Dott.ssa Paola Pagano

Salve, ho sofferto di anoressia nervosa fino a 3 anni fa, ho smesso di andare dallo psicoterapeuta dopo poche sedute perchè non mi sembrava competente. In questi 3 anni ho provato a risolvere da sola il problema, ho ripreso peso, massa muscolare anche grazie alla palestra, ho reintrodotto determinati cibi ma alcune "fisse" sono rimaste come non toccare più dolci, pesare tutto ciò che mangio, usare app contacalorie in maniera praticamente ossessiva anche se ultimamente mi pesa farlo. Diciamo che ci convivo, non mi pesa, se devo adattarmi a qualche circostanza lo faccio, ultimamente sono riuscita a rimangiare il sushi ad esempio. Un'altra "fissa" che mi è rimasta è controllare cosa e quanto mangia mia sorella che vive con me, come se non volessi che mangiasse meno di me. Ho notato che rispetto a quando ho iniziato la "dieta" prescrittami dalla nutrizionista per riprendere peso comunque sono tornata a mangiare di meno, non meno di quando ero nel pieno della malattia ma ho comunque ristretto le kcal. Succede soprattutto nei momenti d'incertezza. In questo periodo di incertezze appunto sto mangiando di meno e sono combattuta sul "ora smetto di utilizzare applicazioni e contare kcal" al "no, non ci riesco, devo controllare quanto mangio". Sono consapevole del fatto che il problema sia scaricare l'eccessivo bisogno di voler controllare tutto sul cibo. Temo di non poterne uscire facilmente. So che un percorso psicoterapeutico sarebbe la cosa migliore ma nel frattempo cosa potrei fare? Grazie.

Salve, sono una studentessa di 20 anni e volevo porre alcune domande. Se io avessi il sospetto di essere DSA a chi di dovere mi potrei rivolgere specificatamente? Leggendo su internet ho appreso che è difficile riuscire a trovare questo problema in una persona che non è più bambina, purtroppo mi pongo questo dubbio adesso perché prima non sapevo neanche cosa fosse finché non ho incontrato una persona con questo problema e mi sono documentata, rimanendo comunque ignorante sull'argomento, per questo chiedo a voi medici.
I fattori che mi fanno pensare di esserlo sono i seguenti: ho sempre avuto difficoltà a scuola(liceo soprattutto) nonostante studiassi e adesso che mi trovo al primo anno di università mi trovo in difficoltà come mai prima d'ora, ho difficoltà a concentrarmi e a memorizzare, devo rileggere più volte perché spesso non comprendo il significato o mi dimentico d'un colpo ciò che ho appena letto, ho difficoltà a esprimermi e spesso mi mancano le parole, ho poco senso dell'orientamento (arrivo a perdermi) nonostante magari abbia fatto più volte il percorso in questione, penso a un numero e ne scrivo un altro senza accorgermene (molto spesso), se sono in una situazione di stress mi dimentico tutto ciò che ho appreso precedentemente(es. prima di entrare ad un esame ho ripetuto perfettamente la risposta che avrei dovuto dare a una domanda nel test, peccato che una volta arrivato il momento di rispondere mi sia apparso il vuoto più totale), nelle parole lunghe confondo l'ordine delle sillabe dovendo provare a ripetermi più volte, per fare delle somme ho bisogno di un foglio o addirittura le dita (cosa che mi fa sentire molto a disagio). Queste sono le cose che ho notato di me in questi anni, potrebbero essere legate a una ipotetica DSA o potrebbe essere un problema di altra natura? Grazie per le risposte.