Buongiorno, la mia domanda è: E' possibile sviluppare ansia verso una persona senza alcun moti

24 risposte
Buongiorno,

la mia domanda è:

E' possibile sviluppare ansia verso una persona senza alcun motivo e all'improvviso?

Lo chiedo perchè mi è capitato con una persone da un giorno all'altro e completamente a caso, del tipo che il giorno prima era tutto apposto, mentre il giorno dopo mi ha preso un ansia tremenda, o panico, non so neanche come spiegarlo.

Preciso che è successo in un momento in cui avevo smesso di prendere il Pregabalin e non so se può essere legato alla cosa, fatto sta che ho provato una sensazione tramenda, e ora ho paura di riprovarla.

Grazie in anticipo per la risposta.
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno,

È assolutamente possibile sviluppare ansia verso una persona all'improvviso e senza un motivo apparente. L'ansia è un'emozione complessa che può essere scatenata da vari fattori, spesso non immediatamente evidenti. Il fatto che abbia smesso di prendere il Pregabalin potrebbe essere rilevante. Questo farmaco, utilizzato per trattare l'ansia, può causare sintomi di astinenza o un ritorno dei sintomi originali quando viene interrotto, tra cui l'ansia. È importante che qualsiasi cambiamento nella terapia farmacologica sia fatto sotto la supervisione di un medico.

La sua esperienza potrebbe essere legata a un'interruzione improvvisa del Pregabalin, che può causare sintomi fisici e psicologici significativi. Inoltre, lo stress e le preoccupazioni della vita quotidiana possono amplificare queste sensazioni.

Se l'ansia persiste o peggiora, le consiglio di parlare con un professionista della salute mentale. Uno psicologo o un terapeuta può aiutarla a comprendere meglio le cause dell'ansia e a sviluppare strategie per gestirla. In ogni caso, prendersi cura della propria salute mentale è fondamentale e non deve esitare a cercare il supporto necessario.

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Giulia De Luca
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Siena
Salve, bisognerebbe capire se l'ansia è stata generata dalla visione di questa persona e, se si, capire cosa l'ha attivata di questa persona al di la della sua conoscenza: un gesto, una parola, un atteggiamento o altro.
Talvolta ci sono situazioni e/o persone che ci sembrano del tutto nuove o sconosciute, ma che ci richiamano situazioni familiari o vissuti particolari e quindi sono in grado di riattivare tutte le dinamiche ansiogene originarie.
Del resto l'interruzione del farmaco mi auguro sia stata graduale e comunque sottoposta a controllo medico per evitare e/o limitare così eventuali effetti collaterali e correlati alla sospensione improvvisa della terapia.
Se poi dovesse persistere lo stato ansioso, il suggerimento è di contattare comunque il suo medico di riferimento e, nel caso, considerare l'avvio di un percorso di psicoterapia per arginare il problema. In bocca al lupo!
Dott.ssa Grazia Chianetta
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera,
mi spiace per il disagio che sta provando e sì è possibile provare ansia tutto d'un colpo. Si sarà riattivato qualche trauma in lei che dovrà elaborare necessariamente.
Se vuole sono a sua disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Grazia Chianetta
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Verona
Buongiorno,
L'ansia è un emozione e come tale una nostra risposta ad eventi interni o esterni a noi.
Con una psicoterapia va assolutamente indagata la causa scatenante. Un tranquillante La può far stare meglio al momento, ma non deve essere una somministrazione continua, ma esclusivamente come supporto iniziale ad una psicoterapia che rende consapevole il fattore scatenante.
Quindi nel caso specifico, vanno indagati i pensieri che sono emersi in connessione alla persona da Lei incontrata.
Le faccio i miei migliori auguri e rimango a Sua disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
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Buongiorno, sì è possibile e spesso l'ansia funziona proprio in questo modo imprevedibile e apparentemente senza motivo. L'ansia verso questa persona è un sintomo, un segnale che va ascoltato. A mio avviso sarebbe utile intraprendere, se non lo ha già fatto, un percorso di psicoterapia per andare a lavorare sui fattori che scatenano l'ansia. Il farmaco probabilmente ha tolto il sintomo, ma senza un percorso psicologico, non risolve la causa. Pertanto, se dovesse riprendere la terapia farmacologica, previa consulto con uno specialista psichiatra, l'ansia potrebbe nuovamente scomparire, ma non avrà risolto alla radice il problema. Le auguro di risolvere al più presto. Un caro saluto. SV
Dott.ssa Ornella Prete
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, ritengo che mettere in connessione chi ha prescritto il farmaco con chi la segue o seguirà sia importante. Le fobie che sono paure importanti istintive non sono altro che focalizzazioni su un oggetto o animale o insetto di aspetti di paura legati alla sopravvivenza, ma chi è affetto da fobie sente un'ansia fortissima che lo porta ad allontanarsi dallo stimolo fobico. Questo per spiegare come aspetti d'ansia importanti si possono evidenziare e la persona in questo caso funziona da stimolo, ma andrebbero indagate le connessioni disturbanti intorno a quest'uomo o persona che sia.
Trovi la forza di risolvere questi aspetti di ansia che potrebbero limitarla.
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Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Sicuramente i farmaci possono avere effetti indesiderati ma su ciò dovrebbe confrontarsi con il medico curante. Ciò che è sicuro è che l'ansia ha sempre un significato e bisognerebbe comprenderne le cause con l'aiuto di un collega.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Elisabetta Cossidente
Psicologo, Psicologo clinico
Caselle Torinese
Gentile utente, la situazione che ci racconta sembra essere dolorosa e causa di confusione. In effetti è possibile sviluppare ansia nei confronti di qualcuno. L'ansia in realtà è uno stato fisiologico di attivazione e sarebbe interessante comprendere meglio come mai si è attivata. Quali sono le emozioni, i pensieri, le sensazioni che questa persona le ha suscitato? Un percorso con un professionista potrebbe aiutarla a comprendere meglio questo vissuto. In bocca al lupo e resto a disposizione!
Dott. Stefano Recchia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Roma
Gentile utente. Grazie per aver condiviso la sua situazione. L'ansia improvvisa che ha provato potrebbe essere dovuta all'interruzione del Pregabalin e per questo le consiglio di rivolgersi prima di tutto al suo medico di base per una supervisione e un controllo. Nel caso non fosse dovuta alla terapia farmacologica potrebbe essere utile un percorso con un professionista che la aiuti a capire l'origine e l'attivazione della sua sensazione di ansia verso questa persona. La ringrazio e resto a disposizione. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Dott. Alessandro Pittari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, prima di tutto ti ringrazio per la tua condivisione. La tua curiosità verso il tuo vissuto è sicuramente una risorsa utile. Infatti, c'è sempre una spiegazione dietro i nostri comportamenti e le nostre emozioni, anche se non sempre si tratta di una spiegazione semplice od intuitiva. Rispetto al caso che mi stai portando, non ho abbastanza elementi per poterti offrire una risposta informata. Per comprendere la ragione del tuo vissuto, bisognerebbe indagare la circostanza esatta in cui è emersa e la tua storia di vita. Può essere, per esempio, che la persona ti abbia rievocato, a livello subconscio, qualcun altro nel tuo passato; o che nel momento in cui lo hai incontrato il tuo umore ti ha fatto interpretare un suo comportamento in modo ansiogeno. Ma avrei bisogno di conoscerti per poter formulare un'ipotesi. Quel che posso consigliarti è di osservare cosa accade di preciso nella tua mente in presenza di questa persona, o quando pensi a lui. Naturalmente la consulenza di un professionista empatico può esserti di aiuto in questo processo. Spero di averti offerto una risposta utile e, augurandoti il meglio, rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
Dott.ssa Liza Bottacin
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Padova
Gentilissimo,

non mi è chiara la durata dell'assunzione del Pregabalin, né la dose somministratale, né da quanto tempo l'ha interrotto e come l'ha interrotto.
Per alcune settimane, in particolare se l'interruzione del farmaco è avvenuta bruscamente, l'ansia potrebbe essere uno dei sintomi di astinenza dallo stesso. Generalmente, l'ansia, come gli altri sintomi, dovrebbe scomparire entro poche settimane dall'interruzione del Pregabalin.
Qualora l'ansia persistesse, ne parli con il medico che la segue per valutare delle strategie di gestione.
È anche possibile che l'incontro con questa persona abbia attivato una risposta ansiogena legata a ricordi o dinamiche emotive del passato. Infatti, stimoli specifici possono evocare reazioni emotive intense, anche in assenza di una causa immediata evidente. In questo caso, un consulto psicoterapeutico potrebbe essere utile per esplorare eventuali connessioni con figure o esperienze del passato che potrebbero aver influenzato la sua reazione.

Qualora avesse bisogno di maggiori informazioni in merito o desiderasse discutere più dettagliatamente della sua situazione, non esiti a contattarmi.

Saluti

Liza Bottacin
Dott. Maurizio Di Benedetto
Psicologo, Fisioterapista, Posturologo
Monza
Gentile Utente, la prima cosa è parlare con il suo medico del fatto che ha interrotto l'assunzione di Pregabalin, in quanto l'interruzione farmacologica va fatta su indicazioni mediche. Inoltre, si ricordi che l'ansia ha sempre una sua causa, ecco perché le consiglio un'approfondimento personale, attraverso una consulenza psicologica, magari ad indirizzo umanistico esistenziale. Così da fare chiarezza dentro di lei e comprendere cosa la porta ad avere queste sensazioni. Il corpo attraverso le sue sensazioni-emozioni, comunica come stiamo vivendo dentro di noi, il corpo che parla.. ecco perché sarebbe utile imparare cosa il corpo le sta comunicando, Così da ritrovare la sua serenità.

A disposizione
Dott. Maurizio Di Benedetto
Dott.ssa Barbara Addario
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
Cernusco sul Naviglio
Buongiorno è sempre necessario confrontare i sintomi successivi all'assunzione o all'interruzione di un farmaco con il medico competente che lo ha prescritto sia esso il medico di base o lo psichiatra. L'ansia improvvisa è comunque uno stato emotivo interno che è parallelo alla paura e alla preoccupazione. A meno che la persona verso la quale sente ansia non abbia minacciato la sua sicurezza, direi che è una sua proiezione. Come professionista andrei a scoprire insieme a lei quali sono gli stati interni che si sono attivati nell'incontro con questa persona. Cordiali saluti . Barbara Addario
Dott.ssa Lucrezia Marletta
Psicologo, Psicologo clinico
San Pietro Clarenza
Buon pomeriggio, purtroppo sì è possibile che l'ansia compaia in modo improvviso, ma dietro questa emozione vi è sicuramente un fattore scatenante che dovrebbe essere indagato. Se la situazione è per lei fonte di disagio, consiglierei di rivolgersi ad uno specialista per valutare insieme le possibili cause e procedere verso il trattamento.
Dott.ssa Alessia Pisani
Psicologo, Psicologo clinico
Provaglio d'Iseo
Buonasera,
Grazie per la sua condivisione.
In merito alla sua domanda le rispondo chel’ansia è una risposta scatenata da situazioni/ eventi interni o esterni a noi, ai quali siamo più suscettibili in un determinato periodo della vita.
Le consiglio di rivolgersi a un professionista per indagare le cause della sua reazione, probabilmente il farmaco ha fatto da cerotto, ma è bene comprendere, nel profondo, cosa innesca l’ansia

Resto a disposizione

Cordialmente
Dott.ssa Alessia Pisani
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, grazie per la condivisione. Rispetto alla sua domanda direi proprio di sì. L'ansia è caratterizzata dall'imprevedibilità e dal cambiare il suo oggetto in modo apparentemente inspiegabile. Sarebbe interessante approfondire quali aspetti di questa persona hanno scatenato la sua ansia e perchè. La sospensione del farmaco (graduale o improvvisa? sotto indicazione medica o di sua iniziativa?) può aver avuto un ruolo rilevante. Sta seguendo una psicoterapia? é necessario che lei segua un percorso psicoterapico e rifaccia un punto sul trattamento farmacologico per recuperare serenità. .Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Dott. Luca Sist
Psicologo, Psicologo clinico
San Michele al Tagliamento
Buongiorno. E' possibile sviluppare un'ansia improvvisa verso una persona nuova. L'origine può avvenire da fonti interne o esterne, o da entrambe le cose. Penso che parlarne con uno specialista per indagare quale possano essere i motivi di quest'ansia possa essere utile.
In bocca al lupo per tutto,
Dr. Luca Sist.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buongiorno, l,'ansia è legata a situazioni di cui non riusciamo a tenere il controllo.
Ora andrebbe esplorata la questione e approfondita. Potrebbero esserci tante spiegazioni e bisogna capire come gestirla nei migliori dei modi. Ci sono parecchie tecniche.
Sono disponibile ad aiutarla von consulenza online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott.ssa Maria Torromacco
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile, intanto grazie per aver condiviso questo pensiero con noi.
Purtroppo i vissuti d'ansia o comunque l'ansia in generale è quasi sempre attivata da qualcosa. Il consiglio che le posso dare è quello di iniziare un percorso con uno specialista per poter indagare a fondo sulle cause che la portano a questo stato di malessere ed esserne in grado di gestirle al meglio.
Ad ogni modo resto a sua disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Giulia Mete
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno,
potrebbe essere utile indagare più a fondo le sue sensazioni per capire meglio come si è sviluppata l'ansia in riferimento a questa persona.
Per ulteriori confronti, non esiti a contattarmi.
Cordialmente,
Dott.ssa Giulia Mete

Dr. Domenico Pianelli
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Ciao, repentino non vuol dire senza causa, da quel che racconti hai sospeso un farnaco che si usa per il disturbo d'ansia generalizzato improvvisamente quindi in prima ipotesi potrebbe essere dovuto a quello.
Rispondendo in modo più generico, cioè può a un certo punto una persona farci paura o metterci ansia? Dipende dalla situazione, da quali sensazioni ci suscita nel corpo e quali pensieri ci elicita o emozioni ci elicita.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la sua domanda è molto importante e la ringrazio per averla condivisa, perché dietro le sue parole sento tutta la confusione e lo spavento di chi vive qualcosa di improvviso, difficile da spiegare a parole, e che lascia un senso di vulnerabilità. Voglio rassicurarla subito: sì, è assolutamente possibile che si sviluppi uno stato di ansia anche molto forte, improvviso, in relazione a una persona, senza che ci sia un motivo logico apparente. Questo capita perché l’ansia non segue sempre la logica razionale, ma si nutre di associazioni, memorie corporee e schemi di pensiero che spesso sono inconsci. Il fatto che prima tutto fosse sereno e poi, da un giorno all’altro, si sia trovato a provare una sensazione tremenda in presenza di quella persona, non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in lei o nel rapporto. È molto più probabile che quella persona, magari senza fare nulla di particolare, abbia innescato dentro di lei un segnale d’allarme che in quel momento era già pronto a scattare, perché c’erano altre tensioni di fondo. Quando viviamo periodi di stress, cambiamenti emotivi o sospendiamo farmaci come il Pregabalin, il nostro cervello e il nostro corpo diventano più sensibili. Il Pregabalin infatti agisce anche come stabilizzatore dell’ansia, e smettere di assumerlo può rendere più facile che l’ansia si manifesti in forme nuove o inattese. In questi casi, spesso non è davvero quella persona la causa dell’ansia, ma la sua mente ha bisogno di un “gancio” a cui attaccare la sensazione di disagio che già si stava accumulando. E così capita di ritrovarsi con un sintomo apparentemente illogico: ansia o panico di fronte a qualcuno con cui prima si stava bene. A volte questo succede perché quella persona, o quella situazione, tocca un aspetto profondo della sua storia, magari un ricordo o una ferita passata che non è neppure del tutto consapevole. So che ciò che la preoccupa di più ora è la paura di riprovare di nuovo quella sensazione terribile. Questa è una parte importante del circolo dell’ansia: il timore di “rivivere” quel momento la mantiene in uno stato di ipervigilanza. È come se una parte della sua mente dicesse: e se ricapita? E se non riesco a controllarmi? E se mi sento di nuovo così male? È proprio questa paura anticipatoria a tenere accesa l’ansia stessa. In un percorso cognitivo-comportamentale si lavora molto bene su questi meccanismi. Si impara a capire come l’ansia nasce, come viene alimentata dai pensieri catastrofici, e come è possibile interrompere il circolo vizioso. Si lavora anche con tecniche di esposizione graduale e di accettazione, per imparare a restare in contatto con la sensazione senza fuggirla o combatterla. Voglio rassicurarla: ciò che ha provato non significa che lei stia “impazzendo” o che non abbia più controllo. Non significa neppure che quella persona sia pericolosa o che debba per forza allontanarsi. È stato un segnale del suo corpo e della sua mente in un momento delicato, probabilmente amplificato dalla sospensione del farmaco. Parlarne con un professionista, come sta facendo ora, è il passo più utile per non lasciare che quella paura si trasformi in un ostacolo. Se le capita ancora, provi a non giudicarsi duramente e a osservare l’ansia come un messaggio del corpo: non è un nemico, ma un segnale che in questo momento ha bisogno di cura, ascolto e di qualche strumento in più per essere gestito. Con il giusto sostegno, le garantisco che si può tornare a stare bene, senza quella sensazione di allarme improvviso. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Salve, grazie per aver condiviso un suo vissuto attuale. Lo stato d’ansia deriva dall’interazione di più fattori psicologici, biologici e ambientali. In psicologia non si parla di una causa unica, ma di un insieme di meccanismi che si influenzano tra loro, ed emergono in varie forme, magari da tempo dentro di se, sta attraversando emozioni differenti, un periodo stressante, che poi influisce sulla sua quotidianità. Iniziare un percorso di supporto psicologico ( online o in presenza) può aiutarla a capirne le cause e a gestire al meglio il suo presente. Resto a sua disposizione.

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