Buongiorno io ho 20 anni è da qualche giorno che ho delle fissazioni strane..io una volta fumavo qua
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Buongiorno io ho 20 anni è da qualche giorno che ho delle fissazioni strane..io una volta fumavo qualche sigaretta e le mettevo in giro per casa adesso come vedo qualsiasi mobile mi vengono in mente le sigarette sempre ..volevo chiedere come posso risolvere questo disturbo ?
Gentile utente, dato che ora non fuma più e che questo venirle “in mente” le sigarette come vede “qualsiasi mobile” e’ un fenomeno che accade di recente, sarebbe utile domandarsi se sia accaduto qualcosa che abbia scatenato questo nuovo meccanismo di pensiero. Potrebbe magari provare a riformulare il suo messaggio fornendo maggiori elementi in modo tale che gli psicologi del Portale cercare di risponderle in maniera esauriente come merita alla sua questione. Un saluto, marta Corradi
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Buonasera,
sarebbe utile conoscere qualche informazione in più, come per esempio da quanto ha smesso, come ha smesso, perché solo ora ha attivato questi comportamenti.
In generale posso dirle che smettere di fumare non è semplice, quindi il fatto di esserci riuscito lo tenga a mente come sprono per se stesso in positivo. Potrebbero certamente esserci momenti particolari nei quali ripensa alla sigaretta, in quanto essa è molto legata a gestualità e abitudini.
Può richiedere una consulenza psicologica per parlare di questo suo momento particolare, così da approfondire cosa sta accadendo nella sua vita.
Resto a disposizione, un caro saluto
Dott.ssa Paola De Martino
sarebbe utile conoscere qualche informazione in più, come per esempio da quanto ha smesso, come ha smesso, perché solo ora ha attivato questi comportamenti.
In generale posso dirle che smettere di fumare non è semplice, quindi il fatto di esserci riuscito lo tenga a mente come sprono per se stesso in positivo. Potrebbero certamente esserci momenti particolari nei quali ripensa alla sigaretta, in quanto essa è molto legata a gestualità e abitudini.
Può richiedere una consulenza psicologica per parlare di questo suo momento particolare, così da approfondire cosa sta accadendo nella sua vita.
Resto a disposizione, un caro saluto
Dott.ssa Paola De Martino
Buonasera, quando un'abitudine o un vizio viene meno può succedere di pensarci spesso. Sarebbe interessante capire da quanto ha smesso, quanto fumava. Le consiglio di aspettare un mesetto e se persiste il problema si può rivolgere ad uno psicologo che l'aiuterà.
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera. Sarebbe necessario approfondire la descrizione che ha fornito per poter comprendere con più precisione di quale tipo di difficoltà sta parlando. Se sente di voler approfondire maggiormente la sua richiesta, potrebbe consultare in privato un/a professionista; in tal modo potrebbe tentare di delineare insieme a lui/lei una risposta quanto più possibilmente chiara alla sua domanda. Un caro saluto, Dott. Felice Schettini
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Buongiorno,
Probabilmente ha associato le sigarette ai mobili, un po' come succede con le sigarette e il caffè.
Potrebbe provare a "distrarsi" quando le vengono in mente le sigarette pensando a qualcosa di piacevole o dedicandosi a un'attività impegnativa: lo studio, la lettura di un libro, risolvere un cruciverba, svolgere un'attività manuale..
Mi faccia sapere come va.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Probabilmente ha associato le sigarette ai mobili, un po' come succede con le sigarette e il caffè.
Potrebbe provare a "distrarsi" quando le vengono in mente le sigarette pensando a qualcosa di piacevole o dedicandosi a un'attività impegnativa: lo studio, la lettura di un libro, risolvere un cruciverba, svolgere un'attività manuale..
Mi faccia sapere come va.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Gentile utente i motivi per cui lei prova attualmente questo disturbo, possono essere tanti. Questa sintomatologia può essere simbolicamente significativa ( ma non conosciamo la sua storia) o invece funzionale, come molti altri sintomi anche di diversa tipologia, per tenere a bada vissuti emotivi sottostanti scomodi e che attualmente non può elaborare diversamente.
Può essere utile consultare un professionista, uno psicoterapeuta , per un primo consulto.
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Può darsi che semplicemente per "associazione" il vedere un mobile ti ricordi la sigaretta. Mi sfugge qual è l'idea di disturbo rispetto a questa situazione e cosa ti preoccupa, quali sono i tuoi pensieri in merito?
Buonasera! È un'associazione ma non dice se le dà fastidio o cosa le provochi; per esempio la "voglia di fumare"... Quando si smette, per un certo periodo riaffiorano le abitudine durante le quali si fumava. Sarebbe proficuo sapere da quanto tempo non accende una sigaretta, perché queste associazioni dovrebbero venir meno con il passare dei giorni. Ci dia qualche informazione più dettagliata e formuli la sua domanda in modo più specifico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, la nicotina potrebbe dare dipendenza, ma la gestualità nell'accingersi ad accendere la sigaretta molto di più. Lei non ci scrive molti particolari, quante sigarette fumava e da quanto tempo ha smesso di fumare. Da ciò che lei ci scrive, lei ha un pensiero ossessivo nei confronto delle sigarette e ci pensa molto le vede su ogni mobile, quindi ne sente la mancanza. Dovrebbe fare dei colloqui con una psicoterapeuta per elaborare che significato ha per lei il fumare e che cosa va a sostituire e quale vuoto va a riempire, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve, cosa rappresenta per lei la sigaretta?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, non è assolutamente un disturbo; si tratta semplicemente di un'associazione mentale. Che cosa la preoccupa di più in questo periodo? Mi faccia sapere, un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Gentile utente, sarebbe necessario approfondire per fornire un significato a ciò che la preoccupa. Un saluto. Dott.ssa Giulia Bernardinello
Gentile utente,
ci descrive una situazione della quale è difficile tracciare i contorni in modo preciso. In che senso il fatto di pensare alle sigarette sarebbe "strano" o una "fissazione"? E' interessante che non ci dica se ha desiderio di fumare, o che emozione le dà pensare alle sigarette... La invito a scriverci di nuovo, dandoci qualche elemento in più per poterle dare un'indicazione.
a presto
dr. Ventura
ci descrive una situazione della quale è difficile tracciare i contorni in modo preciso. In che senso il fatto di pensare alle sigarette sarebbe "strano" o una "fissazione"? E' interessante che non ci dica se ha desiderio di fumare, o che emozione le dà pensare alle sigarette... La invito a scriverci di nuovo, dandoci qualche elemento in più per poterle dare un'indicazione.
a presto
dr. Ventura
Gentile utente le informazioni raccolte dal suo breve racconto andrebbero approfondite per comprendere la natura di quelle che lei chiama "fissazioni". Le consiglio un consulto psicologico per capirne qualcosa di più. Un caro saluto
Dott.ssa Maria Taranto
Dott.ssa Maria Taranto
Buongiorno, andrebbero approfondite molte cose. Intanto non lo definirei disturbo. Qualora volesse approfondire, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente di mio dottore, è molto probabile che in questo periodo le stia tornando desiderio di fumare. Le associazioni di idee spesso nascondono un desiderio, e le voglia di voler ricordare qualcosa. Cerchi solo di capire se dietro i suoi pensieri si cela questo, o magari dell'altro che andrebbe approfondito con il supporto di uno specialista. Cordiali Saluti Dott. Diego Ferrara
Cosa è accaduto in questo periodo che le ha fatto tornare in mente il fumare? spesso si fuma per colmare un emozione, un pensiero, quindi forse oggi vuole placare di nuovo qualcosa. Indaghi dentro di sè e tenga in conto un aiuto psicologico.
Buongiorno. Sicuramente smettere di fumare è difficile e a volte il desiderio di una sigaretta può essere associato ai luoghi in cui solitamente appoggiava le sigarette. Se è solo questo passa con il tempo. Se invece succede anche in altre circostanze non necessariamente legate alle sigarette bisogna indagare eventi recenti che hanno fatto scattare in lei questo meccanismo. Buona giornata
Salve,
purtroppo non ci offre abbastanza dettagli per comprendere la sua reale situazione.
Un saluto,
MMM
purtroppo non ci offre abbastanza dettagli per comprendere la sua reale situazione.
Un saluto,
MMM
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Come mai le ritiene delle fissazioni? Quale scopo le impediscono di raggiungere? Cosa pensa del fatto che lei ha queste fissazioni? Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Capisco che queste fissazioni possano essere fonte di disagio, e sono felice che tu stia cercando un modo per affrontarle.
Quello che descrivi sembra essere una forma di pensiero intrusivo, che può manifestarsi come un pensiero ripetitivo o persistente che appare nella mente senza un reale controllo. In questo caso, il pensiero relativo alle sigarette potrebbe essere legato alla tua esperienza passata di fumo. È possibile che, nonostante tu abbia smesso di fumare, il tuo cervello stia ancora associando certi oggetti (come i mobili) alla sigaretta, causando una sorta di “fissazione” mentale. Questo tipo di pensieri può essere fastidioso, ma è anche abbastanza comune, soprattutto quando si stanno affrontando dei cambiamenti nelle abitudini o quando il corpo cerca di elaborare una dipendenza.
Per affrontare questo disturbo, ti suggerirei di considerare alcuni approcci:
1. Consapevolezza e gestione dei pensieri: Una strategia utile potrebbe essere lavorare sulla consapevolezza dei pensieri e cercare di non giudicarli troppo duramente. I pensieri intrusivi possono sembrare incontrollabili, ma il fatto che tu li riconosca e li stia affrontando è già un passo positivo. Puoi provare a “osservare” questi pensieri senza lasciarti coinvolgere emotivamente, cercando di non reagire a essi. In questo modo, potresti iniziare a ridurre il loro impatto emotivo.
2. Tecniche di distrazione e focalizzazione su altro: Quando i pensieri legati alle sigarette si presentano, puoi provare a spostare la tua attenzione su altre attività che ti piacciono o che ti richiedono concentrazione. Per esempio, dedicarti a un hobby, fare esercizio fisico o meditare potrebbe aiutarti a distogliere la mente.
3. Esplorare le tue emozioni: A volte, i pensieri ossessivi possono essere legati a emozioni non completamente espresse o a situazioni irrisolte. Potresti riflettere su cosa rappresentano per te le sigarette e perché questi pensieri continuano a emergere. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti a esplorare questi aspetti più profondamente e a comprendere meglio la relazione tra le tue esperienze passate e i pensieri attuali.
4. Lavorare sull’abitudine mentale: Se il pensiero delle sigarette è legato a un’abitudine, potrebbe essere utile sostituirlo gradualmente con un altro pensiero o comportamento che ti dia una sensazione positiva o che ti distragga. La mente, infatti, tende a riempire i vuoti, quindi un cambiamento consapevole delle abitudini può essere efficace.
Se il disturbo continua a interferire con la tua vita quotidiana o se senti che stai lottando per gestire questi pensieri, potrebbe essere utile parlare con un terapeuta che possa guidarti attraverso tecniche di gestione dei pensieri intrusivi, come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC), che è spesso molto utile in questi casi.
Non esitare a cercare il supporto che ti meriti, e ricorda che affrontare i pensieri e le abitudini è un processo che richiede pazienza, ma con il giusto supporto, si possono fare progressi significativi.
Quello che descrivi sembra essere una forma di pensiero intrusivo, che può manifestarsi come un pensiero ripetitivo o persistente che appare nella mente senza un reale controllo. In questo caso, il pensiero relativo alle sigarette potrebbe essere legato alla tua esperienza passata di fumo. È possibile che, nonostante tu abbia smesso di fumare, il tuo cervello stia ancora associando certi oggetti (come i mobili) alla sigaretta, causando una sorta di “fissazione” mentale. Questo tipo di pensieri può essere fastidioso, ma è anche abbastanza comune, soprattutto quando si stanno affrontando dei cambiamenti nelle abitudini o quando il corpo cerca di elaborare una dipendenza.
Per affrontare questo disturbo, ti suggerirei di considerare alcuni approcci:
1. Consapevolezza e gestione dei pensieri: Una strategia utile potrebbe essere lavorare sulla consapevolezza dei pensieri e cercare di non giudicarli troppo duramente. I pensieri intrusivi possono sembrare incontrollabili, ma il fatto che tu li riconosca e li stia affrontando è già un passo positivo. Puoi provare a “osservare” questi pensieri senza lasciarti coinvolgere emotivamente, cercando di non reagire a essi. In questo modo, potresti iniziare a ridurre il loro impatto emotivo.
2. Tecniche di distrazione e focalizzazione su altro: Quando i pensieri legati alle sigarette si presentano, puoi provare a spostare la tua attenzione su altre attività che ti piacciono o che ti richiedono concentrazione. Per esempio, dedicarti a un hobby, fare esercizio fisico o meditare potrebbe aiutarti a distogliere la mente.
3. Esplorare le tue emozioni: A volte, i pensieri ossessivi possono essere legati a emozioni non completamente espresse o a situazioni irrisolte. Potresti riflettere su cosa rappresentano per te le sigarette e perché questi pensieri continuano a emergere. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti a esplorare questi aspetti più profondamente e a comprendere meglio la relazione tra le tue esperienze passate e i pensieri attuali.
4. Lavorare sull’abitudine mentale: Se il pensiero delle sigarette è legato a un’abitudine, potrebbe essere utile sostituirlo gradualmente con un altro pensiero o comportamento che ti dia una sensazione positiva o che ti distragga. La mente, infatti, tende a riempire i vuoti, quindi un cambiamento consapevole delle abitudini può essere efficace.
Se il disturbo continua a interferire con la tua vita quotidiana o se senti che stai lottando per gestire questi pensieri, potrebbe essere utile parlare con un terapeuta che possa guidarti attraverso tecniche di gestione dei pensieri intrusivi, come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC), che è spesso molto utile in questi casi.
Non esitare a cercare il supporto che ti meriti, e ricorda che affrontare i pensieri e le abitudini è un processo che richiede pazienza, ma con il giusto supporto, si possono fare progressi significativi.
Buongiorno, e grazie per la condivisione
Quello che stai descrivendo è un fenomeno piuttosto comune nei processi legati ad abitudini e dipendenze: si tratta di un accoppiamento involontario tra oggetti, luoghi o situazioni e pensieri ricorrenti legati all'uso passato di sostanze (in questo caso, le sigarette).
In termini psicologici, possiamo parlare di condizionamento classico: il cervello ha associato, nel tempo, certi stimoli neutri (come un mobile, una stanza, un odore) alla presenza della sigaretta. Anche dopo aver smesso di fumare, questi stimoli possono ancora innescare pensieri intrusivi o fissazioni, proprio perché la mente li ha collegati a quell'abitudine.
In terapia cognitivo-comportamentale lavoriamo proprio su questo tipo di associazioni, aiutando la persona a:
Riconoscere i trigger (gli stimoli che attivano il pensiero o il desiderio);
Comprendere il meccanismo appreso alla base dell'associazione (condizionamento);
Esporsi in modo graduale e controllato a quegli stimoli, per creare nuove associazioni più neutre o funzionali;
Ristrutturare i pensieri automatici ("se vedo il mobile penso subito alla sigaretta, quindi sto ricadendo") e sviluppare una maggiore tolleranza al disagio iniziale.
Il percorso prevede strumenti pratici come diari dei pensieri, tecniche di esposizione e strategie di gestione delle ossessioni che permettono di ridurre la forza di queste fissazioni nel tempo.
Il fatto che tu abbia riconosciuto il collegamento è un ottimo primo passo. Il lavoro terapeutico può aiutarti a disinnescare queste connessioni automatiche e tornare a vivere gli ambienti di tutti i giorni con maggiore libertà e serenità.
Quello che stai descrivendo è un fenomeno piuttosto comune nei processi legati ad abitudini e dipendenze: si tratta di un accoppiamento involontario tra oggetti, luoghi o situazioni e pensieri ricorrenti legati all'uso passato di sostanze (in questo caso, le sigarette).
In termini psicologici, possiamo parlare di condizionamento classico: il cervello ha associato, nel tempo, certi stimoli neutri (come un mobile, una stanza, un odore) alla presenza della sigaretta. Anche dopo aver smesso di fumare, questi stimoli possono ancora innescare pensieri intrusivi o fissazioni, proprio perché la mente li ha collegati a quell'abitudine.
In terapia cognitivo-comportamentale lavoriamo proprio su questo tipo di associazioni, aiutando la persona a:
Riconoscere i trigger (gli stimoli che attivano il pensiero o il desiderio);
Comprendere il meccanismo appreso alla base dell'associazione (condizionamento);
Esporsi in modo graduale e controllato a quegli stimoli, per creare nuove associazioni più neutre o funzionali;
Ristrutturare i pensieri automatici ("se vedo il mobile penso subito alla sigaretta, quindi sto ricadendo") e sviluppare una maggiore tolleranza al disagio iniziale.
Il percorso prevede strumenti pratici come diari dei pensieri, tecniche di esposizione e strategie di gestione delle ossessioni che permettono di ridurre la forza di queste fissazioni nel tempo.
Il fatto che tu abbia riconosciuto il collegamento è un ottimo primo passo. Il lavoro terapeutico può aiutarti a disinnescare queste connessioni automatiche e tornare a vivere gli ambienti di tutti i giorni con maggiore libertà e serenità.
Buongiorno,
capisco il disagio che può creare avere pensieri o immagini che tornano in modo ripetitivo, anche quando non li si desidera. Spesso queste “fissazioni” nascono da un periodo di stress o da una maggiore ansia e finiscono per alimentarsi proprio perché si cerca di scacciarle.
Il primo passo è riconoscere che si tratta di un meccanismo della mente, non di qualcosa di sbagliato in lei. Un percorso psicologico può aiutarla a capire l’origine di questi pensieri e a ridurne la forza, imparando strategie per gestirli senza paura.
Un caro saluto,
Dott.ssa Martina Rocchetti
capisco il disagio che può creare avere pensieri o immagini che tornano in modo ripetitivo, anche quando non li si desidera. Spesso queste “fissazioni” nascono da un periodo di stress o da una maggiore ansia e finiscono per alimentarsi proprio perché si cerca di scacciarle.
Il primo passo è riconoscere che si tratta di un meccanismo della mente, non di qualcosa di sbagliato in lei. Un percorso psicologico può aiutarla a capire l’origine di questi pensieri e a ridurne la forza, imparando strategie per gestirli senza paura.
Un caro saluto,
Dott.ssa Martina Rocchetti
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