buongiorno,ho 47 anni,a causa di una vita complicata ed in ultimo la fine di una storia sentimentale

15 risposte
buongiorno,ho 47 anni,a causa di una vita complicata ed in ultimo la fine di una storia sentimentale sono scivolato nella depressione/ansia da cui soffro da ormai 9 anni. da circa 3 anni e mezzo sono in psicoterapia con un miglioramento dell ansia,anche se non completamente, (permane nella vita sessuale,cosa che mi fa soffrire molto). ho ripreso ad uscire con amici,quindi ad avere un minimo di vita sociale ma in questi ultimi 3 anni ho avuto anche un forte peggioramento del colon irritabile,problema da cui soffro da tanto e dell insonnia.
io sinceramente dopo 150 sedute un esborso economico non indifferente mi aspettavo molto di piu.......mi sembra di essere fermo da molto tempo e ormai sto valutando seriamente di terminare la psicoterapia....potete darmi dei consigli,i miei dubbi sono fondati secondo voi?grazie
Gentile Utente, purtroppo non esistono parametri standard in termini di sedute o miglioramenti nella psicoterapia. Nel senso che ogni caso è a sé, e può richiedere più o meno tempo. Detto ciò, è importante che lei stia riconoscendo l’assenza di un cambiamento, perché è occasione preziosa per riformulare il “contratto” con la sua terapeuta. Avete fatto un lavoro importante, 3 anni e mezzo sono un arco temporale molto lungo, e significa che avete una buona alleanza. Utilizzatela per riancorarvi a un obiettivo, quello della riduzione dell’ansia anche a livello intimo, che potrebbe essere passato in secondo piano. La terapia è un continuo accordo tra paziente e terapeuta circa gli obiettivi, e l’impressione è che il vostro sia proprio uno di questi casi. Un caro saluto

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, il vissuto difficile penso che se ha fatto tanto psicoterapia avrà elaborato e integrato il passato in un presente dove i fatti dovrebbero essere realisticamente diversi. In quanto ai sintomi latenti sono la conseguenza di una causa:quale? L'ansia rappresenta il rischio, il pericolo ed è accompagnata molto spesso dalla paura. Di cosa dipende la sua paura in ambito sessuale? Forse ancora c'è un pó di lavoro da fare in psicoterapia. Resto disponibile per ulteriori informazioni. Saluti Dott ssa Silvana Zito
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Gentile utente, mi dispiace per la situazione e comprendo la difficoltà di gestione della sintomatologia . I progressi in psicoterapeuti sono a medio - lungo termine , poiché parlando di un cammino profondo che esamina vari aspetti di vita ecc… richiede tempo e soprattutto calma; l’urgenza, in questo caso , é nemica del percorso .
Concludo comunque invitandola a parlare con il suo terapeuta circa i dubbi che la attraversano .
Saluti
Salve, quando un intervento terapeutico non raggiunge i suoi obiettivi nell'arco di un tempo ragionevole ( nel suo caso abbondantemente passato) l'intervento stesso diventa parte del problema spesso mantenendolo.
Ringrazi con affetto il suo terapeuta, lui ce l'ha messa tutta, ma è ora di cambiare.
Un caro saluto.
Buongiorno, intanto complimenti per i suoi miglioramenti. In psicoterapia il percorso non è lineare, non è una cura che fa migliorare ad ogni seduta come se si andasse in palestra. Quando si lavora su cambiamenti profondi, quando si modificano relazioni e schemi ereditati dal passato non è prevedibile, in modo netto, il tempo che tutto ciò richiede. Tuttavia è necessario valutare con il proprio terapeuta il percorso qualora, come nel suo caso, si nutrano dubbi. Può accadere che una relazione terapeutica si sia esaurita non per mancanza di capacità da parte del professionista, ma per altri motivi che fanno propendere ad eventuali invii. Non mi pare il suo caso ma non si può dire tramite uno scritto. Le direi quindi di parlare con chi la segue e tenere a mente che il modo migliore per superare le sue difficoltà è quello di fare psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
All'inizio della psicoterapia è fondamentale determinare degli obiettivi precisi e verificare frequentemente se si stanno raggiungendo. Altrimenti bisogna ipotizzare altre strategie. Importante anche considerare che sotto la diagnosi di sindrome ansioso depressiva , spesso si nascondono altre problematiche , decisamente più serie che non necessariamente si possono risolvere con tempi brevi e quindi è fondamentale avere una psico diagnosi accurata e chiara.
La invito ad ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura , disponibile gratuitamente su Google e Spotify. Troverà informazioni, approfondimenti e strumenti di auto aiuto per favorire il benessere psicologico.
Segua la pagina Facebook Le Stanze della Paura. Buona giornata.
Bruno Ramondetti
Buongiorno. A mio avviso è importante che abbia riconosciuto dei miglioramenti durante il suo percorso terapeutico, ed è altrettanto importante porsi delle domande su cosa stia accadendo in questo momento del suo lavoro di terapia. Si confronti direttamente con il/la suo/a terapeuta in merito alla situzione di stallo che sta vivendo, alle sue aspettative ecc., per valutare insieme al professionista la situazione, considerando da una parte la possibilità di continuare la terapia in modo costruttivo e dall'altra l'invio ad un altro/a professionista. Certamente, a mio avviso, è importante che proprio attraverso la psicoterapia continui a prendersi cura di sé in merito alle difficoltà che riporta, fino al punto in cui sentirà di riprendere possesso, in modo sufficiente, del potere personale di dirigere la propria vita e del proprio benessere. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. I suoi dubbi sono legittimi. Non è possibile stabilire la lunghezza di una psicoterapia, tuttavia esistono anche differenti approcci. Ne parli con la sua terapeuta. Potrà valutare eventualmente di cambiare psicoterapia, ma il mio consiglio è di non smettere. La fatica che ha già fatto, in ogni caso darà i suoi frutti. Un caro saluto.
D'accordo con il collega Dr. Cappon: dopo 9 anni di "calvario", 3 anni e mezzo di psicoterapia e persistenza della sintomatologia, il mio suggerimento è di rivolgersi ad un altro professionista: ne ha facoltà.
Buongiorno,
il tempo di una psicoterapia è imprevedibile. Alcuni cambiamenti richiedono il tempo che ci vuole a seconda di quanto la persona si sente effettivamente pronta a fare scivolare via alcuni aspetti che sono fonte di sofferenza. Parli di questi suoi dubbi dei suoi timori al suo psicoterapeuta. Potrebbe esser un valido spunto su cui poter lavorare.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, grazie per la condivisione, immagino quanto deve essere per lei pesante questa condizione di stallo, dall'altra parte emerge anche una nuova forza che la spinge a voler essere piu' risolutivo, a fronte dei 9 lunghi anni vissuti in uno stato piu' o meno costante di mallessere. Ecco dunque che inizia a porsi delle domande sull'efficacia del lavoro terapeutico ma forse questa domanda può allargarsi ad altri settori della sua vita. Ritengo quindi utile non solo discutere col suo terapeuta dei dubbi relativi alla terapia, si ricordi che è sempre un lavoro di squadra, ma anche della sua volontà di apportare dei cambiamenti. Le auguro di poter sfruttare appieno questo vento di spinta verso la ricerca di soluzioni.
Cordiali saluti.
Buongiorno. Comprendo il suo scoraggiamento e le rispondo con un esempio: a volte certi sintomi sono persistenti. Se un paziente era venuto da me per un problema di relazione con le donne e dopo tre anni si sposa ma persistono alcuni sintomi, secondo me la terapia è riuscita. In psicoterapia non si insegue un ideale assoluto di benessere, relativamente al suo contesto di vita e al suo punto di partenza l'incontro tra paziente e terapeuta potrebbe aver espresso tutto il suo potenziale. E' importante avere uno sguardo d'insieme sul suo percorso e verificare insieme allo psicoterapeuta se è il caso di rimodulare gli obiettivi o salutarsi. Cordiali Saluti dott. Espedito Longo
Salve, grazie per la condivisione, quello che le posso suggerire e di esprimere questi con il professionista che la sta seguendo. Resto a sua disposizione.
Dott.ssa Lina Robertiello
Ciao
Capisco quanto possa essere frustrante sentirsi fermi o insoddisfatti nonostante un lungo percorso di psicoterapia. È importante ricordare che ogni percorso terapeutico è un viaggio individuale e che i risultati possono variare da persona a persona. Anche se potresti non percepire progressi significativi in determinate aree della tua vita, è possibile che ci siano stati miglioramenti che non riesci ancora a riconoscere pienamente.
È fondamentale mantenere fiducia nel processo terapeutico e nella relazione che hai stabilito con il tuo terapeuta. Anche se i risultati sembrano minimi, è possibile che tu abbia compiuto passi importanti nel comprendere te stesso e affrontare i tuoi problemi. La terapia è un lavoro continuo e può richiedere tempo prima di vedere cambiamenti significativi.Ti consiglierei di parlare apertamente con il tuo terapeuta riguardo ai tuoi dubbi e alla tua insoddisfazione. Potreste esplorare insieme nuove strategie o approcci terapeutici che potrebbero essere più efficaci nel trattare le tue difficoltà attuali. L'EMDR potrebbe essere una opzione da considerare per affrontare il trauma legato alla rottura sentimentale e potrebbe aiutarti a superare blocchi emotivi che potrebbero influenzare la tua vita sessuale e il tuo benessere generale. Ricorda che è normale provare dubbi o incertezze durante il percorso terapeutico, ma è importante essere aperti alla possibilità di esplorare nuove strade e continuare a lavorare verso il tuo benessere emotivo. Non esitare a chiedere supporto e ad avere una conversazione franca con il tuo terapeuta per valutare insieme le opzioni disponibili e prendere decisioni informate sul tuo percorso futuro.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini

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