Buongiorno dottori, sono preoccupato dei miei pensieri. Mi capita a volte di immaginarmi di aggredir

24 risposte
Buongiorno dottori, sono preoccupato dei miei pensieri. Mi capita a volte di immaginarmi di aggredire verbalmente dei miei amici, nonostante io non ne senta proprio il bisogno. A volte è come se mi immaginassi anche di rispondere male a mia madre o di alzarmi e urlare in aula studio. Voglio farlo perchè lo penso e lo immagino? Grazie a tutt*
Dott.ssa Gisella La Palombara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lanciano
Salve, le sue incertezze riguardo questi pensieri intrusivi meritano uno spazio dedicato di dialogo. È importante che lei si interroghi su questi pensieri non sentendo il bisogno di agirli. Questo potrebbe essere un periodo particolarmente stressante per lei e i pensieri intrusivi potrebbero essere il suo modo di reagire a questo momento. Se disturbano la sua quotidianità e il suo benessere, può essere utile confrontarsi con una figura esperta in campo psicologico. Un percorso di supporto può aiutarla a comprendere meglio l’origine di questi pensieri e a gestirli con maggiore serenità. Se ha bisogno, sono qui.
Un caro saluto

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Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione. È importante sapere che immaginare scenari del genere non significa necessariamente volerli mettere in atto. La mente può generare pensieri intrusivi, spesso fuori dal nostro controllo, che non riflettono desideri reali o intenzioni. Questi pensieri, per quanto disturbanti, sono comuni e di solito legati a stati di ansia, stress o un bisogno di elaborare emozioni represse. Il fatto che lei se ne preoccupi è un segno che questi pensieri non rispecchiano ciò che desidera fare. Se però questi pensieri le causano disagio o influenzano il suo benessere, potrebbe essere utile parlarne con un professionista in un luogo ed un tempo dedicati esclusivamente ed essi, per comprendere meglio la loro origine e ridurne l’impatto. Cordialmente,
Dott. Giacomo Cresta
Dott. Valerio Borzi
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera e grazie della sua condivisione.
C'è una netta differenza tra il pensare di fare qualcosa, voler fare qualcosa e fare qualcosa. Finché rimane nella sua testa e non si concretizza in un atto, rimane un contenuto mentale che in qualche modo potrebbe esprimere un suo bisogno.
Potrebbe esprimere il bisogno nascosto di allontanarsi da una situazione o di attuare un cambiamento rispetto ad un proprio modo di essere e stare al mondo.
Un percorso di sostegno psicologico può aiutarla ad esplorare tutto questo e ad aiutarla a dare un senso a questi accadimenti.
A presto.
VB
Dr. Antonio Rivetti
Psicologo, Psicoterapeuta
Caserta
Gentile Utente. Innanzitutto, non dia troppa importanza a questi pensieri; più cercherà di capire questi pensieri, più la sua mente continuerà a riproporli come una vera ossessione. Li lasci andare e cerchi di essere concentrato sulla realtà che la circonda. La invito a cercare di comprendere da "dove arriva" questa rabbia che sente verso queste persone (sono sicuro che queste persone non hanno nulla a che fare con ciò che prova dentro di Lei). Grazie per il suo post.
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, la prima coda che mi sento di dirle pur non conoscendo il suo caso e la sua storia è che i pensieri sono solo pensieri. Il fatto di pensare una cosa non significa che quella cosa la faremo o la vorremo realmente fare. Quelli che descrive sono pensieri intrusivi. Comprenderne però le origini e la radice potrebbe essere importante per lei. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, andrebbero approfonditi i pensieri di cui ci parla, magari riflettendo sul contenuto specifico e sulle circostanze in cui emergono.
Con così poche informazioni, relative anche al momento di vita che sta attraversando e le relazioni che intrattiene con le persone che la circondano è difficile dare una risposta. Certamente questi pensieri vogliono dire qualcosa e se come ci scrive la preoccupano il mio consiglio è di provare ad approfondire i suoi vissuti con uno specialista che possa aiutarla a comprendere meglio ciò che sta vivendo.
Un caro saluto.
Dott. Danilo Gravina
Psicoterapeuta, Psicologo
Galatina
Gentile paziente, comprendo la sua preoccupazione. È importante sapere che avere pensieri intrusivi, come quelli che descrive, è comune e non significa necessariamente volerli mettere in atto. Questi pensieri spesso non riflettono i suoi desideri reali, ma possono essere frutto di ansia o del naturale funzionamento della mente. La differenza cruciale sta nel fatto che lei li riconosce come estranei ai suoi veri bisogni e valori, e questo è un segnale positivo.
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
i pensieri intrusivi che descrive sono molto più comuni di quanto si possa pensare e spesso non riflettono affatto reali desideri o intenzioni. Questi pensieri non significano che lei voglia agire in quel modo, ma possono essere semplicemente il risultato di ansia, stress o del funzionamento naturale della mente, che ogni tanto produce immagini o idee indesiderate.
Il fatto che questi pensieri le causino preoccupazione è un segnale positivo, perché dimostra che riconosce chiaramente una distanza tra ciò che pensa e ciò che realmente desidera fare. Spesso, questi fenomeni sono associati a un’eccessiva autocritica o al timore di perdere il controllo, ma raramente si traducono in azioni.
Per gestire meglio la situazione, può essere utile accettare la presenza di questi pensieri senza giudicarli o attribuirgli troppa importanza: consideri la possibilità di osservarli come semplici "passaggi mentali", senza lasciarsi coinvolgere emotivamente. Tuttavia, se questi pensieri diventano frequenti, invasivi o iniziano a influenzare la sua serenità, potrebbe trarre grande beneficio dal supporto di un professionista. Una psicoterapia può aiutarla a comprendere meglio l’origine di questi pensieri e a sviluppare strategie per gestirli in modo efficace.
Non esiti a rivolgersi a uno psicologo per esplorare questa situazione e trovare gli strumenti più adatti al suo benessere. Un caro saluto.
Gentilissimo, se questo che racconta le suscita preoccupazione possiamo discuterne insieme e comprendere se magari il periodo che sta vivendo può influire sulla sua necessità di sfogarsi, in quanto da ciò che scrive è come se avesse tantissimo dentro da far fluire, qualcosa che necessita di trovare un espressione. Le auguro una buona serata, dott.ssa Alessia Muscas
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, voglio rassicurarla subito sul fatto che ciò che sta descrivendo è un fenomeno molto comune e, nella maggior parte dei casi, non è indice di alcun desiderio reale di mettere in atto questi comportamenti. Pensieri simili vengono definiti "pensieri intrusivi", ovvero immagini o idee che emergono nella mente in modo improvviso, indesiderato e, spesso, in netto contrasto con i nostri valori e intenzioni. Il fatto che questi pensieri la preoccupino è già un chiaro segno che non sono in linea con ciò che lei desidera o con il modo in cui vuole comportarsi. È importante comprendere che i pensieri intrusivi non sono una rappresentazione della sua vera volontà o di ciò che intende fare, ma piuttosto una sorta di "rumore mentale" che, a volte, si presenta in modo spontaneo. La mente umana è straordinariamente creativa, ma questo significa anche che può produrre immagini e idee che non hanno un vero significato o una finalità. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, quello che può accadere in situazioni come la sua è che il pensiero intrusivo diventi motivo di ansia o preoccupazione, perché si teme che averlo significhi volerlo mettere in atto o che esso dica qualcosa su di sé. Ma è proprio questa reazione di allarme che tende a "dare forza" al pensiero, facendolo ricomparire più spesso. È un po' come cercare di non pensare a un elefante rosa: più ci si sforza di evitarlo, più diventa presente. Un passo importante per gestire questi pensieri è proprio imparare a lasciarli andare senza giudicarli o attaccarvisi. È utile osservarli come semplici eventi mentali, come delle "nuvole" che attraversano il cielo della sua mente, senza attribuire loro un significato particolare. Non sono un pericolo, non sono un segno di qualcosa di sbagliato, e soprattutto non definiscono chi lei è. Se si sente a disagio con la presenza di questi pensieri, potrebbe sperimentare alcune strategie pratiche: ad esempio, notare il pensiero quando emerge, accettarne la presenza senza cercare di respingerlo, e poi riportare la sua attenzione a ciò che stava facendo in quel momento. In terapia, si lavora spesso su tecniche come la mindfulness o l’accettazione, che possono aiutarla a sviluppare un rapporto più sereno con la sua attività mentale. Mi sembra che lei abbia già una buona consapevolezza del fatto che questi pensieri non corrispondono a una reale intenzione, ed è importante riconoscere questo come un punto di forza. Non c’è nulla di sbagliato in lei: sta solo sperimentando un aspetto naturale del funzionamento della mente umana. Se però questi pensieri le causano un disagio significativo o interferiscono con il suo benessere quotidiano, potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista per esplorare ulteriormente la situazione e trovare strategie personalizzate per affrontarla. Le auguro il meglio, resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott. Dimitri Abate
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Buongiorno,

la ringrazio per aver condiviso questa sua preoccupazione, che comprendo possa generare ansia e confusione. È importante partire dal fatto che avere pensieri intrusivi, anche di questo tipo, è un’esperienza più comune di quanto si creda. Pensieri simili possono emergere spontaneamente nella mente, senza alcun legame con un reale desiderio di metterli in atto.

Questi pensieri non indicano che lei voglia davvero compiere quelle azioni, ma possono essere una reazione del cervello che “sperimenta” possibilità o scenari, anche quando non sono voluti o graditi. A volte, pensieri di questo tipo possono comparire proprio perché lei è una persona attenta e rispettosa delle relazioni, e il solo fatto che si discostino dai suoi valori li rende ancora più disturbanti. È come se la mente, in modo paradossale, mettesse alla prova proprio ciò che per lei è più importante.

La differenza fondamentale sta tra il pensiero e l’azione. Avere un’immagine o un’idea nella mente non significa volerla realizzare. Spesso, quanto più cerchiamo di allontanare certi pensieri, tanto più questi sembrano ripresentarsi. È un fenomeno normale e ben studiato in psicologia.

Se questi pensieri le provocano disagio frequente o influenzano la sua quotidianità, potrebbe essere utile approfondire la questione insieme a uno psicoterapeuta, in uno spazio sicuro dove esplorare come gestirli con maggiore serenità. È possibile che si tratti di un normale processo mentale, oppure che la sua mente stia cercando di comunicarle qualcosa di più profondo legato a stress, emozioni o bisogni specifici.

La cosa più importante è ricordare che il fatto di preoccuparsi per questi pensieri è già un segno della sua attenzione verso gli altri e del suo desiderio di non recar danno. Resto a disposizione se ha ulteriori dubbi o desidera parlarne in modo più approfondito.

Un caro saluto.
Dott.ssa Valeria Di Caro
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buonasera. Ai pensieri non corrisponde per forza un'azione. Forse però c'è qualcosa di sé che vorrebbe venisse ascoltata da chi la circonda. Se riesce ad andare a fondo e a capire cos'è, provi a trovare un modo funzionale di comunicarlo. Un caro saluto
Dott. Vincenzo Capretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
i pensieri intrusivi come quelli che descrive sono comuni e non indicano un reale desiderio di agire in quel modo. Sono scenari mentali spontanei, spesso legati a stress o ansia, ma non riflettono il suo carattere o le sue intenzioni. Il fatto che se ne preoccupi è positivo e dimostra consapevolezza. Tuttavia, se questi pensieri le causano disagio frequente, un confronto con uno psicologo potrebbe aiutarla a gestirli meglio e a identificarne le cause.

Un caro saluto.
Buongiorno, posso comprendere che queste sensazioni possano preoccupare o spaventare. La mente spesso può creare pensieri che non riflettono le nostre reali intenzioni o desideri. Quindi il fatto di immaginare o pensare a certi comportamenti non significa necessariamente che lei voglia metterli in atto. È solo un tipo di riflessione che può scaturire da particolari situazioni che possono essere maggiormente indagate. Se questi pensieri la disturbano, potrebbe essere utile cercare di capire cosa li scateni e lavorare su come affrontarli in modo sano, richiedendo aiuto ad un professionista.
Dott.ssa Valeria Bianco
Psicologo, Psicologo clinico
Campogalliano
Buongiorno e grazie per aver condiviso questo tuo pensiero. Voglio subito rassicurarti su una cosa: il fatto che tu immagini certe situazioni non significa che tu voglia davvero metterle in atto. È importante distinguere tra pensieri e intenzioni: i pensieri possono emergere in modo automatico e spontaneo, senza che abbiano un legame diretto con ciò che desideri o ciò che faresti.
Molte persone sperimentano pensieri simili, e questi possono essere legati a emozioni come stress, ansia o semplicemente al funzionamento normale della nostra mente, che è molto creativa. Ti invito a osservare questi pensieri senza giudicarli, come se fossero nuvole che passano, e a chiederti: “Cosa sto provando in questo momento?” Potrebbe trattarsi di un bisogno non espresso o di una tensione accumulata.
Se però questi pensieri ti creano disagio o diventano molto frequenti, potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo per esplorarli più a fondo e capire come gestirli al meglio. Ricorda che cercare supporto è un atto di cura verso di te.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, quello che descrive sembra rientrare nel fenomeno dei pensieri intrusivi, che sono molto più comuni di quanto si possa immaginare. Questi pensieri possono essere improvvisi, inaspettati e persino sconvolgenti, proprio perché sembrano andare contro i suoi valori e desideri. È importante sottolineare che il fatto di avere questi pensieri non significa affatto che lei voglia metterli in atto o che rappresentino qualcosa di cui dovrebbe sentirsi colpevole.

I pensieri intrusivi possono essere semplicemente un prodotto della mente che "testa" scenari improbabili o indesiderati. Spesso emergono in momenti di stress, stanchezza o ansia, come una sorta di risposta automatica. Non rappresentano ciò che lei è, né ciò che vuole fare, ma possono farla sentire a disagio proprio per il loro contenuto.

La chiave per affrontare questi pensieri è non attribuire loro troppo significato o potere. Più si cerca di respingerli o si teme di averli, più è probabile che tornino, proprio come accade quando cerchiamo di non pensare a qualcosa. Questo non significa accettarli come veri, ma semplicemente riconoscerli per ciò che sono: pensieri privi di intenzione o significato reale, che non definiscono chi lei sia.

Si chieda: “Cosa prova quando questi pensieri emergono?” Se sente disagio, è un segno che non coincidono con i suoi desideri o valori. Questo contrasto conferma che non c’è nulla di sbagliato in lei, ma che è forse la reazione al pensiero (il senso di colpa o la preoccupazione) a farlo apparire più ingombrante di quanto sia in realtà.

Se questi pensieri iniziano a causarle ansia persistente o interferiscono con la sua serenità, potrebbe essere utile parlarne con un professionista. Uno psicologo potrebbe aiutarla a esplorare le emozioni sottostanti e a sviluppare strategie per ridurre l’impatto di questi pensieri sulla sua vita. Tecniche come la mindfulness o l’approccio della terapia cognitivo-comportamentale possono essere particolarmente efficaci nel gestire i pensieri intrusivi, insegnandole a osservarli senza giudizio e a lasciarli andare.

Il fatto che lei si stia interrogando su questi pensieri e che provi preoccupazione per essi è un chiaro segno della sua consapevolezza e del suo senso di responsabilità. Questo è il primo passo per affrontarli in modo costruttivo e con maggiore serenità.

Dott. Luca Vocino






Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua storia. Si ricordi che c'è un netto divario tra quello che si immagina e quello che si fa veramente, quindi non mi preoccuperei eccessivamente fintantoché non sentirà l'esigenza di passare veramente alle vie di fatto. Noi non siamo i nostri pensieri.
Nel caso desiderasse parlarne, io sono a disposizione anche online.
Dott.sa Elena Bonini
Dott.ssa Raffaella Lobino
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Buonasera, la ringrazio per aver scritto con fiducia a noi professionisti. I pensieri indesiderati di cui sta parlando generalmente sono sperimentati da molti e si differenziano da persona a persona per contenuti e frequenza. Potrebbe essere interessante capire da quanto tempo ha questo tipo di pensieri e se la loro comparsa si può associare ad un momento di particolare stress o sofferenza psichica. Prenderei in considerazione la possibilità di lavorarci con un terapeuta se in questo momento le stanno creando disagio. Esistono strategie e tecniche che possono aiutare a gestirli in maniera efficace.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, la preoccupazione che avverte in merito ai suoi pensieri è legata al giudizio sugli stessi quando arrivano?
Se non pensasse questo dei suoi amici o di sua madre, cos'altro penserebbe rispetto a loro?
Se la preoccupazione che lei avverte dovesse diventare insostenibile le suggerirei di rivolgersi ad uno psicologo per capire cosa significano questi pensieri in questo momento della sua fase di vita.
Un saluto
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,

È comprensibile che possiate sentirvi preoccupati riguardo a questi pensieri, ma va detto che la nostra mente può generare una vasta gamma di immagini e pensieri, anche quelli che non rispecchiano il nostro comportamento oi nostri desideri reali. In molti casi, questo fenomeno può essere legato a un'attivazione emotiva o a uno stress, ma non necessariamente implica il desiderio o la volontà di agire in quel modo. Questi pensieri, chiamati "pensieri intrusivi", sono piuttosto comuni e non necessariamente indicano una condizione patologica.

Tuttavia, se questi pensieri diventano ricorrenti, disturbanti o influenzano il vostro benessere o la qualità della vostra vita quotidiana, potrebbe essere utile esplorare le cause e le modalità di gestione di questi pensieri con un professionista. Un percorso psicoterapeutico può aiutare a comprendere meglio il fenomeno ea sviluppare strategie per affrontarlo in modo sano.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Giorgia Spina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile paziente anonimo, posso comprendere la sua preoccupazione.
A volte questi pensieri e immagini intrusive recano disagio nella persona che li sperimenta proprio per il loro contenuto indesiderato e contrario a quello che effettivamente noi vorremmo. In questi casi, tali pensieri e immagini rimangono quello che sono: pensieri e immagini. Se ne sente la necessità, potrebbe consultare un professionista per valutare meglio questi pensieri e gestire le preoccupazioni ad essi legati.
Un caro saluto, Dott.ssa Giorgia Spina
Dott.ssa Franca Sebastiana Goddi
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Mazzano Romano
Ciao, una cosa molto importante è sicuramente quella di interrogarti su diverse cose, per esempio: in quali occasioni emergono questi pensieri? da quanto tempo sono emersi? c'è una corrispondenza con qualche episodio specifico? Solitamente questi episodi sono collegati ad una paura di perdere il controllo.
Dott.ssa Chiara Lagi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Carissimo, cerco di immaginare e comprendere la confusione e lo stress causati da pensieri che non rispecchiano intenzioni, desideri, valori personali reali. La mente umana genera continuamente, spesso in modo involontario e automatico, pensieri “intrusivi” che producono sensazioni negative di timore, paura, angoscia, senso di colpa, vergogna difficili da gestire o eliminare. Se questi causano forte disagio, sono ripetitivi, non sono associati all’azione e interferiscono con il regolare svolgimento della vita quotidiana diventa importante consultare un professionista della salute mentale per indagarne le cause ed avere strumenti necessari per riconoscerli e gestirli. Le suggerisco di riflettere se questi pensieri sono dovuti ad un momento di vita in cui lei è particolarmente agitato o sotto pressione; da quanto tempo si manifestano; se si ripetono più volte in una giornata; se le generano domande “scomode” che la fanno sentire in colpa; se incidono sul suo benessere cognitivo, emotivo e relazionale e compromettono la sua operosità. Trovare le risposte le permetterà di capire se i suoi pensieri sono estemporanei o se, invece, ha bisogno di un aiuto specialistico. La saluto con affetto e resto a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito.
Dott.ssa Chiara Lagi

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