Buongiorno, mesi fa dopo un brutto episodio depressivo intenso ho cominciato un piano terapeutico le
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Buongiorno, mesi fa dopo un brutto episodio depressivo intenso ho cominciato un piano terapeutico leggero, le cose tra alti e bassi sono migliorate ma rimane in me la costante sensazione di angoscia immotivata mista a tristezza e pessimismo,
Un mese fa ho fatto un viaggio molto bello con la mia ragazza, ma anche lì avevo sempre una costante, anche se leggera, angoscia perenne, concludo dicendo che anche 2/3 anni fa, ebbi un periodo così ma non sapevo cosa fosse… pensate che ci possa essere una risoluzione definitiva a queste problematiche? Grazie in anticipo
Un mese fa ho fatto un viaggio molto bello con la mia ragazza, ma anche lì avevo sempre una costante, anche se leggera, angoscia perenne, concludo dicendo che anche 2/3 anni fa, ebbi un periodo così ma non sapevo cosa fosse… pensate che ci possa essere una risoluzione definitiva a queste problematiche? Grazie in anticipo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Salve, la ringrazio per aver scritto.
La condizione sofferente di malessere che descrive e che ritorna potrebbe beneficiare dell’affiancamento anche di una psicoterapia che insieme e grazie al supporto farmacologico già in corso può predisporre un terreno favorevole per trattare e contenere quei vissuti di angoscia e inquietudine che l’accompagnano con persistenza.
Con l’augurio che possa trovare supporto ulteriore, le porgo un cordiale saluto
La condizione sofferente di malessere che descrive e che ritorna potrebbe beneficiare dell’affiancamento anche di una psicoterapia che insieme e grazie al supporto farmacologico già in corso può predisporre un terreno favorevole per trattare e contenere quei vissuti di angoscia e inquietudine che l’accompagnano con persistenza.
Con l’augurio che possa trovare supporto ulteriore, le porgo un cordiale saluto
Buonasera, la depressione, per essere risolta, necessita oltre che di un intervento farmacologico, di un sostegno psicologico. Questo perché la costante sensazione di angoscia immotivata, mista a tristezza e pessimismo che lei descrive non è immotivata affatto. E' come se lei indossasse degli occhiali con lenti che distorcono la realtà facendogliela vedere angosciante e foriera di tristezza. Il lavoro psicologico le permetterebbe di diventare consapevole delle lenti che utilizza e correggerle. E' un lavoro che le permetterebbe di vedere il mondo, la sua vita in generale, con occhi nuovi e in questo senso sì potrebbe essere definito una risoluzione definitiva ai suoi problemi. Se fosse interessato a lavorare in questa direzione resto a sua disposizione e la saluto cordialmente. Dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno, se sta già assumendo farmaci e si accorge di non stare bene deve mettersi in contatto col medico che glieli ha prescritti e descrivere la sua situazione affinchè il medico trovi il giusto dosaggio della medicina. Accanto a questo le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico che assieme al trattamento farmacologico le porterà sicuramente grandi benefici. Le faccio tanti auguri
Gentile utente, mi dispiace per il disagio che sta provando, capisco che non sia semplice gestirlo senza l'aiuto di un professionista. Ogni difficoltà emotiva, non nasce per caso, ma è portatrice di una spiegazione molto più complessa. Data questa complessità è importante effettuare una valutazione psicologica. Dopo che si comprende il perché del problema, si passa alla stesura del piano terapeutico e alla scelta di tutti gli strumenti necessari al processo di cambiamento. Se ritiene di aver bisogno di un aiuto specialistico, mi può contattare anche online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Gentile utente, il trattamento leggero di cui parla non mi è chiaro se si riferisca ad un trattamento farmacologico o psicoterapico. Ciò che mi sento di dirle però visto che permane questo senso di tristezza, potrebbe valutare un percorso di psicoterapia che vada più alla radice del suo malessere e della sua sofferenza. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, mi dispiace per questo suo periodo che si ripresenta e le porta angoscia. Di certo esiste un elemento nella sua storia passata che l'ha portata a sviluppare questo tono dell'umore più basso e in determinati periodi ritorna. La terapia le farà bene. Rimango a disposizione se ha piacere. UN caro saluto
Buongiorno.
Ritengo che una possibile strada da percorrere sia quella dii indagare le cause che sono alla base dei sui episodi depressivi e del cronico stato di angoscia che esprime.
Definendo "immotivata" la sua angoscia è evidente che ci sia una mancanza di consapevolezza della propria organizzazione personale e nell'attribuzione di significato alle emozioni.
La farmacoterapia la sta aiutando a gestire lo squilibrio dell'umore ma da sola non può essere sufficiente a comprendere le motivazioni dei suoi scompensi e trovare le risorse per superarli e approcciarsi al futuro in maniera più serena.
Suggerisco un percorso psicoterapico a supporto della terapia farmacologica.
Rimanendo a disposizione.
Cordialmente saluto.
Ritengo che una possibile strada da percorrere sia quella dii indagare le cause che sono alla base dei sui episodi depressivi e del cronico stato di angoscia che esprime.
Definendo "immotivata" la sua angoscia è evidente che ci sia una mancanza di consapevolezza della propria organizzazione personale e nell'attribuzione di significato alle emozioni.
La farmacoterapia la sta aiutando a gestire lo squilibrio dell'umore ma da sola non può essere sufficiente a comprendere le motivazioni dei suoi scompensi e trovare le risorse per superarli e approcciarsi al futuro in maniera più serena.
Suggerisco un percorso psicoterapico a supporto della terapia farmacologica.
Rimanendo a disposizione.
Cordialmente saluto.
Buongiorno, cosa intende per piano terapeutico leggero?
Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista per trovare una cura adeguata al suo malessere. Solo attraverso la psicoterapia ed, eventualmente, la cura farmacologica è possibile avere maggiore consapevolezza di sé, del proprio dolore, ed imparare a gestirlo e stare meglio
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Buongiorno, è dimostrato che la psicoterapia è la forma di cura più efficace e duratura nel tempo. Se ha dei dubbi sul suo percorso si confronti con il suo terapeuta e insieme troverete una soluzione.
Dott. Marco Cenci
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, è assolutamente possibile risolvere questa situazione. Comprendo che al momento le sembri poco probabile, sopratutto perché non riesce a spiegarsi - oggi, come in passato - il senso, il significato, i motivi e le cause di questa angoscia con cui convive e che la accompagna quotidianamente. Una psicoterapia la aiuterebbe molto a decifrare questa angoscia, a descriverla, a definirla, a comprenderla e a gestirla. Un caro saluto
Gentilissimo
è importante che lei abbia avuto un confronto da cui è scaturito un supporto psicofarmacologico; a ciò affiancherei la possibilità, oltre a monitorare i dosaggi col medico, di avvicinare l'idea di una analisi del suo disagio con un collega psicologo-psicoterapeuta al fine di esplorare la dimensione emotiva con maggiore accuratezza tanto più per il fatto che dice essere qualcosa che anche 2/3 anni fa ha attraversato.
Cordialmente
dott.ssa Nicoletta Balestra
è importante che lei abbia avuto un confronto da cui è scaturito un supporto psicofarmacologico; a ciò affiancherei la possibilità, oltre a monitorare i dosaggi col medico, di avvicinare l'idea di una analisi del suo disagio con un collega psicologo-psicoterapeuta al fine di esplorare la dimensione emotiva con maggiore accuratezza tanto più per il fatto che dice essere qualcosa che anche 2/3 anni fa ha attraversato.
Cordialmente
dott.ssa Nicoletta Balestra
Gentile utente, mi spiace leggere dalle sue parole queste emozioni. Sono emozioni che il senso comune definisce "negative" e che il suo stesso vissuto esperienziale sembra connotare in tal modo. Ciò che è rilevante, però, non è appunto questa caratteristica astratta e un po' assolutizzata, bensì il senso e i significati da cui emergono e la funzione che assolvono. Infatti ogni emozione è preziosa e utile perchè ci fa comprendere la direzione che dobbiamo prendere per arrivare ad un maggiore benessere. Quindi anche la sua angoscia e tristezza possono essere degli alleati che, in un percorso psicologico. aiutano a capire come raggiungere il suo miglior stato di benessere possibile in questo momento. Sono a sua disposizione per qualsiasi necessità e nel mentre le faccio i migliori auguri per la sua strada. Dottoressa Francesca Formaggio
Gentile utente, dalle sue parole si comprende la difficoltà che sta attraversando, purtroppo la depressione rende tutto più faticoso. Con un supporto psicologico adeguato, che la aiuti ad approfondire e superare ciò che sta attraversando emotivamente, ed una terapia farmacologica adeguata, può riuscire a ritrovare la serenità.
Resto a disposizione, dottoressa Sara Vassileva
Resto a disposizione, dottoressa Sara Vassileva
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che riferisce, dalle sue parole emerge chiaramente la sofferenza che l'angoscia mista a pessimismo le sta causando.
Se la terapia lieve a cui fa riferimento è di tipo farmacologico, il consiglio è quello di affiancare un percorso di psicoterapia, l'aiuterà a trarre maggiori benefici dalla terapia farmacologica e a migliorare la sua qualità di vita.
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Se la terapia lieve a cui fa riferimento è di tipo farmacologico, il consiglio è quello di affiancare un percorso di psicoterapia, l'aiuterà a trarre maggiori benefici dalla terapia farmacologica e a migliorare la sua qualità di vita.
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Gentile utente, comprendo che i cambiamenti nel tono dell'umore possano causarle disagio e difficoltà. Sarebbe auspicabile affiancare al piano terapeutico (ipotizzo farmacologico) a cui ha fatto riferimento, un adeguato percorso di supporto psicologico con l'aiuto di un professionista della salute mentale. Le auguro di stare meglio presto, buona giornata
Buongiorno, il piano terapeutica cui fa riferimento è un percorso di psicologia/psicoterapia?
Le problematiche si risolvono se ci si passa attraverso, se vengono individuate, osservate, comprese. Da ciò che scrive mi sembra di capire che i suoi vissuti si attivano in certe circostanze, che vorrebbe vedere quali sono e come mai le sue reazioni si traducono in angoscia. Se ha già intrapreso un percorso con una/un collega, si confronti con læi e lavorate su questo. Altrimenti potrebbe iniziare un percorso terapeutico. Per qualsiasi altra informazione o se volesse cominciare un percorso, sono a disposizione online. Dott.ssa Anastasia Giangrande
Le problematiche si risolvono se ci si passa attraverso, se vengono individuate, osservate, comprese. Da ciò che scrive mi sembra di capire che i suoi vissuti si attivano in certe circostanze, che vorrebbe vedere quali sono e come mai le sue reazioni si traducono in angoscia. Se ha già intrapreso un percorso con una/un collega, si confronti con læi e lavorate su questo. Altrimenti potrebbe iniziare un percorso terapeutico. Per qualsiasi altra informazione o se volesse cominciare un percorso, sono a disposizione online. Dott.ssa Anastasia Giangrande
Mi dispiace sentire che stai ancora sperimentando sensazioni di angoscia immotivate, tristezza e pessimismo nonostante il tuo piano terapeutico. È importante riconoscere che il percorso di recupero dalla depressione e dall'ansia può essere complesso e non sempre lineare. Tuttavia, ci sono diverse cose che puoi fare per cercare di migliorare ulteriormente la tua situazione:
1. Comunicazione con il tuo terapeuta: Assicurati di essere aperto e onesto con il tuo terapeuta riguardo ai tuoi sentimenti attuali e alla persistenza dell'angoscia. Il tuo terapeuta può adattare o modificare il trattamento in base alle tue esigenze specifiche.
2. Esplorare altre opzioni terapeutiche: Se ritieni che il tuo attuale piano terapeutico non stia producendo i risultati desiderati, potresti voler discutere con il tuo terapeuta la possibilità di esplorare altre forme di terapia o considerare l'uso di farmaci antidepressivi, se non lo stai già facendo.
3. Pratiche di autogestione: Continua a concentrarti su pratiche di autogestione della salute mentale come l'esercizio fisico, una dieta equilibrata, il sonno di qualità, il rilassamento e la meditazione. Queste attività possono contribuire a migliorare il tuo benessere emotivo.
4. Evita il pensiero catastrofico: Cerca di riconoscere e contrastare i pensieri negativi o catastrofici quando si verificano. Impara a sostituire tali pensieri con pensieri più realistici e positivi.
5. Supporto sociale: Mantieni e coltiva il supporto sociale. Parla con amici o familiari di ciò che stai affrontando o considera il coinvolgimento in gruppi di supporto.
6. Pazienza: Ricorda che la guarigione può richiedere tempo. Non scoraggiarti se non vedi risultati immediati. Continua a lavorare con il tuo terapeuta e ad adottare un approccio costante alla tua salute mentale.
Sebbene non ci possa essere una risoluzione definitiva per alcune persone, molte possono migliorare notevolmente e imparare a gestire meglio le loro condizioni. Il supporto professionale è fondamentale in questo processo. Assicurati di mantenere una comunicazione aperta con il tuo terapeuta e di esplorare diverse opzioni terapeutiche fino a trovare quella che funziona meglio per te.
1. Comunicazione con il tuo terapeuta: Assicurati di essere aperto e onesto con il tuo terapeuta riguardo ai tuoi sentimenti attuali e alla persistenza dell'angoscia. Il tuo terapeuta può adattare o modificare il trattamento in base alle tue esigenze specifiche.
2. Esplorare altre opzioni terapeutiche: Se ritieni che il tuo attuale piano terapeutico non stia producendo i risultati desiderati, potresti voler discutere con il tuo terapeuta la possibilità di esplorare altre forme di terapia o considerare l'uso di farmaci antidepressivi, se non lo stai già facendo.
3. Pratiche di autogestione: Continua a concentrarti su pratiche di autogestione della salute mentale come l'esercizio fisico, una dieta equilibrata, il sonno di qualità, il rilassamento e la meditazione. Queste attività possono contribuire a migliorare il tuo benessere emotivo.
4. Evita il pensiero catastrofico: Cerca di riconoscere e contrastare i pensieri negativi o catastrofici quando si verificano. Impara a sostituire tali pensieri con pensieri più realistici e positivi.
5. Supporto sociale: Mantieni e coltiva il supporto sociale. Parla con amici o familiari di ciò che stai affrontando o considera il coinvolgimento in gruppi di supporto.
6. Pazienza: Ricorda che la guarigione può richiedere tempo. Non scoraggiarti se non vedi risultati immediati. Continua a lavorare con il tuo terapeuta e ad adottare un approccio costante alla tua salute mentale.
Sebbene non ci possa essere una risoluzione definitiva per alcune persone, molte possono migliorare notevolmente e imparare a gestire meglio le loro condizioni. Il supporto professionale è fondamentale in questo processo. Assicurati di mantenere una comunicazione aperta con il tuo terapeuta e di esplorare diverse opzioni terapeutiche fino a trovare quella che funziona meglio per te.
Buongiorno, dal suo racconto emerge che la sua tristezza sia immotivata e che si riproponga nel tempo. Come mai si dice che sia senza motivo? Il fatto che si sia accorto che sia immotivata e che si riproponga cosa dice di lei?
Molte volte non trovare una risposta al perché proviamo tristezza può essere un buon punto di partenza per esplorare il nostro modo di comunicare a noi stessi o con gli altri. Rispetto al suo desiderio di trovare una risoluzione definitiva, se le può essere utile, può esplorarlo con uno psicoterapeuta in uno spazio in cui può raccontare ciò che le interessa.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Stefania Rubiero
Molte volte non trovare una risposta al perché proviamo tristezza può essere un buon punto di partenza per esplorare il nostro modo di comunicare a noi stessi o con gli altri. Rispetto al suo desiderio di trovare una risoluzione definitiva, se le può essere utile, può esplorarlo con uno psicoterapeuta in uno spazio in cui può raccontare ciò che le interessa.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Stefania Rubiero
Buonasera, il disturbo depressivo che la accompagna ammesso che ci sia, probabilmente non è stato mai trattato approfonditamente. Può iniziare una psicoterapia, potrebbe essere lunga e faticosa soprattutto all'inizio, ma se è disposto a fare questo lavoro potrebbe portarla ad un maggiore benessere e ad un esito evolutivo favorevole. Saluti,
Dott.ssa GT.
Dott.ssa
Dott.ssa GT.
Dott.ssa
Buongiorno; la ringrazio per aver condiviso con noi la sua personale esperienza. La continua sensazione di angoscia e tristezza che descrive potrebbe essere un riflesso di una condizione più profonda, come l’ansia o una depressione a lungo termine. Anche se il piano terapeutico ha portato a miglioramenti, la presenza di questi sentimenti persistenti suggerisce che sia utile esplorare ulteriormente il problema con il supporto di un professionista. La risoluzione definitiva dipende molto dalla comprensione delle cause sottostanti e dal tipo di terapia.
Buongiorno,
Potrebbe provare a pensare a che cosa abbia preceduto questi episodi che definisce depressivi. Potrebbe essere accaduto qualcosa di simile?
Secondo lei sono seguiti a che cosa nello specifico?
Più che parlare di risoluzione, rifletterei in questo senso per comprendere se, a seguito di determinati avvenimenti, la sua risposta possa essere la medesima.
Una volta compreso il funzionamento, può imparare come gestire questi momenti nel modo migliore per lei. Le consiglio di ragionare su tutto ciò insieme ad un professionista che possa guidarla in questo processo, anche grazie alla narrazione della sua storia di vita e delle sue esperienze pregresse, fattori fondamentali ai fini di un'adeguata comprensione di quel che le accade.
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Potrebbe provare a pensare a che cosa abbia preceduto questi episodi che definisce depressivi. Potrebbe essere accaduto qualcosa di simile?
Secondo lei sono seguiti a che cosa nello specifico?
Più che parlare di risoluzione, rifletterei in questo senso per comprendere se, a seguito di determinati avvenimenti, la sua risposta possa essere la medesima.
Una volta compreso il funzionamento, può imparare come gestire questi momenti nel modo migliore per lei. Le consiglio di ragionare su tutto ciò insieme ad un professionista che possa guidarla in questo processo, anche grazie alla narrazione della sua storia di vita e delle sue esperienze pregresse, fattori fondamentali ai fini di un'adeguata comprensione di quel che le accade.
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Buongiorno, capisco bene quanto possa essere faticoso convivere con una sensazione costante di angoscia, soprattutto quando sembra non esserci un motivo concreto che la giustifichi. La sua descrizione evidenzia come, nonostante ci siano stati miglioramenti e momenti positivi, permanga in sottofondo un senso di tristezza e di pessimismo che tende ad accompagnarla anche nelle esperienze piacevoli, come nel viaggio fatto con la sua ragazza. Questo può diventare frustrante, perché sembra quasi che nulla sia mai del tutto sereno, e che anche la gioia sia sempre parzialmente “sporcata” da una nube di ansia. Quello che descrive è un fenomeno piuttosto comune in chi ha vissuto episodi depressivi o periodi di forte ansia. Spesso la mente rimane allenata ad anticipare scenari negativi o a monitorare costantemente il proprio stato emotivo, finendo così per alimentare quel senso di angoscia. È come se dentro di lei ci fosse una voce che continua a dire “e se tornasse tutto come prima?”, e questa attenzione costante al rischio di ricadere mantiene viva la tensione. La terapia cognitivo-comportamentale si occupa proprio di questo circolo vizioso, aiutando a riconoscere i pensieri automatici che alimentano la paura e insegnando strategie per ridurre la loro influenza. Riguardo alla sua domanda sulla possibilità di una risoluzione definitiva, è importante considerare che queste difficoltà non vanno intese come una condanna senza via d’uscita. Molte persone, grazie a un percorso terapeutico strutturato, imparano non solo a ridurre i sintomi, ma anche a costruire una vita più ricca e soddisfacente. Ciò che fa la differenza non è tanto eliminare per sempre ogni emozione negativa, cosa che non è possibile per nessuno, ma imparare a gestirle in modo che non abbiano più il potere di rovinare i momenti belli o di condizionare profondamente le scelte di vita. Il fatto che lei abbia già riconosciuto il problema, che stia seguendo un piano terapeutico e che abbia la consapevolezza di quanto le emozioni influenzino le sue giornate, è già un segnale di forza e di possibilità di cambiamento. A volte il percorso richiede tempo, altre volte necessita di aggiustamenti o di nuove tecniche da sperimentare, ma ciò che conta è la continuità del lavoro su di sé. Con il giusto supporto e con l’impegno personale, la sensazione di angoscia può progressivamente ridursi fino a non essere più un ostacolo costante. È realistico pensare che possa costruirsi una vita più libera, in cui i pensieri negativi non abbiano più la stessa presa, e in cui anche le esperienze positive possano essere vissute con maggiore pienezza. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
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