prova. Questo vale soprattutto per i bambini, che sentono e vivono le emozioni ma a volte non sanno dare loro un nome e quindi vanno aiutati a capire e a verbalizzare.
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Gentile signora Valentina, un genitore prende decisioni che riguardano i propri figli pensando al loro bene. Da quello che scrive sembra che comunque lei si sia confrontata con sua figlia, questo aspetto è fondamentale e va coltivato sempre, perché dà diritto di parola ai nostri figli che, in questo modo, capiscono che cerchiamo di ascoltarli e di accompagnarli anche quando le esperienze di vita sono spinose, cercando poi di fare in modo che diventino positive e costruttive.
Se può esserle utile, possiamo approfondire il tema con un colloquio online.
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, mi preoccuperi meno di giustificare quello che sembra una perdita e valorizzerei maggiormente il motivo di scelta della nuova scuola, che immagino, almeno sulla carta, essere migliore. Al netto di alcuni normali movimenti, come ad esempio i rappresentanti della vecchia scuola che esprimono stizza (magari mettendola anche erroneamente in difficoltà) e sua figlia che vive un senso di esclusione rispetto alle compagne, queste cose lasceranno il tempo che trovano, non è così infrequente cambiare istituto alla fine di un ciclo. Ricordiamo che un bambino di 5 elementare non ha sufficienti conoscenze per decidere la scuola quindi è anche normale che decidano i genitori. Occorre normalizzare questa scelta senza cercare giustificazioni eccessive.
Dott.ssa Giulia Zannoni
Psicologo, Psicologo clinico
Ravenna
Buona sera,
grazie per aver condiviso il suo vissuto.
Affinché si possa creare un clima relazionale efficace all'interno del contesto familiare è importante una comunicazione empatica basata sui propri sentiti in modo da accogliere i propri bisogni e anche quelli dell'altro.
Resto a disposizione
Dott.ssa Giulia Zannoni
Dr. Roberto Prattichizzo
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Gentile utente, capisco che la decisione di cambiare istituto per tua figlia possa essere un momento di sfida per entrambi. È importante rispettare le tue preoccupazioni riguardo al metodo di studio e alle relazioni che tua figlia ha sviluppato nella scuola attuale. Per aiutare tua figlia ad affrontare il cambiamento, è fondamentale mostrarsi comprensivi e aperti alle sue emozioni. Prima di tutto, assicurati di dedicare del tempo per ascoltarla e capire le sue preoccupazioni e paure. Falle sentire che le sue emozioni sono valide e che comprendi i suoi timori. Ciò può aiutarla a sentirsi supportata e compresa. Successivamente, potresti cercare di coinvolgerla nel processo decisionale. Ad esempio, potreste insieme visitare la nuova scuola, incontrare i nuovi compagni di classe e saperne di più sul metodo di studio adottato. In questo modo, potrebbe cominciare a familiarizzare con il nuovo ambiente prima ancora di iniziare il nuovo anno scolastico.
È anche importante incoraggiarla a partecipare ad attività extrascolastiche o sportive che le interessano, sia nella nuova scuola che al di fuori, in modo da avere opportunità per conoscere nuove persone e fare amicizie. In questo modo, potrebbe sentirsi più a suo agio nel nuovo contesto.
Inoltre, potresti cercare di stabilire dei canali di comunicazione con i genitori delle compagne di classe attuali di tua figlia per organizzare incontri e attività esterne alla scuola con loro. In questo modo, tua figlia potrebbe mantenere i legami con le amiche e sentirsi meno isolata.
Dr. Roberto Prattichizzo
Dott.ssa Loretta Grisenti
Psicologo, Psicologo clinico
Trento
Buonasera signora, il passaggio dalla scuola primaria alla scuola media è un periodo delicato. Anche rimanendo nello stesso istituto sua figlia affronterebbe comunque dei cambiamenti per quanto riguarda gli insegnanti, le metodologie didattiche e ciò per molti ragazzi è una fonte di stress psicologico, soprattutto durante i primi mesi di scuola. Sua figlia è una preadolescente e si trova in una fase di vita in cui possono emergere più facilmente problemi di socializzazione con i pari ed ha bisogno di essere sostenuta essendo timida. È importante il modo con cui il genitore accompagna e sostiene il figlio nel suo percorso di crescita. Se lo desidera possiamo parlarne, eventualmente mi contatti online. Un caro saluto dott.ssa Loretta Grisenti
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Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera Valentina. Lei ha provato a confrontarsi con sua figlia prima di prendere questa scelta? A raccogliere il suo pensiero e il suo stato emotivo al riguardo? Effettivamente, al di là del fatto che non abbia stretto relazioni amicali significative nella classe attuale, tale trasferimento rimanda comunque ad un cambiamento di contesto relazionale importante ed essendo in fase pre-adolescenziale ciò può scombussolare emotivamente (considerando tutti i cambiamenti fisici, identitaria e psichici tipici di questa fase di sviluppo che i ragazzi si trovano a dover affrontare). Può provare a chiedere a sua figlia, se può esserle utile condividere con uno psicologo come si sente in questo momento etc per essere supportata nell’affrontare questo cambiamento. Le suggerisco comunque di promuovere un dialogo aperto con sua figlia al riguardo, accogliere i suoi timori e chiederle come poterle star vicino, tenendo in considerazione come ciò la fa stare. Coinvolgere i figli, prendendo in considerazione il loro pensiero è un rimando relazione importante.
Fare il genitore è un ruolo assai arduo, ricco di sfide e ostacoli lungo il cammino di vita del propri figli, ma dalle situazioni più difficili è importante anche imparare ad essere più gentili con se stessi. Rimango a vostra disposizione, anche online. Un caro saluto, Dottoressa Martina Orzi
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera Valentina. Immagino che sia stata una scelta delicata sia per lei che per sua figlia quella di cambiare istituto in vista dell’inizio delle scuole medie, motivo per cui credo che sia molto importante spiegare a sua figlia con tatto e sensibilità le motivazioni della sua decisione ed ascoltare con attenzione i suoi pensieri e vissuti al riguardo. Penso sia una fase della vita di sua figlia nella quale è molto importante che lei, come genitore, possa prendere decisioni costruttive nei campi in cui sua figlia, data la giovanissima età, ha bisogno delle sue indicazioni e della sua guida. Potrebbe certamente rivolgersi ad un/a professionista se sentisse la necessità di esplorare e chiarire più a fondo le motivazioni della sua scelta e dar voce e significato ai vissuti e sentimenti che sta sperimentando in relazione ad essa, al fine di poter condividere con sua figlia le motivazioni della sua scelta in un modo che sia al contempo sicuro e rispettoso del suo punto di vista. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
la scuola è un qualcosa che riguarda sua figlia, per tanto se le ha espresso il desiderio di rimanere coi suoi compagni andrebbe assecondata. Non c'è nulla di male a non voler cambiare ambiente, tanto piu se le ha espresso di trovarsi a suo agio. Credo in tal senso che stia sollevando un problema più suo che direttamente di sua figlia. Nel caso volesse approfondire il discorso non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Giorgia Scuderi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera Valentina, immagino che il timore del cambiamento influisca sul tuo stato d'animo in questo momento. È normale avere delle incertezze quando si prendono delle scelte educative per i propri figli. Non ci sarebbe nulla di male se tra le motivazioni ce ne fossero anche di "egoistiche", anzi. L'unica cosa che conta per la ragazza è che ci sia una spiegazione sulla scelta e il messaggio chiaro che lei vada bene così com'è. Se avessi voglia di confrontarti su come supportare al meglio lo studio e le relazioni di tua figlia, sono a disposizione. Abbi piena fiducia nella tua decisione. Tanti auguri.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, posso immaginare come si senta in questo momento. Ciò che più mi sento di dirle e di mettersi in ascolto di sua figlia. Sua figlia ha delle paure e dei timori, che vanno accolti, compresi e di cui lei si può prendere cura. Spieghi a sua figlia con calma le sue ragioni, ascolti quelle di sua figlia. La supporti e la rassicuri. Sicuramente se sentirà la sua mamma alleata e vicina in questo grande cambiamento sarà tutto un po meno spaventoso. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Giada Di Veroli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma

Buongiorno Valentina, comprendo le sue preoccupazioni riguardo alla decisione di cambiare istituto per sua figlia. È normale sentirsi incerta riguardo al cambiamento, specialmente quando coinvolge un nuovo ambiente scolastico e la possibilità di sentirsi isolati. . Per affrontare questa situazione, potrebbe coinvolgere sua figlia nel processo decisionale, ascoltando le sue opinioni e offrendo supporto emotivo. Inoltre, potrebbe esplorare opportunità per farle conoscere nuove persone al di fuori della scuola, come attività extrascolastiche o corsi di interesse. È importante comunicare apertamente con sua figlia, condividendo i suoi pensieri e sentimenti in modo che si senta compresa e supportata. Cordialmente, Giada di veroli
Dott.ssa Gabriella Caracciolo
Psicologo, Psicologo clinico
Caserta
Salve utente, grazie di aver condiviso con me e con i miei colleghi queste sue preoccupazioni. Anzitutto è legittimo aver paura, i cambiamenti sono sempre destabilizzanti,ma senza quelli la vita ci parrebbe troppo piatta. potrebbe sicuramente far bene questo cambiamento, provi a porgliela anche come forma di gioco e di scoperta
e le dia tempo, piano piano si ambientera.
Dott.ssa Iolanda Lamanna
Psicologo, Psicologo clinico
Barletta
Gentile utente comprendo le sue perplessità e la sua preoccupazione ma ciò che può agevolare la vostra relazione è costruire un dialogo costante, profondo, aperto circa le proprie ed altrui emozioni, preoccupazioni, timori. aspettative rendendo quindi sua figlia parte attiva della sua vita.
Detto questo, la esorto a domandarsi se sente sia stato fatto il possibile per agevolare l'integrazione di sua figlia in questo sistema scolastico oppure rimangono aperte delle possibilità ancora inesplorate.
Le auguro il meglio.
Dott.ssa Iolanda Lamanna
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, il cambiamento potrebbe essere uno stimolo allo sviluppo di capacità relazionali in una ragazza così giovane che ha tanto bisogno di frequentare persone differenti da quelle sinora conosciute. Detto ciò, ritengo opportuno parlare apertamente con sua figlia e accogliere i suoi pensieri e i suoi sentimenti in merito, incoraggiandola al nuovo se fosse solo questo il motivo di rimanere nella stessa scuola. Solo il dialogo condiviso può sgomberare il campo da supposizioni su ciò che l'altro prova e pensa.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione riguardo alla decisione di cambiare istituto per sua figlia. È importante affrontare questa situazione con sensibilità e comprensione nei confronti delle sue perplessità e timori. Potrebbe essere utile coinvolgerla attivamente nel processo decisionale, ascoltando le sue opinioni e cercando di trovare soluzioni insieme. Inoltre, potrebbe essere utile incoraggiarla a vedere questa esperienza come un'opportunità per fare nuove amicizie e crescere personalmente. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto. Cordiali saluti






Dott.ssa Fiammetta Gioia
Psicologo, Psicologo clinico
Mirano
Buongiorno Valentina,
capisco profondamente i suoi dubbi e le sue preoccupazioni perché ogni decisione che riguarda il futuro e il benessere di un figlio porta inevitabilmente con sé un carico di responsabilità e di incertezze ha fatto una scelta basata su ciò che ritiene più giusto per la crescita di sua figlia sia dal punto di vista didattico sia relazionale e nonostante sia normale interrogarsi sulla propria decisione è importante ricordare che non esiste una scelta perfetta ma solo quella che in questo momento sente più adeguata per lei e per sua figlia il cambiamento spaventa sempre soprattutto per una bambina timida che si trova a dover affrontare un nuovo contesto senza punti di riferimento ma allo stesso tempo può essere una grande opportunità per sviluppare nuove competenze sociali e per scoprire aspetti di sé che magari fino ad ora non ha avuto modo di esprimere ciò che può aiutarla maggiormente è il suo supporto emotivo più sua figlia percepirà la sua fiducia nella scelta e nella sua capacità di adattarsi più si sentirà sicura nell'affrontare questa novità può rassicurarla dicendole che è normale provare ansia e incertezza ma che in passato ha già affrontato cambiamenti e che ha le risorse per farlo anche questa volta potrebbe aiutarla a vedere gli aspetti positivi della nuova scuola magari facendo qualche ricerca insieme su attività o opportunità che potrebbe trovare interessanti inoltre per attenuare la paura dell'isolamento potrebbe favorire incontri con future compagne di classe prima dell'inizio della scuola in modo che possa avere almeno qualche volto familiare il senso di colpa che prova è comprensibile ma non significa che la sua decisione sia sbagliata a volte come genitori si devono fare scelte che i figli non comprendono subito ma che nel tempo si rivelano preziose l'importante è che sua figlia senta che può esprimere le sue emozioni e che non è sola in questo cambiamento le auguro di affrontare questa transizione con serenità e fiducia perché la sicurezza che lei trasmette a sua figlia sarà il miglior aiuto per renderle questo passaggio più leggero e positivo
Saluti.
Dott.ssa Carla Fortuna Borrelli
Psicologo clinico, Psicologo
Avezzano
Gentilissima Valentina ,capisco le tue preoccupazioni e il desiderio di fare ciò che ritieni meglio per tua figlia. È importante ricordare che il cambiamento, se affrontato con coraggio e sensibilità, può rappresentare un’opportunità di crescita e di sviluppo personale per lei. Il primo passo è sostenere sua figlia con empatia e rassicurazione, facendole capire che il suo coraggio nel cambiare scuola è un gesto di grande determinazione. Mostrale che la sua scelta è coraggiosa e che, anche se si sente un po’ insicura, questa novità può portarla a scoprire nuove amicizie, nuove passioni e a rafforzare la sua autonomia.
Per alleviare le sue paure, potresti parlarle del fatto che non è sola: anche se sarà l’unica a cambiare, il suo valore sta proprio nel saper affrontare le sfide e nel prendere decisioni che sono importanti per il suo benessere. Ricordale che il cambiamento può essere anche un modo per trovare persone che la apprezzino per quella che è, e che le nuove esperienze arricchiranno il suo percorso.
Riguardo al fatto che si senta “diversa” rispetto alle altre, fagli capire che ognuno ha il suo cammino e che spesso le scelte più coraggiose sono quelle che ci portano a essere più autentici con noi stessi. Non è egoista, ma premuroso e responsabile, volerle offrire un ambiente in cui possa sentirsi più serena e motivata.
Infine, cerca di trasmetterle che il suo valore non dipende dall’essere uguale agli altri o dal fatto di essere l’unica a cambiare, ma dalla sua capacità di affrontare la vita con coraggio e sincerità. Sostenerla in questa scelta significa aiutarla a costruire la propria fiducia e il suo senso di autonomia.
Ti auguro di trovare sempre la forza di supportarla nel modo migliore e di farle sentire quanto è importante e amata per quello che è.
Un caro saluto. Dott.ssa Borrelli
Buongiorno,
comprendo la sua motivazione e le perplessità legate ad una situazione di questo tipo.
Sarebbe importante comprendere in maniera più profonda quali sono le difficoltà di sua figlia rispetto al cambiamento e rispetto alla timidezza.
In tal senso, un percorso psicologico potrebbe essere proprio di supporto al fine di aiutarla nella gestione del cambiamento.
Rimango a disposizione, anche in modalità online.
Cordiali saluti, Dott.ssa Angelica Venanzetti

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