Buongiorno. Ho iniziato la cura per attacchi di panico e ansia generalizzata da 6 giorni con Daparox

23 risposte
Buongiorno. Ho iniziato la cura per attacchi di panico e ansia generalizzata da 6 giorni con Daparox 20mg. Su prescrizione ho iniziato con mezza compressa ma sono stata male tutto il giorno tra forte nausea,capogiri, tachicardia, dolore al petto. Così i giorni successivi ho ridotto la dose ad 1/4 ma ho sempre nausea di sottofondo, occhi fondi e neri e avverto un dolore al petto. Inoltre non mi sembra di essere migliorata, anzi, ho ancora più ansia ad uscire mentre prima riuscivo benissimo. Che sia il farmaco sbagliato? È meglio interrompere ?
Dott.ssa Elisa Taverniti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, la questione terapia psicofarmacologica è molto delicata. Certo gli effetti indesiderati che elenca sono numerosi e invalidanti ma non credo sia saggia l’ipotesi di interrompere l’assunzione piuttosto può essere utile ricontattare lo specialista che gliel’ha prescritta e valutare un’alternativa. Tuttavia, dal momento che ansia e attacchi di panico possono essere espressione sintomatologica di disagio emotivo, può essere utile esplorare attraverso un percorso di psicoterapia l’origine di tali disagi.
Porgo i miei saluti
Dott.ssa Elisa Taverniti

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Dott.ssa Enza Marangella
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Trebaseleghe
La reazione ai farmaci è molto soggettiva e quando c'è l'ansia di mezzo le cose si complicano ancora di più.
Ogni modifica deve essere fatta sempre sotto il controllo del medico specialmente con gli psicofarmaci .
Certe reazioni si attenuano col tempo e con un po di pazienza. È importante però associare un percorso di psicoterapia per comprendere il significato dell'ansia e per attenuare quella preoccupazione che aggrava di più la sua condizione attuale. Cordialmente Enza Marangella
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno. Credo che 6 giorni siano veramente pochi per poter fare un bilancio. Capisco il suo desiderio di liberarsi al più presto della fastidiosa sintomatologia, ma nn è possibile anticipare i tempi fisiologici dell'azione del farmaco. Consulti il medico che le ha prescritto il Daparox e segua le indicazioni. Concordo che se riuscisse ad abbinare la psicoterapia avrebbe un risultato più veloce ed efficace nel lungo periodo
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, sarebbe utile che lei ci scrivesse più notizie su di lei, che età ha e che cosa stava succedendo in quel periodo nella sua vita per provare tali sintomi. Cmq dato che sicuramente il farmco le è stato prescritto da uno psichiatra o dal suo medico curante, dovrebbe contattarli e comunicare le controindicazioni che sta provando. I psicofarmaci non si sospendono all'improvviso senza consultarsi con chi gliel'ha prescritti. Inoltre esegua un lavoro psicologico, perchè bisogna capire che cosa nascondono tali sintomi, xchè nel momento in cui sospenderà il farmaco i sintomi potrebbero tornare, xchè non ha lavorato psicologicamente su di sè. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Dott. Antonio Amatulli
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Lucca
Dei sintomi causati dai farmaci, ne parli con il medico che glieli ha prescritti. Lui ha la visione di insieme.

A latere le consiglio vivamente un supporto psicologico, così da diventare anche più forte del problema.
Dott.ssa Federica Serafini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Concordo con i colleghi, soprattutto per quanto riguarda il sentire il suo medico che la conosce e sa come sostenerla in questo momento!
Buonasera, le consiglio di non prendere decisioni da sola, ma di chiedere sempre al medico che le ha prescritto il farmaco. Inoltre, dato il suo disagio, le consiglio se non l'ha ancora fatto di rivolgersi a uno psicoterapeutica per arrivare alla causa del suo disagio. Infatti il farmaco cura solo il sintomo.
Un caro saluto, dott.ssa Paola De Martino
Dott.ssa Marta Fuscà
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
In qualità di psicoterapeuta, non posso permettermi di risponderle riguardo al farmaco, perché è un campo che non mi compete. Perciò le dico che tutto ciò che concerne il farmaco deve rivolgersi al medico che glielo ha prescritto.
Posso tuttavia invitarla a consultare un terapeuta al quale poter chiedere un sostegno per il suo malessere.
Un cordiale saluto
MF
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Gentile, sei giorni sono pochi per valutare effettivamente la bontà di tale terapia. Parli dei suoi disagi con chi le ha prescritto il farmaco, inoltre associ una terapia psicologica per migliorare il suo benessere generale. i farmaci da soli non bastano, il miglior effetto è con la psicoterapia.
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, la terapia farmacologica va prescritta, dosata e modificata a cura dello psichiatra di riferimento. Eventuali sospensioni, modifiche del dosaggio o della posologia non condivise con il medico possono esitare in effetti collaterali anche gravi. Se sta sperimentando effetti indesiderati, contatti subito chi Le ha prescritto la terapia e si confronti in merito alla possibilità che siano ad essa dovuti e a come muoversi di conseguenza. Anche una eventuale modifica del tipo di farmaco potrebbe dover passare da un decalage di sicurezza. Tenga anche in considerazione di iniziare una eventuale terapia psicologica in associazione a quella farmacologica al fine di massimizzare l'effetto del farmaco ma, soprattutto, di agire sul motivo dei sintomi anziché solo sulla loro manifestazione. In bocca al lupo! DMP
Dr. Matteo Masi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Sanremo
Buonasera, concordo con i colleghi che le consigliano di aspettare che la terapia cominci a stabilizzarsi nel suo organismo. Allo stesso tempo se gli effetti collaterali sono molto invasivi è bene che il medico che le ha prescritto la terapia lo sappia in modo da, eventualmente, poterla modificare in modo più funzionale per il suo specifico caso. Rispetto alla patologia, sappia che attacchi di panico e ansia generalizzata sono sintomatologie trattabili in maniera funzionale con un percorso di psicoterapia cognitiva, che può benissimo associarsi a un trattamento di tipo farmacologico. E' sicuramente utile gestire il sintomo con un intervento farmacologico, ma scoprendone le cause con un intervento psicologico e agendo su di esse si ottengono risultati più duraturi.
Cordiali saluti
Dott. Matteo Masi
Dott.ssa Maria Carmela Condina
Psicologo, Psicoterapeuta
Costa Masnaga
Buongiorno, prima di interrompere la terapia farmacologica le consiglierei di confrontarsi con lo specialista che le ha prescritto il farmaco, in modo che possa aiutarla per eventuale riduzione graduale della posologia. Le consiglio, comunque di intraprendere un percorso psicologico in modo da individuare l'origine del sintomo e che possa aiutarla a ridurre la sintomatologia ansiosa.
Cordiali saluti
Dr.ssa Condina Maria
Dott.ssa Paola Pagano
Psicoterapeuta, Psicologo
Cava de' Tirreni
Salve!
Per valutare l'efficacia di una terapia farmacologica occorrono almeno 15 giorni, quindi è un po' prematuro dire se è meglio interrompere o meno.
Consiglio vivamente l'affiancamento ad un percorso di psicoterapia di supporto per risolvere la problematica ansiogena.
Purtroppo è convinzione comune che solo il farmaco possa bastare.
In realtà non è cosi'.
Spesso è più risolutiva la solo psicoterapia che il farmaco.
in bocca al lupo.
Distinti Saluti.
Paola Pagano
Dott. Andrea De Simone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buongiorno, provi a chiedere anche una consulenza psicologica per valutare la possibilità di intraprendere un percorso (psicologico) da abbinare ai farmaci.
In bocca al lupo, dott.Andrea De Simone
Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
qualunque variazione o domanda sulla farmacologia dev'essere discussa e concordata con chi le ha prescritto le medicine.
Detto questo, gli attacchi di panico si risolvono con la psicoterapia cognitivo comportamentale. Le consiglio pertanto di contattare uno psicologo e superare questo brutto momento.
dott Tealdi
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Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. Dovrebbe parlarne con il medico che le ha prescritto la cura per avere maggiori delucidazioni sugli effetti nel breve periodo dell'assunzione di psicofarmaci. Molto probabilmente potrebbe anche trattarsi di una fase di assestamento. In fondo sei giorni sono pochi per poter percepire dei benefici
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Dr. Ioannis Georgantas
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
La valutazione della terapia farmacologica è compito del medico che lo ha prescritto, anche se la cura farmacologica ha bisogno del tempo necessario per poter agire. In seguito potrebbe chiedere l'aiuto di uno psicoterapeuta per poter imparare a gestire meglio il suo stato di ansia e regolare le sue emozioni. Cordiali saluti
Dott.ssa Elisa Zonelli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Fucecchio
Buonasera, la questione della terapia farmacologica è prettamente di competenza medica, pertanto il mio consiglio è di rivolgersi direttamente al medico di base o allo psichiatra che le ha prescritto il farmaco, il quale anche alla luce della sua anamnesi clinica e personale saprà sicuramente chiarirle qualunque dubbio ed eventualmente valutare la sostituzione con un altro farmaco. Inoltre io le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti ad acquisire più sicurezza in sé, a aiutarla a "sentire" e "comprendere" i messaggi che il suo corpo le invia e a diminuire conseguentemente la sua ansia, anche in parallelo al trattamento farmacologico prescritto dal/dalla collega. Per qualunque cosa resto a disposizione. Un caro saluto Dott.ssa Elisa Zonelli
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, le consiglio di rivolgersi al suo medico di fiducia, al fine di avere le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, è importante parlarne con il medico che le ha prescritto la cura.
Un saluto,
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Alessandro D'Agostini
Dott.ssa Eleonora Scimone
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno deve chiedere allo psichiatra che le ha prescritto il farmaco. le consiglierei oltre alla terapia famarcologica anche un percorso psicologico per ritrovare un benessere psicofisico in minor tempo magari anche con l'aiuto rimedi naturali.
Dott.ssa Eva Donnini
Psicologo, Psicologo clinico
Grosseto
Ciao,
capisco bene la tua preoccupazione — i sintomi che descrivi possono essere molto fastidiosi e spaventare, soprattutto all’inizio di una cura per ansia e attacchi di panico. È importante però sapere che ciò che stai vivendo può essere una reazione iniziale abbastanza comune quando si inizia un antidepressivo come Daparox (paroxetina).
Nei primi giorni o settimane di trattamento, è possibile che l’ansia, la nausea, la tachicardia o la sensazione di agitazione aumentino temporaneamente, proprio perché il corpo e il cervello si stanno adattando al nuovo equilibrio chimico. Questo non significa necessariamente che il farmaco sia sbagliato, ma è fondamentale che tu non gestisca da sola la variazione delle dosi o l’interruzione del trattamento.
Ti consiglio di contattare subito il medico o lo psichiatra che ti ha prescritto la terapia e raccontargli esattamente cosa stai provando. Solo lui o lei può valutare se:
è opportuno continuare con un dosaggio diverso,
sospendere gradualmente il farmaco, oppure
provare un’altra molecola che sia più tollerabile per te.
Nel frattempo, cerca di:
non modificare ancora da sola la dose, perché variazioni improvvise possono peggiorare i sintomi;
assumere il farmaco sempre alla stessa ora, preferibilmente dopo aver mangiato, per ridurre nausea e capogiri;
tenere un piccolo diario dei sintomi (quando si presentano, quanto durano, se migliorano o peggiorano), così potrai fornire informazioni utili al medico.
Ti voglio rassicurare su una cosa: spesso serve qualche settimana (2–4 almeno) prima che un farmaco come Daparox mostri un vero beneficio sull’ansia. In questo periodo iniziale, il supporto del medico e magari anche di uno psicoterapeuta può fare una grande differenza.
Se i sintomi fisici peggiorano molto — ad esempio tachicardia intensa, dolore al petto forte o difficoltà a respirare — vai subito al pronto soccorso per sicurezza.
Vorrei anche aggiungere una cosa importante: la cura farmacologica dà i risultati migliori se è affiancata da un percorso di psicoterapia.
La terapia ti può aiutare a capire meglio le radici della tua ansia, a gestire gli attacchi di panico e a ritrovare fiducia in te stessa. I farmaci possono stabilizzare i sintomi, ma è con il lavoro psicologico che puoi davvero imparare a stare meglio nel profondo.
Se vuoi, possiamo iniziare insieme un percorso, capire come gestire questo momento e aiutarti a ritrovare equilibrio e serenità passo dopo passo. Non devi affrontare tutto da sola.

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