buongiorno dottori, sono una ragazza di 25 anni, da un anno e più circa sono fidanzata con un ragazz
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buongiorno dottori, sono una ragazza di 25 anni, da un anno e più circa sono fidanzata con un ragazzo molto più grande di me..quello che vorrei chiedere a voi è un consiglio/rassicurazione..perché da un pò è come se nom riuscissimo a capirci..diciamo anche a livello sessuale purtroppo io non prendendo metodi anticoncezionali ho paura ad avere rapporti senza profilattico, lui dall'altra non riesce ad usarli, non riusciamo più quindi a trovare una soluzione, io dalla mia ho paura di fare visite e analisi..non ho neanche una ginecologa privata e l'idea era di provare in un consultorio per risparmiare sulle spese..ho paura anche per quanto riguarda i miei genitori (in particolare mia madre perché sarebbe lei a saperlo di più), cosa direi se dovessi fare analisi e visite? come potrei dire che sono per trovare un metodo anticoncezionale..proverei vergogna e magari vista l'età più grande probabilmente mia madre non potrebbe capire..cosa posso fare? grazie mille
Buonasera e grazie per aver condiviso il suo vissuto. Non posso darle una soluzione o una rassicurazione come da lei richiesto, ma posso darle un consiglio: ovvero di iniziare un percorso di psicoterapia all'interno del quale poter portare i suoi vissuti, le sue emozioni e le sue preoccupazioni, in modo tale da poterle maggiormente conoscere ed in seguito poterne comprendere le cause e migliorare il "come" sta.
Con la speranza che possa seguire questo mio suggerimento le auguro un imbocca al lupo per il futuro.
Cordialmente, dottor Moraschini.
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salve, è comprensibile sentirsi un po' sopraffatti in una situazione come questa.
Per quanto riguarda la tua preoccupazione per la salute e le visite ginecologiche, è assolutamente normale sentirsi ansiosi. I consultori sono un'ottima opzione, poiché offrono servizi a costi contenuti e possono fornirti informazioni sui metodi anticoncezionali. Non c'è nulla di cui vergognarsi nel voler prenderti cura della tua salute.
Se hai timore di parlarne con tua madre, potresti considerare di affrontare la questione in modo semplice, spiegando che stai cercando di avviare visite di routine con un professionista, per avere la certezza di essere in buona salute. Potresti anche chiedere il suo supporto per trovare un professionista di fiducia. Ricorda che la tua salute è importante e meriti di sentirti a tuo agio e al sicuro nelle tue scelte.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o supporto, non esitare a chiedere!
Per quanto riguarda la tua preoccupazione per la salute e le visite ginecologiche, è assolutamente normale sentirsi ansiosi. I consultori sono un'ottima opzione, poiché offrono servizi a costi contenuti e possono fornirti informazioni sui metodi anticoncezionali. Non c'è nulla di cui vergognarsi nel voler prenderti cura della tua salute.
Se hai timore di parlarne con tua madre, potresti considerare di affrontare la questione in modo semplice, spiegando che stai cercando di avviare visite di routine con un professionista, per avere la certezza di essere in buona salute. Potresti anche chiedere il suo supporto per trovare un professionista di fiducia. Ricorda che la tua salute è importante e meriti di sentirti a tuo agio e al sicuro nelle tue scelte.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o supporto, non esitare a chiedere!
Gent.ma,
Capisco quanto questa situazione possa essere fonte di confusione e ansia per lei. Il fatto che ci siano difficoltà nel trovare un accordo sul tema dell’anticoncezionale, insieme alla paura delle visite mediche e al timore di parlarne con i suoi genitori, è qualcosa che può davvero pesare. Quello che mi colpisce della sua domanda è il desiderio di trovare una soluzione, ma anche il fatto che la sta mettendo di fronte a parecchie difficoltà emotive, che comprensibilmente ti fanno esitante.
Sicuramente, la prima cosa che posso dirlr è che affrontare la questione delle visite mediche e dell’anticoncezionale è un passo che, purtroppo, non possiamo rimandare se vogliamo davvero prenderci cura della nostra salute.
Mi concentrerei un pò su cosa accade quando cerca di evitare, ad esempio, le visite. Forse il problema non è tanto l’analisi in sé, ma l’emotività che c’è dietro? la vergogna, la paura di come reagiranno gli altri, o magari anche il non voler affrontare il conflitto con il suo partner. Perciò alla luce di tutto, se realmente è interessata a voler trovare una soluzione mi chiederei: sono disposta a tollerare un minimo di disagio emotivo per fare un passo verso il mio benessere? Non sarebbe facile, ma affrontare anche le emozioni più difficili potrebbe permetterle di prendere il controllo della situazione e fare una scelta più consapevole.
Per quanto riguarda i suoi genitori, comprendo la sua difficoltà nel parlarne con sua madre. Tuttavia, potrebbe trovare un modo per affrontare il discorso in modo che non si senta in dovere di giustificarti, ma semplicemente di prendersi cura di se stessa.
Io sono disponibile su Bologna, Lecce ed online.
Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
Capisco quanto questa situazione possa essere fonte di confusione e ansia per lei. Il fatto che ci siano difficoltà nel trovare un accordo sul tema dell’anticoncezionale, insieme alla paura delle visite mediche e al timore di parlarne con i suoi genitori, è qualcosa che può davvero pesare. Quello che mi colpisce della sua domanda è il desiderio di trovare una soluzione, ma anche il fatto che la sta mettendo di fronte a parecchie difficoltà emotive, che comprensibilmente ti fanno esitante.
Sicuramente, la prima cosa che posso dirlr è che affrontare la questione delle visite mediche e dell’anticoncezionale è un passo che, purtroppo, non possiamo rimandare se vogliamo davvero prenderci cura della nostra salute.
Mi concentrerei un pò su cosa accade quando cerca di evitare, ad esempio, le visite. Forse il problema non è tanto l’analisi in sé, ma l’emotività che c’è dietro? la vergogna, la paura di come reagiranno gli altri, o magari anche il non voler affrontare il conflitto con il suo partner. Perciò alla luce di tutto, se realmente è interessata a voler trovare una soluzione mi chiederei: sono disposta a tollerare un minimo di disagio emotivo per fare un passo verso il mio benessere? Non sarebbe facile, ma affrontare anche le emozioni più difficili potrebbe permetterle di prendere il controllo della situazione e fare una scelta più consapevole.
Per quanto riguarda i suoi genitori, comprendo la sua difficoltà nel parlarne con sua madre. Tuttavia, potrebbe trovare un modo per affrontare il discorso in modo che non si senta in dovere di giustificarti, ma semplicemente di prendersi cura di se stessa.
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Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
Cara utente, capisco perfettamente le difficoltà che sta vivendo in questa situazione. La paura di affrontare alcune scelte e di non riuscire a trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti è qualcosa che può generare molta ansia, soprattutto quando si tratta di salute e relazioni intime. È comprensibile che il tema dell’anticoncezionale e delle visite ginecologiche possa essere fonte di preoccupazione per vari motivi, tra cui la vergogna e la paura di doverne parlare con la propria famiglia, in particolare con sua madre.
Prima di tutto, vorrei rassicurarla che a 25 anni non ha l’obbligo di condividere con sua madre ogni singolo dettaglio della sua vita privata. Le sue scelte riguardo la salute e il metodo anticoncezionale sono sue, e ha tutto il diritto di decidere autonomamente. La visita ginecologica, così come la scelta del metodo anticoncezionale, è una decisione personale e privata. Se ritiene che parlarne con sua madre possa essere difficile, non c’è nulla di sbagliato nel voler affrontare questi temi da sola.
Per quanto riguarda la paura delle visite e delle analisi, comprendo che possa sembrare un passo grande, ma sappia che molte persone vivono questa fase con ansia, e spesso è solo una questione di tempo per sentirsi più a proprio agio. Prendersi cura della propria salute sessuale è una scelta di responsabilità, e la visita ginecologica, oltre a offrire informazioni importanti per la sua salute, potrebbe aiutarla a sentirsi più serena nel prendere una decisione sul metodo anticoncezionale più adatto a lei.
Se la preoccupa il pensiero di affrontare delle visite o analisi, potrebbe essere un’opportunità per esplorare questi timori con un professionista della salute mentale. A volte, il sostegno emotivo può aiutarla a superare l’ansia legata a queste esperienze e a trovare il coraggio di affrontarle. La sua salute è una priorità, e prendersi cura di sé è il primo passo verso una vita serena. Se lo desidera, può essere utile parlarne insieme a un professionista che la possa accompagnare in questo percorso. Può prenotare un primo colloquio gratuito con me per esplorare insieme come affrontare questi timori e scelte.
Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore riflessione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Federica Gigli
Prima di tutto, vorrei rassicurarla che a 25 anni non ha l’obbligo di condividere con sua madre ogni singolo dettaglio della sua vita privata. Le sue scelte riguardo la salute e il metodo anticoncezionale sono sue, e ha tutto il diritto di decidere autonomamente. La visita ginecologica, così come la scelta del metodo anticoncezionale, è una decisione personale e privata. Se ritiene che parlarne con sua madre possa essere difficile, non c’è nulla di sbagliato nel voler affrontare questi temi da sola.
Per quanto riguarda la paura delle visite e delle analisi, comprendo che possa sembrare un passo grande, ma sappia che molte persone vivono questa fase con ansia, e spesso è solo una questione di tempo per sentirsi più a proprio agio. Prendersi cura della propria salute sessuale è una scelta di responsabilità, e la visita ginecologica, oltre a offrire informazioni importanti per la sua salute, potrebbe aiutarla a sentirsi più serena nel prendere una decisione sul metodo anticoncezionale più adatto a lei.
Se la preoccupa il pensiero di affrontare delle visite o analisi, potrebbe essere un’opportunità per esplorare questi timori con un professionista della salute mentale. A volte, il sostegno emotivo può aiutarla a superare l’ansia legata a queste esperienze e a trovare il coraggio di affrontarle. La sua salute è una priorità, e prendersi cura di sé è il primo passo verso una vita serena. Se lo desidera, può essere utile parlarne insieme a un professionista che la possa accompagnare in questo percorso. Può prenotare un primo colloquio gratuito con me per esplorare insieme come affrontare questi timori e scelte.
Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore riflessione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Federica Gigli
Gentilissima, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo come queste difficoltà relazionali e a livello intimo siano davvero difficili da gestire, soprattutto quando non riusciamo a trovare uno spazio ed un modo per parlarne con qualcuno di fiducia. Credo che provare a parlare confrontandosi con il suo fidanzato possa permettervi di trovare un compromesso, cercando di validare entrambe le vostre esigenze. Allo stesso tempo, pur capendo l'enorme disagio e fatica che il rivolgersi ad uno specialista privato/del consultorio implica, potrebbe essere davvero importante confrontarsi con esso, in modo da avere un parere medico che possa alleviare questa indecisione e fatica.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
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cordiali saluti
AV
Buongiorno, comprendendo bene le difficoltà che stai vivendo, soprattutto riguardo alla paura di affrontare una situazione che può sembrare complessa o imbarazzante. È naturale provare incertezze quando si tratta di salute sessuale, e il fatto che tu voglia adottare un metodo anticoncezionale sicuro e una decisione responsabile e matura.
Per quanto riguarda il rapporto con il tuo ragazzo, la comunicazione è essenziale. È importante che entrambi vi sentiate a vostro agio nel trovare una soluzione che rispetti i bisogni e le paure di entrambi. Parlando di metodi anticoncezionali, potresti anche esplorare alternative al profilattico, sempre in modo da sentirti sicuro e protetto.
Per quanto riguarda la tua preoccupazione per le visite ginecologiche, ti rassicuro che è una parte fondamentale per la tua salute, e non c'è motivo di vergognarsi. I consultori sono un'ottima scelta, poiché offrono servizi a costi contenuti e sono un ambiente protetto e discreto. Riguardo alla tua mamma, capisco che possa sembrare difficile parlarne, ma con il tempo potrei scoprire che una comunicazione aperta e onesta potrebbe portare comprensione, piuttosto che giudizio. Parlare con un medico o uno specialista ti aiuterà sicuramente a fare chiarezza ea prendere decisioni informate.
Sarebbe utile e consigliato, per approfondire e affrontare le tue paure e difficoltà in modo sereno, rivolgendoti a uno specialista.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Per quanto riguarda il rapporto con il tuo ragazzo, la comunicazione è essenziale. È importante che entrambi vi sentiate a vostro agio nel trovare una soluzione che rispetti i bisogni e le paure di entrambi. Parlando di metodi anticoncezionali, potresti anche esplorare alternative al profilattico, sempre in modo da sentirti sicuro e protetto.
Per quanto riguarda la tua preoccupazione per le visite ginecologiche, ti rassicuro che è una parte fondamentale per la tua salute, e non c'è motivo di vergognarsi. I consultori sono un'ottima scelta, poiché offrono servizi a costi contenuti e sono un ambiente protetto e discreto. Riguardo alla tua mamma, capisco che possa sembrare difficile parlarne, ma con il tempo potrei scoprire che una comunicazione aperta e onesta potrebbe portare comprensione, piuttosto che giudizio. Parlare con un medico o uno specialista ti aiuterà sicuramente a fare chiarezza ea prendere decisioni informate.
Sarebbe utile e consigliato, per approfondire e affrontare le tue paure e difficoltà in modo sereno, rivolgendoti a uno specialista.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buonasera, per poterle dare una risposta esauriente bisognerebbe sapere qualche altro notizia che nel suo messaggio non si evince. Lei racconta di non riuscire ad essere in sintonia con il suo uomo, ma lascia intendere che ci siano delle altre problematiche oltre quella sessuale di cui lei non parla. Non mi e chiaro se lei convive con questo ragazzo o se invece è ancora a casa con i suoi genitori e il perché teme che sua madre posso rimanere coinvolta dal momento che lei decidesse di fare analisi o visita ginecologica. Mi chiedo quindi, sua madre condivide la relazione con il suo ragazzo 'molto più grande?; Forse l'età del suo uomo inconsciamente la fa sentire insicura?Quali sono i motivi della vostra incomprensione. Penso che il primo anno di fidanzamento sia come una partita a scacchi ognuno cerca di prendere posizioni all'interno del rapporto, di conoscersi meglio, di creare degli spazi condivisi che soddisfino entrambi. Si cerca di crescere insieme ma per crescere insieme bisogna sempre cercare delle soluzioni che soddisfino entrambi. A me sembra che anche con qualche piccola difficoltà cerchiate di remare dalla stessa parte, cerchiate di trovare un accordo che non faccia soccombere nessuno di voi. L'unica cosa che mi sento di dirle, che dovrebbe parlare a cuore aperto con sua madre, di non aver paura e di andare da un ginecologo per un consiglio più appropriato.
Buonasera, immagino che questa situazione la stia mettendo in difficoltà e che stia vivendo un mix di emozioni come paura, vergogna e insicurezza. Da un lato, c’è la volontà di vivere la relazione in modo sereno, anche dal punto di vista sessuale; dall’altro, ci sono timori legati alla protezione, alla salute e al giudizio esterno, in particolare quello della sua famiglia. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, può essere utile esplorare alcuni pensieri che stanno influenzando la sua esperienza. Ad esempio, ha espresso paura nel fare visite e analisi, ma si è chiesta esattamente quali sono gli aspetti che la spaventano di più? Potrebbe trattarsi della paura di scoprire qualcosa di preoccupante sulla sua salute, dell’imbarazzo nel dover parlare della sua vita privata con un medico, o ancora del timore che sua madre possa reagire negativamente? Identificare meglio queste paure può aiutarla a ridimensionarle e affrontarle con maggiore consapevolezza. Scegliere di prendersi cura della propria salute è un atto di responsabilità, non qualcosa di cui vergognarsi. È comprensibile che possa sentirsi a disagio nel parlarne con sua madre, ma è davvero certo che non potrebbe capirla? Spesso tendiamo a prevedere reazioni negative da parte degli altri basandoci su supposizioni, ma se provasse a parlarle in un modo che si sente più sicuro per lei, potrebbe scoprire che la sua risposta è diversa da quella che teme. Per quanto riguarda il consultorio, è un’ottima scelta, non solo dal punto di vista economico, ma anche per la possibilità di ricevere supporto senza essere giudicata. Il personale sanitario è lì per aiutarla e darle le informazioni necessarie, quindi potrebbe essere utile pensare a questo passaggio come a un modo per sentirsi più sicura e più libera nelle sue scelte. Potrebbe anche aiutarla a esplorare metodi anticoncezionali che si adattino meglio a lei e a valutare se ci sono alternative che possano essere accettabili anche per il suo partner. Sul piano relazionale, è importante che entrambi si sentiate a vostro agio e rispettati. Se per lei è essenziale usare protezioni, il suo compagno dovrebbe rispettare questa necessità senza farla sentire in colpa o costringerla a scendere a compromessi che la mettono a disagio. Una comunicazione chiara e assertiva può aiutarla a esprimere meglio le sue esigenze, ricordandosi che una relazione sana si basa anche sul rispetto reciproco. Infine, può essere utile provare a cambiare prospettiva: più che un ostacolo, questo momento potrebbe essere visto come un’opportunità per rafforzare la sua autonomia e prendere decisioni che la facciano sentire sicura e consapevole del suo benessere. Se sente di aver bisogno di supporto per gestire meglio le sue emozioni, un confronto con uno specialista potrebbe aiutarla a sviluppare strumenti utili per affrontare questi pensieri con maggiore sicurezza. Resto a disposizione, Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, quella che ci racconta è una situazione complessa che intreccia emozioni, paure e il bisogno di comunicazione nella coppia. È comprensibile che provi insicurezza riguardo alla contraccezione e che il confronto con la sua famiglia possa generarle ansia. Tuttavia, prendersi cura della propria salute sessuale è un atto di responsabilità e autodeterminazione.
Potrebbe essere utile affrontare il dialogo con il suo partner in modo aperto, esprimendo i suoi bisogni senza sentirsi in colpa. Allo stesso tempo, rivolgersi a un consultorio è una scelta saggia: troverà professionisti pronti a fornirle supporto medico e psicologico senza giudizio. Quanto al confronto con sua madre, potrebbe iniziare con un discorso più generale sulla salute femminile, senza sentirsi obbligata a dare spiegazioni dettagliate.
Se queste difficoltà le generano ansia o disagio persistente, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a gestire meglio le sue emozioni e le sue relazioni. Non esiti a rivolgersi a un professionista.
Un caro saluto.
Potrebbe essere utile affrontare il dialogo con il suo partner in modo aperto, esprimendo i suoi bisogni senza sentirsi in colpa. Allo stesso tempo, rivolgersi a un consultorio è una scelta saggia: troverà professionisti pronti a fornirle supporto medico e psicologico senza giudizio. Quanto al confronto con sua madre, potrebbe iniziare con un discorso più generale sulla salute femminile, senza sentirsi obbligata a dare spiegazioni dettagliate.
Se queste difficoltà le generano ansia o disagio persistente, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a gestire meglio le sue emozioni e le sue relazioni. Non esiti a rivolgersi a un professionista.
Un caro saluto.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, credo che qui le questioni siano diverse. Il tema sulla contraccezione credo sia importante che voi facciate chiarezza sulle intenzioni, rischi e obbiettivi di coppia.
La differenza d'età può essere un tema, ma si ricordi che la vita è la sua le scelte che lei fa per sè sono solo quelle che contano, la sua famiglia potrebbe anche non approvare, e quindi? questo cosa significherebbe per lei? Cosa teme accadrebbe? Cosa la preoccupa?
Inoltre credo che data la sua età, sia comunque importante che fare dei controlli di routine annuli, con un medico ginecologo, la prevenzione è importante a prescindere che si abbiano rapporti o meno.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
La differenza d'età può essere un tema, ma si ricordi che la vita è la sua le scelte che lei fa per sè sono solo quelle che contano, la sua famiglia potrebbe anche non approvare, e quindi? questo cosa significherebbe per lei? Cosa teme accadrebbe? Cosa la preoccupa?
Inoltre credo che data la sua età, sia comunque importante che fare dei controlli di routine annuli, con un medico ginecologo, la prevenzione è importante a prescindere che si abbiano rapporti o meno.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, fossi in lei mi domanderei da cosa proviene questa grande paura di fare quete analisi di approfondimento e come mai ha difficoltà ad interfacciarsi con sua madre rispetto a questo tema. Ha un'età in cui è normale avere rapporti fisici, avere un fidanzanto e sopratutto voler avere rapporti sicuri. Inoltre, mi confronterei con il suo ragazzo circa una soluzione migliore da poter trovare per entrambi. La saluto, a presto!
Gentile, comprendo perfettamente il suo imbarazzo riguardo a queste tematiche così personali e delicate. È importante ricordare, però, che lei è una donna adulta con una propria identità sessuale, e avere delle preoccupazioni in questo ambito è del tutto normale. La sua situazione è comune e molte persone si trovano ad affrontare dilemmi simili.
Un percorso di coppia potrebbe rivelarsi utile per affrontare insieme le difficoltà legate alla comunicazione e alla scelta di metodi contraccettivi. Potrebbe essere l'occasione per esplorare alternative e trovare una soluzione che soddisfi entrambi. Per quanto riguarda le visite ginecologiche, è fondamentale prendersi cura della propria salute e, se le fa paura parlarne con i suoi genitori, ricordi che può anche consultare i servizi del consultorio in modo riservato. Gli operatori sono lì per aiutarla e comprendere le sue esigenze.
Infine, le consiglio di considerare la possibilità di affrontare la questione con sua madre in modo aperto, se si sente pronta. Potrebbe sorprendersi nel vedere quanto possa essere comprensiva. La salute e il benessere sono priorità che meritano di essere affrontate con serietà e senza vergogna.
Le auguro il meglio nel suo percorso. Un caro saluto
Un percorso di coppia potrebbe rivelarsi utile per affrontare insieme le difficoltà legate alla comunicazione e alla scelta di metodi contraccettivi. Potrebbe essere l'occasione per esplorare alternative e trovare una soluzione che soddisfi entrambi. Per quanto riguarda le visite ginecologiche, è fondamentale prendersi cura della propria salute e, se le fa paura parlarne con i suoi genitori, ricordi che può anche consultare i servizi del consultorio in modo riservato. Gli operatori sono lì per aiutarla e comprendere le sue esigenze.
Infine, le consiglio di considerare la possibilità di affrontare la questione con sua madre in modo aperto, se si sente pronta. Potrebbe sorprendersi nel vedere quanto possa essere comprensiva. La salute e il benessere sono priorità che meritano di essere affrontate con serietà e senza vergogna.
Le auguro il meglio nel suo percorso. Un caro saluto
Carissima, intanto grazie per la fiducia accordataci. Il primo consiglio che mi sentirei di darti, innanzitutto, è quello di farti un po' di coraggio e fare una prima visita ginecologica, che magari potrebbe essere un po' imbarazzante la prima volta, ma non è assolutamente dolorosa. Gravidanze a parte, è importante per noi donne sottoporci a controlli periodici per avere la certezza di mantenerci in buona salute. Se provi un po' di imbarazzo, come è anche naturale che accada, rivolgerti ad una ginecologa anziché un ginecologo potrebbe aiutarti a farti sentire più rilassata. Una volta instaurato un rapporto di fiducia con lei, potrai esporle le tue perplessità, anche riguardo ai contraccettivi, e sarà lei a darti il consiglio più adatto. Per quanto riguarda la tua perplessità e la tua volontà di nasconderlo a tua madre, tieni presenti che tutti i medici, psicologi compresi, sono tenuti al segreto professionale, quindi la tua ginecologa non può, per legge, riferire informazioni che ti riguardano a nessuno senza il tuo consenso, compresi i tuoi genitori. Spero di esserti stata in qualche modo di aiuto. Resto a disposizione. Un caro saluto.
Salve e grazie per aver condiviso la sua esperienza. La prima cosa che mi viene da dirle è che lei ha 25 anni e nessuno può informare sua madre se lei non da' il consenso, inoltre fare analisi e visite ginecologiche è un suo diritto anche solo per prevenzione e in assenza di rapporti. I consultori sono luoghi in cui in realtà ci sono moltissimi professionisti validi che sicuramente potranno aiutarla in questo senso. Capisco perfettamente le sue preoccupazioni, per questo le consiglio di rivolgersi ad uno/a specialista che sicuramente potrà aiutarla a darle tutte le informazioni di cui ha bisogno e a scegliere insieme quale potrebbe essere la strada migliore per lei.
Le mando un saluto.
Dott.ssa Jasmine Piraino
Le mando un saluto.
Dott.ssa Jasmine Piraino
Gentile utente,
non penso di poterle dare una rassicurazione, ma vorrei provare a mettere in luce alcuni punti su cui riflettere. Da quello che lei scrive, gli ostacoli che vi impediscono di avere rapporti sessuali non sembrano chiari, motivo per cui andrebbero meglio identificati, distinti e approfonditi. Mi chiedo se le sia utile rivolgersi ad una ginecologa in questo momento, perchè la ricerca immediata di metodi alternativi al preservativo mi sembra una decisione forzata (una sorta di ultima spiaggia?), tanto che la paura di sottoporsi a visite/analisi la tiene lontana proprio dal farle. Anche il tema della vergogna di per è molto complesso, perchè potrebbe essere legato, oltre la relazione con i propri genitori, a tanti aspetti che riguardano la relazione con il partner, con se stessi e con il proprio corpo. Un altro tema principale che riporta è il timore di essere giudicata dagli altri, di quello che gli altri potrebbero dire e pensare rispetto alle sue scelte, per cui lei si vergogna o si sente in colpa.
Credo di non averle dato un chiarimento proprio perchè credo ci siano diversi interrogativi ancora confusi da mettere a fuoco e che, una volta chiariti, potrebbero essere utilizzati per uscire da questa fase di stallo.
Quello che mi sento di consigliarle è di svolgere qualche incontro conoscitivo e di consultazione per riuscire a comprendere meglio in che modo esserle di aiuto per superare questo momento e ristabilire una vita sessuale che possa essere per lei appagante.
Nel caso volesse comunque fare delle visite di controllo, può rivolgersi al consultorio familiare della sua asl di appartenza prendendo un appuntamento telefonico e pagando il solo ticket, il tutto in assoluta riservatezza.
Spero di esserle stata in qualche modo di aiuto e mi rendo disponibile ad un incontro gratuito anche online se fosse interessata a conoscerci e capire se iniziare insieme un lavoro terapeutico che possa essere adatto alle sue necessità.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Martina Pinto
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Hai 25 anni e sei maggiorenne. Devi capire come mai sei dipendente dal pensiero di tua madre. Dovresti teoricamente sentirti libera di fare le tue scelte senza paura invece non è così. Provi a farsi aiutare dal suo fidanzato che lavorando potreste risolvere la situazione insieme. Ma rimane comunque la grande influenza che ha sua madre su di lei. Inizierei un percorso di crescita personale per migliorare l'indipendenza e l'autostima
Buongiorno gentile Utente, capisco il suo stato d’animo e il senso di difficoltà che sta vivendo in questo momento. Parlare di sessualità e contraccezione può essere complesso, soprattutto quando subentrano paure e preoccupazioni legate al giudizio degli altri, in particolare dei propri genitori. Tuttavia, è importante ricordare che prendersi cura della propria salute e fare scelte consapevoli è un atto di responsabilità e di rispetto verso se stessa.
Per quanto riguarda il problema con il suo partner, è fondamentale che entrambi possiate trovare una soluzione che vi faccia sentire sicuri e sereni. Se lui ha difficoltà a usare il profilattico, può essere utile un confronto aperto su questo tema, perché la protezione durante i rapporti è essenziale sia per la prevenzione delle gravidanze indesiderate che per la tutela della salute sessuale. Se la difficoltà di usare il preservativo è un ostacolo così grande per lui, potrebbe essere utile esplorare altre opzioni contraccettive, ma senza che ciò comporti una pressione su di lei.
Se ha timore di recarsi da un ginecologo, provare in un consultorio è sicuramente un'ottima idea. Sono strutture pensate proprio per offrire supporto, consulenze e visite con professionisti qualificati, spesso anche in modo anonimo e gratuito. I medici e gli operatori dei consultori sono abituati ad accogliere ragazze giovani che si trovano ad affrontare questi dubbi e possono aiutarla a trovare il metodo contraccettivo più adatto a lei, rispondendo a tutte le sue domande senza alcun giudizio.
Per quanto riguarda i suoi genitori, comprendo che possa provare imbarazzo o timore nel parlarne, ma è importante chiedersi se questa vergogna sia davvero giustificata o se sia più una paura legata al possibile giudizio. La sessualità fa parte della vita e, a 25 anni, ha tutto il diritto di informarsi e di prendersi cura di sé senza sentirsi in colpa. Se sente di non poterne parlare con loro, potrebbe semplicemente dire che ha bisogno di una visita ginecologica per un controllo generale, senza entrare nei dettagli.
Ciò che conta è che lei si senta libera di fare scelte consapevoli per il suo benessere. Non c’è nulla di sbagliato o di cui vergognarsi nel prendersi cura della propria salute sessuale, e spero che possa trovare il modo di affrontare questa situazione con maggiore serenità.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Dott. Luca Vocino
Per quanto riguarda il problema con il suo partner, è fondamentale che entrambi possiate trovare una soluzione che vi faccia sentire sicuri e sereni. Se lui ha difficoltà a usare il profilattico, può essere utile un confronto aperto su questo tema, perché la protezione durante i rapporti è essenziale sia per la prevenzione delle gravidanze indesiderate che per la tutela della salute sessuale. Se la difficoltà di usare il preservativo è un ostacolo così grande per lui, potrebbe essere utile esplorare altre opzioni contraccettive, ma senza che ciò comporti una pressione su di lei.
Se ha timore di recarsi da un ginecologo, provare in un consultorio è sicuramente un'ottima idea. Sono strutture pensate proprio per offrire supporto, consulenze e visite con professionisti qualificati, spesso anche in modo anonimo e gratuito. I medici e gli operatori dei consultori sono abituati ad accogliere ragazze giovani che si trovano ad affrontare questi dubbi e possono aiutarla a trovare il metodo contraccettivo più adatto a lei, rispondendo a tutte le sue domande senza alcun giudizio.
Per quanto riguarda i suoi genitori, comprendo che possa provare imbarazzo o timore nel parlarne, ma è importante chiedersi se questa vergogna sia davvero giustificata o se sia più una paura legata al possibile giudizio. La sessualità fa parte della vita e, a 25 anni, ha tutto il diritto di informarsi e di prendersi cura di sé senza sentirsi in colpa. Se sente di non poterne parlare con loro, potrebbe semplicemente dire che ha bisogno di una visita ginecologica per un controllo generale, senza entrare nei dettagli.
Ciò che conta è che lei si senta libera di fare scelte consapevoli per il suo benessere. Non c’è nulla di sbagliato o di cui vergognarsi nel prendersi cura della propria salute sessuale, e spero che possa trovare il modo di affrontare questa situazione con maggiore serenità.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Dott. Luca Vocino
Capisco che si trovi in una situazione delicata e che possa provare timore nell'affrontare questi aspetti, sia a livello relazionale che personale. Parlare di salute sessuale non è sempre facile, ma è un tema fondamentale per il proprio benessere e merita attenzione e cura.
A 25 anni è importante monitorare la propria salute ginecologica, indipendentemente dalla vita sessuale. Prendersi cura del proprio corpo significa anche informarsi e fare controlli periodici, che non solo permettono di trovare il metodo anticoncezionale più adatto, ma aiutano anche a prevenire eventuali problematiche future.
Capisco che la paura delle visite possa essere forte, ma è importante chiedersi: quanto questa paura sta condizionando le sue scelte? Il timore del controllo medico è più grande del rischio di una gravidanza indesiderata o di eventuali problemi di salute non monitorati? A volte, ciò che ci spaventa sembra insormontabile, ma affrontarlo con il giusto supporto può alleggerire il peso che sentiamo. Le consiglio di chiedere supporto a una persona a lei vicina di cui si fida (es: compagno o amica fidata), individuare il consultorio più vicino a lei e prenotare una visita di controllo, facendosi accompagnare da una persona di fiducia o addirittura facendosi affiancare anche nel prenotare la visita.
Per quanto riguarda il confronto con sua madre, comprendo la sua preoccupazione. Tuttavia, è una donna adulta e ha il diritto di prendersi cura di sé nel modo migliore. Spesso temiamo il giudizio dei nostri genitori, ma potrebbe darle il beneficio del dubbio: una madre vuole il bene di sua figlia e, anche se inizialmente potrebbe non capire, potrebbe poi rivelarsi una risorsa. Se sente di non voler affrontare direttamente l’argomento, potrebbe semplicemente dire che sta facendo un controllo di routine, senza necessariamente entrare nei dettagli.
Infine, per quanto riguarda il suo compagno, è essenziale che entrambi troviate una soluzione che vi faccia sentire al sicuro. La contraccezione non è solo una questione di praticità, ma di rispetto e cura reciproca. Non dovrebbe sentirsi costretta a rinunciare alla sua tranquillità per adattarsi alle difficoltà di lui nell'usare il preservativo. Una comunicazione aperta e sincera è fondamentale per trovare un punto di incontro che non la faccia sentire in ansia o a disagio.
A 25 anni è importante monitorare la propria salute ginecologica, indipendentemente dalla vita sessuale. Prendersi cura del proprio corpo significa anche informarsi e fare controlli periodici, che non solo permettono di trovare il metodo anticoncezionale più adatto, ma aiutano anche a prevenire eventuali problematiche future.
Capisco che la paura delle visite possa essere forte, ma è importante chiedersi: quanto questa paura sta condizionando le sue scelte? Il timore del controllo medico è più grande del rischio di una gravidanza indesiderata o di eventuali problemi di salute non monitorati? A volte, ciò che ci spaventa sembra insormontabile, ma affrontarlo con il giusto supporto può alleggerire il peso che sentiamo. Le consiglio di chiedere supporto a una persona a lei vicina di cui si fida (es: compagno o amica fidata), individuare il consultorio più vicino a lei e prenotare una visita di controllo, facendosi accompagnare da una persona di fiducia o addirittura facendosi affiancare anche nel prenotare la visita.
Per quanto riguarda il confronto con sua madre, comprendo la sua preoccupazione. Tuttavia, è una donna adulta e ha il diritto di prendersi cura di sé nel modo migliore. Spesso temiamo il giudizio dei nostri genitori, ma potrebbe darle il beneficio del dubbio: una madre vuole il bene di sua figlia e, anche se inizialmente potrebbe non capire, potrebbe poi rivelarsi una risorsa. Se sente di non voler affrontare direttamente l’argomento, potrebbe semplicemente dire che sta facendo un controllo di routine, senza necessariamente entrare nei dettagli.
Infine, per quanto riguarda il suo compagno, è essenziale che entrambi troviate una soluzione che vi faccia sentire al sicuro. La contraccezione non è solo una questione di praticità, ma di rispetto e cura reciproca. Non dovrebbe sentirsi costretta a rinunciare alla sua tranquillità per adattarsi alle difficoltà di lui nell'usare il preservativo. Una comunicazione aperta e sincera è fondamentale per trovare un punto di incontro che non la faccia sentire in ansia o a disagio.
Buongiorno, Capisco la tua paura nel sottoporti a visite e analisi, ma voglio dirti che prendersi cura della propria salute sessuale è un passo importante per te stessa, indipendentemente dalla relazione. Rivolgerti a un consultorio è un'ottima idea, perché lì potrai ricevere supporto, informazioni e anche visite gratuite o a basso costo senza bisogno di coinvolgere necessariamente i tuoi genitori. Puoi informarti su quali servizi sono disponibili nella tua zona e prenotare una visita in totale riservatezza.
Per quanto riguarda il dialogo con tua madre, so che può essere difficile, ma tieni presente che sei un’adulta e hai il diritto di occuparti della tua salute nel modo che ritieni più giusto. Se pensi che non capirebbe, puoi spiegare la cosa in modo generico, ad esempio dicendo che vuoi fare un controllo di routine, senza entrare nei dettagli. Sul problema con il tuo ragazzo, è importante che entrambi vi sentiate sicuri e rispettati nelle vostre scelte. Se per te è fondamentale usare il preservativo, lui dovrebbe comprenderlo e accettarlo senza farti sentire in difficoltà. È comprensibile che possa avere delle preferenze, ma la priorità deve essere sempre la sicurezza e il benessere di entrambi. Se al momento non riuscite a trovare una soluzione comune, forse è utile parlarne apertamente, magari con l’aiuto di un professionista che possa chiarire dubbi e offrire alternative valide. Un saluto.
Per quanto riguarda il dialogo con tua madre, so che può essere difficile, ma tieni presente che sei un’adulta e hai il diritto di occuparti della tua salute nel modo che ritieni più giusto. Se pensi che non capirebbe, puoi spiegare la cosa in modo generico, ad esempio dicendo che vuoi fare un controllo di routine, senza entrare nei dettagli. Sul problema con il tuo ragazzo, è importante che entrambi vi sentiate sicuri e rispettati nelle vostre scelte. Se per te è fondamentale usare il preservativo, lui dovrebbe comprenderlo e accettarlo senza farti sentire in difficoltà. È comprensibile che possa avere delle preferenze, ma la priorità deve essere sempre la sicurezza e il benessere di entrambi. Se al momento non riuscite a trovare una soluzione comune, forse è utile parlarne apertamente, magari con l’aiuto di un professionista che possa chiarire dubbi e offrire alternative valide. Un saluto.
Buon pomeriggio, le tue paure sono comprensibili. In primis ti consiglio di parlarne con il tuo partner perché l'utilizzo di profilattici oltre ad evitare gravidanze indesiderate riducono anche il rischio di malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre ti consiglio di rivolgerti al consultorio della tua zona dove potrai ricevere in totale anonimato tutte le informazioni sui vari metodi anticoncezionali da poter utilizzare in alternativa al classico profilattico. In alcuni consultori sono gratuite anche le visite ginecologiche, il pap test e i metodi contraccettivi. Spero di essere stata d'aiuto e ti auguro di vivere con serenità la tua sessualità.
Gentile utente,
comprendo la sua situazione e mi sembra coinvolga aspetti relazionali e di salute personale. Rivolgersi a un consultorio può essere una buona soluzione: offre supporto riservato e accessibile su contraccezione e visite ginecologiche.
Riguardo al rapporto con sua madre, è normale provare imbarazzo; tuttavia, può scegliere quanto e come condividere, rispettando i propri tempi e bisogni. Se il disagio cresce, un confronto con uno psicologo potrebbe aiutarla a chiarire le idee e trovare strategie utili. A disposizione, un saluto
comprendo la sua situazione e mi sembra coinvolga aspetti relazionali e di salute personale. Rivolgersi a un consultorio può essere una buona soluzione: offre supporto riservato e accessibile su contraccezione e visite ginecologiche.
Riguardo al rapporto con sua madre, è normale provare imbarazzo; tuttavia, può scegliere quanto e come condividere, rispettando i propri tempi e bisogni. Se il disagio cresce, un confronto con uno psicologo potrebbe aiutarla a chiarire le idee e trovare strategie utili. A disposizione, un saluto
Buongiorno
Io credo che lei sia ormai una donna... di 25 anni. Il suo autodefinirsi ragazza postula la necessità di dover ricevere "approvazione" dai genitori. La sua età le permette di prendere decisioni in autonomia, senza dover chiedere il permesso o il benestare dei genitori.
Indipendentemente dall'età del suo fidanzato, alla sua età avere rapporti sessuali è assolutamente normale. Pertanto, non si faccia problemi a fare visite (dove meglio ritiene e per quanto le permettono le sue finanze) e pretenda come priorità la protezione durante i rapporti. Sarebbe meglio adottare sia il profilattico che un sistema anticoncezionale, perchè si ricordi che comunque senza profilattico rimane la possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. L'alternativa sarebbe fare sia lei che il partner degli esami per assicurarsi che entrambi siate negativi a MST
Io credo che lei sia ormai una donna... di 25 anni. Il suo autodefinirsi ragazza postula la necessità di dover ricevere "approvazione" dai genitori. La sua età le permette di prendere decisioni in autonomia, senza dover chiedere il permesso o il benestare dei genitori.
Indipendentemente dall'età del suo fidanzato, alla sua età avere rapporti sessuali è assolutamente normale. Pertanto, non si faccia problemi a fare visite (dove meglio ritiene e per quanto le permettono le sue finanze) e pretenda come priorità la protezione durante i rapporti. Sarebbe meglio adottare sia il profilattico che un sistema anticoncezionale, perchè si ricordi che comunque senza profilattico rimane la possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. L'alternativa sarebbe fare sia lei che il partner degli esami per assicurarsi che entrambi siate negativi a MST
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