Buongiorno dottore sono una ragazza di 18 anni e sto passando ormai da parecchio tempo uno dei perio
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Buongiorno dottore sono una ragazza di 18 anni e sto passando ormai da parecchio tempo uno dei periodi più difficili della mia vita.
Ho perso tutte le mie passioni, non ho più voglia di fare niente ma non per pigrizia sento qualcosa dentro di me che mi spinge sempre ad essere triste e a mollare tutto perché tanto ormai nulla ha un significato per me.
Inoltre ho perso del tutto la mia autostima, mi odio sia fisicamente che caratterialmente e sembra che tutti mi odino a loro volta; non riesco più a guardarmi allo specchio senza piangere e ho iniziato anche a digiunare perché odio il mio fisico nonostante io sia normopeso.
Non so più come risollevarmi dato che ne ho provate davvero di tutti i colori per farmi tornare la voglia di vivere e la felicità che avevo un tempo ma ne io ne la gente che mi circonda sembra che mi voglia dare una mano, infatti non piaccio a nessuno e anche questo butta giù la mia autostima fino a terra.
se potreste darmi qualche consiglio ne sarei grata.
Ho perso tutte le mie passioni, non ho più voglia di fare niente ma non per pigrizia sento qualcosa dentro di me che mi spinge sempre ad essere triste e a mollare tutto perché tanto ormai nulla ha un significato per me.
Inoltre ho perso del tutto la mia autostima, mi odio sia fisicamente che caratterialmente e sembra che tutti mi odino a loro volta; non riesco più a guardarmi allo specchio senza piangere e ho iniziato anche a digiunare perché odio il mio fisico nonostante io sia normopeso.
Non so più come risollevarmi dato che ne ho provate davvero di tutti i colori per farmi tornare la voglia di vivere e la felicità che avevo un tempo ma ne io ne la gente che mi circonda sembra che mi voglia dare una mano, infatti non piaccio a nessuno e anche questo butta giù la mia autostima fino a terra.
se potreste darmi qualche consiglio ne sarei grata.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
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Buon pomeriggio, mi stringe il cuore leggere queste parole. Si è mai chiesta come mai ha perso tutti i suoi interessi? Perché crede di non piacere a nessuno? é davvero convinta che nessuno la consideri? Se ha piacere di approfondire sono qui. Un caro saluto
buon pomeriggio cara, se come affermi la situazione viene da lontano è necessario ricostruire le tappe della tua vita e come sei arrivata a perdere la tua autostima e la fiducia in te stessa... e come il tuo corpo sia divenuto contenitore della tua sofferenza relazionale.. Io sono a disposizione per aiutarti ,non esitare a contattarmi se hai bisogno di un supporto anche telefonico inizialmente Saluti Dottoressa Ponziani
Gentile Utente, mi colpisce la frase 'tanto ormai nulla ha un significato per me'. Cosa c'era prima di questo ormai? Ha preso in considerazione l'idea di consultare un professionista così da esplorare insieme i suoi vissuti?
Cari saluti, Luisa
Cari saluti, Luisa
Ciao, mi permetto di darti del Tu. Direi innanzitutto che hai fatto benissimo a scrivere su questo portale, credo che sei proprio nel posto giusto per poter provare una strada differente da tutte quelle già tentate. Prenditi un momento per valutare la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia che ti sarà sicuramente di grande aiuto e che potrà migliorare la tua situazione di vita. Sei giovanissima e hai sicuramente tutte le risorse per affrontare le difficoltà che stai riscontrando attualmente. Se vuoi puoi contattarmi, sono assolutamente disponibile anche online. Un abbraccio
Buongiorno, dalle sue parole sento una profonda disperazione e il suo senso di impotenza. Scrive che questa situazione va avanti da diverso tempo...sarebbe utile andare a fondo sulle origini di questo malessere.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per affrontare insieme un percorso di maggiore consapevolezza dei suoi vissuti, che la aiuti anche nel quotidiano, nel rapporto con gli altri.
Resto a disposizione, dott.ssa Giovanna Volpe
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per affrontare insieme un percorso di maggiore consapevolezza dei suoi vissuti, che la aiuti anche nel quotidiano, nel rapporto con gli altri.
Resto a disposizione, dott.ssa Giovanna Volpe
Gentile Amica,
ci scrivi un messaggio davvero drammatico, comunicandoci tutto il tuo dolore per questa situazione che sembra senza vie di uscita. E' un momento delicato quello che stai passando: a 18 anni si lasca definitivamente alle spalle l'infanzia e l'adolescenza, per diventare giovani donne e uomini, con la sfida di costruire noi stessi e le nostre vite. una prospettiva che può davvero terrorizzare e abbattere!
Il mio consiglio è che tu agisca presto per chiarire i motivi che di questo abbattimento e di tanta, troppa, svalutazione di te. Ora è il omento di intraprendere una psicoterapia, risolvere - definitivamente - le ombre che offuscano la prospettiva della tua vita, e ritrovare la tua progettualità.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
ci scrivi un messaggio davvero drammatico, comunicandoci tutto il tuo dolore per questa situazione che sembra senza vie di uscita. E' un momento delicato quello che stai passando: a 18 anni si lasca definitivamente alle spalle l'infanzia e l'adolescenza, per diventare giovani donne e uomini, con la sfida di costruire noi stessi e le nostre vite. una prospettiva che può davvero terrorizzare e abbattere!
Il mio consiglio è che tu agisca presto per chiarire i motivi che di questo abbattimento e di tanta, troppa, svalutazione di te. Ora è il omento di intraprendere una psicoterapia, risolvere - definitivamente - le ombre che offuscano la prospettiva della tua vita, e ritrovare la tua progettualità.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno gentile ragazza, mi permetto di darti ddl tu data la tua giovane età (sperando di fare cosa gradita). E' difficile dare un consiglio pratico perchè, come ci hai spiegato, stai già cercando di fare molto per spronarti anche se questo sembra non dare i risultati sperati. Sarebbe importante riuscire a ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi ed in cui sentirsi ascoltata così da cercare di dare un significato più profondo al tuo sentire, così da dare un significato a quell'assenza di significato che lamenti. Credimi, penso che questa possa essere la strada migliore e l'unica che sento di poterti consigliare. Le cose possono migliorare, se si ci si da tempo e se ci si fa aiutare. Sperando di esserti stato utile, resto a tua disposizione. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Carissima
Ti consiglio di intraprendere subito un percorso psicologico per provare, innanzitutto, ad avere un quadro più preciso ed esaustivo.
L'umore flesso può dipendere da un sacco di cose: carenze metaboliche, alterazioni ormonali oppure, a 18 anni, è anche plausibile che possa essere una fase. Però io non conoscendo per intero la tua situazione non me la sento di sbilanciarmi. Non fa certo male parlare con qualcuno. Personalmente rimango a disposizione anche online.
GM
Ti consiglio di intraprendere subito un percorso psicologico per provare, innanzitutto, ad avere un quadro più preciso ed esaustivo.
L'umore flesso può dipendere da un sacco di cose: carenze metaboliche, alterazioni ormonali oppure, a 18 anni, è anche plausibile che possa essere una fase. Però io non conoscendo per intero la tua situazione non me la sento di sbilanciarmi. Non fa certo male parlare con qualcuno. Personalmente rimango a disposizione anche online.
GM
Cara Ragazza, hai reso perfettamente l'idea di quanto sia profondo e radicato il dolore che ti porti nel petto. E mi ha colpito come nonostante tutto tu non abbia potuto fare a meno in alcuni passaggi di sovrapporlo alla pigrizia. Stai attraversando quella che sembra una flessione importante dell'umore. Capita a tutti, ma se hai la sensazione di esserci rimasta incastrata dentro allora dovresti parlarne con uno/a psicoterapeuta; provare sentimenti di odio verso sé stessi non è mai qualcosa che ci portiamo appresso per genetica, ma è un comportamento che abbiamo sviluppato nelle relazioni e tendiamo a riproporre a noi stessi. Magari è questo a mantenere apatia e tristezza, o magari no, ma parlandone con uno psicoterapeuta sarà possibile parlare sia di cause che di soluzioni. Un caro saluto
Cara ragazza, qualcosa dentro la spinge ad essere triste. Dentro, in effetti, qualcosa che spinge, c’è. Che sia vitale o porti ad un malessere, tristezza, disagio, depressione. La parola tristezza è difficile da collocare. Potrebbe interrogarsi su cosa abbia senso, per lei, anche tra le poche cose che riesce a mantenere, e perché. Bassa autostima e odio non viaggiano insieme necessariamente. Odio è una parola forte, segno di questa sua crisi e insofferenza, insopportabilità. C’è qualcosa di lei che, in questa crisi, richiede di essere cambiato, non a caso qualcosa dentro spinge per bloccare tutto, tutto ciò che è stato finora.
La questione dello specchio è complessa, così come il corpo, il peso, e anche la scelta di non mangiare. Vedersi o non riuscire a vedersi riguardano la propria immagine e percezione di valore, dunque, come lei ha sottolineato, la stima di sé. Occorre vederle insieme a un professionista psicoterapeuta, tutte queste sue sensazioni, emozioni, disagio con se stessa.
Non si lasci essere sola, non sarebbe risolutivo l’aiuto delle persone intorno, mediante opinioni / conferme su di lei. È un momento importante di cambiamento che, per essere tale, dovrà partire dal suo dentro, luogo da dove nasce la crisi. Non lasci passare altro tempo, non a odiarsi.
Resto a disposizione,
dott.ssa M. Gorini
La questione dello specchio è complessa, così come il corpo, il peso, e anche la scelta di non mangiare. Vedersi o non riuscire a vedersi riguardano la propria immagine e percezione di valore, dunque, come lei ha sottolineato, la stima di sé. Occorre vederle insieme a un professionista psicoterapeuta, tutte queste sue sensazioni, emozioni, disagio con se stessa.
Non si lasci essere sola, non sarebbe risolutivo l’aiuto delle persone intorno, mediante opinioni / conferme su di lei. È un momento importante di cambiamento che, per essere tale, dovrà partire dal suo dentro, luogo da dove nasce la crisi. Non lasci passare altro tempo, non a odiarsi.
Resto a disposizione,
dott.ssa M. Gorini
Gentile ragazza,
grazie per avere condiviso la sua esperienza, questo è il primo passo per stare meglio!
Dai sintomi che descrive sarebbe molto importante che prenda contatto con una specialista appena possibile. Il malessere che descrive è molto diffuso ed esistono delle soluzioni terapeutiche molto efficaci. La deve considerare al pari di una malattia di cui doversi prendere cura. Non se ne faccia assolutamente una colpa. Immagini di essere inciampata e storta una caviglia: avrebbe senso colpevolizzarsi? Lei è responsabile del suo stato d'animo (nel senso che se ne può occupare chiedendo aiuto) ma non ne ha colpa e tanto meno deve vergognarsi. Quello che di cui soffre si può curare. Se non dovesse avere risorse economiche per rivolgersi ad uno specialista privato vada appena possibile dal suo medico di base o direttamente al centro di salute mentale della sua zona. Sono sicuro che si occuperanno della sua situazione. Se dovesse avere difficoltà in questo mi contatti, la posso orientare anche gratuitamente per chiedere aiuto nel suo territorio.
grazie per avere condiviso la sua esperienza, questo è il primo passo per stare meglio!
Dai sintomi che descrive sarebbe molto importante che prenda contatto con una specialista appena possibile. Il malessere che descrive è molto diffuso ed esistono delle soluzioni terapeutiche molto efficaci. La deve considerare al pari di una malattia di cui doversi prendere cura. Non se ne faccia assolutamente una colpa. Immagini di essere inciampata e storta una caviglia: avrebbe senso colpevolizzarsi? Lei è responsabile del suo stato d'animo (nel senso che se ne può occupare chiedendo aiuto) ma non ne ha colpa e tanto meno deve vergognarsi. Quello che di cui soffre si può curare. Se non dovesse avere risorse economiche per rivolgersi ad uno specialista privato vada appena possibile dal suo medico di base o direttamente al centro di salute mentale della sua zona. Sono sicuro che si occuperanno della sua situazione. Se dovesse avere difficoltà in questo mi contatti, la posso orientare anche gratuitamente per chiedere aiuto nel suo territorio.
Sarebbe bello avere dei consigli da darti, avere delle risposte immediate di qualsiasi tipo alla situazione che hai descritto, ma purtroppo non ve ne sono. I consigli sono quelli che possono darti amici, parenti, anche conoscenti, tutti con ottime intenzioni di aiutarti, ma se chiedi ad un portale di professionisti sanitari la risposta non può che essere quella di lavorare su di te per capire cosa ti sta accadendo. E ti dico di più: per riprendere in mano la tua vita. Si nota che stai facendo degli sforzi importanti per risollevarti, ma, appunto, immagino la sensazione di non riuscirci nonostante tutto quest'impegno. Per questo secondo me vale la pena di investire tempo ed energie per un vero percorso dedicato solo e soltanto a te, al tuo benessere, ai tuoi bisogni, affrontando tutto questo insieme ad un esperto di cui ti fidi.
Buongiorno gentile utente, sono parole forti quelle che hai scritto qui, che comunicano perfettamente il tuo malessere. Grazie innanzitutto per averlo condiviso. La tua è un'età particolare, di crisi, di cambiamento, di frustrazione e non è semplice affrontare tutto questo. Ti invito a prendere seriamente in considerazione un percorso psicologico, per te, per il tuo corpo, per tutto quello che sicuramente puoi dare a te stessa e agli altri. Se hai bisogno, resto a tua disposizione. Un saluto, Costanza
Buon pomeriggio,
leggo con attenzione il tuo messaggio dal quale si deduce che stai soffrendo molto per questa situazione. La tua età è davvero un turbinio di emozioni e di situazioni che possono cambiare da un momento all'altro.
Ciò che posso consigliarti come ti avranno anche detto i miei colleghi è un valido supporto di psicoterapia affinchè si possano affrontare meglio tutte le situazioni che ti preoccupano.
Saluti affettusi
Dott.ssa Alessia Supino
leggo con attenzione il tuo messaggio dal quale si deduce che stai soffrendo molto per questa situazione. La tua età è davvero un turbinio di emozioni e di situazioni che possono cambiare da un momento all'altro.
Ciò che posso consigliarti come ti avranno anche detto i miei colleghi è un valido supporto di psicoterapia affinchè si possano affrontare meglio tutte le situazioni che ti preoccupano.
Saluti affettusi
Dott.ssa Alessia Supino
Gentile utente, sono molto dispiaciuta per quello che sta vivendo. Sicuramente approfondire la questione con un terapeuta potrebbe esserle di grande aiuto.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Buongiorno Cara,
vista la giovane età mi permetto di darti del "tu". Quello che descrivi mi preoccupa, ma mi rincuora vedere che ti sia comunque rivolta a cercare un parere qui, sperando che possa essere il preludio all'inizio di un percorso che possa aiutarti a risollevarti da questo periodo così difficile e doloroso. Si sente molto la resa dalle tue parole, ma penso sia fondamentale tentare un percorso psicologico con un professionista. Non deve essere una condizione permanente quella che descrivi.
Qualora volessi farlo insieme, resto a disposizione.
vista la giovane età mi permetto di darti del "tu". Quello che descrivi mi preoccupa, ma mi rincuora vedere che ti sia comunque rivolta a cercare un parere qui, sperando che possa essere il preludio all'inizio di un percorso che possa aiutarti a risollevarti da questo periodo così difficile e doloroso. Si sente molto la resa dalle tue parole, ma penso sia fondamentale tentare un percorso psicologico con un professionista. Non deve essere una condizione permanente quella che descrivi.
Qualora volessi farlo insieme, resto a disposizione.
Buonasera cara utente, è stata molto coraggiosa ad aver condiviso la sua sofferenza e sono profondamente dispiaciuta per ciò che sta passando in questo periodo. Ha fatto bene ad aprirsi e questo potrebbe rappresentare il primo passo per valutare l'idea di iniziare un percorso psicologico con un professionista che potrebbe aiutarla a comprendere meglio il suo malessere ed affrontarlo. Resto a sua disposizione qualora dovesse prendere questa decisione. Un caro saluto. Dott.ssa Astarita Laura
Buonasera. Sento molta sofferenza nelle sue parole e mi dispiace tanto, sicuramente sta vivendo un momento estremamente difficile della sua vita. Nella sua voglia di chiedere pareri vedo anche tanta forza e speranza. La incoraggio a chiedere un supporto terapeutico, in modo da poter essere aiutata a riscoprire pian piano i colori.
Gentile Utente, le parole che scrive ci parlano di una grande sofferenza ma anche di una grande solitudine che si palesa nel definire le persone più vicine a Lei con un appellativo generico quale "gente che mi circonda". Forse vale la pena interrogarsi, insieme ad una figura esterna ed espera come si è arrivati a questo punto e da cosa ripartire per stare meglio.
Capisco che quando si vivono momenti come questo contattare un professionista del settore sia di per se uno scalino difficile ma non si precluda nulla, si dia la possibilità di avere strategie nuove per affrontare le sue giornate e capirsi di più.
In presenza oppure online, ci sono diverse modalità per fare un percorso che ci aiuti a stare meglio, l'importante però è parlarne.
Rimango a sua diposizione.
Dott.ssa Daniela Sanacore
Capisco che quando si vivono momenti come questo contattare un professionista del settore sia di per se uno scalino difficile ma non si precluda nulla, si dia la possibilità di avere strategie nuove per affrontare le sue giornate e capirsi di più.
In presenza oppure online, ci sono diverse modalità per fare un percorso che ci aiuti a stare meglio, l'importante però è parlarne.
Rimango a sua diposizione.
Dott.ssa Daniela Sanacore
Ciao,
Quello che stai attraversando è un momento molto difficile, e il fatto che tu abbia trovato il coraggio di parlarne è un passo importante. La perdita di interesse per le proprie passioni, il senso di vuoto e la mancanza di autostima possono diventare un peso enorme da portare da soli. Voglio dirti che il tuo dolore è reale e valido, e che non sei sola in questo.
Quando pensieri negativi così intensi prendono il sopravvento, è fondamentale non affrontarli da soli. Capisco che tu abbia provato a risollevarti in tanti modi senza successo, ed è proprio in questi momenti che un supporto esterno può fare la differenza. Un percorso psicologico può aiutarti a dare un senso a quello che stai vivendo, a comprendere meglio le radici di questi pensieri e a trovare strumenti concreti per affrontarli.
Il fatto che tu non riesca a vederti con occhi gentili non significa che tu non abbia valore o che gli altri non possano apprezzarti. I pensieri che ti portano a odiarti sono spesso il riflesso di un dolore più profondo, ma non rappresentano la realtà. Con il giusto supporto, puoi ritrovare il benessere e la voglia di vivere che senti di aver perso.
Ti incoraggio a non tenere tutto dentro e a cercare aiuto, che sia parlando con una persona di fiducia o intraprendendo un percorso con un professionista. Non devi affrontare tutto questo da sola.
Un saluto
Quello che stai attraversando è un momento molto difficile, e il fatto che tu abbia trovato il coraggio di parlarne è un passo importante. La perdita di interesse per le proprie passioni, il senso di vuoto e la mancanza di autostima possono diventare un peso enorme da portare da soli. Voglio dirti che il tuo dolore è reale e valido, e che non sei sola in questo.
Quando pensieri negativi così intensi prendono il sopravvento, è fondamentale non affrontarli da soli. Capisco che tu abbia provato a risollevarti in tanti modi senza successo, ed è proprio in questi momenti che un supporto esterno può fare la differenza. Un percorso psicologico può aiutarti a dare un senso a quello che stai vivendo, a comprendere meglio le radici di questi pensieri e a trovare strumenti concreti per affrontarli.
Il fatto che tu non riesca a vederti con occhi gentili non significa che tu non abbia valore o che gli altri non possano apprezzarti. I pensieri che ti portano a odiarti sono spesso il riflesso di un dolore più profondo, ma non rappresentano la realtà. Con il giusto supporto, puoi ritrovare il benessere e la voglia di vivere che senti di aver perso.
Ti incoraggio a non tenere tutto dentro e a cercare aiuto, che sia parlando con una persona di fiducia o intraprendendo un percorso con un professionista. Non devi affrontare tutto questo da sola.
Un saluto
Buongiorno,
grazie per la fiducia con cui ha condiviso il suo dolore. Le sue parole parlano di una sofferenza profonda, ma anche del desiderio, ancora vivo, di trovare una via d’uscita. Questo è importante.
Quando si perde il senso delle cose, quando tutto sembra vuoto e ci si sente sbagliati, soli, non è pigrizia: è il segnale che dentro di lei qualcosa sta chiedendo ascolto, attenzione, cura. Il disagio che prova merita uno spazio sicuro, non giudicante, dove possa essere compreso.
Non è sola, anche se ora può sembrarlo. Ma affrontare tutto da sola, in silenzio, rischia di farla affondare ancora di più. Le consiglio con fermezza e delicatezza di cercare un aiuto professionale continuo, magari di uno/a psicoterapeuta perchè la sua sofferenza è reale e merita ascolto.
Nel frattempo, provi a trattarsi con un po’ di gentilezza, anche se le sembra impossibile. Anche solo smettere di colpevolizzarsi è un piccolo passo.
Un caro saluto.
grazie per la fiducia con cui ha condiviso il suo dolore. Le sue parole parlano di una sofferenza profonda, ma anche del desiderio, ancora vivo, di trovare una via d’uscita. Questo è importante.
Quando si perde il senso delle cose, quando tutto sembra vuoto e ci si sente sbagliati, soli, non è pigrizia: è il segnale che dentro di lei qualcosa sta chiedendo ascolto, attenzione, cura. Il disagio che prova merita uno spazio sicuro, non giudicante, dove possa essere compreso.
Non è sola, anche se ora può sembrarlo. Ma affrontare tutto da sola, in silenzio, rischia di farla affondare ancora di più. Le consiglio con fermezza e delicatezza di cercare un aiuto professionale continuo, magari di uno/a psicoterapeuta perchè la sua sofferenza è reale e merita ascolto.
Nel frattempo, provi a trattarsi con un po’ di gentilezza, anche se le sembra impossibile. Anche solo smettere di colpevolizzarsi è un piccolo passo.
Un caro saluto.
Gentile utente,
La ringrazio per aver condiviso questo momento così difficile.
Mi chiedo, leggendo il suo racconto:
- Qual è la "voce" interiore che le dice che non vale niente, che nessuno la ama, che non ha senso vivere? Da dove proviene questa "voce"? Quale autorità le conferisce?
- Come mai ha perso le sue passioni e non ha più voglia di fare niente? C'è stato un evento particolare che ha scatenato questo cambiamento?
- Se potesse "riscrivere" la "storia" della sua vita, come la immaginerebbe? Quali elementi vorrebbe che fossero presenti?
Spero che queste mie domande le possano dare utili spunti di riflessione.
Un sauto e in bocca al lupo.
La ringrazio per aver condiviso questo momento così difficile.
Mi chiedo, leggendo il suo racconto:
- Qual è la "voce" interiore che le dice che non vale niente, che nessuno la ama, che non ha senso vivere? Da dove proviene questa "voce"? Quale autorità le conferisce?
- Come mai ha perso le sue passioni e non ha più voglia di fare niente? C'è stato un evento particolare che ha scatenato questo cambiamento?
- Se potesse "riscrivere" la "storia" della sua vita, come la immaginerebbe? Quali elementi vorrebbe che fossero presenti?
Spero che queste mie domande le possano dare utili spunti di riflessione.
Un sauto e in bocca al lupo.
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