Buongiorno, È possibile confondere I sintomi negativi della schizofrenia, con i sintomi depressivi.
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Buongiorno, È possibile confondere I sintomi negativi della schizofrenia, con i sintomi depressivi. Vi spiego ho 32 anni nell'ultimo periodo cioè da 2 settimane circa ho perso il piacere di fare le cose cioè li faccio ma mentre li faccio non trovo più il piacere che provavo prima di farle ecc, sono privo di emozioni, in più mi sento come quello che guardo lo vedo diverso come se non sono connesso... Ma bastano i sintomi negativi, per diagnosticare la schizofrenia? Oppure bisogna avere anche sintomi positivi....perchè oltre questo ho paura di avere allucinazioni anche se non ne ho mai avute.. perché ho perso tutto le emozioni, il piacere di fare le cose. e sono in panico che sia schizofrenia... Un'ultima cosa che vorrei dire tipo oggi ero in una discussione con mia zia ma mentre parlavo lei mi diceva una cosa ma io gli dicevo un'altra cosa ma sempre dello stesso argomento in più avevo in testa pensieri di fare del male... può essere tutto questo collegato a schizofrenia oppure no.. ripeto non ho mai avuto allucinazioni... l'unica cosa che ho ma questo melo porto da sempre da quando ero piccolo che la sera se sono solo a casa o paura, invece durante il giorno no.. Grazie mille
Buongiorno,
I sintomi che descrive, come la perdita di piacere (anedonia), l’appiattimento emotivo e la sensazione di distacco dalla realtà, possono essere presenti in diverse condizioni psicologiche, tra cui la depressione maggiore e alcuni disturbi d’ansia. È vero che alcuni sintomi negativi della schizofrenia possono sovrapporsi a quelli depressivi, ma la diagnosi di schizofrenia richiede anche la presenza di sintomi positivi, come allucinazioni, deliri o disorganizzazione del pensiero e del comportamento.
Il fatto che lei tema di avere allucinazioni, pur non avendone mai avute, potrebbe essere un segnale di forte ansia o ipervigilanza verso i propri stati mentali. Inoltre, i pensieri intrusivi aggressivi possono essere presenti in diversi disturbi, tra cui il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) o stati di forte stress.
Vista la complessità dei sintomi che descrive, sarebbe importante approfondire la situazione con un professionista, che possa valutare in modo accurato il quadro clinico e indirizzarla verso il trattamento più adeguato.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarla a comprendere meglio la natura dei suoi sintomi e a trovare il supporto più adatto per affrontarli.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
I sintomi che descrive, come la perdita di piacere (anedonia), l’appiattimento emotivo e la sensazione di distacco dalla realtà, possono essere presenti in diverse condizioni psicologiche, tra cui la depressione maggiore e alcuni disturbi d’ansia. È vero che alcuni sintomi negativi della schizofrenia possono sovrapporsi a quelli depressivi, ma la diagnosi di schizofrenia richiede anche la presenza di sintomi positivi, come allucinazioni, deliri o disorganizzazione del pensiero e del comportamento.
Il fatto che lei tema di avere allucinazioni, pur non avendone mai avute, potrebbe essere un segnale di forte ansia o ipervigilanza verso i propri stati mentali. Inoltre, i pensieri intrusivi aggressivi possono essere presenti in diversi disturbi, tra cui il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) o stati di forte stress.
Vista la complessità dei sintomi che descrive, sarebbe importante approfondire la situazione con un professionista, che possa valutare in modo accurato il quadro clinico e indirizzarla verso il trattamento più adeguato.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarla a comprendere meglio la natura dei suoi sintomi e a trovare il supporto più adatto per affrontarli.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
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Salve, capisco la sua preoccupazione e il timore legato ai sintomi che sta vivendo. La distinzione tra sintomi negativi della schizofrenia e sintomi depressivi può essere complessa, perché entrambi possono includere la perdita di piacere (anedonia), il senso di distacco emotivo e la difficoltà nel provare emozioni.
Tuttavia, la diagnosi di schizofrenia non si basa solo sui sintomi negativi, ma richiede anche la presenza di sintomi positivi (come allucinazioni o deliri), oltre a un impatto significativo sul funzionamento quotidiano. Il fatto che lei sia in ansia per la possibilità di avere allucinazioni, pur non avendole mai avute, suggerisce che l'ansia possa avere un ruolo importante nel suo stato attuale.
Dal punto di vista dell’Analisi Transazionale e della Gestalt, potrebbe essere utile esplorare come sta vivendo questi cambiamenti emotivi e percettivi. Ad esempio, il senso di distacco o irrealtà potrebbe essere legato a un'esperienza di forte stress o a un momento di difficoltà nel contattare le sue emozioni. Anche i pensieri aggressivi possono essere espressione di un conflitto interno piuttosto che di un sintomo psicotico vero e proprio.
Le consiglio di parlarne con un professionista della salute mentale, che potrà aiutarla a comprendere meglio cosa sta accadendo e a trovare strumenti per affrontarlo. Se desidera approfondire, sono a disposizione per un confronto.
Un caro saluto
Tuttavia, la diagnosi di schizofrenia non si basa solo sui sintomi negativi, ma richiede anche la presenza di sintomi positivi (come allucinazioni o deliri), oltre a un impatto significativo sul funzionamento quotidiano. Il fatto che lei sia in ansia per la possibilità di avere allucinazioni, pur non avendole mai avute, suggerisce che l'ansia possa avere un ruolo importante nel suo stato attuale.
Dal punto di vista dell’Analisi Transazionale e della Gestalt, potrebbe essere utile esplorare come sta vivendo questi cambiamenti emotivi e percettivi. Ad esempio, il senso di distacco o irrealtà potrebbe essere legato a un'esperienza di forte stress o a un momento di difficoltà nel contattare le sue emozioni. Anche i pensieri aggressivi possono essere espressione di un conflitto interno piuttosto che di un sintomo psicotico vero e proprio.
Le consiglio di parlarne con un professionista della salute mentale, che potrà aiutarla a comprendere meglio cosa sta accadendo e a trovare strumenti per affrontarlo. Se desidera approfondire, sono a disposizione per un confronto.
Un caro saluto
Salve, una persona schizofrenica molto difficilmente riuscirebbe a scrivere una lettera come la sua, anzi probabilmente non la scriverebbe e basta.
Un caro sauto
Un caro sauto
Buonasera. la sua descrizione di quanto Le sta accadendo rende un quadro da indagare bene. Le consiglio un consulto con un medico Psichiatra per valutare bene il da farsi.
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
Gentile utente, credo che per darle un'attenta precise e puntuale risposta sarebbe opportuna un'accurata valutazione psicodiagnostica. Con così pochi date non è possibile rispondere in modo esaustivo. Pertanto credo possa essere opportuno che lei valuti la possibilità di ritagliarsi uno spazio professionale per riflettere su ciò che le accade. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente innanzitutto la ringrazio per essersi rivolto a noi e aver condiviso questo suo momento di difficoltà. Per una diagnosi bisogna rivolgersi ad uno specialista che farà una attenta valutazione e se necessario utilizzerà test a supporto non mi sento con così poche informazioni di darle una risposta certa. Potrebbe esserci uno stato depressivo momentaneo ma va sempre valutato attentamente. Per ciò che riguarda la sua paura la sera di stare da solo è comprensibile e può inserirsi in un quadro sintomatologico la sera calano le nostre difese e ci sentiamo a volte smarriti mancano i riferimenti che il giorno e la luce aiutano a rendere più visibili. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista e intraprendere una psicoterapia dove poter lavorare sugli aspetti che ci ha segnalato. Un caro saluto dott.ssa Valeria Sicari
Gent.le, capisco la sua preoccupazione. La diagnosi di Schizofrenia è molto complessa e bib si valuta soltanto la presenza di "sintomi negativi" e sintomi "positivi". Ipotizzo che nel suo caso sia prensente una forte anedonia mista a momenti di distacco dalle circostanze emotive che la vedono coinvolta. Le auguro di individuare un supporto psicoterapico per comprendere e affrontare le sue attuali difficoltà. Rimanendo a disposizione, porgo cordiali saluti. Frasca dott.ssa Amelia
Salve, quello che descrive potrebbe essere legato a vari fattori psicologici, e capisco che il timore di avere una condizione seria come la schizofrenia possa creare molta ansia. Le consiglio di rivolgersi ad un psicologo o uno psichiatra per sottoporre la sua situazione ad una valutazione completa. Un professionista può aiutarla a capire se i suoi sintomi sono dovuti a un disturbo d'ansia, depressione, o a un altro tipo di difficoltà emotiva. Una diagnosi precisa le permetterà di affrontare la situazione in modo specifico e di scegliere il trattamento più adatto a lei.
Buon giorno.
La sua richiesta di conoscenza rispetto ai sintomi ed ai fenomeni che riporta e vive, andrebbero indagati in un contesto adeguato. Le suggerisco quindi, per una sua comprensione e rassicurazione in merito, di rivolgersi ad uno psichiatra oppure ad un terapeuta.
Occorre una valutazione accurata e, un adatto intervento terapeutico che possa esserle d'aiuto.
Dottoressa Teresita Forlano
La sua richiesta di conoscenza rispetto ai sintomi ed ai fenomeni che riporta e vive, andrebbero indagati in un contesto adeguato. Le suggerisco quindi, per una sua comprensione e rassicurazione in merito, di rivolgersi ad uno psichiatra oppure ad un terapeuta.
Occorre una valutazione accurata e, un adatto intervento terapeutico che possa esserle d'aiuto.
Dottoressa Teresita Forlano
Buongiorno. Per come scrive sembra soprattutto angosciato dall'avere qualche grave psicopatologia. Sarebbe però opportuno potesse chiedere una consultazione per raccontare meglio questi suoi pensieri e sensazioni così da poter capire di cosa si tratta e come poterla aiutare. SG
gentile utente,
la diagnosi di schizofrenia, come qualunque diagnosi psichiatrica o psicopatologica, va fatta alla luce di vari indicatori e la lettura dei sintomi da manuale diagnostico va condivisa con uno specialista. La inviterei così, in primis, a non fare diagnosi da solo leggendo ciò che trova online.
In secondo luogo però, mi colpisce come lei faccia riferimento subito al tema "schizofrenia" come spiegazione di alcuni suoi comportamenti o pensieri, come mai? non ha contemplato altre possibili cause o diagnosi?
Infine credo che, al di là del dare una etichetta diagnostica a ciò che le succede che è un momento importante e da fare, il vero obiettivo sia inquadrare i motivi del suo stare male e, in particolare, del perché si sono mostrati pensieri di aggressività violenta nei confronti dei suoi familiari o del suo vissuto di anedonia.
La inviterei a contattare uno specialista per capire cosa le succeda.
saluti
la diagnosi di schizofrenia, come qualunque diagnosi psichiatrica o psicopatologica, va fatta alla luce di vari indicatori e la lettura dei sintomi da manuale diagnostico va condivisa con uno specialista. La inviterei così, in primis, a non fare diagnosi da solo leggendo ciò che trova online.
In secondo luogo però, mi colpisce come lei faccia riferimento subito al tema "schizofrenia" come spiegazione di alcuni suoi comportamenti o pensieri, come mai? non ha contemplato altre possibili cause o diagnosi?
Infine credo che, al di là del dare una etichetta diagnostica a ciò che le succede che è un momento importante e da fare, il vero obiettivo sia inquadrare i motivi del suo stare male e, in particolare, del perché si sono mostrati pensieri di aggressività violenta nei confronti dei suoi familiari o del suo vissuto di anedonia.
La inviterei a contattare uno specialista per capire cosa le succeda.
saluti
Buonasera,
grazie della sua condivisione. Le consiglio a prescindere, in un'ottica di presa di cura della sua persona,(visto che in ogni modo emerge un malessere), di condividere la sua situazione con il MMG, in modo che possa indirizzarla dal professionista più adeguato che la possa aiutare.
In bocca al lupo!
grazie della sua condivisione. Le consiglio a prescindere, in un'ottica di presa di cura della sua persona,(visto che in ogni modo emerge un malessere), di condividere la sua situazione con il MMG, in modo che possa indirizzarla dal professionista più adeguato che la possa aiutare.
In bocca al lupo!
Gentile utente di mio dottore,
Una valutazione diagnostica richiede l' attenta visita di uno specialista. Richieda un consulto ad uno psichiatra, vedrà che a seguito di alcuni colloqui riceverà le informazioni richieste.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Una valutazione diagnostica richiede l' attenta visita di uno specialista. Richieda un consulto ad uno psichiatra, vedrà che a seguito di alcuni colloqui riceverà le informazioni richieste.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buon pomeriggio,
per effettuare diagnosi di schizofrenia serve effettuare una valutazione ampia e complessa, con attenzione sia ai sintomi positivi (es. allucinazioni, deliri, ecc.) sia ai sintomi negativi (es. anedonia, apatia ecc.). La diagnosi può esser effettuata in presenza di almeno uno dei sintomi positivi.
Ciò che lei riporta è legato a sintomatologia di apatia (appiattimento emotivo) e anedonia (incapacità di provare piacere nelle attività).
Inoltre da quello che dice emerge un pò di emotività disregolata, come la paura di stare solo o della rabbia poco espressa o compresa.
Sicuramente un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla nella gestione di questo momento complesso e nella comprensione di alcune sue caratteristiche interne; già questi due elementi la potrebbero aiutare ad alleviare l'ansia.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
per effettuare diagnosi di schizofrenia serve effettuare una valutazione ampia e complessa, con attenzione sia ai sintomi positivi (es. allucinazioni, deliri, ecc.) sia ai sintomi negativi (es. anedonia, apatia ecc.). La diagnosi può esser effettuata in presenza di almeno uno dei sintomi positivi.
Ciò che lei riporta è legato a sintomatologia di apatia (appiattimento emotivo) e anedonia (incapacità di provare piacere nelle attività).
Inoltre da quello che dice emerge un pò di emotività disregolata, come la paura di stare solo o della rabbia poco espressa o compresa.
Sicuramente un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarla nella gestione di questo momento complesso e nella comprensione di alcune sue caratteristiche interne; già questi due elementi la potrebbero aiutare ad alleviare l'ansia.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buongiorno,
capisco quanto possa essere spaventante trovarsi in un momento in cui emozioni e piacere sembrano "spegnersi", e iniziare a porsi domande preoccupanti sulla propria salute mentale. La sua descrizione è molto chiara, e mi colpisce la lucidità con cui prova a comprendere cosa le sta accadendo.
È vero che alcuni sintomi della depressione, in particolare quelli legati all’anedonia (la perdita di piacere) e all’appiattimento emotivo, possono assomigliare a quelli che in psichiatria vengono chiamati “sintomi negativi” della schizofrenia. Ma è importante sapere che una diagnosi di schizofrenia non si basa mai solo su questi aspetti. Sono necessari anche altri elementi (come sintomi cosiddetti "positivi", ad esempio deliri o allucinazioni) e una valutazione molto attenta del funzionamento globale della persona.
Inoltre, la derealizzazione o la sensazione di essere “distaccati” da ciò che si vive, che lei descrive, possono manifestarsi anche in stati ansiosi intensi o in condizioni di forte stress emotivo — non sono automaticamente segni di una psicosi.
Anche i pensieri intrusivi e disturbanti, come quelli aggressivi, possono far parte di quadri ansiosi o depressivi e non significano che lei voglia davvero fare del male a qualcuno. Il fatto che ne sia spaventato e li riconosca come “estranei” è un buon segno: è proprio la consapevolezza a fare la differenza, e spesso questi pensieri indicano disagio, non pericolosità.
Infine, la paura di restare soli la sera è qualcosa che molte persone sperimentano, specie se sono più sensibili o stanno attraversando un periodo difficile.
Il mio consiglio è di non restare solo con questi dubbi: parlarne con uno psicoterapeuta può aiutarla a fare chiarezza e soprattutto a ritrovare un senso di connessione con sé stesso e con gli altri. A volte bastano poche sedute per iniziare a vedere le cose con uno sguardo nuovo, più calmo e centrato.
Resto a disposizione se desidera approfondire. Prendersi cura di sé è sempre il primo passo.
Un caro saluto,
Dott. Jacopo Modoni
Psicologo Clinico, PhD – Terapeuta Cognitivo-Comportamentale in formazione
capisco quanto possa essere spaventante trovarsi in un momento in cui emozioni e piacere sembrano "spegnersi", e iniziare a porsi domande preoccupanti sulla propria salute mentale. La sua descrizione è molto chiara, e mi colpisce la lucidità con cui prova a comprendere cosa le sta accadendo.
È vero che alcuni sintomi della depressione, in particolare quelli legati all’anedonia (la perdita di piacere) e all’appiattimento emotivo, possono assomigliare a quelli che in psichiatria vengono chiamati “sintomi negativi” della schizofrenia. Ma è importante sapere che una diagnosi di schizofrenia non si basa mai solo su questi aspetti. Sono necessari anche altri elementi (come sintomi cosiddetti "positivi", ad esempio deliri o allucinazioni) e una valutazione molto attenta del funzionamento globale della persona.
Inoltre, la derealizzazione o la sensazione di essere “distaccati” da ciò che si vive, che lei descrive, possono manifestarsi anche in stati ansiosi intensi o in condizioni di forte stress emotivo — non sono automaticamente segni di una psicosi.
Anche i pensieri intrusivi e disturbanti, come quelli aggressivi, possono far parte di quadri ansiosi o depressivi e non significano che lei voglia davvero fare del male a qualcuno. Il fatto che ne sia spaventato e li riconosca come “estranei” è un buon segno: è proprio la consapevolezza a fare la differenza, e spesso questi pensieri indicano disagio, non pericolosità.
Infine, la paura di restare soli la sera è qualcosa che molte persone sperimentano, specie se sono più sensibili o stanno attraversando un periodo difficile.
Il mio consiglio è di non restare solo con questi dubbi: parlarne con uno psicoterapeuta può aiutarla a fare chiarezza e soprattutto a ritrovare un senso di connessione con sé stesso e con gli altri. A volte bastano poche sedute per iniziare a vedere le cose con uno sguardo nuovo, più calmo e centrato.
Resto a disposizione se desidera approfondire. Prendersi cura di sé è sempre il primo passo.
Un caro saluto,
Dott. Jacopo Modoni
Psicologo Clinico, PhD – Terapeuta Cognitivo-Comportamentale in formazione
Buonasera, per fare una diagnosi, in base ai sintomi che lei descrive, sarebbe necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta o ad uno psichiatra. I sintomi vanno collocati in un quadro complessivo e più sintomi possono essere compresi in diversi disturbi, per cui si procede ad una diagnosi differenziale. Si prenda cura di sé, non farlo la getterebbe in questa ansia di non sapere e ostacolerebbe un percorso verso il benessere.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Quello che stai descrivendo merita ascolto e attenzione, ma non sembra al momento indicare una schizofrenia. Detto questo, è molto importante che tu possa parlarne di persona con uno psicoterapeuta o uno psichiatra, per valutare bene tutti gli aspetti e trovare un percorso che ti aiuti davvero.
Stai già facendo un passo importante cercando risposte e non ignorando quello che senti.
Un caro saluto
Stai già facendo un passo importante cercando risposte e non ignorando quello che senti.
Un caro saluto
Grazie per aver condiviso con così tanta apertura e precisione ciò che sta vivendo in questo momento.
Le domande che pone sono assolutamente legittime e mostrano un forte bisogno di capire cosa le stia accadendo. Quando ci sentiamo emotivamente appiattiti, privi di piacere, confusi o disconnessi dalla realtà che ci circonda, è naturale spaventarsi e temere qualcosa di grave, come una patologia psichiatrica.
In effetti, alcuni sintomi che descrive — come la perdita di interesse, la mancanza di emozioni e il sentirsi “distaccato” — possono comparire sia nei quadri depressivi, sia tra i cosiddetti “sintomi negativi” della schizofrenia. Tuttavia, la diagnosi di schizofrenia non si basa solo su questi elementi. Per essere considerata tale, è necessario che siano presenti anche sintomi come allucinazioni, deliri, disorganizzazione del pensiero o del comportamento, per un periodo di tempo significativo e con un impatto importante sul funzionamento personale, sociale o lavorativo.
Lei dice chiaramente di non aver mai avuto allucinazioni né deliri, e questo è un punto molto importante da tenere in considerazione. Anche il fatto che questi sintomi siano comparsi in modo relativamente recente, in un momento di stress o confusione emotiva, può far pensare più a uno stato depressivo o ansioso, che non a un disturbo psicotico.
Il pensiero di “fare del male”, se vissuto con paura e disagio, può essere più legato all’ansia o a pensieri intrusivi ossessivi, piuttosto che a una vera intenzione o a una perdita di contatto con la realtà. Anche la paura notturna che descrive, se presente sin da piccolo, potrebbe rientrare in una storia di sensibilità emotiva o ansia.
In ogni caso, il consiglio più utile che posso darle è di rivolgersi a un professionista di persona, per potersi prendere cura in modo serio e accurato del suo stato emotivo. Un colloquio clinico diretto con uno psicologo o uno psichiatra potrà aiutarla a capire meglio l’origine di ciò che sta provando e a trovare un modo per ritrovare un senso di benessere e di fiducia in se stesso.
Nel frattempo, la cosa più importante è non rimanere solo con la sua paura. Il fatto che stia cercando delle risposte è già un atto di coraggio e consapevolezza.
Sono disponibile anche online.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Le domande che pone sono assolutamente legittime e mostrano un forte bisogno di capire cosa le stia accadendo. Quando ci sentiamo emotivamente appiattiti, privi di piacere, confusi o disconnessi dalla realtà che ci circonda, è naturale spaventarsi e temere qualcosa di grave, come una patologia psichiatrica.
In effetti, alcuni sintomi che descrive — come la perdita di interesse, la mancanza di emozioni e il sentirsi “distaccato” — possono comparire sia nei quadri depressivi, sia tra i cosiddetti “sintomi negativi” della schizofrenia. Tuttavia, la diagnosi di schizofrenia non si basa solo su questi elementi. Per essere considerata tale, è necessario che siano presenti anche sintomi come allucinazioni, deliri, disorganizzazione del pensiero o del comportamento, per un periodo di tempo significativo e con un impatto importante sul funzionamento personale, sociale o lavorativo.
Lei dice chiaramente di non aver mai avuto allucinazioni né deliri, e questo è un punto molto importante da tenere in considerazione. Anche il fatto che questi sintomi siano comparsi in modo relativamente recente, in un momento di stress o confusione emotiva, può far pensare più a uno stato depressivo o ansioso, che non a un disturbo psicotico.
Il pensiero di “fare del male”, se vissuto con paura e disagio, può essere più legato all’ansia o a pensieri intrusivi ossessivi, piuttosto che a una vera intenzione o a una perdita di contatto con la realtà. Anche la paura notturna che descrive, se presente sin da piccolo, potrebbe rientrare in una storia di sensibilità emotiva o ansia.
In ogni caso, il consiglio più utile che posso darle è di rivolgersi a un professionista di persona, per potersi prendere cura in modo serio e accurato del suo stato emotivo. Un colloquio clinico diretto con uno psicologo o uno psichiatra potrà aiutarla a capire meglio l’origine di ciò che sta provando e a trovare un modo per ritrovare un senso di benessere e di fiducia in se stesso.
Nel frattempo, la cosa più importante è non rimanere solo con la sua paura. Il fatto che stia cercando delle risposte è già un atto di coraggio e consapevolezza.
Sono disponibile anche online.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Gentile Amico o Amica,
innanzitutto vorrei rassicurarla: dal suo messaggio si capisce bene che prova molte emozioni (soprattutto paura9, e sembra anche che abbia la capacità di rivolgersi e comunicare agli altri. Ci sono altri "segni" in quello che scrive, che potrebbero far porre una diagnosi diversi, ma per questo occorre rivolgersi ad un professionista della salute mentale: perché non farlo? La invito a consultare uno psicoterapeuta o uno psichiatra che possano darle supporto e sostegno in questo momento difficile per lei.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
innanzitutto vorrei rassicurarla: dal suo messaggio si capisce bene che prova molte emozioni (soprattutto paura9, e sembra anche che abbia la capacità di rivolgersi e comunicare agli altri. Ci sono altri "segni" in quello che scrive, che potrebbero far porre una diagnosi diversi, ma per questo occorre rivolgersi ad un professionista della salute mentale: perché non farlo? La invito a consultare uno psicoterapeuta o uno psichiatra che possano darle supporto e sostegno in questo momento difficile per lei.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gent.mo,
la ringrazio per aver condiviso con tanta precisione le sue preoccupazioni.
È umano sentirsi spaventato quando si sperimentano perdita di piacere, distacco emotivo e pensieri disturbanti, soprattutto se si teme una malattia grave come la schizofrenia.
Dal punto di vista psicologico, i sintomi che descrive — come l’anedonia (perdita di piacere), il distacco dalla realtà e i pensieri intrusivi — sono molto comuni nella depressione e nei disturbi d’ansia. La schizofrenia, invece, richiede la presenza di sintomi positivi (come allucinazioni o deliri), che lei riferisce di non aver mai avuto.
Un piccolo spunto: il fatto che, nonostante le paure, mantiene un buon livello di consapevolezza critica è un segnale molto rassicurante. Questo orienta più verso un disagio ansioso o depressivo che non verso un disturbo psicotico.
Le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta per approfondire queste esperienze e trovare insieme strategie per affrontarle.
Cordiali saluti,
dott. Abate
la ringrazio per aver condiviso con tanta precisione le sue preoccupazioni.
È umano sentirsi spaventato quando si sperimentano perdita di piacere, distacco emotivo e pensieri disturbanti, soprattutto se si teme una malattia grave come la schizofrenia.
Dal punto di vista psicologico, i sintomi che descrive — come l’anedonia (perdita di piacere), il distacco dalla realtà e i pensieri intrusivi — sono molto comuni nella depressione e nei disturbi d’ansia. La schizofrenia, invece, richiede la presenza di sintomi positivi (come allucinazioni o deliri), che lei riferisce di non aver mai avuto.
Un piccolo spunto: il fatto che, nonostante le paure, mantiene un buon livello di consapevolezza critica è un segnale molto rassicurante. Questo orienta più verso un disagio ansioso o depressivo che non verso un disturbo psicotico.
Le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta per approfondire queste esperienze e trovare insieme strategie per affrontarle.
Cordiali saluti,
dott. Abate
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