Buongiorno dopo intervento neurochirurgico in L4-L5 S1 avvenuto 15 giorni fa , il dolore al polpacci

10 risposte
Buongiorno dopo intervento neurochirurgico in L4-L5 S1 avvenuto 15 giorni fa , il dolore al polpaccio per compressione nervo sciatico persiste nonostante terapia cortisonica di Medrol e Assonal. Si dice che il cervello abbia memoria del dolore passato ,tra l'altro tenuto x per mesi , è vero? Il nervo infiammato quanto può impiegare a sfiammarsi o è un processo irreversibile con cui dovrò convivere?. A letto o seduta non ho dolore ma inizia dopo qualche ora dopo il riposo notturno; è un dolore crampiforme che aumenta molto se salgo in auto anche x brevi tratti e facendo la scala o attività semplici di riordino quotidiano. Quale fisioterapia potrebbe essere utile e quando ? Prima dell'intervento ho fatto infiltrazioni lombari, antinfiammatori, antidolorifici , nicetile ecc ma sempre senza successo.Grazie
Salve, è possibile che il quadro infiammatorio nella sede operatoria persista ancora dopo l’intervento come da normale decorso clinico. Potrebbe trarre beneficio con degli esercizi di neurodinamica volti a ripristinare il corretto movimento del nervo in tutte le sue interfacce. Consiglio di rivolgersi ad un collega specializzato in riabilitazione dei disturbi muscolo-scheletrici.

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Buonasera, come detto dal mio collega la sua problematica può beneficiare di esercizi di neurodinamica, tuttavia è indispensabile un'accurata valutazione da un fisioterapista per capire quali esercizi possono essere utili e con che modalità deve svolgerli.
cordiali saluti
Buongiorno, ciò che ha detto è in parte vero. Se il suo dolore era presente da diverso tempo è stato inglobato dal sistema nervoso come “fisiologico” per cui ci vorrà tempo affinché i sintomi possano scomparire del tutto. Deve anche considerare che in base a quanto era compresso il nervo le varie fibre nervose e i vasi sanguigni avranno avuto danni differenti per cui il dolore non è detto che scompaia negli stessi tempi per tutto il decorso. Questo spiegherebbe il dolore notturno da stasi venosa. Come i colleghi anche io sarei d’accordo sugli esercizi di neuro dinamica.
Buonasera
Avrei bisogno di alcune informazioni, potrebbe chiamarmi ? mi scriva il suo recapito telefonico. Senza impegno.
Grazie
salve, dopo un intervento di questo genere è bene essere seguiti da un fisioterapista esperto di trattamento posturale individuale globale secondo il metodo mezieres. se interessata può contattarmi in privato. cordiali saluti.
Salve,
la sua condizione potrebbe essere normale ...
non è il cervello ad avere memoria ma i tessuti connettivi .
Le consiglio di farsi visitare da un fisioterapista osteopata di fiducia per approcciare con terapia manuale.
In bocca al lupo.
Buonasera, per capire il corretto approccio riabilitativo è necessaria un'approfondita anamnesi che consideri in toto la sua situazione, non solo da punto di vista tissutale ma che consideri anche l'aspetto bio-psico-sociale della sua specifica situazione clinica.
Un saluto
Buondì, come suggerito da alcuni colleghi, un approccio con esercizi e mobilizzazioni passive neurodinamiche mi pare giusto, ma per essere più precisi occorrerebbe una valutazione in presenza.
Le consiglio di cercare un fisioterapista laureato che si occupi di terapia manuale e neurodinamica. saluti
Buonasera, il cervello ha memoria del dolore ma dopo l'operazione se persiste il sintomo bisogna usare un approccio fisioterapico per la riduzione del sintomo e gestione del dolore, solitamente si fa della riabilitazione dopo un intervento di questo tipo. si rivolga a degli specialisti qualificati per continuare il suo percorso, cordiali saluti
Come ha detto, è vero che il cervello ha memoria del dolore ed è qui che la fisioterapia può aiutare, andando a modulare la risposta nocicettiva (dolorifica) che al momento lei potrebbe avvertire. Tuttavia, dopo l'intervento potrebbe ancora persistere un quadro infiammatorio che andrebbe a simulare lo stesso o simil dolore da lei avvertito per via dell'ernia. Sarebbero utili esercizi di neurodinamica e trattamenti di tipo miofasciali. In ogni caso le consiglio di rivolgersi al chirurgo che l'ha operata e al suo fisioterapista di fiducia.

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